27 April, 2024
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Lunedì 29 giugno, alle ore 12,00, presso la Sala riunioni dell’Ospedale Sirai, si terrà una conferenza stampa di presentazione della mostra e del convegno “L’Ospedale e la Città”.

La mostra espone, per la prima volta, le tavole progettuali dell’ospedale Civile di Carbonia, redatte dagli architetti Guidi e Valle nel 1938 e 1939 per la fondazione della città, oltre ad una nutrita serie di immagini della struttura e della vita ospedaliera a partire dagli anni ’40.

Il convegno si terrà giovedì 2 luglio al Lù Hotel, con inizio alle 17.00. Dopo l’introduzione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del commissario straordinario, Antonio Onnis, interverranno: Aldo Lino, su “Ospedali, città e comunità: un rapporto complesso: l’esempio di Carbonia”; Sergio Pili su “Prima del Sirai: assistenza ospedaliera a Carbonia dalla fondazione alla liberazione”; Viviana Lantini, Antonella Piredda, Tiziana Serci, Giorgio Mirarchi, Nino Laddomada, Brunello Caddeo, Antonino Coccolo, Mario Bandiera, Angelo Zuccarelli, Nazzareno Pacifico, Rinaldo Aste e Salvatore Ierna.

Si parlerà del Sirai con vecchi ricordi di pionieri e fondatori dell’ospedale e verranno effettuate premiazioni e consegna delle onorificenze.

La dirigenza della Asl 7 cancella il vecchio sistema dell’ADI del Sulcis, nonostante abbia funzionato in modo egregio per ben 15 anni, e il servizio dell’Assistenza domiciliare va nel caos. Risultato: soltanto i pazienti cosiddetti ventilati, ovvero i cronici appartenenti al terzo livello di assistenza (27 in tutto il Sulcis) beneficiano della garanzia di sostegno h 24; per gli altri, primo e secondo livello, si va avanti alla giornata.

La vecchia struttura di assistenza domiciliare che ha sempre appagato pazienti e famigliari, si reggeva su un sistema garantito da 2 medici e 12 infermieri appartenenti al Distretto di Carbonia. Personale che, in base alla disponibilità di ciascuno, assicurava le proprie prestazioni mediche e infermieristiche raggiungendo quotidianamente tutti i pazienti del territorio del Sulcis (percorrendo anche trecento chilometri al giorno) che usufruiscono dell’Adi.

Ma questa tipologia di organizzazione evidentemente non risponde alle aspettative del Commissario Antonio Onnis e del Direttore Sanitario Silvio Maggetti che, non si sa per quale recondita ragione, hanno chiesto a medici e infermieri di rinunciare alla vecchia programmazione del lavoro per aderire tramite avviso pubblico a un sistema tutto nuovo. Il problema è che tale avviso non ha sortito gli effetti desiderati dalla dirigenza dell’Azienda Sanitaria e soltanto alcuni hanno partecipato al bando. Intanto, in attesa che il nuovo servizio prenda avvio (forse il primo luglio prossimo) con personale sicuramente preparato ma privo di esperienza, l’Adi del Sulcis, tra le eccellenze sanitarie del territorio, non funziona più come dovrebbe. Questo perché i due manager, in linea con la politica che da oltre un anno contraddistingue l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, pensano che l’Assistenza domiciliare integrata sia una torta da spartire come tutto il resto. E ancora una volta passano sopra la testa dei cittadini del Sulcis, alle prese con una sanità sempre più distante dalle loro esigenze.

Non è un caso, infatti, che i famigliari dei pazienti in più di un’occasione hanno manifestato contrarietà alla volontà della dirigenza di stravolgere un sistema che fino a oggi aveva funzionato alla perfezione. Famigliari che in caso di disservizi dovrebbero sentirsi autorizzati a rivolgersi alla Magistratura per vedere riconosciuto ai propri cari il diritto a un’assistenza dignitosa e puntuale.

