26 April, 2024
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Il Carbonia Calcio è iscritto regolarmente al prossimo campionato di Eccellenza regionale ma sul suo futuro, da diversi giorni, gravano nubi sempre più grigie. Il 5 giugno scorso la società ha annunciato la conferma del tecnico Diego Mingioni che ha salutato con entusiasmo il rinnovo del contratto, sottolineando che «il rinnovo è la naturale conseguenza del percorso intrapreso la scorsa stagioneLo volevamo entrambi, e sono onorato di potermi legare a questi colori. Continueremo col giusto mix tra esperienza e gioventù, sempre tenendo fede alla nostra filosofia, con una squadra con un forte senso di appartenenza al territorio».

Analoga soddisfazione l’ha espressa il presidente Stefano Canu: «Non abbiamo mai avuto dubbi sulla bontà della scelta e il campo ci ha dato ragioneOra è per noi naturale proseguire nella strada intrapresa che vede al primo posto la valorizzazione (reale e non a parole) del nostro settore giovanile. Presto cercheremo di chiudere ufficialmente anche con lo staff della scorsa stagione e subito dopo, col mister Maurizio Ollargiulavoreremo per il settore giovanile (sono previste a luglio alcune giornate dedicate agli stage) e quindi alla costruzione della rosa della prima squadra».

37 giorni dopo, il 12 luglio, la società ha pubblicato il seguente comunicato stampa nella pagina Facebook.

«Il consiglio di presidenza dell’Asd Carbonia calcio, preso atto della necessità di risorse dirigenziali che apportino nuove energie e nuovo slancio al perseguimento degli obiettivi e delle strategie dell’associazione, si rende disponibile a collaborare ad una serena transizione, garantendo la massima apertura a chiunque volesse impegnarsi seriamente a portare avanti le attività dell’Associazione. Agli interessati fornirà tutta la documentazione necessaria per le opportune valutazioni. Pensiamo che, dopo questi anni di pianificazione sportiva con l’esordio in prima squadra di tanti giovani del settore giovanile, il Carbonia calcio meriti di essere valorizzato e ulteriormente sviluppato con nuove energie e nuovo entusiasmo che auspichiamo possa accompagnare il futuro della stessa.»

Il primo interrogativo che scaturisce dal cambiamento di rotta è: «Cosa è successo in quei 37 giorni, per passare dalla conferma di Diego Mingioni con un programma di lavoro già ben definito, che sicuramente prevedeva la partenza di alcuni protagonisti della stagione appena trascorsa ma, al tempo stesso, la costruzione di un organico in grado di ben figurare nel prossimo campionato di Eccellenza, all’apertura verso un possibile passaggio di proprietà?»

Il 18 luglio, ho chiesto al presidente Stefano Canu quali calciatori della rosa della passata stagione, sarebbero rimasti sicuramente e quali eventualmente no, oltre a Kames Cohen Kirby e Nicola Muscas, già annunciati da Villasimius e Latte Dolce, e a Rafael Monteiro che ha annunciato su Facebook la conclusione del suo rapporto con il Carbonia. La risposta del presidente è stata: «Stiamo trattando il passaggio di consegne. Spero possano trattenere tutti i ragazzi su cui avevano puntato».

Effettivamente in quei giorni, erano in corso incontri per un possibile passaggio di proprietà che – stando alle indiscrezioni trapelate, perché ufficialmente non è stato comunicato niente -, ad un certo punto sembravano in uno stato molto avanzato ma che poi non si sono concluse positivamente.

A fine settimana, intanto, praticamente tutta la rosa dei calciatori della prima squadra è finita nel listone dei calciatori svincolati. Diversi, pare abbiamo già scelto altre destinazioni e in serata prima il capitano Nicola Serra, poi lo spagnolo Jesus Prieto, hanno annunciato attraverso rispettivi profili Facebook, che la loro esperienza al Carbonia Calcio è finita.

In serata l’Iglesias ha annunciato le firme di Mattia Pitzalis e Fabio Porru.

A questo punto, se le trattative per il passaggio di consegne ad un nuovo gruppo dirigente non andranno in porto, il rischio concreto è che il Carbonia si presenti al via del prossimo campionato di Eccellenza con un organico fatto di giovani alle prime esperienze nella categoria, con un destino assai incerto se non già segnato in partenza.

Il Carbonia Calcio che nell’ultimo campionato di Eccellenza regionale ha conseguito un brillante settimo posto ed è andato ad un passo dalla conquista della Coppa Italia, spingendo l’attuale società (su quali basi?) a confermare il tecnico Diego Mingioni ed il programma della stagione appena trascorsa, non c’è più.

Giampaolo Cirronis

E’ terminata in parità, 2 a 2, con il Carbonia avanti 2 a 0 in 5′ tra il 55′ ed il 60′, e il Sant’Elena capace di reagire e rimontare nel finale, l’ultima partita casalinga (disputata al Comunale di Villaperuccio) della squadra di Diego Mingioni nel campionato di Eccellenza regionale.

Il Carbonia ha giocato per onorare fino in fondo il suo eccellente campionato e possibilmente migliorare l’attuale settimo posto in classifica; il Sant’Elena, impegnato in una difficile lotta per la salvezza, ha affrontato la squadra biancoblù, con la quale aveva perso 3 a 2 a Mulinu Becciu nel girone d’andata, alla ricerca di punti, possibilmente la vittoria, per continuare a sperare.

