18 April, 2024
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Mercoledì 17 ottobre 2018,al Centro Civico culturale di Piazza Lussu, a Bauladu, a partire dalle 9.30, si svolgerà l’iniziativa “La Sardegna dei Comuni, un patrimonio da salvare” promossa dal Cru, il Consiglio regionale Unipol, organismo composto da Legacoop, Cna, Confesercenti, Cia, Cgil, Cisl, Uil.

Parteciperanno:

Pierluigi Stefanini presidente Gruppo Unipol

Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna

Cristiano Erriu, assessore regionale Enti locali

Claudio Atzori presidente Legacoop e Cru

Emiliano Deiana presidente Anci

Paolo Prosperini comitato tecnico Snai

Antonello Cabras presidente Fondazione di Sardegna

Maria del Zompo Rettore Università di Cagliari

Michele Carrus segretario Cgil

Roberto Bolognese presidente Confesercenti

Gavino Carta Cisl Sardegna

Angelo Sini unione comuni Logudoro

Gabriella Caria segretaria Cna

Mario Tendas

Chicco Gregu ad efficienza 4.0

Francesco Erbì presidente Cia

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La commissione Urbanistica del Consiglio regionale presieduta da Antonio Solinas (Pd) ha ascoltato l’assessore Cristiano Erriu sul Dl 542 (Legge di semplificazione 2018), un provvedimento complesso e trasversale predisposto dagli assessorati dell’Industria e degli Affari generali nel quale sono confluite disposizioni provenienti da diversi altri settori dell’amministrazione regionale.

Per quanto concerne l’Urbanistica le nuove norme sono contenute nel Titolo IV e, in particolare, negli articoli dal 12 al 30.

«Si tratta – ha spiegato l’assessore Cristiano Erriu – di un intervento complessivo che ha la finalità di semplificare la legislazione regionale di settore, individuando anche procedure più snelle destinate a favorirne la migliore applicazione, agevolando il lavoro di uffici pubblici, categorie professionali e semplici cittadini.»

Rispetto al testo, l’assessore ha poi brevemente illustrato anche tre emendamenti della Giunta, relativi a disposizioni della recente legge urbanistica che il Consiglio ha deciso di rinviare in commissione. Le proposte riguardano l’autorizzazione unica di co-pianificazione che consente a tutti gli uffici interessati di esprimere i parere di competenza in una unica sessione, il sostegno economico agli Enti locali per esercitare poteri decentrati in materia paesaggistica, incentivi e strumenti ai Comuni per l’adeguamento dei Piani urbanistici (Puc) al Piano paesaggistico regionale (Ppr).

Con il supporto dei tecnici dell’assessorato, la commissione Urbanistica ha successivamente esaminato in dettaglio il contenuto degli articoli rinviando la valutazione finale al termine dell’esame della parte del testo che riguarda la materia ambientale. Su quest’ultima riferirà l’assessore Donatella Spano domattina alle 10.00.

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Prende forma il programma di rilancio dell’ex 68° Deposito carburanti dell’Aeronautica di Monte Urpinu, a Cagliari, con il varo della Cittadella della Solidarietà e del Volontariato istituita nell’ottobre 2015. La Giunta, su proposta dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha approvato la delibera con cui si assegna all’arcidiocesi di Cagliari una parte dei locali all’interno del compendio. Lo scopo è quello di destinarli al Centro diocesano di assistenza della Caritas che, attraverso l’impegno dei suoi volontari, opera per la raccolta e la distribuzione di farmaci, alimenti e vestiario destinati alle fasce più povere della popolazione della Città Metropolitana.

La delibera approvata oggi regolamenta anche altri profili legati al mondo del volontariato. La Direzione generale degli Enti locali, infatti,attraverso i competenti Servizi demanio e patrimonio, è chiamata a predisporre la ricognizione dei beni dell’intero patrimonio regionale destinati o da destinare agli enti del Terzo settore, cui saranno assegnati sulla base dei criteri generali definiti in delibera. Questi ultimi, in base ai vari settori di attività e con l’ausilio dell’Osservatorio regionale del Volontariato e degli altri Enti del sistema Regione competenti in materia, saranno ulteriormente declinati e inseriti nei bandi di gara che saranno predisposti per l’assegnazione dei beni. Inoltre, viene valorizzato il ruolo dei Centri di servizio per il Volontariato, come peraltro previsto dal Codice del terzo settore. A tale scopo, la Giunta ha deciso di assegnare all’unico CSV attualmente accreditato in Sardegna – per lo svolgimento delle sue attività (organizzazione, gestione ed erogazione dei servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo) – l’immobile di via Falzarego n. 6, a Cagliari. Intanto la Direzione generale degli Enti locali sta ultimando il programma di trasformazione delle aree dell’ex Deposito carburanti di Monte Urpinu.

