29 March, 2024
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Dopo il grande successo di Stefano Benni, arrivano al festival Street Books di Dolianova tre autori sardi che con le loro novità editoriali stanno riscuotendo nelle librerie di tutt’Italia il favore del pubblico, nel segno della narrativa, del noire della poesia. A Villa de Villa martedì 10 luglio arriva Francesco Abate con il suo “Torpedone trapiantati”, mentre mercoledì 11 spazio a Piergiorgio Pulixi con le atmosfere criminali del romanzo “Lo stupore della notte” e le “Piccole tracce di vita” del “parolaio” Andrea Melis, che proporrà i suoi versi in un recital insieme all’arpista Raoul Moretti. Martedì 10 il programma sarà arricchito anche dalla live performance “Trasmutations [I] the yin side” con la cantante Dalila Kayros, il musicista Danilo Casti e Manuel Carreras al disegno luci. Ma nel corso delle due giornate da non perdere anche le rubriche del festival con le pillole di letteratura di Dario Cosseddu dedicate a Ludwig Wittgenstein e Ernst Junger, i Racconti DiVini, l’Intervallo dedicato alle memorie di Dolianova, il Bibliositting per i più piccoli, l’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, e i Titoli di coda proposti da Video Vision.

 Una «comitiva di sopravvissuti»: a dieci anni esatti dal suo trapianto di fegato, Francesco viene invitato a una rimpatriata cui interverranno cento trapiantati assieme alle rispettive famiglie. È titubante, non sa se partecipare, ma alla fine, trascinato per un orecchio dalla Mamma, sale con lei sul pullman. Inizia così la storia di “Torpedone trapiantati”, l’ultimo libro di Francesco Abate che l’autore cagliaritano presenterà martedì 10 luglio a Villa de Villa con inizio alle 21.00 e le letture di Giacomo Casti. 

Acciacchi, fobie, farmaci indispensabili e piccole miserie: i protagonisti di questa gita somigliano ciascuno a una maschera della commedia, dal timido al giullare, dallo sbruffone al pauroso. In comune hanno il fatto di essere nati due volte, che è un dono immenso, ma anche una responsabilità. Quella di dover essere felici. Con la sua voce carognesca e a tratti malinconica, Abate ci racconta la storia della nostra fragilità e, al contempo, della nostra cocciuta voglia di vivere.

Dopo la pillola di letteratura dedicata a Ludwig Wittgenstein, alle 22.30 è il momento della musica. “Trasmutations [I] the yin side” è il titolo del live performance in due movimenti che vedrà protagonisti Dalila Kayros (voce, elettronica), Danilo Casti (elettronica) e Manuel Carreras (disegno luci). Il primo movimento è di Dalila Kairos: la voce di ciò che è impalpabile viene espressa attraverso la forma del suono; il suono della trasformazione. L’azzurro caratterizza l’impronta sonora-concettuale composta da voci delicate e suoni elettronici meccanici. Il secondo movimento è di Danilo Casti: Incontro di suoni analogici e digitali, ritmi generativi e monolitici tra l’Idm e l’industrial noise. Il suono dello sgretolamento e la ricomposizione dei frammenti. A integrare i due movimenti  un’installazione illuminotecnica speciale a cura di Manuel Carreras. 

La serata si aprirà invece alle 19.00, sempre nel segno dei più piccoli con il laboratorio creativo e di lettura “Il metodo Sherlock Holmes”, rivolto ai bambini e alle bambine dai 6 ai 10 anni, mentre per l’appuntamento Racconti DiVini sarà protagonista il vino Sibiola, un IGT Rosé delle Cantine di Dolianova. In conclusione invece come sempre l’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, e i Titoli di coda a cura di Video Vision.

