18 April, 2024
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Tutto in 40′ (salvo supplementari)! Umana Reyer Venezia e Dinamo Banco di Sardegna Sassari alle 20.45 saranno protagoniste dell’ultima, decisiva pagina dello straordinario film del campionato 2018/2019 che assegnerà lo scudetto. Sei sfide non sono state sufficienti, come molti avevano previsto, a rompere l’equilibrio tra queste due grandi squadre che, classificatesi rispettivamente tera e quarta al termine della “regular season”, hanno poi dimostrato, nei playoff, di essere le migliori e di meritare ampiamente questo grande palcoscenico.

L’Umana Reyer ha vinto cinque dei nove scontri diretti disputati dall’inizio della stagione (2 in “regular season” e 3 nei playoff), la Dinamo quattro (1 in Coppa Italia e 3 nei playoff) ma la Dinamo non risente di alcun timore reverenziale nei confronti della squadra di Walter De Raffaele, che ha già dimostrato di poter battere a casa sua, conquistando Gara2 con il punteggio di 88 a 66, il più netto della lunga ed equilibrata serie della finale scudetto.

L’Umana Reyer questa sera avrà comunque il vantaggio del fattore campo (e di un Taliercio da clima africano, senza un adeguato impianto di climatizzazione), ma la Dinamo arriva dall’entusiasmante rimonta realizzata in Gara6, che l’ha vista protagonista di un secondo tempo indimenticabile.

L’Umana Reyer ha sicuramente in Austin Daye, Michael Bramos e Mitchell Watt i suoi uomini più decisivi, con Stefano Tonut ed Andrea De Nicolao spesso protagonisti di prestazioni sopra la media, ma Gianmarco Pozzecco ha gli uomini (Rashawn Thomas e Jack Cooley su tutti) e lo spirito di squadra che possono creare grandi problemi agli avversari. La Dinamo in questa serie di finale ha avuto protagonisti sempre diversi e se questa sera riuscisse a concentrare in 40′ il meglio di tutti, da Dyshawn Pierre a Marco Spissu, da Achille Polonara a Stefano Gentile (in ripresa dopo l’infortunio di Gara5), da Tyrus McGee a Justin Carter e Jack Devecchi, il sogno del secondo scudetto della storia per la Dinamo potrebbe veramente avversarsi, per la gioia infinita di Sassari e di un’intera Isola, la Sardegna, che sta spingendo da alcuni mesi la squadra biancoblu verso il… Paradiso del basket!

Tyrus McGee. Fonte: www.dinamobasket.com .

Marco Spissu. Fonte: www.dinamobasket.com .

La Dinamo alle porte del sogno scudetto. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo rimonta e domina l’Umana Reyer con un secondo tempo straordinario e, come 4 anni fa, sarà Gara7 ad assegnare lo scudetto 2018/2019. E’ stata una Gara6 dalle mille emozioni, controllata con grande disinvoltura dalla squadra veneta nei primi due quarti, con una Dinamo in evidente difficoltà, tenuta in piedi da due soli giocatori, uno strepitoso Rashawn Thomas ed un imponente Jack Cooley. Andata al riposo sotto di “soli” 6 punti sul 34 a 40, la squadra di Gianmarco Pozzecco è tornata in campo dall’intervallo lungo letteralmente trasformata, ha rapidamente azzerato lo svantaggio e si è poi resa protagonista di un vero e proprio show, chiudendo il terzo quarto sul 63 a 57 con un parziale di 29 a 17, e con un +10 al 40′, 87 a 77, con tanti protagonisti: uno stratosferico Jack Cooley (26 punti in 30′, 11 su 18 da 2 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 5 falli subiti, 29 di valutazione); uno scatenato Marco Spissu (11 punti in 20′ con due triple pesantissime nella fase più intensa dell’incontro); un incredibile Tyrus McGee, autore del miglior gesto tecnico della serata, una schiacciata in faccia a Mitchel Watt, 2o centimetri più alto di lui, 1,88 contro 2,08, che ha mandato in visibilio il PalaSerradimigni; un Justin Carter decisivo nel finale, oltre a Rashawn Thomas (18 punti con un primo tempo da ricordare). In ombra Dyshawn Pierre, Jaime Smith ed Achille Polonara, mentre Stefano Gentile, recuperato miracolosamente dopo l’infortunio riportato due giorni fa a Mestre, non era chiaramente al meglio della condizione fisica. La Dinamo ha vinto ancora una volta la gara ai rimbalzi, 44 a 35, nonostante il grande ritardo maturato nel primo tempo.

