18 April, 2024
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Si è svolta ieri, in videoconferenza con l’Austria, una determinante videoconferenza alla quale hanno partecipato, oltre all’Amministrazione comunale di Iglesias rappresentata dall’assessore Francesco Melis, il prof. Aldo Accardo presidente del Comitato Sardo Grandi Eventi, il dott. Alberto Carta ideatore ed animatore della cooperazione italo – austriaca per l’Asinara, i rappresentanti della Croce Nera Austriaca nelle persone del Dott. Hermann Hotter presidente della Croce Nera del Tirolo, dott. Phd Franz Birkfellner, dott.ssa Karin Mascher ed il dottor Ernest Murrer tutti appartenenti al prestigioso Ente austriaco, alla videoconferenza ha partecipato inoltre una rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Porto Torres.
La Croce Nera Austriaca (OSK) costituita sin dal 1919 è un’associazione che, per conto del Ministero della Difesa della Repubblica d’Austria, cura i luoghi di sepoltura e i sacrari militari dove sono sepolti soldati austriaci, al fine di preservarne la memoria.
Il Comune di Iglesias nell’imminente allestimento del Memoriale nel Parco della Rimembranza, oltre ai nomi dei caduti iglesienti, ha voluto ricordare i nominativi dei prigionieri di guerra austro ungarici nonché gli internati civili appartenenti all’Impero asburgico morti in Città durante la Grande Guerra.
La Croce Nera Austriaca ha espresso vivo apprezzamento per il gesto dell’Amministrazione Comunale di Iglesias, assicurando la partecipazione di una propria delegazione all’inaugurazione del percorso della memoria stabilita per la seconda decade del mese di novembre.
Un grande gesto di civiltà e amicizia tra i popoli che, ad oltre cento anni dalla conclusione del tragico conflitto, realizza ponti di pace e consentirà agli austriaci e agli altri paesi che costituirono l’ex Impero austro ungarico di rendere omaggio alla memoria dei loro connazionali caduti in Città.
Dall’incontro è inoltre emersa la volontà dei comuni di Iglesias e Porto Torres di farsi capofila e avviare delle relazioni finalizzate alla realizzazione in Sardegna di un percorso della memoria che coinvolga i paesi che hanno visto l’impiego nei diversi lavori dei prigionieri di guerra austro ungarici e, in numerosi casi, persino la loro prematura morte.