20 April, 2024
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Note caraibiche, sonorità classiche e jazz. Evoca queste atmosfere il concerto di Yilian Cañizares, protagonista domani (giovedì 4) a San Vero Milis) della quarta serata del Festival Dromos. La violinista e cantante cubana (ma anche compositrice ed arrangiatrice), di casa in Svizzera, è di scena alle 21.30 al Giardino del Museo Archeologico dove, alle 19.30, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Salvatore, si inaugura la mostra di Lidia Murgia “Paraulas Mannas“.

Artista che sa rispettare il passato ma anche guardare al futuro, esploratrice dei confini musicali, Yilian Cañizares è capace di passare con disinvoltura da reminiscenze classiche al jazz, ai ritmi e i colori della sua isola natia e fonderli con naturalezza in un repertorio originale che lei interpreta cantando e suonando contemporaneamente il suo strumento: una formula già apprezzata sulle tracce degli album “Ochumare” (2013) e “Invocación” (2015).

Nata a L’Havana, Yilian Cañizares assimila da piccola i ritmi e i colori della sua terra; studia in una città crocevia di culture e a sette anni vince un posto alla prestigiosa accademia musicale “Manuel Saumell“. Per quattro volte vince anche il concorso nazionale di violino, e a quattordici anni una borsa di studio la porta a Caracas, in Venezuela. Due anni dopo si ritrova in Svizzera, dove la sua tecnica e il suo modo di suonare raggiungeranno un livello completamente nuovo. La convocano orchestre importanti, e lei suona in concerti, sinfonie, opere, ma un’urgenza creativa la spinge verso altre direzioni. Mette su un quartetto di musicisti provenienti da Germania, Venezuela, Svizzera (e più tardi Cuba) e lo chiama Ochumare, come la divinità Orisha degli arcobaleni. Sei mesi dopo vince il concorso Montreux Jazz Festival 2008. Nel 2011 dà il suo contributo al progetto Havana Cultura di Gilles Peterson e in seguito inizierà a condividere il palco con jazzisti del calibro di Ibrahim Malouf e Omar Sosa, tra gli altri.

La musica di Yilian Cañizares è il risultato di queste diverse esperienze, una sintesi riuscita di stili e suggestioni musicali differenti che oggi proporrà in concerto a San Vero Milis affiancata da Daniel Stawinski al pianoforte, David Brito al contrabbasso,  alla batteria e Inor Sotolongo alle percussioni. L’ingresso al concerto costa dieci euro.

“Paraulas Mannas” sono le parole che Lidia Murgia esprime nei suoi versi poetici e concretizza visivamente nelle sue opere e nelle sue installazioni, in mostra nella Chiesa di San Salvatore all’interno del giardino del museo archeologico. Nel mondo della poetessa e artista originaria di Bolotana, abitato da donne dall’essenza ancestrale e da nessuna donna in particolare, pulsa una femminilità che va oltre il contingente e rimanda a ritualità arcane e futuribili, che attiva presenze, fluttua, intessuta d’oro, in un insondabile oltremare. L’esposizione, a cura del critico d’arte Ivo Serafino Fenu, è visitabile fino al 31 agosto, dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 20.00. 

Dopo San Vero Milis, venerdì 5 agosto Dromos pianta le tende nello scenario naturale del bosco di Mitza Margianis, nei pressi di Villa Verde dove alle 21.30 (con ingresso gratuito) si esibisce Elina Duni. La cantante albanese, anche lei, come Yilian Cañizares, di casa in Svizzera, propone un’originale interpretazione in chiave jazz dei canti tradizionali della sua terra d’origine, alla testa del suo quartetto con Colin Vallon al pianoforte, Dominique Girod al contrabbasso e Norbert Pfammatter alla batteria.