Nella squadra di Walter De Raffaele, in evidenza Mitchell Watt (17 punti e 6 rimbalzi, 21 di valutazione), Michael Bramos (15 punti e 6 rimbalzi) ed Andrea De Nicolao (11 punti), meno brillanti del solito Marquez Haynes, Austin Daye, Julian Stone e Stefano Tonut.

Fino a quando la Dinamo ha tenuto ritmi bassi, l’Umana Reyer ha controllato il gioco con grande autorità ma quando la Dinamo ha cambiato rimo, ritrovando i meccanismi di gioco che le hanno permesso una straordinaria seconda parte della stagione sia in campionato sia in Fiba Europe Cup, l’Umana Reyer è andata in confusione, finendo col subire un parziale di 53 a 37 nei secondi 20′ di gara.

La serie è tornata in parità, dunque, 3 a 3, esattamente come accadde quattro anni fa nella finale tra la squadra allora allenata dal grande Meo Sacchetti e la Grissin Bon Reggio Emilia di Max Menetti (oggi coach di Treviso, neopromosso in A1). E, come quattro anni fa, la Dinamo ha compiuto l’impresa dopo aver tremato (allora vinse dopo tre tempi supplementari). E dal momento che le analogie sono tante, a Sassari e in tutta la Sardegna, i sostenitori della Dinamo cominciano ad accarezzare il sogno, perché nel 2015, a Reggio Emilia, la Dinamo si cucì addosso il primo scudetto della sua storia, lo scudetto dello storico “triplete”!

Dinamo Banco di Sardegna 87 – Umana Reyer Venezia 77

Parziali: 19 a25; 15 a 15; 29 a 17; 24 a 20

Progressivi: 19 a 25; 34 a 40; 63 a 57; 87 a 77

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Smith 6, McGee 10, Carter 5, Devecchi n.e., Magro n.e., Pierre 4, Gentile, Thomas 18, Polonara 7, Diop n.e., Cooley 26. All. Gianmarco Pozzecco.

Umana Reyer Venezia: Haynes 10, Stone, Bramos 15, Tonut, Daye 10, De Nicolao 11, Vidmar, Biligha n.e., Giuri 3, Mazzola 3, Cerella 8, Watt 17. All. Walter De Raffaele.

 

 

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Una Dinamo in serata no è uscita sconfitta dal Taliercio di Mestre, 78 a 65 (primo tempo 38 a 34), in Gara5 della finale scudetto. L’Umana Reyer conduce ora 3 a 2 e la squadra di Gianmarco Pozzecco ora non può più sbagliare, giovedì sera in Gara6 al PalaSerradimigni e, in caso di vittoria, sabato sera in Gara7 al Taliercio.

L’Umana Reyer ha condotto la partita fin dalle battute iniziali ma la Dinamo non ha mai mollato, riuscendo a recuperare nel secondo quarto dal -12 (31 a 19 al 13′) al -4 dell’intervallo lungo. Nella seconda parte di gara la squadra di Walter De Raffaele ha allungato più volte e la Dinamo è sempre riuscita a rientrare, con fiammate improvvise, ma nel finale, dopo essere riuscita a tornare ad un solo possesso di distanza, non ha avuto più le forze per fermare l’Umana Reyer, più determinata nella ricerca della vittoria, trascinata dal solito Austin Daye, miglior realizzatore della partita con 20 punti alla pari con Rashawn Thomas e da uno scatenato Stefano Tonut (15 punti).

Dai numeri del tabellino finale emerge la serata no di quasi tutti i giocatori biancoblu, due soli dei quali hanno terminato in doppia cifra, il già citato Rashawn Thomas e Marco Spissu, scatenato nella seconda parte dell’incontro, quando ha letteralmente preso per mano la squadra nella rimonta. In ombra Dyshawn Pierre (4 punti), Jack Cooley (4 punti), Achille Polonara (5 punti), Tyrus McGee (6 punti) e Stefano Gentile (bloccato anche da un infortunio).

La Dinamo ha vinto ancora una volta la battaglia ai rimbalzi, 43 a 34 (11 Pierre, 10 Thomas, 5 McGee, 4 Spissu, solo 2 Cooley), ma questa volta non è bastato, per le insufficienti percentuali al tiro: 45% da 2 punti, 26% da 3 punti e 59% ai tiri liberi.

Nell’Umana Reyer, in evidenza a fasi alterne anche Marquez Haynes, Michael Bramos ed Andrea De Nicolao.

