25 April, 2024
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Ha chiuso il pomeriggio di ieri a Tourisma Firenze il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Dopo il suo intervento all’Auditorium del Palazzo dei Congressi, il professor Vittorio Sgarbi si è a lungo trattenuto allo stand dei sindaci della Trexenta, per un ragionamento sul territorio isolano presentato al Salone dell’archeologia e del turismo culturale, insieme al presidente dell’Unione dei Comuni della Trexenta e sindaco di Suelli Massimiliano Garau, la prima cittadina di Guasila Paola Casula, il sindaco di Selegas Alessio Piras e l’assessore della Cultura del comune di Senorbì Paola Erriu.
Il maestro Luigi Lai, tra i più importanti suonatori di launeddas in Sardegna, si è esibito con una bellissima versione di “No potho reposare”, mentre a Vittorio Sgarbi sono stati offerti alcuni dolci sardi ed un cannonau della cantina Trexenta di Senorbì, il Corte Auda. 
Vittorio Sgarbi ha sottolineato con i sindaci come sia importante anche questo tipo di turismo culturale: «Esiste un patrimonio materiale e uno immateriale ed è bene valorizzare tutto ciò che si possiede e che caratterizza una regione, nel momento in cui si decide di fare turismo culturale.»

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Dal patrimonio culturale ai beni archeologici, passando per il cibo a km zero, la ricerca scientifica e le migliori forme di ospitalità e gestione dei flussi turistici. Un lungo studio che ha portato alla realizzazione del Sistema Turistico Locale di Suelli – con l’apertura a febbraio della mostra dei reperti archeologici e antropologici – del quale si parlerà sabato 11 gennaio, dalle ore 9.00, alla Biblioteca Comunale del paese, in via Provinciale, durante la conferenza sulle prospettive di sviluppo di questo tipo di sistema turistico. Oltre ai soggetti isolani e nazionali coinvolti, c’è anche l’Università di Budapest e l’Hungarian Natural History Museum, il museo ungherese di storia naturale di Budapest, risalente al 1802, che ospita le più grandi collezioni di storia naturale dell’Ungheria e della regione, a prestare massima attenzione al modello di sviluppo turistico proposto da Suelli.
«L’Ungheria è stata coinvolta nel progetto – ha detto il sindaco
Massimiliano Garauin virtù di un accordo di studio congiunto di antropologia tra Comune, Soprintendenza e Cnr, specie sulla parte di ricerca che riguarda i reperti ossei della tomba campaniforme di Pranu Siara.»

La geografia del sistema turistico locale di Suelli. Obiettivo è custodire, valorizzare e promuovere, l’identità dei luoghi: partendo dal neolitico con la necropoli di Pranu Siara, si passa per la valle dei nuraghi da PISCU e siprosegue con la necropoli di Ruin’e figu e infine, attraverso un suggestivo excursus nel primo secolo dell’anno mille quando Suelli divenne sede di diocesi con San Giorgio Vescovo di Suelli, e mantenne quel titolo per quasi cinquecento anni. E ancora, sono inclusi il Parco dei Santi Cosma e Damiano – con la chiesa edificata su un sito archeologico di grande rilievo – nella vecchia regione di “CIXI”, che insieme rappresentano la testimonianza di cinquemila anni di storia. «A questi “gioielli” identitari e culturali – ha precisato il sindaco di Suelli è affiancato il Museo, per la tutela e la valorizzazione dei reperti archeologici, oggetti di arte sacra, e altro. E ancora un Ufficio Turistico capace di comunicare e veicolare le corrette informazioni alle visite. Ci sarà – a corredo di tutta l’offerta – un ampio e innovativo Mercato delle Produzioni agricole che regalerà ai visitatori l’esperienza degli antichi sapori della nostra terra, attraverso degustazioni e vendita diretta dei prodotti a km zero.»

