18 May, 2024
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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino, ed il Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, hanno partecipato ieri a Roma ad una riunione con il ministro dell’Università e Istruzione Stefania Giannini. «L’incontro ​di oggi è stato positivo per due motivi – ha commentato il presidente Pigliaru -: in primo luogo, ​i dati appena rilasciati dal Ministero sulle assegnazioni del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) ​​mostrano che le Università sarde hanno lavorato bene​. In concreto, c​iò significa che nell’assegnazione delle risorse​ per il 2016 si avrà, rispetto al 2015, un miglioramento della quota-base del finanziamento ordinario, ​che include la porzione basata sul costo-standard​​. ​In secondo luogo, ​su nostra richiesta il ministro Giannini ha confermato che, nella revisione dei parametri per la definizione dei finanziamenti​ a partire dal 2017,​ sarà riconosciuta la condizione di insularità della Sardegna. È il risultato che attendevamo e che, sommato alle performance positive, apre prospettive incoraggianti per i nostri Atenei.»

«E’ importante sottolineare – ha aggiunto l’assessore Firino – come il riconoscimento di insularità, che attendiamo venga inserito nella revisione dei parametri, sia per la Sardegna una condizione oggettiva e non un privilegio. Prendiamo atto di quanto confermato dal ministro Giannini, sia su questo fronte che sulla qualità delle Università sarde. Nonostante la situazione di difficoltà, infatti, i nostri Atenei sono riusciti ad offrire un’offerta formativa che si è rivelata attrattiva per i ragazzi, risultato che è stato possibile raggiungere anche grazie alle risorse regionali.»

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Un test innovativo e non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. Questa l’idea vincente del pool di Yenetics. La start up, lo scorso 19 febbraio, alla presenza del rettore Maria Del Zompo, del pro rettore Annalisa Bonfiglio, del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, nel teatro del conservatorio Pierluigi da Palestrina si è aggiudicata  la terza edizione del ContaminationLab, direttore scientifico Maria Chiara Di Guardo, promosso dall’Università di Cagliari. Nei giorni scorsi, per il team di Chiara Saba (Ceo) un altro splendido gol: la vittoria nell’edizione italiana di Start Tel Aviv 2016. Osservatori specializzati (tra questi, gli esperti del Sole24Ore) hanno quantificato il valore del  biotech in 7 miliardi di euro. Da qui, una rinnovata e continua attenzione delle grandi major internazionali per le start up. Peraltro, queste ultime, specie se nate in Italia, rendono fino al 30 per cento nelle quotazioni alla Borsa di Milano, Piazza Affari.

Il contest del ministero degli Affari esteri israeliano e del comune di Tel Aviv seleziona imprese innovative provenienti da 23 nazionalità. Yenetics incassa un bootcamp di cinque giorni (dal 25 al 29 settembre) nell’hub israeliano della tecnologia, in concomitanza con il Dld (Digital life design festival Tel Aviv): l’evento mette assieme imprese, gruppi di venture capitalist e giganti internazionali quali Microsoft e Facebook. I requisiti di selezione per Start Tel Aviv, tenutosi la scorsa settimana nella sede milanese di Talent Garden, rispecchiano le esigenze di un sistema che si alimenta con i talenti più giovani. Tra i requisiti, almeno una presenza femminile fra Ceo e fondatori, età media tra 25 e 35 anni, applicazione compresa tra Ict e internet of things, ovvero l’internet delle cose. Yenetics è capitanata da Chiara Saba e opera da aprile tra Italia, Germania e Stati Uniti.

Nel mercato dei test prenatali non invasivi, gli studi rilevano una crescita del 19.8 per cento annuo. Il progetto di Yenetics è nitido: identificare fino a cento malattie genetiche con un test non invasivo, disponibile in sette giorni e con un grado di precisione del 99 per cento. Il prodotto è vendibile come “kit test” da 2.500 euro ed è rivolto agli operatori della sanità. Tra questi, cliniche private, laboratori, ospedali. Saba e i suoi l’hanno sviluppato con una raccolta di finanziamenti da 350mila euro. Allo Start Tel Aviv, Yenetics  ha battuto una app per le famiglie (Le Cicogne) e un’impresa che coniuga tessile e sostenibilità (Orange Fiber).