Il primo tempo ha offerto pochi spunti. Il Carbonia ha tenuto a lungo il controllo del gioco, senza forzare i ritmi, ed ha sfiorato il vantaggio dopo una decina di minuti con Nicola Muscas, presentatosi solo davanti al baby portiere quartese Domiziano Tirelli (classe 2006) che gli ha chiuso lo specchio della porta due volte, evitando un goal che sembrava quasi fatto.

Il Sant’Elena non ha mai impensierito James Cohen Kirby (classe 2005), confermato tra i pali da Diego Mingioni dopo la buona prova fornita a San Teodoro.

In avvio di ripresa il Sant’Elena ha costruito la prima palla goal con Filippo Littarru, che ha concluso male da buona posizione.

Il Carbonia ha continuato a fare il suo gioco fatto di continui fraseggi e improvvise verticalizzazioni e su una di queste al 55′ Andrea Porcheddu s’è presentato da solo davanti a Domiziano Tirelli, superandolo di precisione. Per il 23enne oristanese si tratta del 13° goal in campionato, ai quali vanno aggiunti i 3 realizzati in Coppa Italia.

Il Sant’Elena sotto di un goal, cono0scendo i risultati delle dirette concorrenti tutte in vantaggio sugli altri campi, ha cercato di reagire ed ha avuto la palla buona con Filippo Littarru che non ha però avuto la lucidità di angolare il tiro e James Cohen Kirby ha parato facilmente. Al quarto d’ora il Carbonia ha raddoppiato: altra verticalizzazione in contropiede con Enrico Fontana solo davanti a Tirelli, battuto imparabilmente. Per l’attaccante del Carbonia, classe 2005, entrato a metà del primo tempo al posto dell’infortunato pari età Nicola Muscas, si tratta del primo goal in Eccellenza regionale.

Sullo 0 a 2 a mezz’ora dalla fine il Sant’Elena era praticamente retrocesso, è sembrato privo di forze ed ha rischiato per due volte di subire il terzo goal, prima su un calcio di punizione dai 25 metri di Fabio Mastino, poi ancora con Andrea Porcheddu, su due conclusioni terminate sui pali (prima il destro, poi il sinistro) a portiere battuto.

Nel finale, quando forse non ci sperava più, il Sant’Elena ha trovato i due goal per evitare la sconfitta, prima con un calcio di rigore concesso generosamente dall’arbitro per un intervento su Mihai Rotaru, trasformato da Filippo Littarru al 75′; poi con lo stesso Mihai Rotaru al 94′, in un’azione molto confusa.

Al fischio finale, i calciatori del Carbonia hanno salutato i loro tifosi e in particolare gli Ultras che non hanno mai finito di incitarli dal primo all’ultimo minuto, mentre i calciatori del Sant’Elena, sapendo che tutte le dirette concorrenti avevano vinto, sono usciti comunque dal campo a testa china, coscienti che solo un miracolo domenica prossima potrà evitare loro la retrocessione diretta in Promozione regionale.

Carbonia: Kirby, Mastino Fabio, Serra (70′ Deluna), Mastino Andrea (50′ Dore), Hundt, Monteiro, Prieto, Porcheddu (85′ Sartini), Isaia, Porru, Muscas (26′ Fontana). A disposizione: Billai, Agostinelli, Porcu e Idrissi. All.: Diego Mingioni.

Sant’Elena: Tirelli, Delogu, Mura, Vignati, Mancusi, Littarru, Floris, Ragatzu, Rotaru, Minerba, Melis. A disposizione: Palumbo, Secci, Silva, Porta, Murru, Sanna, Farci, Ruggeri, Porcu. All.: Marco Piras.

Arbitro: Claudio Salvatore Marongiu di Sassari.

Assistenti di linea: Mirko Pili di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.

Reti: 55′ Porcheddu (C), 60′ Fontana (C), 75′ Littarru (rig., SE), 94′ Rotaru (SE).

Giampaolo Cirronis

 

 

 

Il Carbonia espugna il campo del San Teodoro Porto Rotondo con i goal di Rafael Monteiro e Andrea Porcheddu e sale al 7° posto. La partita si è decisa nel quarto d’ora finale. Al 75′ è stato Rafael Monteiro a sbloccare il risultato, il raddoppio, arrivato al 92′, porta la firma di Andrea Porcheddu, autore del 12° goal in campionato, ai quali vanno aggiunti i tre messi a segno in Coppa Italia.

Diego Mingioni, indisponibili Mattia Pitzalis, Andrea Mastino e Niccolò Agostinelli, ha dato un turno di riposo ad Adam Idrissi, inserendo tra i pali James Cohen Kirby come uno dei due fuoriquota al fianco di Nicola Muscas.

L’undici iniziale: Kirby, Mastino Fabio, Serra, Isaia, Hundt, Monteiro, Prieto, Porcheddu, Dore, Porru, Muscas. A disposizione: Idrissi, Orrù. Porcu, Deluna, Fontana, Sartini, Mancini, Cocco, Lambroni. In panchina, escluso Adam Idrissi, tutti fuoriquota, 1 2004 (Mancini), 5 2005 (Orrù. Porcu, Deluna, Fontana, Sartini), 1 2006 (Cocco) e 1 2007 (Lambroni).