«È un impegno che avevamo assunto e che rispettiamo in pieno –  spiega l’assessore Cristiano Erriu -. Siamo ormai giunti al termine di un lungo percorso nel quale abbiamo recepito le richieste del comune di Cagliari, per venire incontro alle esigenze di spazi più adeguati per la meritevole attività della Caritas. L’ente, infatti, esercita oggi le sue funzioni nello stabile comunale di via Po, che a breve sarà interessato dai lavori di demolizione e ricostruzione previsti nell’ambito del progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana finanziato con il Piano per le periferie. I nostri uffici nei prossimi giorni predisporranno il contratto di locazione, sulla base delle normative vigenti in materia. Tutti gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria saranno a carico del Centro diocesano di assistenza.»

«La Regione – sottolinea ancora Cristiano Erriu – terrà conto di una serie di requisiti nell’assegnazione dei suoi immobili: rilevanza sociale dell’interesse perseguito ed essenzialità del servizio reso; capillarità e diffusione in ambito regionale, valutata anche in ragione degli associati; valutazione qualitativa e quantitativa degli effetti delle attività svolte nelle comunità di riferimento e ricadute del progetto in rapporto alle esigenze del territorio; trasparenza dell’ente e correttezza nella gestione dei rapporti con i fornitori e l’utenza. Si avvertiva l’esigenza di porre ordine in un settore importantissimo per l’intera collettività.»

L’assessore Cristiano Erriu annuncia che «sono in corso ulteriori approfondimenti con l’Arcidiocesi, la Caritas, il comune di Cagliari, l’Università degli studi e l’Ersu per definire le linee strategiche di collocazione di ulteriori presìdi di servizi di mensa e ricettività che vedrà coinvolto, tra gli altri, il compendio di viale Fra Ignazio che ha necessità di una robusta riqualificazione e di una eventuale nuova destinazione».

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Da domani (martedì 9 ottobre) riprenderà il lavoro delle commissioni consiliari permanenti del Consiglio regionale.

La commissione Autonomia presieduta da Francesco Agus (Campo progressista) si riunirà martedì alle 12.00. Dopo l’elezione del vice presidente e del segretario saranno esaminate le questioni riguardanti le progressioni professionali del comparto di contrattazione regionale ed il Dl 520 sul lavoro straordinario dei dipendenti regionali in occasione delle consultazioni elettorali-Interpretazione autentica dell’art. 90 della legge regionale 7/79.

La commissione, infine, si occuperà del rinnovo dei componenti di espressione regionale della Commissione paritetica Stato-Regione.

Sempre martedì ma alle 17.30, si riunirà la commissione Bilancio presieduta da Franco Sabatini (Pd). All’ordine del giorno la discussione del Dl 549 (Disposizioni finanziarie e seconda relazione al bilancio 2018-2020); il dibattito proseguirà nei giorni successivi.

Ancora per martedì, alle 16.00, è in programma la riunione della commissione Governo del territorio presieduta da Antonio Solinas (Pd). La commissione ascolterà le relazione degli assessori dell’Urbanistica Cristiano Erriu e dell’Ambiente Donatella Spano sul Dl 542 in materia di semplificazione.

Successivamente saranno esaminati il Testo unificato sulla raccolta e commercializzazione dei funghi epigei e ipogei spontanei ed il Dl 504 sul governo idro-geologico del territorio regionale.

Ultima riunione di martedì, alle 10.00, quella della commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Raimondo Perra (Cps) che ascolterà una relazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru sulle linee guida relative a requisiti, autorizzazioni ed accreditamento delle strutture sociali. A seguire l’esame del Dl 542 sulla semplificazione e delle proposte di legge per la prevenzione del gioco d’azzardo (Pl 56-280-514).

Mercoledì 10 ottobre alle 10.30 sarà la volta della commissione Attività produttive presieduta da Luigi Lotto (Pd) che proseguirà la discussione del Testo unico sulla birra artigianale.

Sempre mercoledì, con inizio alle 10.00, la commissione d’inchiesta sull’area di Ottana presieduta da Luigi Crisponi (Riformatori) sarà impegnata in una serie di audizioni: il sindaco e l’ex sindaco di Ottana ed il presidente del Consorzio industriale di Nuoro, mentre nel pomeriggio, alle 15.30, sarà ascoltato il direttore del dipartimento Arpas di Nuoro.