«Non cambierò certo il mio modo di essere – ha detto con animosità alla fine della partita coach Gianmarco Pozzecco – io non piango. Da quando avevo 4 anni sono in questo mondo e non piango. Abbiamo perso  l’unica cosa che che chiedo, che esigo, è che i miei giocatori non si facciano male, perché sono miei figli. E Stefano Gentile è figlio di Nando ma anche mio. Giochiamo in un catino e io non mi lamento ma una cosa è certa, qui dentro non di può giocare a pallacanestro, non si può giocare una finale scudetto. Non mi interessa vincere lo scudetto e mi dispiace fare questa scenata dopo una sconfitta, ho solo il pensiero di andare nello spogliatoio da Stefano Gentile.»

Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 78 a 65.

Punteggi parziali: 21 a 14, 17 a 20, 22 a 19, 18 a 12.

Punteggi progressivi: 21 a 14, 38 a 34, 60 a 53, 78 a 65.

Umana Reyer Venezia: Haynes 10, Stone 2, Bramos 11, Tonut 15, Daye 20, De Nicolao 8, Vidmar 5, Biligha, Giuri, Mazzola, Cerella 5, Watt 2. All: Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 17, Smith 6, McGee 6, Carter 1, Devecchi n.e., Magro 2, Pierre 4, Gentile, Thomas 20, Polonara 5, Diop n.e., Cooley 4. All: Gianmarco Pozzecco.

Marco Spissu. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Umana Reyer e Dinamo Banco di Sardegna nuovamente in campo, alle 20.45, sul parquet del Taliercio di Mestre, per Gara5 della finale scudetto. Arbitreranno Paternicò, Filippini e Quarta. La sfida, tornata in perfetto equilibrio con la vittoria della Dinamo in Gara4 domenica sera, entra oggi nella fase decisiva. Entro sabato sera, comunque vada, il basket italiano avrà la sua nuova regina!

Gianmarco Pozzecco non ha problemi di formazione, i biancoblu sono tutti a disposizione nella loro migliore condizione fisica. Walter De Raffaele, viceversa, ha qualche problema con le condizioni fisiche di Julian Stone che, comunque, dovrebbe essere della partita.

La Dinamo sa come si vince al Taliercio. Sconfitta di misura di due soli punti in Gara1, dopo essere stata in vantaggio con ampio margine, ha fatto sua Gara2, con il margine più ampio registrato nella serie: 80 a 66. Una vittoria questa sera, equivarrebbe una prima piccola, grande ipoteca, sulla conquistato del tricolore.

Il motivo tecnico della partita potrebbe essere l’attacco “atomico” della Dinamo contro la difesa “ermetica” dell’Umana Reyer ma le due squadre nel corso della stagione, hanno dimostrato di saper eccellere anche in difesa (la Dinamo) e in attacco (l’Umana Reyer). E’ certo, come è avvenuto fin da Gara1, che sarà un grande spettacolo di basket!

Achille Polonara. Fonte: www,dinamobasket.com .

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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna grande nella serata più importante, supera meritatamente l’Umana Reyer per 95 a 88 (primo tempo 51 a 41) e riporta in parità la serie della finale scudetto sul 2 a 2. La sconfitta subita due giorni fa è stata dimenticata in fretta, fin dalle battute iniziali la Dinamo ha messo sotto la squadra di Walter De Raffaele, con ritmi elevati, trascinata da Rashawn Thomas e Jack Cooley (alla fine il migliore in campo, con 18 punti in 27′, con 6 su 9 da 2 punti, 6 su 8 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 3 assist, 29 di valutazione), avanti di 7 già al 10′ sul 23 a 16. La musica non è cambiata nel secondo quarto, con l’Umana Reyer in chiara difficoltà, sotto di 15 punti al 16′ sul 40 a 25 (nella Dinamo Marco Spissu è tornato rande protagonista). In evidenza nell’Umana Reyer il solo Marquez Haynes, inesistente Austin Daye, l’uomo partita di Gara3.

L’Umana Reyer è squadra esperta, abituata a questo tipo di partite, e nel finale del quarto ha avuto una reazione, riuscendo a ridurre il ritardo a 10 lunghezze all’intervallo lungo: 51 a 41.

La Dinamo ha continuato a martellare la difesa dell’Umana Reyer nel terzo quarto, nel quale ha ritrovato le medie del periodo d’oro della stagione, e con un parziale di 30 a 24 ha girato al 3o’ sul +16: 81 a 65! Partita finita? Per niente.

