20 April, 2024
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18 marzo 2014: la presentazione del libro “L’animo degli offesi”, nell’auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale di Via Toscana, a Nuoro.

Lunedì, 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, data di abbattimento dei cancelli di Auschwitz, prenderà avvio presso UniNuoro in via Salaris 18, a Nuoro, un ricco programma di iniziative promosse dal Centro Studi sui Diritti della Persona e dei Popoli – UniNuoro, assieme al Liceo Scientifico e Linguistico “E. Fermi” e con la collaborazione dell’ISTASAC (Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’età contemporanea nella Sardegna Centrale).

Il progetto denominato “Giornata della Memoria 2020 – Il cammino dei Diritti Umani in Europa”, che ha ottenuto il patrocinio della Prefettura e del comune di Nuoro, è stato finanziato dalla provincia di Nuoro.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere la conoscenza della Storia del ‘900 e di commemorare le vittime dell’Olocausto ed al contempo favorire la diffusione dei valori dello Stato di Diritto e della legalità anche attraverso la consapevolezza dell’evoluzione che i diritti umani fondamentali hanno avuto in Europa, a partire dal secondo dopoguerra.

La cerimonia inaugurale prevista per le ore 11.00, si aprirà con i saluti del Sindaco Andrea Soddu, dell’Amministratore della provincia di Nuoro Costantino Tidu del commissario UniNuoro Fabrizio Mureddu e della dirigente del Liceo Scientifico e Linguistico Mariantonietta Ferrante. Seguirà una riflessione sulla Giornata della Memoria a cura del Prefetto di Nuoro Anna Aida Bruzzese e la presentazione del percorso didattico a cura di Marina Moncelsi, presidente ISTASAC e di Maria Cristina Carta, docente di Tutela Internazionale dei Diritti Umani presso UniNuoro.

Il percorso espositivo, aperto al pubblico sino a venerdì 31 gennaio, si articola in due parti: l’esposizione di documentazione originale della prima metà del ‘900 ed una mostra sul cammino dei diritti umani in Europa. Saranno protagonisti gli studenti di UniNuoro e del Liceo Scientifico e Linguistico E. Fermi di Nuoro, coordinati dalle docenti Brunella Bonfante, Monica Fiori, Alessandra Marras e Vincenza Senette delle Classi 4B, 4C e 4M che, alle ore 16.00, animeranno l’evento con un reading letterario a tema. Faranno da scenario i pannelli espositivi curati dagli stessi studenti del Liceo E. Fermi che, ispirati da alcuni passi del libro di Liliana Segre “La memoria rende liberi”, hanno reinterpretato in chiave attuale i principali articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948; il più importante documento a livello universale in materia di salvaguardia dei diritti umani.

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«Abbiamo messo tutto il nostro impegno per restituire alle comunità un’infrastruttura fondamentale per il territorio e per accelerare il completamento dei lavori e garantire la massima sicurezza. La Regione ha lavorato intensamente per mettere a punto tutti gli adempimenti tecnici, in sintonia con le altre Autorità, dando tutti i chiarimenti possibili e confidando in una rapida riapertura.»

Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando il parere favorevole dato dalla procura della Repubblica di Nuoro al dissequestro del ponte di Oloè.

«In attesa del dissequestro – ricorda il presidente Christian Solinas – abbiamo comunque provveduto a trovare con urgenza una soluzione alternativa per ridurre i disagi alle popolazioni con un ponte provvisorio in grado di assicurare i collegamenti.»

Il dissequestro del ponte sulla strada provinciale Oliena-Dorgali, crollato a seguito dell’alluvione del 2013, era stato chiesto dall’amministratore straordinario della provincia di Nuoro, Costantino Tidu, a conclusione dei lavori di messa in sicurezza.

