23 April, 2024
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Tre incontri tematici per coinvolgere gli operatori e continuare il percorso che porterà la città ad proporsi in maniera nuova ed originale sul mercato turistico nazionale ed internazionale. Nuovo appuntamento con Destinazione Cagliari, il progetto promosso dall’assessorato alle Attività produttive e al Turismo del capoluogo e coordinato dalla società Sintur, e che ora chiama a raccolta mercoledì 29 e giovedì 30 maggio al Lazzaretto di Sant’Elia tutti gli operatori impegnati nel settore degli eventi, dei congressi, dell’enogastronomia, del ricettivo extralberghiero, ma anche della cultura, degli eventi sportivi e del turismo attivo. L’obiettivo è quello di confrontarsi su analisi, criticità e proposte per poi condividere una strategia che porterà al rafforzamento del brand Cagliari, anche grazie all’utilizzo di strumenti innovativi che consentiranno di capire le richieste del mercato e le potenzialità turistiche della città. L’ingresso e la partecipazione ai laboratori è libera e gratuita, è gradita l’iscrizione sul sito www.destinazionecagliari.com .

Il primo incontro di Cagliari Destination Lab si terrà mercoledì 29 maggio dalle 16.00 alle 18.30 e sarà dedicato ai temi dell’enogastronomia e della ricettività extralberghiera. A condurre l’incontro saranno il docente dell’università di Cagliari Giuseppe Melis, Maurizio Battelli dell’associazione Extra, Luigi Dedoni del Centro Commerciale Naturale Cagliari Centro Storico, e Martino Di Martino, amministratore Sintur e coordinatore del progetto Destinazione Cagliari.

Giovedì 30 saranno invece due gli appuntamenti, sempre in programma al Lazzaretto. Tra le 10.00 e le 13.00 spazio al tema “Gli eventi culturali per lo sviluppo della città”, a cui interverranno Martino Di Martino, Giuseppina Scorrano (Centro Servizi per le imprese della Camera di Commercio di Cagliari), Fabrizio Frongia (associazione Imago Mundi e Consorzio Camù) e Sandro Atzori (Unione Turismo Confapi Sardegna).

Dalle 16.00 alle 18.30 il Cagliari Destination Lab si occuperà invece di eventi sportivi, turismo attivo e Mice (Meeting, Incentive, Congress, Events). Coordinati da Martino Di Martino, interverranno Renato Serra (Federalberghi Sud Sardegna), Nicola Pala della Rete Mice (che interverrà sul ruolo delle aggregazioni nel coordinamento dell’offerta locale) e Sandro Salerno (presidente di Assoturismo, l’associazione dei tour operator di Confesercenti Sardegna).

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Operatori turistici, associazioni di categoria, consorzi ed enti turistici, amministratori pubblici e cittadini, saranno i protagonisti del primo degli incontri promossi nell’ambito del progetto “Destinazione Cagliari”, lanciato dal Comune del capoluogo e coordinato dalla società Sintur, in programma per domani, mercoledì 8 maggio, nel Centro Culturale La Vetreria, in via Italia 63, a Pirri, a partire dalle 10.00.

Ad illustrare ai portatori di interesse l’originalità, le peculiarità e le tappe di Destinazione Cagliari saranno esperti del settore: Giuseppe Melis, professore associato di Marketing del turismo all’Università degli studi di Cagliari, Josep Ejarque, amministratore della società Four tourism, Eugenio Angelino, consulente della DMO (Destination Management Organization) Romagna, Francesco Traverso, amministratore delegato della H-benchmark, Martino Di Martino, amministratore di Sintur e coordinatore del progetto Destinazione Cagliari.

Modererà i lavori la giornalista Claudia Mameli.

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Operatori turistici, associazioni di categoria, consorzi ed enti turistici, amministratori pubblici e cittadini, saranno i protagonisti del primo degli incontri promossi nell’ambito del progetto “Destinazione Cagliari”, lanciato dal Comune del capoluogo e coordinato dalla società Sintur, in programma per mercoledì 8 maggio, nel Centro Culturale La Vetreria, in via Italia 63 a Pirri, a partire dalle 10.00.