Il terzo quarto ha visto l’Umana Reyer ritrovare improvvisamente il suo gioco, continuando a realizzare dai 6.75 (alla fine 14 su 36) e la Dinamo distratta, forse preoccupata per la rimonta avversaria. Punto dopo punto l’Umana Reyer s’è riavvicinata, 85 a 75 al 35′ (la Dinamo ha realizzato solo 4 punti nei primi 4 minuti e mezzo), 86 a 81 al 38′. Tripla provvidenziale di Tyrus McGee per il +8 sull’89 a 81, ma l’Umana Reyer ha accorciato anche con una tripla di Austin Daye ed un tiro da fuori di Marquez Haynes per l’89 a 86. Dyshawn Pierre ha sbagliato da 3, Austin Daye ha tentato anche oggi di riprendere la Dinamo con una tripla ma questa volta l’ha sbagliata e da quell’azione la Dinamo ha ritrovato il passo giusto: due tiri liberi di Tyrus McGee, canestro da 2 punti di Marquez Haynes, poi altri due tiri liberi di Justin Carter, altra tripla sbagliata da Michael Bramos e, infine, gli ultimi due tiri liberi di Tyrus McGee per il 95 a 88 che non cambia più dopo l’ultimo tentativo da 3 di Marquez Haynes, sbagliato.

Alla fine grande festa in un PalaSerradimigni carico di entusiasmo per una Dinamo che continua a sognare lo scudetto.

La Dinamo ha concluso la partita con ben 6 uomini in doppia cifra: Rashawn Thomas 19, Jack Cooley 18, Dyshawn Pierre 12, Justin Carter 12, Tyrus Mcgee 11, Jaime Smith 10. Tre gli uomini in doppia cifra per l’Umana Reyer: Marquez Haynes 22, Austin Daye 16, Mitchell Watt 10.

Non c’è tempo per riposare, tra 45 ore si torna in campo, al Taliercio di Mestre, per Gara5. La corsa verso lo scudetto continua, ora in perfetta parità!

Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Umana Reyer Venezia 95 a 88

Parziali: 23 a 16; 51 a 41; 30 a 24; 14 a 23
Progressivi: 23 a 16; 28 a 25; 81 a 65; 95 a 88

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 9, Smith 10, McGee 11, Carter 12, Devecchi, Magro 2, Pierre 12, Gentile, Thomas 19, Polonara 2, Diop n.e., Cooley 18. All. Gianmarco Pozzecco.

Umana Reyer Venezia: Haynes 22, Stone 7, Bramos 9, Tonut 7, Daye 16, De Nicolao 6, Vidmar 6, Biligha n.e., Giuri 2, Mazzola, Cerella 3, Watt 10. All. Walter De Raffaele.

Jack Cooley, il migliore in campo. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo c’è! Dopo l’amaro ko di due giorni fa in Gara1 (72 a 70), la squadra di Gianmarco Pozzecco ha reagito da grande squadra ed ha “sbancato” il Taliercio di Mestre, con un punteggio che non lascia spazio a dubbi sulla sua superiorità: 80 a 66! La Dinamo ha superato l’Umana Reyer nei primi tre quarti: 21 a 17, 20 a 13 e 25 a 22, e pareggiato nell’ultimo: 14 a 14.

Nonostante la grande tensione, la fatica per il gran caldo e la giornata opaca di uno dei uomini più in forma da diversi mesi, Rashawn Thomas, la Dinamo ha concesso pochissimo alla formazione veneta, con la quale aveva un conto in sospeso in campionato, avendo perso tre volte, due nella “regular season” e una due giorni fa in Gara1 della finale scudetto, e vinto solo la quarta sfida, in Coppa Italia, all’esordio in panchina di Gianmarco Pozzecco.

Il coach friulano ha letteralmente trasformato la Dinamo, da squadra incerta qual era nel girone d’andata e in avvio di quello di ritorno, scivolata fino all’11° posto dopo la trasferta di Mestre della 21ª giornata, in squadra vera, forte in tutti i fondamentali, con un carattere di ferro, capace di vincere 22 partite consecutive tra campionato e coppa ed ora di contendere all’Umana Reyer lo scudetto!

