26 April, 2024
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Nel 1983 veniva messa a punto una particolare metodica denominata Microchirurgia endoscopica transanale (Tem), che consente di asportare in maniera completa e radicale alcune forme di neoplasia del retto, evitando al paziente un intervento ben più complesso e talvolta demolitivo.

Questa metodica, altamente specialistica, è rimasta appannaggio di pochi centri dedicati in Italia, tra cui il Centro di chirurgia colo-rettale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari dove, per volontà del precedente direttore professor Giuseppe Casula, è stata introdotta a partire dal 1996. Da allora il dottor Giuseppe D’Alia (chirurgo-endoscopista afferente al Centro che è attualmente diretto dal prof. Francesco Scintu) ha eseguito più di 200 interventi, risultando tra i maggiori esperti in campo nazionale.

I risultati e le nuove applicazioni di questa importante metodica saranno l’oggetto del simposio nazionale della Società italiana delle patologie dell’apparato digerente (SIPAD), di cui è presidente nazionale il dott. Franco Badessi.

Il congresso, dal titolo Microchirurgia endoscopica transanale [tem]: 30 anni fra chirurgia ed endoscopia, è presieduto dal dott. D’Alia e si svolgerà presso l’aula Magna della Cittadella Universitaria di Monserrato i prossimi 6 e 7 maggio. Durante il simposio, è stato inoltre organizzato un corso avanzato per infermieri professionali di sala operatoria ed Endoscopia 

Sabato 29 novembre al Policlinico Duilio Casula di Monserrato si terrà la “Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson”. L’evento è promosso dalla Lega Nazionale per la Lotta Contro la Malattia di Parkinson (LIMPE), dalle Associazioni dei malati: Parkinson Italia (PI) e Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP), sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica.

La manifestazione è organizzata dalla Clinica Neurologica dell’Università di Cagliari (diretta da professor Francesco Marrosu), e sarà coordinata dal dottor Antonino Cannas, responsabile della struttura semplice per la “diagnosi e cura della malattia di Parkinson ” e dagli altri medici del centro (Paolo Solla e Marcello Mascia), in collaborazione con l’associazione “PARKINSON SARDEGNA”. Interverranno, infatti, Raimondo Pala, presidente dell’associazione dei pazienti “Parkinson Sardegna e gli altri membri del direttivo dell’Associazione.

L’evento avrà inizio, alle ore 9.00, e si svolgerà presso l’Aula Magna Boscolo della Cittadella Universitaria di Monserrato. La “Giornata Nazionale Parkinson” è naturalmente aperta a tutti i pazienti affetti da malattia di Parkinson o parkinsonismi e ai loro familiari, anche non afferenti al Centro Parkinson del Policlinico di Monserrato, che avranno il piacere, l’interesse e la curiosità di saperne di più su questa malattia, sulle sue cause, sul suo decorso e sulle terapie oggi a disposizione.

La giornata inizierà col saluto del direttore del Clinica Neurologica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, professor Francesco Marrosu, dal dottor Antonino Cannas, e dal presidente dell’associazione “Parkinson Sardegna”, Raimondo Pala.

Oltre ai dottori Cannas, Solla e Mascia, specialisti dedicati alla malattia di Parkinson presso il Policlinico altri medici della Clinica neurologica, o di altre specialità, esperti nella gestione di alcune competenze legate alla malattia (Gianluca Floris, Francesca Di Stefano, Rita Farris, Daniela Ciaccio, Roberto Serpe – dietologo), Giuseppe D’Alia – chirurgo endoscopista digestivo), parleranno dei vari aspetti della malattia e saranno a disposizione dei pazienti e dei familiari per qualsiasi domanda o consulenza che abbia attinenza con la malattia.

La riunione contemplerà, la partecipazione attiva dei pazienti, che non saranno solo fruitori di nozioni scientifiche elargite dagli esperti, ma soggetti attivi dell’animazione della giornata. Alcuni di essi, infatti, proporranno la loro testimonianza riguardo alle loro esperienze personali con le terapia più innovative, alternative alla terapia tradizionale con farmaci dopaminergici assunti per via orale, come l’infusione intradigiunale di levodopa.

Altri pazienti, che dopo la diagnosi di malattia e l’inizio della terapia dopaminergica, hanno sviluppato capacità creative originali di tipo artigianale o artistico, esporranno alla visione dei partecipanti alcuni dei loro manufatti o dei loro prodotti culturali, a testimonianza della vitalità intellettuale che molti pazienti non solo conservano, ma addirittura amplificano lungo il decorso della malattia e durante l’assunzione della terapia dopaminergica.