Con i 3 punti il Carbonia sale a quota 52, a 2 punti dalla Ferrini, 3 dal Taloro Gavoi e 4 dal San Teodoro Porto Rotondo. Sabato prossimo affronterà in casa il Sant’Elena e chiuderà la stagione domenica 16 aprile ad Oristano con la Tharros.

Alle 15.30 il Carbonia di Diego Mingioni affronta la Nuorese, allo stadio “Frogheri” di Nuoro, in uno dei tre anticipi della decima giornata del campionato di Eccellenza regionale. La squadra biancoblù affronta questa trasferta dopo aver battuto 2 a 0 il Bosa, ritorno alla vittoria dopo sette giornate di digiuno e ben quattro pareggi consecutivi. L’obiettivo sono i tre punti, con i quali continuare a coltivare le speranze, minime ma ancora vive, di accesso ai play off, se questi verranno disputati (al momento il divario tra la seconda, il Sassari Calcio Latte Dolce, e la terza, il San Teodoro Porto Rotondo, è tale da escludere questa possibilità, essendo superiore ai 7 punti divario ultimo previsto)

La Nuorese, da parte sua, battuta all’andata 4 a 0 al Comunale “Carlo Zoboli”, è ultima in classifica con 16 punti, ed è obbligata a vincere se vuole continuare a sperare nella salvezza.

Dirige Samira Curia di Ascoli Piceno, assistenti di linea Mirko Pili di Oristano e Luca Staffieri di Olbia.

Diego Mingioni deve fare a meno degli infortunati Nicola Muscas, Nicola Mancini, Niccolò Agostinelli e James Cohen Kirby. Questi i convocati. Adam Idrissi (P), Francesco Satta 2007 (P), Fabio Mastino, Andrea Mastino, Ayrton Hundt, Alessio Orru 2005, Mattia Pitzalis, Danilo Cocco 2006, Lorenzo Isaia, Nicola Serra, Jesus Prieto, Gabriele Dore, Rafael Monteiro, Alessio Pusceddu, Fabio Porru, Lorenzo Sartini 2005, Enrico Fontana 2005, Andrea Porcheddu, Christian Fidanza 2005, Nicolò Deluna 2005.

Gli altri due anticipi della giornata sono Calangianus-San Teodoro Porto Rotondo e Ghilarza-Ferrini.

Gli impegni di Coppa spesso lasciano strascichi sulle squadre protagoniste, in particolare dopo le finali. E’ accaduto anche dopo la finale della Coppa Italia di Eccellenza, protagoniste Budoni (vincitrice ai calci di rigore) e Carbonia, tornate in campo a distanza di quattro giorni per recuperare gli impegni della quinta giornata di ritorno del campionato. Il Carbonia ha affrontato la Kosmoto Monastir di Antonio Madau, squadra impegnata nella lotta per la salvezza, al Comunale “Manuel Grassetti” di Siliqua, ed è finita 1 a 1, con il goal del vantaggio del Carbonia realizzato al 90′ da Ayrton Hundt, di testa, su azione da calcio d’angolo, ed il pareggio della squadra ospite al 92′ con il neo entrato Abdellah Chick; è andata peggio al Budoni che ha perso in casa 2 a 0 con il Calangianus, goal dell’attaccante Matias Barbuio al 6′ del secondo tempo e raddoppio del collega di reparto Mamadou Diaby 5′ più tardi. Per il Budoni sono i primi persi in casa, dopo ben 10 vittorie consecutive, nelle quali aveva subito solo 4 goal. Ora il Sassari Calcio Latte Dolce è solo in testa alla classifica con 55 punti, 3 in più del Budoni.

Il Carbonia a Siliqua, contro la Kosmoto Monastir, è sceso in campo senza Fabio Porru, squalificato, e Nicola Muscas, fermato a casa da un attacco influenzale. Diego Mingioni, inoltre, inizialmente ha tenuto in panchina il portiere Adam Idrissi, il capitano Nicola Serra e Mattia Pitzalis. Dentro da fuoriquota, due 2005, il portiere James Cohen Kirby e l’esterno difensivo Alessio Orrù.

L’avvio di gara del Carbonia è stato promettente, la squadra ha giocato per una buona mezz’ora il solito calcio manovrato avvolgente che ha prodotto diverse palle goal, quasi tutte sciupate sia dagli attaccanti sia dai centrocampisti.

La Kosmoto è apparsa impotente. Il Carbonia il goal lo ha realizzato, un grandissimo goal, con Andrea Mastino, che dal limite destro dell’area di rigore ha dipinto una traiettoria straordinaria con il pallone che è andato ad infilarsi sotto l’incrocio dei pali, superando l’incolpevole portiere Enrico Galasso, vanamente proteso in tutto. Grande festa intorno all’autore del goal, con entusiasmo spento dall’intervento del direttore di gara che, con decisione quantomeno discutibile, ha annullato il goal per presunta posizione irregolare di un calciatore del Carbonia, che si sarebbe trovato sulla traiettoria del pallone, quindi ostacolo per la visuale del portiere. Decisione discutibile, ripeto, perché il tiro era diretto ed il portiere non ha avuto alcuna esitazione a lanciarsi in tuffo per evitare di essere superato dal pallone, al punto che lo stesso allenatore della Kosmoto a fine partita ha riconosciuto che, probabilmente, neanche se ci fosse stata la VAR sarebbe arrivata a decretare l’annullamento del goal di Fabio Mastino.