La squadra di Walter De Raffaele ha tenuto testa alla Dinamo solo nelle battute iniziali ma pian piano ha sofferto la maggiore aggressività e la precisione della Dinamo, ancora una volta dominatrice ai rimbalzi (45 a 35) con una sola flessione in avvio del terzo quarto, quando la squadra di casa s’è riportata da -16 a -7. La reazione della Dinamo è stata immediata e l’Umana Reyer è tornata lontana, a -14 al 30′: 52 a 66. Gianmarco Pozzecco ha dovuto gestire Rashawn Thomas subito gravato di due falli e tenuto a lungo in panchina (per lui 22′ giocati), sostituito per una manciata di minuti anche da Daniele Magro, bravo in difesa ed autore di due tiri liberi in un momento delicato della partita. I trascinatori sono stati Jack Cooley (16 punti, 10 rimbalzi e 9 falli subiti in 29′ giocati) e Jaime Smith (19 punti, 2 rimbalzi e 6 assist in 32′). In doppia cifra anche Tyrus Mcgee (14 punti con 4 su 7 da 3 punti in 27′) e Rashawn Thomas (11 punti e 6 rimbalzi), positiva anche la prova di Achille Polonara (8 rimbalzi). Meno brillanti del solito Marco Spissu e Stefano Gentile, poco impiegato Justin Carter.

Nell’Umana Reyer ha brillato Austin Daye, unico in doppia cifra  (20 punti, 8 rimbalzi in 26′), a tratti Gasper Vidmar. In ombra l’ex Marquez Haynes.

Non c’è tempo per festeggiare, perché venerdì le due squadre saranno nuovamente in campo, al PalaSeradimigni, per Gara3. Con l’impresa odierna la squadra di Gianmarco Pozzecco s’è ripresa il fattore campo e se riuscisse a rendere inespugnabile il “fortino” del PalaSerradimigni…

Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 66 a 80.

Punteggi parziali: 17 a 21, 13 a 20, 22 a 25, 14 a 14.

Punteggi progressivi: 17 a 21, 30 a 41, 52 a 66, 66 a 80.

Umana Reyer Venezia: Haynes 7, Stone 3, Bramos 2, Tonut 7, Daye 20, De Nicolao 3, Vidmar 5, Biligha, Giuri 8, Mazzola 3, Cerella 2, Watt 6. All: Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 2, Smith 19, McGee 14, Carter, Devecchi n.e., Magro 2, Pierre 8, Gentile 4, Thomas 11, Polonara 4, Diop n.e., Cooley 16. All: Gianmarco Pozzecco.

Tyrus Mcgee. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Si è fermata in Gara1 della finale scudetto, al Taliercio di Mestre, la lunghissima striscia positiva della Dinamo Banco di Sardegna, superata di misura, 72 a 70 (primo tempo 29 a 37), dall’Umana Reyer Venezia. E’ stata una partita sostanzialmente equilibrata, che la Dinamo ha cercato di fare sua con un allungo a cavallo tra il secondo ed il terzo quarto, riuscendo ad andare al riposo avanti di 8 punti e di arrivare fino ad un massimo vantaggio di 13 (47 a 34). Non è stata la solita Dinamo, capace di controllare le partite con autorità, e la squadra veneta s’è rifatta sotto, migliorando le percentuali al tiro, inizialmente disastrose soprattutto dai 6,75, con l’ex Marquez Haynes tornato improvvisamente preciso dalla lunga distanza (alla fine è risultato il miglior realizzatore dell’Umana Reyer con 15 punti). La squadra di Walter De Raffaele è scattata avanti sul +5 (68 a 63), ma la partita è tornata in perfetto equilibrio con un parziale di 5 a 0 della Dinamo che ha fissato il punteggio sul 68 pari!

Il finale è stato caratterizzato ancora da tanta imprecisione al tiro, decisivi lo 0 su 2 di Dyshawn Pierre dalla lunetta e gli errori di Rashawn Thomas e Marco Spissu. E’ finita 72 a 70 per l’Umana Reyer che conduce 1 a 0.

Solo tre giocatori della Dinamo hanno chiuso in doppia cifra: Tyrus McGee 19, Rashawn Thomas 13, Jack Cooley 12; Tre anche i giocatori dell’Umana Reyer in doppia cifra: Marquez Haynes 15, Mitchell Watt 14, Stefano Tonut 11.

Mercoledì sera le due squadre torneranno in campo per Gara2, ancora al Taliercio, prima del trasferimento in Sardegna, per Gara3 e Gara4 al PalaSerradimigni.

La Dinamo recrimina per la grande occasione mancata ma la strada verso lo scudetto è ancora lunga, molto lunga!

