26 April, 2024
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Non solo il tradizionale corteo del 25 aprile ma anche dibattiti, incontri, concerti e presentazioni di libri animeranno a Cagliari e in alcuni centri della provincia i giorni che precedono e seguono il 73° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. A coordinare il cartellone è il Comitato 25 Aprile che riunisce da anni numerosi gruppi, associazioni, sigle sindacali, il cui obiettivo è quello di tenere viva, soprattutto tra le giovani generazioni, la memoria della lotta al nazifascismo e rinnovare l’impegno a favore dei principi di libertà, di democrazia e di partecipazione. 

Il programma delle iniziative prevede martedì 24 una serie di incontri nelle scuole di Senorbì, Mandas, Siurgus Donigala, a cura dell’Anpi della Trexenta. Alle 19.00 a San Basilio si terrà una fiaccolata in memoria del partigiano Pasquale Erriu. Alle 19.15 al Cinema Odissea di Cagliari si proietta il documentario “Libere” di Rossella Schillaci. Organizza l’associazione “Se non ora quando” con il patrocinio dell’Anpi di Cagliari.

Mercoledì 25 aprile, 73° anniversario dalla Liberazione dal nazifascismo, si terrà a Cagliari il tradizionale corteo. Dopo il raduno dei partecipanti a partire dalle 9.30 nella parte alta pedonale di Via Alghero, il corteo si snoderà per la via Sonnino, con una sosta al Parco delle Rimembranze, dove verrà depositata una corona d’alloro in ricordo dei caduti per la patria e la libertà dell’Italia nella guerra di Liberazione, a cura delle associazioni partigiane e delle istituzioni (Prefetto e Sindaco del Comune di Cagliari). Dopo un omaggio all’opera-monumento ad Antonio Gramsci di Pinuccio Sciola, il corteo riprenderà a sfilare in via Sonnino, piazza Emilio Lussu, via Roma, via Sassari e fino alla piazza del Carmine.

Qui sul palco i giornalisti Vito Biolchini e Alessandra Addari coordineranno gli interventi di saluto del Presidente del Comitato 25 Aprile e di giovani studenti. A scandire la mattinata saranno i canti partigiani del Coro Anpi delle sezioni di Cagliari e Trexenta (coordinati da Clara Murtas e Roberto Deiana), insieme a brevi testi poetici letti da Cristina Maccioni ed alcuni brani dal repertorio internazionale di protesta del “Red and Green Choir” di Londra, graditi ospiti del Comitato 25 Aprile. 

Le iniziative a Cagliari proseguiranno nel pomeriggio in piazza Gramsci con un presidio d’onore e letture e recite ispirate alla Liberazione.

Alle 18.00 invece nella sede della Fondazione Siotto in via dei Genovesi, dibattito sul tema “Resistenza e Shoah”, incentrato sulla medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza alla Brigata ebraica e a due scritti ritrovati dei sardi Giusti fra le nazioni, Gerolamo Sotgiu e Vittorio Tredici. Dopo il saluto del presidente dello Uaps Franco Boi, interverranno il presidente della Fondazione Siotto Aldo Accardo e il presidente dell’Associazione Chenàbura Mario Carboni. Organizzano l’iniziativa Uaps, associazione Chenàbura, Fondazione Siotto, Associazione Le Officine, Accus.

Alla Vetreria di Pirri, nell’ambito del Programma “Aprile Resistente” spazio a partire dalle 16.00 a musica e letture nel “Concerto per la Liberazione”. Alle 20.30 sarà invece lo storico Gianluca Scroccu a parlare del 25 aprile, prima dello spettacolo del regista Marco Parodi “Bachisio Spanu. L’epopea di un contadino sardo alla guerra”.

Il 25 aprile sarà celebrato anche in alcuni centri della provincia. A Quartu Sant’Elena sono previste di mattina una cerimonia istituzionale e di sera un presidio d’onore in piazza Sant’Elena con intrattenimenti, letture e recite, e a seguire in biblioteca comunale con filmati e canzoni ispirati alla lotta partigiana e alla Liberazione a cura dell’Anpi.

