27 April, 2024
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Commissioni al lavoro questa settimana. Questo pomeriggio, alle 16.00, si riunirà la Quarta commissione (Governo del territorio), presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia). All’ordine del giorno: l’audizione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, dei sindaci di Loculi, Galtellì, Orosei, Onifai, Oliena, e Dorgali, del Presidente del comitato Abbavona e dell’Amministratore unico di Abbanoa sulle problematiche connesse all’approvvigionamento idrico della Bassa Baronia. A seguire è prevista l’audizione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, dei sindaci di Oliena, e Dorgali, sulle problematiche del ponte di Oloè.

La Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) è convocata per domani, 23 luglio, alle 10.30, con il seguente ordine del giorno: audizione  dell’assessore del lavoro, Alessandra Zedda, su problematiche lavorative personale Aspal. La commissione ha poi programmato una serie di audizioni sulla proposta di legge 16 (disposizioni in materia di prevenzione e contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.). In particolare saranno sentiti: l’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Maria De Matteis,  il Compartimento Polizia Postale e della Comunicazione, Francesco Feliziani, Direttore Ufficio Scolastico regionale della Sardegna, e le associazioni: Giuristi per la Vita, Associazione Famiglie numerose, Nova Civiliatas Regione Sardegna, Associazione Famiglie per l’accoglienza.

La Quinta commissione (Attività produttive), presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) è convocata per giovedì, 25 luglio, alle 10.30, con il seguente ordine del giorno: esame dello stato di attuazione del programma di sviluppo rurale 2014-2020.

La Commissione d’Inchiesta sul perdurare dello stato di insolvenza economica dell’Aias, presieduta da Gianfranco Ganau (Pd)  è convocata mercoledì, 24 luglio, alle 15.30. All’ordine del giorno l’audizione dei rappresentanti dell’Anci.

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L’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, questa mattina ha presentato, a Villa Devoto, tre iniziative realizzate col Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020, nel campo dell’occupazione, della formazione e dell’istruzione: “Destinazione Sardegna lavoro”, “Programma Master and back – Alta formazione” e “Programma Best”. Slla presentazione ha partecipato il presidente Christian Solinas, che ha sottolineato la necessità di «investire sui nostri giovani, dando loro nuove ed importanti opportunità, fondamentali per la crescita e lo sviluppo dell’economia della Sardegna».

Per favorire la ripresa del settore turistico e migliorare la competitività delle imprese sarde sono stati stanziati 6 milioni di euro, da utilizzare per incentivare l’estensione della durata dei contratti di lavoro stagionali e l’allungamento della stagione turistica 2019. “Destinazione Sardegna lavoro” è un avviso ‘a sportello’ che punta a ridurre i costi di esercizio delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, con particolare riferimento al costo del lavoro, ed a favorire il mantenimento dei posti di lavoro oltre i consueti quattro mesi di occupazione stagionale (da giugno a settembre). L’Avviso, infatti, riguarda anche i cosiddetti mesi ‘di spalla’: marzo, aprile, maggio (con effetto retroattivo per i contratti già stipulati), ottobre, novembre e dicembre. I lavoratori devono essere residenti in Sardegna, emigrati oppure in possesso di regolare permesso di soggiorno. «Rispetto ai precedenti avvisi – ha sottolineato l’assessore Alessandra Zedda – che erano limitati alle sole strutture alberghiere, abbiamo ampliato la platea dei potenziali beneficiari a tutto il comparto della filiera del turismo.»

Il programma “Master and back – Alta formazione” è riservato a coloro che non abbiano ancora compiuto 36 anni (41 anni nel caso di persone disabili) e che abbiano conseguito la laurea con un voto non inferiore ai 100/110 (in caso di voto inferiore serve l’ammissione ad un Master erogato da una delle prima 30 università al mondo) ed ha uno stanziamento di 5.5 milioni di euro.

«Vogliamo consentire ai giovani sardi di frequentare master in università di eccellenza per aumentare competenze ed accrescere potenziale professionale e occupazionale», ha spiegato l’assessore del Lavoro.

Con il programma “Best”, invece, la Regione ha realizzato la prima partnership in Italia con Invitalia e Fulbright, consentendo agli studenti sardi under 35 selezionati di sviluppare competenze manageriali: sono state già assegnate tre borse di studio da 35mila euro, delle cinque istituite, per frequentare corsi intensivi in aziende degli Stati Uniti d’America.