La Kosmoto è uscita dal suo guscio nel finale del tempo, creando due occasioni per andare in goal, in una delle quali il portiere del Carbonia ha compiuto un’autentica prodezza per tenere il risultato sullo 0 a 0.

Nel secondo tempo, il Carbonia è stato meno preciso nel fraseggio, ha creato ugualmente diverse palle goal, sulle quali è stato il portiere Enrico Galasso ad opporsi, con alcuni interventi spettacolari.

 

Il tutto, fino al 90′, quando ha dovuto arrendersi al colpo di testa di Ayrton Hundt, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. 1 a 0, proprio quando è stato chiamato il recupero di 4′.

Al 2′ di recupero, la Kosmoto ha approfittato di una “dormita” della difesa del Carbonia e ha trovato la via del goal con l’attaccante francese Abdellah Chick, classe 2002, mandato in campo pochi minuti prima da Antonio Madau, sullo 0 a 0, per cercare di sorprendere la difesa del Carbonia, quando il risultato era ancora sullo 0 a 0.

Alla fine, il risultato ha accontentato tutti, anche se al Carbonia resta il rammarico per l’enorme mole di gioco prodotta, che non è stata capitalizzata come avrebbe meritato, a conferma dell’unico vero limite del Carbonia di Diego Mingioni, costituito dalla scarsa produttività in zona goal,

Il Carbonia sale a quota 35 punti, dove si è affiancato alla Ferrini, al settimo posto; la Kosmoto Monastir è salita a quota 18 punti, sempre al 17° posto, a soli due punti dalla zona play-out ma a ben sette dalla salvezza diretta, ovvero quota 25 punti, occupata da Sant’Elena Quartu e Tharros.

Carbonia: Kirby, Mastino Fabio (80′ Cocco), Orrù (78′ Serra), Mastino Andrea, Hundt, Monteiro, Prieto (78′ Sartini), Agostinelli, Porcheddu, Dore (75′ Pitzalis), Isaia. A disposizione: Idrissi, Fidanza, De Luna, Fontana, Mancini. All. Diego Mingioni.

Kosmoto Monastir: Galasso, Aramu, Cossu, Rinino, Berghmans Garcia, Curreli, Sanna, Pulcrano, Floris, Melis, Cannizzaro. A disposizione: Atzori, Selva, Biondi, Secci, Pilloni, Basciu, Deias, Lorenzoni, Chick. All. Antonio Madau.

Arbitro: Marco Spiga di Teulada.

Assistenti di linea: Andrea Porcu di Oristano e Stefano Siddi di Cagliari.

Reti: 90′ Hundt, 92′ Chick.

Allegate le interviste ai due allenatori, Diego Mingioni ed Antonio Madau, ed al centrale difensivo del Carbonia Ayrton Hundt, autore del temporaneo vantaggio al 90′.

La maledizione dei calci di rigore si abbatte ancora una volta sul Carbonia nella finale della Coppa Italia con il Budoni, capolista del campionato di Eccellenza. Come nel 2010 nella finale della Coppa Italia di Eccellenza con il Porto Torres, a Nuoro; come nel 2016 e nel 2018 nelle finali della Coppa Italia di Promozione, ad Oristano, con il Bosa e la Dorgalese; anche questo pomeriggio la Coppa Italia di Eccellenza è sfuggita al Carbonia nella roulette finale dei calci di rigore. Ma questa volta la mancata conquista del prestigioso trofeo fa ancora più male, perché è sfuggita prima al secondo minuto di recupero del secondo tempo supplementare, quando il Budoni ha pareggiato con un calcio di rigore realizzato dall’ex Giuseppe Meloni, già autore del primo goal che aveva portato in vantaggio la squadra di Raffaele Cerbone al 24′ del secondo tempo.

Il goal del 2 a 2 è maturato sugli sviluppi di un’azione molto contestata dal Carbonia, non tanto per la concessione del calcio di rigore, quanto perché il recupero di oltre due minuti è parso eccessivo per gli sviluppi del secondo tempo supplementare e perché l’azione che lo ha generato è partita da un calcio di punizione concesso dal direttore di gara per un fuorigioco del Carbonia, battuto almeno venti metri più avanti rispetto al punto in cui lo stesso fuorigioco era stato segnalato; e poi al decimo calcio di rigore, quando Ayrton Hundt ha avuto sui piedi il pallone della vittoria, con il Carbonia avanti 4 a 3 dal dischetto, ed il centrale difensivo biancoblù non è riuscito a dare forza alla sua conclusione, consentendo la facile parata a terra del portiere gallurese Antonio Faustico. I tiri dal dischetto sono proseguiti fino al 16°, quando Andrea Mastino ha calciato il suo sulla traversa, ponendo fine alla sfida infinita e consegnando la Coppa Italia, per la prima volta nella sua storia, al Budoni.

