20 December, 2025
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La Giunta comunale di Sant’Antioco guidata dal sindaco Ignazio Locci lancia il progetto sperimentale e innovativo “Benessere famiglia, erogazione voucher per frequentare strutture e servizi socioeducativi, ricreativi e formativi” e, con una manifestazione di interesse dedicata, punta al coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore, considerati determinanti e indispensabili per la realizzazione dell’iniziativa.

Al centro del progetto, la Famiglia: «Oggi più che mai le politiche sociali devono occuparsi di famiglia in modo educativo spiega l’assessora delle Politiche sociali Eleonora Spiga  –l’amministrazione comunale è tesa verso la vita di una sana comunità, puntando al raggiungimento del suo benessere con una serie di misure volte alla maturità e all’autodeterminazione dell’agenzia educativa di una società in continua evoluzione, che è sicuramente rappresentata dalla Famiglia».

Saranno beneficiarie degli accordi le famiglie residenti nel Comune di Sant’Antioco individuate dall’Ufficio Politiche Sociali e Benessere della Famiglia a seguito di apposita graduatoria. Nello specifico, i fruitori delle attività socio educative, culturali e ricreative, extrascolastiche, saranno i minori di età compresa fra i 3 e i 16 anni, che non abbiano ancora compiuto i 17 anni.

Primo passo: avviare e incoraggiare un processo di educazione che sviluppi i diritti dei cittadini più giovani e fragili, stimolare e garantire la costruzione di una rete stabile di partenariato con tutte le realtà territoriali, individuando Società Cooperative Sociali, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, Imprese Sociali, Fondazioni, disponibili a costituire un catalogo delle attività socio educative e ricreative da sottoporre ai beneficiari di voucher della misura di supporto. Per raggiungere questo scopo, l’ufficio Politiche sociali, sulla scorta della deliberazione della Giunta, ha promosso una manifestazione di interesse (i cui documenti necessari alla partecipazione sono reperibili sul sito istituzionale del comune di Sant’Antioco) rivolta agli Enti del Terzo Settore con sede operativa nel territorio del comune di Sant’Antioco.

«La Famigliaprosegue l’assessora Eleonora Spiganecessita di un supporto e di una vicinanza che siano forti e immediati. Le nuove generazioni, infatti, hanno bisogno di impulsi capaci di rispondere a una più incisiva e moderna modalità di accoglimento delle loro esigenze. Attraverso questo progetto ci si vuole ulteriormente avvicinare alle famiglie: l’Amministrazione, infatti, non si sottrae a questa evidente esigenza della quale intende farsi carico anche con progetti sperimentali e innovativi come quello appena varato.»

«E’ un progetto nel quale crediamo moltospiega il sindaco Ignazio Locci siamo impegnati nel cercare di dare risposte sempre più energiche alle esigenze delle famiglie e dei giovani. In questo caso ci concentriamo su una fascia di età che ha bisogno di stimoli forti, adeguati ai tempi. Auspico un’ampia partecipazione degli Enti del terzo Settore al fine di creare un’offerta variegata e adatta a ogni bisogno.»

«Mentre la maggioranza del governo della Regione Sardegna, il cosiddetto “campo largo”, oggi si riunisce in un vertice con al centro la grana più spinosa, ovvero l’emergenza sanitaria tanto reale quanto è evidente l’incapacità della Giunta Todde di porvi rimedio, gli assessori Desirè Manca e Armando Bartolazzi, rispettivamente al Lavoro e alla Sanità, si inventano la misura spot dei “Buoni Servizi Sanitari”. Se non fosse che il progetto è vergato nero su bianco nella delibera di Giunta N° 47/16 del 04/12/2024, ci sarebbe da pensare a uno scherzo. Perché è improponibile dover accettare che ci siamo ridotti ai “buoni medici”, come se fossero buoni pasto, come se il nostro sistema potesse accettare che esiste una categoria di soggetti considerati poveri dal punto di vista di accesso alle cure e che per assicurargliele occorra un “buono” spendibile nel “mercato della sanità” che, udite udite, nello specifico sarà formato e composto da medici e centri medici che dovranno convenzionarsi con Aspal, Agenzia sarda che dovrebbe invece occuparsi di politiche del lavoro. Anche questa modalità non è uno scherzo, davvero: è scritta nella delibera.»