Ad illustrare ai portatori di interesse l’originalità, le peculiarità e le tappe di Destinazione Cagliari saranno esperti del settore: Giuseppe Melis, professore associato di Marketing del turismo all’Università degli studi di Cagliari, Josep Ejarque, amministratore della società Four tourism, Eugenio Angelino, consulente della DMO (Destination Management Organization) Romagna, Francesco Traverso, amministratore delegato della H-benchmark, Martino Di Martino, amministratore di Sintur e coordinatore del progetto Destinazione Cagliari.

Modererà i lavori la giornalista Claudia Mameli.   

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Il Sud Sardegna riparte dal progetto Visit South Sardinia per promuovere i territori che due anni fa hanno avuto il premio internazionale di prima destinazione sostenibile in Europa. Con la forza di questo importate riconoscimento, il Consorzio turistico Sardegna Costa Sud si prepara a partecipare alla 55ª edizione della Fiera del Turismo di Rimini in programma dal 10 al 12 ottobre, in partenariato con i comuni di Cagliari e Dolianova e del Consorzio Turistico Costiera Sulcitana. Alla Fiera verranno messi in risalto i valori storici ed ambientali presenti della città capoluogo, insieme alle eccellenze eno-gastronomiche del territorio di Dolianova e del Parteolla e gli elementi di carattere naturalistico e balneare dei comuni che fanno parte del Consorzio Costiera Sulcitana (Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro, Domus De Maria e Teulada).

«Con questa iniziativa – spiega il presidente del Consorzio Sardegna Costa Sud Martino Di Martino – in piena coerenza con quanto previsto dalla nuova legge regionale sul Turismo e con le finalità della costituenda DMO regionale, la Destination Management Organization, vogliamo sostenere il comparto turistico mediante azioni di destagionalizzazione e promozione che valorizzino le piccole realtà locali dell’enogastronomia, dell’artigianato tipico, gli attrattori di interesse storico, culturale, paesaggistico e ambientale.»

«Abbiamo aderito al progetto con lo stesso spirito che ha contrassegnato l’esperienza di Visit South Sardinia e che ora vogliamo rinsaldare – spiega Salvatore Sulis, presidente del Consorzio Turistico Costiera Sulcitana -. Quella di andare uniti all’appuntamento è una scelta strategica che renderà tutto il territorio del Sud Sardegna più forte. Per questo abbiamo accettato l’offerta di essere presenti non solo a Rimini, ma anche alle fiere di Londra e di Varsavia. Quelli dell’Est Europa sono, infatti, dei mercati emergenti che stanno dando riscontri interessanti. In questo modo inoltre, i consorzi si muovono in linea con la nuova regionale legge sul turismo che assegna loro un ruolo da protagonisti nella promozione delle destinazioni.»

«Ci presentiamo insieme agli altri protagonisti del territorio per promuovere l’immagine di una città che è millenaria e contemporanea allo stesso tempo – spiega l’assessore delle Attività produttive e del Turismo del comune di Cagliari Marzia Cilloccu -. Sarà una occasione per incontrare i tanti operatori del settore che stanno mostrando un grande interesse per la nostra destinazione e provare a coinvolgerli in un viaggio esperienziale a distanza nella nostra città.»

Per il sindaco di Dolianova Ivan Piras «con questa iniziativa vogliamo lanciare nel mercato nazionale e internazionale la vocazione turistica del nostro territorio. Possiamo contare sulle eccellenze agroalimentari che contraddistinguono il Parteolla, e che si uniscono alle bellezze paesaggistiche ed artistiche. Questa è la sfida che vogliano affrontare, anche grazie alla collaborazione di altre realtà con una maggiore esperienza nel settore».

La TTG di Rimini è la più importante fiera italiana del settore turistico. Giunta alla 55ª edizione, include 150 destinazioni, coinvolge più di 2.500 imprese, 1500 buyers internazionali, per un totale di presenze che sfiora i 73mila visitatori. Ogni anno al TTG si presentano le più importanti novità in materia di turismo, italiano e mondiale. È una fiera altamente specializzata in quanto totalmente b2b, riservata solo ad operatori professionali, permettendo in questo modo incontri diretti tra imprese turistiche, pubbliche e private, con aziende leader nella vendita di prodotti turistici nazionali ed internazionali. 