Le due squadre si sono presentate sul terreno di gioco del Comunale di Abbasanta in differenti condizioni. Il Budoni praticamente al completo, con l’ex Giuseppe Meloni, autore del goal partita nella finale di tre anni fa tra Carbonia ed Atletico Uri ad Oristano, e con il morale altissimo per il primato riconquistato recentemente nella classifica del campionato, al fianco del Sassari Calcio Latte Dolce. Il Carbonia privo degli squalificati Jesus Prieto (ex di turno insieme a Rafael Monteiro) e Fabio Porru e senza Diego Mingioni in panchina, alla seconda giornata di squalifica, dopo l’espulsione rimediata nella gara di andata della semifinale con la Tharros.

In tribuna un pubblico numeroso, circa 500 spettatori, con folta rappresentanza di tifosi del Carbonia ed il gruppo ultras caldissimo fin dalle battute iniziali dell’incontro.

L’avvio di gara ha visto un Budoni più vivace ma senza occasioni da goal, mentre il Carbonia alla prim apparizione nell’area del Budoni, è andato ad un passo dal vantaggio, al 9′, con un’azione del giovanissimo attaccante Nicola Muscas (classe 2005) che si è liberato benissimo di due avversari per la conclusione, risultata poi leggermente imprecisa, con pallone fuori di pochi centimetri alla sinistra del portiere gallurese Antonio Faustico.

    

L’occasione mancata non ha demoralizzato il Carbonia che due minuti dopo si è reso ancora pericolosissimo con Rafael Monteiro.

Il doppio pericolo ha scosso il Budoni che ha replicato al 17′ con una conclusione di Giacomo Santoro, neutralizzata dalla difesa del Carbonia con un provvidenziale intervento di Ayrton Hundt, al rientro in squadra dopo un infortunio ed aver scontato una giornata di squalifica.

La partita è andata avanti sul filo dell’equilibrio con continui ribaltamenti di fronte ed al 19′ il Carbonia ha messo ancora paura alla difesa del Budoni con una combinazione Porcheddu-Monteiro. Due minuti dopo il Budoni s’è reso pericoloso con un’azione orchestrata dal tridente Santoro-Meloni-Spano.

Alla mezz’ora il Carbonia ha chiesto il calcio di rigore per un intervento di Sandro Scioni su Andrea Porcheddu ma il direttore di gara non è intervenuto. I primi cartellini gialli sono stati sanzionati prima a Fabio Mastino del Carbonia, poi a Sandro Scioni del Budoni, in una partita ancora equilibratissima fino all’intervallo.

La musica non è cambiata in avvio di ripresa e la prima occasione da goal è arrivata al 49′, quando Adam Idrissi (23 anni oggi) si è disteso in tuffo per deviare in angolo una conclusione di Sandro Scioni.

Al 55′ il Carbonia vicinissimo al goal del vantaggio: Fabio Mastino ha battuto un calcio di punizione concesso per un fallo commesso da Sandro Scioni su Andrea Porcheddu e sul pallone filtrante in area sono arrivati con una frazione di secondo di ritardo sia Rafael Monteiro sia Lorenzo Isaia. Sandro Scioni, già ammonito in precedenza, ha terminato anzitempo la sua partita, al 57′, sostituito da Marco Ortenzi.

Al 69′ il Budoni ha sbloccato il risultato con l’ex Giuseppe Meloni che sul lancio di Nicola Raimo, con un preciso colpo di testa, quasi senza saltare, ha superato Adam Idrissi.

Diego Mingioni, letteralmente scatenato sull’estremo lato destro della tribuna, ha ordinato un triplo cambio al 77′: dentro Niccolò Agostinelli per Rafael Monteiro, Gabriele Dore per Nicola Mancini e per l’equilibrio dei due fuoriquota (essendo uscito quest’ultimo), è stato costretto ad inserire tra i pali James Cohen Kirby per Adam idrissi.

All’80’ occasione per il pareggio per il Carbonia, su un’incursione del nuovo entrato Gabriele Dore, neutralizzata in calcio d’angolo, con ammonizione di Andrea Mastino, per proteste, a seguito di una seconda richiesta di calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore del Budoni in area di rigore.

All’83’ il Carbonia ha ristabilito la parità con un goal di capitan Nicola Serra, a conclusione di una splendida iniziativa avviata da Gabriele Dore e rifinita da Mattia Pitzalis.

 

Il pareggio del Carbonia ha scosso il Budoni che ha cercato di riportarsi subito in vantaggio per evitare i supplementari, con Giuseppe Meloni, prima su assist di Samuele Spano all’86’, poi al 2′ di recupero quando James Cohen Kirby è stato bravo ad opporsi al suo tocco da pochi passi spedendo in calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale lo stesso centravanti ha spedito sul fondo, sempre a ridosso della linea di porta.

Partita ai tempi supplementari.

L’avvio del primo extra time ha visto il Budoni più intraprendente e James Cohen Kirby subito reattivo sul colpo di testa da pochi passi di Giuseppe Meloni su assist di Idris Zouhair Assoumani, con pallone deviato oltre la traversa. Subito dopo Giacomo Santoro ha spedito il pallone di poco fuori dallo specchio della porta.

Il Carbonia si è rifatto vivo al 99′ con Gabriele Dore che ha prima conquistato un calcio di punizione e poi lo ha battuto impegnando il portiere del Budoni in una parata spettacolare. Fino al termine del primo tempo supplementare non è accaduto più niente di rilevante.

Il primo squillo del secondo tempo supplementare lo hanno dato ancora Giuseppe Meloni (classe 1985), con il portiere del Carbonia James Cohen Kirby (classe 2005), che ha respinto con i piedi la sua conclusione.