«L’obiettivo finale è quello dell’autoimpiego con la creazione di imprese innovative in seguito alla frequenza di corsi intensivi in entrepreneurship e management», ha concluso l’assessore Alessandra Zedda.

 

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Domani, venerdì 19 luglio, a Villa Devoto, alle ore 10.00, si terrà la conferenza stampa di presentazione degli incentivi per l’estensione della durata dei contratti di lavoro stagionali e per l’allungamento della stagione turistica, del programma “Master and back – Alta formazione” e del programma “Best” per lo sviluppo di competenze manageriali. Interverranno il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda.

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La settimana di lavoro delle commissioni sarà aperta domani, 16 luglio, dalla quarta (Governo del territorio), presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia).

Alle 16.00 sarà sentito l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia sul documento riguardante le “Linee guida di programmazione, pianificazione ed indirizzo del Servizio idrico integrato“. L’assessore riferirà inoltre sul documento relativo all’esercizio del controllo analogo su Abbanoa Spa.

Alle 17.00 saranno ascoltati i sindacati Federbalneari, Sib e Fiba, insieme ai concessionari demaniali di Quartu sulle problematiche relative agli impianti amovibili ed agli interventi di edilizia sui litorali.

Lunedì 22 luglio, sempre alle 16.00, la commissione incontrerà l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ed i sindaci di Loculi, Galtellì, Orosei, Onifai, Oliena e Dorgali per esaminare le problematiche del servizio idrico nella Bassa Baronia.

Alle 17.30, invece, l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ed i sindaci di Oliena e Dorgali illustreranno alla commissione la situazione del ponte di Oloè.

Alle 18.00 è prevista poi una relazione dell’assessore dei Lavori pubblici e del direttore generale dell’Agenzia del distretto idrografico sulle “Linee guida di programmazione, pianificazione ed indirizzo del Servizio idrico integrato” ed il documento relativo all’esercizio del controllo analogo su Abbanoa Spa.

Anche la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Misto) riprenderà i suoi lavori martedì 16, alle 10.30.

In programma l’audizione dell’assessore Mario Nieddu sulla proposta di risoluzione sullo scorrimento delle graduatorie degli operatori socio sanitario (Oss) per il periodo compreso fra il 1° gennaio 2010 ed il 31 dicembre 2013.

All’ordine del giorno, inoltre, le audizioni dei Biologi sull’ammontare delle risorse per le borse di studio, di medici ed esperti sulle criticità del settore salute mentale e dell’associazione Voci dell’anima sullo stato delle cure fornite dal servizio sanitario regionale alle persone con disturbi del comportamento alimentare.

Mercoledì 17, alle 16.30, in seduta congiunta con la seconda commissione (Lavoro), saranno esaminate attraverso alcune audizioni le vicende degli ex lavoratori Secur non riassorbiti dalla Aou e dall’Assl di Sassari e del Project Finance sanitario di Nuoro.

Sempre mercoledì ma alle 15.30 la seconda commissione (Lavoro) presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) ascolterà l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda su alcune problematiche riguardanti il personale dell’Aspal.

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«Un provvedimento importante per aiutare le nostre imprese del turismo a creare lavoro più stabile e ad allungare la stagione oltre i quattro mesi da giugno a settembre.»

È il commento del presidente della Regione, Christian Solinas, dopo il via libera della Giunta, nella seduta odierna, alla delibera proposta dall’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, che stanzia 6 milioni di euro di incentivi per l’estensione della durata dei contratti di lavoro stagionali e l’allungamento della stagione turistica.

Si tratta di fondi del Por Fse 2014-2020 che vengono destinati per predisporre un avviso a “sportello”, cioè senza limiti di tempo e fino all’esaurimento delle risorse a disposizione, con l’obiettivo primario di incentivare l’offerta del territorio con aiuti alle imprese del turismo ricettivo, in termini di aiuti all’occupazione, per favorire una maggiore stabilità dei lavoratori promuovendo la stipula di contratti stagionali più lunghi.

Il contributo concesso è diversificato in base al tipo di contratto: 600 euro per i mesi che precedono e quelli che seguono l’alta stagione turistica in caso di assunzione a tempo determinato, 7.000 euro una tantum per assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato e per la trasformazione di contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, 14.000 euro nel caso di assunzione di lavoratori molto svantaggiati o disabili.

