20 April, 2024
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Da venerdì 30 novembre, a Nuoro, prende il via il corso obbligatorio degli aspiranti tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati organizzato dall’Ufficio della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza del Consiglio regionale con il supporto dell’Ufficio di coordinamento  regionale per l’accoglienza migranti  della Regione. Parteciperanno 32 candidati di cui: 15 della provincia di Nuoro, 11 della provincia di Oristano; 5 dal territorio di Olbia Tempio e 1 dell’Ogliastra. Il corso, della durata di tre giorni (30 novembre, 1 e 2 dicembre) si terrà presso il Centro Etico Sociale (CESP) di Pratosardo. I lavori saranno aperti alle 9,30 di venerdì dalla Garante regionale Grazia Maria De Matteis. Parteciperanno ai lavori l’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu, il prefetto Carolina Bellantoni, il presidente del tribunale dei minori di Sassari Pietro Fanile ed il presidente del tribunale dei minori di Cagliari Guido Pala, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, il questore Massimo Colucci, rappresentanti dell’ufficio scolastico regionale, dell’Unicef e degli enti locali. Al termine del corso, gli aspiranti tutori volontari sosterranno una prova scritta di idoneità.

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Lunedì 19 novembre l’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu sarà a Nuoro, per partecipare a due momenti di approfondimento sui temi dell’accoglienza dei migranti e sul nuovo bando per le reti di videosorveglianza.

Alle 10.30, nell’aula magna del Liceo scientifico “Fermi”, l’esponente della Giunta dialogherà con gli studenti nell’ambito dell’iniziativa “La Regione incontra le scuole”. Al centro del dibattito l’inclusione e l’integrazione dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale. Intervengono, oltre all’assessore Filippo Spanu, la dirigente scolastica Maria Antonietta Ferrante, i docenti, il sindaco Andrea Soddu, l’amministratore della Provincia Costantino Tidu, la mediatrice culturale Genet Woldu Keflay, il responsabile del progetto della rete Sprar di Nuoro Federico Carbini ed i ragazzi del centro di accoglienza per richiedenti asilo “Cortemalis” di Ilbono, accompagnati dalla mediatrice culturale Francesca Nieddu.

Nel pomeriggio, con inizio alle 16.00, nella sede della Provincia, l’assessore degli Affari Generali prende parte all’incontro organizzato dalla Regione per fornire agli amministratori e ai tecnici dei comuni del territorio informazioni e chiarimenti sul nuovo bando che estende la realizzazione delle reti per la videosorveglianza a tutti i centri dell’isola. Saranno presenti anche il presidente dell’Anci Emiliano Deiana, il sindaco Andrea Soddu, il prefetto Carolina Bellantoni, il primo dirigente della Questura Michele Peloso ed il direttore dell’assessorato degli Affari Generali Antonello Pellegrino.

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A partire da oggi e fino al 28 luglio, Nuoro è luogo di richiamo di giovani provenienti da 15 Paesi: Brasile, Germania, Spagna, Azerbaijan, Tanzania, Siria, Afghanistan, Pakistan, Iran, Nigeria, Romania, Repubblica Ceca, Polonia, Algeria e, naturalmente, da tutta Italia. Il successo di presenze è dovuto all’offerta didattica delle due summer school con sede a Nuoro che ha saputo richiamare l’attenzione di neo laureati da tutto il mondo. Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari con la Summer School sui diritti umani dal titolo “the future of human rigths in Europe” giunge alla terza edizione riconfermando il successo di presenze degli anni passati.