Dopo essere stati insieme nel Collettivo Mama Sabot, Piergiorgio Pulixi e Andrea Melis si ritrovano a Dolianova, protagonisti della giornata di mercoledì 11 luglio. Se il primo ha proseguito la sua traiettoria di noirista, il secondo si è scoperto felicemente poeta. A Street Books saranno così protagonisti di un doppio appuntamento nel segno della qualità. Si parte a Villa de Villa, alle 21.00, con la presentazione del romanzo Lo stupore della notte”. Considerato la voce under 40 più brillante del noir italiano, Piergiorgio Pulixi (che dialogherà con Francesca Spanu) si avvale di fonti confidenziali per esplorare nel suo romanzo gli oscuri rovesci delle strutture di pubblica sicurezza con un personaggio fortissimo, la commissaria, Rosa Lopez.

Dopo la pillola di letteratura dedicata da Dario Cosseddu a Ernst Junger, alle 22.30, va in scena il recital “Piccole tracce di vita”, di e con Andrea Melis e le musiche dell’arpista Raoul Moretti. Uno spettacolo di parole e musica, tratto dall’omonimo libro di recente edito da Feltrinelli, per dire che la poesia è negli occhi di chi legge. Spesso però chi legge ne è inconsapevole. Così sono i poeti ad aiutarci a dar voce alle emozioni, a ricordarci la nostra grammatica interiore. Andrea Melis si definisce un semplice “parolaio”, ma è in realtà un fine cantore dell’immediatezza e un esponente di quella nuova generazione di poeti contemporanei che riesce a parlare anche ai più giovani e ai nativi digitali. 

Insieme ai due momenti letterari, il programma proporrà anche il consueto appuntamento per i più piccoli con il laboratorio creativo e dilettura “L’isola del tesoro” (a partire dalle 19.00, per bambini dai 6 ai 10 anni), il Racconto DiVino dedicato alle 20.45 al Rosada (Cannonau DOC Rosato delle Cantine di Dolianova).

 

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DIBATTIMENTO

L’Associazione Culturale saphyrina, come si evince dalla locandina, presenterà il prossimo venerdì 22 gennaio, alle 18.30, all’ExMe., la riproduzione anastatica del volume “I fatti del 7 gennajo 1881 in Carloforte – Riassunto del dibattimento” edito nel 1882. Si tratta di un libro prezioso che offre uno spaccato eccezionale della società carolina del secondo Ottocento.

Il 7 gennaio 1881 ci fu, infatti, a Carloforte, una dura protesta contro l’abbassamento dei noli del trasporto del minerale da 4 a 3 lire (gli scioperi con Cavallera e la costituzione delle Leghe avverranno solo 17 anni dopo). Nella notte 45 carlofortini (non tutti battellieri) furono arrestati. Nel giugno dello stesso anno si svolse il processo nel quale oltre gli imputati furono ascoltati oltre 100 testimoni, tra cui il parroco Don Nicolò Biggio e l’inossidabile Sindaco (lo fu per quarant’anni) Segni Paolo Sciù Pàulin, oltre a tanti carlofortini che allora “contavano”. Il processo che vide gli interventi di oltre dieci avvocati, il fior fiore, allora, del foro cagliaritano, iniziò il 18 giugno e si concluse il 2 luglio (allora la giustizia aveva un’altra velocità) con l’assoluzione di 22 imputati mentre gli altri furono condannati da un anno a 15 giorni di carcere “sofferto”.

Un libro che chi ama Carloforte e la sua storia non può, davvero, non possedere.

Questa nuova pubblicazione si aggiunge alle altre che la saphyrina, oltre ai diversi numeri dei Quaderni Tabarchini, la rivista patinata con tanti inediti, ha promosso in questi ultimi tre anni: la stampa del manoscritto dell’ing. Enrico Maurandi sulla storia di Carloforte e la pubblicazione dell’inedito (per lo meno in lingua italiana) capolavoro di Ernst Junger: San Pietro. Due libri che hanno riscosso un successo che è andato al di là di ogni rosea previsione, che hanno fatto apprezzare nostra storia di Carloforte e l’isola anche a chi questa e quella non conosceva.

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E’ in programma questa sera, dalle ore 20.00, sulla Terrazza dell’Hotel Riviera, a Carloforte, la presentazione del libro “San Pietro”, di Ernst Junger, scritto dal grande scrittore tedesco nel 1957 ed ora tradotto in italiano.

Interverranno Alessandra Iadicicco, giornalista e traduttrice, e Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

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