29 March, 2024
HomePosts Tagged "Edoardo Balzarini"

[bing_translator]

Strade comunali e provinciali da completare, ponti, viadotti e cavalcavia da mettere in sicurezza, accessi ai siti di particolare valore ambientale da migliorare e rendere più sicuri: sono destinati a queste tipologie di intervento gli oltre 50 milioni di euro di fondi FSC 2014-2020, programmati con una delibera di Giunta su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, in aggiunta ai primi 50 milioni già stanziati per “Interventi di manutenzione, completamento e messa in sicurezza strade sul territorio regionale della Sardegna”. I dettagli sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa dal presidente Francesco Pigliaru e dall’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini, nella sala Emilio Lussu di Villa Devoto.

«Questo importante investimento sulla viabilità secondaria dimostra ancora una volta l’utilità del Patto firmato nel 2016 con il governo Renzi, che tra risorse nuove e rimodulate  ha portato alla Sardegna 3 miliardi di euro per mitigare gli svantaggi dell’insularità e continua a dare frutti – ha detto il presidente Pigliaru, citando in particolare il lavoro sulle infrastrutture portato avanti con l’allora ministro Delrio e ripercorrendo le principali voci del Patto, dalle risorse per i collegamenti su ferro sino a quelle per il metano – essenziale nella transizione energetica per avere finalmente equità di tariffe tra Sardegna e resto d’Italia. Oggi parliamo di strade, ponti, vie d’accesso, sottopassi – ha proseguito Francesco Pigliaru -, un intervento diffuso, integrato, fortemente richiesto dai territori e particolarmente importante per i collegamenti, la sicurezza e la prevenzione del rischio anche sul fronte delle conseguenze dei cambiamenti climatici. Noi sinora abbiamo investito molto nel corso della legislatura – ha concluso Francesco Pigliaru- e questi ulteriori 50 milioni permetteranno di migliorare sensibilmente una situazione che la progressiva perdita di finanziamenti da parte delle Province ha reso sempre più difficile.»

«Mentre i primi 50 milioni sono stati destinati a opere di manutenzione, con questi ulteriori fondi diamo il via a quelle che potremmo definire azioni di sicurezza diffusa – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici – non grandi opere, ma tanti interventi piccoli e allo stesso tempo importantissimi, perché rivolti alla risoluzione di problemi specifici segnalati dai territori stessi. Grazie alla ricognizione effettuata già a partire dall’estate del 2018 – ha proseguito Edoardo Balzarini – siamo in grado di far incontrare le esigenze territoriali con la disponibilità finanziaria. Ci siamo resi conto che il monitoraggio degli attraversamenti avrebbe fatto emergere un grande fabbisogno e siamo stati pionieri: dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, quando il Ministero ha chiesto la ricognizione a tutte le Regioni, noi la avevamo già pronta. Una parte importante della delibera – ha concluso l’assessore dei Lavori pubblici – è costituita anche dai 6,8 milioni destinati al Fondo Progettazione, finalizzato a mettere gli enti locali nelle condizioni di progettare le opere per tempo.»

[bing_translator]

Partiranno la prossima settimana, nel Sarrabus, i lavori per asportare i materiali alluvionali che intasano il rio Uri. «Un’operazione molto attesa dai comuni limitrofi, che hanno rappresentato alla Prefettura la necessità di liberare l’alveo del fiume dai detriti che ostruiscono il deflusso dell’acqua», dice l’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini. Con un’ordinanza emessa lo scorso 28 dicembre, la Protezione Civile ha incaricato l’assessorato di procedere alla rimozione dei materiali litoidi e vegetali in modo da prevenire situazioni di pericolo e ripristinare la funzionalità dei corsi d’acqua. Saranno asportati solo gli elementi più grossolani: questo consentirà alla materia più fine di scorrere correttamente verso la foce del fiume. «Intanto – prosegue Edoardo Balzarini – procedono speditamente i lavori di rifacimento degli argini del rio Uri che attraversano l’abitato di San Vito, invaso dalle acque tracimate a seguito delle rotte arginali: consegnati lo scorso 19 ottobre con procedura di somma urgenza e finanziati con risorse regionali, sono in avanzato stato di esecuzione, con oltre il 50% delle opere già completato.»