 

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«La Regione deve arrivare ovunque in Sardegna, fino al più piccolo centro. Lo deve fare con i fatti, e con le opportunità per tutti.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda davanti alla platea di Sindaci, amministratori locali, sindacati, rappresentati delle associazioni di categoria, degli enti di formazione e delle imprese che hanno partecipato oggi a Nuoro all’incontro organizzato dall’Aspal per presentare i dati sul mercato del lavoro in Sardegna e nel nuorese elaborati dall’Osservatorio della Agenzia per le politiche attive del Lavoro.

«La nostra principale sfida è creare lavoro in Sardegna. In particolare quello non delocalizzabile, legato alla nostra identità a alle  nuove frontiere digitali», ha aggiunto l’assessore del Lavoro, sottolineando che «la Giunta ha già pronte le proposte sulla  formazione professionale, sull’obbligo formativo, sul potenziamento dell’ITS, sull’apprendistato».

Secondo l’assessore del Lavoro è arrivato il momento di essere chiari e diretti, di semplificare e dare risposte immediate. «La Sardegna e il suo futuro deve essere il nostro credo, la nostra stella polare per riuscire a creare tutti insieme sviluppo e occupazione. L’Aspal va in questa direzione – ha concluso – essendo una bellissima realtà che offre ai cittadini/clienti servizi di qualità e attraverso i suoi Centri per l’impiego, vere e proprie cellule vicine ai cittadini.»

Ecco i numeri dell’Osservatorio sul mercato del Lavoro dell’Aspal.

Nel 2018 il tasso di disoccupazione è rimasto al 13% come l’anno precedente.

Il Cpi di Nuoro segue 11mila cittadini iscritti con il Patto di servizio. Alla fine di dicembre del 2018 il Cpi di Nuoro era il 2° posto fra i 28 Cpi della Sardegna in quanto al rapporto tra cittadini i presi in carico e il totale dei cittadini iscritti presso il Centro per l’impiego (con un 33% dei cittadini appartenenti alle “vecchie liste” che ha sottoscritto il patto di servizio personalizzato)

Al netto dell’istruzione nel 2018 si è superato il livello delle assunzioni degli anni precedenti.

I rapporti di lavoro attivati in Sardegna nel 2018 sono stati 312.175 e nel nuorese 12.292 (il 4%).

C’è un saldo attivo tra i rapporti attivati nel 2018 (12.292) e quelli cessati (11.995)  pari a  +295.

La topo 10 delle qualifiche del Cpi di Nuoro vede al primo posto le badanti, seguiti dai braccianti agricoli e dall’insegnante elementare. Al quarto posto, curiosamente, ci sono tutte le figure legate al cinema al teatro e alle manifestazioni culturali (attori, comparse, addetti alle luci, ecc.). Il dato si spiega col fatto che proprio a Nuoro hanno sede due grandi agenzie di eventi culturali.

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La commissione Attività produttive ha affrontato in tre audizioni la vertenza dei lavoratori Aras e l’assessore del Lavoro e i Sindacati sulla situazione di Insar Spa.

Nella prima audizione la commissione presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) ha ascoltato una ampia delegazione di rappresentanti sindacali ed autonomi sul problema riguardante il passaggio dei lavoratori Aras all’agenzia Laore.

Il mondo sindacale, che contiene al suo interno posizioni differenziate che anche nell’audizione sono state riproposte, ha espresso però apprezzamento per la sensibilità bipartisan manifestata concretamente in più occasioni dal Consiglio regionale, in particolare con legge 47/2018 approvata all’unanimità e frutto di un serrato confronto di merito col Governo nazionale ed i tre Ministeri interessati (Funzione pubblica, Sviluppo economico e Lavoro).

A fronte del largo consenso parlamentare che ha caratterizzato il dibattito e l’approvazione della legge 47, tuttavia, i sindacati hanno espresso preoccupazione per alcune difficoltà applicative e lamentato i ritardi nell’adozione di una delibera di Giunta necessaria per aprire la strada alla pubblicazione dei bandi di concorso. Sotto questo profilo, sono state poi rinnovate le critiche all’assessore dell’Agricoltura, ritenuta per certi aspetti responsabile degli stessi ritardi, motivati (strumentalmente, a giudizio dei sindacalisti) in parte dalla opportunità di una riflessione sulla riforma complessiva degli enti agricoli ed in parte dalla necessità di allineare le posizioni contrattuali dei dipendenti regionali del settore.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali: Francesco Mura di Fdi, Michele Cossa dei Riformatori sardied Eugenio Lai di Leu.

