20 April, 2024
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Egregio Direttore,

Il momento difficile che il nostro Paese, e con esso il mondo intero, sta vivendo, ci spinge tutti a ragionare sul “dopo”. In tanti si stanno interrogando sul futuro dell’economia, del modello di sviluppo, dell’ambiente, della sanità, dell’istruzione. Un dibattito in cui pare però scomparsa dai radar la questione giovanile.

L’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO è composta di giovani da tutta Italia. Nati tra il 1985 e il 2000, come tutti i millennials nella loro vita hanno già conosciuto tre crisi in soli 20 anni: quella legata al terrorismo a partire dal 2001, quella finanziaria del 2008 e adesso la crisi connessa al coronavirus. Tre shock che hanno minato dalle basi ogni certezza.

L’emergenza di queste settimane sta impattando in maniera gravissima sulle nostre vite. Da un lato la possibilità di trovare lavoro si riduce, dall’altro aumenta il rischio di perderlo per chi c’è l’ha. Il tutto in un momento della vita in cui è concreto il rischio di dover fare rinunce che possono rivelarsi definitive sugli obiettivi personali e sulle scelte di vita.

Il risvolto della medaglia è che di fatto siamo abituati a reinventarci continuamente. Ciò che abbiamo alle spalle, prima di questa crisi, è un percorso a ostacoli fatto di stage, tirocini, master, precariato senza orizzonti. Può essere l’uscita da questa crisi l’occasione per affermare un nuovo protagonismo di chi oggi è escluso, come i giovani? Dobbiamo scegliere: il “dopo” passa dal sostegno dei settori produttivi ed economici e del sociale, ma questo deve avvenire senza lasciare indietro i giovani, a partire da una maggiore presenza giovanile nei tavoli tecnici in cui si delinea la exit strategy dall’emergenza.

E deve avvenire senza lasciare indietro il mondo della cultura. Il rischio concreto è che i già risicatissimi budget pubblici e privati destinati alla cultura siano destinati nei prossimi anni ad altre finalità, nobilissime, ma con la conseguenza di una ulteriore riduzione degli spazi per la cultura e per l’arte.

Per questo avanziamo due proposte concrete, che come giovani italiani che operano nel nome dell’UNESCO non possono che partire proprio dalla cultura.

La prima: usciamo dalla crisi attraverso la più grande iniezione di risorse nel patrimonio culturale italiano: i giovani. Un New Deal per la Cultura capace di proteggere il patrimonio italiano

attraverso l’assunzione a tempo indeterminato del più alto numero possibile di giovani che si occupano di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, sia di quello materiale che di quello immateriale.

La seconda: accesso gratuito a tutti i musei e luoghi della cultura statale per i giovani sotto i 35 anni. La marginalizzazione si combatte attraverso l’innalzamento del livello culturale e la riduzione delle disuguaglianze educative. Nessun ostacolo di natura economica può frapporsi tra i giovani e la cultura, che resta la più grande arma di libertà.

Queste misure dovrebbero essere affiancate da una sempre maggiore semplificazione e sostegno pubblico al mecenatismo e alle piccole donazioni, non solo attraverso incentivi fiscali ma anche attraverso bonus da riutilizzare nei circuiti culturali. E ancora da una maggiore attenzione al patrimonio culturale periferico ed ai piccoli borghi: lo smart working e il turismo di prossimità possono essere strumenti importanti in questo senso se inseriti all’interno di un grande progetto nazionale di riqualificazione di paesi e piccoli centri abbandonati. Gratuità, innovazione, sperimentazione e sostenibilità possono essere l’antidoto contro il virus delle disuguaglianze culturali ed educative in tutte le fasi del “dopo” emergenza.

Non ci sfugge che per realizzare queste proposte serve denaro. Ma probabilmente si tratterebbe di cifre più ridotte di quelle destinate a voci di spesa meno essenziali e strategiche.

Oggi più che mai è necessaria la ricostruzione della dimensione pubblica per scongiurare l’aumento delle disuguaglianze e per stimolare anche il settore privato a dare il suo contributo nella stessa direzione.

Noi ci crediamo.

Antonio Libonati

Presidente Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO

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Fa tappa in Sardegna, ad Olbia, ‘Ocean night’, la serie di eventi plastic free in giro per l’Italia lanciati dall’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO, in collaborazione con One Ocean Foundation, dedicati alla salvaguardia del mare e per rilanciare e sostenere la campagna #unite4earth – “uniti per il Pianeta” promossa all’UNESCO Italian Youth Forum di Trieste ad aprile 2019.