Lidia Murgia - Paraulas Mannas (m) - BasilPhotographer.pg Lidia Murgia - Paraulas Mannas (m) 1 - BasilPhotographer

Parrains FFV

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È partita la prevendita dei biglietti per il diciottesimo Festival Dromos, appuntamento di rito dell’estate musicale in Sardegna, organizzato dall’omonima associazione culturale, che terrà banco dal primo al 15 agosto a Oristano e in altri dieci centri della Provincia.

La lunga carovana di concerti ospitata nei più suggestivi scenari urbani e rurali dell’Oristanese prevede l’ingresso a pagamento per diversi appuntamenti. Il primo è “Roses & wine”, la serata inaugurale del festival che, l’1 agosto, a Cabras, vedrà di scena alla cantina Contini – con inizio alle 21,30 e posti limitati – la cantante londinese ALA.NI e, nel dopo concerto, l’oristanese Marta Loddo: il biglietto, a quindici euro, comprende una cena con prodotti tipici locali.

Oltre alle novità sul versante musicale si aggiungono ulteriori tasselli nel calendario del festival. La prima arricchisce la sezione dedicata alle arti visive, curata dal critico d’arte Ivo Serafino Fenu, quest’anno incentrata sul tema “Il Segno di Eva, intorno a cui ruota questa edizione di Dromos. Si tratta diParaulas Mannas, una serie di installazioni firmate da Lidia Murgia, in mostra nella Chiesa di San Salvatore all’interno del giardino del museo archeologico di San Vero Milis (con taglio del nastro il 4 agosto alle 19.30). Nel mondo della poetessa e artista originaria di Bolotana, abitato da donne dall’essenza ancestrale e da nessuna donna in particolare, pulsa una femminilità che va oltre il contingente e rimanda a ritualità arcane e futuribili, che attiva presenze, fluttua, intessuta d’oro, in un insondabile oltremare.

Prende intanto forma, con un programma in via definizione, un appuntamento a Oristano il 3 agosto sul tema del turismo responsabile, organizzato in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Mariposas de Sardinia e ViaggieMiraggi ONLUS. In occasione di Mamma Blues l’associazione Genadas coordina invece a Nureci varie attività: gli “Itinerari blues” in mountain bike (il 14 agosto) e nordic walking organizzati dall’associazione sportiva Andalas e Breccas; “Piccoli bluesman crescono” (dal 14 al 16 agosto), con i rudimenti del blues impartiti dai maestri della Music Academy di Isili; “Blues bike”, ovvero il noleggio gratuito di bici nei giorni del festival; “Blues Museum”, visite guidate al museo del fossile e il noleggio di mountain bike per escursioni nell’ambito del progetto di rete ciclabile della Marmilla “Myland” dell’agenzia di sviluppo locale Consorzio Due Giare. Al termine dei concerti una jam session finale aperta a tutti. 

Lisa Simone lisasimonearsenal49762 (m) Sarah Jane Morris - hands (m) Simona Molinari (2m) Tony Allen (m) Jah9

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Il cinema fa il suo ingresso al 17° festival Dromos, iniziato giovedì scorso a Oristano e in programma fino al prossimo 15 agosto fra la città di Eleonora e altri sette centri della sua provincia, oggi fa nuovamente tappa a San Vero Milis: qui, nel giardino del Museo Archeologico con inizio alle 21.00 (ingresso gratuito), viene proiettato il documentario di Raffaello Fusaro “Le favole iniziano a Cabras”.

Uscito l’anno scorso per la società di produzione Twelve Entertainment, è il primo film documentario scritto e diretto dal trentaseienenne regista e attore barese. Fusaro confeziona un viaggio per immagini che, in settanta minuti, va alla scoperta della Sardegna più autentica. L’isola viene raccontata da alcuni dei suoi artisti più rappresentativi e da personaggi noti e da scoprire, dallo scultore Pinuccio Sciola allo stilista Antonio Marras, dai musicisti Gavino Murgia e Paolo Fresu al navigatore oceanico Gaetano Mura, alla poetessa Lidia Murgia.

