21 December, 2025
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La chiusura del punto nascite dell’ospedale “Paolo Merlo” di La Maddalena è ancora al centro del dibattito politico regionale. Oggi a tuonare contro la decisione è Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia, vicepresidente della competente commissione consiliare regionale.

«E’ una follia. Una scelta incomprensibile – attacca Edoardo Tocco -. L’interruzione dell’attività nel punto nascita dell’ospedale rappresenta uno schiaffo alla popolazione dell’Isola che già è in forte difficoltà per la mancanza di collegamenti con il resto della Sardegna. Un provvedimento che mette a rischio le partorienti. Non è possibile ragionare solo in base ai numeri, mettendo in pericolo la vita di centinaia di mamme residenti nell’Isola. Occorre rivedere il progetto che prevede il trasporto verso l’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, lasciando il punto nascita a La Maddalena. Un servizio indispensabile per gli abitanti dell’arcipelago.»

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Nel corso della discussione della manovra finanziaria in commissione Sanità, il vice presidente Edoardo Tocco (FI) ha sollecitato l’incremento delle risorse finanziarie per i progetti rivolti a persone con gravi patologie; un impegno per le situazioni di disagio all’interno della famiglia, con un maggiore stanziamento per il programma “Ritornare a casa”; l’efficienza dei servizi sanitari sul territorio con i riflettori puntati sui piccoli ospedali dell’interno isolano; e, infine, la continuità delle attività di ricerca negli istituti isolani e personale qualificato nelle corsie dei presidi socio sanitari.

«Ci saremmo attesi un pacchetto di investimenti per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini – sottolinea Edoardo Tocco – ma dal documento contabile appare evidente che non ci potrà essere un salto di qualità della sanità sarda. E’ palese che non possiamo votare a favore di un bilancio che riserva poca attenzione alle emergenze sociali e sanitarie, con reparti che devono fronteggiare la soppressione di importanti servizi. E’ scontato che i cittadini dell’interno della Sardegna siano preoccupati per la cancellazione di alcune eccellenze sul territorio con le sforbiciate nei nosocomi considerati di serie B. Ritornare a casa è un tassello fondamentale – conclude Edoardo Tocco – per l’universo delle persone disabili e i soggetti sofferenti. L’auspicio è che possano essere implementati gli stanziamenti per questi programmi.»

 

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La commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Psi) ha dato il via libera, con l’astensione della minoranza, alla legge di stabilità relativa al settore sanitario pur riservandosi di proporre al Consiglio alcuni emendamenti di merito. Due, in particolare, riguardanti l’aumento delle risorse per i Centri anti-violenza, sono stati annunciati da Rossella Pinna del Pd ed Emilio Usula dei Rossomori.

Prima del voto, la commissione ha ascoltato la relazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru sulle politiche sociali.

Nel suo intervento Arru ha dichiarato che «rispetto all’anno precedente la legge di stabilità 2017 prevede sia un aumento consistente delle risorse (da 255 ad oltre 339 milioni) che misure fortemente innovative coerenti con la strategia di fondo di superare le politiche di sostegno passivo (sostanzialmente di tipo economico) per puntare ad una vera inclusione sociale della persona, all’aumento della sua autonomia e della sua capacità di recuperare una normale vita di relazione».

«Le voci di spesa in significativo aumento – ha spiegato Arru – sono infatti quelle che riguardano il Reis (reddito di inclusione sociale, 30 milioni), le politiche per la famiglia con azioni mirate alla crescita della genitorialità consapevole ed alla compatibilità casa-lavoro (25 milioni) ed il sistema integrato dei servizi alla persona (20 milioni).»

«Si tratta di interventi – ha aggiunto l’assessore – che utilizzano risorse della Regione, dello Stato e dell’Unione europea con queste ultime che segnano il passaggio ad un approccio diverso alle politiche sociali, attraverso lo sviluppo di progetti complessi che comprendono anche la verifica del lavoro svolto e dei risultati ottenuti.»