A Cagliari, nella finale del 19 febbraio, Yenetics si è imposta su Bxtar e BautifulBox, aggiudicandosi 15mila euro offerti dall’Agenzia regionale Sardegna Ricerche, mille euro da Confindustria Sardegna Giovani, lo spazio di Talent Garden (Milano), un periodo di incubazione di due mesi a The Net Value, quindicimila euro da Sardegna ricerche, il premio speciale da Hub/Spoke: quattro mesi di postazione nello spazio di coworking dell’azienda in via Roma a Cagliari e cinquemila euro di servizi.

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“L’impresa riparte!” è la cornice dei tre giorni di approccio per i 110 iscritti all’incubatore di idee, culture e competenze diverse curato dall’Università di Cagliari. CLab 2016 è il quarto capitolo di un percorso che coniuga istanze accademiche e formative con mercati, territorio e aziende. In aula magna “Alberto Boscolo”, Cittadella di Monserrato, si è aperta ieri e si chiude domani, mercoledì 13 luglio, la sessione estiva introduttiva. All’avanguardia in Italia per formazione e accompagnamento su innovazione e imprenditorialità, il CLab – con Fabio Aru testimonial nel 2015 – è stato avviato nel 2013 nell’ambito di “INNOVA.RE – Innovazione in rete”. I partecipanti hanno esperienze universitarie differenti, vengono raggruppati in team interdisciplinari e cooperano nello sviluppo e nella condivisione di progetti di start up, frequentano lezioni formative e training sul campo.

«Ringrazio l’assessore Raffaele Paci per l’attenzione personale e della Regione verso il CLab. Siamo orgogliosi del progetto che avvicina studenti e laureati. Ragazzi che si mettono in gioco, motivati e pronti a sfidare e sfidarsi. Chi si prepara, è determinato e si organizza può cogliere il momento. La fortuna – spiega Maria Del Zompo – non c’entra, conta il volere fortemente certe cose. Queste esperienze offrono maggiori opportunità per costruire il futuro. Il CLab è un’iniziativa di successo. Ma alla base c’è la cultura: le competenze senza conoscenza non funzionano». Un format che funziona in un contesto solido. «L’università di Cagliari è seria e credibile, sappiamo – aggiunge il rettore – dove andare, siamo organizzati mentre altre istituzioni nazionali non lo sono. Rilanceremo le sfide, siamo pronti a dare risposte valide e vincenti.»

«Il ContaminationLab – rimarca Raffaele Paci, vice presidente consiglio regionale e assessore bilancio e programmazione – è un’ottima occasione per i giovani di creare imprenditorialità in ambito universitario. CLab ha avuto premi e riconoscimenti, la Regione lo rifinanzia per i prossimi tre anni con un milione200mila euro. Ci crediamo fortemente e siamo pronti a supportare le start up nell’intero processo: metteremo gli stessi denari, senza altre analisi, che vengono investiti dal venture capital. L’obiettivo è nitido: fare in modo che queste imprese vadano bene, generino utili e occupazione». Per l’assessore la strada è segnata: «Creatività e cross-fertilizzazione aiutano crescita tecnologica e imprese. Il CLab ha gli ingredienti per fare bene: giovani, provenienze diverse, idee, organismi che studiano le capacità di riuscita. Università e Regione, ricerca e didattica, ma anche lavoro sul territorio per mettere a sistema capacità e conoscenze».

«Oggi nasce una squadra, lo scrigno dell’ateneo è ricco e cela molte opportunità. Abbiamo ampliato i partner e le attenzioni alla città e alla regione. Nel febbraio 2016 una giuria di investitori valuterà i vostri progetti. Nel 2015 ci sono stati premi importanti in denaro e servizi. Quest’anno le ambasciate americana e israeliana si sono impegnate a supportarci» dice agli iscritti Maria Chiara Di Guardo, responsabile scientifico del CLab. «Abbiamo selezionato centodieci profili diversi, portatori di idee da mettere a sistema per generare innovazione. Per farvi crescere più velocemente coinvolgeremo anche gli studenti Erasmus e ci saranno scambi con progetti simili all’estero, Francia e Inghilterra in particolare».

Alla giornata di apertura – con un video che esalta il gioco squadra e le premiazioni delle idee vincenti nel 2015 – hanno preso parte anche Mario Mariani («Cagliari è fertile per lo sviluppo di start up digitali» dice il fondatore di The Net Value) e Augusto Coppola («Cambierete il modo di percepirvi. Finisce il tempo di scuse e alibi, proverete senza simulazioni a costruire una vera azienda: in team. Da soli, si fallisce» è il mantra del docente di LVenture). Attesi gli interventi di Gianluca Cadeddu (Centro regionale programmazione) e Giuseppe Serra (Sardegna Ricerche).

