19 April, 2024
HomePosts Tagged "Libero De Rienzo"

[bing_translator]

Sarà un’estate all’insegna del grande cinema quella che si appresta a vivere Carbonia. Il Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias-Società Umanitaria ha organizzato con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia la rassegna “Cinema sotto le stelle”, che prevede la proiezione di 7 film nella splendida location dell’Arena Mirastelle del Teatro Centrale di piazza Roma.
“7 film di altissimo livello che saranno in grado di intercettare i gusti dei nostri concittadini con pellicole che spaziano tra i vari generi: dalla commedia al thriller, dai film di animazione alla commedia drammatica. Una rassegna propedeutica allo svolgimento di un altro grande evento, il Carbonia Film Festival, previsto per il mese di autunno», ha detto l’assessore dello Spettacolo Sabrina Sabiu.
“Cinema sotto le stelle” prenderà il via martedì 26 giugno e si concluderà martedì 7 agosto.
Si comincia con “Smetto quando voglio – ad honorem” di Sydney Sibilia, film del 2017 con Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Luigi Lo Cascio, Valeria Solarino, Neri Marcorè. L’inizio del film è previsto per le ore 21.30.

 

[bing_translator]

Sulla scia del successo dell’edizione 2016, ed in attesa della nuova edizione prevista per il 2018, Carbonia Film Festival, dal 12 al 15 ottobre, 2017 a Cagliari e Carbonia, proporrà “How to Film the World”, una quattro giorni di eventi, proiezioni, incontri e Masterclass per riflettere sul cinema e sulla sua capacità di raccontare la realtà.

Diretto dal critico cinematografico Francesco Giai Via, Carbonia Film Festival con “How to Film the World” intende sviluppare la progettualità di un festival che si concentra sulla contemporaneità, tanto nella scelta delle tematiche legate al lavoro e alle migrazioni, quanto nell’attenzione alle nuove forme del cinema di finzione e documentaristico. Una quattro giorni che porterà nel Sulcis, presso la Fabbrica del Cinema, alcuni fra i registi internazionali più significativi del cinema contemporaneo per proiezioni e iniziative aperte al pubblico.

Nell’ambito di questa nuova iniziativa, il Carbonia Film Festival lancia il bando Programma Cinema Giovani 2017 per giovani studenti e studiosi di cinema, critici, operatori culturali e filmmakers che saranno invitati a prendere parte alle attività di “How to Film the World”. Le iscrizioni al bando sono aperte fino al 18 giugno 2017 (per info e bando: www.carboniafilmfestival.org).

Nei giorni di “How to Film the World” avranno luogo una serie di incontri di approfondimento appositamente realizzati per il gruppo di giovani provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso il bando. Sede delle attività sarà la Fabbrica del Cinema, progetto promosso dalla Società Umanitaria e dal Centro Servizi Culturali di Carbonia, che mette al centro la formazione dei giovani alla memoria storica e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo del territorio e, contemporaneamente, l’educazione alle nuove forme cinematografiche, sia documentarie che di finzione.

«Tra gli aspetti che caratterizzano il progetto “Fabbrica del Cinema”, oltre alla raccolta e valorizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo del territorio – commenta Paolo Serra, direttore dell’Umanitaria di Carbonia – ed alla produzione di nuova memoria storica, quello della formazione rappresenta la compiutezza stessa del progetto. La storia della Società Umanitaria nazionale, regionale e del CSC di Carbonia, ci rivela che la formazione professionale, degli adulti prima, dei giovani delle scuole poi, è da sempre al centro delle attività storicamente realizzate. Ecco perché promuoviamo l’incontro tra gli studenti universitari, giovani filmaker, critici e operatori culturali e alcuni importanti professionisti del mondo del cinema presenti a Carbonia: per avviarci a ripercorrere una strada che punti ad offrire aggiornamento professionale e formazione diretta, ma anche coinvolgimento del territorio e promozione culturale. Un percorso già avviato lo scorso anno, anche grazie alla fondamentale collaborazione con la Cineteca Sarda, e che proseguirà in questo 2017 e che mira a diventare un progetto permanente dedicato all’educazione alla cultura cinematografica.»

A partire dall’episodio “Carbonia, una storia moderna” tratto dal film “L’ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra, i partecipanti saranno invitati a realizzare un elaborato che potrà avere la forma del saggio scritto, del video saggio e del contributo video originale.