 

[bing_translator]

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini, ha approvato il protocollo d’intesa con provincia di Nuoro, comune di Ottana, Consorzio industriale e Anas che definisce i ruoli di tutti gli enti coinvolti per lo svolgimento degli interventi. La Giunta ha inoltre deliberato di assegnare al comune 200 mila euro per la progettazione dell’intervento.

«La delibera chiude positivamente un percorso di confronto con gli enti interessati che è stato avviato e portato avanti in questi anni dall’assessorato dei Lavori pubblici – spiega l’assessore Edoardo Balzarini – con la volontà di rispondere concretamente e definitivamente alla segnalazione da parte del comune di Ottana sulla necessità di mettere in sicurezza il tratto della SS 131 dcn che interessa il centro abitato del paese, ed in particolare le rampe in ingresso ed in uscita su tale strada, risolvendo così una situazione di grave pericolo che si protrae ormai da tempo. Per raggiungere questo risultato, era necessario coinvolgere tutti gli enti interessati e stabilire le rispettive competenze.»

Il protocollo d’intesa prevede, infatti, che sia il comune di Ottana ad occuparsi della progettazione, mentre l’esecuzione dei lavori è a totale carico di Anas. La provincia di Nuoro ed il Consorzio Industriale metteranno a disposizione le aree e le opere interessate dall’intervento, al fine di consentirne la progettazione e la realizzazione. Infine, alla conclusione dei lavori, ANAS, Provincia e Comune, assumeranno la proprietà e la gestione delle opere, ripartite secondo le rispettive competenze.

Lo svincolo, che si trova in prossimità del km 25+378 della S.S. 131 dcn fu realizzato a cura del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della Sardegna Centrale con finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno, collaudato il 30 aprile 1990 ma mai entrato in servizio. I collegamenti con il centro abitato di Ottana avvengono tramite intersezioni che presentano numerose criticità in termini di sicurezza della circolazione stradale.

Il tratto della SS 131 dcn in questione necessita di interventi di messa in sicurezza tali da imporre la trasformazione dell’attuale sistema viario così da conseguire adeguati standard di circolazione nei seguenti tre ambiti:

– Innesto in entrata da Cagliari e Nuoro per Ottana (S.S. n. 131 D.C.N. – km 26+000): non esiste un adeguato tronco di manovra e uno destinato alla corsia di decelerazione per gli utenti in uscita dalla strada statale;

 – Innesto in uscita da Ottana per Cagliari e Nuoro (S.S. n. 131 D.C.N. – km 26+000): manca un’adeguata corsia di accelerazione del flusso veicolare in immissione alla S.S. n. 131 D.C.N diretto verso Cagliari e Nuoro;

– Circonvallazione di Ottana. Costruita circa trent’anni fa dall’allora consorzio per l’area di sviluppo industriale della Sardegna centrale (oggi Consorzio industriale provinciale di Nuoro) e mai entrata in esercizio, oggi presenta gravi inconvenienti dovuti all’assenza di manutenzione. Inoltre, confluisce sulla S.P. n. 17 (versante Bolotana) ed il centro abitato di Ottana con un’intersezione a raso di elevata pericolosità ai fini della sicurezza stradale.

[bing_translator]

Questa mattina, presso l’assessorato regionale dei Lavori pubblici, si è tenuto l’incontro con la rappresentanza degli Ordini professionali per illustrare le novità contenute nella delibera con cui la Giunta ha costituito la Società “Opere e Infrastrutture della Sardegna Srl”. All’incontro hanno partecipato, in rappresentanza di numerosi Ordini professionali, Patrizia Sini, coordinatrice regionale della Rete delle professioni tecniche, che ha recapitato il documento elaborato nella riunione tenutasi il 9 gennaio 2019, e il presidente dell’Ordine dei geologi, Giancarlo Carboni.

