28 March, 2024
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Il Cagliari scende in campo alle 15.00 al Tardini di Parma, per la terza giornata di andata del campionato di serie A. Rolando Maran, oltre ad Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti, fermati da seri infortuni, oggi deve fare a meno anche di Radja Nainggolan, bloccato da un problema ad un polpaccio, e di Paolo Faragò, ma la classifica, ancora a secco dopo le due sconfitte interne subite ad opere di Brescia ed Inter, non consente di piangersi addosso, perché bisogna assolutamente fare punti.

Il Parma è avversario competitivo, reduce dalla vittoria di Udine, con la quale ha riscattato la sconfitta di misura subita all’esordio casalingo con la Juventus. L’uomo più temibile è Gervinho, capace di accelerazioni irresistibili e spesso decisivo anche in zona goal.

Rolando Maran dovrebbe schierare inizialmente la seguente formazione, con un modulo 3-5-2: Olsen, Pisacane, Cappitelli, Cacciatore, Nandez, Rog, Cigarini, Castro, Pellegrini, Joao Pedro, Simeone.

Dirige Fabrizio Pasqua di Tivoli, assistenti di linea Alessandro Giallatini di Roma 2 e Marco Scatragli di Arezzo, quarto ufficiale Marco Serra di Torino, addetti al VAR Daniele Doveri di Roma1 e Stefano Del Giovane di Albano Laziale.

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Archiviata la Coppa Italia, il Cagliari si rituffa nel campionato che questa sera, inizio ore 18.00 (dirige Fabrizio Pasqua di Tivoli, assistenti di linea Luca Mondin di Treviso e Gianmattia Tasso di La Spezia, quarto ufficiale Valerio Marini di Roma 1, addetti al VAR Rosario Abisso di Palermo e Matteo Passeri di Gubbio), gli propone il confronto casalingo con l’Empoli, importantissimo in chiave salvezza, per la prima giornata del girone di ritorno. All’andata si imposero meritatamente i toscani con un netto 2 a 0. L’Empoli oggi, rispetto a cinque mesi fa, è un’altra squadra, guidata da un nuovo tecnico, Beppe Iachini, forse meno bella sul piano estetico ma sicuramente più pratica rispetto alla gestione di Aurelio Andreazzoli.
Il Cagliari vuole assolutamente i tre punti, che gli consentirebbero di compiere un ulteriore passo avanti verso la tranquillità e, quasi certamente, di incrementare l’attuale margine di 7 punti sulla terz’ultima posizione. Rolando Maran recupera il bomber Leonardo Pavoletti e Fabio Pisacane che proprio in settimana ha firmato il rinnovo del contratto, ma deve fare a meno di Luca Ceppitelli, squalificato. Quasi certamente esordirà dall’inizio il nuovo acquisto Valter Birsa, che ha giocato uno spezzone di partita in Coppa Italia, contro l’Atalanta.

Rolando Maran

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Non ci sarà Lucas Castro, questa sera, nella formazione del Cagliari che affronterà il Torino, nel posticipo della 13ª giornata del girone di andata (dirigerà Fabrizio Pasqua di Tivoli). L’assenza dell’ultim’ora si è aggiunta a quelle di Paolo Faragò e Simone Padoin, che costringono Rolando Maran a schierare una formazione d’emergenza.

Al Torino mancherà solo lo squalificato Tomás Rincón ma l’assenza pesante è quella di Walter Mazzarri, fermato da un malore in settimana. «Spero che Walter possa rimettersi al più presto. Auguri da parte mia e da tutta la Società», ha detto alla vigilia Rolando Maran.

«Nel Torino non lo scopro io, dispone di un potenziale offensivo notevole, è una squadra con giocatori di qualità ma anche tosta, fisica, tiene bene il campo. Dovremo dare il meglio di noi – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. E’ la prima di otto gare in trentadue giorni. Partire bene darebbe la spinta, il morale e l’entusiasmo per affrontare le successive nel modo giusto. Senza contare che giochiamo in casa, con lo stadio pieno. Tre punti ci darebbero uno slancio incredibile, oltre ad essere importanti per la classifica.»

