25 April, 2024
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“Tutto il sistema deve crescere insieme con la necessaria collaborazione fra le Istituzioni, per essere pronti ad aumentare le inoculazioni, man mano che si incrementeranno le dosi di vaccino. Attualmente siamo in una media tra le 6 e le 7mila vaccinazioni al giorno, che rispondono alle dosi di siero consegnate all’Isola. Speriamo di poter crescere, verso la fine di aprile, attorno alle 12mila somministrazioni per poi arrivare a regime a 17mila non appena arriverà anche il vaccino della Johnson&Johnson.”

Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas, a margine dell’inaugurazione del nuovo ‘Hub’ per le vaccinazioni anti-Covid, aperto oggi alla Fiera di Cagliari, in occasione della visita del Commissario per l’emergenza Covid-19, il generale dell’Esercito, Francesco Paolo Figliuolo, ed il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio. Presenti anche gli assessori regionali della Sanità, Mario Nieddu, e della Difesa dell’ambiente, con delega alla Protezione Civile, Gianni Lampis.

“La Sardegnaprosegue il Presidente – riuscirà a rispettare gli obiettivi fissati a livello nazionale, stiamo già lavorando tutti perché questo avvenga e l’inaugurazione del secondo ‘Hub’ vaccinale di Cagliari è sicuramente una risposta in questo senso. Incrementeremo ulteriormente il numero degli ‘Hub’, che andranno ad aggiungersi a quelli già attivi a Olbia, Sassari e Nuoro. La ramificazione è in tutta la Sardegna e cercheremo ulteriori collaborazioni anche con iniziative del terzo settore e del volontariato per raggiungere l’intero territorio regionale”.

Sulla classificazione della Sardegna in zona arancione e l’attuale situazione pandemica il Presidente precisa: “Con l’attività di screening e di vaccinazione speriamo di riportare la Sardegna nella zona bianca. È una sfida di sistema dove ciascuno deve fare la propria parte, dalle istituzioni ai cittadini. Siamo tutti impegnati affinché la Sardegna si liberi dal virus”.

Sul numero di vaccinatori in campo: “Abbiamo ampliato la plateaconclude il Presidentegrazie all’accordo con i medici di base. C’è la possibilità di un’ulteriore implementazione con gli Odontoiatri e stiamo ragionando con le forze armate in modo tale da capire se c’è la possibilità di avviare una collaborazione con il personale medico e sanitario da poter integrare nel sistema attuale”

Sulla visita del commissario Figliuolo l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, dichiara: “Un segnale d’attenzione da parte del Governo e della struttura commissariale per l’Emergenza. Abbiamo già avviato un’accelerazione sulla campagna di vaccinazione e l’apertura del nuovo ‘Hub’ restituisce la misura del lavoro che si sta svolgendo. Ora attendiamo che arrivino più dosi rispetto a quelle consegnate finora e con una puntualità maggiore. È bene ricordare che la Sardegna ha ricevuto il 5% di dosi in meno rispetto al criterio che prevede una distribuzione basata sul peso della popolazione. Abbiamo dimostrato la nostra capacità di inoculazione e potremo ampliarla ulteriormente con l’attivazione di nuove strutture”. 