E’ durissimo il giudizio di Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, sui “Buoni Servizi Sanitari” varati oggi dagli assessori regionali del Lavoro Desirè Manca e della Sanità Armando Bartolazzi.

«Con tutto il rispetto, dopo un anno di lavoro, ci saremmo aspettati qualcosa di più serio, non una misura spot che conta su una dotazione finanziaria di dieci milioni di euro, fondi che si sarebbero potuti impiegare per l’abbattimento delle liste di attesa, attraverso molteplici modalitàaggiunge Ignazio Locci -. Ma il sistema dei “buoni” è qualcosa di obbrobrioso, la prova che questa maggioranza in un anno di lavoro non sia riuscita a ridurre di un centimetro le liste di attesa; non abbia saputo fare nulla per trattenere i medici; non abbia alcuna idea su come venire fuori dall’emergenza sanitaria. E sinceramente non può bastare continuare a dare le colpe a chi l’ha preceduta: un anno sarebbe stato più che sufficiente per promuovere qualche iniziativa reale e concreta, capace, innanzitutto, di ridurre le liste di attesa. Invece si sono inventati la misura dei “buoni” che ci dice quanto siano incapaci di trovare soluzioni, se non aggrappandosi a misure che nel dibattito politico verrebbero definite di tipico stampo “grillino”.»

«Come Sindaco, chiamato quotidianamente a confrontarmi con i problemi sanitari dei miei cittadini che letteralmente non sanno più dove sbattere la testa, auspico che questa maggioranza imprima una svolta e si concentri sull’abbattimento delle liste d’attesa, senza offrire palliativi che, mi si conceda la metafora, non rientrano nemmeno nella “omeopatia politico-amministrativa», conclude Ignazio Locci.

 

Si completa con tanta cultura, svariate espressioni del variegato mondo dell’arte, tra le musiche della tradizione natalizia e le rievocazioni storiche, il folto programma di eventi che, a partire dal 7 dicembre prossimo e fino al 6 gennaio, accompagnerà cittadini e turisti lungo le feste natalizie. In attesa di pubblicare il cartellone completo, che quest’anno si arricchisce anche di tre concerti con altrettanti nomi del panorama nazionale (Giorgio Vanni il 23, DJ Jad e Wlady from Articolo 31 il 29, i Tazenda il 30), ecco gli appuntamenti messi in agenda dall’Assessorato alla Cultura, realizzati con lo scopo di rendere il Natale un’occasione capace di offrire occasioni di intrattenimento adatte a ogni pubblico e a tutte le età, nonché un periodo che, attraverso le varie forme creative e artistiche, faccia riflettere sulla bellezza che ci circonda.

Si parte il 15 dicembre con “Su Nascimentu in Grutta” (inizialmente era previsto l’8 ma è stato rinviato per previsioni meteo sfavorevoli), a cura del Parco Storico e Archeologico di Sant’Antioco, evento che si svolge nel Villaggio Ipogeo con l’obiettivo di ricreare le suggestive atmosfere della nascita di Gesù. Altra novità che andrà a valorizzare il cuore del centro storico anticohense sarà il “Videomapping”, in programma nelle date del 19, 20, 21, 22, 23 dicembre in Piazza De Gasperi, che verrà così resa un caleidoscopio di luci, colori e musica. Un’espressione artistica che metterà i curiosi con il naso all’insù ad ammirare questo spettacolo che per la prima volta approderà a Sant’Antioco.

Ancora piazza De Gasperi sarà protagonista di un evento culturale in programma il 22 dicembre“Libri in piazza – piccola fiera del libro usato e mercatino per i bimbi”, a cura di Museodiffuso.exe. E ancora, grazie al contributo dell’associazione culturale Officina Acustica, nel mese di dicembre si terranno due spettacoli in aula consiliare, naturalmente gratuiti: il 20 “Sorichitta”, spettacolo di Teatro ragazzi, e il giorno seguente, sabato 21“Ninna Nanna per la pace” – Concerto-Racconto delle Ninne Nanne del mondo.