I dipartimenti di Agraria e Architettura di Sassari, inaugurano la “stagione delle Summer School” con il corso dal titolo “Modelling sustainable farming systems under climate change”. Le lezioni hanno luogo nella sede UniNuoro di via Salaris, che mette a disposizione strumenti, aule e laboratori, per offrire ai partecipanti la miglior esperienza possibile. Oltre alla classica frequenza, i ragazzi potranno godere delle stesse agevolazioni previste per gli studenti universitari di Nuoro in possesso della Carta dello Studente, godendo in questo modo dei luoghi della cultura offerti dalla Città senza trascurare i momenti di socializzazione che favoriranno lo scambio di buone pratiche e di esperienze negli ambiti dei diritti umani e dei cambiamenti climatici. In un momento storico così segnante come quello che stiamo vivendo, Nuoro diventa territorio di confronto per abbattere i muri dei pregiudizi e proporre nuovi modelli di agricoltura sostenibile. Questo successo è reso possibile grazie all’impegno dei direttori scientifici delle due scuole: prof.ssa Gabriella Ferranti e prof. Pier Paolo Roggero, entrambi dell’Università di Sassari, che con i loro rispettivi staff hanno replicato il successo degli anni passati, aprendo le porte alla concreta possibilità di trasformare Nuoro in una sede naturale dei corsi estivi, vista la grande richiesta di iscrizioni e di Università che vorrebbero candidarsi ad attivare nuove summer school.

Tra gli appuntamenti pubblici si segnala il “Processo all’Europa” che si terrà martedì 24 a partire dalle 18.30 (ingresso libero). Un format innovativo ideato dal Movimento Europeo Italia che consiste nella simulazione di un processo che vede sul banco degli imputati le istituzioni europee. Il Centro Europe Direct del comune di Nuoro, in collaborazione con il Consorzio Universitario UniNuoro, ha promosso l’iniziativa accolta dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari che ha coinvolto nel progetto gli studenti del Corso di Laurea dei Servizi Giuridici e magistrale in Giurisprudenza del Polo Universitario di Nuoro guidati dai loro docenti.

Durante l’evento finale si scontrano le tesi dell’accusa e della difesa, in attesa della sentenza finale emessa da un Collegio giudicante composto da illustri esperti della materia tra cui: prof. Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio Italiano del Movimento; dott. Vincenzo Amato, presidente del Tribunale di Nuoro; dott.ssa Carolina Bellantoni, prefetto di Nuoro; dott. Riccardo De Vito, magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Sassari; prof. Paolo Fois, emerito di Diritto internazionale dell’Università di Sassari; avv. Stefano Mannironi, avvocato del Foro di Nuoro.

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L’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu ha incontrato a Roma i vertici del ministero dell’Interno sull’emergenza migranti.

«La Sardegna è ora al di sotto della quota massima di accoglienza dei migranti ad essa destinata nell’ambito della Conferenza delle Regioni – ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu al termine dell’incontro con Mario Morcone, capo di Gabinetto del ministro Marco Minniti e con Gerarda Pantalone, capo Dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione. Erano presenti anche le prefette di Cagliari e Nuoro, Tiziana Costantino e Carolina Bellantoni -. Il presidente Pigliaru in più occasioni aveva espresso al Governo l’urgenza di intervenire per riportare la soglia a livelli di normalità, ed aveva ricevuto garanzie dal ministro Marco Minniti per arrivare a un calo significativo delle presenze con un’azione comune di costante monitoraggio. Oggi prendiamo atto di un importante risultato. La quota attuale si attesta al 2,83%, (rispetto al totale delle presenze nel territorio nazionale), quindi al di sotto della quota concordata del 2,96%. Si tratta di circa 5.500 migranti presenti attualmente nei centri di accoglienza e negli SPRAR.»
«Con la diminuzione degli sbarchi dei richiedenti asilo e protezione internazionale possiamo gestire in modo più puntuale ed equilibrato il sistema dell’accoglienza e dell’inclusione e mettere in campo le iniziative previste nei Protocolli d’Intesa su accoglienza diffusa e volontariato sociale che sottoscriveremo nei prossimi giorni con Prefetture e Anci», ha chiarito Spanu.
Durante la riunione si è inoltre discusso dei flussi di migranti in arrivo dall’Algeria su cui il Governo, accogliendo le richieste della Giunta, ha avviato un confronto con le autorità del Paese nordafricano.
«Oggi – ha spiegato Spanu – i vertici del ministero dell’Interno ci hanno comunicato che la maggior parte delle persone che hanno utilizzato il canale algerino sono già fuori dal territorio regionale. Chi arriva con gli sbarchi diretti resta per pochi giorni e, al termine delle procedure amministrative, abbandona l’Isola. Abbiamo chiesto con forza che il Governo intensifichi il dialogo con le autorità algerine e percorra tutte le possibili strade per bloccare il flusso e dare corso ai rimpatri.»
È stato poi affrontato, relativamente agli sbarchi diretti, il tema dell’apertura di un Centro di Permanenza per i Rimpatri in Sardegna che rappresenta – è stato sottolineato – «un efficace strumento di dissuasione ad affrontare il viaggio dal nord Africa alla volta delle coste del Sulcis». 