Sulla base degli elaborati ricevuti, venti fra i candidati saranno selezionati dalla direzione del festival e avranno la possibilità di essere ospiti della manifestazione, partecipando gratuitamente con un ruolo da protagonisti a tutte le attività che si svolgeranno nel Sulcis dal 12 al 15 ottobre 2017.

Il programma completo ed i nomi degli ospiti saranno comunicati nel mese di ottobre con alcune anticipazioni previste nel periodo estivo.

Nato nel 1999, come Mediterraneo Film Festival, nel 2016 cambia nome e diventa Carbonia Film Festival. Il Festival si svolge ogni due anni nell’omonima città del sud ovest della Sardegna ed è aperto a tutte le opere di fiction e documentario, presentando il meglio della produzione internazionale legata ai temi del lavoro e della migrazione. Fra i vincitori dell’edizione 2016: “El futuro perfecto” di Nele Wohlatz, “Il respire encore” di Anca Hirte, “Cameraperson” di Kirsten Johnson, “La Fille du patron” di Olivier Loustau.

Dal 1999 ad oggi il Carbonia Film Festival ha ospitato: tra i registi Olivier Loustau, Nele Wohlatz, Michele Vannucci, Ali Hammoud, Valia Santella, Irene Dionisio, Davide Ferrario, Alina Marazzi, Cecilia Mangini, Salvatore Mereu, Leila Kilani, Bonifacio Angius, Felice Farina, Marina Spada; Gli attori Alessandro Borghi, Vinicio Marchioni, Milena Mancini, Valentina Carnelutti, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Claudia Gerini, Ivano Marescotti, Francesco Pannofino, Libero De Rienzo; i musicisti Massimo Zamboni, Danno (Colle der formento), Lilies on Mars, Baba Sissoko, Calibro 35, Nada, Pierpaolo Capovilla.

Carbonia Film Festival presenta “How To Film The World” è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia – Fabbrica del Cinema e dalla Cineteca Sarda – Centro Servizi Culturali di Cagliari, insieme al Comune di Carbonia e alla Regione Autonoma della Sardegna -Assessorato ai Beni Culturali, con il contributo della Fondazione di Sardegna e della Società Cooperativa Euralcoop, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Carbonia Film Festival presenta “How to Film the World”, diretto dal critico cinematografico Francesco Giai Via.

Grande successo, a Carbonia, per la VII edizione del Mediterraneo Film Festival, organizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias e dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria, in collaborazione con il Comune di Carbonia e la Regione Sardegna, sotto la direzione artistica di Stefano Obino.

Sono stati più di 1.800 gli spettatori intervenuti nelle 6 serate (dal mercoledì 8 a domenica 12 ottobre con l’anteprima del 4 ottobre) al Teatro centrale, a cui si sommano i circa 500 ragazzi delle scuole cittadine che hanno partecipato alla quinta edizione del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE. Questi numeri testimoniano il gradimento che il Festival ha registrato tra i tanti cittadini di Carbonia e del territorio.

Il cartellone, che ha offerto agli spettatori la possibilità di osservare, da diversi punti di vista, tematiche di grande attualità come la migrazione, il lavoro e le lotte sociali, ha portato a Carbonia, tra gli altri: l’attrice Claudia Gerini e la regista Marina Spada per il film “Il mio Domani”; l’attore Libero De Rienzo, protagonista di “Smetto quando voglio”; il regista Antonio Augugliaro e Alaa Bjermi e Mc Manar protagonisti del film evento “Io sto con la sposa”; l’attore Francesco Pannofino e il regista Felice Farina con il film “Patria”; il regista Bonifacio Angius e gli attori Stefano Deffenu e Noemi Medas per il film “Perfidia”, il montatore del grande François Truffaut, Yann Dedet; i registi iraniani Arash e Arman Riahi con il film documentario Everyday Rebellion; Ivano Marescotti e Angelo Pasquini, componenti della giuria tecnica del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE e la Band musicale “Calibro 35” per il concerto di fine Festival.