E anche quest’anno non poteva mancare il concerto gospel che, proprio nel giorno di Natale, mercoledì 25 dicembre, porterà nella capiente chiesa di Santa Maria Goretti la tradizione del canti popolari su temi evangelici sviluppatisi in America: “Cedric Shannon Rives and The Unlimited Praise Gospel Singers”. Infine, musica di qualità della cultura americana in calendario il 5 gennaio in aula consiliare e ancora una volta a cura di Officina Acustica: Concerto swing con brani dell’American song book e della tradizione natalizia, “Waiting for Christmas”.

«Anche quest’anno l’obiettivo è stato quello di offrire una programmazione inedita capace di celebrare le peculiarità identitarie e le bellezze del nostro territoriocommenta l’assessore della Cultura Luca Mereu -. In una città addobbata a festa abbiamo voluto aggiungere eventi unici nel loro genere che facessero del Natale un periodo con eventi culturali di grande valore, in grado di esaltarne lo spirito: un Natale che non sia solo effimero consumismo ma anche un periodo che, attraverso le varie espressioni creative e d’arte, faccia tornare a riflettere sulla bellezza che ci circonda.»

«Il nostro programma natalizio si fa sempre più riccoaggiunge il sindaco Ignazio Loccicresce di anno in anno, cercando di portare innovazione, preservando la tradizione ma, soprattutto, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di tutti, dai più piccoli alle famiglie, agli adulti. I vari momenti di intrattenimento all’insegna della cultura si pongono proprio l’obiettivo di accrescere e variegare la nostra offerta, rendendo Sant’Antioco sempre più attrattiva, meta di svago per chiunque voglia trascorrere le feste nella nostra isola.»

I tavoli tecnici cui sono seguiti sopralluoghi congiunti sugli immobili scolastici che si sono svolti venerdì 29 novembre e lunedì 2 dicembre tra l’Amministrazione comunale, la dirigenza scolastica di Sant’Antioco, l’Ufficio Scolastico Regionale e il suo direttore, Francesco Feliziani, si sono chiusi mettendo tutti d’accordo, all’insegna del dialogo. Un confronto che ha sancito il rispetto delle esigenze di ciascuna istituzione, da quelle del mondo della scuola a quelle dell’Amministrazione comunale, chiamata a razionalizzare gli spazi, produrre economie dal loro utilizzo e, soprattutto, dare le giuste risposte alle istanze del mondo dell’associazionismo e della Scuola Civica di Musica Don Tore Armeni, un’istituzione musicale sempre più in crescita e desiderosa di nuove superfici.

«L’istituto Globale di Sant’Antioco si conferma eccellenza di questo territorio, la nostra istituzione musicale avrà gli spazi di cui necessita per realizzare la sua missione e il Comune potrà esercitare liberamente le funzioni politiche, sociali e culturali che gli competonospiega il sindaco Ignazio Locci -. Dopo un’attenta riflessione sulle esigenze generali, abbiamo raggiunto un equilibrio sull’utilizzo condiviso delle strutture, sia per quanto attiene la scuola Antioco Mannai di via Salvo D’Acquisto, sia per il padiglione B di via Virgilio, sia, infine, per la Enrico Fermi di via della Pineta: edifici scolastici che saranno utilizzati in maniera condivisa al fine di soddisfare le esigenze di tutti. E possiamo dire con assoluta certezza che il Liceo non subirà alcuno spostamento, esattamente come la Enrico Fermi, grazie al lavoro della Giunta comunale, della Dirigenza dell’Istituto Globale, del Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale e della Provincia del Sulcis Iglesiente. Un grande risultato che ci consente di guardare avanti: la nostra visione sul mondo della scuola è sempre stata assunta come esempio da seguire, così come è un esempio il modello organizzativo dell’Istituto Globale Sant’Antioco Calasetta, per il cui riconoscimento ho lottato anni fa. Ringrazio tutti coloro che ci hanno consentito di raggiungere questo importante traguardo, frutto del dialogo e dell’ascolto reciproco.»