Il Museo. Sarà dotato di nuove vetrine espositive e un arredamento più moderno, ci saranno dispositivi informativi, pannelli e diffusione di immagini 3D. Previsti per i ragazzi e le scolaresche in visita guidata i laboratori sensoriali per cimentarsi nelle fasi di scavo, catalogazione e allestimento. «Un gioco – ha sottolineato il primo cittadino Massimiliano Garau – propedeutico all’apprendimento e all’accrescimento di sensibilità e responsabilità verso i beni archeologici da parte delle giovani e future generazioni, alle quali affidiamo questa importante eredità.»

La mostra. Verrà allestita all’interno di un edificio comunale nella via principale di Suelli. «
Si è partiti da queste considerazioni preliminari per arrivare all’idea di un progetto di valorizzazione turistica multisettoriale – ha proseguito e spiegato Massimiliano Garau – che comprenda l’aspetto archeologico, quello delle produzioni agricole, artigianale e artistico, quello ambientale e religioso.
Questa proposta costituisce l’ossatura di un primo Sistema Turistico di Suelli, capace di coordinarsi e offrire servizi di altissimo livello che soddisferanno una sempre più importante e consapevole domanda dell’economia locale.»

Finalità del progetto. Con la valorizzazione del nuraghe Piscu, dell’area di Pranu Siara, la gestione dell’area Parco Santi Cosma e Damiano in Loc. Cixi, la realizzazione e gestione di una mostra archeologica composta da reperti provenienti dal territorio di Suelli e oggetti e materiali di proprietà della Diocesi e della Chiesa di Suelli, ancora l’avvio dell’Ufficio Turistico in Piazza Garibaldi, il Mercato delle Produzioni agricole “Il Granaio di Roma” con una offerta di degustazione e vendita di cibo a km0, si vuole coinvolgere l’intera popolazione isolana – e non solo – nella conoscenza del patrimonio culturale e rafforzare i legami delle nuove generazioni con la storia del loro territorio. «La realizzazione di questo progetto – ha concluso il sindaco di Suelli – porterà un sicuro interesse verso il territorio di Suelli contribuendo a incrementare lo sviluppo economico del territorio.»

Partner e soggetti istituzionali coinvolti. Comune di Suelli, Soprintendenza ABAP Cagliari, Consiglio Nazionale delle Ricerche Regione autonoma della Sardegna, Università di Budapest, Hungarian Natural History Museum, Unione Comuni della Trexenta, Soc. Coop. Diamante, A.T. Proloco Suelli.

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Una passeggiata nel tempo, oltre che nei sapori, sarà ciò che attende i visitatori il primo dicembre a Suelli per Saboris Antigus. Ben 5mila anni di storia e Cultura passando da San Giorgio al sito di Pranu Siara e nuraghe Piscu. Visite guidate, la Santa Messa officiata in Cattedrale, laboratori artigiani e cinque palchi per cinque artisti sardi. Degustazione delle zuppe di leguminose locali.

«Nelle suggestive stradine del centro storico – ha raccontato il sindaco Massimiliano Garau – si potranno gustare i piatti della cucina suellese, gioire dei profumi dell’inverno, ammirare le antiche usanze e i costumi, udire le musiche e respirare la magia del Natale di un autentico borgo in festa. I monumenti, le opere d’arte, le chiese e l’antico santuario di San Giorgio Vescovo di Suelli, vi racconteranno con fierezza di un luogo eletto a simbolo di fede.»

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“Sa die de is saboris antigus in is bias de su trigu”, meglio conosciuta come Saboris Antigus, arriva alla sua settima edizione e porta in squadra un altro Comune, ovvero Serri, che si unisce al gruppo storico e consolidato, arrivando così a un totale di sette Amministrazioni: Gergei, Nurri, Suelli, Selegas, Siurgus Donigala, Serri e Guasila.

Inaugura l’edizione 2019 Gergei, con partenza e apertura del programma della manifestazione il 3 novembre, segue Selegas il 10 novembre, Siurgus il 17, Serri il 24, Suelli il primo dicembre, Guasila per l’Immacolata l’8 dicembre, e chiude Nurri il 22 dicembre.