La commissione si è poi occupata della complessa vicenda della Sices Srl di Porto Torres, ora in liquidazione, azienda metalmeccanica specializzata nella realizzazione di macchinari pesanti destinati in gran parte al mercato internazionale. Alla riunione ha partecipato l’assessore dell’Industria Anita Pili che ha riferito di recenti contatti con il liquidatore dai quali è emersa la possibilità di individuare nuovi acquirenti od investitori. Ancora non abbiamo aperto formalmente un tavolo di confronto, ha dichiarato l’assessore, «e ci prendiamo ancora qualche giorno in attesa di sviluppi più concreti; da parte nostra c’è comunque la volontà di esaminare tutte le opzioni possibili per consentire all’azienda di tornare sul mercato».

Sulla situazione della Sices si è soffermato poi il segretario provinciale della Fiom Cgil del Nord Sardegna Gavino Doppiu. Il sindacalista ha ripercorso sinteticamente la storia della società, che ha sempre puntato molto sul suo capitale umano in un clima di buone relazioni sindacali e con una forte vocazione all’export. La crisi, ha spiegato, è nata per ragioni prevalentemente finanziarie dovute alla difficoltà nei rapporti col mondo del credito. A suo giudizio, in definitiva, esistono le condizioni, anche di mercato, per consentire all’azienda di tornare alla ripresa produttiva.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Stefano Tunis (Sardegna 20/20) e Gian Franco Satta (Progressisti).

«Nel quadro della riorganizzazione e del rafforzamento degli strumenti operativi pubblici che operano nelle politiche attive per il lavoro, la Giunta ha ritenuto opportuno emanare un atto di indirizzo per la messa in liquidazione di Insar Spa (della quale la Regione è azionista di maggioranza con il 55%), assicurando nello stesso tempo la prosecuzione delle attività, il coinvolgimento dei sindacati e la salvaguardia delle professionalità presenti nella società.»

Lo ha annunciato l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda nel corso di una audizione davanti alla commissione Attività produttive presieduta da Piero Maieli, aggiungendo che da alcuni anni «Insar non svolge in modo positivo organico ed organico la sua missione aziendale di facilitare l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro anche attraverso una rete di relazioni con il sistema delle imprese».

Un capitolo a parte, ha proseguito Alessandra Zedda, riguarda i conti della società che «ha una storia recente di bilanci negativi fatta eccezione per l’ultimo che presenta un utile di esercizio positivo di 30.000 euro, una goccia nel deserto ed un motivo in più per vederci chiaro». Se poi, ha concluso l’esponente della Giunta, «si dovesse verificare che ci sono le condizioni per rimetterla sulla strada giusta non c’è niente che lo vieti».

La scelta del governo regionale è stata criticata dai rappresentanti dei sindacati, ascoltati successivamente dalla commissione. Il segretario della Cgil Michele Carrus, dopo aver lamentato di non aver potuto conoscere il contenuto della delibera della Giunta ha affermato che, «a fronte di errori gestionali oggetto di numerose iniziative dello stesso Consiglio regionale, il ruolo di Insar resta centrale nelle politiche attive del lavoro e non vorremmo che la messa in liquidazione nascondesse il tentativo di mettere le mani sui 46 milioni del piano Lavoras (messo a punto con il contributo delle parti sociali) e su altre consistenti risorse».

Per Roberto Demontis della Cisl «la delibera sembra prefigurare un trasferimento ad Aspal (la nuova Agenzia regionale del lavoro) delle attività di Insar ma si tratta di soggetti diversi con competenze non sovrapponibili, ferma restando la necessità di valutare anche il ruolo di Anpal (l’Agenzia nazionale) che ha propri uffici in Sardegna».

Riversare tutte le attività su Aspal sarebbe sbagliato che secondo la segretaria regionale della Uil Francesca Ticca, «perché verrebbe meno l’attenzione sulla specificità del mondo del lavoro regionale accrescendo la preoccupazione sulle modalità di gestione di crisi economiche ed occupazionali complesse purtroppo molto diffuse in Sardegna».