«Nella discussione franca e ragionevole fatta al tavolo tecnico, con la presenza di tutte le istituzioni con potere decisionale sulla questionecommenta l’assessore della Pubblica istruzione Luca Mereusi è preso il “principio responsabilità” come stella polare e si è trovata una soluzione equilibrata che rispettasse tutti i legittimi interessi in campo: l’autonomia delle scuole di Sant’Antioco, il diritto allo studio degli studenti, un miglior uso delle risorse e degli spazi scolastici così da tutelare e dare piena rappresentanza a importanti corpi di intermediazione cittadini come la Scuola Civica di Musica e gli enti del terzo settore. Una nuova partenza, insomma, con rinnovata capacità di dialogo e collaborazione tra amministrazione comunale e dirigenza scolastica dell’Istituto Globale di Sant’Antioco, che fa ben sperare per il futuro.»

Occorrono un nuovo approccio e un nuovo metodo che conducano a un modello di dimensionamento scolastico che salvaguardi i “territori di provincia” e si ponga contro il depauperamento  della presenza istituzionale nei piccoli centri della Sardegna. A seguito della preconferenza scolastica della Provincia del Sulcis Iglesiente svoltasi martedì 26 novembre presso la sala riunioni della Provincia, sede di Carbonia, è emerso un dato che conferma la tendenza ormai consolidata di riduzione delle autonomie scolastiche in applicazione di criteri che risultano essere inadeguati e inadatti alla situazione scolastica generale che vede i “territori di provincia” sempre più poveri in termini di presenza istituzionale.

Nel documento, infatti, propedeutico al varo della nuova mappa scolastica provinciale, è stabilito che le autonomie del Sulcis Iglesiente ancora una volta vadano in riduzione, passando da 17 a 16. Questo accade in applicazione di criteri che tengono conto della demografia scolastica, dei “freddi” numeri in diminuzione su tutti gli indici di riferimento. Una riduzione e un’applicazione di principi che cozza con i presupposti messi nero su bianco dalla Regione Sardegna per l’anno scolastico 2025/2026, ovvero «procedere ad una distribuzione del contingente a livello provinciale che tenga conto non solo del mero dato numerico delle Autonomie ma anche delle caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio culturali esistenti a livello di ciascuna Città Metropolitana/provincia e della maggiore facilità nel trovare soluzioni riorganizzative più confacenti alla realtà locale interessata». Una volontà che evidentemente è rimasta solo sulla carta.

In quanto Sindaco del Sulcis Iglesiente ritengo non si debba perdere una sola autonomia e di conseguenza respingo l’ipotesi profilata nel documento portato alla nostra attenzione: una proposta – che proposta in realtà non è, dato che non c’è alcun margine di discussione –  evidentemente scaturita senza alcun ascolto del territorio.

Ciò che appare evidente è che se la tendenza, negli anni, continuerà a confermarsi, le autonomie scolastiche del Sulcis Iglesiente andranno a scomparire, assistendo ad accorpamenti di istituti di città lontane, benché afferenti alla medesima provincia, rendendone complicato se non impossibile il lavoro di dirigenza e gestione, traducendosi inevitabilmente in una sempre più povera e scarsa offerta formativa. Oltre a non accettare alcuna ipotesi di riduzione delle autonomie, ritengo siano maturi i tempi per la rivisitazione dei criteri di dimensionamento, prevedendo che il maggior numero di accorpamenti avvenga nelle grandi città della Sardegna, come Cagliari, Sassari, Olbia, che per questioni prettamente geografiche renderebbero il lavoro di governo dell’autonomia scolastica ben più agevole e dunque più redditizio in termini di offerta formativa di qualità. Accorpare istituti scolastici di diverse città di una provincia come il Sulcis Iglesiente, invece, produce l’effetto scontato del decadimento della qualità della formazione dei nostri ragazzi, oltre che un progressivo allontanamento delle istituzioni statali dai piccoli centri della Sardegna.

Occorre rifuggire dalla “lotta” dei Comuni, delle scuole, dei dirigenti, nella salvaguardia della propria autonomia scolastica in base al mero numero di iscritti, lasciando spazio a criteri più adatti alla vera geografia della Sardegna, fatta di piccoli Comuni. Criteri, dunque, che, superando il concetto di demografia studentesca, salvino la scuola di qualità, presidio dello Stato, nei centri piccoli e medi della Sardegna. Criteri come detto in precedenza, già enunciati dalla Regione Sardegna ma che di fatto non vengono applicati.