Mercoledì (5 agosto) nuovo trasferimento per Dromos che approda a Bauladu con un tris di appuntamenti: alle 19.30 (nella Casa Zoccheddu – Erdas) si inaugura la mostra “Mancai Barroras” incentrata sulla pionieristica esperienza imprenditoriale, tutta al femminile, della Cooperativa Allevatrici Sarde, con gli scatti di Gianluca Vassallo, i video di Aldo Tanchis e interviste di Antonello Carboni; alle 21.00, all’anfiteatro del parco di San Lorenzo, si proietta invece il film di Gianfranco Cabiddu uscito con grande successo lo scorso maggio: “Faber in Sardegna”, dedicato al rapporto tra Fabrizio De André e la Sardegna; alle 22.30 il gran finale in musica con uno dei pianisti di spicco della scena jazzistica nazionale, Danilo Rea, che presenta il suo personale omaggio all’indimenticabile cantautore genovese già consegnato alle tracce di un album per l’etichetta tedesca ACT.

Danilo Rea - foto Beniamino Girotti (m) Gianluca Vassallo - Mancai Barrosas ( Faber in Sardegna - Fabrizio De André

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Oggi è ancora Oristano a ospitare una nuova serata, la quinta, di Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale, in pieno svolgimento da giovedì scorso (e fino a ferragosto) tra il capoluogo e altri sette centri della sua provincia. Domani (lunedì 3 agosto), nella cornice di piazza Corrias, doppio appuntamento (con ingresso gratuito) all’insegna della musica e della riflessione sul tema di questa diciassettesima edizione: “I have a Dream – L’utopia necessaria”.

Si comincia alle 21.00 con “Le belle utopie“, un dialogo pubblico di Moni Ovadia, tra i protagonisti della scena teatrale nazionale e della cultura ebraica in Italia, noto anche per il suo impegno politico e civile per i diritti e la pace, con il musicista e conduttore radiofonico Valerio Corzani: e sarà un’occasione per riflettere sulle utopie della contemporaneità, da una parte attraverso lo sguardo urticante e disincantato dell’umorismo ebraico del primo, dall’altra con quello lucido del secondo, amante e cultore del concetto di meticciato nella musica.

Più tardi, alle 22,30, imbracciati i suoi strumenti (basso elettrico, electronics, voce), Valerio Corzani sarà ancora al centro dei riflettori, stavolta insieme a Stefano Saletti (bouzuki, chitarra elettrica, electronics, voce), per proporre dal vivo (con Erica Scherl al violino e alle tastiere, e Eugenio Saletti alla chitarra elettrica) il progetto Caracas, sulle tracce del loro recentissimo album omonimo.

Caracas è il risultato di una fertile partnership tra Valerio Corzani (già componente di Mau Mau, Mazapegul, Gli Ex, Interiors) e Stefano Saletti (Novalia, Piccola Banda Ikona, Café Loti, Sete Sois Sete Luas Orchestra), che lo hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto seguendo un filo rosso musicale: la sottolineatura – negli arrangiamenti e negli incastri ritmici – del “levare”, per un viaggio strumentale alla ricerca di una sorta di cosmopolitismo degli strumenti e delle musiche. Si parte dal Mediterraneo per circumnavigare il globo terracqueo con la prua puntata sul melange sonoro e sulle alchimie ritmiche, dalla Giamaica del reggae a certo soul-jazz, dal deserto Tuareg alla Turchia sufi, dalle Hawaii al Sudamerica.

Martedì (4 agosto) la carovana di Dromos fa di nuovo tappa a San Vero Milis, dove alle 21.00 (nel giardino del Museo Archeologico) è in programma la proiezione del documentario di Raffaello Fusaro “Le favole iniziano a Cabras”: un viaggio attraverso la Sardegna raccontata da alcuni dei suoi personaggi e artisti più rappresentativi, dal navigatore oceanico Gaetano Mura alla poetessa Lidia Murgia, dallo scultore Pinuccio Sciola allo stilista Antonio Marras, ai musicisti Gavino Murgia e Paolo Fresu.

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