Sono stati molto apprezzati anche i documentari e le fiction in concorso, in particolare: “Destination de Dieu” di Andrea Gadaletta Caldarola (premiato dalla giuria tecnica per la sezione documentari e dalla giuria dei circoli del cinema); “Zacharie ya no vive aqui” di Alberto Segre e “Beep” di Antonello Murgia (premiati a pari merito dalla giuria tecnica per la sezione fiction); “Va Pensiero. Storie Ambulanti” di Dagmawi Yimer (premiato dalla giuria dei ragazzi).

Durante la settima edizione del Festival sono state consegnate dal Comune di Carbonia, alla Società Umanitaria, le chiavi della palazzina dell’ex Direzione mineraria della Grande Miniera di Serbariu, avviando così il progetto “ExDi Memorie in movimento – La Fabbrica del Cinema”. Il nuovo progetto permetterà di rendere visitabile la sede dell’ex Direzione Mineraria, che diventerà “museo di sé stessa” e diventerà luogo legato alle arti audiovisive e cinematografiche, anche con la creazione di veri e propri percorsi multimediali interni alla struttura e di uno spazio culturale, artistico, scientifico e didattico di grande rilievo socio-culturale e turistico.

«La settima edizione del Mediterraneo Film Festival – hanno detto Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, e l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis – ha dimostrato quanto sia importante scommettere sugli avvenimenti a carattere culturale, che permettono non soltanto di far assistere il pubblico ad eventi di indiscutibile livello, ma anche di conoscere e apprezzare la città di Carbonia. Per questo motivo l’Amministrazione comunale si impegna, già da oggi, a svolgere il proprio ruolo per la prossima edizione. Un particolare ringraziamento al Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias – Società Umanitaria per il grande lavoro svolto, ai ragazzi che hanno investito il loro tempo partecipando al concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE, e a tutti coloro, in particolare i più giovani, che a vario titolo hanno dato il proprio contributo per assicurare la buona riuscita dell’evento.»

IMG_306020141012_181738 20141012_181744 20141012_181747 20141012_181753 20141012_181756 20141012_181803 20141012_202513 20141012_202536 20141012_202553 20141012_202556 20141012_202609 20141012_202610 20141012_202613 20141012_202623 20141012_203957 20141012_204000 20141012_204005 20141012_204040 20141012_204124 20141012_204132 IMG_3039 IMG_3042 IMG_3043 IMG_3050 IMG_3051 IMG_3052 IMG_3056 IMG_3059  IMG_3064 IMG_3065 IMG_3066 IMG_3067 IMG_3071 IMG_3072 IMG_3078 IMG_3087 IMG_3098 IMG_3104 IMG_3108 IMG_3109 IMG_3112 IMG_3119 IMG_3120 IMG_3124 IMG_3126 IMG_3132

Miele

Si terrà il 7 maggio, presso il Teatro Centrale di Piazza Roma a Carbonia, il quarto appuntamento della seconda edizione della rassegna cinematografica: “Identità in transito”.

La rassegna, organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del comune di Carbonia e i circoli del Cinema ARCI-UCCA e Ficc, propone quattro appuntamenti che riprendono il tema dell’identità intesa come percorso di cambiamento e scoperta, conoscenza e contaminazione. Identità che migrano, vivono in transito la propria esistenza, fornendo uno spaccato di ciò che siamo, di ciò che siamo stati e che vorremmo essere.

La proiezione è inserita all’interno del ciclo di quattro preziose occasioni di socializzazione e di incontro con il pubblico e per il pubblico, nella splendida cornice del Cine-Teatro Centrale restituito stabilmente, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, anche alle attività cinematografiche.

Mercoledì 7 maggio, alle ore 21.00, sarà proiettato “Miele” di  Valeria Golino (Italia 2011), con Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Libero De Rienzo, Vinicio Marchioni e Iaia Forte. Il film racconta la storia di Irene, che con il nome fittizio di Miele, si occupa di suicidi assistiti. La sua attività è segreta anche per le poche persone che frequenta e soprattutto per il resto di una società in cui il suicidio assistito è ancora un reato. Chiamata al capezzale di persone a un passo dalla morte, in cambio di denaro, somministra Lamputal, un farmaco letale a uso veterinario che in dosi massicce provoca la morte anche sull’uomo. Un giorno, a chiedere l’intervento di Irene è l’ingegner Grimaldi, un intellettuale sulla settantina al quale consegna il barbiturico, dando per scontata la criticità della sua situazione. Quando scoprirà che è in piena salute, si affretterà a tornare sui propri passi.