29 March, 2024
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E’ un Cagliari ancora decimato dagli infortuni quello che domani, alle 12.30, affronterà la Sampdoria al Marassi di Genova, per la sesta giornata di ritorno del campionato di serie A. Rolando Maran deve fare a meno di Kiril Despodov, Alberto Cerri, Cyril Théréau e Fabrizio Cacciatore, oltre a Valter Birsa ed ha convocato due attaccanti in forza alla Primavera di Max Canzi: Francesco Verde e Riccardo Doratiotto. Nonostante le forzate assenze, la squadra Primavera ha compiuto una grande impresa, andando a vincere a Zingonia sul campo della capolista Atalanta, con un goal del difensore Andrea Carboni, e proprio da questo risultato la prima squadra cercherà di trovare la spinta per fare bene a Genova.

La partita sarà diretta da Luca Massimi di Termoli, coadiuvato dagli assistenti di linea Filippo Valeriani di Ravenna e Tarcisio Villa di Rimini, quarto ufficiale Daniele Doveri di Roma 1, addetti al VAR Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo e Salvatore Longo di Paola.

«Molti calciatori della rosa non sono a disposizione, ma dobbiamo metterci nelle condizioni di adattarci alla situazione. Chiaramente, quando ti mancano tanti giocatori la gestione diventa più problematica, soprattutto nel corso della gara, ma sarebbe sbagliato farsi condizionare. Conterà la prestazione: in passato abbiamo dimostrato di poter mettere in difficoltà qualsiasi avversario – ha detto oggi Rolando Maran -. Sono venuti a mancare diversi elementi specie nel reparto avanzato, in settimana abbiamo provato più soluzioni, ma il modulo non è importante. Non deve cambiare la nostra mentalità: dobbiamo scendere in campo con la testa giusta, portare gli episodi dalla nostra parte mettendoci la necessaria carica agonistica. Anche sabato scorso abbiamo affrontato un momento difficile, domani dovremo fare lo stesso, interpretando la partita come contro il Parma.»

 

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Dalla grande paura, affiorata dopo il goal di Juraj Kucka al 40′ del primo, alla grande gioia, per la straordinaria rimonta firmata da una doppietta di Leonardo Pavoletti, sempre più trascinatore rossoblu! E’ stata una serata dalle emozioni forti quella vissuta alla Sardegna Arena, in una partita che il Cagliari era chiamato a vincere ad ogni costo per mettere un freno alla crisi degli ultimi di risultati due mesi e che fino a metà ripresa ha temuto di perdere, anche se ha messo in campo tutto il suo orgoglio, per  ribaltare il risultato e conquistare la tanto attesa vittoria.

E’ questo il Cagliari che ci vuole per superare la crisi e tornare in una posizione di classifica più consona alle potenzialità della squadra e alle ambizioni della società e dei tifosi che hanno riempito ancora una volta le tribune.

E’ stata una vittoria sofferta ma, alla fine, sono queste le vittorie più belle, quelle che regalano le migliori gioie. E nel finale è passata in secondo piano anche l’espulsione di Joao Pedro, maturata al 90′, quando ormai i giochi erano quasi fatti… L’espulsione di Joao Pedro, purtroppo, priverà Rolando Maran (già oggi privo di cinque titolari, Lucas Castro, Ragnar Klavan, Valter Birsa, Favrizio Cacciatore e Cyril Théréau) dell’attaccante brasiliano nella prossima partita, domenica 24 febbraio, al Marassi di Genova, contro la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo.

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Cagliari-Parma, in programma alle ore 18.00 alla Sardegna Arena, è una delle partite più importanti della stagione per la squadra di Rolando Maran. Gli ultimi risultati negativi hanno tolto alla squadra rossoblu quella tranquillità in classifica che era riuscita a conquistare nella prima parte della stagione ed oggi è fondamentale tornare alla vittoria, per ritrovare la fiducia smarrita e mettere in cascina punti importantissimi in chiave salvezza.