«Riteniamo di aver imboccato la strada giusta – ha aggiunto Arru – la Sardegna ha un sistema di welfare ai primi posti in Italia per quanto riguarda le risorse impiegate ma la qualità percepita dai cittadini non è certamente alta e c’è poi un problema complessivo di efficienza del sistema pubblico che, per quanto riguarda la Regione, è anche di risorse umane: basti pensare che gli organici del settore politiche sociali dell’assessorato sono simili a quelli dei servizi sociali del comune di Cagliari.»

Rispondendo ad una domanda del consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco, l’assessore della Sanità ha annunciato alcune novità sul programma “Ritornare a casa” per il quale, grazie all’utilizzo di 9 milioni di economia, la dotazione finanziaria arriverà a 39 milioni. «Ma oltre alle risorse – ha detto Arru – siamo intervenuti per razionalizzare il sistema, aumentando la platea dei beneficiari, semplificando passaggi burocratici che creavano inutili disagi alle famiglie ed eliminando disuguaglianze nei trattamenti delle diverse patologie».

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Luigi Ruggeri e Rossella Pinna del Pd, Augusto Cherchi del Partito dei Sardi, Luca Pizzuto di Sel, Edoardo Tocco di Forza Italia ed Emilio Usula dei Rossomori.

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Sul servizio di elisoccorso in Sardegna, Edoardo Tocco (FI) propone una convenzione con l’Aeronautica militare. Una piattaforma nella base di Decimomannu per gli interventi che vanno dal Cagliaritano all’area di Oristano e Iglesias. Un distaccamento ad Alghero Fertilia per il Nord Sardegna, comprese le emergenze in Gallura. E’ la geografia del servizio di elisoccorso nell’Isola che potrebbe essere una realtà attraverso una convenzione con l’Aeronautica.

Parte dall’attività limitata dell’attuale sistema, il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), per prospettare un cambio di marcia nel settore dell’emergenza urgenza.

«Costi troppo alti e tempi di intervento che si allungano all’infinito. La verità è che in Sardegna, dal 2013, è stato trasferito il reparto 80esimo Centro Sar, ma non si è utilizzato il potenziale di questo avamposto – dice Edoardo Tocco -. La Regione avrebbe infatti la possibilità di attivare una convenzione con l’Aeronautica militare per garantire interventi per tutto l’arco della giornata 24ore, senza interruzioni notturne. Una macchina già collaudata, considerato che sia i medici che i gruppi speleologici si addestrano con in mezzi dell’Aeronautica.» Un piano che – secondo Tocco – potrebbe consentire un salto di qualità dell’emergenza urgenza.

«Senza dubbio – aggiunge Edoardo Tocco – si riscontrerebbero dei soccorsi più rapidi ed efficaci. Si tenga conto peraltro che la Regione ha già stanziato 91 milioni di euro per il servizio di elisoccorso. Un accordo con l’Aeronautica avrebbe dei costi molto ridotti, in grado di garantire un risparmio consistente. Non solo. Le professionalità interne alle forze armate sarebbero pescate dal contingente isolano, mentre con l’attuale disegno l’appalto verrebbe dato ad una ditta della Penisola, con i capitali isolani che andrebbero dunque all’esterno. Il salvataggio dei pastori, isolati a Urzulei a causa del maltempo, indica – conclude Edoardo Tocco – ancora una volta la necessità di un intervento di emergenza che possa coniugare per la Sardegna sicurezza e tempestività.»