Dopo la Fiera di Rimini, nell’ambito della programmazione turistica per la stagione primaverile 2019 ma anche in vista della prossima stagione estiva, il Consorzio Turistico Sud Sardegna sarà, infatti, presente dal 5 al 7 novembre alla Fiera WTM di Londra e dal 22 al 24 novembre alla TTW di Varsavia. 

Il Consorzio Turistico Sardegna Costa Sud è una realtà storica dell’associazionismo imprenditoriale in ambito turistico nel Sud Sardegna, (è socio della Sogaer, la società che gestisce l’aeroporto di Cagliari-Elmas) e vanta tra i suoi associati alcuni importanti hotel, vettori di trasporto passeggeri, location per eventi, ristoranti, tour operator e DMC (Destination Management Company), cioè aziende che, esperte della destinazione, si occupano della promozione, valorizzazione e commercializzazione  di una destinazione turistica. 

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Come certificato dai dati recentemente diffusi dall’assessorato regionale del Turismo, in Sardegna nel 2016 gli arrivi e le presenze rispetto all’anno precedente sono aumentati rispettivamente del 10,4 e dell’8,9 per cento. Tuttavia, questi dati assumono valenze diverse se riferite alle singole province e ai maggiori centri turistici sardi. Per avere un quadro maggiormente chiaro, con l‘obiettivo di affinare i propri strumenti di marketing, con la collaborazione di Sintur Sinergie Turistiche, il Consorzio Turistico Sardegna Costa Sud ha elaborato i dati ufficiali rilasciati dalla Regione e dalla provincia di Cagliari per capire quale sia stato nel 2016 l’andamento turistico nei maggiori centri del Sud Sardegna, ovvero Cagliari, Villasimius, Pula, Muravera, Domus de Maria e Castiadas.

«I consorzi sotto questo aspetto possono aiutare la Regione, i comuni e tutti gli enti preposti a sostenere azioni di promozione maggiormente mirate – afferma il presidente del Consorzio Turistico Sud Sardegna Martino Di Martino -. Con questa nostra iniziativa vogliamo quindi candidarci ad un ruolo attivo nell’elaborazione delle politiche di marketing e di accoglienza, perché siamo consapevoli che soltanto l’analisi corretta e mirata dei dati può aiutare gli operatori a fare i giusti investimenti. Oggi invece ci sentiamo esclusi dalle scelte regionali che non valorizzano chi opera nel territorio e che conosce meglio degli altri i punti di forza e le criticità del nostro sistema turistico.»

Nel 2016 il Sud Sardegna ha catalizzato il 19 per cento dei flussi turistici dell’intera Sardegna, con Pula e Villasimius che hanno raggiunto entrambi una quota del 4 per cento. A loro volta, i sei comuni turistici di Cagliari, Villasimius, Pula, Muravera, Domus de Maria e Castiadas (che fanno parte di Visit South Sardinia) assommano l’84 per cento del flusso turistico della provincia di Cagliari.

Nel 2016 le presenze turistiche complessive nel territorio della provincia di Cagliari sono state pari a 2 milioni 76mila007, di cui il 63,3 per cento costituite da turisti italiani (un milione 752mila) e per il 36,7 per cento da turisti stranieri (un milione 13mila). Il 13,6 per cento dei turisti italiani è in realtà composto da sardi, ed è costituito dunque da isolani (in tutto 209mila) che scelgono il sud della loro regione quale località di vacanza.