La mattina del 25 aprile San Nicolò Gerrei ricorderà Salvatore Corrias, Partigiano e Giusto tra le Nazioni, in una iniziativa dell’Anpi Trexenta.

A Monserrato la Liberazione verrà celebrata nel pomeriggio del 25 aprile con una messa Messa in suffragio e la deposizione corona d’alloro al Monumento ai caduti di tutte le guerre presso i giardinetti di via Del Redentore. L’Anpi inoltre parteciperà a San Sperate alla manifestazione Liberafest.

Le iniziative per il 70° anniversario della Liberazione non si fermano il 25 aprile.

Venerdì 27 aprile alle 17.00 presso Libreria La Feltrinelli Point di via Paoli 19 a Cagliari, verrà presentato il libro “La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista” (Il Mulino) di Guido Melis. Intervengono insieme all’autore Luciano Marrocu (Università di Cagliari – Issasco) e Alessandro Pes (Università di Cagliari). Sarà presente l’autore. Organizza l’Issaco.

Sempre venerdì 27 ma alle 21.00 alla Vetreria di Pirri, per la rassegna “Aprile Resistente” va in scena lo spettacolo “Gramsci Antonio: Presente” con Marta Proietti Orzella e Fausto Siddi. 

Il calendario delle manifestazioni si chiuderà giovedì 3 maggio a Cagliari dove alle 10 presso la sede del  Circolo Lussu e dell’associazione Pixel Multimedia in via Tempio, verrà presentato il libro di Marco Sini “Antifascisti, Partigiani, Deportati. Appunti di storie monserratine”. Coordina Flavio Soriga, con interventi di Pietro Maurandi, Virginia Marci, Franco Boi, e letture di Rita Atzeri.

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Bastione di Saint Remy 1 copia

Il gruppo del PSd’Az in Consiglio regionale propone una mozione per l’istituzione di una zona franca urbana nel quartiere storico di Castello a Cagliari. L’obiettivo è rivitalizzare il cuore antico della città. La mozione è ststa llustrata questa mattina, nella sala stampa del Consiglio regionale, dal segretario nazionale dei Quattro Mori, Christian Solinas, e da Mario Carboni, presidente della fondazione “Sardegna Zona Franca”.

L’idea è quella di creare un modello di Zfu a Castello (1.453 residenti per 939 nuclei familiari) per poi estenderlo al resto dei quartieri storici: Villanova (6.216), La Marina (2.680) e Stampace (6.954). «Il progetto non è rivolto solo a Cagliari – ha dichiarato Solinas – ma può rappresentare uno strumento efficace per rilanciare aree e quartieri delle altre città sarde e anche l’economia dei piccoli centri urbani  dell’interno, ad incominciare da quelli maggiormente interessati dal fenomeno dello spopolamento».

Gli esponenti del Psd’Az hanno quindi ribadito la netta distinzione tra l’area franca doganale del porto cagliaritano e la zona franca urbana e hanno elencato i vantaggi che dall’istituzione di quest’ultima ne deriverebbero alle imprese e ai cittadini in termini di esenzioni Irpef, Irap, Imu e versamenti contributivi per lavoro subordinato. Oltre alla fiscalità di vantaggio e allo sconto contributivo sarà possibile introdurre altre agevolazioni, come ad esempio l’offerta a bando di locazioni agevolate per botteghe, uffici e appartamenti di proprietà pubblica o nella disponibilità delle pubbliche amministrazioni.

Per l’istituzione della zona franca urbana (in Sicilia se ne contano 17, in Calabria 7, in Puglia 11 e 12 sono in via di attivazione in Lombardia) non sono necessari pronunciamenti al livello comunitario ma è sufficiente la promulgazione del decreto del governo, meglio se con una norma di attuazione dello Statuto speciale.

