9 May, 2024
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Si è svolto venerdì 29 settembre, presso l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai a Cagliari, il convegno di aggiornamento/formazione per personale docente, ata, direttivo e ispettivo della scuola, dal titolo “La scuola laboratorio di pace: percorsi educativi e didattici” organizzato dal CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica).

Dopo l’introduzione al convegno da parte di Andrea De Giorgi (CESP), docente di storia e filosofia, si sono svolti una serie di interventi da parte di relatori illustri e competenti che hanno sviscerato l’argomento in maniera esaustiva e professionale.

Per primo Michele Lucivero, docente di storia e filosofia ai licei e di filosofia morale all’Università di Lecce, che ha presentato gli Atti dei convegni CESP 2022-2023 e relativi possibili percorsi educativi.

«…la scuola non deve insegnare a dare risposte ma praticare e sviluppare lo spirito critico, stimolare all’elaborazione di domande, mettere al centro i processi di riflessione… Per questo dati i molteplici conflitti in corso crediamo che il tema dell’educazione alla pace debba essere affrontato a scuola, soprattutto in una fase storica come quella che stiamo vivendo»… basti pensare che, Paesi come l’Islanda e la Costa Rica non hanno al loro attivo un esercito che li possa difendere in caso di attacco…queste alcune delle riflessioni fatte dal docente Lucivero ad un pubblico attento e silenzioso.

A seguire un intervento in collegamento video con la docente di antropologia e pedagogia all’Università di Foggia, Laura Marchetti che ha presentato “La fiaba per la didattica della pace: Gramsci e Calvino”. L’esposizione particolare dedicata alla fiaba popolare ha catturato l’attenzione dei presenti facendoli anche un po’ tornar bambini, salvo poi la riflessione doverosamente da adulti.

Dopo la pausa dedicata alla socializzazione fra colleghi e gli stessi docenti relatori, i lavori son proseguiti con l’intervento di Gabriella Falcicchio, docente di pedagogia all’Università di Bari” che ha parlato di «imparare ad educare con la non violenza». “La non violenza è una neonata ai primi vagiti”, aiutiamola a crescere e ad affermarsi nel mondo, queste le parole della docente che in una sala gremita di docenti ha centrato in pieno la necessità emergente nel mondo ed individuato la scuola come possibile mezzo per far veicolare messaggi legati alla non violenza.

Di seguito l’intervento di Mariella Setzu (CESP), laureata in lingue e letterature straniere, che ha citato «L’osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università». «… L’orientamento in uscita per le classi terminali delle scuole superiori comporta ogni anno incontri con i militari che informano dei vantaggi dell’arruolamento in un’arma; accogliendo gli studenti in strutture militari in virtù dell’Alternanza Scuola Lavoro. Viviamo in un’epoca in cui la produzione di armi e tecnologia militare si fa sempre più intensa e lucrosa, e si profilano venti di guerra sempre più gelidi». Anche questo un intervento approfondito e puntuale capace di avviare numerose riflessioni.

Infine Massimo Coraddu, docente di informatica, fisico ambientale ed esperto di inquinamento militare, che ha esposto “Percorsi didattici sulla militarizzazione dei territori e le sue conseguenze sociali, ambientali e sanitarie”. Dalle sue parole emerge la preoccupazione di un continuo aumento di problemi sanitari legati per l’appunto all’inquinamento militare.

Un convegno dedicato ad un argomento pressante come la guerra, che devasta ancora oggi popoli e Paesi e alla speranza che tutto possa cambiare con un’educazione alla non violenza e alla pace.

Nadia Pische

    

Giornata conclusiva alla miniera di Montevecchio – Cantiere di Levante per la Festa della Letteratura Bimbi a Bordo 2023. Tra i vari interventi di questa mattina, da sottolineare quello della Professoressa Laura Marchetti che, nel suo vastissimo e prestigioso curriculum, vanta anche l’appartenenza al Collegio degli esperti della Regione Puglia. La professoressa ha intrattenuto il pubblico della Festa con una piacevole discettazione sulla complessità del momdo e della realtà, che è poi il sottotitolo del Festival, ideato appunto per indirizzare i bambini a ragionamenti sofisticati, complessi e interconnessi, che scendano in profondità e non si arrendano a stare sulla superficie. Laura Marchetti ha parlato inoltre della complessità del reale e del mondo culturale, rispetto alla semplicità manichea davanti alla quale ci pone l’artificio della tecnologia. Ha concluso poi il suo intervento con un interessante passaggio sul Manifesto della educazione naturale.

