7 May, 2024
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«Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, oggi prenderà parte al Consiglio dei ministri, che approverà le norme di attuazione dello Statuto Speciale sulla promozione e la tutela della lingua sarda, elaborate dalla commissione paritetica Stato/Regione che da qualche tempo presiedo.»

Lo scrive su facebook Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

«Tutte le funzioni e i fondi attribuiti allo Stato dalla legge 482/1999 sulle lingue minoritarie – conclude Francesco Sanna – diventano compiti e poteri della Regione, che amplia così la sua autonomia speciale.»

Francesco Pigliaru 1

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«Non si può chiamare riforma ciò che, anziché migliorare, complica il quadro di riferimento degli Enti locali. Quanto proposto dalla Giunta regionale fa acqua da tutte le parti: un progetto sbagliato nell’impianto di base e destinato a peggiorare ulteriormente a causa delle pressioni che giorno dopo giorno aumentano in maniera esponenziale, tanto che sarà impossibile ottenere un buon lavoro.»

A dirlo è Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Il legislatore non è sereno – aggiunge Locci -. Il rischio è perdere la facoltà di autodeterminarsi per capire quale sia il migliore modello di gestione degli Enti locali. E di sicuro non lo è la riforma proposta dall’Esecutivo Pigliaru, che innanzitutto non tiene conto delle variazioni a livello costituzionale.»

«La Giunta sta mettendo in piedi un sistema che resuscita le province, spalmandole in molteplici Unioni di comuni – sottolinea ancora Ignazio Locci -. Complicando, appunto, il quadro di riferimento. E, soprattutto, creando il caos nella gestione delle funzioni primarie e fondamentali degli Enti locali (come definite nella Costituzione), ovvero quelle che hanno una ripercussione diretta sui cittadini (politiche sociali, edilizia scolastica, Polizia municipale, pianificazione urbanistica, etc). Basti pensare che i consigli comunali verranno vuotati di ogni prerogativa: spariranno le facoltà in capo alle opposizioni e il potere decisionale sarà esclusivamente in mano al Presidente dell’Unione dei comuni e alla sua Giunta, composta dai sindaci dei comuni aderenti. E stop ai contrappesi alla base della moderna democrazia: il cosiddetto check and balance, quell’insieme di meccanismi politico-istituzionali finalizzati a mantenere l’equilibrio tra i vari poteri.»

«Non si possono fare le riforme tenendo come faro di riferimento logiche che sono di fatto tecnocratiche e tengono a salvaguardare e nutrire chi è dentro questo sistema. E lo dimostra la processione di tutti i possibili portatori di interessi (i propri interessi, sia chiaro). Il presidente Francesco Pigliaru deve fare uno sforzo e guardare oltre la coalizione, concentrandosi sulla realtà, quella vera, fatta di cittadini che hanno bisogno di punti di riferimento e che non vogliono essere considerati semplici numeri o fattori di un’equazione matematica. Fermarsi non è una sconfitta – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco -. È invece una vittoria della politica che guarda alle esigenze dei sardi.»

Sede ex Provincia 15

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La Giunta regionale, riunita con il presidente Francesco Pigliaru, su proposta dell’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu, ha approvato la ripartizione del premio per l’anno 2015 destinato alle 160 compagnie barracellari della Sardegna, per un complessivo importo di un milione e 605mila euro. La concessione del premio tiene conto dei rapporti informativi compilati da Prefetture, Comuni e Ispettorati forestali. Sempre su proposta del titolare degli Enti locali, è stato nominato Paolo Tanas commissario ad acta per l’adozione del Piano particolareggiato del centro matrice di Monti e della frazione Stazione Fs, in adeguamento al Piano paesaggistico regionale. L’ingegner Tanas, funzionario dell’assessorato degli Enti locali (è responsabile del settore Piani programmi opere pubbliche e interventi grande impatto, a Sassari), sostituirà le funzioni del Consiglio comunale sino all’approvazione del provvedimento.
L’assessore Virginia Mura ha proposto, e l’Esecutivo approvato, un intervento volto a dare continuità all’attuale sistema di mobilità che vede numerosi lavoratori iscritti alla Lista Speciale ad esaurimento (istituita dalla legge regionale 3 del 2008 e riservata a personale proveniente dal settore della formazione professionale) assegnati ad ASL, Agenzie regionali e altri Enti pubblici. Nelle more del riordino del sistema degli enti locali, risulta infatti problematico ipotizzare un loro definitivo inquadramento presso gli uffici centrali e periferici dell’Amministrazione regionale. Per questo la Giunta ha dato mandato al Direttore Generale dell’assessorato del Lavoro di provvedere al rinnovo e alla stipula delle convenzioni – per la durata di un anno – con gli Enti pubblici che si rendano disponibili ad accogliere in servizio il personale iscritto alla lista alle stesse condizioni applicate finora.