«Abbiamo lavorato instancabilmente senza mai perdere di vista le necessità dei territori e l’urgenza di restituire un collegamento sicuro alle comunità – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Al dialogo costante con le amministrazioni è seguito un impegno straordinario da parte dell’Assessorato che rappresento, teso a trovare finalmente una soluzione. In attesa che vengano espletate le procedure per la riapertura, insieme al ponte restituiamo finalmente fiducia ed ottimismo alle Comunità.»

“In tre anni, cioè dal nostro insediamento ad oggi, abbiamo ottenuto risultati importanti che consentono al Consorzio industriale provinciale dell’Ogliastra di rilanciare la sua immagine ed essere decisamente più appetibile per le imprese. Risultati raggiunti attraverso sacrifici, garantendo il pagamento degli stipendi al personale e incrementando i servizi”. Così il presidente del Consiglio di amministrazione, Matteo Frate, nella conferenza stampa che si è tenuta oggi nei locali di via Baccasara a Tortolì, per fare un bilancio sull’attività svolta nel triennio 2016-2019 alla presenza dell’amministratore straordinario della provincia di Nuoro, Costantino Tidu, del subcommissario Tonino Mereu e del sindaco di Tortolì, Massimo Cannas. “I risultati principali ottenuti dal Cda – ha proseguito Matteo Frate – sono sostanzialmente tre: risanamento delle finanze e della struttura organizzativa; ammodernamento delle infrastrutture anche in un’ottica di realizzazione di un’area produttiva ecologicamente e paesaggisticamente attrezzata (APPEA); varo della procedura di riavvio dell’aeroporto di Tortolì attraverso la vendita delle azioni e/o attraverso la concessione in gestione dello scalo”. Matteo Frate, la vicepresidente Stefania Vargiu (rappresentante del Comune, è subentrata di recente a Giacomo Usai) e il consigliere Mario Murru hanno presentato numerosi dati che confermano la crescita esponenziale del Consorzio ogliastrino, che conta circa 130 aziende per un migliaio di occupati. Intanto, i costi principali dell’Ente sono stati ridotti di circa il 30% (da un milione 382mila euro si è passati a 958mila) a fronte di un contemporaneo incremento dei principali ricavi del 55% nello stesso periodo (da circa 167mila euro si è saliti a 370mila). È stato poi regolarizzato il pagamento degli stipendi dei dipendenti del Consorzio che, in passato, sono rimasti anche per 17 mesi consecutivi senza stipendio. Non solo: il Cda ha provveduto alla stabilizzazione dei debiti, a rendicontare le spese generali e le spese sostenute sui progetti finanziati dalla Regione, a mettere in regola i contratti di locazione dei capannoni e delle concessioni di aree consortili, a verificare e controllare le utenze idrico-fognarie e riallineare la riscossione dei servizi prestati. Sono state poi ridotte notevolmente le richieste di risarcimento danni grazie alla manutenzione delle strade consortili e all’assistenza legale di cui si è dotato il Consorzio. L’appeal passa anche per l’ammodernamento delle infrastrutture, con interventi di manutenzione del manto stradale e del verde (con una profonda pulizia delle cunette e delle aree verdi circostanti), ma anche per la realizzazione del sistema di raccolta delle acque meteoriche nel comparto 4B. Inoltre, sono state aggiudicate le gare per i lavori di manutenzione straordinaria delle principali arterie stradali e inviati alla Regione il progetto preliminare del primo lotto di adeguamento dell’area portuale (attualmente si sta redigendo il progetto definitivo) e il progetto preliminare per la realizzazione di un moderno incubatore di imprese che metta insieme creatività e manualità, produzione di beni e servizi, imprese e professionisti. Gli uffici sono al lavoro per la revisione del progetto definitivo per la realizzazione di una piattaforma di stoccaggio dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Successivamente all’approvazione del progetto, sarà bandita la gara per l’affidamento dei lavori di realizzazione della piattaforma. Infine, è stata avviata la manutenzione delle reti idrica e fognaria del Consorzio e dell’area portuale di Arbatax, che consente una notevole riduzione delle perdite. Sono stati fatti importanti lavori di manutenzione all’impianto di depurazione ed è stata regolarizzata la concessione di spazi pubblici del Consorzio, sia per gli impianti pubblicitari che per la vendita ambulante. Il Presidente ha sottolineato l’importante azione di smaltimento dei fanghi di depurazione accumulati nel corso degli anni, attraverso il conferimento in agricoltura che ha permesso un significativo risparmio economico e un altrettanto significativo beneficio per l’ambiente, trasformando un rifiuto in un concime naturale. Vi è poi un terzo punto non meno qualificante degli altri, e riguarda la procedura di riavvio dell’aeroporto. Il Consorzio ha emanato due bandi pubblici per raccogliere le manifestazioni di interesse per l’acquisizione di tutto o di parte del pacchetto azionario della società Aliarbatax, proprietaria dello scalo di Tortolì. Attualmente è in corso una procedura negoziata con i soggetti che hanno manifestato interesse per l’acquisto della struttura aeroportuale attraverso l’acquisizione del pacchetto azionario di Aliarbatax. Il Presidente ha ricordato che al momento del suo insediamento, con i Soci sono stati definiti tre importanti filoni su cui lavorare: definizione di un percorso di risanamento; riqualificazione delle infrastrutture anche attraverso il riavvio dei progetti finanziati al Consorzio; individuazione di una vision strategica per il futuro del Consorzio. “Ad oggi possiamo affermare che importanti passi avanti sono stati compiuti su tutti e tre i ambiti su cui si sono concentrati i nostri sforzi”.