«Sono profondamente contraria agli attuali metodi di insegnamento, per esempio. I ragazzi sono bombardati di schemi, di risposte chiuse che prevedono una risposta secca e semplicistica, che banalizza il ragionamento complesso che si dovrebbe, al contrario, stimolare. Siamo tutti bombardati di schemi, di griglie, di mappe concettuali. Sono convinta che ci voglia coraggio ad andare contro i metodi moderni e affermare che si debba ragionare come ci ha insegnato, per esempio, il mondo del teatro.»

La professoressa ha proseguito dicendo che «abbiamo costruito spiagge artificiali per paura di annegare in mare, abbiamo rinunciato alla nostra memoria naturale per quella artificiale di un cellulare o di un pc, ci siamo impigriti nell’osservazione del mondo, della sua complessità: ovvero, le sue infinite possibilità di interconnesione, dove è necessario avere occhi e testa per vedere che la poesia e la matematica non sono assolutamente saperi distanti tra loro, ma sono anzi profondamente legati. E’ necessario capire che noi stessi siamo natura, facciamo parte del mondo animale e del paesaggio nel quale siamo immersi. Non è altro da noi, come banalmente ci capita di concepirlo. La dimostrazione palese sta anche nelle stesse fiabe.

Il paesaggio nel quale viviamo ci influenza inevitabilmente: nel modo di pensare, parlare, agire, sentire. I luoghi più belli che ho visitato hanno, e non è un caso, una produzione meravigliosa di fiabe: non esiste un fiume senza una storia affascinante, un bosco senza uno stuolo di fate e folletti. Ecco perché la fiaba è una grande narrazione ecologica: ci racconta di luoghi che esistono o sono realmente esistiti: dunque il paesaggio influenza la narrazione fiabesca e la fiaba conserva/cristallizza il paesaggio». 

La festa della Letteratura Bimbi a Bordo, BaB 2023, quest’anno alla sua XI edizione, promette grandi novità. Dopo i festeggiamenti del decennale della manifestazione lo scorso anno a Guspini, si cambia casa: a ospitare la festa BaB, e a fare da sfondo alle attività dedicate a grandi e piccini, non saranno le Case a Corte e gli spazi verdi all’interno del paese di Guspini, ma i locali del cantiere minerario di Montevecchio, dove si coniugano archeologia industriale e ambiente incontaminato.

Dal 31 agosto al 3 settembre le presentazioni di libri, i laboratori e tutti gli spettacoli, saranno organizzati dunque a Montevecchio. Il “trasloco” del Festival, che si auspica possa ritornare già dall’anno prossimo nella sua sede originaria, è dovuto ai necessari lavori di ristrutturazione delle Case a Corte.

Il tema BAB 2023. Dalla scelta dei luoghi nasce anche l’ispirazione per il tema di quest’anno che sarà: OMBRA – LUCE. In questa edizione si è deciso di esplorare un territorio denso di storia e storie, ricco di bellezze naturali e di archeologia industriale, nuovi spazi consentiranno agli autori-ospiti di parlare di tante argomenti legati alla luce e al buio, al bene e al male, alla terra, al cielo e alle stelle, alla notte e al giorno, esplorando ciò che siamo percorrendo la nostra parte oscura e quella più luminosa.

La direzione scientifica del Festival è stata affidata anche per questa edizione al professor Martino Negri, illustre docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Le sue ricerche si sviluppano specialmente nell’ambito della letteratura per l’infanzia e della didattica della letteratura, focalizzandosi sulla forma narrativa del picture book.

Ospiti particolari: Nicola Cinquetti (vincitore del Campiello Junior), Claudia Palmarucci (vincitrice premio Andersen 2023 come migliore illustratrice dell’anno), Laura Marchetti (docente e creatrice della strada delle fiabe per la regione Puglia), e tanti altri.

Le nuove collaborazioni del BaB: Oltre ai partenariati istituzionali per questa edizione del Bab sono state attivate particolari collaborazioni con il “Festival del turismo itinerante”, condividendo e realizzando azioni di promozione alla lettura inserite in un programma di valorizzazione del territorio e di turismo lento, per portare la narrazione e i libri nel mondo del viaggio e della scoperta. Altro importante partenariato è quello siglato con Time in Jazz, “ Insulae Lab”, musica e parole del Mediterraneo, con il quale si programmerà la presentazione di un progetto originale.