16 April, 2024
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Tirso

È stato firmato oggi l’accordo transattivo tra Regione Sardegna, Enel, Ente acque della Sardegna (Enas) e Consorzio di Bonifica dell’Oristanese con il quale si definiscono le modalità del passaggio alla Regione Sardegna delle Centrali idroelettriche Tirso 1 e Tirso 2.
L’accordo è stato sottoscritto dal Direttore Generale dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici Marco Dario Cherchi, dal responsabile per le Energie rinnovabili in Italia di Enel Carlo Pignoloni, dall’amministratore unico di Enas Giovanni Sistu e dal commissario del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese Andrea Abis.
L’intesa pone fine alla specifica pendenza giudiziaria sorta tra le parti ed arriva a distanza di quasi due anni dalla sentenza con cui il Tribunale regionale delle Acque di Cagliari ha sancito il subentro della Regione nella titolarità delle due centrali, invitando le parti a una definizione transattiva della vicenda.
Gli impianti idroelettrici Tirso 1 (20MW) e Tirso 2 (4MW), rispettivamente a valle della diga “Eleonora d’Arborea Cantoniera” sul fiume Tirso e a valle della diga “Nuraghe Pranu Antoni” sul fiume Flumineddu, furono progettati e costruiti da Enel con fondi propri a seguito del regolare accordo sottoscritto nel 2001 con il Consorzio di Bonifica di Oristano allora titolare delle concessioni idroelettriche e delle due dighe.
La Regione affiderà la gestione delle Centrali idroelettriche all’Enas che beneficerà dei ricavi della vendita di energia elettrica a far data dal 1 gennaio 2018. La definizione dell’accordo economico comporta l’impegno per Enel a corrispondere una somma forfettaria pari a 2,4 milioni di euro al Consorzio dell’Oristanese e 7,2 milioni alla Regione Sardegna.
Soddisfazione viene espressa dalla Regione Sardegna e da Enel per aver raggiunto l’accordo a seguito di un dialogo improntato alla massima trasparenza e al rispetto delle reciproche posizioni.

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Questa mattina, a partire dalle ore 9.30 presso la Sala anfiteatro in via Roma, 253 a Cagliari, si terrà il convegno “La rete regionale degli Itinerari ciclabili della Sardegna”.
Durante l’incontro, inserito nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2017, l’assessore regionale dei Lavori pubblici, l’ing. Edoardo Balzarini, l’assessore regionale del Turismo, la dott.ssa Barbara Argiolas, insieme al direttore generale dei Lavori pubblici, l’ing. Marco Dario Cherchi, al direttore del Cirem, il prof. ing. Italo Meloni e al direttore dell’Arst, l’ing. Carlo Poledrini, presentano i primi risultati dello studio e la proposta di configurazione della rete degli itinerari ciclabili della Sardegna.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di dotare la Sardegna di un Sistema di mobilità ciclistica, da un lato per rendere l’isola più attrattiva e competitiva al più alto numero di appassionati italiani e stranieri del turismo dall’altro per fare della mobilità ciclistica un’occasione di sviluppo e di crescita della Sardegna dal cicloturismo agli spostamenti quotidiani in bici. 

“La rete regionale degli Itinerari ciclabili della Sardegna” non include il Sulcis Iglesiente e l’intero Sud Ovest sardo, scelta che ha provocato durissime reazioni nei territori interessati.