Sabato 21 settembre alle 10.15, nei locali di via Baccasara a Tortolì, il Consiglio di amministrazione del Consorzio industriale provinciale dell’Ogliastra incontrerà i giornalisti per illustrare il bilancio delle attività di risanamento finanziario svolte dal giugno 2016 al giugno 2019. Saranno presenti il presidente del CdA Matteo Frate, la vicepresidente Stefania Vargiu ed il consigliere Mario Murru. In rappresentanza dei Soci del Consorzio, sono stati invitati a partecipare l’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, il subcommissario Tonino Mereu ed il sindaco di Tortolì, Massimo Cannas.

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L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia.

«La Giunta ha tenuto fede agli impegni presi cercando un punto di incontro e sollecitando efficacemente il completamento dei lavori. Il ponte di Oloè può ora tornare a essere un collegamento sicuro.»
Così il presidente della Regione, Christian Solinas, a proposito dell’istanza di dissequestro presentata dalla provincia di Nuoro.
 

«Abbiamo cercato, tutti insieme, di trovare una soluzione con l’obiettivo di accelerare i tempi per restituire alle comunità una infrastruttura importante come il ponte di Oloè – spiega l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Roberto Frongia -. Oggi possiamo ritenerci soddisfatti, ma ancor di più lo saremo quando dal Tribunale arriverà il via libera alla riapertura dell’opera.»

«Anche tutti i passaggi necessari per la sicurezza sono stati espletati – è il commento del commissario straordinario della provincia di Nuoro, Costantino Tidu -. Aspetteremo che la documentazione prodotta, finalizzata al dissequestro del ponte, venga esaminata nell’auspicio che nel più breve tempo possibile si possa riaprire al traffico la strada provinciale 46 con il ponte più sicuro, nell’interesse di tutta la comunità sarda.»

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La commissione Attività produttive, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) ha ascoltato i rappresentanti degli Enti locali del Nuorese, che hanno riferito sui danni provocati alle colture del territorio dalle recente invasione delle cavallette.