Al CLab UNiCa #04edizione i partecipanti sono 110. Tra questi, il 68 per cento sono studenti, il 29 laureati e il 4 dottorandi. In crescita gli ammessi provenienti dall’ambito scientifico (24 per cento). Al primo posto si confermano le richieste di ammissione appartenenti all’ambito sociale, giuridico ed economico (41). In calo l’area di ingegneria e architettura (22). Dall’ambito umanistico proviene il 12 per cento degli iscritti.

Dalle attività extra-curriculari volte a promozione e sviluppo di capacità su gestione del processo imprenditoriale e all’innovazione: il CLab UniCa ha dato vita a circa 20 startup attive sul territorio nazionale appartenenti ai settori Itc, turismo, nautica, gamification, food etc. Start up il cui business è legato a innovazione, utilizzo di conoscenza e  tecnologia, anche a vocazione sociale. Sono stati riconosciuti a varie start up premi in danaro e riconoscimenti: StartCup, Premio Nazionale Innovazione, Gsvc, Facebook programm ecc. Le startup hanno raccolto da investitori privati circa mezzo milione di euro. Il CLab UniCa è stato selezionato dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) a rappresentare l’Italia in Europa al Premio europeo sulla promozione d’impresa (Eepa).

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Il Rettore dell'Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Il Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Sono stati premiati questa mattina i migliori 12 laureati (due per ogni facoltà) dell’Università di Cagliari. A ciascuno sono stati assegnati duemila euro. A loro si aggiungono altri 139 laureati, selezionati come loro sul tempo impiegato per conseguire il titolo, il voto di laurea e la media voti degli esami, destinatari ciascuno di una borsa di merito di mille euro. A premiare i ragazzi con il Rettore Maria Del Zompo, sono stati il Prorettore alla Didattica Ignazio Putzu, il Prorettore all’Internazionalizzazione Alessandra Carucci e il Prorettore alla semplificazione e innovazione amministrativa Pietro Ciarlo.

Ecco i nomi dei “Magnifici 12”: Emanuela Casula, Facoltà di Biologia e Farmacia, Corso di Biotecnologie Industriali, tesi “Caratterizzazione molecolare di colture lattiche e tracciabilità durante le fasi di produzione del formaggio”; Jessica Titocci, Facoltà di Biologia e Farmacia, Corso di Bio-Ecologia Marina, tesi “Analisi della comunità Macrozoobentonica della laguna di Santa Gilla: applicazione ed efficacia degli indici biotici per la valutazione dello stato di qualità ecologica”; Flavia Serri, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Corso di Ingegneria Elettrica ed Elettronica, tesi “Modellazione e controllo PD di un quadrirotore in presenza di disturbi”; Martina Diaz, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Corso di Architettura, tesi “I progetti ottocenteschi per la Fontana Grixoni di Ozieri”, Edoardo Lobina, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Scienze delle Attività Motorie e Sportive, tesi “Valutazione della massima forza propulsiva nella nuotata a farfalla”; Francesca Aste, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Medicina e Chirurgia, tesi “Telemonitoraggio in pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico”; Antonio Cappai, Facoltà di Scienze, Corso di Fisica, tesi “Prima osservazione e misura della frazione di diramazione del decadimento B+ in p p p S(2520)”; Mirko Marras, Facoltà di Scienze, Corso di Informatica, tesi “MUESLE: Developing Effective Dashboards to Enhance Students’ Learning Experience”; Chiara Ledda, Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, Corso di Scienze Politiche, tesi “Aung San Suu Kyi, la dittatura militare e la comunità internazionale”; Gian Mario Aresu, Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, Corso di Giurisprudenza, tesi “Risarcimento e pena convenzionale nella Scienza Giuridica Europea”, Alessio Faedda, Facoltà di Studi Umanistici, Corso di Lettere, tesi ’Tmesi’ fra indoeuropeo, miceneo e greco omerico; Valerio Luca Floris, Facoltà di Studi Umanistici, Corso di Storia e Società, tesi “La visita Pastorale in Ogliastra nel 1621”.

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Maria Del Zompo.

Il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Didattica e ricerca all’insegna di identità ed innovazione, come indicato nelle nuove linee strategiche del Rettore Maria Del Zompo: «Più si conoscono le proprie radici, più ci si sente parte di un popolo – ha spiegato il Magnifico Rettore ai giornalisti questa mattina nel corso di una conferenza stampa in rettorato – e più cresce la serenità nell’accettare la diversità, insieme alla capacità di accoglierla e valorizzarla. La mancanza di consapevolezza invece genera paura e diffidenza. Sull’innovazione poi siamo molto avanti: è notizia di questi giorni che il Contamination Lab di UNICA è stato scelto per rappresentare l’Italiaall’European Entreprise Promotion Awards 2016 come miglior progetto di promozione imprenditoriale. Dietro il CLAB c’è una metodologia vincente».