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«Il bilancio della lotta agli incendi in Sardegna nella stagione in corso non è certo fra i peggiori degli ultimi decenni. Anzi, dati alla mano, possiamo dire che nonostante il numero delle segnalazioni dei roghi sia aumentato le estensioni delle superfici divorate dalle fiamme sono diminuite. Un elemento che dimostra l’efficienza della macchina di intervento messa in campo dalla Regione, che certamente va ancora migliorata, ma che ci incoraggia allo stesso tempo nel proseguire sulla strada intrapresa». Lo ha detto ieri mattina l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, durante la conferenza stampa tenuta a Cagliari nella sede della centrale operativa della Protezione civile, dove è stato presentato uno studio accurato sull’andamento delle campagne antincendio in Sardegna a partire dal 1971 fino a oggi.
Il report ha permesso di mettere in evidenza come, per esempio nel periodo 1998-2015, nonostante l’aumento delle segnalazioni degli incendi si attesti su un più 10%, tutti i dati sulle superfici medie percorse dalle fiamme sono in diminuzione. Sempre nella stessa finestra temporale, con i dati medi presi in considerazione fino al 24 luglio di ogni anno, sulle estensioni boschive c’è stato un calo del 7%, mentre sulle aree non boschive si è scesi del 35%. Un meno 28% anche per il totale delle superfici percorse dai roghi e un meno 34% sulla media degli ettari che interessa ogni singolo incendio. Nella campagna del 1998, sempre fino al 24 luglio, un incendio si estendeva mediamente per quasi 17 ettari, oggi si ferma invece a 5,54 ettari.
In video conferenza da Roma è intervenuto il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha detto: «Bisogna dare atto alla Sardegna di aver garantito una flotta aerea adeguata, anzi ha aggiunto un mezzo in più. La Sardegna, a differenza di altre regioni, ha garantito una presenza che in altri territori è stata ridimensionata a seguito della riorganizzazione della spesa».
«La situazione della lotta agli incendi, come ben precisato dal capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, è difficile in tutta Italia e decine di miglia di unità sono impegnate ogni giorno per limitare i danni a cose e persone – ha aggiunto la titolare dell’Ambiente -–. Un dispiegamento di forze e mezzi che vede la nostra Regione impegnata con circa 8mila e 500 operatori, 12 elicotteri regionali (compreso l’elicottero di élite Super Puma, con prestazioni di volo e di carico all’avanguardia), 3 canadair di stanza in Sardegna e circa 1200 mezzi a terra». Le persone mobilitate per la campagna antincendi 2016 vengono dalla direzione generale della Protezione civile (83 unità), Corpo forestale e di Vigilanza ambientale (1362 unità), Agenzia regionale Forestas (2753 unità), 120 compagnie barracellari con oltre 1700 operatori e circa 2600 volontari provenienti da 103 organizzazioni. Il sistema di controllo e avvistamento degli incendi è coperto da vedette fisse e da quelle itineranti. Fra le centinaia di vedette, sono circa 70 le operative h24, mentre salgono a 90 le postazioni in servizio per le 16 ore diurne.

«Studiare i dati elaborati sulle campagne precedenti – ha spiegato l’assessore Spano – è fondamentale per capire dove migliorare il nostro intervento, portando al massimo le prestazioni e i risultati di uomini e mezzi. Per questo abbiamo presentato proprio oggi le pubblicazioni sulle stagioni antincendio 2014 e 2015. Un report che vuole essere uno strumento di analisi puntuale e accurata delle stagioni antincendio per meglio comprendere la complessità del sistema e meglio fronteggiare ciò che avverrà in futuro.»

Alla conferenza stampa di ieri mattina hanno inoltre partecipato il comandante del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, Gavino Diana, il direttore generale della Protezione civile della Sardegna, Graziano Nudda, il direttore generale dell’Agenzia Forestas, Antonio Casula, il direttore del dipartimento Meteo climatico ARPAS, Giuseppe Bianco, e Silvio Saffiotti della direzione generale dei Vigili del fuoco per la Sardegna.

Canadair Il Canadair in azione a CarboniaCanadair 1

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Il presidente Francesco Pigliaru ha firmato oggi a Palazzo Chigi, con il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il coordinatore di #italiasicura della Presidenza del Consiglio dei Ministri Mauro Grassi e il capo della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio, l’Accordo di Programma che dà ufficialmente il via libera alla prima parte di stanziamenti statali dedicati agli interventi per mettere in sicurezza la città di Olbia, con uno stanziamento di 25 milioni di euro per iniziare subito i lavori di mitigazione del rischio idraulico.