Non solo evento enogastronomico, ma anche culturale.
E da qui la scelta di aprire le antiche dimore e le chiese ai visitatori e ai turisti, di rendere visitabili i siti archeologici, mentre ad animare i centri storici ci penseranno artigiani e hobbisti con dimostrazioni pratiche del loro lavoro e l’esposizione e la vendita delle loro creazioni.

L’evento enogastronomico è il cuore della manifestazione e ha l’obiettivo di promuovere i prodotti tipici e le eccellenze locali, oltre a far conoscere le piccole realtà presenti nei nostri paesi: il lavoro degli agricoltori, per esempio, che con grande impegno e maestria coltivano la terra con le tecniche tradizionali e producono prodotti genuini, che permettono di mettere sulle nostre tavole piatti dal gusto antico. Ogni Comune attraverso le degustazioni cercherà di presentare e valorizzare i propri piatti tipici e le produzioni locali. Ricordiamo che anche grazie a manifestazioni come questa le realtà del nostro territorio si stanno affermando a livello nazionale e internazionale, facendo conoscere i nostri paesi nel mondo.

Le giornate delle manifestazioni saranno allietate da musica, balli e intrattenimento per adulti e ragazzi. Per chiudere ogni serata ci sarà il concerto di vari artisti di spicco del panorama musicale isolano.

La manifestazione è stata illustrata questa mattina durante una conferenza stampa nella sala al sesto piano dell’assessorato regionale del Turismo a Cagliari, viale Trieste 105. Presenti i sette sindaci dei Comuni promotori della manifestazione.

SERRI. Il nuovo arrivato, il sindaco del comune di Serri Samuele Gaviano, ha commentato di essere molto soddisfatto di prendere parte a Saboris antugus e «di essere stato accolto dagli altri Comuni come in una grande famiglia». Il primo cittadino ha inoltre aggiunto che: «Potremmo così contribuire a valorizzare e promuovere uno straordinario angolo di Sardegna, tra Sarcidano e Trexenta, ricco di bellezze archeologiche, ambientali e gastronomiche. Apriamo le porte del nostro paese, is pratzas e is domus nel centro storico dove si possono ancora ammirare le donne che preparano il pane in casa, gli antichi mestieri e le attività agro pastorali che regolano l’economia locale. Sarà possibile visitare il Santuario nuragico di Santa Vittoria, gli scavi nel recinto delle feste aperti al pubblico, e poi ancora gli edifici storici, le chiese, l’antica arte dei muretti a secco e tanto ancora. Sarà una bella festa di comunità e di territorio, occasione per far conoscere il patrimonio identitario, antiche ricette e tradizioni, i saperi e i sapori del passato».

SELEGAS. «Storia, tradizioni, saperi e sapori di una volta ci accompagneranno durante tutta la giornata di domenica 10 novembre per le vie di Selegas. All’interno del centro storico gli antichi mestieri e i prodotti locali esposti da centinaia di stand – ha dichiarato il primo cittadino Alessio Piras – daranno vita alla manifestazione. Sarà possibile assistere e partecipare ai vari laboratori della lavorazione della pasta fresca dei dolci tipici seleghesi, lavorazione del pane, del formaggio e della ricotta. Il tutto allietato dalle musiche degli strumenti tipici sardi. Un percorso che ci riporterà nel passato facendoci riappropriare delle antiche tradizioni, con uno sguardo, il nostro, sempre al futuro perché certi dell’importanza e del potenziale di questa manifestazione come ricaduta economica e turistica per il comune di Selegas per il nostro territorio e per tutta la Sardegna. Da non perdere, appuntamento alle ore 16 a “Sa Ziminera”, il taglio della torta da record di Saboris Antigus e, alle ore 18.00, il concerto dei Tazenda.»

NURRI. «Con Saboris Antigus, ormai alla settima edizione – ha commentato il sindaco Antonello Atzenisi consolida e fortifica un rapporto tra due territori limitrofi. Una grande occasione per far conoscere i nostri paesi all’esterno, mediante la promozione di eventi turistici e culturali, artistici ed enogastronomici.»