L’attivazione delle procedure necessarie per l’attivazione dell’iter per l’istituzione della zona franca urbana di Castello a Cagliari è, quindi, l’impegno rivolto al presidente della giunta e all’assessore della Programmazione, contenuto nella mozione presentata dai consiglieri del Partito Sardo d’Azione in Consiglio regionale. Sul medesimo argomento, anche il gruppo sardista del Comune di Cagliari ha preannunciato la presentazione di una mozione da sottoporre all’attenzione dell’Aula.

 

Cagliari 7

Entrano nel vivo a Cagliari le celebrazioni per il 70° anniversario della liberazione dal nazifascismo, promosse dal Comitato 25 Aprile. Al tradizionale corteo del 25 aprile (che sabato si snoderà per le vie cittadine, da piazza Garibaldi a piazza del Carmine) si aggiungeranno mostre, concerti e dibattiti, in un cartellone di iniziative che proseguirà poi per tutto il mese.

Tre gli appuntamenti in programma venerdì 24. A Quartu Sant’Elena l’associazione Chenàbura e l’Associazione Autonoma Partigiani Sardi organizzano l’incontro su “Emilio Lussu e le leggi razziali”. Appuntamento alle ore 9.30 nella sala del Consiglio comunale. Dopo il saluto del presidente del Consiglio comunale, del sindaco e dell’assessore alla cultura, interverranno Mario Carboni (presidente dell’associazione Chenàbura), Alessandro Matta (direttore dell’associazione Memoriale Sardo della Shoah) e il presidente dell’Uaps Franco Boi. Sono previste letture a cura di Carlo Antonio Angioni, coordina l’iniziativa Tore Amos Pirino.

A Cagliari, alle ore 18.00, si inaugura nel centro d’arte “Il Ghetto” (in via Santa Croce 18) la mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista”, una personale dedicata ad uno straordinario testimone del Novecento. Nato a Sassari nel 1918 ma cresciuto a Cagliari, trasferitosi a Verona dove diviene a membro del CLN cittadino, incarcerato in Italia, viene deportato nei lager nazisti di Flossenburg ed Hersbruck. Alla fine della guerra, tornato in Italia, intraprende la carriera di artista prima in America Latina, poi di accademico negli Stati Uniti (ha insegnato spagnolo e letteratura comparata in diverse università). Bocchetta ha raccontato le sue vicende in numerosi libri, mostrando così anche il suo talento letterario.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” (curata da Emanuela Falqui) è divisa in due sezioni; la prima parte è dedicata all’attività sulla memoria storica e riprende le fila dell’opera letteraria, “Prima e dopo ‘quadri’ 1918-1949”, un’autobiografia accompagnata da una serie di disegni, collage che ritraggono diversi episodi della resistenza a Verona, il carcere, la tortura, gli interrogatori, il lager e la liberazione; la seconda parte riguarda il periodo statunitense, durante il quale ha lavorato intensamente sperimentando forme e materiali diversi nel suo atelier di Chicago. In America è stato invitato ad esporre in diverse città; definito dalla critica “Uomo del Rinascimento”, ha realizzato diversi monumenti pubblici. Nel 1989 è considerato tra gli artisti più amati per la scultura “Mother Earth” presso il Chicago Public Library Cultural Center. Oggi alcune sue opere sono catalogate e tutelate tra i monumenti della Smithsonian Institution.

Grazie al prezioso archivio conservato dal nipote cagliaritano di Vittore, Alberto Bocchetta, saranno inoltre visibili una serie di documenti, lettere, articoli, fotografie che raccontano alcuni momenti salienti dalla vita dell’artista.

Nel corso dell’inaugurazione verrà proiettato il documentario del 2007 su Vittore Bocchetta “Wider das Vergessen / Non dimenticare” di Claus Dobberke e Stefan Mehlhorn.