Al 108′ il Carbonia si è portato in vantaggio: lancio sulla destra di Gabriele Dore per Niccolò Agostinelli che si è liberato sulla destra e ha inventato una parabola di destro straordinaria, con il pallone che ha terminato la sua corsa sotto l’incrocio dei pali di destra della porta del Budoni! Entusiasmo alle stelle tra i biancoblù e sulla tribuna, con il gruppo ultras letteralmente scatenato.

 

Raffaele Cerbone ha tentato gli ultimi cambi per riacciuffare il risultato di parità, inserendo al 111′ Ndyaye Bara Mamadou Lamine per Giacomo Santoro ed Alessio Pio Rossi per Idris Zouhair Assoumani, ma il Carbonia s’è difeso con ordine fino al 120′ quando è stato indicato il recupero, prima 1′, poi 2′. E al termine del secondo minuto di recupero, l’arbitro ha fischiato un fuorigioco al Carbonia, i calciatori del Budoni hanno avanzato il pallone di una ventina di metri dentro il cerchio di centrocampo, l’arbitro non ha ascoltato le proteste della panchina e dei calciatori del Carbonia e sugli sviluppi dell’azione, ha fischiato un calcio di rigore per il Budoni, per un intervento ai danni di Marco Ortenzi. Inutili ancora le proteste dei calciatori del Carbonia.

 

L’arbitro ha segnalato che il tiro dagli undici metri avrebbe messo fine ai tempi supplementari e Giuseppe Meloni ha trasformato con grande freddezza e precisione il penalty, spiazzando James Cohen Kirby ed allungando così la sfida infinita ai calci di rigore.

I primi sei rigori sono stati impeccabili, Lancioni, Farris e Meloni per il Budoni, Porcheddu, Mastino e Agostinelli per il Carbonia. Il settimo rigore, calciato per il Budoni da Ndyaye Bara Mamadou Lamine è terminato sul palo alla destra di James Cohen Kirby! Gabriele Dore ha realizzato il suo senza esitazione alcuna, rendendo decisivi gli ultimi due rigori. Danilo Greco ha trasformato il suo per il Budoni e sul dischetto si è portato Ayrton Hundt, per il Carbonia, per il rigore che, se realizzato avrebbe consegnato la Coppa Italia 2023 al Carbonia. Rincorsa e tiro debole tra le braccia di Antonio Faustico che ha fatto suo il pallone facilmente, quasi incredulo!

Rigori ad oltranza. Altri quattro rigori impeccabili, Esteban De Goicoechea e I Ruiz Edgar Caparros per il Budoni, Nicola Muscas e Mattia Pitzalis per il Carbonia.

La svolta decisiva al 15° e 16° rigore. Nicola Raimo ha trasformato il suo per il Budoni mentre Andrea Mastino ha spedito il suo sulla traversa, facendo esplodere la gioia dei calciatori del Budoni che hanno raggiunto quella Coppa Italia tanto inseguita che, ad un certo punto, prima nel finale dei tempi supplementari, poi al 10° tiro dagli ultimi metri, hanno temuto di aver perso nell’infinita sfida con il Carbonia.

Al termine, la cerimonia della consegna delle medaglie e della Coppa Italia al Budoni, al Carbonia restano, purtroppo, solo i complimenti per una splendida prestazione da applausi, come spesso è accaduto quest’anno. Vedersi sfuggire la Coppa Italia, che sarebbe tornata a Carbonia dopo soli tre anni, per quel rigore di Giuseppe Meloni al 122′ e poi per l’errore di Ayrton Hundt al decimo calcio di rigore decisivo, fa male, molto male, al Carbonia dei giovani di Diego Mingioni contro la corazzata Budoni.

Carbonia: Idrissi (77′ Kirby), Mastino Fabio, Serra, Mastino Andrea, Hundt, Monteiro (77′ Agostinelli), Porcheddu, Pitzalis, Isaia, Mancini (77′ Dore), Muscas. A disposizione: Orrù, Fidanza, Sartini, Pintus, Cocco. All. Diego Mingioni.

Budoni: Faustico, Caparros, Raimo, Greco, Farris, De Goicoechea, Assoumani (111′ Rossi), Scioni (56’ Ortenzi), Meloni, Spano (96′ Lancioni), Santoro (111′ Ndiaye). A disposizione:; Riccio, Steri, Diaw, Lamacchia, Diop. All. Raffaele Cerbone.

Arbitro: Salvatore Fresu di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Daniele Marcello Bognolo di Olbia.

Marcatori: 69′ Meloni (B), 83′ Serra (C), 3′ 2° ts Agostinelli (C), 17′ 2° ts Meloni (B) su calcio di rigore.

Spettatori: 500.

Ammoniti: Mastino Fabio (C), Scioni (B), Mancini (C), Hundt (C), Raimo (B).

Giampaolo Cirronis

 

 

E’ finita senza goal, al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, la prima partita del 2023 per Carbonia e Villacidrese. Un risultato sostanzialmente giusto, per quanto espresso dalle due squadre nell’arco dei 95′ di gioco, con la squadra di Graziano Mannu (alla prima da avversario in panchina contro la squadra della sua città, che ha allenato ad inizio carriera per sette stagioni consecutive e con la quale ha giocato ben nove campionati) più pericolosa nel corso del primo tempo, ed il Carbonia più aggressivo e vicino al goal del vantaggio nella ripresa.

