19 April, 2024
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Il futuro dietro l’angolo. Con gli ingegneri dell’Università di Cagliari in prima fila. Innovazione, ricerca avanzata e talento, un mix vincente quello degli specialisti del laboratorio di Telecomunicazioni coordinato da Daniele Giusto. Eccellenze all’opera nell’eccellenza del Diee (dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica) dell’ateneo. La storia si apre a Ginevra. La città svizzera ha ospitato nei giorni scorsi la settimana internazionale su Internet delle Cose (IoT – Internet of things – week 2017, http://iot-week.eu). Senza dubbio e per distacco, l’evento più importante nello scenario mondiale del settore. Peraltro, ai lavori ha preso parte anche la Ieee (principale organizzazione mondiale di ingegneria elettronica che associa 420mila specialisti in 160 Paesi) con il primo Global IoT summit.

Il brand dell’ateneo mostrato con orgoglio. La competenza maturata in un contesto ideale per l’innovazione scientifica e il trasferimento tecnologico. In più ai ragazzi sardi piacciono le sfide. Universitarie e lavorative. Da qui il premio: durante la settimana su Internet delle cose, si è svolta la competizione Hackathon. Al via, quotati gruppi internazionali con progetti di sviluppo legati a un nuovo sistema IoT. Il primo premio è stato assegnato al team del laboratorio di Telecomunicazioni del Diee. Un risultato che premia le attività e le filiere di ricerca coordinate dal professor Daniele Giusto. Sul palco, Roberto Girau (assegnista di ricerca e capogruppo), Maura Pintor, Enrico Ferrara e Marco Uras (studenti del corso di laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni). Il sistema sviluppato – identificato con l’acronimo Brb, Be right beach – fornisce informazioni agli interessati sullo stato delle spiagge, consentendo di pianificare gli spostamenti e ottimizzare la propria giornata al mare. Composto da due moduli per ogni spiaggia, uno a terra e uno in acqua, Brb fornisce news in tempo reale sullo stato dell’arenile, incluso il grado di affollamento e dell’acqua (torbidità, moto ondoso, eccetera). I dati sono raccolti dalla piattaforma cloud di Social IoT “Lysis”: la prima piattaforma del genere sviluppata al mondo, nata grazie alle competenze del gruppo di ricercatori coordinato dal Luigi Atzori, docente al Diee. Il premio ginevrino – assegno da cinquemila euro offerto da Siemens – è stato consegnato venerdì scorso durante la cerimonia di chiusura dell’evento.

La settimana Iot, Internet delle cose – impreziosita dal premio Hackathon 2017 – si è tradotta in un’altra prestigiosa vetrina per gli studenti di Ingegneria delle telecomunicazioni dell’ateneo di Cagliari. Una performance di successo che fa seguito ad iniziati ve di pregio quali il recente viaggio-studio in California con la visita alle aziende più note della Silicon Valley (Cisco, Facebook eccetera).

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Tre giornate intense e proficue. Foriere di eccellenti opzioni per l’intera popolazione universitaria e per le eccellenze dell’ateneo di Cagliari a confronto con alcune delle massime istituzione della Bielorussia. Da giovedì 6 a sabato 9 ottobre, meeting, seminari, lezioni hanno coniugato ricerca applicata e di base, relazioni internazionali, collaborazione con vaste opportunità adeguate alle politiche di sviluppo dell’Università del capoluogo. Di fatto, si è trattato del primo incontro con una delegazione bielorussa della governance d’ateneo guidata dalla rettrice Maria Del Zompo. Nello specifico, si è dibattuto di linee, collaborazioni e strategie di ricerca da svolgere assieme tra Unica e le istituzioni straniere. Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, anche le pro rettrici Annalisa Bonfiglio (Innovazione) e Alessandra Carucci (Internazionalizzazione).