«Nelle intenzioni della Giunta, la Società vuole rappresentare un’opportunità per il settore delle opere pubbliche e, in particolare, per il sistema delle professioni – ha detto l’assessore Edoardo Balzarini – probabilmente, alcune delle osservazioni critiche pervenute nei giorni scorsi possono derivare da una non esaustiva esplicitazione delle finalità della Società prevista dalla legge regionale n. 8 del 2018. Una legge – ha aggiunto l’assessore – frutto di un percorso durato quattro anni che contiene numerosi aspetti innovativi aventi l’obbiettivo di migliorare la gestione del ciclo delle opere pubbliche in Sardegna. La Società ha l’ambizione di essere lo strumento sperimentale volto a verificare la possibilità di perseguire positivamente tale obiettivo. Seppur sia stata da alcuni frettolosamente definita ‘società di progettazione’ è ben altra cosa e non costituisce nessuna turbativa per la consueta corrente operatività delle libere professioni di cui, peraltro, deve avvalersi. Intende, piuttosto, essere uno strumento per potenziare la capacità della Pubblica amministrazione di svolgere i compiti di istituto, anche attraverso la valorizzazione della figura del project manager di modello anglosassone, che garantisca un coordinamento uniforme ed efficace per la velocizzazione delle procedure: mi pare che questo sia un interesse di tutta la collettività e, in particolare, dei professionisti.»

Al termine dell’articolato e costruttivo confronto con i rappresentanti degli Ordini professionali, l’assessore Edoardo Balzarini ha ribadito, in merito alle perplessità e ai timori manifestati, che già lo Statuto contiene sufficienti elementi a garanzia del rispetto delle finalità della Società e confermato la volontà, espressa nella deliberazione, di coinvolgere gli ordini professionali nel costruendo piano economico finanziario, nella fase di avvio ed in tutto il percorso di operatività della Società, anche attraverso un tavolo permanente di confronto.

[bing_translator]

Il Comitato contro la società di progettazione regionale, promuove un nuovo appello ai candidati alla Presidenza della Giunta Regionale.

In un mese di attività centinaia di figure professionali tra ingegneri, architetti, geologi, geometri e tanti altri professionisti che operano nel settore dei lavori pubblici in tutta la Sardegna, hanno sottoscritto la nostra proposta di cancellazione dell’ennesima società in house.

«Nonostante l’incontro con l’assessore Edoardo Balzarini – spiega Giorgio Angius, ingegnere e coordinatore del comitato – la Giunta ha deciso di portare avanti, con alcuni pareri contrari interni alla maggioranza, la costituzione della società “Infrastrutture di Sardegna Srl”.»

«Si tratta – prosegue Giorgio Angius – dell’ennesimo carrozzone pubblico, con la nomina di un Amministratore Unico, l’assunzione iniziale di una decina di persone, tra funzionari e tecnici istruttori e chissà quanti altri quando il clamore di questa di questa sciagurata iniziativa si placherà, lasciando agli amici degli amici la possibilità di giocare indisturbati con il destino di decine di studi professionali in Sardegna pur di accontentare qualcuno in questa delicata fase elettorale. Un vero e proprio cannone puntato contro le libere professioni!!!»

«Sarà, infatti, sufficiente una semplice delibera di Giunta per affidare alla nuova società tutte le consulenze e le progettazioni di interi ambiti, dalle sistemazioni idrauliche alle strade, lasciando di fatto senza lavoro decine di studi professionali in Sardegna, che oggi lavorano in un mercato libero, offrendo ottimi servizi a costi molto minori rispetto agli uffici tecnici pubblici – sottolinea ancora Giorgio Angius -. Chiediamo quindi ai candidati alla Presidenza della Regione di tutti gli schieramenti di dichiarare apertamente la loro avversità a questa iniziativa e di impegnarsi, in caso di elezione, affinché la società in house venga cancellata.»

«La soppressione della società costituisce un atto – conclude Angius – fondamentale per la tutela delle professioni tecniche che devono ritornare ad essere protagoniste della scena imprenditoriale della nostra Isola, soprattutto, se si considerano i tanti giovani professionisti che ogni anno sono costretti ad abbandonare la Sardegna in cerca di opportunità nel resto del Mondo.»