A nome del sindacato Sindirigenti, anche Giuseppe Matolo ha espresso perplessità, ricordando che «la scelta dell’azionista è legittima ma non appare necessaria e va spiegata, senza dimenticare che Insar è stata costituita a suo tempo con una legge regionale che non può essere modificata da una delibera di Giunta».

Nel dibattito, hanno preso la parola i consiglieri regionali Desirè Manca (M5S), Gianluigi Piano del Pd e Gian Franco Satta dei Progressisti.

 

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«Per garantire nel medio termine la stabile occupazione dei lavoratori del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, nell’ambito dei cantieri previsti dal ‘Piano per la ricollocazione occupazionale’, sono previste attività lavorative integrate con interventi di politica attiva del lavoro.»

Lo ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, presentando la delibera, predisposta d’intesa con l’assessore dell’Industria Anita Pili, ed approvata durante la seduta odierna della Giunta regionale, che ha affidato all’Aspal le procedure per l’attuazione del Piano riguardante i 377 lavoratori già impegnati negli interventi del Parco Geominerario.

L’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, quindi, procederà con una gara ad evidenza pubblica per affidare l’esecuzione del “Piano per i lavoratori del Parco Geominerario”, da realizzarsi nel biennio 2020-21: «E’ necessario – ha aggiunto l’assessore Anita Pili – individuare percorsi che possano portare alla valorizzazione, tutela e sviluppo degli enti e alla conseguente autonomia economica e gestionale del Parco Geominerario, attraverso un’attività di analisi delle prospettive di sviluppo futuro dei progetti messi in atto dagli enti e dal territorio. Attività nella quale la realizzazione dell’affidamento esterno rappresenta un’ulteriore opportunità in termini di collaborazioni progettuali e di salvaguardia dell’occupazione».

Gli interventi, che partiranno il 1° gennaio 2020 e dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2021, coinvolgeranno i lavoratori individuati con un monitoraggio eseguito dall’Assessorato del Lavoro, grazie ad uno stanziamento di 39.660.966 euro. Le attività correlate ai cantieri cosiddetti ‘a catalogo’ e gli interventi in svolgimento a cura dell’Igea, invece, saranno conclusi entro l’anno in corso: complessivamente gli importi disponibili per l’esecuzione del Piano ammontano a 45.380.000 euro.

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Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge per interventi a favore dei lavoratori ex Sardinia Green Island. Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia e S&B Olmedo. La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha comunicato la costituzione della Giunta per il Regolamento. Completata inoltre la composizione della Giunta per le elezioni, che sarà presieduta dal vice presidente del Consiglio Giovanni Antonio Satta, e della commissione per la Biblioteca, che sarà guidata dall’altro vice presidente dell’Assemblea Piero Comandini.

Prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere Ignazio Manca ha brevemente ricordato la figura dell’avvocato sassarese Dino Milia recentemente scomparso, ex consigliere regionale e parlamentare, oltre che presidente della Dinamo Basket di Sassari. Il presidente Michele Pais ha poi annunciato per la prossima settimana una commemorazione formale del Consiglio, alla presenza della famiglia dell’avv. Dino Milia.

Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere Piero Comandini (Pd) ha ribadito la sua richiesta della presenza in Aula del presidente della Regione Christian Solinas per riferire sulla vertenza del porto canale, sulla quale è in programma proprio domani un importante incontro a Roma.

Ancora sull’ordine dei lavori il consigliere dei Progressisti Francesco Agus si è associato alla richiesta, sollecitando inoltre la nomina del vice presidente della Regione prevista dallo Statuto. Il consigliere ha lamentato inoltre che, in occasione delle recenti designazioni disposte dal presidente, non tutti i capigruppo sono stati avvisati con la necessaria tempestività.

In riferimento alla presenza in Aula del presidente della Regione il presidente Michele Pais ha chiarito che il governatore, trattenuto da improrogabili impegni istituzionali, ha delegato la trattazione dell’argomento all’assessore del Lavoro Alessandra Zedda.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il disegno di legge 17/A – Giunta regionale che, modificando una parte della Legge Finanziaria 2019, prevede interventi a favore dei lavoratori ex Sardinian Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia ed Sardabauxiti di Olmedo.