Giovedì, alle 10.30, infine, nuova riunione per la commissione speciale sulla grave situazione delle imprese artigiane, presieduta da Roberto Deriu (Pd). Al centro dei lavori, l’esame della proposte di legge sulle misure a sostegno del commercio e dell’artigianato e la relazione conclusiva della commissione.

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E’ stato inaugurato questa mattina, alle Saline di Sant’Antioco, il progetto “Le Vie del sale”un tassello significativo del Piano da 20 milioni di euro varato dalla Giunta regionale per la valorizzazione e la tutela delle zone umide della Sardegna, che per la sua attuazione, unitamente a quella del progetto “Le Vie del vento”, prevede lo stanziamento di 2 milioni di euro. Le Saline di Sant’Antioco da oggi rinascono ad una nuova vita dalle tante sfaccettature: storiche, sociali, economiche, turistiche e ambientali, e diventano risorsa da far conoscere e promuovere attraverso percorsi di trekking, piste ciclabili o trattamenti di bellezza. Non più solo prodotto industriale, il sale diventa il filo conduttore esperienziale per i visitatori. Un obiettivo rincorso da oltre 13 anni (l’idea di progetto risale al 2005), mai realizzato, e che oggi ha mosso il suo primo, importante passo, grazie al Protocollo d’intesa firmato dalla Regione – con gli assessori della Programmazione Raffaele Paci e dell’Industria Maria Grazia Piras (oggi non presente alla firma per un concomitante impegno istituzionale con il presidente della Giunta Francesco Pigliaru), dal presidente di Ati Sale (società concessionaria delle Saline) Giacomo D’Alì, dall’Unione dei Comuni del Sulcis (presidente Ivo Melis) e dal Flag Sardegna Sud occidentale, rappresentata da Roberta Ventura. Alla firma erano presenti anche l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, 5 dei 6 sindaci dei Comuni protagonisti del progetto (Teulada, Sant’Anna Arresi, Masainas, Giba, San Giovanni Suergiu e Sant’Antioco), il direttore generale del Centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu, il consigliere regionale Gianluigi Rubiu ed il presidente del Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna.

Il protocollo dà attuazione alla delibera di Giunta approvata lo scorso agosto con lo stanziamento di 2 milioni di euro per la valorizzazione delle zone umide del Sulcis. Il concessionario AtiSale si impegna, attraverso il protocollo, ad assicurare la disponibilità delle aree delle Saline di Sant’Antioco per la realizzazione delle opere e delle attività previste, che si svolgeranno parallelamente all’attività primaria di estrazione e produzione del sale. La Regione, da parte sua, metterà a disposizione gli strumenti operativi necessari a favorire la più efficace attuazione degli interventi, dando supporto costante al territorio. L’Unione dei Comuni del Sulcis sarà il soggetto attuatore unico degli interventi e monitorerà costantemente la realizzazione dei progetti. Collaborano anche le altre due Unioni dei Comuni del Sulcis che rientrano nel territorio dell’ex provincia di Carbonia Iglesias.

«Oggi con questa firma raggiungiamo un traguardo importante e atteso da tanti anni, frutto di una collaborazione fra istituzioni pubbliche e privati che hanno deciso di unire le forze per favorire lo sviluppo del territorio, e del lavoro condiviso dei Comuni che hanno fatto rete. Atisale per la prima volta apre le porte della Salina di Sant’Antioco, avviando una fase nuova per questa zona che la Regione sostiene con convinzione – ha detto l’assessore della Programmazione e vicepresidente della Giunta regionale Raffaele Paci -. Con i 2 milioni del programma di valorizzazione delle zone umide saranno realizzati due itinerari turistici (la Via del sale e la Via del vento) che realmente valorizzano alcune tra le più importanti potenzialità del Sulcis: le zone umide del golfo di Palmas, passando attraverso le dune di Porto Pino, gli stagni e i vigneti di carignano fino alle saline, creando le basi per un circuito che può realmente incentivare l’iniziativa privata e rilanciare fortemente il turismo. Abbiamo messo a punto una politica complessiva per valorizzare al meglio le zone umide della Sardegna: di sicuro la tutela ambientale è prioritaria, ma allo stesso tempo vogliamo potenziare le attività produttive delle zone umide, incentivare la nascita di attività turistiche e sportive, salvaguardare e tutelare la forza lavoro e, allo stesso tempo – ha concluso Raffaele Paci -, promuovere nuova e qualificata occupazione.»