L’Ateneo che si presenta al nuovo Anno Accademico è organizzato in 16 dipartimenti e 6 facoltà e conta attualmente circa 26mila iscritti: «E’ un’Università sempre più al fianco di questa regione, agli studenti e alle famiglie», ha sottolineato il Rettore. L’offerta formativa dell’Università degli Studi di Cagliari per l’anno accademico 2016-17 propone ai suoi studenti un ampio ventaglio di scelte scientifico-culturali e professionali nelle aree medica, tecnica, scientifica, umanistica e delle scienze sociali, come solo una università solidamente multidisciplinare può mettere a disposizione. La qualità e l’innovatività dei contenuti didattici è assicurata dal costante avanzamento della ricerca, dinamicamente inserita in estese reti internazionali, nonché da un attento monitoraggio dei corsi. «Non formiamo semplicemente figure professionali – ha aggiunto la prof.ssa Del Zompo -. Facciamo di più e di meglio: chi si laurea nel nostro Ateneo diventa bravo, ma anche culturalmente in grado di gestire i cambiamenti della nostra società. L’Università deve contribuire a creare nelle persone lo spirito critico, formando cittadini consapevoli di partecipare ad un progetto culturale per lo sviluppo della nostra regione».

Gli sbocchi professionali sono costantemente valutati in relazione al contesto territoriale, nazionale e internazionale. La formazione è arricchita da ampie opportunità di studio all’estero (con i programmi Erasmus, gli Accordi Globus, le reti interuniversitarie globali “Erasmus Mundus”).
L’offerta formativa è complessivamente costituita da 77 corsi di studio, così suddivisi: 37 corsi di laurea triennale, 34 corsi di laurea magistrale, 6 corsi di laurea magistrale a ciclo unico. Tra questi l’Ateneo eroga un corso online (Scienze della comunicazione) e 4 corsi in modalità doppia (convenzionale in presenza / online): Beni culturali e spettacolo, Ingegneria elettrica ed elettronica, Amministrazione e organizzazione, Economia e gestione aziendale.
 «Quest’anno le iscrizioni sono possibili a partire dall’11 luglio – ha evidenziato la dirigente della Direzione Didattica, Pina Locci – una settimana prima del solito, con un procedura completamente on line. Le due novità sono la Scuola estiva di Medicina, che potranno frequentare 200 diplomati per esercitarsi per i test di tutta l’area scientifico-medica, e la conferma del corso dopo i test della stessa area offerto a quanti a settembre non li dovessero superare». La formazione comprende anche un’articolata offerta post-lauream, con 15 dottorati di ricerca, 44 scuole di specializzazione, 15 master. A ciò si affianca una intensa attività di formazione e aggiornamento professionale.
Anche quest’anno gli studenti sono sostenuti da un’intensa attività di orientamento sia in ingresso sia in itinere sia in uscita. Sono presenti una serie di servizi a sostegno degli studenti: alle misure attivate l’anno scorso per sostenere la genitorialità (con la tessera baby e le stanze appositamente attrezzate) si affiancano da anni i Servizi per l’inclusione e l’apprendimento gestiti dall’Ufficio Disabilità e D.S.A., che hanno recentemente ottenuto anche importanti certificazioni di qualità.
Importante anche l’impegno dell’Ateneo sulla promozione della cultura di impresa: il Contamination Lab è giunto alla quarta edizione, e le start up nate all’interno di questa iniziativa continuano a segnalarsi a livello nazionale ed internazionale. Il Contamination Lab di UniCa è stato selezionato dal ministero dello Sviluppo Economico per rappresentare l’Italia all’European Entreprise Promotion Awards 2016 come miglior progetto di promozione imprenditoriale.

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Il rettore dell'Università di Cagyliari, Maria Del Zompo.

Il rettore dell’Università di Cagyliari, Maria Del Zompo.