Bocchetta non sarà presente il giorno dell’inaugurazione ma sarà invece protagonista di un incontro sabato 2 maggio, al Ghetto, a partire dalle ore 17.30.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” resterà aperta fino al 17 maggio (dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00; lunedì riposo), ed è promossa dal Comitato 25 Aprile, dal Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari, dall’Uaps, dall’Anppia e dall’associazione Asibiri, con il patrocinio del Comune di Cagliari e l’organizzazione di Emanuela Falqui, Andrea Mameli e Alberto Bocchetta.

Il terzo appuntamento di venerdì sarà ancora a Cagliari dove alle ore 19, nella sala della Cineteca Sarda in viale Trieste 126, è in programma “Un caffè con contorno di jazz”, con gli interventi di Paolo Zucca, Giorgio Ariu, Clara Murtas, Luciano Uras e Basilio Sulis. A seguire “Gramsci in concert”, con la voce recitante di Clara Murtas, il trombone di Giancarlo Schiaffini e il contrabbasso di Adriano Orrù che accompagneranno le immagini di un documentario su Gramsci firmato da Giorgio Baratta.

Sabato 25 aprile, giorno in cui si celebra la festa nazionale della Liberazione, a Cagliari si terrà il tradizionale corteo organizzato dal Comitato 25 Aprile, con la partecipazione di gruppi, associazioni, sindacati e rappresentanti delle istituzioni. Il ritrovo sarà alle 9.30 in piazza Garibaldi. Il corteo si fermerà al Parco delle Rimembranze di via Sonnino dove verrà deposta una corona in memoria dei caduti e dove i rappresentanti delle istituzioni terranno i loro interventi. Il corteo proseguirà poi fino a piazza del Carmine dove, coordinati dai giornalisti Alessandra Addari e Vito Biolchini, sono previsti interventi e letture da parte di giovani e studenti e un intervento di un rappresentante del Comitato 25 Aprile.

Nella mattina di sabato 25 aprile è prevista una iniziativa commemorativa a San Nicolò Gerrei. Nel pomeriggio invece le commemorazioni si spostano a Quartu (piazza Sant’Elena) e a Monserrato, dove alle ore 18 presso la chiesa di Sant’Ambrogio verrà celebrata una Messa in suffragio. Seguirà la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti e la posa di una targa commemorativa presso la facciata della casa dove nacque e visse l’antifascista Giuseppe Zuddas.

A Cagliari la festa della Liberazione continuerà nel pomeriggio sotto il segno del teatro e della musica.

Alle ore 18, al Teatro “La Vetreria” di Pirri, l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanato da Mauro Palmas, porta in scena “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

A partire dalle 17.30 in piazza del Carmine prenderà il via una maratona musicale che per tre ore vedrà protagoniste diverse band giovanili. La serata si concluderà nel segno del jazz con il concerto, a partire dalle 20.30, della cantante Francesca Corrias, accompagnata dal suo quartetto.

Palazzo Regio Cagliari 1

E’ stato costituito lo scorso 7 luglio, a Cagliari, l’#Osservatorio Sardo Riforme Istituzionali.

Alla costituzione dell’organismo si è pervenuti a seguito dell’iniziativa delle associazioni culturali #Fondazione Sardinia, #Carta di Zuri e #Sardegna Soprattutto, che hanno promosso a Cagliari, palazzo viceregio, il recente seminario-convegno “Est ora, move(m)us”, nelle due giornate del 9 e del 23 giugno u.s.

All’Osservatorio aderiscono liberamente singoli cittadini, tra i quali parlamentari sardi, consiglieri regionali, operatori politici, sociali e culturali di diverse associazioni e gruppi.

L’Osservatorio si propone di monitorare costantemente quanto accade nel Parlamento italiano in materia di riforme istituzionali, paventando e contrastando il pericolo della perdita della nostra specialità sarda e dello svuotamento del nostro statuto autonomistico.