GERGEI. «L’evento è una ottima vetrina – ha detto il sindaco del paese Rossano Zeddaper far conoscere il nostro paese dal punto di vista culturale e architettonico con la possibilità di visitare le numerose chiese, prima fra tutte la Parrocchiale di San Vito Martire, e le antiche Domus che per l’occasione aprono ai visitatori i loro portoni e ripropongono al loro interno dimostrazioni delle lavorazioni artigianali, e l’esposizione dei piatti tipici. Antichi mestieri ormai perduti e vecchi sapori che fanno rivivere i ricordi degli anziani, e accendono in più la curiosità dei ragazzi. Sarà possibile passeggiare tra le vie del centro storico, assistere all’antico rito de “sa mullidura” e fare colazione con il latte appena munto, scoprire come si realizza in modo artigianale l’acquavite.»

SIURGUS DONIGALA. «Il tema centrale scelto per il nostro Saboris Antigus di quest’anno – ha detto Antonello Perra, primo cittadino del paese – è quello di rivivere una giornata della vita quotidiana di alcuni secoli fa. Nel mese di novembre, dove era forte il ricordo dei defunti che si esprimeva nel modo di vestire, nel cucinare e nell’essere di animo gentile. Usanze come “is animeddas” per i bambini o sa “mandada” al vicino di casa che, ricambiava con le poche cose disponibili (dolcetti de tottus is santus”, fichi secchi e melagrane), ci riportano a un tempo passato. Proprio questo sarà quello che si potrà percepire il giorno di Saboris a Siurgus Donigala, mentre si passeggia dalla Casa del Conte alla Casa del pane. A questo si aggiungeranno tutte le altre manifestazioni che ci ricordano che siamo un paese incline al divertimento, ma nel segno delle tradizioni.»

SUELLI. «Nelle suggestive stradine del centro storico – ha raccontato il sindaco Massimiliano Garau – si potranno gustare i piatti della cucina suellese, gioire dei profumi dell’inverno, ammirare le antiche usanze e i costumi, udire le musiche e respirare la magia del Natale di un autentico borgo in festa. I monumenti, le opere d’arte, le chiese e l’antico santuario di San Giorgio Vescovo di Suelli, vi racconteranno con fierezza di un luogo eletto a simbolo di fede.»

GUASILA. «L’obiettivo di Saboris Antigus a Guasila è quello di far rivivere una giornata all’insegna della tradizione e della riscoperta dell’identità collettiva – ha detto Paola Casula, sindaca di Guasila -. Quest’ultima credo sia il punto focale di tutta la manifestazione in quanto permette anche alle nuove generazioni di avere la consapevolezza della propria storia, delle proprie tradizioni, riuscendo così a preservarne il valore. Partendo da questo, si può accettare la sfida che viene posta davanti loro per il futuro. Quello che cerchiamo per il futuro, sono convinta, è la nostra stessa comunità a offrircelo.»

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La cultura della solidarietà entra nelle scuole superiori di tutta l’isola grazie al concorso di Sardegna Solidale “Give Me Five” e si rende visibile con le ceramiche artistiche collocate nei maggiori comuni dell’isola per celebrare i vent’anni del Centro di servizio per il volontariato isolano. Appuntamento venerdì 10 maggio a Terralba con la manifestazione che vedrà protagonisti centinaia di giovani provenienti da tutta l’isola, e domenica 12 a Senorbì, dove nel pomeriggio in piazza Italia verrà lanciato il messaggio “Non è più tempo di navigatori solitari – Cambia rotta. Scegli di essere un volontario!”. L’iniziativa è inserita nel corso della prima Festa delle Associazioni del territorio, durante la quale verrà presentato inoltre il Vademecum delle associazioni.

Venerdì 10 a Terralba l’appuntamento è a partire dalle 10.30 presso l’Aula Magna dell’Istituto De Castro, in via Rio Mogoro. Realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna, il concorso “Give Me Five” vuole promuovere la cultura della solidarietà e far conoscere la realtà delle associazioni presente nell’isola agli studenti delle scuole superiori, a partire dalla loro personale percezione del volontariato e della solidarietà.