L’avversario odierno non è certamente il più agevole. Il Parma, matricola, è 12° con 29 punti, bottino messo insieme, soprattutto, con un grande rendimento esterno. Lontano dal “Tardini”, infatti, la squadra di Roberto D’Aversa ha vinto ben cinque delle otto partite complessive (è la settima squadra della seria A per punti conquistati in trasferta).

Rolando Maran anche oggi ha la rosa decimata dalle assenze: Lucas Castro, Ragnar Klavan, Valter Birsa, Favrizio Cacciatore e Cyril Théréau. Il tecnico fa molto affidamento su Leonardo Pavoletti, l’uomo che potrebbe fare la differenza.

Dirigerà l’incontro Gianluca Manganiello di Pinerolo, assistenti di linea Domenica Rocca di Catanzaro e Salvatore Longo di Paola, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma, addetti al VAR Gianluca Rocchi di Firenze e Stefano Liberti di Pisa.

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Il Cagliari affronta questa sera il Milan, al Giuseppe Meazza di Milano, nel posticipo della 4ª giornata del girone di ritorno del campionato di serie A (inizio ore 20.30, dirige Federico La Penna di Roma, assistenti di linea Giorgio Schenone di Genova e Fabrizio Posado di Bari, quarto ufficiale Davide Ghersini di Genova, addetti al VAR Gianluca Manganiello di Pinerolo e Ciro Carbone di Napoli).

In un momento difficile (una sola vittoria nelle ultime 12 giornate), per il Cagliari il Milan rappresenta uno degli avversari più difficili. La squadra di Rino Gattuso vive un momento positivo, dopo gli innesti di Krzysztof Piątek e Lucas Paquetá, e punta con sempre maggior convinzione alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Dopo le vittorie di Lazio e Roma negli anticipi con Empoli e Chievo (risultati favorevoli al Cagliari nella corsa salvezza), i rossoneri sono stati scavalcati al quarto posto in classifica e per riportarsi in quella posizione, devono assolutamente superare oggi il Cagliari.

Quello che scenderà in campo al Meazza sarà un Cagliari decimato dalle assenze. Rolando Maran deve fare a meno di Ragnar Klavan, Alberto Cerri, Lucas Castro, Valter Birsa, Cyril Théréau e Fabrizio Cacciatore. Tra i convocati, per la prima volta, c’è il nuovo acquisto Christian Oliva, centrocampista uruguayano.

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Un Cagliari generoso non è bastato per fermare la marcia della lanciatissima Atalanta di Gian Piero Gasperini del posticipo della terza giornata di ritorno del campionato di serie A, alla Sardegna Arena. La squadra di Rolando Maran nel primo tempo è riuscita a limitare la produzione di gioco della “Dea” che quattro giorni fa ha eliminato la Juventus dalla Coppa Italia con un clamoroso quanto meritato 3 a 0, ma nel secondo tempo, dopo soli 5 minuti, un colpo di testa di Hans Hateboer ha rotto l’equilibrio e nel finale la traversa ha negato la gioia del goal ad Alessandro Deiola, bravo a svettare più in alto di tutti su un calcio calcio d’angolo battuto da Joao Pedro.

Se l’Atalanta è stata meno brillante e travolgente del solito in questo scorcio di stagione, grande parte del merito va attribuito al Cagliari, che non ha avuto fortuna con gli infortuni che hanno costretto a lasciare il campo prima Valer Birsa, dopo soli 13 minuti sostituito da Joao Pedro, poi Cyril Théréau, subentrato al 20′ della ripresa a Luca Cigarini e costretto ad abbandonare il campo per un problema al flessore quando Rolando Maran aveva già effettuato i tre cambi a sua disposizione (Luca Pellegrini ha rilevato Simone Padoin al 28′ della ripresa).