Illustrando il provvedimento il presidente della commissione Alfonso Marras (Riformatori) ha affermato che, fra le finalità condivise, ci sono quella di indennizzare i lavoratori destinatari di procedure di licenziamento favorendone la rioccupazione, garantire quanti non hanno trovato opportunità di reimpiego al termine del periodo di blocco aziendale ed infine, come nel caso di Ottana Energia, proteggere i lavoratori con ammortizzatori sociali in scadenza.

Per la Giunta l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha ricordato che, con la normativa vigente, ci sarebbe stato un blocco delle risorse disponibili ed un periodo di azione troppo limitato, per cui si sono introdotti elementi correttivi che consentiranno in alcuni casi di proteggere quote di lavoratori fino al 2020, rideterminando inoltre la stessa definizione giuridica dello stato di disoccupazione. Nella seconda parte della legge, ha aggiunto, c’è la novità di misure adeguata per gli ex Ila ed ex Alcoa che non avevano alcuna forma di sostegno, a testimonianza del fatto che crediamo in una politica non di assistenza ma di mantenimento di un legame con mondo del lavoro in attesa di progetto di rilancio. Il provvedimento interessa complessivamente 630 unità.

Per dichiarazione di voto, il consigliere Piero Comandini del Pd ha ringraziato sia l’assessore Alessandra Zedda che la Giunta per primi provvedimenti, legati al lavoro fatto nella precedente legislatura, sia in materia di urbanistica con la proroga del cosiddetto Piano casa che ora con una legge sul lavoro. Alla legge sono state apportate significative modifiche tecniche per proteggere alcune aliquote di lavoratori, ha sottolineato Piero Comandini, ma questo è avvenuto all’interno di un impianto comunque molto solido e di un indirizzo generale finalizzato alla ricerca di possibili acquirenti, un punto sul quale chiediamo alla Giunta un impegno preciso.

Successivamente il Consiglio ha approvato con 53 voti il passaggio della legge agli articoli.

Intervenendo sull’art 1 per dichiarazione di voto, il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha messo l’accento sul fatto che si tratta di interventi di qualità decisi dalla precedente amministrazione. Sul piano procedurale, ha però osservato, non va taciuto che il provvedimento è arrivato in commissione Bilancio senza copertura finanziaria, fatto segnalato dagli uffici che ne hanno chiesto anzi la riscrittura. Il problema è stato poi risolto dall’assessore Alessandra Zedda, ha detto ancora il consigliere, che ha fatto le opportune correzioni aumentando anche la dotazione finanziaria: tuttavia è una prassi sbagliata, se di prassi si tratta, contraria alla Costituzione.

Il presidente della commissione Bilancio Paolo Truzzu, chiarendo di volersi rivolgere “a chi non vuol capire”, ha parlato di un episodio accaduto tante altre al volte risolto correttamente dalla commissione con un parere condizionato. Oggi, ha concluso, la legge ha piena copertura e, questo è vero, segna una continuità con il lavoro portato avanti dal centro sinistra nella precedente legislatura.

Successivamente il Consiglio ha approvato all’unanimità tutti i 4 articoli della legge.

Prima del voto finale, il consigliere del Pd ha presentato con altri un ordine del giorno nel quale si impegna la Giunta a favorire e sostenere le azioni di rilancio delle aziende in crisi, valorizzando conoscenze esperienze e professionalità maturate dai lavoratori.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha chiesto una breve sospensione dei lavori per verificare la possibilità di arrivare ad un ordine del giorno unitario.

Alla ripresa dei lavori, esprimendo il parere della Giunta, l’assessore dell’Industria Anita Pili ha dichiarato che, sulle vertenze all’attenzione del Consiglio, è in corso il lavoro congiunto di diversi assessorati per rilanciare le attività in crisi. L’assessore ha poi fornito alcune informazioni di dettaglio, sia sulla Keller, per la quale è stato chiesto la riapertura del tavolo tecnico presso il ministero in modo da poter valutare le due proposte pervenute, che su Ottana e Porto Torres per il rispetto degli accordi di programma, e Portovesme dove il discorso è ancora aperto perché i Sindaci dei Comuni interessati hanno lamentato di non essere stati adeguatamente coinvolti nei programmi di rilancio. L’esponente dell’Esecutivo si è dichiarata infine a favore dell’ordine del giorno.