I partecipanti opereranno informandosi e informando su quanto sta avvenendo, valutando le possibili conseguenze e decidendo le eventuali iniziative di contrasto.

Il lavoro dell’Osservatorio, senza preclusioni di sorta, giacché riguarda tutti i sardi, corrisponde e dà seguito all’urgenza segnalata dalla commissione regionale Autonomia nel documento del 26 giugno 2014 e intende fornire uno strumento utile alle finalità da esso proposte.

Già nella prima riunione costitutiva sono state segnalate alcune iniziative possibili:

• riunione solenne dei parlamentari sardi tra loro e con il Consiglio regionale;

• riunione solenne dei parlamentari e consiglieri sardi coi parlamentari e coi consiglieri delle altre regioni a statuto speciale;

•creazione di una rete tra tutti i soggetti interessati, compresi i canali informatici;

• diffusione dell’informazione in materia sia attraverso la stampa e i media locali, come avviene in altre regioni a statuto speciale, e attraverso internet;

• riunioni periodiche dell’Osservatorio e promozione di incontri pubblici.

All’Osservatorio hanno aderito al momento i parlamentari Roberto Cotti, Michele Piras e Pierpaolo Vargiu, i consiglieri regionali Gavino Sale e Paolo Zedda, i sindaci Piersandro Scano (Villamar) e Guido Tendas (Oristano), insieme a operatori politici, sociali e culturali di diverse associazioni e gruppi come Gianluca Argiolas, Bachisio Bandinu, Vito Biolchini, don Pietro Borrotzu, Mario Carboni, Nello Cardenia, Salvatore Cubeddu, Bustianu Cumpostu, Federico Francioni, Enrico Lobina, Piero Marcialis, Pierluigi Marotto, Piero Marras, Monica Mascia, Valerio Medda, Mario Medde, Franco Meloni, Giacomo Meloni, Vincenzo Migaleddu, Nicolò Migheli, Luigi Mossa, Giancarlo Nonnis, Fabrizio Palazzari, Lorenzo Palermo, Oreste Pili, Vindice Ribichesu, Michele Schirru, Carlo Serra.

Corecom2 Corecom1 Corecom

La 2ª commissione (Lavoro-informazione), presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd) ha sentito in audizione i rappresentanti del Corecom Sardegna (Comitato regionale delle comunicazioni) sull’attività svolta nel 2013 ed i programmi per l’anno in corso.

Nella sua relazione il presidente Giorgio Atzori ha fornito alcune cifre molto significative sull’attività svolta dall’organo di consulenza del Consiglio regionale che, su alcune materie, opera sulla base di deleghe specifiche assegnategli dall’Agcom, Autorità nazionale delle comunicazioni.

In particolare, Atzori ha sottolineato positivamente i risultati delle conciliazioni relative alle controversie fra utenti e (prevalentemente) gestori della telefonia mobile e fissa, che il Corecom ha attivato per la prima volta l’anno scorso. In Sardegna sono state presentate ad oggi 600 istanze ed una buona parte di esse è stata definita in senso favorevole al consumatore, per un controvalore di circa 350.000 euro. A fronte del dato nazionale del 2013 di 75.000 istanze col riconoscimento di 25 milioni di euro agli utenti, quello dell’Isola non è certo trascurabile.

Da segnalare inoltre le attività di indagine avviate dal Corecom, sul sistema radio televisivo regionale, il rapporto fra minori e nuove tecnologie, la presenza sui media del mondo dell’immigrazione, quest’ultima in collaborazione con la Caritas e lo Iales-Acli.

Ma la parte più interessante, anche in prospettiva, del lavoro del Comitato, ha riguardato il rapporto con la Rai regionale e nazionale alla luce dell’impianto normativo a tutela delle minoranze linguistiche e della riforma del Titolo V° della Costituzione.

Di queste attività, dopo che il presidente Giorgio Atzori ha fornito alla commissione un inquadramento generale dei problemi più attuali, ha riferito Mario Carboni.