Ciò che appare deprecabile è la totale assenza di ragioni legittime per giustificare la cancellazione di un sistema valido e, per una volta, rispondente alla domanda di sanità. Ma tant’è: Onnis e Maggetti preferiscono rinunciare alle esperienze di chi, pur tra tante difficoltà, aveva di fatto costruito un servizio su misura per le famiglie.

È bene che la Asl 7 ritorni sui suoi passi e ascolti le istanze dei famigliari degli assistiti, portavoce delle vittime incolpevoli di una dirigenza che non guarda in faccia a nessuno e pensa soltanto a smantellare i servizi sanitari con scelte sconsiderate.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

Centro direzionale ASL 7

_MG_2547_MG_2544Carlo Carcassi 2 Antonio Onnis 3Carlo Carcassi 1  Anna Pina Buttiglieri 1

Si è svolta questa mattina, presso la Sala polifunzionale comunale di Piazza Roma a Carbonia, la presentazione dell’Anagrafe del donatore. Con questa iniziativa, da lunedì 15 giugno, tutti i cittadini maggiorenni, al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità presso gli uffici anagrafe del comune di Carbonia, potranno esprimere la volontà di diventare donatori di organi e tessuti.

Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, il vicesindaco e assessore delle Politiche sociali, Maria Marongiu, il commissario straordinario della ASL 7 di Carbonia, Antonio Onnis, il responsabile del Centro regionale trapianti, Carlo Carcassi, ed il parroco della chiesa di San Ponziano, don Amilcare Gambella.

Nel suo intervento, il sindaco ha ringraziato, anche a nome della cittadinanza, tutti coloro (Amministrazione comunale e uffici, Asl, associazioni) che si sono mobilitati per raggiungere un così importante risultato.

Il commissario straordinario della Asl7 ha sottolineato come il raggiungimento di tale risultato rappresenti una grande dimostrazione di sensibilità da parte dell’Amministrazione comunale di Carbonia e di tutta la comunità cittadina, a pochi giorni da un’altra manifestazione di grande solidarietà, qual è quella dell’ospitalità a un centinaio di migranti giunti dall’Africa.

L’assessore delle Politiche sociali, Maria Marongiu, ha voluto ricordare che l’obiettivo raggiunto è frutto di un percorso iniziato anni fa e che da allora, passo dopo passo, è riuscito a diffondere in città la cultura della donazione. L’assessore Maria Marongiu, dopo aver ringraziato il responsabile locale del centro trapianti della ASL, Leonardo Tola, ha affermato di essere certa che la cittadinanza risponderà positivamente all’iniziativa.

L’incontro è proseguito con la lettura da parte di Anna Pina Buttiglieri, direttrice artistica della compagnia teatrale “La Clessidra”, di alcune pagine dedicate al tema della donazione, tratte dal libro “Chiedo Scusa” di Francesco Abate e Saverio Mastrofranco.

Le conclusioni sono state affidate al responsabile del Centro regionale trapianti, Carlo Carcassi, che ha ringraziato l’Amministrazione comunale e ha ricordato che Carbonia è l’ottavo Comune della Sardegna ad istituire l’anagrafe del donatore e, sulla base del numero di abitanti, è una delle città con il più alto numero di donatori.

Antonio Onnis 6 copiaCTO Iglesias copia

«Le iniziative in fase di perfezionamento riguardo alle attività per il periodo estivo si pongono l’obiettivo di conciliare la naturale contrazione del ricorso alle prestazioni programmate (documentate dai dati storici delle attività degli anni pregressi) con il maggiore peso del carico legato alle prestazioni in emergenza, con l’opportunità di intensificare, sul CTO di Iglesias, gli interventi di ristrutturazione e di innovazione tecnologica in corso e, infine, con le aspettative del personale dipendente di poter fruire del godimento delle ferie estive.»

Lo scrive, in una nota, Antonio Onnis, commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, per chiarire la situazione in merito alla programmazione delle prestazioni al CTO di Iglesias nel periodo estivo.