Ritengo ci siano ancora i tempi utili per l’ascolto dei Sindaci di questo territorio e auspico che l’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, ne tenga conto.

Ignazio Locci

Sindaco del comune di Sant’Antioco

 

Sarà come sempre un Natale ricco di sorprese ma anche di gradite conferme: l’intramontabile e sempre più suggestivo “Villaggio di Natale” con tantissima animazione dedicata ai più piccoli, a cui faranno da contorno sfavillanti luminarie; il videomapping in piazza De Gasperi; il concerto gospel, nonché – grande novità di questo 2024 – tre spettacoli musicali di rilievo, eventi imperdibili grazie alla partecipazione al Bando della Regione di Capodanno: il 23 dicembre Giorgio Vanni più dj resident; il 29 DJ Jad e Wlady from Articolo 31 cui seguirà dj resident e il 30, infine, l’atteso concerto dei Tazenda. Spettacoli che andranno ad aggiungersi a un programma capace di far brillare il cuore di Sant’Antioco e i cuori dei visitatori che si attendono numerosi, tra tradizione, emozione e innovazione.

«Al centro della propostaracconta l’assessora del Turismo Roberta Serrenti il Villaggio di Natale, con la casa di Babbo Natale e le nuovissime installazioni luminose, pensato per i più piccoli ma ideale per tutte le famiglie: un luogo dove ogni angolo è studiato per far stare bene i nostri concittadini e i visitatori, creando un’atmosfera calda e accogliente che inviti tutti a vivere insieme il vero spirito del Natale. Nella nuova Piazza Umberto avrà spazio una piccola fiera con prodotti esclusivamente locali che offrirà un’opportunità per scoprire le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, facendo conoscere a tutti le meraviglie che la nostra terra ha da offrire. Sant’Antioco si propone come destinazione ideale per chi vuole trascorrere le vacanze natalizie all’insegna del divertimento, del buon cibo e della magia del Natale, ma anche per chi desidera scoprire e ammirare le nostre bellezze naturalistiche e culturali. È cosi che miriamo a incrementare l’indotto nelle nostre attività commerciali e turistiche in generale.»

«Gli eventi natalizi del comune di Sant’Antioco sono sempre più numerosi e partecipati e sono divenuti un’attrattiva irrinunciabile per tutto il territoriocommenta l’assessore della Cultura Luca Mereucome amministrazione comunale sentiamo la responsabilità di essere all’altezza del compito e cerchiamo di offrire, anno dopo anno, un cartellone di eventi e manifestazioni per tutte le età anche grazie al contributo irrinunciabile delle associazioni culturali cittadine: dai suggestivi gospel alle proposte artistiche-musicali a tema natalizio sino ad arrivare a un’altra grande novità di questo Natale, lo scenografico spettacolo di videomapping che renderà Piazza De Gasperi un caleidoscopio di luci, colori e musica. Sant’Antioco è dunque pronta ad accogliere un mese ricco di appuntamenti imperdibili col fine di rivitalizzare il tessuto urbano e produttivo e far diventare il nostro paese il punto di ritrovo privilegiato per trascorrere momenti di svago e spensieratezza in questi giorni di festa.»

«Da ormai 8 anniaggiunge il sindaco Ignazio Locciper noi la programmazione di Natale, non  solo è un momento per vivere questa festa in comunità, ma anche un’occasione per continuare a crescere, perché la nostra attenzione verso la promozione del nostro territorio non si ferma mai. È anche attraverso questa azione che possiamo affermare che Sant’Antioco sta diventando sempre più un punto di riferimento nel panorama regionale ed è pronta ad accogliere i visitatori tutto l’anno con eventi e iniziative che ne valorizzino ogni angolo, invitando tutti a scoprire un’isola ricca di storia, cultura e bellezza. Ringrazio sin da adesso tutte le associazioni culturali e non solo che come ogni anno collaborano alla buona riuscita dei festeggiamenti natalizi. Nei prossimi giorni saremo più precisi con il cartellone dettagliato degli appuntamenti.»