[bing_translator]

«Con l’approvazione definitiva del programma proposto da Area, oggi diamo il via agli interventi per l’efficientamento energetico di edifici residenziali pubblici e si concretizza una parte significativa della strategia di innovazione in termini di sostenibilità ambientale e risparmio energetico che abbiamo portato avanti in questi anni.»

L’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini ha commentato così l’approvazione da parte della Giunta, nella seduta odierna, del programma definitivo di Area per l’efficientamento energetico di 18 fabbricati di edilizia residenziale pubblica sul territorio regionale, per un totale di 203 alloggi, con uno stanziamento di 7.998.374 euro.
«La delibera proposta ed approvata oggi – aggiunge Edoardo Balzarini – si affianca, infatti, al grande investimento dell’Unità di Progetto “Interventi per l’efficientamento energetico”, nata dalla collaborazione tra gli assessorati dei Lavori pubblici e dell’Industria, in termini di efficientamento energetico  e microreti che ha coinvolto gli edifici pubblici di proprietà della Regione, nell’ambito dell’azione 4.1.1 del POR FESR 2014/2020, per cui sono stati stanziati 44 milioni di euro per un primo bando al quale hanno partecipato 259 Enti pubblici, con 53 opere finanziate, ed ulteriori 13,5 milioni per il finanziamento di 20 istanze.»

I fabbricati interessati sono quelli di via del Tintoretto a Cagliari, via Pasteur a Iglesias, via Sarrabus, via Trexenta e via Versilia a Oristano, via Oslo a Macomer, viale Funtana Buddia a Nuoro e Via Leoncavallo a Sassari.

Dello stanziamento totale, saranno destinati alla realizzazione degli interventi 7.935.374 euro, mentre 63.240 euro di economie resteranno nella disponibilità di Area. A questi si aggiungono 111.385 che hanno finanziato l’attività di audit energetico svolta da Sardegna Ricerche, sulla base della quale Area ha presentato il programma definitivo degli interventi e la relativa stima dei costi.

[bing_translator]

L’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e l’amministratore unico di Enas Giovanni Sistu hanno ricevuto stamattina, nella sede dell’assessorato, le rappresentanze sindacali dei lavoratori impiegati dall’Enel nelle dighe e negli impianti idroelettrici attualmente gestiti dalla stessa società in Sardegna.

Nel corso dell’incontro sono stati esaminati alcuni dei temi legati al passaggio delle dighe dall’Enel alla Regione, e per la stessa, a Enas, attuale gestore di tutte le opere multisettoriali regionali, come previsto nei provvedimenti recentemente assunti dalla Giunta.

Sentite le preoccupazioni dei sindacati, l’assessore ha ricordato che, anche per quanto riguarda il personale, l’iniziativa dell’Esecutivo si colloca nel quadro delle attività previste e regolate dalla legge regionale n. 19 del 2006 e che, così come verificatosi in passato nel trasferimento delle dighe già gestite dai Consorzi di bonifica, saranno convocati specifici incontri con le rappresentanze sindacali, in cui si affronteranno nel dettaglio le questioni poste.

Edoardo Balzarini ha inoltre comunicato che con un decreto della Presidenza è stata sospesa l’efficacia dei precedenti provvedimenti inerenti l’immissione in possesso delle dighe in attesa delle decisioni del Tribunale superiore delle acque pubbliche sull’istanza cautelare presentata da Enel Spa.

[bing_translator]

C’è la massima disponibilità della Regione a fornire tutto il supporto necessario alla provincia di Nuoro per risolvere nel più breve tempo possibile le problematiche della SP 3 Siniscola-Lodè, resa inagibile da una frana caduta lo scorso 29 ottobre.

La situazione della strada è stata esaminata questa mattina in un vertice convocato dal commissario della provincia di Nuoro Costantino Tidu.

La volontà della Regione di collaborare alla migliore e più rapida risoluzione è stata espressa dal capo di gabinetto dell’assessorato dei Lavori pubblici Mario Uras, che ha partecipato in rappresentanza dell’assessore Edoardo Balzarini.

