24 April, 2024
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E’ un Carbonia in crescita, quello uscito imbattuto ieri pomeriggio dal terreno di gioco del Biagio Pirina di Arzachena, al termine dei 97′ del derby con la squadra smeraldina allenata da Raffaele Cerbone. Una partita affrontata dalla squadra di Marco Mariotti in formazione rimaneggiata, per le assenze di Cristian Stivaletta (in panchina ma ancora alle prese con i postumi di un infortunio ad una spalla), Fabio Mastino, Fabio Fredrich e Tamirr Berman, quest’ultimo indisponibile da diverse settimane, e in una condizione ambientale assai complicata, per il fortissimo vento di maestrale e la leggera pioggia intermittente.

La partita è stata equilibrata nella prima mezz’ora, priva di emozioni, ed è stato il Carbonia che ha disputato il primo tempo contro vento, dopo aver perso Cristiano Palombi, sostituito per un’indisposizione al 22′ da Emmanuel Odianose, ad avere la prima occasione da goal concreta, sventata al 31′ con un’uscita con i piedi dal portiere gallurese Rashed Al-Tumi, classe 2000. Al 35′, il goal dell’Arzachena, maturato su calcio di rigore decretato per un fallo di mano in area e trasformato dal 33enne Daniele Molino che ha spiazzato Werther Carboni. Il finale del tempo non ha offerto grandi emozioni, ma al duplice fischio che ha mandato le squadre negli spogliatoi per il riposo riposo, sono esplose le proteste dei giocatori e del tecnico del Carbonia nei confronti del direttore di gara, per alcuni mancati interventi su scontri di gioco e, soprattutto, per non aver consentito di battere un calcio di punizione dal limite dell’area, allo scadere del secondo minuto di recupero (oltre a quella di Cristiano Palombi con Emmanuel Odianose, c’era stata anche la sostituzione di Gaetano Ungaro con Matteo Marinari).

Al ritorno in campo per il secondo tempo, sono bastati pochi secondi al Carbonia per riportare il risultato in parità. Il 19enne Marco Andres Paolini ha sbagliato un appoggio al proprio portiere, sulla traiettoria si è inserito come un falco Roberto Cappai che al momento della conclusione è stato steso dall’estremo difensore gallurese: calcio di rigore! Sul dischetto s’è portato lo stesso Roberto Cappai, Rashed Al-Tumi ha intuito la direzione ma il tiro angolatissimo ha piazzato la sfera imparabilmente in fondo alla rete: 1 a 1! Per Roberto Cappai si tratta del quarto goal in cinque partite giocate.

Ritrovata la parità, il Carbonia, con il vento alle spalle, ha creduto di poter anche vincere la partita, ci ha provato in un paio di occasioni, anche dopo i cambi di Daniele Cannas con Nicolò Agostinelli, Nicola Serra con Joseph Tetteh e Lorenzo Isaia con Daniel Pischedda.

Anche Raffaele Cerbone ha effettuato altro quattro cambi nel finale: al 28′ Gabriele Dore per Kevin Congiu e Luca Manca per Agustin Olivera Scalambrini, al 33′ l’ex Suku Kassama Sariang per Edoardo Defendi e, infine, Alessandro Rossi per Antonio Loi al 37′.

I due portieri sono rimasti pressoché inoperosi e, pur provando a cercare il goal della vittoria, le due squadre sono apparse quasi paghe del risultato di parità che, alla fine, è stato accettato da entrambe positivamente.

Il Carbonia, con il punto conquistato, sale a quota 14 punti in classifica, su 10 partite giocate (due da recuperare, mercoledì 20 gennaio a Giugliano e poi in casa con l’Insieme Formia); l’Arzachena, da parte sua, sale a quota 11 punti, su 9 partite giocate (tre da recuperare, mercoledì 20 gennaio in casa con il Team Nuova Florida, poi a Giugliano e a Latina).

 

Dopo il Cassino, anche il Latte Dolce s’è dovuto arrendere al Carbonia di Marco Mariotti che, una partita dopo l’altra, sta acquisendo piena consapevolezza del proprio valore e, soprattutto, cresce a vista d’occhio sia sotto l’aspetto tecnico sia sotto quello del carattere, a immagine somiglianza del suo allenatore.