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Il vice presidente della commissione Sanità Edoardo Tocco (FI) promette battaglia sulla chiusura di nove punti nascita in Sardegna. Una decisione del ministero della Salute, per il mancato raggiungimento di 500 parti all’anno. Tra queste strutture sono elencati anche gli ospedali “Paolo Merlo” de La Maddalena e “Nostra Signora della Mercede” a Lanusei. «Assurdo. Il piano di razionalizzazione della sanità si traduce in tagli dei servizi fondamentali – dice Edoardo Tocco -. Si dovrebbe invece tener conto del fatto che il presidio di La Maddalena è di fatto in un arcipelago. Per raggiungere il punto nascite più vicino occorre prendere il traghetto. C’è poi anche la questione viabilità interna alla Sardegna. Non bastano le sforbiciate alle cliniche private, ora si cerca di sopprimere ulteriori punt. Occorre che la Regione utilizzi il pugno di ferro con il ministero non solo per tenere aperti questi importanti presidi, ma anche metterli in sicurezza – aggiunge Edoardo Tocco -. Porre un limite di nascite non ha senso, occorre però tutelare le mamme che si rivolgono a queste strutture, perché potrebbe esserci una complicazione importante nel cuore della notte e bisogna essere certi che qualunque struttura sia in grado di intervenire. Il direttore della Asl unica Moirano si attivi per tenere aperti i complessi sanitari. Occorre trovare le risorse per garantire che tutti i punti nascita, anche quelli con meno di 500 parti all’anno, siano in piena sicurezza. Per noi la specificità del territorio sardo ha un’enorme importanza e le richieste che arrivano devono essere soddisfatte.»

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«Si sblocchino subito i contributi alle società sportive». E’ l’appello lanciato dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, che ha deciso di portare il problema in commissione, sollecitando un intervento immediato dell’assessore Firino.

«La Giunta regionale – dice Edoardo Tocco – deve sbloccare subito i pagamenti, che consentono alle compagini di svolgere i tornei nazionali. E’ assurdo che i finanziamenti vengano pagati a marzo, con il rischio che molte società si vedano a ridimensionare i progetti di inizio stagione. Le società sono sull’orlo del precipizio con difficoltà nei pagamenti di tecnici, giocatori e trasferte. Da qui la necessità di assicurare alle squadre la giusta considerazione, con la corresponsione dei contributi dovuti per lo svolgimento dei campionati. Il plotone delle compagini impegnate nel calcio a cinque, basket, volley, tennis tavolo, pallanuoto, hockey su prato e rugby rappresenta l’immagine della Sardegna. Un intervento finanziario – conclude Edoardo Tocco – andrebbe a premiare gli sforzi fatti dai sodalizi per portare la bandiera dell’Isola in giro per l’Italia ed in alcune competizioni europee».

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco sollecita la convocazione della commissione Sanità, di cui è vicepresidente, per esaminare le problematiche del comparto sanitario, con sforbiciate dei presidi e aumento dei costi relativi ai servizi essenziali. La richiesta urgente arriva dopo il sit in dell’Unione sindacale di Base, rappresentanza dei pensionati, sotto il palazzo del Consiglio regionale che hanno manifestato il loro malcontento dentro l’emiciclo del Consiglio.

«La sanità – attacca Edoardo Tocco – non può essere considerata a livello ragionieristico, ma occorre una razionalizzazione seria che vada al di là della Asl Unica. La politica dei tagli ai servizi sta producendo lo spopolamento e la desertificazione della Sardegna, con una lacerazione economica dei territori. E’ necessario un summit urgente con i rappresentanti sindacali – conclude Edoardo Tocco – finalizzata a illustrare proposte per il miglioramento dell’assistenza e esporre i disagi del settore sanitario in Sardegna.»

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È atteso per domani mattina il parere della II commissione, presieduta da Gavino Manca (Pd), sul piano di dimensionamento scolastico 2017-2018, adottato dalla Giunta regionale lo scorso 12 gennaio con la deliberazione n. 2/14. La nuova convocazione del parlamentino della Pubblica istruzione è arrivata al termine dell’audizione dell’assessore Claudia Firino che ha registrato una sostanziale condivisione, da parte dell’intera maggioranza, del documento che ridefinisce la rete scolastica regionale e l’offerta formativa in Sardegna.