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E’ tornato a riunirsi ieri il tavolo di confronto della Giunta regionale con le organizzazioni sindacali, nella sala Giunta della presidenza, in viale Trento, a Cagliari, con la partecipazione del presidente Pigliaru e di una folta rappresentanza dell’Esecutivo.
Per la Giunta regionale hanno partecipato all’incontro l’assessore regionale del Bilancio Raffaele Paci, dell’Industria Maria Grazia Piras, del Lavoro Virginia Mura e degli Enti locali Cristiano Erriu. Per le organizzazioni sindacali erano presenti i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. L’incontro, svoltosi in un clima positivo e di aperto confronto, ha permesso di mettere a punto un metodo condiviso tra Giunta e sindacati, per affrontare insieme, ciascuno per il proprio ambito di responsabilità, alcune delle partite fondamentali nel confronto con il Governo nazionale per la cosiddetta “Vertenza Sardegna“.
L’appuntamento non resterà isolato. Il 9 dicembre è in programma un nuovo incontro nel corso del quale la Giunta illustrerà alle organizzazioni sindacali il disegno di legge Finanziaria regionale di prossima presentazione da parte dell’esecutivo. Il 14 dicembre, invece, verrà riunito il tavolo tecnico su alcune delle questioni chiave connesse al tema “Insularità”: Continuità territoriale, trasporto ferroviario interno ed energia (con particolare riferimento all’approvvigionamento del metano).
In un ulteriore confronto, la cui data sarà fissata nei prossimi giorni, tra Giunta e sindacati si svilupperà un focus sul tema del lavoro e delle vertenze industriali aperte in Sardegna, nonché sui rapporti da sviluppare con Eni, soprattutto riguardo alla Chimica verde.

Palazzo della Regione 3 copia

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Confcommercio sud Sardegna torna a chiedere a Regione, Comune e Camera di Commercio di Cagliari la riqualificazione e valorizzazione del compendio Marino/Ippodromo/Ospedale traumatologico, proposta che era stata già avanzata nei mesi scorsi. In una lettera inviata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e al commissario della Camera di Commercio di Cagliari, Paola Piras il presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti chiede che l’area venga al più presto recuperata.

«Si tratta di un incredibile patrimonio territoriale, architettonico e urbanistico – spiega Bertolotti – potenzialmente un gigantesco motore di riqualificazione urbanistica e ripresa economica per l’intero territorio, un grande polmone per l’occupazione». Confcommercio sud Sardegna dopo aver lanciato pubblicamente l’idea della riqualificazione del compendio ha intercettato manifestazioni d’interesse da Stati Uniti, Nord Corea, Emirati Arabi, Svizzera. Secondo il presidente di Confcommercio sud Sardegna, Marino, Ippodromo e Ospedale Traumatologico attualmente sono «dei rubinetti di risorse pubbliche costantemente ed infruttuosamente aperti in un contesto che invece certamente esprime eccezionali potenzialità di inestimabile valore turistico e che tutto il mondo ci invidierebbe».

E per fermare questa emorragia di risorse e allo stesso tempo ottenere importanti benefici Bertolotti rilancia la proposta di recupero dell’area. «Noi proponiamo, confortati dalle analisi che abbiamo attentamente effettuato, certi del favore della cittadinanza, del tessuto economico che rappresentiamo, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e di tutte le altre associazioni di categoria – evidenzia il presidente – una grande operazione di rilancio di un assetto che è da troppo tempo sotto gli occhi impotenti ed increduli di una intera comunità e che necessiterebbe solo di annullare una procedura inutile alla nostra economia e creare tutte le condizioni per rendere veloce e remunerativo l’investimento nella riqualificazione e riconversione. Tutto questo subito, senza protagonismi degli attori amministrativamente coinvolti e uccidendo senza pietà eventuali interessi clientelari e di parte, perché nessuno può più capire e accettare che il nostro sistema stia ancora immobile di fronte a questa incredibile opportunità!».

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Il Governo si è impegnato ieri ad ottenere entro la fine dell’anno dalla Commissione Ue l’autorizzazione alla nuova misura di superinterrompibilità per la Sardegna e la Sicilia.

