14 December, 2024
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Chiusura all’insegna della festa, la notte di Ferragosto a Nureci, per la diciassettesima edizione di Dromos: nella terza e ultima serata di Mamma Blues arriva nel piccolo paesino dell’Alta Marmilla un concerto da non perdere. Insieme sul palco – ore 22.00, Arena Mamma Blues – il sassofonista Orlando Julius, autentico pioniere dell’afrobeat e gli Heliocentrics, la band con base a Londra già apprezzata per la sua collaborazione con un altro grande protagonista della musica africana, Mulatu Astatke.

Nigeriano, classe 1943, Orlando Julius – atteso alle 20 anche dal consueto incontro con il pubblico nella Corte Saba – è stato un artista cruciale per la nascita, lo sviluppo e la diffusione dell’afro-pop a partire dagli anni Sessanta, fondendo ritmi e sonorità tradizionali africane con quelli del pop, del soul e del rhytm & blues: una formula consegnata nel 1966 alle tracce dell’album “Super Afro Soul” che l’ha reso famoso in patria ma che ha anche contribuito a plasmare il movimento funk negli Stati Uniti. In questa occasione l’artista incrocia note e strumenti con il psychedelic-combo londinese guidato dal batterista Malcom Catto, coadiuvato da Jack Yglesias (percussioni) e da Latoya Ekemode (vocals e percussioni), Adrian Owusu (chitarra), Jamie Lawrence (basso), Tom Dennis (tromba) e Michael Underwood (sax baritono). Rielaborando e riarrangiando alcune sue composizioni degli anni ’60 e ’70, Julius insieme agli Heliocentrics spinge le sue sonorità verso nuove e progressive direzioni, aggiungendo tocchi psichedelici e nuovi imprevedibili arrangiamenti per una festa di Ferragosto tra ritmi e sonorità tradizionali africane, pop, soul e rhytm & blues.

Dopofestival nei Giardini del sottomonte – dalle 24.00 – con Livio Svenson Blues Experience (Livio “Svenson” Cherchi a chitarra elettrica, chitarra slide , voce e armonica, Cristiano Cherchi al Basso Elettrico e Enrico “Kikko” Cabras alla batteria). I biglietti per la serata finale di Mamma Blues costano dieci euro, i tagliandi si possono acquistare nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

La festa finale di Dromos, con il concerto di Orlando Julius, è il culmine di un’edizione particolarmente ricca e apprezzata del festival, che ha visto sfilare negli otto centri toccati dalla manifestazione (Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, Nureci, San Vero Milis, Villa Verde) artisti e formazioni del calibro, tra gli altri, di Chucho Valdés, Baba Sissoko, Don Moye e Antonello Salis, Criolo, il duo OY, Erik Truffaz & Mauro Sigura, Valerio Corzani, Stefano Saletti, King Naat Veliov & the original Kočani Orkestar e che ha potuto accogliere la testimonianza di uno dei massimi esperti mondiali di non violenza come il sociologo e matematico norvegese Johan Galtung, animatore di una giornata-evento che, il 7 agosto, ha trasformato il piccolo paese di Baratili San Pietro in un laboratorio di ricerca sulla pace con al centro la tematica dello straniero.

Orlando JuliusPressPic1 (m) Orlando Julius (m)

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Arriva a Villa Verde la carovana di Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale nell’Oristanese, che dallo scorso 30 luglio, e fino a Ferragosto, sfoglia le pagine della sua edizione numero diciassette. A caratterizzare la tappa in programma domani (sabato 8) alle 22 nel bosco di Mitza Margiani è il progetto Jazz(R)Evolution di Baba Sissoko con due compagni di viaggio del calibro di Famoudou Don Moye, alla batteria e alle percussioni, e Antonello Salis al pianoforte, alla tastiere e alla fisarmonica.

Originario di una grande dinastia di griot del Mali, classe 1963, Baba Sissoko canta e suona con maestria una serie di strumenti tipici, come il tamani (il talking drum) e lo n’goni (uno strumento a pizzico), e ama integrare melodie e ritmi propri della sua tradizione musicale con le sonorità del jazz e del blues, anche grazie alle tante esperienze maturate con musicisti provenienti da altri contesti e culture musicali. Nel progetto Jazz(R)Evolution, consegnato di recente alle tracce di un album, il polistrumentista e cantante maliano si incontra con il pianista Antonello Salis (classe 1950), improvvisatore vulcanico e incontenibile, uno dei protagonisti storici del jazz italiano, e con il batterista Famoudou Don Moye (nato a Rochester nel 1946), tra gli artefici di una stagione tra le più intense e creative della musica jazz, avendo militato dal 1970 nel leggendario Art Ensemble of Chicago.

Domenica (9 agosto) il festival prosegue all’insegna della musica balcanica di King Naat Veliov & The Original Kocani Orkestar in concerto a Morgongiori in due distinti momenti: alle 20.00 in parata musicale per le strade del paesino della Marmilla, poi, alle 22.30, in concerto nel centro storico. Non farà però parte della formazione proprio Naat Veliov, trattenuto in Macedonia da un improvviso problema di salute. Si aggiunge invece al gruppo il nipote Neat Veliov, anche lui trombettista, giovane talento che prosegue la tradizione di una famiglia di ottimi strumentisti.