La sconfitta odierna, dopo l’impresa del Bologna a San Siro sull’Inter, in un colpo solo ha quasi dimezzato il vantaggio rossoblu sulla terz’ultima posizione, sceso da 7 a 4 punti, ed ora la classifica richiede un’immediata reazione, per evitare di ritrovarsi nella scomoda zona calda. Certamente il calendario non aiuta il Cagliari che domenica sera sarà di scena a San Siro contro il Milan del nuovo bomber Krzysztof Piątek, 21 goal in stagione (14 in campionato, 13 con il Genoa e 1 con il Milan; 7 in 3 partite in Coppa Italia, 6 con il Genoa, 1 con il Milan).

«Si sono visti molti progressi rispetto a Reggio Emilia – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Oggi non avremmo meritato di perdere contro una grande Atalanta. La squadra ci ha messo cuore, impegno, ha dato tutto quello che aveva, purtroppo in questo momento i risultati non sono favorevoli. Gli infortuni e gli episodi contrari non ci danno una mano.»

«Dopo aver preso il gol, abbiamo subito sfiorato il pareggio con Leonardo Pavoletti e Paolo Faragò – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Abbiamo perso per infortunio due giocatori, siamo rimasti undici contro dieci ed abbiamo colpito una traversa. Siamo riusciti a contenere una squadra che sta schiacciando le avversarie, dando tre gol a tutti. Con questo atteggiamento guardiamo avanti con fiducia. Dopo la partita di oggi resto molto fiducioso. La classifica non è certo drammatica, altre volte forse avevamo lasciato qualcosa, ma stasera abbiamo poco da rimproverarci.»

«Non siamo fortunati. Abbiamo perso Valter Birsa all’inizio in una situazione di gioco inusuale, poi Cyril Théréau ha sentito un fastidio al flessore e, a quel punto, non avevo più cambi. Rimanere in inferiorità numerica ha condizionato il finale, la squadra aveva ancora testa e gambe per cercare il pareggio; infatti – ha concluso Rolando Maran – abbiamo preso una traversa con Alessandro Deiola.»

 

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Non è riuscita al Cagliari l’operazione sorpasso alla Dacia Arena di Udine. La partita tra la squadra di Luigi Delneri e quella di Massimo Rastelli è stata equilibrata per oltre un tempo e mezzo, è stata sbloccata al 70′ da una prodezza di Perica nell’azione del primo goal ed un errore difensivo l’ha indirizzata a favore dei friulani in quella del raddoppio tre minuti dopo, ma il Cagliari ha avuto la forza di riaprirla e, in un finale molto generoso, avrebbe potuto pareggiarla se fosse riuscito a concretizzare almeno una delle due grosse occasioni che è riuscita a costruire.

L’Udinese ha sprecato un calcio di un rigore al 31′ del primo tempo ed ha colpito anche un palo ma il Cagliari nel finale, dopo il bel goal di testa realizzato da Marco Borriello (il 16° di questa sua prima magica stagione con la maglia rossoblu) avrebbe meritato probabilmente il premio del pareggio per quanto ha mostrato in campo. Nella squadra rossoblu in grande evidenza, anche al di là del rigore splendidamente parato a Cyril Théréau, ha disputato una splendida partita.

«Avrei preferito non parare il rigore ma vincere la partita – ha detto Rafael a fine partita -. Siamo venuti su un campo difficile contro una squadra tosta, abbiamo fatto la nostra gara, giocando a testa alta tenendo la palla a terra come ci chiede il mister. Peccato non essere riusciti a mantenere lo 0-0, abbiamo preso due gol in cinque minuti, ma poi abbiamo reagito e il pareggio non è arrivato per un pallone salvato sulla linea. Dispiace, ci tenevamo tanto a fare punti. Ripartiamo da martedì prossimo: il nostro obiettivo è sempre quello di salire in classifica, ci sono ancora cinque gare importanti dove dobbiamo fare bene»