L’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro Costantino Tidu ed alcuni Sindaci (Orani, Ottana e Bolotana) hanno tracciato un quadro generale del problema, ancora in via di definizione soprattutto a causa del rapido spostamento dei parassiti. Gli interventi possibili, è stato detto, sono rivolti soprattutto alle azioni di prevenzione, al risarcimento dei danni subiti dalle aziende agricole, una volta completato il censimento delle aree colpite (secondo una stima circa 3000 ettari) ed alla ripartizione delle competenze fra Province (aree pubbliche e parchi, e Regione).

L’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, presente alla seduta, ha assicurato il massimo impegno della Regione in collaborazione con l’assessore dell’Ambiente, sia per effettuare le necessarie verifiche sul campo che per la quantificazione dei danni e l’avvio di una programmazione a lungo termine.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Emanuele Cera di Forza Italia e Gian Luigi Piano del Pd.

In un’altra parte della seduta la commissione ha affrontato la situazione dei toelettatori sardi, nuova professione in crescita che riflette l’aumento della presenza degli animali domestici nella società.

La categoria, ha spiegato il presidente regionale di CasaArtigiani Ignazio Schirru, che ha accolto una parte degli operatori sardi, non ha ancora un riconoscimento normativo e la stessa attuale classificazione delle le Camere di Commercio all’interno degli “acconciatori” non ne coglie le specificità. La presidente della neo costituita federazione regionale (Frts) Fabiana Perla ha poi richiamato l’attenzione della commissione sulla necessità di una formazione adeguata per chi vuole avviare questa nuova attività nel settore del benessere animale.

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C’è la massima disponibilità della Regione a fornire tutto il supporto necessario alla provincia di Nuoro per risolvere nel più breve tempo possibile le problematiche della SP 3 Siniscola-Lodè, resa inagibile da una frana caduta lo scorso 29 ottobre.

La situazione della strada è stata esaminata questa mattina in un vertice convocato dal commissario della provincia di Nuoro Costantino Tidu.

La volontà della Regione di collaborare alla migliore e più rapida risoluzione è stata espressa dal capo di gabinetto dell’assessorato dei Lavori pubblici Mario Uras, che ha partecipato in rappresentanza dell’assessore Edoardo Balzarini.

«Una volta ricevute le indicazioni da parte della Provincia sulle soluzioni che i geologi incaricati riterranno più sicure ed efficaci – ha detto Mario Uras – la Regione, che mette a disposizione, se necessarie, anche le proprie strutture tecniche, supporterà l’Ente per le eventuali coperture finanziarie.»

All’incontro erano presenti anche il direttore del Servizio territoriale opere idrauliche di Nuoro Salvatore Mereu, il geologo Antonio Sanna, il geologo incaricato dalla Provincia Giorgia Laruffa, i tecnici dell’Ente ed i sindaci dei comuni interessati. 

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Sarà pubblicato a metà gennaio l’avviso del bando da 4 milioni di euro dedicato alle piccole e medie imprese dei 25 Comuni dell’area vasta di Ottana. Organizzato con la formula a sportello, potranno partecipare le nuove imprese e le imprese già esistenti, per aumentare la propria competitività, con un investimento massimo di 500mila euro (per gli importi superiori potranno invece avvalersi del bando T3 pubblicato la scorsa settimana). È stato deciso dalla Unità per Ottana, guidata dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci, insieme al gruppo di lavoro territoriale coordinato da Costantino Tidu, dopo la chiusura della fase di animazione territoriale e la presentazione del report. Si tratta di una delle misure del Piano per Ottana finanziato dalla Regione con 16,4 milioni per dare immediate risposte a un territorio che più degli altri sconta la crisi economica.

L’animazione territoriale, finanziata con 110mila euro attraverso un accordo con la Camera di Commercio di Nuoro, era stata avviata il 1 ottobre scorso proprio da Ottana, e si è snodata per un mese in 8 tappe, alle quali hanno partecipato in tanti fra imprenditori, amministratori, associazioni di categoria, banche e liberi cittadini. Con un doppio obiettivo: informare le imprese del territorio e i potenziali investitori di tutte le opportunità e gli strumenti a loro disposizione e, allo stesso tempo, raccogliere le loro indicazioni per individuare i settori migliori su cui indirizzare il bando, che deve essere perfettamente calibrato sulle esigenze e le caratteristiche del territorio.

