28 March, 2024
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Martedì 10 e mercoledì 11 dicembre, rispettivamente a Cagliari e Nuoro, Sardegna Ricerche organizza due incontri di presentazione del bando “Sardegna, un’isola sostenibile”, finanziato nell’ambito del progetto complessoTurismo, cultura e ambiente con fondi del POR-FESR Sardegna 2014-2020.
Il bando, che ha una disponibilità finanziaria di tre milioni di euro, sostiene l’innovazione nella governance dello sviluppo turistico e la creazione di reti territoriali di imprese turistiche a livello locale e di reti verticali di prodotto su scala regionale.A Cagliari, l’appuntamento è per le 16.00 di martedì 10 dicembre, alla Manifattura Tabacchi, in viale Regina Margherita 33, mentre l’incontro di Nuoro si terrà mercoledì 11, nella sede della Camera di Commercio, in via Papandrea 8, con inizio alle 11:00.
Il programma si aprirà con i saluti della Commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra, e degli assessori regionali del Turismo, Gianni Chessa, e della Programmazione, Giuseppe Fasolino. Quindi interverranno Marina Masala (Sardegna Ricerche), e gli esperti della RTI ISRI-Poliste Michela Manni, Renato Nicastro, Serenella Paci e Cinzia Sanna, che illustreranno il Progetto complesso, il bando e le sue tre linee di intervento; seguirà un momento di confronto e approfondimento con i partecipanti.
La locandina con il programma degli incontri e i moduli per la registrazione si possono trovare sul sito web di Sardegna Ricerche (www.sardegnaricerche.it), insieme al testo completo del bando e alla documentazione del Progetto complesso.Il Progetto complesso e il Bando
Il settore turistico ha subito importanti cambiamenti nella domanda, nell’offerta e nei modelli di acquisto, e oggi si caratterizza con una domanda più informata e alla ricerca di flessibilità, esperienza e sostenibilità. A fronte di ciò, le destinazioni turistiche devono adottare una logica di sistema, in cui i diversi attori collaborino per costruire un’offerta polivalente e integrata, riconoscibile come brand “Sardegna”, unitamente a una governance che permetta la condivisione degli obiettivi e la convergenza delle azioni pubbliche e di quelle private.
Gli obiettivi del bando sono:

  • promuovere lo sviluppo di prodotti, processi e servizi nuovi o innovativi;
  • favorire ricadute sul territorio in termini di competitività del sistema turistico;
  • ampliare l’offerta turistica sviluppando prodotti diversificati e creando un efficace sistema territoriale di governance del settore.
Le linee di intervento individuate sono tre:
  • Linea A:  sperimentazione di organizzazioni di carattere sovralocale, con compiti di governance territoriale e di definizione dei piani di sviluppo della destinazione turistica.
  • Linea B: supporto alla creazione di reti tra operatori economici privati di un territorio sovralocale (rete di impresa territoriale) che avranno lo scopo di sviluppare nuovi modelli di business che facilitino la commercializzazione dell’offerta/esperienza turistica del territorio, in raccordo con le organizzazioni di sistema locale di cui alla linea A;
  • Linea C: supporto alla creazione di reti verticali di prodotto tra operatori economici privati (rete di impresa regionale di prodotto) potenzialmente rappresentative dell’intero territorio regionale, che avranno lo scopo di ideare, strutturare e commercializzare i prodotti turistici (p.es. turismo culturale e archeologico; cicloturismo; hiking, trekking, arrampicata ed escursionismo; eno-gastronomia; turismo rurale, agriturismo e ittiturismo; ecc.).
Le proposte potranno essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 18 dicembre 2019 e fino alle ore 12:00 del 31 marzo 2020.