Se il Cassino era l’avversario che aveva inflitto l’unica sconfitta alla capolista Latina, pareggiato con la vicecapolista Monterosi e battuto il Muravera, il Latte Dolce Sassari era e resta la squadra sarda dal maggiore potenziale con ambizioni da promozione in Lega Pro, anche se attardata rispetto alle squadre di testa. La squadra di Stefano Udassi è arrivata a Carbonia decisa a riscattare il ko interno subito tre giorni fa con la capolista Latina e, probabilmente, quando al 19′ è riuscita a sbloccare il risultato con Fabrizio Roberti, dopo aver rischiato di andare sotto al 7′ su una doppia conclusione di Cristian Stivaletta e Roberto Cappai, sventata dal portiere lituano Kajus Urbietis (classe 2001) ed un goal annullato per fuorigioco a Cristian Stivaletta, ha pensato di aver ipotecato i tre punti, anche perché al 28′ Gigi Scotto ha sfiorato il raddoppio su assist di Daniele Bianchi.

Il Carbonia ha fatto capire subito alla squadra sassarese di non avere alcuna intenzione di fare la vittima sacrificale ed al 33′ ha ristabilito il risultato di parità, con il centrale difensivo Riccardo Cestaro, pronto alla deviazione vincente da pochi passi sugli sviluppi di un calcio d’angolo da sinistra. Due minuti dopo un episodio fondamentale della partita: Tommaso Arzu ha imbeccato Gigi Scotto, puntuale la deviazione a rete e autentico miracolo di Werther Carboni. Una parata che vale quanto un goal!

Marco Mariotti al 38′ ha cambiato in corsa due pedine, mettendo dentro Joseph Tetteh per Lorenzo Isaia e Fabio Fredrich per Yuri Salvaterra. Nel finale del tempo ci ha provato Cristian Salvaterra, molto attivo sulla fascia destra, ma sulla sua conclusione Kajus Urbietis s’è fatto trovare pronto.

In avvio di ripresa il Carbonia ha effettuato il sorpasso al 1′ con Roberto Cappai, al terzo goal alla terza presenza in 10 giorni, sorprendendo la difesa sassarese su assist di uno scatenato Cristian Stivaletta.

All’8’ il Carbonia è andato vicinissimo al terzo goal ancora con Roberto Cappai che ha inventato una conclusione dalla lunga distanza che ha messo in difficoltà Kajus Urbietis e scheggiato la traversa.

Al 26’ seconda prodezza di Werther Carboni, straordinario nella deviazione volante sulla conclusione in semirovesciata di Gigi Scotto. Stefano Udassi ha tentato la carta Stefano Guberti, inserito al 28′ al posto di Michele Pisanu, il Carbonia ha impegnato ancora Kajus Urbietis al 33′ con un gran calcio di punizione di Marco Russu ma quando ormai pensava di avere ipotecato i tre punti, a un minuto dal 90′ ha subito il goal del pareggio, ancora con Fabrizio Roberti, pronto alla deviazione vincente – in sospetta posizione di fuorigioco, vanamente segnalata dai calciatori del Carbonia all’arbitro e al suo assistente di destra – su un calcio di punizione di Daniele Bianchi e torre di Marco Cabeccia.

A quel punto, con il Carbonia scosso per essere stato raggiunto in extremis, nel recupero il Latte Dolce ha creduto di poter addirittura vincere la partita ma ha trovato sulla sua strada Emmanuel Odianose che, inserito al 90′ subito dopo il goal del pareggio da Marco Mariotti, s’è lanciato nell’area del Latte Dolce ed è stato fermato fallosamente dal diretto avversario al momento della conclusione, guadagnandosi un giusto calcio di rigore. Ha fatto suo il pallone, lo ha piazzato sul dischetto ed ha battuto imparabilmente Kajus Urbietis. Al Comunale di Giba è esplosa la gioia dei calciatori del Carbonia, con la corsa sfrenata di Emmanuel Odianose verso le poche persone presenti in tribuna (s’è giocato a porte chiuse per le norme anti Covid) ed è rientrato in campo davanti al cartellino giallo estratto dal taschino dal direttore di gara Fabrizio Pacella di Roma, per essersi tolto la maglia in segno di gioia. Pallone al centro del campo e, di lì ad una manciata di secondi, il triplice fischio finale.