Oggi e domani i ricercatori dell’ateneo di Cagliari presentano le proprie attività alle aziende. Oltre cinquanta progetti, studi e idee su agrifood, biomedicina, aerospazio, management, turismo, beni culturali e ambientali, Ict, bioeconomia, energia. Tra enti e aziende private partecipano anche Amazon, Federalberghi, Abinsula, Confindustria giovani, Expert System. Su unica.it video interviste degli interventi

«Siamo e rimaniamo una research university. Senza università il territorio è in agonia. Dobbiamo stimolare le imprese anche con altre modalità. Questo evento – ha detto il rettore Maria Del Zompo aprendo i lavori Unica&Imprese 2016 al Business Centre dell’aeroporto di Elmas – mostra che possiamo fare tanto sulla strada del dialogo tra noi, regione e tessuto produttivo. Ma dobbiamo muoverci alla velocità del suono». Sul sito www.unica.it le videointerviste del rettore, di Raffaele Paci e di Annalisa Bonfiglio, pro rettore per l’Innovazione. Ai lavori, hanno preso parte, vari docenti dell’ateneo, il direttore generale Aldo Urru, e la dirigente della Ricerca scientifica, Silvana Congiu.

«Abbiamo per le imprese oltre cento milioni di euro dell’asse 1 Fes per l’Innovazione. L’ateneo di Cagliari ha il ruolo basilare di accompagnare le aziende, specie quelle più piccole. Anche se qualche segnale si coglie, ad esempio nelle Start Up, siamo indietro per innovazione e capitale umano. Di fatto, regione, università e imprenditoria devono stare assieme, non ci sono alternative» ha rimarcato l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci. Ai lavori hanno portato i saluti i sindaci di Cagliari ed Elmas, Massimo Zedda ed Antonio Ena. «La nostra città è in sinergia con l’ateneo. Grazie a un progetto dell’Università su Cagliari meta del turismo sostenibile, abbiamo battuto Barcellona e vinto il primo premio della Commissione europea su 200 proposte» ha segnalato Zedda. «Ho buone sensazioni per un futuro in cui Elmas possa avere ruoli incisivi per sviluppo e occupazione» ha aggiunto Ena.

La professoressa Annalisa Bonfiglio ha introdotto i lavori con “I servizi di Unica per le imprese”. Al Business Centre “Fabrizio Pirani” – i lavori proseguono oggi fino alle 17.00 e domani dalle 9.00 alle 17.00 – circa cinquanta ricercatori dell’ateneo di Cagliari presentano le proprie attività alle imprese, con l’obiettivo di avviare nuove collaborazioni e contribuire alla crescita del tessuto produttivo isolano e no. Imprese ed enti possono ascoltare le presentazioni e incontrare gli studiosi in colloqui one to one (prenotabili direttamente dal form di registrazione o durante l’evento). Le presentazioni sono suddivise in otto ambiti tematici (S3, Smart specialization strategy Sardegna): Aerospazio, Agrifood, Bioeconomia, Biomedicina, Economia e management, Energia, ICT, Turismo, beni culturali e ambientali. Nel corso della due giorni, si illustrano servizi e strumenti dell’ateneo utili per collaborare con i ricercatori. Spazio anche al dialogo tra Università e mondo produttivo con due tavole rotonde dedicate alla tradizione che diventa high tech e all’open innovation. Tra aziende ed enti privati alle tavole rotonde partecipano, tra le altre, Amazon, Federalberghi, Abinsula, Confindustria giovani, Edizero, PlayCar, Fis global, Aeronike, Expert System. Domani vengono presentate le opportunità di finanziamento della ricerca applicata offerte dal Centro regionale di programmazione e dal ministero dello Sviluppo economico. “Unica&Imprese” ha avuto il messaggio di «in bocca al lupo» del presidente di Sogaer, Carlo Ibba.

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Maria Del Zompo 2 copia

Mercoledì 22 e giovedì 23 giugno i ricercatori dell’Università di Cagliari presenteranano le proprie attività alle aziende. Due giorni ad alto valore aggiunto aperti dal rettore Maria Del Zompo e dall’assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci. Oltre cinquanta progetti, studi e idee su agrifood, biomedicina, aerospazio, management, turismo, beni culturali e ambientali, Ict, bioeconomia, energia. Tra enti e aziende private partecipano anche Amazon, Federalberghi, Abinsula, Confindustria giovani, Expert System

Il Business Centre “Fabrizio Pirani” – aeroporto Cagliari, via dei Trasvolatori, Elmas – da mercoledì 22 a giovedì 23, dalle 9.00 alle 17.00, ospita Unica&Imprese. La due giorni permette ai ricercatori dell’ateneo di Cagliari di presentare le proprie attività alle imprese, con l’obiettivo di avviare nuove collaborazioni e contribuire alla crescita del tessuto produttivo isolano e no. I lavori sono aperti dai saluti del rettore dell’ateneo di Cagliari, Maria Del Zompo, dell’assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, dei sindaci di Cagliari e Elmas, Massimo Zedda e Antonio Ena, e dal presidente di Sogaer, Carlo Ibba. Alle 10.00 con “I servizi di Unica per le imprese” introduce i lavori il pro rettore per Territorio e innovazione, Annalisa Bonfiglio.