«D’altra parte – aggiunge Antonio Onnis – la chiusura di servizi per il periodo estivo non costituisce di certo una novità, essendo regolarmente applicata negli scorsi anni per le attività programmabili. Il Piano in discussione, inoltre, tiene conto della attivazione dei servizi di particolare importanza in questo periodo quale la attivazione dell’offerta di prestazioni di dialisi ai residenti e ai turisti che decidano di soggiornare nel nostro territorio durante le vacanze estive o la necessità di assicurare la presenza dei servizi sanitari di soccorso e assistenza nei nostri litorali.»

«In questa ottica – sottolinea ancora il commissario straordinario della Asl 7 – la previsione di accentramento delle attività in emergenza urgenza presso l’ospedale Sirai, già dotato dei servizi a più alta intensità di cure, e la rimodulazione presso il CTO e il Santa Barbara delle attività programmate rappresentano le linee generali sulle quali si sta procedendo alla stesura del piano estivo.

Più in particolare il piano si ripropone di mantenere i servizi a presidio dell’urgenza presso il Santa Barbara, con riapertura parziale del reparto di chirurgia generale danneggiato dall’incendio del dicembre scorso, mantenimento delle attività chirurgiche programmate non rinviabili di otorino, oculistica e ortopedia a ciclo diurno al CTO e quelle a più alta complessità e intensità di cure al Sirai.

Precisato quanto opportuno per ciò che attiene strettamente il periodo estivo, per quanto riguarda il paventato progetto di “smantellamento” del CTO e più in generale della sanità iglesiente vale forse la pena di sottolineare che gli investimenti finanziari più consistenti, e i relativi interventi, sono in questo momento attinenti alla ristrutturazione e all’ammodernamento delle strutture aziendali di questa parte del territorio.

Lo stato dell’arte dei lavori al CTO è caratterizzato da una serie di dati di fatto concreti, documentati e verificabili, costituiti dai collaudi in fase di conclusione delle nuove degenze, dal completamento architettonico e impiantistico del nuovo blocco operatorio previsto entro l’estate, dall’indizione dell’appalto per la fornitura delle apparecchiature e attrezzature del blocco operatorio (delibera del Commissario Straordinario n° 681/C del 20 maggio 2015), dalla prossima sottoscrizione del contratto con l’impresa appaltatrice per i lavori del nuovo Pronto Soccorso e della terapia intensiva, dall’indizione di appalto integrato per la realizzazione del Laboratorio Analisi aziendale, del Centro Donazioni sangue, degenze di Medicina Interna, spogliatoi e sale mortuarie (delibera del Commissario Straordinario n° 669/C del 13 maggio 2015).

I vincoli più rilevanti per l’entrata in esercizio delle opere del CTO sono legati ai tempi di realizzazione della centrale dei gas medicali, problema sul quale si stanno valutando le soluzioni più opportune da adottare e sul quale la Direzione e i servizi aziendali preposti stanno operando per un affidamento dei lavori nel corso dell’estate imminente.

«Tutti questi interventi – spiega Antonio Onnis – sono preliminari e indispensabili per la collocazione presso il CTO del Pronto Soccorso, dei reparti di degenza della chirurgia generale, del presidio materno-infantile programmata per il prossimo autunno.

Ai progetti di carattere edilizio, impiantistico e tecnologico si aggiungono le azioni tese a dare migliore consistenza alle dotazioni di personale attraverso l’espletamento dei concorsi per infermieri (ultima prova prevista per i primi giorni di luglio prossimo) e per diverse figure di dirigente medico (cardiologia, emodinamica, pronto soccorso, emodialisi, medicina interna, medicina dello sport) che si ritiene di poter concludere entro l’estate.

Alla luce di quanto esposto risulta di difficile comprensione l’allarme presso i cittadini e presso i nostri interlocutori, istituzionali e non, riguardo all’intendimento di ridimensionare o addirittura smantellare la sanità iglesiente.»

«La Direzione Aziendale sarà ben lieta di accogliere ogni considerazione, proposta o critica sui programmi di riorganizzazione, dichiarati o praticati, che si muovano nell’ottica di contributo positivo al miglioramento dell’organizzazione aziendale e dei servizi erogati ai cittadini.