Dopo il 4 a 0 al Cassino, il 3 a 2 al Latte Dolce! Il Carbonia sta scoprendo una partita dopo l’altra, di essere una bellissima realtà del girone G del campionato di serie D, a dispetto dell’inesperienza dei suoi giovani (è la squadra più giovane del girone con un’età media di 21 anni e mezzo) e dei tanti problemi extratecnici che da due mesi la vedono girovagare per i campi di tutto il Sulcis, per allenarsi e giocare le partite casalinghe.

Carbonia – Latte Dolce Sassari 3-2

Carbonia: Carboni, Salvaterra (dal 38’ Tetteh), Mastino, Cestaro, Bagaglini, Isaia (38’ Fredrich), Russu (90′ Odianose), Piredda, Stivaletta (65′ Palombi), Cannas, Cappai (73′ Gjuci). All. Marco Mariotti.

Latte Dolce: Urbietis, Pireddu (82′ Tuccio), Arzu (82′ Pinna), Cabeccia, Bianchi, Antonelli, Kone (63′ Marcangeli), Pisanu (73’ st Guberti), Scotto, Piga, Roberti. All. Stefano Udassi.

Reti: 19’ e 89′ Roberti (LD), 33’ Cestaro (C), 46′ Cappai (C), 95′ Odianose su calcio di rigore (C).

Arbitro: Fabrizio Pacella di Roma.

 

Strepitosa vittoria del Carbonia sul campo del temibile Cassino: 4 a 0!

Marco Mariotti ha cambiato la formazione rispetto a quella che ha pareggiato sette giorni fa a Giba con il Nola e la risposta della squadra è stata straordinaria. Dentro Yuri Salvaterra, Lorenzo Isaia e Cristian Stivaletta, al posto di Fabio Fredrich, Joseph Tetteh e Marco Piredda.

La squadra ha dominato fin dalle battute iniziali, sboccando subito il risultato con un grande goal di Cristian Stivaletta e raddoppiando al 21′ con un altro grande goal firmato da Roberto Cappai, al secondo centro consecutivo alla seconda presenza. Un minuto prima il Cassino era rimasto in 10 uomini per l’espulsione del giovane Kevin Miranda, classe 2003, autore di un brutto intervento su Lorenzo Isaia.

Il Cassino ci ha capito poco, i calciatori laziali hanno perso il controllo dei nervi e al 34′ Imperio Carcione si è fatto espellere per doppia ammonizione, per un brutto fallo ai danni di uno scatenato Cristian Stivaletta. Cassino in 9 uomini!

Il Carbonia padrone del campo, con doppio vantaggio sia in termini di goal che di uomini e al 39′ Cristian Stivaletta è andato vicino al terzo goal.

In avvio di ripresa, al 4′, il terzo goal biancoblù è arrivato, autore ancora Cristian Stivaletta, con un’azione personale ed una conclusione di sinistro che ha fulminato il portiere laziale.

La partita, a quel punto, non ha avuto più storia. E’ iniziata la girandola dei cambi. Marco Mariotti ha inserito prima Fabio Fredrich e Nicola Serra per Lorenzo Isaia e Cristiano Palombi, poi Ador Gjuci ed Emmanuel Odianose per Roberto Cappai e Cristian Stivaletta.

Nel Cassino prima Lorenzo Orlando per Simone Lombardi, poi Antonio Giglio per Kawsu Darboe e Domenico Vitiello per Vincenzo Ricamato. Marco Mariotti ha terminato i cambi con Joseph Tetteh per Marco Russu.

Al 32′ il quarto goal del Carbonia: calcio d’angolo di Fabio Fredrich, perfetto stacco aereo di Emmanuel Odianose e pallone alle spalle di Marco Del Giudice.

Un’ultima nota di cronaca, al 39′, l’espulsione diretta (ingenua sul 4 a 0 e 11 contro 9) di Nicola Serra, autore di un brutto fallo su Simone Lombardi.