Imprese ed enti possono ascoltare le presentazioni di oltre cinquanta ricercatori e incontrarli in colloqui one to one (prenotabili direttamente dal form di registrazione o durante l’evento). Le presentazioni saranno suddivise in otto ambiti tematici, che richiamano le categorie della S3 – Smart specialization strategy della Sardegna: Aerospazio, Agrifood, Bioeconomia, Biomedicina, Economia e management, Energia, ICT, Turismo, beni culturali e ambientali. Nel corso della due giorni vengono illustrati i servizi e gli strumenti dell’ateneo utili per collaborare con i ricercatori. Spazio anche al dialogo tra Università e mondo produttivo con due tavole rotonde dedicate alla tradizione che diventa high tech (mercoledì 22) e all’open innovation (giovedì 23). Tra aziende ed enti privati alle tavole rotonde partecipano, tra le altre, Amazon, Federalberghi, Abinsula, Confindustria giovani, Edizero, PlayCar, Fis global, Aeronike, Expert System. Sempre giovedì vengono presentate le opportunità di finanziamento della ricerca applicata offerte dal Centro regionale di programmazione e dal ministero dello Sviluppo economico. Le registrazioni si effettuano online su  http://innovare.unica.it/imprese .

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Sa Duchessa copia

Domani, venerdì 27 maggio, alle 21.30 al Cus Cagliari – via Is Mirrionis, n. 3 – si apre con la cerimonia inaugurale, la sfilata delle rappresentative e l’accensione della fiaccola, la quarta edizione di Ateneika. L’Università – con in prima fila il rettore Maria Del Zompo, il pro rettore vicario, Francesco Mola, i pro rettori, i presidenti di facoltà, i coordinatori dei corsi di studio, il direttore generale e i dirigenti – segue e supporta i giochi. La manifestazione – curata e organizzata dall’associazione “Il paese delle meraviglie” presieduta da Alessio Correnti – è  riservata agli studenti dell’ateneo di Cagliari, si disputa nel campus del Cus Cagliari e si chiude con le premiazioni, domenica 5 giugno. Alla cerimonia inaugurale sono state invitate anche le autorità locali e regionali.

Discipline sportive, aggregazione e socializzazione, cultura, musica e spettacoli per dieci giorni con il coinvolgimento degli studenti dell’ateneo: è questo uno dei grandi traguardi di Ateneika. Dalle 7.500 presenze del 2013 alle 32mila dello scorso anno, con 20 artisti, sette sport e un budget di 92mila euro (29mila nel 2013) AteneiKa cresce e si rafforza. Oltre milleseicento gli atleti iscritti per oltre cento ore di gare e partite. La rassegna coinvolge un centinaio di volontari.

Rivolto agli studenti e alle studentesse iscritti all’Università di Cagliari per l’anno accademico 2015/16, l’evento prevede gare maschili e femminili di atletica (100, 400 e 1500 m, salto in lungo, lancio del peso), badminton (singolo, doppio), basket (3vs3, 5vs5 ), calcio balilla (1vs1, 2vs2), calcio a 5, crossFit (in collaborazione con CrossFit Kasteddu), nuoto (25, 50 e 100 stile libero, 25 dorso, 25 rana, 25 delfino, 100 misti), pallavolo (torneo misto, max 3 giocatori maschi in campo contemporaneamente), tennis (singolo, doppio e doppio misto), tennis tavolo (singolo, doppio e doppio misto) e scacchi.

Il calendario prevede vari concerti. Domani apre la manifestazione il gruppo “Marta sui tubi”. In scaletta, anche la visione su maxi schermo della finale di Champions, performance al femminile con Giorgieness, Sara Loreni, Chiara Effe, serata “sarda” con Claudia Aru, l’AteneiKa Music Contest e Closing party. L’iniziativa viene seguita mediaticamente anche da un gruppo di studenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione, coordinato dalla professoressa Elisabetta Gola.