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Mercoledì 13 novembre, si terrà a Cagliari, negli spazi di Sa Manifattura (viale Regina Margherita, 33), verrà presentato il bando di Sardegna Ricerche “Sardegna Verde”, che finanzia progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori dell’edilizia sostenibile e della cosmesi naturale collegata alla ricettività sostenibile.
Il bando “Sardegna Verde” nasce dall’esigenza di promuovere un nuovo sviluppo sostenibile in Sardegna, aiutando le piccole imprese “verdi” esistenti e promuovendo la riconversione di quelle che ancora non producono secondo gli standard della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
L’incontro prevede una sessione plenaria iniziale, durante la quale saranno illustrati il progetto complesso e il nuovo bando, in rapporto con le strategie di sviluppo regionale. Seguirà poi una fase in cui i partecipanti saranno divisi in due gruppi di lavoro per approfondire le due linee tematiche di sviluppo del bando.
Interverranno, per Sardegna Ricerche, la commissaria straordinaria Maria Assunta Serra e la referente del progetto Marina Masala, Marco Naseddu del Centro Regionale di Programmazione, e gli esperti della RTI ISRI-Poliste Mariarosaria Balzano, Michela Manni, Renato Nicastro, Serenella Paci, Cinzia Sanna, e Rainer Winter Toshikazu.
Il bando rientra nel Progetto complesso “Bioeconomia” e ha una dotazione di 700.000 euro a carico del POR-FESR Sardegna 2014-2020 – Asse I “Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e innovazione”. Le linee di intervento sono due: la linea A: Progetti strategici di filiera, e la linea B: Progetti semplici proposti da singole imprese. Le domande potranno essere presentate a partire dal 25 novembre e fino al 31 gennaio 2020.
La presentazione del bando sarà replicata in un incontro in programma a Sassari il prossimo 27 novembre (Aula magna dell’Università, ore 16.00).
Il programma dell’incontro con il modulo per la registrazione si può trovare sul sito web di Sardegna Ricerche (www.sardegnaricerche.it), insieme al testo completo del bando e alla documentazione del Progetto complesso.

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La Rete Sardegna Produce Verde promossa da Sardegna Ricerche organizza l’evento “Esperienze sinergiche”. L’appuntamento è per le ore 18.00 di venerdì 12 maggio, presso il Convento San Giuseppe, a Cagliari.

L’organizzazione della serata è il frutto del lavoro di un gruppo di imprese della Rete Sardegna Produce Verde che hanno realizzato l’azione pilota “Collezione per l’Ospitalità”, punto di incontro dei talenti e della creatività di imprese della ricettività sostenibile, cosmesi naturale e artigianato tessile.

Il programma prevede in apertura la presentazione della Collezione per l’Ospitalità a cura di Marina Masala (Sardegna Ricerche), responsabile del progetto “Rete SPV”. Seguirà un’illustrazione delle proprietà delle erbe endemiche impiegate nella ristorazione e nella cosmesi naturale, e la presentazione dei prodotti della Collezione da parte delle aziende della Rete. 

I visitatori potranno inoltre osservare le tecniche di produzione nei laboratori attivati per l’occasione:

  • laboratori di cosmesi naturale (la distillazione del rosmarino e la lavorazione della luffa)
  • laboratorio di tessitura manuale con la lana tinta con erbe naturali
  • laboratorio:  le candele

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Giovedì 20 aprile, dalle 8.30, l’aula magna del Consorzio Ausi – Palazzo Bellavista, Monteponi-Iglesias – ospiterà il convegno di chiusura del progetto cluster P.RE.MURA (“Progettazione e  REalizzazione di MURAture in laterizio (cotto e crudo) isolate termicamente con prodotti naturali di provenienza e produzione locale. Proposta di uno standard di riferimento delle murature in terra cruda”). Il progetto è stato finanziato da Sardegna Ricerche nell’ambito del programma Cluster materiali ed edilizia sostenibile ed è stato sviluppato dai dipartimenti di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali (Dimcm) e di Ingegneria civile, ambientale e architettura (Dicaar) dell’Università di Cagliari. Ai lavori hanno preso parte quattordici imprese del territorio che ricoprono a vario titolo l’intera filiera dell’edilizia sostenibile e dall’associazione culturale di promozione sociale Barega.org .

Il progetto è orientato all’attuazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, per promuovere la collaborazione tra imprese e organismi di ricerca pubblici, favorire lo sviluppo delle imprese operanti nel settore dell’edilizia sostenibile al fine di incentivare l’attività di ricerca volta alla realizzazione di nuovi prodotti e servizi. Inoltre, punta a promuovere in Sardegna una rete di produttori e utilizzatori di materiali tradizionali e innovativi per l’edilizia sostenibile; favorire la localizzazione di nuove iniziative imprenditoriali nelle strutture dismesse dell’area industriale di Iglesias. In particolare, P.RE.MURA ha avuto come oggetto la formulazione e l’analisi di apparati murari, efficienti sotto il profilo energetico e sostenibili dal punto di vista ambientale.