Nel contempo – conclude Antonio Onnis – vorremmo assolutamente rassicurare chi ci guarda che non è in atto nessun progetto di sottrazione ai cittadini di servizi a tutela della salute e che i percorsi di cambiamento che l’Azienda percorre con il contributo dei propri professionisti, in coerenza con le indicazioni nazionali e regionali, sono tese alla ricerca dell’eccellenza.»

Anche quest’anno il Servizio Dialisi Vacanze della ASL n. 7 di Carbonia garantisce la presa in carico di tutti i pazienti extra-regione che hanno fatto richiesta di essere assistiti per prestazioni dialitiche durante le loro vacanze estive nelle località del territorio.

Lo annuncia il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, con un comunicato pubblicato sul sito internet aziendale.

Il Servizio Dialisi Vacanze verrà erogato dal 2 giugno al 30 settembre nei Centri Dialisi dei Presidi Ospedalieri Sirai di Carbonia e Santa Barbara di Iglesias e per gli ospiti che alloggeranno nelle località costiere saranno disponibili anche i Centri Dialisi di Carloforte e Buggerru.

Per eventuali contatti e informazioni possono essere contattati i Centri Dialisi ai seguenti numeri:

Centro Dialisi Sirai Carbonia 0781 6683403; 0781 6683421

Centro Dialisi Santa Barbara Iglesias 0781 3922810; 0781 3922809; 0781 3922802

Centro Dialisi Carloforte 0781 857049; 0781 857389

Centro Dialisi Buggerru 0781 548121; 0781 548029

Ospedale Santa BarbaraIngresso Ospedale Sirai copia

Centro direzionale ASL 7

«Con la Finanziaria regionale ormai al riparo da un’eventuale impugnazione da parte del Governo centrale, non si capisce perché la Giunta di Francesco Pigliaru non abbia ancora assicurato al Commissario della Asl 7, Antonio Onnis ,le linee guida per procedere alla restituzione di quei soldi sottratti in busta paga ai dipendenti nell’ambito dell’intricata vicenda sul “caso fasce”.» Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del Partito Democratico.

«La Finanziaria regionale 2015 – aggiunge Locci – ha stabilito sia lo stop alla decurtazione in busta paga dei quattrini oggetto del contenzioso, sia la restituzione graduale di quanto fino a oggi sottratto ai circa 1.000 lavoratori dell’Azienda sanitaria locale di Carbonia.»

«Ma nonostante la Finanziaria sia stata approvata, il personale della Asl 7 continua ad assistere impotente alla riduzione dello stipendio. Senza entrare nel merito di una vicenda che si trascina da anni e le cui conseguenze ricadono esclusivamente sui dipendenti, occorre dare corso a quanto stabilito con il documento contabile della Regione, senza perdere ulteriore tempo. Per questo l’assessorato regionale della Sanità – conclude Ignazio Locci – deve affrettarsi a emanare le direttive destinate alla Direzione della Asl 7, affinché si possa procedere con la restituzione del maltolto.»

L’associazione Amici del Canile di Carbonia ha organizzato la terza edizione di THE DOG DAY 3, una giornata dedicata all’insegna del gioco e dello sport dedicata ai nostri amici a quattro zampe, che si terrà venerdì 22 maggio in piazza Roma, a Carbonia. L’iniziativa si avvale del patrocinio gratuito del comune di Carbonia e della Asl 7 di Carbonia.

Il programma della giornata verrà presentato alla stampa alle 10.00, con la partecipazione del comandante della Polizia locale del comune di Carbonia, Andrea Usai, dell’assessore della Pubblica istruzione, Lucia Amorino e del vice presidente nazionale Asso Canili Salvatore Magliani. Verrà poi presentato un rapporto sul randagismo.

Parteciperanno al programma il commissario straordinario della ASL 7, Antonio Onnis; i responsabili veterinari incaricati sul randagismo, Salvatorangelo Cambula, responsabile del servizio, Massimo Maggio, Fabio Schirru e Bruno Deidda; e, infine, il tecnico del dipartimento prevenzione, Piero Perria.

Alle 11.00 verrà presentato uno spot contro l’abbandono “Portiamoli con noi”.