La squadra biancoblù è stata fortemente condizionata dalle assenze. Non c’era in panchina Diego Mingioni, squalificato dopo l’espulsione per proteste rimediata il 23 dicembre nel corso della partita persa sul campo della Ferrini; non c’erano i quattro squalificati, tre espulsi a Cagliari (Adam Idrissi, Andrea Mastino ed Andrea Porcheddu) ed uno fermato per recidività in ammonizioni (Fabio Porru); e non ha giocato neppure Ayrton Hundt, fermato precauzionalmente per un fastidio accusato nella fase di riscaldamento e rimasto per tutta la partita in panchina. Tenuto conto di tutte le assenze il Carbonia (in difesa totalmente inedita la coppia dei centrali formata da due centrocampisti, Jesus Prieto e Lorenzo Isaia) non ha per niente sfigurato, come ha sottolineato a fine partita Federico Cocco, andato in panchina perché anche l’allenatore in seconda Matteo Crobeddu era indisponibile per un piccolo problema di salute.

La Villacidrese è arrivata a Carbonia memore della pesante sconfitta subita nella partita del girone d’andata (0 a 3 e rigore sciupato da Jesus Prieto) e non s’è illusa per le assenze del Carbonia. Ha iniziato con grande aggressività, impegnando subito seriamente il giovanissimo portiere del Carbonia James Cohen Kirby, e quando è stato necessario s’è difesa con grande attenzione. In avvio di ripresa ha sofferto le manovre avvolgenti del Carbonia che ha impegnato severamente in un paio di occasioni il portiere campidanese Alejandro Quiriti, ma poi è venuta fuori nel finale, cercando di vincere la partita.

La Ferrini ha interrotto la serie positiva dell’Iglesias che si è fermata a due vittorie. La partita al Monteponi è stata decisa da un goal realizzato nella ripresa da Lorenzo Camba su calcio di rigore. La Ferrini si conferma in grande ripresa, con la quinta vittoria nelle ultime sei giornate, che le hanno permesso di dimenticare la striscia negativa precedente (5 punti in 10 partite, con 5 pareggi e 5 sconfitte) e con 31 punti torna vicina alla zona play-off, all’ottavo posto, a cinque lunghezze dal San Teodoro Porto Rotondo che occupa la quinta posizione solitaria, dopo la vittoria per 2 a 1 sul Lanusei ed il pareggio del Carbonia con la Villacidrese. L’Iglesias resta quint’ultima ma ora ferma a quota 20 punti, la salvezza diretta è distante ben 4 punti, perché il Sant’Elena superando la Tharros 4 a 2 ha agganciato la stessa squadra oristanese ed il Lanusei a quota 24 punti.

Il 2023 non è iniziato bene per la capolista Sassari Calcio Latte Dolce che sul campo del Bosa, al Chicchito Chessa di Bonorva, ha perso 3 a 2 la seconda partita stagionale dopo quella interna con il Carbonia ed è stata raggiunta in testa alla classifica dal Budoni, impostosi 2 a 0 sul Li Punti. Al terzo posto c’è ora il Taloro Gavoi che ha battuto 2 a 1 la Kosmoto Monastir ed ha scavalcato l’Ossese che ha riposato.

Bella vittoria della Nuorese sul Calangianus, 2 a 1. Squillante impresa esterna per il Ghilarza ad Arbus, 3 a 0.

Nella foto di copertina la formazione del Carbonia che ha pareggiato 0 a 0 con la Villacidrese.

Giampaolo Cirronis

Allegate le interviste all’allenatore della Villacidrese Graziano Mannu, e a Federico Cocco, componente dello staff tecnico del Carbonia, ieri in panchina per le assenze di Diego Mingioni e Matteo Crobeddu.

 

Il Carbonia contro il San Teodoro Porto Rotondo ha collezionato il nono risultato utile consecutivo ma riflette dopo essersi fatto rimontare sul pari per la quarta volta nel finale di partita: a Bosa dal doppio vantaggio di 2 a 0, a Gavoi sull’1 a 1 al 91′, in casa con il Budoni sull’1 a 1 all’87’, oggi sull’1 a 1 all’84’.

A quattro giorni dalla grandissima prestazione fornita in Coppa Italia ad Oristano con la Tharros, Diego Mingioni ha fatto alcuni cambi sia tra gli over sia tra i fuoriquota. Nell’undici iniziale Adam Idrissi tra i pali, Nicola Serra e Jesus Prieto a centrocampo, fuoriquota Nicola Muscas ed Alessio Orrù. In panchina Fabio Mastino, Niccolò Agostinelli e Mattia Pitzalis ed i fuoriquota James Cohen Kirby e Nicola Mancini.

Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento per le vittime di Ischia.

Il Carbonia ha iniziato la partita con grande determinazione, confermando di attraversare un grande periodo di forma ed al 15′ ha sbloccato il risultato con il solito Andrea Porcheddu, su assist di Rafael Monteiro.

 

La squadra di Simone Marini, in tribuna perché squalificato, sostituito in panchina dal vice Graziano Rotelli, ha reagito riuscendo a creare diversi problemi alla difesa biancoblù ma il Carbonia ha avuto l’occasione per raddoppiare con Nicola Muscas, la cui conclusione ha spedito il pallone sulla parte esterna del palo alla sinistra del portiere Luca Melis.

