La processione per le vie del paese ha concluso le celebrazioni per la 666ª Festa di Sant’Antioco. E’ stata un’edizione della Festa straordinaria, con eventi civili e religiosi che hanno attirato a Sant’Antioco, per cinque giorni, diverse migliaia di persone, anteprima di una stagione turistica estiva che si preannuncia altrettanto straordinaria.
Lunedì sera l’intero percorso della processione ha registrato una partecipazione popolare da record, al termine della quale il sindaco Ignazio Locci ha manifestato grande soddisfazione e ha ringraziato tutti coloro che hanno concorso allo svolgimento degli eventi.
Vediamo l’intervista realizzata con Ignazio Locci, a caldo, alla conclusione della processione, al ritorno del Santo in Basilica, dopo la benedizione del vescovo, monsignor Mario Farci.
Carbonia e il Sulcis Iglesiente hanno festeggiato questa sera Antonello Pilloni, neo cittadino onorario di Carbonia, per i suoi 91 anni. Si sono ritrovati in tanti nella sala polifunzionale di Carbonia, per la cerimonia di consegna della pergamena che attesta la cittadinanza onoraria. L’intero Consiglio comunale con il sindaco Pietro Morittu e la Giunta; i sindaci di diversi Comuni del Sulcis Iglesiente; l’assessora regionale della Cultura e Pubblica istruzione Ilaria Portas; i consiglieri regionali Alessandro Pilurzu e Luca Pizzuto; altre autorità civili e militari; la famiglia, dirigenti e funzionari della Cantina Santadi che Antonello Pilloni ha presieduto dal 1976 al 2024.
La cerimonia si è aperta con l’intervento del presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel, seguito da quello del sindaco di Carbonia Pietro Morittu che ha letto i messaggi di auguri inviati ad Antonello Pilloni dal cardinale Arrigo Miglio e del vescovo della diocesi di Iglesias Mario Farci, impossibilitati a partecipare per concomitanti impegni pastorali, e ha consegnato la pergamena ad Antonello Pilloni. Il festeggiato, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti, con la proverbiale modestia che lo ha sempre contraddistinto. Si sono susseguiti alcuni interventi: dall’assessora regionale Ilaria Portas, ai consiglieri regionali Alessandro Pilurzu e Luca Pizzuto; ai sindaci di Iglesias Mauro Usai (presidente della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara), di Giba Andrea Pisanu (presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis), di Nuxis Romeo Ghilleri (che ha sottolineato “Antonello resta IL SINDACO DI NUXIS”), di Santadi Massimo Impera. Tutti hanno messo in evidenza quanto fatto da Antonello Pilloni per la valorizzazione dei prodotti del territorio e quanto fatto anche in politica, il tutto proteso all’unità, esempio per le giovani generazioni.
Al termine della cerimonia, nella sala riunioni del primo piano della Torre civica, si è tenuto un incontro conviviale per completare i festeggiamenti di Antonello Pilloni.
Antonello Pilloni è figlio di Antonio, classe 1895 e di Doloretta Pubusa, classe 1904, entrambi originari di Nuxis. E’ nato il 28 marzo 1934, unico maschio di tre figli. Ha frequentato le scuole elementari a Nuxis e poi ha lavorato con i genitori nell’allevamento del gregge di capre. Il 1° settembre 1951 la famiglia si trasferì a Carbonia, dove il padre Antonio acquistò un negozio di generi alimentari. Il 1° maggio 1955 ne acquistò un altro, alla cui gestione badava il 21enne figlio Antonello. Nel mese di ottobre successivo Antonello accettò la proposta di fare il commerciante per la “Ferrero”, lavoro che lo impegnò a tempo pieno e che portò avanti fino a tutto il 1959. Alla fine degli anni ’50 Antonello Pilloni sposò la signora Luciana, compaesana, originaria di una famiglia di allevatori di pecore e bovini e proprietari di terreni agricoli. Dal matrimonio nacquero tre figli: nel 1961 Patrizia, nel 1965 Cristina e nel 1969 Luca che gestisce l’enoteca di via Oristano, a Carbonia.