Il Mab, Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, da oggi ancora più accessibile e fruibile. Sabato 23 novembre, a partire dalle 17.30, verranno inaugurati gli interventi relativi all’accessibilità fisica e digitale del Museo archeologico e dell’area tofet, azioni finanziate nell’ambito PNRR M1C3 – Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” – gestito dal Ministero della Cultura – Direzione generale Musei. L’investimento ammonta a 481mila euro.

Durante la serata, saranno presentate al pubblico le innovative installazioni multimediali e virtuali, le nuove guide dedicate a fruitori fragili e i nuovi percorsi del Museo archeologico Barreca e dell’area tofet.

Il programma prevede, alle 17.30, i saluti istituzionali del sindaco Ignazio Locci, dell’assessore della Cultura Luca Mereu e del funzionario SABAP, la dott.ssa Giovanna Pietra.

Alle 18.00, si procederà con l’intervento “Innovazione inclusiva al Mab” della direttrice del Parco Storico e Archeologico, dott.ssa Sara Muscuso.

Infine, alle 18.30, visita al tofet e al Museo per poi chiudere la serata, alle 19.00, con l’aperitivo a cura della Cantina Sardus Pater.

Stamane l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha intitolato l’area antistante la spiaggia all’onorevole Eusebio Baghino, ex sindaco del paese, oltre che ex consigliere e assessore regionale.
Nasce così il “Lungomare Eusebio Baghino” di Maladroxia, luogo simbolo dell’ex sindaco di Sant’Antioco: località balneare dove risiedeva e verso la quale nutriva un profondo affetto, nonché una grande considerazione.
Alla cerimonia hanno partecipato la moglie, i figli Filippo e Alessandro, amici e parenti, il sindaco Ignazio Locci e l’assessore Pasquale Renna.
La targa, una volta scoperta, è stata poi benedetta da don Elio Tinti.
«L’Amministrazione comunale ha così voluto rendere omaggio all’uomo e al politico Eusebio Baghino ha detto il sindaco Ignazio Locciche con il suo lungo impegno politico, culminato con la carica di primo cittadino della sua Sant’Antioco, ha fatto tanto per la città, per il territorio e per l’intera Sardegna. Oggi ne abbiamo celebrato il ricordo, scegliendo di intitolargli un luogo, il lungomare di Maladroxia, che siamo certi l’onorevole amasse nel profondo.»

Dopo un importante programma di riqualificazione, ammodernamento ed efficientamento dell’intero patrimonio scolastico di Sant’Antioco attuato in questi anni dall’Amministrazione Comunale, la Giunta comunale di Sant’Antioco guidata dal sindaco Ignazio Locci si concentra adesso sulla razionalizzazione degli spazi, alla luce di un monitoraggio sull’effettivo utilizzo dei plessi scolastici. Ciò che è emerso è un reale sbilanciamento tra numero degli alunni iscritti, corsi attivati e numero di immobili impiegati, nonché tra gli spazi realmente utilizzati per ciascuno di essi e i relativi costi sostenuti. L’obiettivo è, dunque, puntare a una corretta, efficace ed efficiente gestione delle risorse pubbliche adoperate, nonché ottimizzare i costi relativi al sostentamento degli immobili e la loro reale fruibilità da parte della collettività.

Per queste ragioni la Giunta ha deliberato una rimodulazione dell’utilizzo degli edifici “aprendo” nuovi spazi fisici per lo svolgimento di attività di interesse pubblico legate al welfare territoriale e al soddisfacimento di bisogni ecosociali in costante evoluzione, luoghi di incontro e dialogo tra settori e ambiti distinti: cultura, sociale, salute, scuola, ambiente. In particolare, la scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi di via della Pineta e la sede staccata del Liceo Lussu di via Salvo D’Acquisto cambieranno destinazione: un’operazione che offrirà nuove aule didattiche alla Scuola civica di Musica Don Tore Armeni, che conta un numero sempre crescente di iscritti, spazi di aggregazione per la comunità e l’associazionismo, spazi protetti per le famiglie, spazi per misure di conciliazione ma anche luoghi dove studiare o sperimentare forme di arte e intrattenimento per puntare a modelli innovativi di centri culturali come presidi di welfare generativo.