I ragazzi delle scuole potranno fare una passeggiata a cavallo, organizzata da ANPANA Corpo guardie ecozoofile, e sulla piazza si potrà assistere all’evento organizzato dall’unità cinofila della Croce Rossa di Cagliari, con una simulazione di soccorso in superficie; educatori cinofili, coadiuvati dall’educatore cinofilo Enci Maurizio Magliani, infine, svolgeranno esercizi di mobility ed eventi cinotecnici.

Nella stessa mattinata, si potranno effettuare le microchippature gratuite, a cura del servizio veterinario della ASL 7 e sarà attivato un punto info adozioni a cura dell’associazione.

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Il consigliere regionale Ignazio Locci, del gruppo Forza Italia Sardegna, sollecita la Giunta regionale affinché sveltisca le procedure che consentano al Commissario della Asl 7, Antonio Onnis, di procedere alla restituzione ei soldi sottratti in busta paga ai dipendenti nell’ambito dell’intricata vicenda sul “caso fasce”.

«La Finanziaria regionale 2015, in sostanza – spiega Locci -, ha stabilito sia lo stop alla decurtazione in busta paga dei quattrini oggetto del contenzioso, sia la restituzione graduale di quanto fino a oggi sottratto ai circa 1.000 lavoratori dell’Azienda sanitaria locale di Carbonia. Ma, nonostante la Finanziaria sia stata approvata, il personale della Asl 7 continua ad assistere impotente alla riduzione dello stipendio. Senza entrare nel merito di una vicenda che si trascina da anni e le cui conseguenze ricadono esclusivamente sui dipendenti, occorre dare corso a quanto stabilito con il documento contabile della Regione, senza perdere ulteriore tempo. Per questo – conclude Locci – l’assessorato regionale della Sanità deve affrettarsi a emanare le direttive destinate alla Direzione della Asl 7, affinché si possa procedere con la restituzione del maltolto.»

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Il progetto di riorganizzazione dei servizi presentato dal commissario della Asl 7 Antonio Onnis, lunedì 30 marzo, nel corso del convegno”Progettare, costruire e organizzare l’ospedale del III Millennio“, presso la Grande Miniera di Serbariu, ha provocato durissime critiche da parte del deputato del PD Emanuele Cani e del sindaco di Carbonia Giuseppe Casti. Per conoscere nel dettaglio le proposte avanzate da Antonio Onnis che stanno facendo tanto discutere, riguardo il progetto dell’ospedale unico per l’intero territorio del Sulcis Iglesiente, pubblichiamo integralmente la parte dell’intervento dedicata alla proposta.

Fase 1 – Ospedale unico su più stabilimenti

• In corso interventi di completamento nelle dotazioni tecnologiche e arredi dello stabilimento Sirai con particolare riferimento all’allestimento del nuovo quartiere operatorio con 4 sale;

• In corso lavori di ristrutturazione e completamento dello stabilimento CTO che prevedono:

• Completamento nuovi reparti di degenza per acuti: aprile 2015

• Completamento nuovo blocco operatorio con 4 sale: giugno 2015

• Disponibilità per l’esercizio nuove degenze e blocco operatorio: settembre 2015

• Completamento nuovo pronto soccorso e terapia intensiva: aprile 2016

• Completamento ristrutturazione vecchio corpo per degenze e laboratorio analisi: giugno 2016

• Nessun intervento significativo sullo stabilimento Santa Barbara.