Obiettivo dell’iniziativa: sensibilizzare un sempre maggior numero di persone, in particolare le nuove generazioni, ad introdurre nuove abitudini a difesa dell’ambiente, alcune delle quali volte ad evitare la dispersione delle plastiche in mare.

Giovedì 30 gennaio, ad Olbia, dalle 9.30 il nuovo appuntamento (dopo quello di Roma, Verona, Trieste e Bari) inizierà con la conferenza nel Museo Archeologico. Esperti, ricercatori e imprese racconteranno come è possibile raggiungere importanti risultati per la difesa del nostro mare, attraverso il racconto di progetti ed iniziative virtuose.

La giornata proseguirà con l’esibizione alle ore 18.30 del gruppo musicale “Il Volo” in Piazza Dionigi Panedda (Piazza della Biblioteca Simpliciana), per poi concludersi presso l’Art Academy per l’aperitivo a impatto zero e sarà possibile ammirare il Palazzo Municipale e la Biblioteca Simpliciana che si illumineranno di blu. Per l’occasione, grazie alla preziosa collaborazione del Consorzio “Io Centro”, i negozianti del Corso Umberto I allestiranno le vetrine a tema.

Gli eventi sono aperti a tutti coloro che vorranno condividere il messaggio della campagna, e la salvaguardia del pianeta.

Il programma:

Museo archeologico Olbia – ore 9.30

Saluti Istituzionali

▪ Settimo Nizzi, Sindaco comune di Olbia

▪ Sabrina Serra, assessore Cultura comune Olbia

Tavola rotonda

▪ Giulio Magni, One Ocean Foundation

▪ Giovanna Spano, Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo

▪ Carmelo Isgrò, biologo e fondatore del MuMa – Museo del Mare Milazzo

▪ Giovanni Maria Mutzu, DS ITCT “Panedda” Olbia

▪ Raimondo Mandis, Slow Food Cagliari

▪ Marcello Muntoni, Bolmea Il gelato di Sardegna

▪ Giovanni Conti, Davide Sanna, Mariangela Melino, Andrea Farina e Matteo Sanna – Relicta – Innovation of packaging

Modera Gianfranco Sanna (Rappresentante regionale Sardegna – Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO)

Perché le Ocean Night? La plastica costituisce il terzo materiale umano più diffuso sulla terra. Si stima che nell’ambiente siano disperse 6,3 miliardi di tonnellate di plastica, di cui ogni anno 8 milioni di tonnellate finiscono nel mare e negli oceani.

I prossimi appuntamenti Ocean Night si terranno a Terni e Parma.

«Stiamo portando le Ocean Night in tutta Italia e riscontriamo ovunque un grande successo di pubblico, attento e interessato – sottolinea Antonio Libonati, presidente dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO –. Crediamo che ognuno di noi anche nei più semplici gesti quotidiani può fare la differenza e mettere in atto il cambiamento: l’aperitivo plastic-free ne è un esempio. Per noi è fondamentale parlare ai giovani dei temi che ci stanno a cuore, come la difesa dell’ambiente e delle risorse della terra, alla base della campagna #unite4earth

«L’inquinamento delle acque derivante dalla plastica è un’emergenza che ci chiama ad agire adesso e siamo felici di poter portare avanti questa partnership con l’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO, uniti dall’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul corretto utilizzo di plastica, in particolare tra le nuove generazioni, e proteggere il nostro ecosistema», commenta Jan Pachner, Segretario Generale di One Ocean Foundation.