Primo quesito, indicare i Settori di investimento: quello di maggior interesse è risultato essere l’agroalimentare di qualità, inteso come ambito di valorizzazione della biodiversità, che aggiunge qualità al settore primario e alla trasformazione. Alle nuove tecnologie viene riservato un ruolo strategico per la valorizzazione dei prodotti di nicchia, la loro trasformazione e soprattutto la loro commercializzazione attraverso un marketing mirato e un’azione di e-commerce. Altro ambito percepito di forte interesse è il turismo di tipo esperienziale, basato sulla scoperta lenta del territorio, con tutte le sue dinamiche produttive, culturali e sociali, che presuppone un’adeguata offerta ricettiva e di servizi, primi fra tutti i trasporti. Ci sono poi il settore artigiano, l’ambiente con particolare attenzione a gestione dei rifiuti e green&blue economy. Temi trasversali ma considerati di rilievo durante gli incontri sono quelli relativi alla formazione dei lavoratori e ai servizi per le imprese. Secondo quesito, le Tipologie di investimento. Emerge la necessità di utilizzare le risorse economiche per il rinnovamento di macchinari e attrezzature: la modernizzazione degli impianti emerge dunque come esigenza prioritaria. Subito dopo, il capitale umano, con la formazione di figure specializzate in grado di trasferire le conoscenze legate all’utilizzo delle nuove tecnologie. Ci sono poi la creazione di reti d’impresa, la comunicazione, la promozione e il marketing. Infine, Strumenti e modalità. Semplificazione delle procedure e un reale sistema di accesso al credito le richieste più forti e condivise, insieme ad agevolazioni di tipo fiscale e figure professionali di tutoraggio per affiancare l’impresa in fase di avvio.

«Dai risultati del report emergono chiaramente alcuni elementi. Primo fra tutti: chi ha un’impresa o vuole aprirla ha ben chiaro che la scelta giusta è puntare sulle caratteristiche del territorio, valorizzarle, migliorarle e renderle l’attrattore principale su cui articolare le politiche di sviluppo. E quindi agroalimentare, turismo perciò ambiente ma anche cultura, artigianato. Tutte caratteristiche esclusive, che nessuno mai potrà portarci via – sottolinea Raffaele Paci -. Proprio con questo obiettivo abbiamo deciso di pubblicare un bando dedicato esclusivamente alle imprese del territorio, e per renderlo più efficace l’abbiamo fatto precedere da una accurata azione di animazione. Non è facile ripartire dopo una crisi così pesante, e lo è ancora meno per una zona che ne è stata particolarmente colpita, ma siamo convinti che è possibile se puntiamo su uno sviluppo diverso, sostenibile, capace di portare nuova occupazione. Questi sono gli obiettivi del bando, condivisi in tutto il percorso fino agli ultimi dettagli, sempre coinvolgendo pienamente il territorio.»

Complessivamente, l’intervento Unità per Ottana, avviato dalla Giunta a giugno scorso, muove complessivamente 16,4 milioni di euro ed è diviso in tre ambiti tematici. I primi due coinvolgono l’intera area vasta (Austis, Birori, Bolotana, Borore, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollollai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Sedilo, Silanus, Sindia, Teti, Tiana) e prevedono Politiche attive per i lavoratori e, appunto, bandi mirati per le piccole e medie imprese del territorio. La terza azione riguarda le Infrastrutture e l’attrazione di grandi investimenti nell’area del consorzio industriale (Ottana, Bolotana, Noragugume): i primi 20 disoccupati, che si occuperanno di riqualificare la zona del Consorzio provinciale industriale, sono stati assunti e inizieranno a lavorare subito dopo la breve formazione già in corso.