Nella ripresa il San Teodoro ha guadagnato campo, spingendo molto e creando più di una volta affanno nella difesa del Carbonia, stranamente non precisa. Il Carbonia ha tenuto il vantaggio ed avrebbe potuto chiudere i conti in un paio di occasioni, nelle quali è stato determinante il portiere del San Teodoro Porto Rotondo, su Andrea Porcheddu e Niccolò Agostinelli.

 

Su un terreno molto pesante le squadre si sono date battaglia, l’arbitro Eleonora Pili ha estratto cartellini gialli a ripetizione ed il secondo è stato fatale a Simone Saiu, espulso. L’inferiorità numerica non ha cambiato gli sviluppi del gioco, il Carbonia non ha saputo mettere a frutto il vantaggio maturato ed all’84’ ha finito per subire il goal del pareggio del San Teodoro Porto Rotondo, meritato, messo a segno dall’ottimo Jacopo Malesa, su assist di Danilo Ruzzittu.

Da lì alla fine, decretata dopo 5′ abbondanti di recupero, non è accaduto più niente di rilevante e la partita si è chiusa su un giusto risultato di 1 a 1. Il San Teodoro Porto Rotondo resta al quinto posto con 27 punti, il Carbonia resta al 6° posto con 24 punti, in compagnia di Bosa e Ghilarza (quest’ultima deve ancora riposare) che hanno pareggiato 2 a 2 il confronto diretto.

Mercoledì pomeriggio si torna in campo per la 18ª e penultima giornata del girone d’andata: il Carbonia gioca a Cagliari con il Sant’Elena di Nicola Agus, il San Teodoro Porto Rotondo giovedì ospita l’Iglesias di Andrea Marongiu.

Carbonia: Idrissi, Porru (75′ Pitzalis, Orrù (67′ Sartini), Serra, Hundt, Cappelli, Dore (53′ Agostinelli), Prieto, Porcheddu, Monteiro (67′ Mastino), Muscas (53′ Mancini). A disposizione: Kirby, Fontana, Deluna, Pusceddu. All. Diego Mingioni.
San Teodoro Porto Rotondo: Melis, Malesa, Delogu, Saggia, Muzzu, Varrucciu, Casula, Saiu, Mulas, Molino, Ruzzittu. A disposizione: Deiana, Spano, Piemonte, Fideli, Bassu, Murgia, Marongiu, Frisciata, Maurot. All. Simone Marini (squalificato), in panchina Graziano Rotelli.
Arbitro: Eleonora Pili di Cagliari.
Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari ed Alberto Crinò di Oristano.
Reti: 15′ Porcheddu (C), 84′ Malesa (ST PR).
Note: espulso Simone Saiu (ST PR) per doppia ammonizione.
Spettatori: 250.
Giampaolo Cirronis

Il Carbonia cambia volto in vista della ripresa del campionato, con diversi nuovi arrivi e alcune partenze, per inseguire la salvezza. La società guidata dal presidente Stefano Canu crede ancora nella salvezza e con 20 partite ancora da giocare ha concluso numerose operazioni per mettere a disposizione di David Suazo un organico più solido rispetto a quello che ha iniziato la stagione, incontrando non poche difficoltà.

Sono i sei nuovi arrivati tra fine novembre ed inizio dicembre che hanno già esordito: l’attaccante Samuele Curreli (classe 1988); il centrocampista Mohamed Camara (2001); gli esterni bassi di destra Andrea Mastino (1999) e Fabio Porru (2000); il centrocampista Mirco Carboni (1991) ed il centravanti Alessandro Aloia (1996).

Negli ultimi giorni del mercato autunnale, sono state ufficializzate altre tre operazioni in ingresso: Mauro Agustín Pitto (1989), difensore centrale 32 anni argentino di Buenos Aires con passaporto comunitario (con esperienza in serie D con il San Luca, girone I); Antonio Cristiano Altieri (2002), centrocampista cresciuto nel Genoa; James Cohen Kirby (2005), portiere proveniente dal Villasimius.

9 volti nuovi che potrebbero diventare 10, perché è in prova un attaccante francese.

I partenti sono 5: Juan Dellacasa (1997), difensore centrale venezuelano passato al Li Punti, in Eccellenza; Fabio Doratiotto (1999), centrocampista, passato all’Arzachena; Kassama Sariang (1999) attaccante, passato alla Villacidrese, in Eccellenza; Tamirr Berman (2001), difensore centrale, ceduto al San Luca (Serie D, girone I); Mirko Atzeni (2002), portiere, ceduto all’Atletico Uri.

Un organico profondamente rinnovato, dunque, sul quale David Suazo avrà tempo di lavorare, perché la situazione di emergenza sanitaria ha portato al nuovo rinvio del recupero con l’Aprilia, con data di svolgimento ancora da fissare, insieme a quello sul campo della Vis Artena. Il campionato, salvo nuovi scossoni per i problemi legati alla pandemia, ripartirà domenica prossima con le partite dell’ultima giornata del girone d’andata, con il Carbonia impegnato sul campo del Gladiator, primo di una serie di scontri salvezza previsti da oggi alla conclusione della stagione.