Conclusa l’esperienza con la Ferrero, Antonello Pilloni lavorò per la Simmenthal e la Curtiriso fino al 1968, l’anno successivo impiantò i primi 13 ettari di vigna con i vitigni autoctoni Monica e Nuragus, nei terreni di sua moglie Luciana, ancora oggi in produzione.
Nonostante il lavoro lo impegnasse tanto, Antonello Pilloni fin da giovanissimo si interessò alla politica e appena 18enne, nel 1952 entrò nel movimento giovanile di Carbonia del Partito sardo d’Azione guidato da Mario Granella (ricordato anche nel suo intervento odierno) e dopo qualche anno venne eletto segretario della federazione del Sulcis ed entrò nel comitato regionale. L’impegno in politica lo portò a ricoprire per 12 anni l’incarico di presidente della Comunità Montana e per ben 38 anni quello di sindaco del comune del suo paese di nascita, Nuxis. Ha lasciato la politica attiva nel 2003.
Dopo i primi dieci anni da sindaco di Nuxis, nel 1976, Antonello Pilloni iniziò un’altra straordinaria esperienza, quella di presidente della Cantina sociale di Santadi. Fu l’allora presidente Peppino Sais a proporgli di rilevarne il testimone e lui, dopo un’iniziale titubanza, accettò. La sua presidenza è durata 48 anni! Quasi mezzo secolo di lavoro che ha creato un’eccellenza assoluta, il carignano, con la produzione di vini di altissima qualità esportati ed apprezzati in tutti i continenti. Il 25 luglio 2007 è stato costituito il Consorzio di Tutela Vino Carignano del Sulcis per la valorizzazione dei vini a denominazione di origine controllata (doc), presieduto da Antonello Pilloni.
Le notizie sulla biografia di Antonello Pilloni sono tratte dal volume Terroir Sulcis, pubblicato dalla Cantina Santadi in occasione dell’evento di promozione del Carignano del Sulcis Doc e della sua filiera, organizzato nell’ambito del progetto “Enotria: percorsi e paesaggi del vino” e della strategia di sviluppo enoturistico del territorio, il 14 luglio 2024.
Proseguono i momenti di raccoglimento e preghiera da parte del nuovo vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Mario Farci. Nel pomeriggio di domenica 23 febbraio si è svolta la prima celebrazione eucaristica nella chiesa di San Ponziano, a Carbonia. L’iniziativa è stata organizzata dall’ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Iglesias e del sindaco di Carbonia Pietro Morittu.
Grande accoglienza in piazza Roma, dove il primo cittadino, le autorità politiche, religiose, civili e militari, insieme alla cittadinanza, al gruppo folk di Santa Giuliana e alla Banda musicale Vincenzo Bellini di Carbonia, hanno atteso monsignor Mario Farci riservandogli un caloroso benvenuto. Il sindaco Pietro Morittu ha così dichiarato: «Siamo onorati di poter collaborare con il nostro nuovo vescovo per il bene della nostra città nella convinzione che il dialogo e l’unità tra le istituzioni e la chiesa possano costruire una comunità più giusta, più inclusiva, più solidale, ricalcando il percorso seguito dal suo predecessore, l’amministratore apostolico Cardinale Arrigo Miglio. Un grande momento di preghiera che si eleva da un territorio martoriato che soffre della “fame” di lavoro e di occupazione sempre maggiore – ha concluso Pietro Morittu -. La speranza è che si possa avere presto un “oggi” migliore e più serenità per le tante famiglie che stanno vivendo un calvario che mina il percorso psicologico, in modo assai pressante».