«Qui a Ottana c’è un sistema da far rinascere e rivivere, con valori e ricchezze. Con la task force regionale – conclude Raffaele Paci – diamo una risposta straordinaria a una crisi senza precedenti, in un territorio che ha tutte le carte in regola per garantire ai suoi giovani un solido futuro.»

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L’Unità per Ottana, il piano straordinario da oltre 16 milioni varato dalla Giunta regionale e guidato dal vicepresidente Raffaele Paci, è già operativo con i primi 20 nuovi occupati sul territorio. Venti persone, rimaste senza lavoro da prima del 2010, sono diventati per i prossimi 8 mesi dipendenti del Consorzio industriale provinciale di Ottana, Bolotana e Noraghugugume grazie a una delle azioni previste dal Piano elaborato in stretta sinergia col territorio. Il loro compito è quello di ripristinare la zona, per renderla più attrattiva e favorire così l’insediamento di nuove imprese. 

Raffaele Paci ha incontrato oggi i nuovi lavoratori insieme al sindaco di Ottana Franco Saba, al commissario provinciale Costantino Tidu e al presidente del Consorzio Industriale Piero Guiso. Dopo un breve periodo di formazione, i 20 lavoratori saranno impegnati in azioni come il ripristino della viabilità, il miglioramento dell’accessibilità dei lotti e la riqualificazione di spazi compromessi, la rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione e fognario e l’adeguamento del sistema idrico. «L’obiettivo è rendere più attrattiva la zona per favorire l’insediamento di altre imprese e dunque nuovi investimenti dopo la progressiva chiusura delle attività produttive localizzate nell’agglomerato industriale, per rilanciare il più possibile l’economia – spiega l’assessore regionale della Programmazione -. Dobbiamo ripartire, dobbiamo darci da fare, dobbiamo riuscire anche a superare l’eccesso di burocrazia che è un danno per tutti. Oggi sono davvero contento di incontrare persone che hanno ritrovato un posto di lavoro, facce vere di cittadini che non vogliono certo stare a casa a essere assistito ma che hanno voglia di rimettersi in gioco, per loro stessi, per le loro famiglie, per le loro comunità. Sono sicuro che queste zone ce la farà, vedo tanta voglia di ricominciare e la Regione garantirà sempre il suo supporto». 

Il Piano elaborato dalla Unità per Ottana, in pochissimi mesi e in costante e stretta sinergia con il territorio, è diviso in tre ambiti tematici. I primi due coinvolgono l’intera area vasta (Austis, Birori, Bolotana, Borore, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollollai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Silanus, Sindia, Teti, Tiana) e prevedono Politiche attive per il lavoratori e Bandi mirati per le piccole e medie imprese del territorio. La terza azione, che è quella che coinvolge i 20 nuovi lavoratori, riguarda appunto le infrastrutture e l’attrazione di grandi investimenti nell’area del consorzio industriale. Sono poi previsti un bando per le imprese da 4 milioni, interventi attraverso politiche attive per i lavoratori in situazioni di crisi all’interno dell’area vasta di 24 Comuni (2 milioni) e le azioni specifiche per i 130 ex lavoratori del polo industriale tessile (2 milioni e 300mila euro). A queste cifre, vanno aggiunti 5 milioni stanziati dalla Regione per Antica Fornace, che ha assunto un centinaio di nuovi dipendenti, e 1 milione per i cantieri verdi da economie riattribuite.

La formula per i 20 nuovi occupati del Consorzio è la stessa dei cantieri LavoRas, senza limiti di età e con un contratto di almeno 8 mesi in modo da avere poi diritto alla naspi se fosse necessario. Paci ha garantito il costante supporto e la grande attenzione della Giunta per il territorio di Ottana. «Ci siamo e siamo pronti a farci carico di ogni intervento necessario per aiutare questo territorio a ritrovare la sua strada», ha concluso.