Al mattino, sono previsti gli interventi di Ulrico Sanna (responsabile scientifico del progetto), Marina Masala (responsabile “Cluster materiali”, Sardegna Ricerche), dei ricercatori e progettisti coinvolti nelle diverse fasi e dei rappresentanti delle aziende che hanno partecipato al progetto mettendo a disposizione materiali, attrezzature e competenze. Tra i relatori, Gabriele Casu, Giuseppe Desogus, Lorenza Di Pilla, Paola Meloni, Giorgio Pia, Maddalena Achenza e Alessia Meloni. Nel pomeriggio nella frazione di Barega, si tiene l’inaugurazione dell’edificio sperimentale, costruito per collaudare le soluzioni sviluppate nel corso del progetto.

Si è svolto presso il Convento San Giuseppe di Cagliari il workshop “L’energia giusta per fare impresa: buone pratiche dalla Sardegna”, organizzato a chiusura del primo anno d’attività dello Sportello Energia, l’iniziativa di Sardegna Ricerche che si è affermata come punto di riferimento per gli operatori dell’Isola in cerca di soluzioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche, la sostenibilità ambientale ed il risparmio.

I lavori sono stati aperti dalla presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, che ha evidenziato come lo Sportello Energia, insieme agli altri “sportelli” attivati in questi anni dall’Ente ‑ Sportello Appalti Imprese, Sportello Proprietà intellettuale, Sportello Ricerca europea e Sportello Startup ‑ costituisca un sistema unico a disposizione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni.

La parola è passata quindi a Gaetano Scognamiglio, presidente di Promo P.A. Fondazione, che ha dichiarato: «L’attività informativa e di consulenza svolta a favore delle imprese e delle PP.AA. è di grande importanza per la Sardegna. Basti pensare che secondo un recente rapporto pubblicato da Terna, l’Isola ha una sovrapproduzione energetica del 42,9%, mentre a causa della frammentazione della domanda, l’energia viene a costare circa il 50% in più rispetto al resto d’Italia. È quindi importante diffondere la cultura dell’aggregazione anche tra gli enti pubblici: mettersi insieme per acquistare, infatti permette di ottenere i prezzi migliori».

Circa il ruolo svolto da Promo PA Fondazione quale capofila dell’ATI che ha affiancato lo Sportello Energia, Scognamiglio ha affermato: «Siamo molto contenti del lavoro svolto insieme a Sardegna Ricerche e agli altri soggetti e speriamo che questa esperienza possa essere offerta ad altre imprese e Pubbliche amministrazioni».

Un resoconto più puntuale delle attività svolte è stato esposto dalla responsabile dello Sportello, Marina Masala, che ne ha evidenziato la coerenza strategica con gli obiettivi della Regione Sardegna, in particolare nel campo della sostenibilità ambientale e del Green Public Procurement, con l’adesione alla campagna “Sardegna Compraverde”.

Francesca Velani (Promo PA), coordinatrice tecnica dell’ATI, nel sottolineare le opportunità del settore per le imprese sarde, ha affermato che «il 32% delle imprese italiane ritiene strategico per il proprio business il passaggio a sistemi di approvvigionamento energetico più ‘verde’. Questa percentuale rappresenta uno straordinario mercato di riferimento per chi vuole fare impresa nel settore». Velani ha quindi concluso: «Lo Sportello Energia ha dunque centrato il bersaglio, sostenendo le imprese sarde nel dotarsi degli strumenti e delle competenze per raggiungere questo obiettivo, e costruendo contestualmente una comunità formata, a vario titolo, da 2.500 soggetti».

I lavori sono proseguiti con la sessione “Buone pratiche dalle imprese” in cui sono stati presentati alcuni casi di successo e buone pratiche provenienti da imprese sarde che hanno lavorato con il sostegno di Sardegna Ricerche.

L’architetto Rainer Toshikazu Winter, esperto di bioedilizia, ha presentato l’esperienza di Abitare Mediterraneo, una metodologia che coniuga le più attuali tecnologie della bioedilizia e del risparmio energetico con la cultura e i saperi tradizionali, e con l’uso prevalente di materie prime locali.