Dai dati emerge, innanzitutto, che rispetto alla media regionale (che ha fatto registrare una crescita degli arrivi dell’8,9 per cento e delle presenze del 10,4), il turismo nella provincia di Cagliari è cresciuto meno che gli altri territori, con un più 7,43 per cento negli arrivi e un più 5,75 nelle presenze. Si tratta della terza peggior performance, preceduta solo dal dato negativo (meno 0,83 per cento nelle presenze e appena un più 0,24 negli arrivi della provincia di Sassari, segno evidente del disimpegno di Ryanair dallo scalo di Alghero), e da quello dell’Ogliastra (più 3,73 per cento nelle presenze e più 4,34 negli arrivi). I territori che sono invece cresciuti di più in termini percentuali sono il Medio Campidano (più 16,31 di arrivi e più 27,68 per cento di presenze), Nuoro (15,21 e 19,53 per cento), Carbonia-Iglesias (14,29 e 16,05), Olbia-Tempio (14,01 e 16,10), Oristano (più 9,86 negli arrivi e più 11,10 nelle presenze). 

Come già sottolineato, i sei comuni turistici di Cagliari, Villasimius, Pula, Muravera, Domus de Maria e Castiadas assommano l’84 per cento del flusso turistico della provincia di Cagliari, per un totale di due milioni 556mila presenze. Muravera è stata la località maggiormente frequentata, con il 28 per cento delle presenze, seguita da Villasimius con il 21 per cento, Cagliari con il 20, Pula con 13 per cento, Castiadas con l’11 e Domus de Maria con il 7 per cento.

La serie mensile dei dati evidenzia come tutte le località conoscano il loro picco ad agosto, in particolar modo Muravera che supera le 200mila presenze, mentre è Cagliari ad avere un andamento più costante nel corso dei dodici mesi. Se si scorporano i dati tra presenze di turisti stranieri e turisti italiani, emerge invece come Cagliari sia l’unica località dove ad agosto gli stranieri conoscono un picco mentre in quel mese in tutte le altre località la loro presenza cala sensibilmente.

Il flusso turistico degli stranieri è comunque più costante: le presenze crescono nei mesi di maggio e di giugno, per poi salire ulteriormente e stabilizzarsi nei mesi di luglio agosto e settembre. Per quanto riguarda invece gli italiani, il flusso cresce vertiginosamente da maggio ad agosto (dove tocca il picco con quasi mezzo milione di presenze), per poi precipitare a settembre e a ottobre.

Interessante anche l’analisi delle provenienze. In termini assoluti, i turisti più presenti nei centri turistici del Sud Sardegna nel 2016 sono stati i tedeschi (oltre 276mila presenze), seguiti dagli svizzeri (181mila) e dai francesi (101mila). A seguire, i turisti del Regno Unito (100mila), della Russia (57mila), dell’Austria (43mila), della Polonia (31mila), dei Paesi Bassi (29mila), della Spagna (20mila) e del Belgio (19mila).

Crescono i polacchi, calano gli spagnoli In termini percentuali, sono cinque le provenienze che hanno visto crescere i visitatori mentre altrettante hanno fatto registrare un segno negativo.

Ad aumentare in maniera imponente sono stati i turisti provenienti dalla Polonia, che sono cresciuti del 141 per cento. I visitatori provenienti dal Regno Unito sono cresciuti del 12 per cento, seguiti dagli svizzeri (7 per cento), dai russi (4,5) e dai tedeschi (poco meno del due). A perdere quota sono stati invece soprattutto gli spagnoli (le loro presenze sono calate del 18,6 per cento), seguiti dagli olandesi (meno 7 per cento), dagli austriaci (meno 4,8), dai belgi (meno 5,3) e dai francesi (meno 0,45).

È interessante anche analizzare i flussi distinti per nazionalità. Dai dati si scopre infatti che i tedeschi prediligono Muravera (il 36 per cento sceglie infatti quella località per le proprie vacanze nel sud Sardegna), gli svizzeri Villasimius (32 per cento), i francesi Cagliari (34 per cento), gli inglesi Pula (33 per cento), i russi e gli austriaci Villasimius (rispettivamente con il 43 e il 30 per cento). Domus de Maria invece è la destinazione preferita dai polacchi (scelta dal 35 per cento dei loro turisti), mentre Muravera è la destinazione prioritaria degli olandesi (42 per cento). Schiacciante il dato relativo degli spagnoli: il 71 per cento dei turisti sceglie infatti Cagliari per le proprie vacanze. Il capoluogo è la località preferita anche dai belgi (34 per cento).