«Sono qui ancora una volta a ringraziare i miei giocatori – ha detto il coach Gianmarco Pozzecco commentando la gara – hanno vinto 22 partite su 23. Una cosa straordinaria, sono clamorosamente orgoglioso di loro. A me non è mai capitato di vincere 22 partite su 23 ma a loro sì. Faccio i complimenti a Venezia, sull’unica sconfitta di questa striscia è stata protagonista lei, ha giocato una gran partita. Ma ribadisco l’enorme affetto che provo nei confronti dei miei ragazzi, oggi ancor più grande che in qualunque altro momento. Questa sconfitta per quanto mi riguarda non cambia niente anzi, sono quasi contento perché oggi capiranno che il mio condizionamento non è dettato dalle vittorie ma da come sono loro.»

Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna Sassari

Punteggi parziali: 18 a 14, 11 a 23, 25 a 15, 18 a 18.

Punteggi progressivi: 18 a 14, 29 a 37, 54 a 52, 72 a 70.

Umana Reyer Venezia: Haynes 15, Stone 3, Bramos 8, Tonut 11, Daye 8, De Nicolao 6, Vidmar 1, Biligha n.e., Giuri, Mazzola 3, Cerella 3, Watt 14. All: Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu, Smith 3, McGee 19, Carter 7, Devecchi, Magro n.e., Pierre 4, Gentile 6, Thomas 13, Polonara 6, Diop n.e., Cooley 12. All: Gianmarco Pozzecco.

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La Dinamo batte per la terza volta in cinque giorni i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano (108 a 96 dopo un tempo supplementare, 89 a 89 al 40′, 51 a 52 al 20′) ed approda alla finale scudetto! Per la squadra di Gianmarco Pozzecco si tratta della 22ª vittoria consecutiva, la 15ª in campionato, una striscia record straordinaria.

E’ stata una partita dalle emozioni forti. La Dinamo l’ha iniziata alla grande, con un parziale di 29 a 21 nei primi 10′, trascinata da Jaime Smith (29 punti in 31′, 2 su 2 da 2 punti, 7 su 8 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 1 rimbalzo, 3 assist, 28 di valutazione) e Jack Cooley, straordinario sotto le plance (20 punti, 7 su 12 da 2 punti, 6 su 10 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 2 assist, 24 di valutazione). L’Olimpia è parsa spaventata dal furore dei biancoblu, ma nel secondo quarto ha reagito con orgoglio e con notevoli percentuali al tiro ha azzerato il ritardo ed ha effettuato anche il sorpasso, riuscendo ad andare al riposo un punto avanti: 52 a 51.

La Dinamo non ha mai ceduto il passo a Nunnally e compagni, ribattendo colpo su colpo e con la crescita di Rashawn Thomas e Dishawn Pierre, le due ali che le invidiamo tutti, ha ripreso il largo nel terzo quarto con un parziale di 23 a 14 (74 a 66 al 30′).

Nell’ultimo quarto è successo di tutto, l’Olimpia ha nuovamente azzerato il ritardo e nel finale ha avuto anche la possibilità di far suo il match ma ha dovuto fare ancora una volta i con ti con una Dinamo indomabile che nelle battute finali, sull’88 a 89 a 42″ dalla fine (tripla di Nunnally) ha impattato sull’89 a 89 con un 1/2 dalla lunetta di Dishawn Pierre ed ha allungato per la seconda volta consecutiva in 48 ore la partita al supplementare. E come due giorni fa, nell’extra time non c’è stata partita (19 a 7 in 5′), con una Dinamo letteralmente scatenata negli ultimi 2 minuti che l’hanno vista diventare inarrestabile per un’Olimpia ormai rassegnata all’uscita di scena, in una stagione che l’aveva vista dominare la “regular season”.

Quattro i giocatori della Dinamo che hanno terminato la partita in doppia cifra: Smith 29, Thomas 22, Cooley 20, Pierre 15. Cinque quelli dell’Olimpia: Nunnally 19, James 18, Kuzminskas 18, Nedovic 16, Micov 10.

Sono numerosi i segnali emersi in questi playoff che ricordano quelli che quattro anni fa si conclusero con la conquista del primo storico scudetto (anche allora la Dinamo eliminò l’Olimpia Milano in semifinale)…

La Dinamo, grazia al clamoroso quanto meritato 3 a 0 inflitto all’Olimpia Milano, ora potrà riposare qualche giorno, perché nell’altra semifinale, la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti e l’Umana Reyer Venezia sono sull’1 a 1 e dovranno quindi giocare almeno altre due partite, domani e mercoledì.

Sassari sogna!