La Bielorussia è stata rappresentata in città da una delegazione di altissimo profilo. Hanno infatti preso parte ai lavori Vladimir Alekseevich Saechnikov (cattedra Fisica e tecnologie aerospaziali – Belarusian State University), Aleksandr Vladimirovich Kilchevskij (segretario generale Accademia delle Scienze), Sergey Anatolevich Zolotoy (direttore Impresa sistemi georeferenziazione – Accademia delle scienze), Raul Alberto Abreu Mant’iyel (ingegnere capo Impresa Sistemi georeferenziazione – Accademia delle scienze), Aleksandr Samuilich (direttore Centro relazioni internazionali – ministero Istruzione) e Valery Tsepkalo (direttore Belarus High Technologies Park – Minsk). All’incontro in Regione, Micaela Morelli (pro rettrice Ricerca scientifica) e Massimo Vanzi (delegato su tematiche aerospaziale – Diee, Dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica) hanno rappresentato l’ateneo. Sul tema “Incontro di sviluppo della collaborazione nel settore dell’aerospazio tra Sardegna e Bielorussia”, per il Dass (Distretto aerospaziale della Sardegna) ha preso parte ai lavori il presidente Giacomo Cao. L’incontro ha avuto per protagonisti anche il console onorario della Bielorussia a Cagliari, Giuseppe Carboni, e il segretario della presidenza della Giunta regionale, Marco Sechi.

«La collaborazione in ambito aerospaziale avviata dal nostro ateneo con l’Accademia delle scienze e l’Università statale della Bielorussia è nata con una serie di proposte maturate nei mesi scorsi. L’intesa – spiega il professor Vanzi – si è rivelata da subito molto interessante e appetibile su diversi punti di vista. In particolare su telerilevamento delle risorse idriche, vele solari magnetiche legate alla navigazione nel cosmo, sistemi satellitari di telecomunicazione e fotonica». Gli scienziati bielorussi hanno apprezzato studi e ricerche condotte al Diee dal team di Massimo Vanzi con in prima fila Giovanna Mura, docente di Elettronica. «La collaborazione verte sui sistemi di telecomunicazioni e di geolocalizzazione (Gis), ambiti in cui sono molto competitivi grazie alle infrastrutture terrestri aeree e satellitari. Inoltre, c’è la possibilità per i nostri studenti di prendere parte al lancio di micro satelliti al centro controllo missioni dell’Università di Minsk. La Bielorussia ha eccellenti infrastrutture aerospaziali». Per la professoressa Morelli «si apre con le massime istituzioni bielorusse un’esplorazione di valore nella ricerca di base e applicata. Abbiamo per la prima volta un accordo di rilievo con un canale preferenziale di scambio scientifico tra Sardegna e Bielorussia. Peraltro, siamo all’opera per fare nel 2018 a Minsk la conferenza internazionale sull’affidabilità della fotonica per lo spazio». 

Curato dai docenti del Diee, Fabrizio Pilo, Daniele Giusto e Massimo Barbaro, l’aula multifunzionale “Lidia” – ha ospitato una lettura magistrale di Valery Tsepkalo. Il direttore del Belarus High technologies park – già ministro Affari Esteri e ambasciatore della Bielorussia negli Stati Uniti – ha illustrato agli studenti dell’ateneo di Cagliari il tema “Futuro e prospettive dell’Ict a livello mondiale”. L’High tech park di Minsk è realtà all’avanguardia in Europa. Visitato di recente anche da Vladimir Putin e Angela Merkel, dal  2005 sviluppa l’industria del software e fornisce, anche con un sistema di agevolazioni fiscali, uno speciale ambiente business alle compagnie del settore. Il Parco ospita 152 aziende (per metà straniere, tra queste Google, Microsoft, Coca Cola, British Telecom, Mitzubishi, Peugeot, Vodafone, Nokia, Sony), occupa dodicimila programmatori, ha clienti in 61 Paesi, fattura oltre un miliardo di dollari ogni anno e ha una quota di esportazione del 91,5 per cento. Le Apps prodotte nel Parco (tra cui Viaden Media di Apple) hanno oltre 7 milioni di utenti.