23 April, 2024
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Proseguono le audizioni in Commissione “Autonomia” del Consiglio regionale presieduta da Pierluigi Saiu (Lega). Oggi è stata la volta di una delegazione dei sindaci dei 28 comuni del Medio Campidano e dei rappresentanti dei territori del Sarrabus-Gerrei, Trexenta, Sarcidano-Barbagia di Seulo attualmente inglobati nella provincia del Sud Sardegna.
Sul tavolo: l’allargamento dei confini della Città Metropolitana di Cagliari e la ricostituzione dell’ex provincia del medio Campidano.
«Apprezziamo la volontà del Consiglio regionale di dare risposte alle richieste dei territoriha sottolineato il sindaco di Sanluri, Alberto Urpivista la decisione di procedere ad un allargamento della Città Metropolitana di Cagliari ed alla costituzione della provincia del Sulcis Iglesiente, riteniamo indispensabile salvaguardare anche l’identità e l’autonomia del Medio Campidano».
Per il primo cittadino di Sardara, Roberto Montixi, «deve essere chiarito, una volta per tutte, quali funzioni saranno trasferite dalla Regione agli enti locali e quali risorse saranno messe in campo per consentire agli enti intermedi di svolgerle al meglio».
Sulla stessa linea i sindaci di Villacidro e Gonnosfanadiga, Marta Cabriolu e Fausto Orrù: «Il Medio Campidano deve essere la base di partenza per la nascita del nuovo ente intermedio. Se poi altri comuni, attualmente inseriti nella provincia del Sud Sardegna, decideranno di aderire alla nuova provincia saranno i benvenuti. In questa riforma non vogliamo rimanere ai margini ma giocare un ruolo da protagonisti».
Non sembrano voler andare nella stessa direzione gli altri territori della provincia del Sud Sardegna. Almeno questo è il pensiero dei presidenti dell’Unione dei Comuni della Trexenta, Paola Casula, del Gerrei Marco Lampis, del Sarrabus Marco Antonio Siddi, e del presidente della Comunità Montana Sarcidano Barbagia di Seulo, Antonio Orgiana: «I nostri territori hanno un legame storico, culturale e geografico con Cagliari. La soluzione migliore è prevedere un allargamento dei confini della Città Metropolitana ai comuni che non faranno parte delle province del Sulcis e del Medio Campidano».
Antonio Caria

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Sarà l’Ufficio tecnico dell’Unione dei Comuni del Sarrabus ad effettuare la stima degli interventi necessari a ripristinare le rotture arginali del Rio Corr’e Pruna, e poi, insieme al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale ed alla provincia del Sud Sardegna, a verificare la disponibilità di coperture finanziarie o gli eventuali cofinanziamenti per quanto potrebbe essere reso disponibile da un intervento della Regione. È stato deciso stamattina durante l’incontro convocato a Cagliari dall’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, per definire le competenze e individuare soluzioni tempestive per una situazione di emergenza che riguarda il territorio dell’Unione.

«Abbiamo ricevuto dall’Unione dei Comuni del Sarrabus una segnalazione sull’impellente necessità di ripristinare l’arginatura pesantemente danneggiata dall’alluvione del 10-11 ottobre scorso – ha detto l’assessore Edoardo Balzarini – e in questa riunione devono essere definite le competenze in modo che l’intervento sia effettuato nel più breve tempo possibile, per garantire la sicurezza delle persone e delle cose. All’ufficio tecnico dell’Unione dei Comuni spetterà il compito di stimare l’entità del fabbisogno e, attraverso una convenzione con il Consorzio di Bonifica, potranno essere effettuati i lavori in procedura di somma urgenza. Entro qualche giorno – ha concluso l’assessore – dovranno anche essere individuate le coperture finanziarie per la realizzazione degli interventi di somma urgenza a carico degli enti locali, se compatibili, o a carico della Regione.»

All’incontro hanno partecipato il commissario della provincia del Sud Sardegna Mario Mossa, il vicepresidente dell’Unione dei Comuni del Sarrabus e sindaco di Muravera Marco Sebastiano Falchi, il sindaco di San Vito Marco Antonio Siddi, il vicesindaco di Castiadas Giuseppe Onano, il sindaco di Villasimius Gianluca Dessì, il commissario del Consorzio di Bonifica della Sardegna meridionale Maria Giuseppina Cireddu.

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Giunta straordinaria, ieri sera a Villa Devoto, convocata dal presidente Francesco Pigliaru per deliberare la dichiarazione di sussistenza dello stato d’emergenza nazionale per i territori colpiti dal maltempo di questi giorni. La proposta, portata al tavolo di Giunta dall’assessora dell’Ambiente Donatella Spano, riguarda le zone di allerta Iglesiente, Campidano e Flumendosa-Flumineddu e fa riferimento ai gravi danni alle infrastrutture e agli edifici in diversi Comuni.

Nel corso della riunione è intervenuto telefonicamente, su invito del Presidente, il Capo del dipartimento di Protezione Civile nazionale Angelo Borrelli ed è stata ascoltata la relazione di Sandra Tobia, direttore generale della Protezione Civile Sardegna. Con la delibera approvata ieri sera, in base alla quale sarà attivata l’istanza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, viene dato mandato alla Protezione civile regionale, di predisporre una relazione tecnica, con il quadro della situazione.

Intanto nel pomeriggio, proseguendo con i sopralluoghi nei territori colpiti, il presidente Francesco Pigliaru, con gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, si sono recati nel Sarrabus-Gerrei, territorio pesantemente investito dai violenti nubifragi delle scorse ore. Il Presidente e gli assessori hanno raggiunto Muravera, Villaputzu, San Vito e a Castiadas per incontrare i sindaci, Marco Falchi, Sandro Porcu, Marco Antonio Siddi ed Eugenio Murgioni con cui  è stato fatto il punto sugli interventi urgenti in corso e sul lavoro da mettere in campo nei tempi più brevi. Massima attenzione è dedicata naturalmente al monitoraggio dei corsi d’acqua esondati che hanno allagato le campagne e le abitazioni e al ripristino della viabilità. Il presidente Pigliaru, Balzarini e Spano hanno valutato insieme agli amministratori comunali le soluzioni più tempestive per garantire la messa in sicurezza delle aree interessate dall’alluvione.