«Dietro il protocollo – ha commentato l’assessore Cristiano Erriu – c’è un’idea di sviluppo che insiste sul lavoro di cooperazione tra gli enti pubblici, in particolare i Comuni e le loro Unioni, e i privati. L’obiettivo è quello di ricercare modalità di estrazione di valore dal territorio, puntando su ciò che di valore esiste in quest’area. Le zone umide rappresentano una grande opportunità, sinora poco valorizzata e affidata a forme di concessione che hanno consentito alle cooperative di pesca e a questa realtà industriale di mettere dei punti fermi, ma comunque al di fuori da un’idea integrata di sviluppo locale che ha enormi potenzialità. Il mio Assessorato, deputato alla gestione del patrimonio e del demanio regionale, ha avviato e sostenuto finanziariamente il recupero delle saline di Carloforte, che hanno un valore stimato in 5 milioni di euro. Sono esempi di valorizzazione ambientale su cui la Regione sta scommettendo. La presenza dei sindaci, oggi, testimonia che tutto il territorio crede in questo ambizioso progetto.»

L’importo complessivo di 2 milioni, stanziato con la delibera che oggi viene resa operativa attraverso il protocollo, è così suddiviso: 580mila euro per la sistemazione e valorizzazione a fini turistico-ambientali dei percorsi esistenti nelle aree stagnali ‘Stagno di Porto Botte’ e ‘Promontorio, Dune e Zona Umida di Porto Pino’; 700mila euro per la riqualificazione dei vecchi percorsi del sale e la riconversione in poste ciclabili degli stagni di Porto Botte e Santa Caterina; 570mila euro per la valorizzazione a fini turistico-ambientali dell’itinerario del sale attraverso la predisposizione di spazi e strutture polivalenti per la fruizione sostenibile dei siti; 140mila euro per la sistemazione e valorizzazione delle aree a supporto dell’attività di turismo attivo (siti di interesse comunitario stagno di Porto Botte e Punta Giunchera).

Allegato l’album fotografico dell’incontro di stamane con la firma del protocollo d’intesa e la visita allo stabilimento e il video di una parte dell’intervento dell’assessore dell’Urbanistica e degli Enti locali Cristiano Erriu. In serata pubblicheremo anche l’intervento integrale del presidente di Ati Sale (società concessionaria delle saline) Giacomo D’Alì.

                                           

                                                                                             

 

 

 

 

Verrà firmato venerdì 5 ottobre, alle 10.00, alle Saline di Sant’Antioco, il protocollo d’intesa tra i soggetti interessati alla realizzazione dei progetti “Le Vie del vento” e “Le Vie del sale”, finanziati dalla Giunta regionale con 2 milioni di euro, nell’ambito di un Piano da 20 milioni di euro per la valorizzazione e la tutela della zone umide della Sardegna.

Il soggetto attuatore dei due progetti è l’Unione dei Comuni del Sulcis, presieduta dal sindaco di Masainas, Ivo Melis.

Parteciperanno ai lavori gli assessori della Programmazione Raffaele Paci, dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’Urbanistica e degli Enti locali Cristiano Erriu.

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La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena ha approvato il disegno di legge per la costituzione della Fondazione Satta di Nuoro. La Regione sarà socio fondatore e parteciperanno il comune di Nuoro e la Provincia. La delibera sarà illustrata nei prossimi giorni in un’apposita conferenza stampa.

Poco meno di 338mila euro sono stati ripartiti, su proposta dell’assessore Luigi Arru, per l’organizzazione e il funzionamento dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza. Si tratta di risorse statali a destinazione vincolata, che saranno utilizzate per l’istituzione di nuovi centri antiviolenza e di nuove case rifugio da individuarsi con avviso pubblico (con 124.196 euro) e per il finanziamento aggiuntivo agli interventi regionali già operativi (con 213.542 euro).

Su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, la Giunta ha nominato il commissario ad acta, in sostituzione del Consiglio comunale di Sini, per l’adozione del Piano particolareggiato del Centro matrice di antica e prima formazione. Si tratta di Efisio Secci, funzionario dell’assessorato dell’Urbanistica. Il presidente Francesco Pigliaru disporrà, con proprio decreto, l’atto di nomina del commissario ad acta.