Il sindaco Ignazio Locci spiega la “piccola” rivoluzione: «Avremo un’unica scuola secondaria di primo grado che unirà la Enrico Fermi e la Antioco Mannai e avrà sede in quest’ultima, di recente sottoposta a un poderoso progetto di efficientamento da oltre 2,3 milioni di euro di fondi PNRR e oggi in grado di accogliere tutti gli studenti antiochensi di quella fascia di etàillustra il sindaco -. Ma non solo: la sede staccata del liceo di via Salvo d’Acquisto, un tempo scuola media, la cosiddetta n° 1, verrà restituita al nostro comune e quelle classi transiteranno nella sede centrale del Lussu di via Bolzano. Avremo liberi pertanto gli stabili di via della Pineta e di via Salvo D’Acquisto, creando così le condizioni per realizzare tutti i nostri propositi in ambito sociale e culturale e dando il giusto riconoscimento anche alle associazioni e alla nostra istituzione musicale Don Tore Armeni. Infine, il padiglione B della scuola di via Virgilio, chiuso per tanti anni ma oggi, grazie al nostro impegno, completamente riqualificato, verrà consacrato all’attività didattica».

«La visione della nostra amministrazione è sempre stata quella di una scuola aperta e accessibile, che renda disponibili i propri spazi per la comunità intera, soprattutto in riferimento alla proposta didattica ed extra-curricolare, un ambito di competenza esclusiva dell’istituzione scolastica nel quale non ci permettiamo di sconfinarecommenta l’assessore della Pubblica istruzione e della Cultura Luca Mereu -. Noi ci siamo impegnati per un utilizzo razionale e intelligente degli immobili scolastici che, a parer nostro, dovrebbero divenire un luogo dove ospitare iniziative associazionistiche di natura sociale, culturale e ricreativa: anche a causa di un panorama cittadino fortemente penalizzato dalla scarsità di spazi immediatamente fruibili. Questa è la ratio della nostra deliberazione che traccia l’unica strada percorribile per avere un riscontro immediato in termini di impatto individuale e sociale e pone le basi per un sistema aperto agli studenti e alla cittadinanza, così da diventare un centro civico di coesione territoriale e di servizi alla comunità.»

L’Università di Cagliari partecipa alla VII edizione della Giornata delle Catacombe – Edizione d’Autunno, che si terrà sabato 12 ottobre nella catacomba di Sant’Antioco, l’unica esistente nell’Isola.

Per l’occasione sono previste visite guidate gratuite dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17, condotte anche da archeologi specialisti del periodo paleocristiano dell’Ateneo cagliaritano.

A corredo delle visite del monumento è stata organizzata una mostra di fotografie e testi, che racconta gli scavi e le ricerche nella Catacomba di Sant’Antioco Martire, dalle prime scoperte del Seicento ai restauri attuali.

La mostra è promossa dalla Pontificia Commissione di Archeologia e organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari (cattedra di Archeologia cristiana e medievale), il comune di Sant’Antioco e la Basilica di Sant’Antioco.

Curatori della mostra sono i docenti Rossana Martorelli e Marco Muresu, con la collaborazione di un’équipe di specialisti e giovani studiosi: Silvia Arba, Erika Meloni, Valentina Notari, Maria Francesca Piu, Marcella Serchisu, Laura Soro, Sara Tacconi, Antonio Francesco Vacca.

La mostra sarà presentata ufficialmente sabato  alle 17.30, presso la sala mostre del Palazzo del Capitolo, con la partecipazione, oltre ai curatori, del sindaco Ignazio Locci e dell’assessore della Cultura Luca Mereu, della direttrice del Parco storico archeologico di Sant’Antioco Sara Muscuso e, in rappresentanza della Basilica di Sant’Antioco Martire, del suo rettore don Mario Riu.

L’esposizione sarà visitabile dal 12 al 26 ottobre e dal 15 dicembre al 6 gennaio 2025 con gli stessi orari delle visite in catacomba.