3 December, 2024
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Si è conclusa sabato 17 agosto, nella piazza di fronte alla sede del comune di La Maddalena, la prima settimana di sensibilizzazione al rispetto del mare in Italia, che ha avuto luogo a La Maddalena dal 12 al 17 agosto. L’evento, organizzato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, in collaborazione con @ecoshaker (pseudonimo di Giada Lubomirski, attivista ambientale di fama internazionale), ha visto coinvolti circa 30 volontari provenienti da diverse parti del mondo (Italia, Australia, Polonia, Cina, per citarne alcuni), che sono stati ospitati al Centro di Educazione Ambientale (CEA) di Stagnali, nell’Isola di Caprera. Presso il CEA, i volontari e gli interessati all’evento, sono stati coinvolti in proiezioni, workshop, visite guidate e sono state organizzate due attività di pulizia delle spiagge, al fine di sensibilizzare i partecipanti alle problematiche che minacciano i nostri mari e, in particolare, a come queste siano legate all’utilizzo della plastica. Il progetto, infatti, ha il nome “Basta Con La Plastica…in mare” e ha visto la partecipazione di enti, associazioni ed esperti, che hanno coinvolto attivamente i volontari e gli interessati, per diffondere la consapevolezza di come questa problematica rappresenti una minaccia non solo per gli ecosistemi marini ma anche per la vita dell’uomo sulla terra.

Le spiagge interessate dalle attività di raccolta dei rifiuti sono state “Cala dello Strangolato e “Cala Testa di Polpo”, letteralmente invase dai volontari i quali, armati di guanti, reti e cappellini, hanno attirato l’attenzione dei tanti turisti che popolavano le spiagge nelle giornate più calde della stagione. L’obiettivo dell’iniziativa è stato proprio quello di aumentare la consapevolezza pubblica sull’impatto ambientale dell’utilizzo della plastica, in modo tale da generare quasi un risveglio di coscienze sulla popolazione ed evidenziare come questa problematica riguardi ciascun abitante del nostro pianeta, il cui contributo può giocare un ruolo chiave nella battaglia contro l’inquinamento dei mari e la minaccia degli ecosistemi marini.
Durante la settimana, non sono stati utilizzati oggetti in plastica monouso ma solo materiali biodegradabili e compostabili, per informare su come uno stile di vita più sostenibile sia possibile. Numerose sono le associazioni che hanno preso parte all’iniziativa, con workshop ed esposizioni sulle loro attività: Jane Goodall Institute Italia, SEA ME Sardinia, One Ocean Foundation, MEDSEA Foundation e Parley. Sono state inoltre esibite mostre di opere su tematiche ambientali di artisti quali Alejandro Duran, Janine Martel e la mostra fotografica “SOFFIA” di SEA ME Sardinia.
Per maggiori informazioni www.bastaconlaplastica.com .

Valentina Unali