Su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu la Giunta ha approvato il Piano della Prestazione Organizzativa della Regione. Il documento è stato elaborato tenendo conto degli indirizzi e degli obiettivi strategici individuati in coerenza con il “Programma triennale della trasparenza” e con il “Piano triennale di prevenzione della corruzione”.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, non saranno sottoposte a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale gli interventi per il rinnovo dell’autorizzazione di cava Perdiana a Mogoro e per il centro di raccolta, messa in sicurezza, demolizione, recupero dei materiali di veicoli a motore a Senorbì.

L’Agenzia Laore Sardegna è stata autorizzata, come proposto dall’assessore Pier Luigi Caria, alla tenuta dei Repertori regionali delle risorse genetiche vegetali ed animali, secondo le Direttive di Attuazione approvate con la delibera n. 54/11 del dicembre 2017. Sono stati inoltre nominati il presidente e i componenti la Commissione tecnico-scientifica, secondo le disposizioni della L.R. n. 16/2014.

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La Giunta, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, nella seduta di oggi ha autorizzato l’alienazione al prezzo simbolico di un euro di 17 immobili ubicati nel territorio di Olbia-Tempio e nella provincia di Nuoro, nello spirito di sussidiarietà e decentramento ai Comuni nella gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico. Tra i beni ceduti figurano l’ex colonia e l’ex caserma di Capo Comino (Comune di Siniscola), l’ex stazione di vedetta di Trinità d’Agultu-Vignola e la stazione ferroviaria di Ulassai (tronco Gairo-Jerzu).

«Parliamo di immobili – sottolinea l’assessore Cristiano Erriu – molto conosciuti nei rispettivi territori per il loro passato storico e richiesti dalle Amministrazioni locali, le quali potranno valorizzarli anche grazie al pieno coinvolgimento delle associazioni di volontariato che operano in quei Comuni. Per quanto riguarda La Maddalena, invece, procediamo con la cessione di numerosi appezzamenti di terreno, che così potranno essere pianificati dall’Amministrazione per lo sviluppo locale. Si tratta, perciò, di una grande e ulteriore opportunità di crescita economica e turistica offerta al Comune maddalenino dopo i recenti provvedimenti deliberati dall’Esecutivo Pigliaru.»

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La Regione accoglie la richiesta dei Comuni sardi che lamentano gravi problemi di bilancio. Oggi gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e del Bilancio Raffaele Paci hanno garantito, nel corso della Conferenza permanente Regione-Enti Locali, che la Giunta interverrà immediatamente in sede di assestamento di Bilancio con 5 milioni, che potranno essere incrementati fino a 10 durante i lavori del Consiglio regionale, e con circa 40 milioni per il triennio 2019-2021 attraverso la Finanziaria. Alla Conferenza, con gli assessori Cristiano Erriu e Raffaele Paci, erano presenti il presidente dell’Anci Emiliano Deiana, il presidente del Cal Andrea Soddu, il sindaco metropolitano Massimo Zedda, il delegato Aiccre Antonello Atzeni.

«È importante precisare che questi sono debiti fuori bilancio certamente non causati da una cattiva gestione ma da sentenze passate in giudicato per vicende vecchie anche di trent’anni – sottolinea Cristiano Erriu -. Abbiamo perciò deciso di intervenire in soccorso dei Comuni in un momento di grave difficoltà per tutte le Amministrazioni, già provate dai tagli dello Stato, non solo per risanare i bilanci ma anche per garantire ai cittadini i servizi a cui hanno diritto.»

«Lo stanziamento attraverso l’assestamento di Bilancio permetterà ai Comuni di avere i soldi in cassa già nei primi giorni di novembre – spiega Raffaele Paci -. Abbiamo ritenuto doveroso intervenire subito, perché i Comuni si sono trovati a gestire debiti vecchissimi e non generati da loro: avevano stimato in 45 milioni l’importo necessario a sanare i loro bilanci, e con quello che oggi riusciamo a garantire fra assestamento e Finanziaria soddisfiamo pienamente la richiesta. La cosa molto importante, oltre l’intervento immediato, è la programmazione sul prossimo triennio, che consentirà ai sindaci di poter amministrare con maggiore tranquillità e prospettiva.»

Da tutti i rappresentanti degli enti locali è stato espresso forte apprezzamento per questo intervento senza precedenti da parte della Regione. I sindaci hanno messo in evidenza l’importanza di uno stanziamento che non è una tantum per quest’anno ma appunto si allunga su tutto il prossimo triennio.

Altro punto all’ordine del giorno della Conferenza permanente Regione-Enti Locali, lo stanziamento di 600mila euro ciascuno a favore delle Unioni dei Comuni che si sono aggregate per l’elaborazione e la gestione dei progetti di programmazione territoriale.