Davide Poli, dell’Università di Pisa, ha quindi illustrato l’audit energetico commissionato da Sardegna Ricerche ed eseguito sull’Edificio 2 del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, a Pula.

Luisa Carcangiu Bayre, responsabile del Convento di San Giuseppe, insieme a Gabriele Nannetti, del Ministero dei Beni culturali – Soprintendenza di Firenze, e all’ing. Antonio Cabras, hanno descritto gli interventi di efficientamento energetico proposti per la sede dell’evento, un bene culturale sottoposto a vincolo, con tutti i limiti che ciò comporta.

La mattinata è stata chiusa dalla presentazione del caso di Archelao, una piccola azienda dell’Oristanese che affianca alla produzione agricola e all’allevamento un’attività di agriturismo e che progetta di abbattere gli elevati costi dell’energia con un impianto a biomasse alimentato dalla “cippatura” degli eucalipti.

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con il caso del Tanca Hotel Resort e con una visita guidata alle strutture del Convento San Giuseppe in cui sono stati posti in evidenza le criticità esistenti dal punto di vista energetico e architettonico e le soluzioni proposte.

Venerdì 14 novembre, a partire dalle 9.30, si terrà a Cagliari, nel Convento San Giuseppe, in via Paracelso, dalle 9.30 alle 17.30, il workshop dal titolo “L’energia giusta per fare impresa: buone pratiche dalla Sardegna”, organizzato da Sardegna Ricerche a chiusura del primo anno d’attività dello Sportello Energia, iniziativa che si pone come punto di riferimento per gli operatori dell’Isola, pubblici e privati, in cerca di soluzioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche, la sostenibilità ambientale ed il risparmio.

Il workshop è stato pensato come un vero percorso esplorativo tra interventi, soluzioni e metodologie innovative dal mondo dell’energia, dedicato al tessuto economico locale. In particolare, l’incontro di Cagliari si concentrerà sui risultati ottenuti durante questo primo anno di lavoro dello Sportello Energia, illustrando alcuni casi di successo e buone pratiche provenienti da imprese sarde che hanno lavorato con il sostegno di Sardegna Ricerche.

Il programma della giornata si aprirà con l’introduzione a cura della presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, e di Gaetano Scognamiglio, presidente di Promo PA Fondazione.

La sessione “Un anno di Sportello Energia: servizi alle aziende per ripartire con “rinnovata energia” vedrà gli interventi della responsabile dello Sportello, Marina Masala, di Francesca Velani, Promo PA Fondazione, e dei consulenti Marilena Paulotto e Stefano Sassone.

I lavori continueranno con la sessione “Buone pratiche dalle imprese”, con le relazioni di Rainer Toshikazu Winter, architetto esperto di bioedilizia, e Davide Poli, dell’Università di Pisa, che illustrerà l’audit energetico eseguito sul Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, a Pula. Luisa Carcangiu Bayre, responsabile del Convento di San Giuseppe, insieme a Gabriele Nannetti, del Ministero dei Beni culturali e all’ingegner Antonio Cabras, descriveranno gli interventi di efficientamento energetico proposti per la sede dell’evento.

L’ultimo intervento della mattinata, affidato all’assessore regionale dell’industria Maria Grazia Piras, avrà al centro l’applicazione del piano energetico in Sardegna e le prospettive per le imprese.

Nel corso della sessione pomeridiana, “Buone pratiche di efficienza tra bioedilizia e biomasse”, i consulenti dello Sportello Energia, insieme ai rappresentanti delle imprese coinvolte, Tanca Hotel Resort e Azienda Agricola Archelao, illustreranno gli interventi attuati nel corso dell’anno.

La partecipazione al workshop è libera e gratuita, ma è necessario registrarsi sul sito dello Sportello Energia, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it/sportelloenergia, dove è anche disponibile il programma dettagliato della giornata.

Venerdì 18 luglio il #Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, a Pula, ospiterà il convegno “Dal Catalogo delle produzioni naturali e sostenibili in Sardegna alla rete Sardegna Produce Verde”, evento conclusivo della prima fase del programma di animazione di #Sardegna Ricerche “Produzioni naturali e sostenibili in Sardegna”.