Un altro capitolo importante riguarda i sardi che scelgono la Sardegna. A visitare il sud dell’isola lo scorso anno sono stati quasi 210 mila, con una crescita del 32 per cento rispetto al 2015. In termini assoluti, si tratta di una quota inferiore solo a quella dei turisti tedeschi.

Il 53 per cento dei turisti sardi sceglie Cagliari, mentre il 18 per cento predilige Muravera, il 13 Pula e il 12 Villasimius. Chiudono la graduatoria Domus de Maria e Castiadas, entrambe con una quota del 2 per cento.

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Il Consorzio Turistico Sardegna Costa Sud ha convocato una conferenza stampa per sabato 3 giugno, per la presentazione dei dati elaborati dal Consorzio e relativi alle presenze turistiche registrate nel 2016 nei maggiori centri dell’area meridionale della Sardegna, e verrà presentata l’iniziativa di promozione InfoPoint WiFi che consentirà ad ogni territorio di pubblicare contenuti sulla propria attività.

La conferenza stampa si terrà sabato 3 giugno, alle ore 10.30, presso il Caesar’s Hotel di via Darwin a Cagliari. Interverrà il presidente del Consorzio Turistico Sardegna Costa Sud, Martino Di Martino.

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Sono proseguite nella commissione Attività produttive le audizioni in vista della stesura di un testo unico e di sintesi in materia di turismo, sulla base delle proposte di legge già all’esame del parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd), alle quali si è aggiunta la proposta di legge n. 265 (prima firmataria Annamaria Busia – Sdl) “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo in Sardegna dell’escursionismo, del cicloturismo, del turismo equestre e del turismo itinerante in camper e moto”.

I primi ad intervenire sono stati l’amministratore unico dell’agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, coadiuvato dal direttore generale, Antonio Casula e dall’ingegnere Alessio Saba, che hanno offerto osservazioni e contributi utili sul tema dell’escursionismo e della sentieristica e più in generale sulla gestione, fruizione e valorizzazione del patrimonio naturalistico di competenza dell’agenzia dei boschi e della protezione del paesaggio e dell’ambiente in Sardegna. L’amministratore Pulina e l’ingegner Saba hanno quindi approfondito nel dettaglio le azioni intraprese per la creazione della rete escursionistica dell’Isola che conta mille chilometri di rete sentieristica già realizzata e gestita su un totale di 2.400.000 ettari di territorio di riferimento dell’agenzia che ha preso il posto dell’Ente foreste. I vertici di Forestas hanno mostrato apprezzamento per le ipotizzate previsioni normative che attengono la fruizione in chiave turistica del patrimonio dell’agenzia ed hanno ribadito l’impegno a proseguire con il programma di valorizzazione dell’escursionismo, della mobilità dolce, dei cammini religiosi, del cicloturismo e delle ippovie. Tra i problemi evidenziati si segnalano quelli che attengono la manutenzione e la vigilanza dei sentieri, dove di frequente si registrano danneggiamenti alla segnaletica e alle strutture. «Per realizzare un chilometro di sentiero in sicurezza – ha affermato l’ingegner Saba – sosteniamo un costo medio di mille euro ma altrettanti ne spendiamo per la manutenzione e il ripristino nel triennio».

Sollecitati anche dalle domande dei consiglieri Gianluigi Rubiu (Udc), Piermario Manca (Sdl), Angelo Carta (Psd’Az), Piero Comandini (Pd) e Luigi Crisponi (Riformatori) hanno precisato che l’estensione massima della rete sentieristica in Sardegna può ipotizzarsi in circa 10.000 chilometri ed hanno riaffermato la volontà di operare in sinergia con enti, istituzioni e territori per la valorizzazione dei flussi turistici senza penalizzare l’ambiente.

A seguire il responsabile regionale turismo di Confapi, Martino Di Martino, ha portato all’attenzione della commissione le principali richieste degli albergatori sardi, la prima delle quali attiene il riordino delle classificazioni delle strutture ricettive e la necessità di controlli e verifiche efficaci per combattere il crescente fenomeno dell’abusivismo. «Non siamo contro i B&B e le strutture non alberghiere – ha affermato Di Martino – ma è tempo che siano considerate imprese operanti nel settore turistico con tutto ciò che ne consegue».