Per l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda l’azione qualificante che si sta portando avanti riguarda il potenziamento delle politiche attive del lavoro, con le quali si sta cercando di attrarre nuovi investitori ed accelerare i tempi del recupero di molte aziende in crisi, anche con altre misure di supporto che saranno attivate a breve.

Per dichiarazione di voto, il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha auspicato che l’ordine del giorno sia sottoscritto da tutto il Consiglio, puntualizzando che nel caso di Portovesme le comunità hanno ragione a sentirsi escluse perché sono stati messi da parte quanti hanno veramente lottato per far ripartire Alcoa.

La seduta è stata nuovamente sospesa.

Alla ripresa dei lavori, l’ordine del giorno Piero Comandini e più è stato integrato con un riferimento più specifico alla salvaguardia delle esperienze professionali maurati dai lavoratori delle aziende in crisi.

Il consigliere Piero Comandini, come primo firmatario, ha detto di accogliere le integrazioni proposte.

L’ordine del giorno è stato quindi approvato all’unanimità con 54 voti e, subito dopo, il Consiglio ha espresso il voto finale sulla legge, con 52 voti.

Il parlamento sardo è poi passato all’esame della proposta di istituzione di una Commissione d’inchiesta sullo stato di insolvenza dell’Aias, ai sensi dell’articolo 125 del Regolamento del Consiglio regionale. L’on. Eugenio Lai (Leu) ha illustrato a nome di tutta l’opposizione la proposta e ha detto: «I diritti dei lavoratori sono negati in questo momento per quanto riguarda gli stipendi mensili ed è ancora più importante andare a verificare la situazione a seguito del tavolo attivato in Prefettura e delle dichiarazioni dell’assessore Mario Nieddu in commissione Sanità. Vogliamo certezza sui crediti che Aias ha verso la Regione e vogliamo sapere se è vero che l’Aias ha presentato soltanto il bilancio 2017. Vogliamo poi chiarezza sui servizi offerti e sulla situazione dei lavoratori, diretti e indotti. Non è dignitoso nemmeno che la nostra classe politica si trovi in questa condizione: dimostriamo che noi stiamo tra la gente e la difendiamo».

Per l’on. Annalisa Mele (Lega), di parere opposto, «è stupefacente che si chieda di istituire una commissione di inchiesta. Dove eravate in questi anni? E cosa facevate? Perché dovremmo verificare noi quel che dovevate verificare voi? E’ davvero incredibile».

L’on. Giorgio Oppi (Udc) è intervenuto: «Più volte in questi anni abbiamo chiesto all’assessore Luigi Arru di fare chiarezza e farci conoscere l’esatta situazione e questo non è mai accaduto. Non dobbiamo dimenticare che in più di una circostanza l’Aias ha sostituito il servizio sanitario pubblico ed è per questo che non si può svolgere un’indagine su un soggetto privato come l’Aias. Noi possiamo invece indagare in questa commissione sui rapporti tra Aias e l’assessorato alla Sanità».

Ha preso poi la parola, rafforzando il concetto appena espresso, l’on. Valerio De Giorgi (Fortza Paris), secondo cui «non è possibile attuare parti della richiesta e in particolare non è possibile verificare atti privati perché il Consiglio non ne ha il potere. Chiedo pertanto un parere sulla legittimità della istituzione di questa commissione d’inchiesta».

Per Leu ha preso la parola l’on. Daniele Cocco, che ha affermato la necessità di «andare a fondo e chiarire tutto. Dobbiamo intervenire per chiarire qual è la prospettiva di vita e quali sono i diritti dei lavoratori Aias. A nulla serve recriminare verso il passato e guardarsi sempre indietro: dobbiamo chiudere in maniera positiva questa vertenza e la commissione di inchiesta dovremmo chiuderla tutti, non per istituire un tribunale ma per conoscere i dati. Se in passato non sono arrivate le risposte questo non significa che non possano arrivare ora».

Il presidente Michele Pais ha messo in votazione la richiesta di sospensione avanzata dall’on. Valerio De Giorgi della proposta di istituzione della commissione di inchiesta.

Prima di procedere al voto, su richiesta di alcuni consiglieri la seduta è stata sospesa per alcuni minuti.