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Una fase del derby Carbonia - Monteponi 2 copia

Sarà presentato al Teatro delle Saline di Cagliari venerdì 27 maggio, dalle ore 9.00, “Sardegna terra di sport”. È questo il titolo scelto per la sesta edizione della Conferenza Regionale dello sport, appuntamento istituzionale importante e occasione di confronto e dialogo tra Regione, Coni, Federazioni e società sportive, Enti di promozione e suoi rappresentanti. Compito della Conferenza è, tra gli altri, l’elaborazione e l’attuazione del Piano triennale 2016-2018.

«L’isola è diventata in questi anni una grande vetrina per lo sport a livello locale, nazionale e internazionale. Il 2016 è un anno ricco di manifestazioni agonistiche, e questo non potrà che avere ricadute positive anche a livello turistico e culturale per la nostra terra. Inoltre, nell’ipotesi in cui le Olimpiadi 2024 si svolgessero a Roma – ha ricordato l’assessore Claudia Firino – la Sardegna potrebbe essere destinazione per gli sport velici. Ancora, Cagliari vanta la candidatura per l’elezione di Città europea dello sport per il 2017. La Regione tiene in maniera particolare inoltre all’attività motoria legata al mondo della scuola e in generale allo sport di base, oltre a quello agonistico, praticato a tutte le età come strumento di integrazione sociale e promozione di uno stile di vita sano».

L’assessore del Turismo, Francesco Morandi, ha precisato in merito che la Regione «investe con molta convinzione e sempre di più sullo sport, per fare diventare l’isola un punto di riferimento internazionale per il turismo attivo e la qualità della vita. La Sardegna è la terra ideale per ospitare eventi sportivi di altissimo livello – ha concluso Morandi – in grado di restituire un’immagine vincente e attrattiva del nostro territorio. Attraverso l’organizzazione delle grandi manifestazioni e la diffusione dello sport promuoviamo prodotti tematici e nuove motivazioni di viaggio, in grado di attrarre flussi turistici lungo tutto l’arco dell’anno e su tutto il territorio regionale».

La giornata di venerdì sarà occasione per premiare atleti sardi e società sportive che parteciperanno alle Olimpiadi e Paralimpiadi. Tra i tanti ospiti verrà premiata anche la squadra del Cagliari calcio per la promozione in serie A.

Il programma e gli ospiti. Al Teatro delle Saline, dalle ore 9.00, saranno registrati i partecipanti. Interverranno gli assessori Claudia Firino e Francesco Morandi dopo i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau.

Dalle ore 11.00, gli interventi del presidente Coni Sardegna, Gianfranco Fara; del direttore generale dell’assessorato dello Sport Antonina Scanu; del rettore dell’Università di Cagliari Maria del Zompo; del direttore dell’Ufficio scolastico Regionale, Francesco Feliziani, e del presidente del Cip Sardegna Paolo Poddighe. Alle ore 15.00, verranno premiati atleti e società da parte della Regione e del Coni e alle ore 16.30 è prevista la conclusione dei lavori da parte dell’assessore Claudia Firino. Modera l’incontro il giornalista Mario Frongia.

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Antonio Onnis 4

La commissione Sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha completato la prima fase delle audizioni sull’istituzione della Asl unica ascoltando i commissari delle aziende sanitarie sarde e l’Anci.

Esprimendo la posizione condivisa dei responsabili delle aziende, il commissario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, ha parlato di «un progetto epocale che interviene in modo profondo sull’organizzazione del servizio sanitario regionale, un progetto che scuoterà il sistema avviando una fase completamente nuova che dovrà essere caratterizzata da efficienza, capacità di ottimizzare le risorse disponibili, migliorare i servizi e soprattutto, anche sul piano culturale, riconciliare la sanità sarda con i cittadini».

«Una grande scommessa – ha aggiunto Antonio Onnis – sulla quale tutti gli operatori della sanità ed anche la politica si stanno mettendo in gioco; per questo non dobbiamo soffermarci tanto sui modelli, quanto sull’impegno comune di superare una situazione a macchia di leopardo per costruire un sistema efficiente e sostenibile.»

Per l’Anci, il presidente Piersandro Scano ha dichiarato che è sempre preferibile «confrontarsi mentre le decisioni si stanno prendendo mentre, in questo caso, abbiamo l’impressione che sostanzialmente le cose siano già fatte». «Rispetto all’esigenza di avere un sistema sanitario efficiente – ha proseguito – riteniamo che non ci siano automatismi che conducono a questo o quel modello, certamente la riforma va fatta però esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per una tendenza (anche nazionale) di abbassare il livello del welfare e dei servizi sanitari per risparmiare, favorendo in modo indiretto una urbanizzazione forzata perché, alla fine, le città sono gli unici posti dove si può vivere. Temiamo in particolare, per quanto riguarda la sanità sarda, che tutto questo si traduca in un abbandono dei territori ed una corsa al Pronto soccorso, perché non c’è altro.»