Analogo concetto è stato ribadito dal consigliere della Confindustria, Davide Collu, che ha preannunciato la presentazione di un documento congiunto delle quattro associazioni degli albergatori. Collu ha quindi evidenziato il problema dell’alto costo dei trasporti quale elemento condizionante e penalizzante lo sviluppo delle attività economiche nell’Isola ad incominciare da quelle del comparto turistico.

Il presidente di Federcampeggio, Salvatore Sanna, ha posto l’accento sulla carenza di infrastrutture per il turismo attivo e itinerante («Disponiamo di pochi “camper service” e scarseggiano anche i punti sosta») e nel ribadire le penalizzazioni derivanti dal “caro traghetti” ha auspicato il varo di norme atte a «cogliere l’enorme potenziale espresso da questo segmento turistico» considerato che la Sardegna resta «una delle mete con la maggiore capacità di attrazione del turismo all’aria aperta ma che l’indice di ricettività non è corrispondente all’equivalente capacità di attrazione».

Giampaolo Aresu, presidente di Faita Sardegna, l’associazione che tutela gli interessi dei gestori di camping e villaggi turistici, ha salutato con favore la volontà del Consiglio regionale di superare e aggiornare le norme che disciplinano il comparto turistico ed ha ricordato il deficit di competitività delle strutture isolane rispetto alla sempre più agguerrita concorrenza nazionale e internazionale. Anche il rappresentante di Faita ha auspicato interventi efficaci di lotta all’abusivismo e nello specifico, per le norme che riguardano i camping, ha proposto l’innalzamento della limitazione per gli alloggi fissi (dall’attuale 25% al 50% del totale delle aree), sottolineando come il mercato richieda bungalow, case mobili e spazi per caravan e non più piazzuole per il posizionamento delle tende.

Riccardo Cappai ha illustrato ai commissari le proposte di Assoviaggi-Confesercenti, per ciò che attiene le norme per le agenzie di viaggio. Attività – così ha affermato Cappai – che soffrono la concorrenza “impropria” rappresentata dalle sempre più numerose associazioni che, a vario titolo, organizzano viaggi e trasferte. Nell’auspicare maggiori controlli e più stringenti verifiche dei requisiti di legge, il rappresentante di Assoviaggi, ha quindi sinteticamente elencato una serie di modifiche normative che limiterebbero l’abusivismo, tra queste l’obbligo, anche per le associazioni, di stipula delle assicurazioni di viaggio, della presenza dell’accompagnatore turistico, nonché l’individuazione di un numero congruo di associati e la presenza della medesima associazione in almeno tre province.

A nome dell’associazione per l’albergo diffuso è intervenuto l’architetto Pierluigi Mele che ha insistito sulle potenzialità e le peculiarità dell’albergo diffuso in Sardegna a cui, a suo giudizio, deve essere riconosciuto il ruolo e la funzione di tutela delle tipicità isolane. Tra gli aspetti pratici segnalati dal dottor Mele si evidenziano quelli che attengo le difficoltà di accentramento delle utenze, ad incominciare da quelle di acqua e luce, nonché l’esigenza di definire con i Comuni opportuni criteri per la determinazione dei tributi locali sulla base delle peculiarità delle strutture dell’albergo diffuso.        

 

Venerdì 9 gennaio, dalle 9.00 alle 14.00, l’aula 6 e il laboratorio Turing – facoltà di Studi umanistici, Sa Duchessa, piazza d’Armi – ospitano il workshop “Open data e data journalism”. I lavori rientrano nella attività di formazione e aggiornamento curate dal corso di laurea in Scienze della comunicazione (dipartimento di Pedagogia, psicologia e filosofia).

Il work shop – coordinato dalla responsabile del corso di laurea, Elisabetta Gola –  prevede gli interventi di Sandro Usai, Andrea Zedda, Vito Biolchini e Martino di Martino. Al centro dei lavori, “Fonti, basi dati, qualificazione del dato, costruzione dell’infografica, titolo e racconto della notizia”.