La comunicazione è arrivata in occasione della riunione svoltasi al ministero dello Sviluppo economico, presieduta dal ministro Federica Guidi alla quale hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, rappresentanti di Confindustria Sardegna, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

Il ministro Guidi ha detto di essere in costante contatto con la commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager per seguire da vicino il dossier che riguarda la fornitura di energia alle imprese delle due isole in base alle regole della superinterrompibilità in modo da eliminare il rischio di aiuti di Stato. Anche le riunioni a livello tecnico si svolgono con cadenza settimanale.

Su questa materia il Governo riferirà entro la metà del mese di dicembre sull’esito conclusivo del confronto in sede europea. Le parti saranno riconvocate prima di Natale al ministero dello Sviluppo economico.

Durante la riunione è stata esaminata anche la questione dell’essenzialità per gli impianti che producono energia elettrica in Sardegna. A questo riguardo, il ministro Guidi ha confermato il proprio impegno per ricercare soluzioni che ad un tempo garantiscano il sistema elettrico regionale e l’ occupazione degli impianti interessati.

Sono 18 le aziende beneficiarie della super interrompibilità e 3 le centrali elettriche beneficiarie della essenzialità, più l’indotto diretto e collaterale. «Si tratta del solo strumento che, allo stato delle cose, può accompagnarci nella transizione verso il metano. È funzionale alla ripresa economica della nostra Isola e risponde a precise esigenze di sicurezza ed equilibrio del sistema elettrico regionale, in presenza degli impegni che Governo e Regione hanno messo in campo per il rilancio del settore industriale – ha dichiarato il Presidente della Regione. In più non possiamo permetterci ulteriori rischi sul piano dei livelli occupazionali. Chiediamo una proroga del regime di essenzialità per un tempo che serva ad attivare gli investimenti sull’efficientamento delle centrali e sulle imprese a valle.»

Preoccupazione è stata manifestata dall’assessore Piras sulla capacità, da parte delle centrali, di mantenere gli attuali livelli occupativi in assenza di tale proroga. «Stiamo lavorando a pieno regime sul piano per cambiare il nostro assetto energetico – ha detto Maria Grazia Piras -. Non possiamo pensare che il nostro sforzo sia limitato da questo vincolo sull’essenzialità”.

«Puntiamo tutti allo stesso obiettivo e da parte nostra sosteniamo il lavoro che si sta portando avanti per raggiungere le condizioni che maggiormente si avvicinano a quelle richieste dalle imprese» ha detto Francesco Pigliaru in chiusura di riunione, confermando l’intenzione «di continuare a esercitare nelle prossime ore un forte pressing sulle istituzioni comunitarie che hanno in mano i dossier su cui si fondano il mantenimento e lo sviluppo del tessuto industriale in condizioni di insularità. Lo faremo insieme al Governo – ha dichiarato il presidente della Regione – con il sostegno e il senso di responsabilità finora sempre mostrato da imprese, sindacati e associazioni di categoria nella gestione delle vertenze industriali sarde legate al tema dell’energia. Ancora oggi l’Unione Europea mostra di avere poca conoscenza sul tema dell’insularità. Ma noi siamo convinti che questa sia l’essenza di una battaglia politica sacrosanta – ha concluso – che vogliamo portare a tutti i livelli e che si fonda su solide ragioni tecniche, sociali e politiche».

Il prossimo incontro al Mise per un nuovo aggiornamento è già fissato per la settimana che precede le feste di Natale.​

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Il presidente Francesco Pigliaru e la Giunta regionale condannano con fermezza il gesto intimidatorio di questa mattina compiuto nei confronti del sindaco di Bosa, Luigi Mastino, e di sua moglie. «L’esercizio di forme di violenza contro chi amministra in nome del bene pubblico è ancor più odioso e inaccettabile in un momento quanto mai delicato quale l’attuale – ha detto Francesco Pigliaru da Bruxelles dove presiede la Commissione Enve del Comitato delle Regioni-. In simili frangenti di difficoltà continuiamo fermamente a credere che la forza della democrazia risieda nella coesione sociale, nella solidarietà, nella partecipazione intorno alle istituzioni pubbliche».

 

Anche Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del Cal, il Consiglio delle autonomie locali, ha espresso una dura condanna per l’attentato ai danni del sindaco di Bosa al quale ha manifestato la solidarietà personale e del Consiglio delle autonomie locali della Sardegna. «Gesti violenti come quelli che hanno colpito il sindaco di Bosa – ha detto Casti – non possono essere in alcun modo tollerati».

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Tre consiglieri regionali di Sinistra Ecologia Libertà, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Daniele Cocco, hanno presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore della Sanità, Luigi Arru, sull’organizzazione del servizio di Ostetricia al “San Giuseppe” di Isili. La chiusura del reparto sta creando forti disagi alla popolazione del Sarcidano, Trexenta e Barbagia di Seulo. Recentemente, due donne di Esterzili e Nurri hanno dovuto partorire in casa..