«Una volta ricevute le indicazioni da parte della Provincia sulle soluzioni che i geologi incaricati riterranno più sicure ed efficaci – ha detto Mario Uras – la Regione, che mette a disposizione, se necessarie, anche le proprie strutture tecniche, supporterà l’Ente per le eventuali coperture finanziarie.»

All’incontro erano presenti anche il direttore del Servizio territoriale opere idrauliche di Nuoro Salvatore Mereu, il geologo Antonio Sanna, il geologo incaricato dalla Provincia Giorgia Laruffa, i tecnici dell’Ente ed i sindaci dei comuni interessati. 

[bing_translator]

Questa mattina il Comitato contro la società di progettazione regionale, autore di un appello pubblico che ha raccolto in pochi giorni oltre duecento adesioni tra ingegneri, architetti, geologi, geometri e tanti altri professionisti che operano nel settore dei lavori pubblici in tutta la Sardegna, è stato convocato ad un tavolo di confronto con il vicepresidente della Giunta regionale Raffaele Paci, gli assessori dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini ed dell’Agricoltura Pier Luigi Caria ed il loro staff.

Erano presenti per il Comitato il coordinatore Giorgio Angius, accompagnato da Noemi Migliavacca ed Alessia Vargiu, per un incontro che è durato due ore, dando la possibilità alle parti di approfondire le modifiche alla delibera di costituzione di Infrastrutture di Sardegna, che oggi pomeriggio approda in Giunta per la quarta volta.

Questo iter così incerto, insieme alla novità di oggi rappresentata dal ritiro del Piano Industriale dagli allegati alla delibera, dimostra chiaramente la scarso convincimento della stessa Giunta su un percorso che il nostro Comitato ha sempre definito sciagurato.

Pur ringraziando la Giunta per l’attenzione dimostrata, il Comitato ribadisce la propria contrarietà ad una società che neanche nelle intenzioni della Giunta potrà essere operativa in tempi brevi, mancando infatti di un Piano Industriale che indichi su quali opere pubbliche andrebbe ad agire e con quali risorse si dovrebbe reggere dopo un primo contributo pubblico.

«Una società pubblica che ricopre sia il ruolo del committente controllore, che quello del progettista da controllare, viola qualsiasi principio di buona amministrazione», ha ricordato Noemi Migliavacca, ingegnere ed architetto. «Il comitato ribadisce il proprio NO a questa società: la regione pensi a potenziare gli uffici tecnici pubblici per gli indifferibili compiti di natura procedurale e di controllo a loro assegnati, lasciando al mondo delle libere professioni le progettazioni e le attività connesse», ha detto Alessia Vargiu, ingegnere idraulico. «Infrastrutture di Sardegna, che ha nel suo statuto tutte le attività di engineering, dalle progettazioni ai collaudi, di ogni tipo di opera pubblica – ha riferito nel corso della riunione il coordinatore ed ingegnere Giorgio Angius – è un cannone puntato contro le libere professioni, perché le basterebbe in futuro una singola delibera di Giunta per acquisire tutte le progettazioni di interi ambiti, dalle sistemazioni idrauliche alle strade, lasciando di fatto senza lavoro decine di studi professionali in Sardegna, che oggi lavorano in un mercato libero, offrendo ottimi servizi a costi molto minori rispetto agli uffici tecnici pubblici».

La Giunta regionale ha espresso oggi la volontà a limitare il campo d’azione a singole importanti opere, ma lo statuto di Infrastrutture di Sardegna non riporta questa limitazione. Il Comitato ha invitato la Giunta a ritirare la delibera ed eventualmente a riproporla con radicali modifiche: limitando la sua attività ai soli aspetti procedurali e di controllo, limitandola ad una singola opera di importo superiore a 50.000.000 di euro e prevedendo la sua liquidazione alla fine di quel singolo lavoro.

[bing_translator]

La Giunta regionale ha approvato la Pianificazione operativa delle procedure di gara della Centrale Regionale di Committenza, che ha analizzato il censimento del fabbisogno delle Amministrazioni aggiudicatrici e realizzato il report sull’attuazione della Pianificazione operativa relativa al 2018. 