Nadia Pische
Benvenuto Vescovo Mario e accolga la nostra gratitudine per il suo “Sì” al Signore e alla Chiesa per vivere il Ministero Episcopale per la Diocesi di Iglesias. GRAZIE.
Il Suo arrivo è un evento di continua prospettiva di Speranza, in continuità con tutti i Vescovi Suoi predecessori che con grande dedizione ecclesiale hanno servito la nostra Diocesi. Siamo certi che, ancora una volta, la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, ha saputo fare una scelta adeguata a questo nostro tempo ecclesiale e sociale, inviandoLa nella Chiesa che è in Iglesias per essere Pastore e guida sicura proprio grazie alla Sua esperienza e personalità, per aiutarci tutti a riscoprire la forza della Speranza, della giustizia e della solidarietà, in un territorio, il Sulcis Iglesiente, che da decenni vive un susseguirsi progressivo di crisi sociali, in particolare la perdita di grandi quote di lavoro con l’aumento, anno dopo anno, della disoccupazione, che a “cascata” genera altre crisi sociali rilevanti, tra queste, l’emigrazione di moltissimi giovani in cerca di lavoro verso altri lidi italiani e in altre nazioni europee. Il tempo che viviamo presenta sia problemi molto complessi da affrontare con coraggio, ma anche preziose opportunità per chi vuole impegnarsi per la costruzione della coesione sociale, della pace e della dignità dell’uomo. Le nostre comunità vivono relazioni importanti, edificanti e di grande umanità.
Allo stesso tempo sono da evidenziare situazioni difficili, pressate da conflitti ideologici piuttosto che da soluzioni ai bisogni delle persone, in un contesto che richiede grandi capacità di saper legare le scelte che si fanno ai valori civici, cristiani e interreligiosi. Inoltre, le tante famiglie che soffrono e vivono situazioni difficili e dolorose hanno sempre più bisogno di risposte concrete da parte delle istituzioni, della politica, così come dalla rete del tessuto sociale, perché in troppe occasioni si sono sentite abbandonate al loro destino nell’affrontare situazioni legate alla perdita del lavoro, alle fragilità familiari, alla presenza di persone disabili o non autosufficienti. Tante risposte sono venute dall’azione pastorale svolta in questi decenni dai Vescovi, attraverso la loro vicinanza al mondo del lavoro, alle famiglie e alle persone più fragili. Per questo, come UPSL della diocesi di Iglesias, desideriamo cogliere questa occasione per ringraziarLa della missione che si accinge a vivere con tutto il popolo cristiano, ma certamente anche a favore di tutta la società civile.
Ciò detto, siamo convinti che la risposta sara sempre di prospettare ancora una volta, un grande orizzonte Missionario che vorremmo continuare a percorrere fin da subito con la Sua guida, Vescovo Mario, per orientare la comunità verso le cose fondamentali ed essenziali e per non perdere la rotta; anzi, per far sì che le parole, dignità, solidarietà e fratellanza possano poggiare costantemente su gesti concreti, ancor più in questo anno giubilare, in cui il Santo Padre sta portando nuove parole e gesti di speranza. Il Suo arrivo, siamo certi, come ci ha dimostrato con i Suoi primi messaggi di saluto, è per tutti noi diincoraggiamento a continuare a mantenere viva l’attenzione e il servizio attraverso i percorsi ecclesiali, per i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, I malati i giovani e le famiglie in difficoltà.
Carissimo Vescovo Mario, certamente troverà persone, riflessive e laboriose, sempre pronte a mettersi a disposizione per la vita ecclesiale e per tutta la vita sociale. Sappia che, per questo impegnativo lavoro che l’aspetta, potrà contare sul sostegno di tutte le Istituzioni e di tutte le cittadine e cittadine del Sulcis Iglesiente, che unitariamente Le porgono i migliori auguri, l’assicurazione della preghiera e gli auspici di buon servizio.
Don Antonio Mura
UPSL Diocesi di Iglesias