«Faremo una battaglia molto forte – ha poi annunciato Scano – sulle guardie mediche perché vogliamo difendere il diritto alla salute dei sardi in tutto il territorio regionale, che ha tante differenze, problematiche e specificità; anche la tempistica delle trasformazioni in corso crediamo vada seguita con la massima attenzione perché rete ospedaliera, servizi e strutture territoriali devono essere interconnessi e, al momento, sono parti incomplete di un sistema che ancora non c’è.»

In precedenza la commissione aveva ascoltato i rappresentanti sindacali delle diverse specialità dei medici.

Enrico Giua ha espresso una valutazione positiva sulla riforma in linea di massima, raccomandando però di «procedere con la necessaria gradualità negli accorpamenti» manifestando inoltre la propria preferenza per uno schema di tre Asl.

Angela Vacca ha sostenuto che la proposta della Asl unica non appare la più adatta «al governo sanitario di un territorio vasto come la Sardegna; per noi il numero ottimale sarebbe quello di 3 Asl, anche per assicurare una maggiore presenza nei territori che rischiano di essere fortemente indeboliti».

Maria Luisa Boi ha definito il progetto «fumoso e non adeguato a rispondere alle tante specificità del territorio regionale; sarebbe preferibile uno schema costruito su tre Asl prestando particolare attenzione alle realtà territoriali». «Quello della Asl unica – ha aggiunto – è un modello che nelle esperienze conosciute non ha prodotto risparmi ma solo un forte accentramento di poteri nella persona del direttore generale».

Giuseppe Doneddu ha citato il precedente, a suo avviso totalmente negativo, dell’accorpamento fra Microcitemico, Oncologico e Brotzu per dichiarare tutte le sue riserve su un processo che «non ha prodotto risparmi ma nuovi costi ed un forte calo della qualità dei servizi; la Asl unica sarebbe una specie di bad bank con un al vertice un supercommissario senza controlli e, nello specifico, senza alcun ruolo di rappresentanza per i medici».

Anche Luciana Cois ha ipotizzato un consistente aumento dei costi, aggiungendo che i risparmi, semmai, «potrebbero arrivare dalla centrale unica per gli acquisti che comunque c’è già; quello che manca, invece, è la capacità di produrre buona salute per i sardi».

Gianfranco Doneddu si è soffermato sulle ricadute dei processi di aggregazione nel settore delle analisi di laboratorio ricordando, sempre a proposito dell’accorpamento Microcitemico-Oncologico-Brotzu, che «si sono perduti ben 600 prelievi». «C’è una fretta paurosa che lascia sbalorditi – ha concluso – ed avrà ripercussione negative soprattutto sul personale».

Non possiamo dimenticare, ha detto fra l’altro Cesare Nieddu richiamando l’attenzione della commissione sui problemi dell’emergenza/urgenza, «che prima avevamo otto modelli diversi, ora non abbiamo ancora l’Areus e ci troviamo in una situazione di grave disorientamento che amplifica le tante carenze del servizio».

Per Anna Maria Lecca «la Asl unica sarà un mostro che moltiplicherà i problemi della sanità sul territorio, dove i ventidue distretti somigliano molto alle vecchie Ausl ed i rapporti fra strutture ospedaliere ed universitarie saranno ancora più complicati; l’unico elemento di chiarezza sono i super poteri del direttore generale, difficilmente controllabili».

Anche per Susanna Montaldo «la Asl unica non potrà funzionare e non farà risparmiare; si sta procedendo con troppa fretta con una concentrazione di potere eccessiva che nelle Marche, per esempio, ha portato ad uno squilibrio che di fatto ha delegato al direttore generale le funzioni dell’assessore della Sanità». «Lo schema più funzionale – ha concluso – sarebbe quello di quattro Asl, con confini coincidenti con quelli delle vecchie province”.

Successivamente la commissione ha ascoltato il Rettore dell’Università di Cagliari. La professoressa Maria Del Zompo ha auspicato «una razionalizzazione delle risorse che non perda di vista le grandi potenzialità della facoltà di Medicina, in grado di far crescere tutto il sistema». Sotto questo profilo, ha ribadito la necessità che l’Università «mantenga la sua autonomia», principio che l’art. 2 del disegno di legge della Giunta metterebbe in qualche modo in discussione.