 

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La Cabina di Regia, con il coordinamento dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, ha esaminato stasera, a Nuoro, nella sede della Provincia, lo stato di attuazione dei 22 progetti inseriti nel Piano di rilancio del Nuorese. Sono intervenuti, oltre all’esponente della Giunta, l’amministratore della Provincia Costantino Tidu ed il sindaco Andrea Soddu.

«È stata un’utile verifica a pochi mesi dalla sottoscrizione dell’Atto Aggiuntivo. Abbiamo messo in moto la macchina. Alcuni progetti sono in fase avanzata, per altri abbiamo individuato le soluzioni per superare le criticità che sinora hanno condizionato la realizzazione. Si tratta di un Piano complesso che, pur tra difficoltà e ostacoli, comincia a produrre benefici per il territorio. Per dare ulteriore slancio al percorso abbiamo deciso di assegnare 500mila euro alla provincia di Nuoro per la copertura dei costi di coordinamento e assistenza tecnica per la realizzazione delle idee progettuali e di supporto per l’attività istruttoria degli interventi di incentivo alle imprese», ha dichiarato l’assessore Filippo Spanu. L’assessore ha ricordato che «l’ormai imminente avvio del programma di attivazione delle reti in fibra ottica in 252 piccoli comuni della Sardegna fortemente voluto dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru, con il conseguente miglioramento dei servizi di connettività per cittadini e imprese, è in linea con le aspettative espresse dal territorio sin dalla fase iniziali della discussione sul Piano di rilancio».

L’organismo ha preso atto del buono stato di avanzamento del progetto pilota, finanziato con 3 milioni e 552 mila euro, per contrastare la dispersione scolastica e incrementare le competenze degli alunni del primo ciclo di istruzione. Va avanti anche il progetto per le scuole del secondo ciclo sulla base di un finanziamento di 5 milioni e 340mila euro. Avviato poi il progetto Geoartnet, proposto dalla Fondazione Nivola con il comune di Orani in qualità di soggetto attuatore, che mira a creare, con uno stanziamento di 2 milioni e 500mila euro, per potenziare l’offerta culturale del Museo Nivola. In particolare viene realizzato il progetto pilota “Pergola village” concreto sviluppo di un’idea dell’artista oranese Costantino Nivola che aveva pensato di unire le case del paese attraverso pergole di vite. Avviata anche la proposta “Export reti imprese” per incentivare l’aggregazione e rafforzare nei mercati internazionali la presenza delle aziende che operano nei settori dell’artigianato e dell’agroalimentare. Le risorse disponibili ammontano a un milione di euro. Nell’ambito “Ambiente e Cultura” è in fase di attuazione il progetto “Visit Nuorese” per un importo di 820mila euro: dopo la sottoscrizione della convenzione di finanziamento è in corso il trasferimento delle risorse. Il soggetto attuatore è la provincia di Nuoro. Il Parco di Tepilora sta inoltre realizzando, con 550mila euro, il progetto per migliorare l’attrattività del compendio anche a fini turistici. Nel campo delle infrastrutture è in corso l’iter di progettazione per gli interventi che riguardano il nuovo collegamento e lo svincolo della zona industriale di Pratosardo con la 131 dcn e l’adeguamento del porto turistico di La Caletta, a Siniscola, per un finanziamento complessivo di 4 milioni e 800mila euro.

Il finanziamento complessivo ammonta a 54 milioni e 638mila euro per la realizzazione di 22 progetti. Altri 30 milioni sono destinati a iniziative nel territorio come quelle che riguardano la valorizzazione del Parco di Tepilora, della miniera di Sos Enattos a Lula e dell’area di Su Suercone. Gli ambiti tematici sono Ambiente e Cultura, Infrastrutture, Manifatturiero, Scuole e Area Vasta.