Le situazioni critiche evidenziate nel corso dei rispettivi interventi dai consiglieri Edoardo Tocco (Fi), Mario Tendas (Pd), Ignazio Locci (Fi), Eugenio Lai (Sel) e Rossella Pinna (Pd) e dallo stesso presidente Gavino Manca, attengono questioni che sono state oggetto di segnalazione alla commissione e che riguardano in particolare: le scuole primarie di Goni e Segariu (la cui riapertura è stata sollecitata dal consigliere Tocco e dalla consigliera Pinna); la richiesta dell’Unione dei comuni dell’Alta Marmilla per l’istituzione di un “istituto globalizzato” nonché l’attivazione di un nuovo indirizzo “agrario sperimentale” per l’istruzione secondaria (sostenuta anche dal consigliere Tendas); la richiesta dell’istituto Einaudi di Senorbì per l’attivazione dell’indirizzo formativo “Servizi socio-sanitari” (supportata dal consigliere Lai e dalla consigliera Pinna); l’istituzione di un istituto globalizzato per le scuole secondarie di Sant’Antioco (illustrata dal consigliere Locci) e l’attivazione a Sassari nell’istituto “Pellegrini” dell’indirizzo “Viticoltura e enologia” , ribadita da Gavino Manca.

Il consigliere del Partito dei sardi, Roberto Desini, ha invece ricordato le sottolineature critiche rivolte al piano per la scuola da parte del suo partito («non si possono calare in Sardegna criteri e parametri nazionali») ma ha riconosciuto «la disponibilità dell’assessore Firino per superare le diverse problematiche evidenziate dal Pds». Desini insieme con il consigliere dei Rossomori, Paolo Zedda, ha posto l’accento sulla necessità di una legge regionale sull’istruzione. «Sarebbe inoltre opportuno – ha spiegato Zedda – riaprire il confronto con lo Stato per stipulare accordi di maggior vantaggio per la Sardegna, così come è avvenuto per Valle d’Aosta e Friuli, sulla base delle deroghe concesse alle Regioni in cui insistono consistenti minoranze linguistiche».

L’assessore della Pubblica Istruzione ha dapprima illustrato i contenuti del piano di dimensionamento, soffermandosi sui criteri e gli obiettivi: «Abbiamo lasciato ai territori, attraverso le conferenze provinciali, l’organizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa». Su quest’ultimo aspetto Claudia Firino ha rimarcato l’attenzione dell’assessorato, sulla base del pronunciamento della stessa commissione Cultura, per scongiurare duplicazioni e una eccessiva parcellizzazione dell’offerta formativa.

Rispondendo ai quesiti e alle questioni sollevate dai singoli consiglieri, l’assessore della Cultura, ha ribadito «aperture e disponibilità, per andare in contro alle esigenze dei territori» ma per il caso della riapertura delle scuole primarie di Goni e Segariu ha precisato che le competenze sono in capo al ministero ed ha escluso che i due istituti scolastici possano rientrare all’interno del piano di dimensionamento 2017-2018. «Così come sono prerogativa del ministero», ha spiegato la Firino replicando alla consigliera Pinna che aveva mostrato perplessità sui criteri utilizzati per definire i 10 ambiti scolastici in cui è stata suddivisa l’Isola, «ma non ci sfugge l’importanza di tale strumento per quanto attiene in particolare la mobilità degli insegnanti ed è per questo che, nonostante non sia di aiuto la transizione istituzionale che interessa gli Enti locali, siamo pronti a sostenere eventuali proposte di modifica».

L’assessore ha quindi rassicurato il consigliere Tendas ed anche il vice presidente del Consiglio, Ignazio Locci, ricordando che in sede di approvazione definitiva delle linee guida è prevista «la revisione delle decisioni riguardanti gli istituti globali» e si è detta pronta a valutare «con precisi criteri che garantiscano equità e parità di trattamento» le proposte riguardanti le attivazioni di nuovi indirizzi formativi nei diversi istituti dell’Isola che ne hanno ravvisato l’opportunità.