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Venerdì 15 e sabato 16 gennaio si terrà a Roma la prima Assemblea Nazionale del Comitato Giovani della Commissione italiana per l’UNESCO, patrocinata dal Senato della Repubblica, dal ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Oltre duecento giovani soci tra i 20 e i 35 anni, fra cui studenti, ricercatori, artisti, professionisti, manager e  imprenditori, accorreranno da tutte le regioni d’Italia, per tracciare assieme le linee programmatiche di un ambizioso piano di lavoro pluriennale e ufficializzare l’attivazione di importanti partnership strategiche, anche la regione Sardegna parteciperà all’Assemblea nella Capitale.
Due giorni di lavori serrati, che si svolgeranno tra l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani, la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani presso il Senato della Repubblica, e l’Università degli Studi Niccolò Cusano. Gli appuntamenti del primo giorno sono aperti e rivolti a stampa e Istituzioni, il secondo giorno sarà a porte chiuse ma con possibilità di interventi su richiesta.
Numerosi relatori ospiti prenderanno parte all’iniziativa, in particolare del pomeriggio del 15: fra loro Dario Franceschini, ministro per i Beni e le Attività culturali e del Turismo, Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Eric Falt, Direttore generale aggiunto per le Relazioni esterne e l’Informazione al pubblico per l’UNESCO e Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale italiana per l’UNESCO. 
Forte l’entusiasmo e la determinazione nelle parole del presidente del Comitato giovani, Paolo Petrocelli: 
Il Comitato Giovani nasce con un obiettivo chiaro e ambizioso: rivitalizzare il sistema culturale del nostro Paese tramite il lavoro, l’entusiasmo, la passione, le idee di un’intera generazione di giovani preparati e motivati. Con la nostra prima Assemblea nazionale avviamo un percorso importante di collaborazione con le istituzioni, le realtà accademiche, i grandi partner di riferimento del mondo dell’imprenditoria, della tecnologia e dell’innovazione. Sono sicuro che attraverso la realizzazione di progetti e iniziative diffuse a livello regionale e nazionale, saremo presto in grado di dare un significativo contributo al nostro Paese.
Il Comitato giovani della commissione Italiana per l’UNESCO si è costituto nel 2014 su iniziativa di quattro giovani delegati e ex-tirocinanti della Commissione Nazionale stessa (Presidente: Paolo Petrocelli, Segretario Generale: Antonio Libonati, Vicepresidenti: Virginia Caimmi e Liliana Mota), con l’obiettivo di supportare, su base volontaria, le attività dell’UNESCO in Italia nel campo dell’educazione, della scienza, della cultura e della  comunicazione, promuovendone progetti, valori e priorità nelle comunità locali, attraverso la partecipazione attiva della società civile. Nel corso del 2015, attraverso la pubblicazione di un bando pubblico, sono stati selezionati per titoli e colloquio un rappresentate e 10 soci per regione.
L’assemblea si aprirà la mattina del 15 gennaio con una riunione plenaria presso l’Istituto Treccani, uno dei partner di riferimento del Comitato. I lavori proseguiranno poi alle ore 15.00 presso il Senato della Repubblica, con un incontro di dibattito aperto,  moderato dal presidente Paolo Petrocelli, a cui interverranno: Dario Franceschini, ministro del Mibact; Stefania Giannini, ministro del Miur; Eric Falt, direttore generale aggiunto per le Relazioni esterne e l’Informazione al pubblico per l’UNESCO; Giovanni Puglisi, presidente Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO; senatrice segretaria del Consiglio di Presidenza del Senato-Componente 7ª commissione permanente Cultura; Massimo Bray, direttore Generale Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani; Maria Paola Azzario, presidente FICLU; Alessio Pascucci, vicepresidente dell’associazione Beni italiani patrimonio mondiale UNESCO; Gianluca Callipo, Coordinatore Nazionale ANCI Giovani; Alessandro Micheli, presidente nazionale Giovani imprenditori Confcommercio; Giorgia Abeltino, direttore Public Policy Google Cultural Institute; Stefano Pighini, Presidente LVenture Group; Fabio Fortuna, Rettore Università Niccolò Cusano; Antonio Venece, Direttore IED Roma; Carlo Ratti, Direttore MIT Senseable City Laboratory; Luciano Vanni, Direttore Editoriale di “Turismo Culturale”.
Per testimoniare vicinanza e sostegno ai giovani soci, parteciperà poi all’iniziativa un gruppo di artisti d’eccezione, fra cui Paolo Fresu, Davide Boosta Dileo, Max Gazzè e Vittorio Nocenzi, che verranno nominati Ambasciatori del Comitato Giovani. 
L’Assemblea nazionale proseguirà poi il 16 gennaio con una serie di workshop dedicati e incontri frontali con i vari partner del Comitato giovani, tra le sedi dell’Università Niccolò Cusano e l’Istituto Treccani.
La conclusione dei lavori porterà alla stesura di una Carta dei valori del Comitato e alla definizione di due progetti nazionali incentrati su educazione, valorizzazione del patrimonio, imprenditoria culturale, tecnologia e innovazione che verranno successivamente comunicati alla stampa.