«I tifosi ci stanno trasmettendo tutto il loro calore. Quando arriviamo allo stadio, percepiamo un clima di grande euforia. Tutto questo ci riempie di orgoglio, sappiamo che ci sono molte aspettative, tocca a noi saper ripagare la nostra gente. Vogliamo che i tifosi si esaltino – ha concluso Rolando Maran -, dovremo essere bravi a portare in campo questo clima e a farci trascinare dall’entusiasmo che abbiamo intorno.»

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E’ una delicata ed importantissima sfida salvezza quella che attende questo pomeriggio il Cagliari alla Sardegna Arena (inizio ore 15.00, dirige Fabrizio Pasqua di Tivoli, assistenti di linea Giorgio Peretti di Verona ed Alessio Tolfo di Pordenone, quarto uomo Valerio Marini di Roma 1, addetti al VAR Luigi Nasca di Bari e Sergio Ranghetti di Como) contro il Bologna di Filippo Inzaghi. La squadra emiliana è reduce da due vittorie nelle ultime tre giornate, grazie alle quali ha risollevato un avvio di stagione assai difficile.

I tre punti sono fondamentali per il Cagliari, per prendersi la prima vittoria casalinga della stagione e dare una svolta ad un campionato iniziato tra tante difficoltà, con risultati sicuramente inferiori alla mole di gioco espressa in campo, sia in casa che in trasferta.
Il Bologna è un avversario da non sottovalutare. Il Cagliari dovrà giocare con aggressività su ogni pallone e cercare di sfruttare al meglio le occasioni da goal che riuscirà a creare, cosa che non è accaduta finora, se è vero che la squadra ha realizzato solo 4 reti in 7 partite (esattamente quante il Bologna che però le ha capitalizzate meglio nelle partite casalinghe e solo una in più del Frosinone) ed arriva alla sfida odierna con un bilancio di 1 punto nelle ultime tre giornate. Rolando Maran fa grande affidamento sul suo bomber, Leonardo Pavoletti, ma la squadra dovrà essere brava a creare le condizioni perché anche i compagni del reparto offensivo possano trovare occasioni favorevoli per andare in goal.

Leonardo Pavoletti.

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Sette giorni dopo la pesante sconfitta subita alla Sardegna Arena ad opera della capolista Napoli, il Cagliari torna in campo alle 12.30 al Marassi di Genova, per un delicato scontro salvezza con il Genoa dell’ex Davide Ballardini. Dirige Fabrizio Pasqua di Tivoli.

Il tecnico romagnolo, subentrato ad Ivan Jurić il 5 novembre scorso, ha rilanciato la formazione ligure, che è stata capace di andare a vincere sui difficili campi di Chievo e Lazio e si è allontanata dalla zona più calda della classifica.
Il Cagliari deve assolutamente reagire, perché la classifica in coda si è notevolmente accorciata (la vittoria della Spal nell’anticipo di ieri, la seconda consecutiva dopo l’impresa di Crotone, ha portato la squadra estense temporaneamente al quart’ultimo posto, a soli due punti dal Cagliari) e una nuova battuta d’arresto renderebbe tutto più difficile.

Sarà una domenica particolare per Leonardo Pavoletti, impostosi nel campionato di serie A proprio con la maglia del Genoa. Diego Lopez, purtroppo, dovrà fare a meno di un elemento importante qual è Luca Cigarini e chiederà una prova di grande applicazione e sacrificio a tutti i suoi calciatori.

Davide Ballardini ai tempi del Cagliari.

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Il Cagliari ospita la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo nell’anticipo della 16ª giornata di andata del campionato di serie A (inizio ore 18.00, dirige Fabrizio Pasqua di Nocera Inferiore, assistenti di linea La Rocca e Villa, 4° uomo La Penna, addetti a Var e Avar Pairetto e Preti) alla ricerca di tre punti utili per migliorare ulteriormente la già buona classifica.

La Sampdoria fin qui ha sorpreso tutti, soprattutto in casa. Al Ferraris di Genova ha raccolto 18 punti su 21 disponibili, frutto di 6 vittorie e 1 sconfitta (terzo posto a 4 punti dall’Inter e 3 dalla Juventus ma con una partita ancora da recuperare con la Roma). In trasferta non ha però lo stesso rendimento, come mostrano i numeri: 8 punti in 7 partite, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, 12° posto). La società ligure ha saputo rinnovarsi con intelligenza, sostituendo i pezzi pregiati in partenza (Schick, Skriniar, Muriel) con giocatori di qualità con ampi margini di crescita, in particolare Torreira, sul quale hanno puntato gli occhi i più grandi club italiani ed europei.