Carboni ha osservato in apertura che «a fronte dello spazio assegnato dalla Rai alle minoranze nel campo delle comunicazioni, quello riservato alla Sardegna era assolutamente marginale se paragonato ad esperienze di altre Regioni autonome come Trentino Aldo Adige, Val d’Aosta e Friuli Venezia Giulia. Grazie ad un costante confronto istituzionale sia con la commissione parlamentare di Vigilanza il Corecom Sardegna – ha spiegato Carboni – ha ottenuto l’inserimento della lingua sarda nel prossimo contratto di servizio fra lo Stato e la Rai, che entrerà in vigore non appena sarà firmato dal ministro per le Infrastrutture e le Comunicazioni Maurizio Lupi».

Nello stesso tempo, nella prospettiva prevista dalla legge di un contratto di servizio “regionale” fra Rai e Regione, i componenti del Corecom hanno incontrato il direttore generale della Rai Giuseppe Gubitosi al quale hanno prospettato la necessità di assegnare alla Sardegna spazi adeguati a rappresentare l’identità culturale e linguistica sarda sia nei palinsesti della terza rete che nelle produzioni e nelle trasmissioni giornalistiche, ottenendo ampia disponibilità purchè nell’ambito di una adeguata programmazione.

Si pone, a questo punto, un problema di copertura finanziaria; per avere un riferimento generale la Regione Friuli Venezia Giulia contribuisce per 11 milioni di euro annui e la val D’Aosta per 2,2 milioni (entrambe sono Regioni più piccole della Sardegna). L’Isola, con uno stanziamento di 300.000 euro nella finanziaria 2014, è ancora ai primi passi. «Ma la partita – secondo Carboni – è ancora tutta da giocare».

Palazzo Regio Cagliari 1

La specialità della Sardegna non è né concessione né eredità, ma la sua conquista deve invece prendere la forma attuale del tempo. Per raggiungere questo obiettivo serve un dibattito ampio tra le forze politiche e sociali dell’isola. La #Fondazione Sardinia, l’associazione #Carta di Zuri e il sito “Sardegna Soprattutto” promuovono per lunedì 23 giugno una assemblea dibattito aperta a tutti sul tema della Costituente e del nuovo statuto di autonomia. Appuntamento a partire dalle 17.00 nella sala del Palazzo Regio, in piazza Palazzo, a Cagliari. L’incontro segue quello organizzato due settimane fa e vuole essere un ulteriore momento di confronto tra rappresentanti delle istituzioni, associazioni e cittadini perché si dia una risposta al problema fondamentale, cioè la partecipazione dei sardi nella formulazione della riforma costituzionale dell’isola.

L’incontro, a cui sono stati invitati tutti i consiglieri regionali e i parlamentari sardi, verrà aperto con la presentazione e il commento i quattro testi di nuovo statuto redatti negli anni da Lorenzo Palermo (PSd’Az, 1988), Mario Floris (UDS, 2004), Mario Carboni – Piergiorgio Massidda (F. I., 2008) e Antonello Cabras (PD, 2010). Dopo seguiranno gli interventi, coordinati dal direttore della Fondazione Sardinia, Salvatore Cubeddu.

Nell’incontro del 9 (i cui atti sono raccolti in video ed in testo e sono consultabili sul sito www.fondazionesardinia.eu) è stata espressa, soprattutto, l’importanza non di un accomodamento o di una riformulazione del vecchio statuto ma di una scrittura capace di rispondere alle urgenze del popolo sardo. È emersa anche la preoccupazione che chiedere il minimo, riconfermare come se fosse una grande conquista la specialità o giocare in difesa, non risponde alle esigenze dei sardi.

Da questa prospettiva è necessario, dunque, capire in che misura sarà possibile attivare la collaborazione e la partecipazione al processo costituente della società sarda nelle sue varie stratificazioni.