Dinamo Banco di Sardegna – A|X Armani Exchange Milano 108 a 96.
Parziali: 29 a 21; 23 a 21; 23 a 14; 15 a 23; OT 19 a 7
Progressivi: 29 a 21; 51 a 52; 74 a 66; 89 a 89; OT 108 a96.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 2, Smith 29, McGee 2, Carter 4, Devecchi n.e., Magro n.e., Pierre 15, Gentile 7, Thomas 22, Polonara 7, Diop n.e., Cooley 20. All. Gianmarco Pozzecco

A|X Armani Exchange Milano: Della Valle n.e., James 18, Micov 10, Ferraris n.e., Fontecchio n.e., Tarczewski 7, Nedovic 16, Kuzminskas 18, Cinciarini, Nunnally 19, Burns, Brooks 8. All. Simone Pianigiani.

Da sinistra: Dyshawn Pierre, Rashawn Thomas, Jack Cooley, Jaime Smith, Justin Carter. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo è in semifinale scudetto! Pochi minuti fa si è conclusa Gara3 che ha visto la squadra di Gianmarco Pozzecco imporsi ancora una volta sull’Happy Casa Brindisi, 92 a 87, per un 3 a 0 che conclude la serie dei quarti di finale. Per la Dinamo Banco di Sardegna è la 12ª vittoria consecutiva in campionato, la 20ª tra campionato e Fiba Europe Cup!

Come le prime due giocate al PalaSerradimigni, è stata una sfida appassionante, a lungo equilibrata ma con la Dinamo quasi sempre avanti nel punteggio, fino ad un massimo di 12 punti nel primo quarto, 21 a 9, concluso sul 24 a 18. La squadra di Francesco Vitucci ha reagito, ribattendo colpo su colpo, ed è andata al riposo sotto di un solo punto: 43 a 42. L’Happy Casa ha tentato di invertire l’inerzia della partita e della serie, andando alcune volte in vantaggio di un punto, ma la Dinamo non ha mai mollato di un centimetro e l’ha sempre ricacciata indietro, con una grande prova di squadra, ma con Jack Cooley e Dyshawn Pierre su tutti, entrambi con 25 di valutazione finale. Jack Cooley è stato eccezionale nell’area avversaria, realizzando 20 punti (9 su 12 da 2 punti e 2 tiri liberi) e catturando 9 rimbalzi. Ai rimbalzi la Dinamo ha ancora una volta stravinto la sfida, con un netto 37 a 24!

Chiuso il terzo quarto avanti di soli due punti, 67 a 65, nell’ultimo quarto la Dinamo ha fatto pesare la sua sicurezza in tutti i giocatori, con Marco Spissu autore di 3 triple e due liberi fondamentali per il +5 nelle battute finali, fissando il definitivo 92 a 87 che vale la semifinale scudetto!

Ben 6 gli uomini della Dinamo in doppia cifra, nonostante Achille Polonara sia rimasto all’asciutto di punti: Cooley 20, Thomas 18, Pierre 16, Spissu 13, Smith 12, Gentile 11.

La Dinamo ha chiuso con una percentuale del 68% nel tiro da due punti, 27 su 40; il 42% nel tiro da tre punti, 10 su 24; 73% ai tiri liberi, 8 su 11.

All’Happy Casa Brindisi non sono bastate le prove di Banks, autore di 25 punti, 24 di valutazione, e Gaffney, 16 punti, con altri due uomini in doppia cifra, Greene e Brown, autori di 10 punti a testa.

La conclusione rapida della serie, consente alla Dinamo qualche giorno di respiro, in attesa di conoscere l’avversario da affrontare in semifinale. Nell’altra serie dei quarti dello stessa parte del tabellone, questa sera la Sidigas Avellino ha battuto 69 a 62 i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, dominatori della “regular season” ed ora conduce 2 a 1. Tra due giorni nuova sfida in Irpinia. La Dinamo tifa Sidigas, perché l’eventuale eliminazione dell’Olimpia Milano potrebbe dare nuovo slancio ai sogni sassaresi. Il sogno scudetto di cui ha parlato Gianmarco Pozzecco dopo l’impresa compiuta nella finale di Fiba Europe Cup, a Wurzburg, potrebbe cominciare a prendere forma!

Happy Casa Brindisi – Dinamo Banco di Sardegna 87 a 92.

Punteggi parziali: 18 a 24, 24 a 19, 23 a 24, 22 a 25.

Punteggi progressivi: 18 a 24, 42 a 43, 65 a 67, 87 a 92.