 Baba Sissoko Jazz Revolution (3m)Baba Sissokon (4m)

Dal 30 luglio al 15 agosto a Oristano e in altri 7 comuni della sua provincia (Baratili San Pietro, Bauladu, Marrubiu, Mogoro, Morgongiori, San Vero Milis, Villa Verde) si svolgerà il 17° festival Dromos.

Un’edizione che ha come insegna “I have a dream  L’utopia necessaria”, titolo ispirato al celebre discorso di Martin Luther King, padre della lotta degli afroamericani per i diritti civili, e in omaggio al grande scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, scomparso lo scorso aprile.

La musica, come sempre, fa la parte del leone. Il programma completo del festival verrà annunciato prossimamente nel corso di una conferenza stampa, ma gli organizzatori anticipano i protagonisti e gli appuntamenti già confermati.

Il 31 luglio, a San Vero Milis si esibirà il duo OY, sodalizio con base a Berlino formato dalla cantante e musicista svizzero-ghanese Joy Frempong e dal batterista e compositore Lleluja-Ha.

Il primo agosto fa invece tappa a Mogoro il tour mondiale del cantante e rapper Criolo, uno degli artisti attualmente più vitali, popolari e socialmente influenti in Brasile.

Domenica 2 agosto la musica di Dromos sbarca a Oristano con il quartetto del suonatore di oud Mauro Sigura, più un ospite prestigioso come il trombettista francese Eril Truffaz.

Si resta ancora nella città di Eleonora la sera dopo (lunedì 3) con il progetto “Caracas” di Valerio Corzani e Stefano Saletti, che hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto il recentissimo album omonimo.

Tra i concerti da non perdere va segnato in calendario quello del 7 agosto: protagonista uno dei più rappresentativi esponenti del jazz afrocubano, Chucho Valdés, atteso a Baratili San Pietro con Irakere 40.

Altri suoni e atmosfere, sabato 8 agosto a Villa Verde: di scena il progetto Jazz (R)Evolution del cantante e musicista maliano Baba Sissoko con due compagni di viaggio del calibro di Famoudou Don Moye, batterista dell’Art Ensemble of Chicago, e Antonello Salisal pianoforte e alla fisarmonica.

Un trascinante concerto di melodie e ritmi meticci, tra Oriente e Occidente, nella migliore tradizione delle fanfare balcaniche, il 9 agosto a Morgongiori, con King Naat Veliov & the original Kocani Orkestar.

Chiusura all’insegna della festa, la notte di Ferragosto, con il sassofonista nigeriano Orlando Julius, autentico pioniere dell’afrobeat, in arrivo in Sardegna con gli Heliocentrics.

Come da tradizione, Dromos affida alle arti visive il compito di sviluppare il filo conduttore su cui fa perno il cartellone. Tre le mostre che si inaugurano alla Pinacoteca Carlo Contini a Oristano il 30 luglio, allestite in collaborazione con la Pinacoteca e curate da Ivo Serafino Fenu. Due sono fotografiche: la prima, di Egle Picozzi, si intitola “SM”, acronimo della malattia che da circa un anno condiziona gli stati d’animo e le condizioni fisiche dell’artista oristanese, ovvero la sclerosi multipla. La seconda è “Sorridere all’Utopia”, tredici scatti di Lorenzo dell’Uva: volti, panorami e scenari catturati dal reporter e fotografo napoletano nei suoi viaggi per il mondo. “L’Utopia negata” è invece una collezione di Antonio Manca con lavori di Nobuyoshi Araki, Paolo Bianchi, ConiglioViola, Gregory Crewdson, Alberto di Fabio, David LaChapelle, Tatsuo Miyajima, Nino Mustica, Elena Nemkova, Panamarenko, Flavio Piras, Sebastian Piras, Roberto Pugliese, Arash Radpour, Mario Schifano, Ronald Ventura e Entang Wiharso.

Proseguendo nel percorso intrapreso già da anni, Dromos rilancia anche in questa edizione la sua riflessione su temi come l’integrazione e il dialogo attraverso una conferenza di Moni Ovadia (“Le belle utopie”), uno degli artisti più rappresentativi della cultura ebraica in Italia, il 3 agosto a Oristano coadiuvato da Valerio Corzani, e il convegno “Utopie all’orizzonte”, in programma a Baratili San Pietro il 7 agosto: ospite prestigioso Johan Galtung, mediatore di conflitti e fondatore della disciplina accademica di Studi per la Pace. Il sociologo e matematico norvegese dialogherà con Vinicio Busacchi, professore associato di Filosofia Teoretica all’Università di Cagliari.

Baba Sissoko 2 copia Antonello Salis 7Allegato di posta elettronica Chucho Valdes (m) Orlando Julius (m) OY (3m)