«Invito i consiglieri – ha concluso l’assessore Firino – a considerare il piano di dimensionamento e la riorganizzazione della rete scolastica regionale all’interno  delle politiche per il diritto allo studio messe in campo da questa amministrazione, insieme con l’efficacia delle azioni intraprese e delle importanti risorse stanziate per migliorare la scuola, ma ammetto però che alla Sardegna manca ormai da troppo tempo una legge sarda sull’istruzione.»

 

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco ha presentato una mozione con la quale sollecita lo stanziamento di maggiori risorse per le squadre sportive isolane impegnate nei campionati nazionali, la riapertura di una vertenza con la compagnia Alitalia per le tariffe agevolate a favore delle società, stanziamenti per l’adeguamento dell’impiantistica sportiva in Sardegna.

«Gli stanziamenti a favore dello sport isolano, con le sforbiciate ai contributi promessi alle società sarde ad inizio stagione – spiega Edoardo Tocco – risultano essere stati dimezzati. E’ diventato così impossibile programmare la stagione agonistica. Tantissime società sarde si troveranno costrette a tagliare i budget stanziati ad inizio stagione per portare avanti lo svolgimento dei campionati in corso, con la rinuncia ad atleti di spessore e, in alcuni casi, la mancata programmazione delle trasferte nella Penisola che generano dei costi insopportabili. I vertici di Alitalia hanno cancellato le promozioni in favore delle società sportive isolane, nonostante queste risultino maggiormente convenienti dei costi in regime di continuità territoriale. Da qui la necessità di riaprire il dialogo con la compagnia.»

«L’impiantistica sportiva è inadeguata alle esigenze delle società sportive – conclude Edoardo Tocco –. Serve un impegno della giunta per un ammodernamento delle strutture sparse nei territori, consentendo così lo svolgimento dei campionati nazionali.»

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Mercoledì, alla ripresa dei lavori del Consiglio regionale, nell’aula di via Roma, approderà l’interpellanza sul bando “Diamante impresa”, già interamente finanziato con due milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo con l’obiettivo di incrementare l’occupazione degli immigrati. La minoranza accusa la Giunta Pigliaru di negligenza nei confronti dei cittadini sardi, con un intervento che rischia di mettere fuorigioco le imprese isolane. Il capogruppo Pietro Pittalis e il consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia), primi firmatari dell’interpellanza, non risparmiano stoccate. «Non si mettono in discussione i valori di umanità e solidarietà inclusi nel bando. Nessuna contrarietà all’accoglienza dei migranti – sottolineano i due consiglieri di Forza Italia – ma pensiamo che le aziende isolane, che sono state schiacciate dalla crisi economica, avessero necessità di risorse indispensabili per lo sviluppo. Si tratta, di fatto, di una discriminazione nei confronti dei cittadini sardi, visto che la giunta appare insensibile alle nuove povertà che si trovano nei nostri centri». Da qui la richiesta di delucidazioni e chiarimenti su un intervento che sembra anomalo.

«Soprattutto – concludono Pietro Pittalis ed Edoardo Tocco – è in netto contrasto con le condizioni di difficoltà che colpiscono le attività produttive isolane. E’ necessario comprendere se la giunta abbia la consapevolezza della gravità sociale in Sardegna, con le statistiche che rappresentano l’aumento esponenziale della disoccupazione, con una punta di oltre il 25 per cento in alcune zone dell’Isola e la mancanza di nuove prospettive occupazionali per i giovani. Sarebbe opportuno destinare dei finanziamenti per favorire nuove assunzioni nelle aziende sarde, con misure di sostegno all’artigianato e al commercio e interventi per la nuova imprenditorialità isolana.»