Al fischio finale del signor Fabrizio Ramondino di Palermo, il Carbonia incamera tre punti pesantissimi che lo portano ad agganciare il Cassino a quota 10 punti, con una partita da recuperare, a Giugliano.

Cassino: Del Giudice, Miranda, Carcione, Picascia, Camara (36′ Tomassi), Ricamato (73′ Giglio), Tribelli, Vitiello (73′ Darboe), Orlando (71′ Lombardi), Lucchese, Cocorocchio. A disposizione: Della Pietra, Gagliardo, Colacicco, Raucci, Calcagni. All. Alessandro Grossi.

Carbonia: Carboni, Mastino, Cestaro, Bagaglini, Salvaterra, Russu (71′ Tetteh), Palombi (52′ Serra), Isaia (52′ Fredrich), Stivaletta (58′ Odianose), Cannas, Cappai (58′ Gjuci). A disposizione: Bigotti, Pischedda, Mura, Piredda. All. Marco Mariotti.

Arbitro: Fabrizio Ramondino di Palermo, assistenti di linea Gianni De Gregorio di Isernia e Mario Capasso di Piacenza.

Marcatori: 5′ e 49′ Stivaletta, 25′ Cappai, 77′ Odianose 

Ammoniti: Imperio Carcione (Cas), Fabio Mastino (Car)

Espulsi: Kevin Miranda (Cas), Imperio Carcione (Cas), Nicola Serra (Car).

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Il Carbonia c’è! Tornata in campo dopo tre settimane, priva di quattro titolari (il capitano Matteo Bagaglini; il centravanti Roberto Cappai, assente dall’inizio della stagione; Cristiano Palombi e Fabio Fredrich) e del tecnico Marco Mariotti appiedato per un turno dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata nel match casalingo con il Savoia, dopo due settimane travagliate per le vicende extratecniche che hanno determinato l’“esilio” forzato a Villamassargia, la squadra biancoblù ha disputato un’eccellente partita con il Gladiator, conquistando un prezioso pareggio ed un punto che pesa tanto per la classifica.

Carbonia-Gladiator è stata una bella partita che il Carbonia avrebbe potuto vincere ma anche perdere, perché la squadra campana, finora rimasta quasi nascosta per i numerosi rinvii determinati dall’emergenza Coronavirus, s’è rivelata una buona squadra, equilibrata in tutti i reparti e capace di esprimere un buon calcio. Dopo un avvio equilibrato, con occasioni da una parte e dall’altra (conclusione di Lorenzo Di Finizio respinta con un piede da Werther Carboni; risposta di Cristian Stivaletta deviata in angolo da Antonino Fusco), il Carbonia è riuscito a sbloccare il risultato, al 35′, con uno strepitoso goal di Cristian Stivaletta che al termine di una bella combinazione, ha sfoderato un destro sensazionale da oltre 30 metri, potentissimo, che ha spedito il pallone all’incrocio dei pali alle spalle dell’incolpevole giovane portiere campano Antonino Fusco (classe 2000).

Neppure il tempo di festeggiare e di organizzarsi per la gestione del risultato, che il Gladiator ha pareggiato: calcio di punizione sulla destra della trequarti campo del Carbonia, sbracciate in area prima del calcio, poi la battuta sulla quale il difensore Maurizio Maraucci è saltato molto in alto, deviando di testa alle spalle di Werther Carboni. 1 a 1, tutto da rifare.

La partita non ha cambiato volto, con le squadre impegnate a superarsi. E nel finale del tempo, al 43′, la palla buona, su assist di Ador Gjuci, l’ha avuta Marco Piredda che ha calciato a botta sicura da favorevolissima posizione, trovando sulla sua strada una superba risposta del portiere.

Nella ripresa l’equilibrio non s’è spezzato. Un’occasione per parte, poi è iniziata la girandola dei cambi, con le squadre ancora decise a cercare la vittoria. Gianni Maricca ha inserito Moussa Soumarè al posto di Emmanuel Odianose e poi ha arretrato Marco Piredda, avanzando Cristian Stivaletta che ha avuto la palla buona per il goal partita. Nel finale il Carbonia ci ha provato con maggior convinzione, ma il risultato non è cambiato e il pareggio, in fondo, accontenta entrambe le squadre.