Via libera al progetto “Rete Metropolitana del Nord Sardegna, un territorio di città”, firmato ieri dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci a Sassari. Si tratta del 15° progetto chiuso all’interno della programmazione territoriale della Regione, finanziato con 75 milioni di euro per 90 progetti per 8 Comuni (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria) e 228mila abitanti e approvato oggi prima in Cabina di regia e poi in Giunta. Il progetto punta a valorizzare le peculiarità di ciascun protagonista riducendo le differenze e puntando sulle sinergie: il Nord-Ovest della Sardegna viene così ridisegnato e riorganizzato come un’unica, grande, città intelligente, puntando sulla rete e mettendo a sistema politiche, progetti e iniziative, potenziando fortemente i servizi e favorendo innovazione sociale e sviluppo competitivo, e coinvolgendo i protagonisti del mondo istituzionale e economico-sociale nella gestione delle politiche e dei servizi per il territorio. Turismo, ambiente, cultura, qualità della vita, sono le principali azioni in cui si articola.

Riguarda l’alta formazione la prima delle due proposte dell’assessora Virginia Mura che suddivide in due fasi distinte l’attuazione del Programma di Alta Formazione Master and Back. Si inizia con la pubblicazione, da parte di ASPAL, dell’avviso ‘Alta Formazione’ per il riconoscimento delle borse di studio per giovani laureati. Queste consistono in una somma forfettaria, a fondo perduto in base all’ISEE del nucleo familiare di appartenenza, destinata alla copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio e al rimborso delle spese di iscrizione a percorsi formativi post laurem, al di fuori del territorio regionale. La seconda fase prevede la predisposizione e pubblicazione, a cura di SFIRS, di un ‘Avviso prestiti’, a valere sullo strumento finanziario Fondo Alta Formazione, a favore degli ammessi in graduatoria.

La seconda delibera riconosce come Circolo degli emigrati sardi, a norma della legge regionale 7 del 1991, l’associazione culturale sarda statunitense “Great Lakes Sardegna Club”, con sede a Shelby Township, nello Stato del Michigan.

Per lo sviluppo del Cinema in Sardegna la Giunta, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, ha approvato la ripartizione delle risorse per 2 milioni 240mila euro, da destinare alle opere ritenute meritevoli dalla commissione Cinema, che ha valutato i progetti pervenuti entro la data del 2 luglio 2018. I finanziamenti sono così ripartiti: 134mila euro vengono destinati allo sviluppo di sceneggiature per la produzione di lungometraggi di interesse regionale; mentre per le produzione di cortometraggi (di interesse regionale) sono previsti 81mila euro in favore di persone fisiche; i cortometraggi di ditte individuali o Società sono finanziati con 325mila euro, mentre con 5mila euro si finanzia la diffusione e distribuzione delle opere; per la coproduzione di opere prime sono stanziati 550mila euro. Infine, 1 milione di 145mila euro vanno a finanziare la coproduzione di lungometraggi.

Sempre su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena è stato approvato, in via definitiva, il finanziamento di 1 milione 500mila euro per lo sviluppo delle attività musicali popolari.

Su proposta dell’assessorato dell’Industria, di concerto con l’assessorato della Programmazione, la Giunta ha approvato una riapertura selettiva dei termini per usufruire dello strumento denominato “Contratto di Investimento”, destinato ai grandi investimenti industriali compresi tra i 5 ed i 20 milioni di euro. L’avviso sarà destinato alle imprese che intendano proporre un programma di rilancio di stabilimenti chiusi, o programmi di investimento alternativi nelle stesse aree, per i quali è garantito il riassorbimento di tutto o di una parte del personale. La dotazione finanziaria proviene da economie delle risorse già programmate nell’ambito del POR FESR Sardegna 2014-2020.

Come proposto dall’assessore Luigi Arru, la Giunta ha approvato l’aggiornamento del Nomenclatore tariffario regionale della specialistica ambulatoriale, in esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato n. 4902/2018.