Happy Casa Brindisi: Banks 25, Rush 6, Gaffney, Zanelli 4, Orlandino n.e., Guido n.e., Moraschini 9, Greene 10, Cazzolato n.e., Chappell 7, Taddeo n.e., Brown 10. All: Francesco Vitucci.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 13, Smith 12, McGee n.e., Carter 2, Devecchi, Magro n.,. Pierre 16, Gentile 11, Thomas 18, Polonara, Diop n.e., Cooley 20. All: Gianmarco Pozzecco.

Rashawn Thomas. Fonte: www.dinamobasket.com .

 

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Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

La Dinamo continua a correre, batte l’Happy Casa Brindisi anche in Gara2 (106 a 97, primo tempo 49 a 47) ed ora “vede” la semifinale scudetto. Per la squadra di Gianmarco Pozzecco è l’11ª vittoria consecutiva in campionato, la 18ª mettendo insieme il campionato e la Fiba Europe Cup vinta.

La vittoria odierna è maturata al termine di 40′ di durissima battaglia, nella quale la squadra pugliese s’è battuta con grande forza e determinazione fin dalle battute iniziali (9 a 0 nei primi 2′) e proprio per questo il risultato conseguito dalla squadra biancoblu assume il significato di una grande prova di maturità che rafforza le ambizioni per il superamento del turno e per il risultato finale.

La Dinamo è una squadra vera, completa in tutti i reparti, con la panchina lunga che consente tante rotazioni senza scompensi ed in grado di crescere ancora. Non va dimenticato che la squadra è cresciuta dopo l’infortunio che ha messo fuori causa Scott Bamforth, l’uomo in più dalla scorsa stagione e con l’arrivo di Gianmarco Pozzecco che in poche settimane l’ha letteralmente trasformata.

Oggi la Dinamo fa la differenza sia sul piano tecnico sia su quello fisico, come emerge chiaramente nello strapotere ai rimbalzi contro tutti gli avversari. Oggi sotto canestro, sia in attacco sia in difesa non c’è stata partita, come emerge dai numeri dei rimbalzi: 50 a 24! Brindisi nel primo tempo è stata trascinata da Adrian Banks (20 punti, 27 alla fine, 6 su 10 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 29 di valutazione) e Riccardo Moraschini (5 su 11 da 3 punti), ma alla distanza s’è arresa allo strapotere fisico e alla precisione al tiro della Dinamo, trascinata nei momenti decisivi, oltre che da Dyshawn Pierre (15 punti e 15 rimbalzi), dagli italiani Achille Polonara (15 punti), Stefano Gentile (14 punti) e…il sassarese Marco Spissu (16 punti in 20′, 4 su 5 da 3 punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione). In doppia cifra anche Rashawn Thomas (17 punti), Jaime Smith (10 punti) e Jack Cooley (10 punti).

«Ormai le mie dichiarazioni le leggo e mi sembra di essere ritardato – ha detto a fine partita coach Gianmarco Pozzecco -. Tutti gli allenatori fanno un commento tecnico tattico sulla partita, sono qua per la diciottesima volta a ringraziare i ragazzi, non ho altro da aggiungere. Sono grato per quello che stanno dando ad un’isola intera. Anche oggi sono andati oltre i propri limiti. L’unica cosa che posso aggiungere è che abbiamo di fronte una squadra come Brindisi tostissima che non molla mai e gioca con grande intensità.»

«Chiaramente abbiamo combattuto duramente come leoni fino a quando abbiamo resistito, l’ultimo quarto Sassari è stata quasi perfetta da tre, non ho tantissimo da rimproverare ai miei perché se non siamo arrivati al meglio nei momento cruciali non è certo colpa loro – ha commentato il coach brindisino Francesco Vitucci -. Abbiamo molta voglia di vincere la prossima partita in casa, fino all’ultimo secondo giocheremo al massimo delle nostre possibilità.»

Dinamo Banco di Sardegna 106 – Happy Casa Brindisi 97

Parziali: 25 a 26; 24 a 21; 25 a 23; 32 a 27.
Progressivi: 25 a 26; 49 a 47; 74 a 70; 106 a 97.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 16, Smith 10, McGee, Carter 9, Devecchi, Magro, Pierre 15, Gentile 14, Thomas 17, Polonara 15, Diop, Cooley 10. All. Gianmarco Pozzecco.

Happy Casa Brindisi: Banks 27, Brown 17, Rush 7, Gaffney 6, Zanelli 2, Orlandino, Guido, Moraschini 19, Greene IV 3, Cazzolato, Chappell 16, Taddeo. All. Francesco Vitucci.