Il Carbonia sale a quota 6, in 5 partita giocate; il Gladiator, al terzo pareggio in 4 partite, sale a 3 punti. La squadra di Clemente Santonastaso mercoledì 18 novembre recupererà la partita della quinta giornata sul campo del Team Nuova Florida, a Formia, mentre il Carbonia ora si ferma almeno fino a domenica 29 novembre, quando salvo nuovi rinvii ripartirà il calendario, che prevede la partita casalinga con il Nola. L’auspicio è che in questo lasso di tempo si possa giungere ad un accordo tra comune di Carbonia di Carbonia e Carbonia Calcio e che la partita si possa giocare al Comunale “Carlo Zoboli”.

 

 

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Uno splendido calcio di punizione trasformato in rete al 90′ dall’esordiente Moussa Soumaré ha consentito al Carbonia di uscire imbattuto dallo stadio Lixius di Lanusei, nella seconda giornata del girone G del campionato di serie D. La partita si presentava difficile già alla vigilia, per quattro assenze pesanti, quelle degli infortunati Roberto Cappai e Joseph Tetteh e dello squalificato Marco Piredda, alle quali si è aggiunta nella fase di riscaldamento quella di Emmanuel Odianose, prima alternativa del reparto offensivo, e si è confermata tale anche sul campo, dopo un avvio sostanzialmente equilibrato, con il goal del vantaggio ogliastrino realizzato dal giovane attaccante Nicolò Manca. Dopo aver sbloccato il risultato, il Lanusei ha legittimato il vantaggio con due ghiotte occasioni per il raddoppio, non sfruttate dall’attaccante portoghese Muhamed Varela.

Nel secondo tempo il Carbonia ha costruito una buona occasione per riequilibrare il risultato con Cristian Stivaletta, la cui conclusione è stata salvata sulla linea di porta ma è stato poi il Lanusei a rendersi ancora più pericoloso, senza però riuscire a concretizzare quanto costruito, con il secondo goal.

E nel finale, quando ormai il risultato sembrava acquisito a favore del Lanusei, il 23enne esterno francese di origini maliane Moussa Soumaré, tesserato in settimana ed entrato al 65′ al posto di Nicola Serra, ha trasformato con grande maestria un calcio di punizione dal limite, realizzando un goal pesantissimo che vale un pareggio d’oro per la classifica. Moussa Soumaré promette di diventare uno specialista nei calci da fermo, perché già nell’amichevole di Iglesias con la Monteponi si era reso protagonista di una prodezza balistica su un calcio di punizione da oltre 30 metri.

Il risultato positivo odierno accresce l’autostima di tutto il gruppo biancoblù, destinata a crescere con il recupero degli infortunati ed il ritorno in campo di Marco Piredda che ha scontato la squalifica rimediata per la doppia ammonizione ricevuta nel derby di domenica scorsa con la Torres.

La Torres è la grande delusa della giornata che l’ha vista sconfitta ancora, in casa, nel derby con l’Arzachena, 2 a 1. La squadra gallurese, viceversa, aggancia a quota 4 punti il Carbonia ed il Muravera, uscito imbattuto dal difficile campo dell’ambizioso Latte Dolce, in una partita terminata senza goal.

Sugli altri campi, dopo la nettissima vittoria per 5 a 1 ottenuta ieri dall’Insieme Formia sul campo del Giugliano, oggi il Latina ha rifilato 4 goal in trasferta, senza subirne, al Nola; la Vis Artena ha vinto di misura, 1 a 0, sul campo della Nuova Florida; il Savoia ha superato 2 a 1 la Nocerina; sono finite senza goal Gladiator-Afragolese e Cassino Monterosi.
Dopo due giornate comandano la classifica, a punteggio pieno, Insieme Formia, Vis Artena e Latina; seguono a quota 4 punti Carbonia, Muravera, Arzachena e Monterosi; il Savoia ha 3 punti; Latte Dolce 2; Afragolese, Lanusei, Gladiator e Cassino Calcio 1; Torres, Team Nuova Florida, Giugliano, Nocerina e Nola 0.
Domenica prossima il Carbonia ospiterà la Gladiator di Santa Maria Capua Vetere.