«C’è la disponibilità del comune di Macomer a ospitare il Cpr con precisa richiesta di garanzie. Su questo argomento – ha dichiarato l’assessore Spanu – la Regione, che aveva già posto condizioni simili, ha richiesto al tavolo ministeriale una risposta formale su alcuni punti: la struttura deve essere esclusivamente destinata ai migranti in arrivo dall’Algeria, è necessario un rafforzamento dei contingenti di polizia nei territori interessati sia al momento dello sbarco che nella fase di detenzione amministrativa nel Cpr, non deve esserci sovrapposizione con altre forme di accoglienza e deve essere favorito il coinvolgimento attivo degli operatori locali nelle attività di assistenza e servizio.»
Il prefetto Morcone ha confermato che l’apertura di un Cpr deve avvenire in tempi celeri ma con la condivisione della Regione e della comunità interessata. Per perseguire questi obiettivi, condivisa l’impostazione generale, i vertici del Ministero hanno garantito che entro 15 giorni verranno istruiti tutti i passaggi tecnici per accelerare il processo ed inviati i relativi atti formali. L’assessore ha illustrato, infine, le iniziative finanziate dalla Regione per il volontariato dei migranti che potranno partire a breve nei Comuni che hanno manifestato il proprio interesse.

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Prefetture, Regione e Vigili del Fuoco si sono confrontati questa mattina a Cagliari, nella sede della Prefettura del capoluogo, sulla gestione dell’antincendio in Sardegna. All’incontro, concordato con il prefetto Tiziana Giovanna Costantino, hanno partecipato i prefetti Carolina Bellantoni (Nuoro), Giuseppe Guetta (Oristano) e Giuseppe Marani (Sassari), l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, accompagnata dal comandante del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale, Gavino Diana, dal direttore generale della Protezione civile, Graziano Nudda, e dal capo di Gabinetto, Franco Corosu, nonché i rappresentanti del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Tutti hanno sottolineato l’importanza di affrontare la campagna antincendi in modo coordinato e sinergico, con spirito di collaborazione.

L’assessore Spano ha confermato la disponibilità a firmare al più presto la convenzione – da 600mila euro, a fronte dei 430mila stanziati in bilancio – e spiegato che nella prossima seduta di Giunta sarà approvato il disegno di legge di variazione di bilancio che consentirà di garantire la copertura anche dei restanti 170mila euro. Tutte le parti presenti hanno convenuto sulla necessità di arrivare prima possibile alla firma della convenzione.

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“Frontex, fase embrionale di un esercito comunitario?”. Sarà il tema del convegno in programma domani, a partire dalle 18.00, nella sala della Stazione marittima incastonata nel porto di Cagliari. Durante l’incontro, promosso dai consiglieri regionali Edoardo Tocco e Oscar Cherchi (FI), si svilupperà un dibattito su problematiche e soluzioni legate all’arrivo dei profughi in Sardegna, tentando di elaborare un progetto a breve e lungo termine per la Sardegna, con particolare attenzione per Cagliari e hinterland, ormai uniche porte d’ingresso d’Europa, sottoposte senza sosta alle forti pressioni dei flussi migratori. Non solo. Sarà portata avanti la proposta di apertura di un centro Frontex (Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) nel porto di Cagliari.