Alla ripresa dei lavori il presidente Michele Pais, ha concesso la parola al consigliere Valerio De Giorgi (Misto) che ha ritirato la richiesta di sospensiva con l’introduzione della specifica che l’istituenda commissione d’inchiesta potesse richiedere documentazione e quant’altro necessario, soltanto in riferimento ai fondi pubblici introitati dall’Aias.

Il capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa, ha avanzato quindi la richiesta di interruzione dei lavori dell’Aula che dopo una breve discussione, alla quale hanno preso parte i consiglieri Agus, Piu, Lai, Corrias e Mula, è stata approvata  a maggioranza.

Il presidente Michele Pais ha quindi comunicato il rinvio a domani della convocazione dell’ufficio di presidenza in programma alle 16.00; confermato la convocazione delle commissioni Sesta e Seconda in seduta congiunta alle 15.00 per svolgere alcune audizioni, ed ha dichiarato sospesi i lavori del Consiglio fino alle 16.00.

 

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«Il Governo regionale sta preparando con il massimo impegno l’incontro già fissato a Roma per il 26 giugno e, per quanto riguarda il Consiglio, c’è la massima collaborazione per arrivare ad una soluzione positiva e concreta in tempi brevi.»

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, al termine dell’incontro con i sindacati ed una delegazione dei lavoratori del porto canale di Cagliari al quale hanno preso parte i capigruppo e l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda.

I sindacalisti (erano presenti esponenti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl ed Rsa aziendali), ricordando l’avvio delle procedure di licenziamento per i dipendenti della concessionaria Cict che fa capo alla Contship Italia, hanno lamentato il ritardo con cui le istituzioni regionali sono intervenute, perché i primi segnali della crisi e del calo progressivo del traffico dei container si erano manifestati fin dal 2017. Noi riteniamo che il porto, hanno sostenuto, abbia tutti i requisiti per tornare ad essere competitivo e per questo chiediamo due cose: che il Governo nazionale se ne faccia carico al massimo livello e che la Regione attivi una “regia” unitaria per mettere a disposizione dell’infrastruttura strumenti nuovi (Zona franca doganale e Zona economica speciale) in grado attrarre nuovi imprenditori e nuovi investimenti.

Non ci vogliamo accontentare, hanno concluso i sindacati, di soluzioni difensive come quella del ricorso agli ammortizzatori sociali che possono essere utili in una breve fase di transizione ma poi devono essere superati dai progetti per il rilancio del porto.

L’assessore del Lavoro Alessandra Zedda, che sta seguendo la vertenza assieme ai colleghi dei Trasporti e dell’Industria, ha ribadito in apertura che il presidente della Regione Christian Solinas ha chiesto un “tavolo” col Governo nazionale presso la presidenza del Consiglio dei ministri in modo da poter esaminare i complessi aspetti della vicenda con tutti i Ministeri competenti. Non è il caso di fare polemiche, ha avvertito, ma è un fatto che la società concessionaria non ha raggiunto per ben 3 anni gli obiettivi di traffico fissati dal contratto e quindi sarebbe stato necessario intervenire prima. Tuttavia, ha precisato, siamo al lavoro per restituire al porto di Cagliari ed alla Sardegna il ruolo che ha sempre avuto nel trasporto marittimo delle merci. In questa fase molto delicata della vertenza, ha concluso, riteniamo che la società concessionaria debba comunque mantenere una sua presenza attiva, sia per consentire l’accesso dei lavoratori alla Cassa integrazione straordinaria che ha una procedura molto semplice, sia soprattutto per ridurre al massimo i tempi della transizione e far partire al più preso i progetti di rilancio della struttura, in collaborazione con l’Autorità portuale.

Per quanto riguarda l’incontro di giovedì prossimo a Roma, Alessandra Zedda ha ribadito che gli obiettivi principali sono quelli di interrompere la procedura di licenziamento ed impostare un nuovo programma di sviluppo. Per raggiungerli, ha detto infine, è importante anche il livello del “tavolo” di confronto; abbiamo già chiesto che il Governo sia rappresentato almeno dai sottosegretari competenti e che alla riunione possano partecipare anche i sindacati.

Nel corso dell’incontro hanno preso la parola i consiglieri regionali Francesco Agus (Progressisti) e Piero Comandini (Pd). Il capogruppo del M5S Desirè Manca, in particolare, ha annunciato che all’incontro di Roma sarà presente un sottosegretario ed analogo impegno è stato assicurato dal capogruppo della Lega Dario Giagoni.