• Indicazioni regionali riguardo alla collocazione del DEA di I livello presso uno degli stabilimenti aziendali

• Individuazione dei due stabilimenti Sirai e CTO come stabilimenti per l’attività di ricovero ospedaliero per acuti (uno per la gestione dei percorsi di cura legati all’emergenza-urgenza e uno allo svolgimento delle attività programmate e in elezione)

• Individuazione dello stabilimento Santa Barbara per le attività ospedaliere di lungodegenza e riabilitazione, per la sistemazione delle attività territoriali di diagnosi e cura e prevenzione, per una sperimentazione di alto profilo di Casa della Salute, per l’ospedale di Comunità

• Trasferimento chirurgia generale dal Santa Barbara al CTO: settembre 2015

• Trasferimento medicina dal Santa Barbara al CTO: entro settembre 2015

• Istituzione di polo pediatrico, presso lo stabilimento deputato alla gestione delle attività programmate, settembre 2015;

• Ricollocazione del magazzino farmaceutico dal Crobu al CTO;

• Trasferimento del Servizio psicosociale dal Crobu al Santa Barbara;

• Ricollocazione temporanea della riabilitazione presso il Santa Barbara con istituzione del reparto di degenza con 16 posti letto;

• Istituzione del centro Donna Aziendale;

• Riconfigurazione del laboratorio di analisi unico aziendale presso il CTO;

• Riunificazione dei due punti nascita in un unico punto da ubicarsi, preferibilmente e per esigenze di sicurezza, presso lo stabilimento deputato alla gestione delle emergenze.

A regime:

• due stabilimenti (Sirai e CTO) per l’esercizio delle attività di cure ospedaliere per acuti con specifica destinazione di sede di DEA di I livello e di stabilimento per le attività programmate. In entrambi gli stabilimenti si configurerebbe un’organizzazione logistica delle degenze e una gestione dei percorsi di cura basati su un approccio multidisciplinare e multi professionale dipartimentale;

• permanenza presso lo stabilimento Santa Barbara delle attività di lungodegenza e riabilitazione e configurazione del medesimo come sede di Casa della Salute di livello avanzato con Ospedale di Comunità;

• chiusura e alienazione dello stabilimento Crobu.

Fase 2 – Completamento CTO

• completamento dello stabilimento CTO con realizzazione di un corpo aggiunto destinato a ospitare il laboratorio analisi, la dialisi e il servizio farmaceutico, di aree di parcheggio per dipendenti e visitatori, la sistemazione della viabilità adiacente alla struttura.

• possibilità di trasferire tutte le attività a valenza ospedaliera dal Santa Barbara che diverrebbe struttura a valenza territoriale.

– fabbisogno finanziario compreso tra 6 e 8 milioni di euro

Fase 3 – Nuovo ospedale (circa 5 anni)

• nuovo ospedale per acuti di 230-240 posti letto realizzato in posizione baricentrica rispetto al territorio del Sulcis-Iglesiente;

• riconfigurazione di Sirai e CTO come “cittadelle della salute”, in continuità e integrazione con l’ospedale per acuti, ospitanti l’intero sistema delle cure extraospedaliere di prevenzione, diagnosi e cura, ospedale di Comunità, sistema aziendale direzionale e amministrativo, i presidi territoriali centrali per le emergenze, le centrali territoriali per l’Assistenza Domiciliare, il sistema delle attività di supporto sociale;

• configurazione delle case della salute di Giba, Carloforte, Fluminimaggiore e Sant’Antioco come “spoke” delle due cittadelle della salute e con queste collegate e in continuità organizzativa e operativa.

Valorizzazione patrimonio immobiliare

• Ex Ospedale Crobu;

• stabilimento Santa Barbara;

• sede direzionale in Via Dalmazia a Carbonia;

• sede del Dipartimento di Prevenzione e del Servizio Farmaceutico territoriale in via Costituente a Carbonia;

• sede del distretto/poliambulatorio di Piazza San Ponziano a Carbonia;

• sede del servizio di continuità assistenziale/servizi medici e veterinari di Igiene degli Alimenti di Piazza Cagliari a Carbonia;

• sede del consultorio familiare e Centro Screening di Via Brigata Sassari a Carbonia;

• sede del servizio Igiene degli Allevamenti di via Brigata Sassari a Carbonia;

• sede del consultorio familiare di Iglesias ospitato in locazione da privati;

• sede del Dipartimento di Prevenzione e Servizio dei Sistemi Informativi di via Gorizia a Iglesias.