Nel suo intervento al momento della firma, il presidente Pigliaru ha espresso il suo apprezzamento per la produttiva collaborazione instaurata fra Regione e Governo nell’affrontare tempestivamente l’emergenza della città gallurese. In particolare, Pigliaru ha voluto sottolineare il valore della flessibilità applicata davanti all’urgenza: i 16.300.000 euro stanziati dallo Stato, infatti, provengono dal Primo Stralcio del Piano contro le alluvioni nelle città metropolitane.

«È stato preso in considerazione un caso come quello di Olbia nonostante non faccia parte della struttura di città metropolitana, cui si fa principalmente riferimento in questo Piano – ha dichiarato il presidente della Regione – perché è stata riconosciuta l’importanza di intervenire con urgenza, e questo grazie al Governo e alla buona relazione che abbiamo avuto nel definire questo intervento. Quello di oggi è un segnale davvero molto concreto – ha aggiunto Pigliaru – di cui credo possiamo essere tutti orgogliosi, a dimostrazione che la buona collaborazione tra Stato e Regioni può creare opere fondamentali per il benessere e la sicurezza dei cittadini. Questi primi 16 milioni stanziati dallo Stato sono un intervento importantissimo per una città e una Regione che nelle ultime settimane hanno avuto tre allerte rosse.»

L’Accordo di programma riguarda la completa attuazione del 1° Lotto di interventi per complessivi 25.300.000 euro, di cui 9 milioni resi disponibili dalla Regione Sardegna nell’ambito del Piano Regionale Infrastrutture e 16.300.000 finanziati con il Primo Stralcio del Piano contro le alluvioni nelle città metropolitane (Delibera CIPE 32/15). Gli interventi riguarderanno le vasche di laminazione sui bacini dei rii Siligheddu e San Nicola, che consentiranno nell’immediato un abbattimento significativo delle portate di piena.

Altre risorse, pari a 64.900.000, sono state programmate su Olbia sempre all’interno del Piano nazionale contro le alluvioni nelle aree urbane e saranno rese disponibili nelle successive annualità nell’ambito del Piano Nazionale 2015-2020 contro il dissesto idrogeologico. Il fabbisogno complessivo di Olbia, stimato in 125,3 milioni di euro su 4 lotti, sarà coperto dunque con 81 milioni di provenienza statale (di cui oggi la prima tranche per il primo lotto) e da fondi regionali, di cui 32 milioni dal mutuo infrastrutture e il resto da altri finanziamenti.

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Donatella Spano A

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, è stata nominata presidente vicario della Commissione speciale di Protezione civile.

«E’ un ruolo che porterò avanti con energia, la stessa con cui ho voluto la ricostruzione del Sistema regionale – ha dichiarato l’assessore Spano -. La Commissione lavorerà con efficienza e rapidità per rispondere alle esigenze di Protezione civile anche in vista di possibili modifiche del Sistema nazionale e locale.»
Donatella Spano, ieri a Roma, ha partecipato alla prima seduta dell’organismo istituito dalla Conferenza delle Regioni. La plenaria è stata preceduta dal vertice a tre con il capo del Dipartimento nazionale Fabrizio Curcio e il presidente della Commissione speciale, l’assessore della Provincia Autonoma di Trento, Tiziano Mellarini. Nell’incontro sono state definite le linee di indirizzo che, di concerto, i due presidenti dovranno impostare nelle relazioni tra Regioni e Dipartimento nazionale, soprattutto alla luce del disegno di legge attualmente in discussione al Senato.
Durante la plenaria sono state approvate le linee guida sull’armonizzazione per tutta Italia dei codici colore, cioè la codifica di quattro colori associati, in modo biunivoco, ai livelli di allertamento: il verde per l’assenza di criticità, il giallo per l’ordinaria, l’arancione per quella moderata e il rosso per la criticità elevata. Tutte le regioni dovranno procedere con l’adeguamento. «Un punto su cui la Sardegna ha giocato d’anticipo inserendo questo standard nel Manuale operativo entrato in vigore lo scorso febbraio – ha concluso l’assessore Spano -. La codifica prevede anche l’allerta temporali e su questo fronte, per una maggiore efficacia, ci adegueremo in brevissimo tempo all’armonizzazione appena approvata»