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Dieci milioni in più per la realizzazione del nuovo ponte di Sant’Antioco. E’ uno degli interventi inseriti nella rimodulazione degli interventi infrastrutturali sulla viabilità di competenza dell’assessorato dei Lavori Pubblici nell’ambito del “Piano Sulcis”, approvata oggi dalla Giunta regionale, presieduta dal presidente, Francesco Pigliaru. Ora le risorse disponibili per la realizzazione del progetto ammontano a 25 milioni. La somma aggiuntiva era già stata programmata nel Piano Regionale delle Infrastrutture. Il ponte, più alto, verrà realizzato affianco a quello attuale che verrà abbattuto una volta ultimati i lavori di costruzione.
Alla circonvallazione di Sant’Antioco (Statale 126), inoltre, sono stati destinati 5 milioni in più rispetto ai 10 originariamente previsti: la copertura finanziaria è assicurata dallo spostamento dell’importo destinato alla messa in sicurezza della tratta fra Sant’Antioco e Calasetta, che ha richiesto un importo di 5 milioni e 600mila euro invece che 10 e 600 come stimato in un primo momento.
Sempre su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la Giunta ha dato il via libera alla ricostituzione dell’Unità Tecnica Regionale per i lavori pubblici. Quella senza diritto di voto è così composta: Giovanni Maria Sechi, Andrea Saba e Maurizio Meloni (Acque pubbliche, Dighe, Opere idrauliche, Opere idriche e di bonifiche); Gian Paolo Ritossa (Opere marittime); Antonello Sanna, Giovanni Antonio Mura, Clara Pusceddu, Franco Niffoi (Edilizia, Urbanistica, Beni culturali e archittetonici); Italo Meloni e Francesca Maltinti (Viabilità); Pietro Francesco Cadoni e Emilio Ghiani (Impianti tecnologici e industriali, Elettrotecnica); Mauro Pompei e Paolo Roggero (Scienze geologiche e Scienza Agrarie e forestali); Francesco Caput (Discipline giuridiche e amministrative). Dell’Unità tecnica regionale con diritto di voto fanno invece parte: Edoardo Balzarini, Roberto Silvano, Marco Dario Cherchi, Salvatore Mereu, Valeria Sechi, Alberto Piras, Elisabetta Neroni, Alessandro Pusceddu, Giuseppe Biggio, Giuseppe Maria Sechi.
La Giunta regionale riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la ripartizione della dotazione finanziaria complessiva di 444 milioni e 800mila euro del Por FSE 2014-2020 destinandole alle diverse azioni da esso previste, quale primo atto nell’ambito del processo di programmazione unitaria. Alle politiche per l’occupazione sono assegnati 171.248.000 euro; alle Politiche di inclusione sociale 88.960.000; alle politiche per l’istruzione e la formazione 155.680.000; per la Capacità istituzionale arrivano 15.568.000 e, infine, 13.344.000 euro sono assegnati al Miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della programmazione regionale.
Su proposta del presidente Pigliaru è stato nominato, nella persona del dottor Mario Pingerna, il componente effettivo il collegio sindacale dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA), con funzioni di presidente del collegio.
La delibera illustrata dall’assessore della Sanità Luigi Arru e approvata dall’Esecutivo modifica e integra i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici relativi alle attività sanitarie di Unità Farmaci Antitumorali e Day Hospital Oncologico, così come richiesto dalle circolari ministeriali del 7 settembre 2007 e del 14 ottobre 2008, e i requisiti relativi al Centro Dialisi di Riferimento e al Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata. Con lo stesso provvedimento la Giunta ha approvato i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi della Sala Autoptica.
La Giunta ha autorizzato la proposta dell’assessore Gianmario Demuro, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, alla stipula delle intese tra ARGEA e gli enti interessati per le assegnazioni temporanee finalizzate all’istruttoria delle domande di pagamento a valere sul PSR 2007/2013 per il periodo settembre – dicembre 2015. Le intese consentiranno di evitare il disimpegno delle somme e di far fronte agli impegni assunti dalle imprese agricole, dagli enti locali e dai GAL.
Proposta dall’assessore Cristiano Erriu, la delibera approvata quest’oggi revoca la precedente, la n. 32/60 del 15 settembre 2010, a seguito dell’intesa in sede di Conferenza Regione – Enti locali che eroga, a valere sul Fondo unico Enti locali 2015, 212 milioni di euro e garantisce anche le esigenze degli enti per le quali la delibera del 2010 era stata adottata.
Via libera dalla Giunta, infine, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, agli indirizzi per l’ampliamento dei beneficiari e delle operazioni eleggibili nell’ambito del Fondo regionale di garanzia per le PMI operanti in Sardegna. L’Esecutivo ha, di fatto, allineato la normativa regionale a quella europea, in modo da includere tutti i soggetti aventi diritto.
Ponte di Sant'Antioco 1 copia Papazzo della Regione 1