Durante l’evento saranno presentate la rete “Sardegna Produce Verde” e la sua Carta dei Valori. Inoltre saranno presentati i progetti ideati nel corso degli incontri partecipativi organizzati con la collaborazione della società Poliste, i cui temi principali riguardano abitazioni ecosostenibili, nuovi utilizzi del sughero e ricettività.

Il programma prevede, dopo il saluto della presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, le relazioni di Marina Masala (Sardegna Ricerche) e Serenella Paci (Poliste), che illustreranno il percorso partecipativo che ha portato alla costruzione della Rete. Quindi saranno le stesse aziende aderenti alla Rete a presentare i progetti avviati. In conclusione si discuteranno le possibili attività future della Rete.

Il processo partecipativo per la creazione della rete “Sardegna Produce Verde” ha preso il via alla fine del 2013 a seguito della pubblicazione della prima edizione del “Catalogo delle Produzioni Naturali e Sostenibili in Sardegna”, presentato a Baradili lo scorso 5 novembre. Durante gli incontri successivi è nata l’idea di creare una “Carta dei Valori” della rete “Sardegna Produce Verde”, con i valori di riferimento che la rete sostenuta da Sardegna Ricerche si impegna a promuovere e che ciascun aderente è invitato ad assumere come propri.

Il progetto della rete #Sardegna Produce Verde è gestito da Sardegna Ricerche, con l’assistenza tecnica della società Poliste, nell’ambito del programma di animazione “Produzioni naturali e sostenibili in Sardegna”.

Nel 2013 #Sardegna Ricerche ha promosso e realizzato un #Catalogo delle Produzioni Naturali e Sostenibili. Alla fine del 2013 ha attivato un processo partecipativo per la creazione della Rete Sardegna Produce Verde, partendo da un primo evento partecipativo tenutosi a Baradili e che ha riunito per la prima volta le imprese che volontariamente avevano aderito alla prima edizione del catalogo.

Sardegna Produce Verde è quindi una rete di imprese orientate alla sostenibilità, è aperta, dinamica, unisce realtà diverse, sia in termini dimensionali che settoriali, che condividono la volontà di attuare progetti coerenti con i valori comuni, definiti attraverso un percorso di progettazione partecipata dagli stessi aderenti.

É uno spazio, reale e virtuale ‑ per le imprese e le organizzazioni imprenditoriali ‑ di confronto, approfondimento, scambio di conoscenza e competenze sul tema della sostenibilità e nel quale si utilizza la metodologia della progettazione partecipata per sviluppare azioni concrete.

Nel primo semestre dell’anno Sardegna Ricerche ha organizzato un ciclo di incontri al fine di:

– facilitare il confronto di idee, problematiche e possibili soluzioni tra imprese;

– accompagnare nella progettazione concreta delle idee e soluzioni;

– valorizzare e sostenere anche finanziariamente i progetti nati all’interno della Rete;

– informare su progetti, seminari, eventi utili alle imprese, o dai quali possano nascere sinergie.

Durante gli incontri sono state definite le modalità di funzionamento della Rete ed è nata l’idea di creare la Carta dei Valori. Le imprese che vogliono aderire alla Rete devono condividerne i principi e quindi sottoscrivere la Carta dei Valori e i relativi allegati e devono partecipare attivamente alle attività della Rete realizzando almeno due iniziative, azioni o progetti all’anno orientati alla sostenibilità, uno individuale e uno insieme alle altre imprese della Rete, coerenti con la Carta dei Valori della Rete Sardegna Produce Verde, e che possono prevedere anche una quota di autofinanziamento.

Le imprese potranno utilizzare il logo e l’appartenenza alla Rete solo se impegnate attivamente nella realizzazione di progetti all’interno della Rete e nel miglioramento continuo dei parametri di sostenibilità di uno o più prodotti o servizi. Avranno l’opportunità di sfruttare appieno le potenzialità del “fare rete” (utilizzare reciprocamente gli scarti di produzione, costituire una centrale acquisti per le materie prime, partecipare insieme a bandi GPP che contengono criteri di preferibilità ambientale, ecc.).

Dagli incontri di progettazione partecipata sono emersi alcuni progetti concreti attuabili dalle imprese partecipanti, su temi che spaziano dall’edilizia sostenibile, al sughero, alla ricettività.

La prima fase del progetto si conclude con la presentazione al pubblico del progetto e la sottoscrizione della Carta da parte delle imprese aderenti.