Sono state adottate le Linee di Indirizzo per la comunicazione del rischio ambientale per la salute, come previsto dal Piano Regionale di Prevenzione. Approvato, infine, il Progetto formativo di livello regionale per la rete del risk management e dei referenti delle infezioni correlate all’assistenza e dell’antimicrobicoresistenza relativo al biennio 2018-2019.

Decorso il termine di pubblicazione ed acquisite le osservazioni pervenute, la Giunta ha approvato in via preliminare il nuovo Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi. Il Piano, che è rimasto consultabile su SardegnaParteciPA dal 31 agosto al 13 dicembre, verrà inviato alla competente commissione consiliare per il proseguimento dell’iter.

Prorogata la procedura di VIA per l’impianto mobile modulare per il trattamento delle acque della falda dell’area Alcoa Trasformazioni s.r.l., a Portoscuso. Non sarà assoggettato a ulteriore proceduta di VIA il progetto di ripascimento della spiaggia grande di Cala del Faro a Porto Cervo. Approvata l’intesa con la Capitaneria di Porto di Olbia sul Piano di gestione dei rifiuti di porto di Costa Corallina, a Olbia, e di Marina di Ottiolu, a Budoni, in attuazione della direttiva europea relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico.

Nell’attesa dell’aggiornamento dei relativi piani di gestione da parte degli enti locali interessati, sono state approvate le misure di conservazione relative a 8 SIC, all’interno della Rete Natura 2000, i cui piani di gestione non risultano adeguati alle richieste della Commissione Europea. Si tratta degli stagni di Mistras di Oristano, di Sale ‘e Porcus, di Santa Giusta; dell’Isola di Mal di Ventre e Catalano, della Media Valle del Tirso e Altopiano di Abbasanta – Rio Siddu, di San Giovanni di Sinis, della Foresta di Monte Arcosu e infine delle colline di Monte Mannu e Monte Ladu. Giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del primo lotto dell’appalto per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di bonifica del bacino portuale e dragaggio dei fondali antistanti la banchina est nel porto industriale di Portovesme, condizionato al rispetto di prescrizioni con l’implementazione di un piano di indagini e monitoraggi ambientali, a tutela dell’area costiera di Punta S’Aliga, a Portoscuso.

In tema di patrimonio forestale della Regione, infine, è stata attestata la non funzionalità, rispetto alle attività dell’Agenzia Forestas, di un primo primo elenco di beni immobili relativo al Complesso Forestale del Marganai.

La Giunta, su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, ha deliberato di concedere il nulla osta all’immediata esecutività della delibera 105 dell’Amministratore unico di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa), autorizzando l’esercizio provvisorio per il periodo 1 gennaio-28 febbraio 2019. Via libera anche alla prima variazione di bilancio di previsione finanziario 2018/2020, al bilancio di previsione di cassa 2018 e bilancio finanziario gestionale di Enas.

Su proposta dell’assessore Pier Luigi Caria, la Giunta ha approvato oggi tre delibere per il mondo delle campagne. Il primo provvedimento ha licenziato il disciplinare di attuazione sulla “Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionale avversità atmosferica degli eventi verificatisi da maggio a novembre 2018 nell’intero territorio della Regione Sardegna”. L’intensità dell’aiuto è fissata nella misura dell’80%, elevata al 90% nelle zone soggette a vincoli naturali, dei costi ammessi per compensare le perdite di reddito causate dalla distruzione delle produzioni. Possono presentare domanda le Piccole e medie imprese che abbiano subito un danno accertato superiore al 30% della produzione media annua, calcolata sulla base della produzione dei tre anni precedenti. La Giunta, con delibera della scorsa settimana, ha già messo in disponibilità una prima tranche di risorse da 2milioni 997mila 594euro.

L’Esecutivo ha inoltre aggiornato la composizione della Commissione tecnico-scientifica per l’Agrobiodiversità, nominata con la deliberazione n. 48/28 del 2.10.2018, nominando Maurilio Petretto quale rappresentante ed espressione dei comitati o delle associazioni che si occupano di biodiversità, in sostituzione del dimissionario Francesco Mascia.

Ultima delibera riguarda l’approvazione della ventesima variazione del bilancio di previsione 2018-2020 dell’Agenzia regionale Agris Sardegna.