Nel Cagliari, purtroppo, non ci sarà Nicolò Barella, squalificato. Diego Lopez ha comunque buone possibilità di scelta ed affronta la sfida con grande fiducia.

 

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Inizia questo pomeriggio allo stadio Olimpico di Roma, contro la Lazio di Simone Inzaghi, la nuova esperienza di Diego Lopez alla guida del “suo” Cagliari. Dopo dodici stagioni vissute da protagonista sul campo da calciatore, il 43enne uruguayana affronta la sua terza da tecnico, in coppia con il coetaneo Michele Fini che, dopo aver giocato al suo fianco, da alcune stagioni è il suo vice in panchina (insieme hanno guidato il Bologna e il Palermo).

Diego Lopez è subentrato a Massimo Rastelli in settimana e si è tuffato subito nel lavoro sul campo, consapevole di dover affrontare subito un esame durissimo, sul campo della Lazio, probabilmente la squadra italiana più in forma, protagonista sia in campionato sia in Europa League (giovedì sera ha espugnato il campo del Nizza di Mario Balotelli con un netto 3 a 1).

Il Cagliari affronterà la Lazio cosciente della forza dell’avversario e delle difficoltà dell’impegno ma, al tempo stesso, con la ferma determinazione di fare bene e di invertire quindi il trend negativo che l’ha portato a quattro sconfitte consecutive, dopo l’impresa compiuta sul campo della Spal che aveva fatto sperare in ben altro proseguo in questo avvio di stagione.

Il Cagliari però di contro scenderà in campo con tutte le intenzioni di stroncare la serie negativa che ha fatto dilapidare il tesoretto conquistato dalle due vittorie conquistate contro Crotone e Spal. Si riparte da zero, consapevoli che ogni partita di campionato presenta tranelli insidiosi e ogni punto va sudato sul campo lottando su tutti i palloni. Lopez nella conferenza stampa di presentazione ha parlato chiaro: vuole vedere una squadra combattiva e coraggiosa, che esprima il suo gioco nelle ultime settimane rimasto nel novero delle buone intenzioni. Ha ragione, il tecnico, quando sostiene che il Cagliari possieda un elevato tasso tecnico; soltanto un micidiale mix di sfiducia e di timore, determinati dall’assenza dei risultati, ha fatto sì che i rossoblù nelle ultime settimane non siano riusciti ad esibirlo sul campo. Bisogna ritrovare in fretta il vero Cagliari perché il campionato non aspetta: quello di Milano, ad esempio, quando i rossoblù furono piegati soltanto da una punizione di Suso dopo aver a lungo tenuto il pallino del gioco.

«La formazione ce l’ho in testa, ma preferisco darla ai ragazzi – ha detto alla vigilia Diego Lopez –. A prescindere da chi giocherà e dal modulo che adotteremo conterà l’atteggiamento. Voglio vedere una squadra coraggiosa, compatta, stretta, aggressiva non solo quando hanno palla gli altri ma anche quando ce l’abbiamo noi. Dobbiamo pensare a fare 34-35 punti, quelli necessari per raggiungere la salvezza: domani inizia il nostro nuovo cammino. Inutile chiudersi in difesa e basta: prima o poi il gol lo prendi. La Lazio è forte ma anche il Cagliari ha un tasso tecnico molto alto e può fare male. Credo molto in questa squadra: non appena ritroverà fiducia dimostrerà sul campo tutte le sue qualità. Abbiamo una gran voglia di far bene.»
«Curioso, pure durante la prima esperienza da tecnico della prima squadra dovemmo affrontare tre partite in sette giorni, anche se non all’inizio. Non penso al Benevento, sono concentrato sulla Lazio. È vero che dobbiamo dosare le forze in previsione dei prossimi impegni – ha concluso Diego Lopez –, ma andiamo a Roma per giocarcela.»

Lazio – Cagliari sarà diretta da Luca Pairetto di Nichelino (figlio d’arte), assistenti di linea Luca Mondin di Treviso e Pasquale De Meo di Foggia. Quarto ufficiale Antonio Giua di Olbia. Addetti al VAR Fabrizio Pasqua di Tivoli e Antonello Balice di Termoli.