All’assise parteciperanno il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, Emilio Floris (componente della commissione Nato in senato), l’europarlamentare Salvatore Cicu, il prefetto vicario Carolina Bellantoni, i rappresentanti della Questura e della Guardia di Finanza, Umberto Oppus (direttore generale dell’Anci), Paolo Cabianca (Uil Polizia), il segretario regionale del Siulp Salvatore Deidda e Andrea Lai (segretario Uil).

È stata sottoscritta questa mattina, negli uffici della Prefettura di Cagliari, la convenzione fra le Direzioni generali della Protezione civile, del Corpo forestale e dei Vigili del fuoco per la collaborazione nella Campagna antincendio 2015.

«La Regione stanzia 600 mila euro, risorse riconfermate senza alcun taglio rispetto agli anni precedenti» ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, esprimendo soddisfazione per l’accordo. Il documento ha lo scopo di assicurare la cooperazione nelle attività di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, l’armonizzazione delle attività di spegnimento degli incendi con quelle più generali di tutela della pubblica incolumità (tra cui il perfezionamento della gestione dei Canadair) e favorire lo scambio reciproco di dati e informazioni sulle attività dei centri operativi provinciali (COP), della sala operativa unificata permanente (SOUP) e delle sale operative provinciali e regionali dei Vigili del fuoco (le sale S.O. 115, sedi del 115).

Il documento è stato firmato dal viceprefetto vicario Carolina Bellantoni, in rappresentanza del Ministero dell’Interno, dal direttore generale della Protezione civile Graziano Nudda, dal comandante del Corpo Forestale Gavino Diana, dal direttore regionale dei Vigili del fuoco Silvio Saffioti, e dal dirigente della Protezione civile Paola Botta.
Oggetto della convenzione, “la disciplina e le modalità tecnico-organizzativo della campagna antincendi boschivi” della Regione e, in particolare, le procedure operative per la collaborazione interforze durante la campagna AIB (Antincendi Boschivi) 2015, compreso il coordinamento delle attività di spegnimento e di protezione civile, e il potenziamento delle sedi istituzionali del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco con l’impiego di personale volontario da richiamare in servizio.
Le Prefetture della Sardegna garantiscono il coordinamento delle componenti statali mentre la Direzione generale della Protezione Civile è responsabile del coordinamento di tutte le attività di previsione e prevenzione degli incendi boschivi, secondo quanto stabilito dal Piano regionale antincendi. In tutte le fasi di pronto intervento e di allertamento preventivo nella lotta agli incendi boschivi, i Vigili del fuoco operano con il Corpo forestale.

Un funzionario dei Vigili del fuoco, dal 1° luglio al 31 agosto, sarà sempre presente nella sala operativa unificata per il necessario raccordo con la funzione “soccorso alla popolazione”, gestita dalle sale operative del 115 nei rispettivi ambiti provinciali. Inoltre, nelle sale operative provinciali la presenza di un rappresentante qualificato dei Vigili viene garantita dal 10 luglio al 20 agosto e nelle giornate con livello di pericolosità arancione o rosso. La presenza di un funzionario e di un qualificato rappresentante è assicurata anche al di fuori del suddetto periodo, nelle giornate in cui sia previsto un livello di pericolosità arancione o rosso e nelle situazioni di “emergenza operativa conclamata” per grave incendio boschivo, compatibilmente con le esigenze complessive del servizio di soccorso tecnico urgente.
Dal 1° luglio al 31 agosto, per almeno 45 giorni da individuare secondo l’andamento metereologico stagionale, verrà potenziato il dispositivo ordinario di soccorso dei Comandi provinciali di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano con 7 squadre dei Vigili del fuoco in “assetto AIB”, operative 24 ore su 24 e composte ciascuna da 4 unità permanenti e 2 unità volontarie discontinue. Le squadre saranno dislocate tenendo conto prioritariamente del Bollettino regionale di previsione del rischio di incendio boschivo.

Il Canadair in azione a Carbonia