 

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È stato pubblicato oggi sul sito della Regione l’avviso che estende il finanziamento regionale per la realizzazione di reti per la videosorveglianza a tutti i Comuni della Sardegna. L’obiettivo è quello di avere sistemi tecnologici di monitoraggio e controllo per assicurare nei contesti urbani condizioni ambientali di sicurezza e favorire la prevenzione e il contrasto di attentati e atti intimidatori ai danni degli amministratori locali. È la seconda fase di un intervento, con il quale la Regione risponde alle esigenze più volte manifestate dai sindaci e che ha già prodotto, con il primo intervento, concreti risultati in tutto il territorio regionale.

«267 comuni – dice l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu – sono coinvolti in questa nuova fase del progetto della rete per la videosorveglianza che nasce con l’intento di innalzare i livelli di sicurezza nelle comunità. Le modalità del bando, basato su una procedura “a sportello” rendono spedito l’iter per l’acquisizione delle risorse e per l’avvio delle opere. Puntiamo su un sistema molto avanzato sul piano tecnologico in un quadro di coordinamento con le centrali delle forze di polizia. È un intervento promosso dalla Giunta in stretto raccordo con l’Anci e con gli amministratori locali che avvertono la necessità di avere una efficiente rete di controllo e di monitoraggio del territorio allo scopo di prevenire episodi che violano i principi su cui si basa la civile convivenza. La Sardegna, in questo campo, fa da battistrada rispetto alle altre regioni italiane in termini di copertura del territorio con le nuove reti.»

«Si tratta di un percorso articolato ma condiviso dalla Regione e dagli enti locali, di cui la videosorveglianza è un importantissimo tassello che consente di aumentare la sicurezza nei territori e la percezione che i cittadini sardi hanno di essa – sottolinea l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu -. Ricevere dalle forze di polizia gli indirizzi operativi per il miglior utilizzo delle risorse e delle apparecchiature tecnologiche da mettere in rete è uno dei passaggi fondamentali di questo progetto.»

Possono fare richiesta di contributo i Comuni singoli, le Unioni di Comuni e le aggregazioni tra almeno tre Comuni. Il finanziamento complessivo ammonta a 16 milioni 930mila euro, di cui un milione 225mila quale integrazione ai Comuni che hanno partecipato al precedente bando in forma associata. La dotazione finanziaria è sufficiente a coprire la totalità delle potenziali domande di contributo. Si va dai 35mila euro per i Comuni sino ai 1.000 abitanti ai 200mila euro per i centri oltre i 20mila abitanti. In caso di partecipazione nella forma aggregata, è necessario indicare il comune capofila che assumerà il ruolo di unico interlocutore nei confronti dell’amministrazione regionale e di soggetto direttamente responsabile delle attività di realizzazione, gestione, rendicontazione e monitoraggio dell’intervento proposto.

La domanda di finanziamento deve essere redatta, esclusivamente on line. La richiesta di contributo si può trovare al seguente indirizzo: http://www.regione.sardegna.it/retisicurezza-fase2/ .

Allo stesso indirizzo è reperibile tutta la documentazione relativa al procedimento. Da oggi, giorno di pubblicazione dell’avviso, i comuni possono presentare le domande esclusivamente online. Le domande, da inoltrare entro il prossimo 16 novembre, verranno poi esaminate da una commissione composta da tecnici dell’assessorato degli Affari Generali.

Trattandosi di fondi POR FESR 2014-2020, la tempistica di realizzazione degli interventi da parte dei soggetti beneficiari segue i vincoli assunti dalla Regione Sardegna nei confronti dell’Unione europea. I progetti dovranno essere conclusi e rendicontanti entro il termine perentorio del 31 luglio 2020.

Gli enti locali beneficiari dell’intervento dovranno avviare le attività di realizzazione della rete di sicurezza locale entro 30 giorni dalla data di ricevimento del contributo procedendo con l’avvio delle fasi progettuali dell’intervento. Tutto il progetto viene seguito dalla direzione generale dell’assessorato degli Affari Generali.

La Regione Sardegna, presso il proprio Data Center di Cagliari, ha realizzato un nodo centralizzato di controllo, supervisione e monitoraggio delle reti sicurezza locali, che utilizzerà la Rete Telematica Regionale – RTR come piattaforma di comunicazione. Attraverso il nodo centralizzato le forze di polizia possono avere accesso ai sistemi di videosorveglianza dei singoli Comuni.