IMPATTO ECONOMICO FINANZIARIO

Scenario attuale

• RIDUZIONE DELLE RISORSE DISPONIBILI:

• -21 MILIONI ANNO 2014

• -13 MILIONI 2015

• PERDITE PREVISTE:

• – 22 MILIONI 2014

• -35 MILIONI 2015

• RAPPORTO DI EFFICIENZA COSTI/VALORE: 2

(160 MIL. COSTI/60 MIL. VALORE)

• MIGLIORAMENTO DEL REP (Rapporto di Efficienza Produttiva)

• Da 2 a 1,5 in cinque anni

• EFFETTI PREVISTI:

• – 30 MILIONI DI COSTI NEL 2020

Scenario POSSIBILE – EFFICIENTAMENTO

• VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE

• APPROPRIATEZZA RICORSO CURE OSPEDALIERE (ATTUALMENTE INAPPROPRIATEZZA = 9 MILIONI)

• RAZIONALIZZAZIONE CONSUMI E ACQUISTI BENI, SERVIZI E TECNOLOGIA

• MIGLIORAMENTO QUALITATIVO PRESTAZIONI CON RECUPERO MOBILITA’ PASSIVA

PROSPETTIVE DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA CLINICA E DELLA QUALITA’ DELLE CURE

18 dirigenti medici di ortopedia e traumatologia;

22 dirigenti medici di chirurgia generale

39 dirigenti medici di anestesiologia e rianimazione;

17 dirigenti medici di ostetricia e ginecologia;

25 dirigenti medici di medicina interna.

Ospedale unico

Il Convegno regionale su “Progettare, Costruire, Organizzare l’Ospedale del III millennio”, svoltosi nella sala convegni della Sotacarbo, nell’area della Grande Miniera di Serbariu, oltre all’intervento del commissario straordinario Antonio Onnis, sul quale abbiamo già scritto in altra parte del giornale, si è aperto con i saluti del vice sindaco e assessore delle politiche sociali del comune di Carbonia, Maria Marongiu, del presidente della Conferenza provinciale socio-sanitaria, Francesco Porcu, e dell’assessore della Sanità della Regione Sardegna Luigi Arru.

Il lavori sono iniziati con la relazione del Direttore Generale dell’Assessorato Giuseppe Sechi che ha illustrato lo stato dell’arte e le prospettive degli investimenti regionali sui nuovi ospedali in Sardegna, al quale è seguito l’intervento del Commissario Straordinario della ASL n. 7 Antonio Onnis che ha presentato in anteprima gli aspetti principali del Piano Aziendale di riorganizzazione dei Servizi sanitari.

I lavori della mattinata si sono conclusi con l’intervento di Bruno Cravedi, Dirigente della Regione Toscana, che ha parlato dell’esperienza della costruzione dei 4 nuovi ospedali a Massa-Carrara, Lucca, Pistoia e Prato.

Il pomeriggio si aperto con la relazione di Claudio Sarti, Coordinatore Settore Qualità, Sicurezza e Trasparenza AUSL 4 di Prato, che ha affrontato il tema dei nuovi standards per l’assistenza ospedaliera. Barbara Podda – Ingegnere clinico della ASL n. 5 di Oristano, ha focalizzato l’attenzione sul tema dell’Health Technology Assessment, come strumento strategico per la valutazione delle Tecnologie sanitarie. A seguire sono intervenuti Francesco Bellomo – Dirigente in Staff Direzione Generale Azienda Sanitaria n. 2 di Lucca, Simona Bianchi – Direttore Medico Presidio Ospedaliero di Forlì dell’Azienda USL della Romagna e Rita Maricchio – Direttore del SITRA AOU Sant’Anna di Ferrara, che hanno sviscerato diversi aspetti dell’organizzazione delle attività sanitarie per Intensità di Cura e integrazione con il territorio.

Particolare interesse ha suscitato la Lezione Magistrale di Tiziano Carradori, già Direttore Generale all’Assessorato alla Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna e attualmente Direttore Generale dell’AOU di Ferrara, che ha fornito un’analisi critica e numerosi spunti di riflessione sui temi relativi ai concetti di qualità, sostenibilità e performance nell’organizzazione del sistema dei servizi sanitari.