«Il presidio di Isili serve un bacino di 28 comuni con una popolazione di circa 43mila abitanti – sottolinea il primo firmatario dell’interrogazione Eugenio Lai – occorre creare le condizioni per una fruizione sostenibile dei servizi sanitari. La Regione ha il dovere di garantire il diritto alla salute anche ai cittadini e alle cittadine delle zone interne dell’Isola.»

I consiglieri di Sel ricordano che a Isili è rimasto il “Centro Donne”, servizio che opera in ambito ostetrico e ginecologico. «Questo servizio ha una limitata dotazione strumentale e professionale – rimarca Lai – attualmente può svolgere solo attività ambulatoriale e accompagnare le partorienti fino alla quarantesima settimana di gestazione, per le visite specialistiche e le ecografie occorre invece arrivare a Cagliari. Il servizio potrebbe essere invece garantito dall’ospedale San Giuseppe di Isili.»

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, questa mattina hanno incontrato il Coordinamento delle comunità operanti in Sardegna per il recupero dei tossicodipendenti e per minori in difficoltà (CCS).

«Abbiamo piena consapevolezza dell’importanza, delle difficoltà ma anche dell’efficacia del lavoro che svolgete – ha detto il presidente della Regione Pigliaru -, e abbiamo anche la percezione che sia l’intervento giusto per il recupero delle persone. Le vostre sono esperienze di alto livello che riteniamo di dover consolidare e rinforzare.»

Dopo il saluto del Presidente, i responsabili delle associazioni presenti al Tavolo hanno presentato le loro riflessioni ed esperienze chiedendo alla Regione risposte in particolare sul budget regionale vincolato e su maggiori certezze relative al contratto.

La creazione di una Rete a livello centrale che permetta di condividere esperienze, saperi e memoria è stata riaffermata dall’assessore della Sanità Luigi Arru. «In questi anni si è sentita la mancanza dell’integrazione socio-sanitaria. Noi stiamo cercando di dare un segnale forte. Vogliamo creare maggiore integrazione tra pubblico e privato. Esiste un mare magnum di risorse e potenzialità che hanno bisogno di essere coordinate. Non serve una delibera o un decreto per trasformare la realtà ma modalità innovative, gestite in rete – ha concluso l’assessore della Sanità -, che riescano a creare nuove opportunità».

Nel corso dell’incontro si è discusso inoltre dell’aggiornamento di regole relative alle figure professionali impegnate nei centri e delle modalità di reinserimento. Filippo Spanu ha sottolineato l’impegno della Regione per dare adeguato spazio alla rete territoriale delle comunità terapeutiche, facendo valere l’idea che la valorizzazione della persona non deve necessariamente passare attraverso le strutture ospedaliere. In sintesi, è stata riaffermata la necessità di trovare soluzioni più flessibili per usare le risorse, ragionare in termini di regia regionale e applicare modalità di accreditamento più attente e severe, così come garanzie specifiche di standard che devono essere certificabili.

Con l’obiettivo di dare le prime risposte entro un mese relativamente a contratti e budget, al termine dell’incontro si è condivisa la volontà di analizzare una proposta delle Comunità sulla risoluzione delle criticità più immediate.

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano è il nuovo presidente della Comunità del Parco del Parco dell’Asinara, su delega permanente del Presidente Pigliaru. Lo ha deciso la stessa Comunità del Parco dell’Asinara, riunitasi a Porto Torres per la designazione del presidente e di due componenti del Consiglio Direttivo, che sostituiranno Beniamino Scarpa e Paolo Denegri, decaduti a seguito della decadenza dell’incarico politico che ricoprivano.

I nuovi membri dell’organo esecutivo del Parco saranno il sindaco di Porto Torres, Sean Christian Wheeler, e Marco Vannini, professore ordinario di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Sassari. Il Ministro dell’Ambiente potrà ora nominare i componenti indicati dalla Comunità. I partecipanti hanno convenuto sulla necessità di rafforzare la vocazione turistica, ambientale e culturale dell’isola dell’Asinara, considerata una risorsa importantissima per il territorio e per tutta la Regione, attraverso azioni congiunte di valorizzazione che coinvolgano la Regione, il Comune e la Provincia, i soggetti che fanno parte della Comunità del Parco.

A breve il presidente Pigliaru, insieme alla comunità del Parco, dedicherà una giornata alla visita dell’isola. Alla riunione erano presenti il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, il sindaco del comune di Porto Torres, Sean Christian Wheeler e il commissario straordinario della Provincia di Sassari, Guido Sechi.