I lavori pervenuti ed esaminati da una commissione di esperti (composta da Mena Chironi, Giuseppe Cosseddu, Marco De Mara ed Isa Saba) sono stati 62. Insieme agli studenti, all’iniziativa parteciperanno anche il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, il dirigente scolastico dell’istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca e la commissione giudicatrice.

Nel corso dell’iniziativa non mancheranno momenti di spettacolo, con l’esibizione dell’illusionista e prestigiatore Alfredo Barrago e degli allievi della Scuola Civica di Musica “Alessandra Saba”.

Domenica 12 l’appuntamento è invece a Senorbì dove alle 16.30 in piazza Italia verrà collocata una ceramica artistica per celebrare i vent’anni di Sardegna Solidale e mandare un messaggio di impegno. “Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è infatti il testo che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini. Dopo Lanusei e Orosei, quello di Senorbì è il terzo di quaranta comuni che hanno aderito all’iniziativa e nei quali la ceramica verrà collocata.

Insieme agli studenti e ai volontari del territorio, all’iniziativa prenderanno parte il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il sindaco di Senorbì Alessandro Pireddu, il parroco del paese don Nicola Ruggeri ed il referente del Sa. Sol Point 33 di Senorbì Gian Luigi Boi. Saranno presenti inoltre il presidente dell’Unione dei comuni della Trexenta e sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il sindaco di Guasila Paola Casula, il sindaco di Barrali Fausto Piga, e il presidente del Gal S.G.T. Sarrabus Gerrei Trexenta Antonino Arba.

L’iniziativa rientrerà nell’ambito della Prima Festa delle Associazioni, durante la quale verrà inoltre presentato il Vademecum delle associazioni del territorio.

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Giovedì 13 dicembre fa tappa a Suelli e a Sassari la carovana di LiberaIdee, la manifestazione dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione.

Nel paese della Trexenta l’appuntamento è alle 11.30 nella Biblioteca comunale di via Gramsci per il dibattito dal tema “Correte, ragazzi, e sentitevi vivi: l’impegno per la giustizia sociale” e a cui partecipano i ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Suelli ed una rappresentanza della scuola secondaria di primo grado di Mandas. Interverranno il sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il parroco del paese Michele Piras, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Mezzacapo di Senorbì Rosario Manganello, ed il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

“Presidiare la democrazia nelle comunità: gli attentati agli amministratori pubblici sono attentati alla democrazia” è invece il tema del dibattito in programma a partire dalle 16.00, nella sala dell’Hotel Vittorio Emanuele di Sassari (Corso Vittorio Emanuele II 100/102), e a cui parteciperanno il sindaco Nicola Sanna, l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, il prefetto Giuseppe Marani, lo studioso Daniele Pulino (del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari), insieme al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, al dirigente scolastico dell’Istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca, e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

A Cagliari invece sarà allestita da giovedì fino a sabato presso la sede dell’Istituto superiore Marconi in via Pisano la mostra “Falcone e Borsellino, 26 anni dopo”. La mostra è visitabile dalle 9.00 alle 13.00 ed organizzata da Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Le scolaresche possono prenotarsi al Numero Verde di Sardegna Solidale 800-150440.

 

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Una settimana di incontri, dibattiti, proiezioni e approfondimenti per rilanciare l’impegno antimafia in Sardegna. Da lunedì 10 a domenica 16 dicembre, fa tappa nell’isola la carovana di LiberaIdee, il laboratorio dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione. In Sardegna gli appuntamenti si terranno a Cagliari, Sassari, Ozieri, Iglesias, Alghero, Tempio, Mogoro, Guspini, Senorbì, Gergei e Suelli.

Nel corso dell’iniziativa verrà anche presentato il recente Rapporto LiberaIdee che, attraverso questionari e interviste mirate ha fotografato la percezione che gli italiani hanno della mafia e della corruzione, mentre alcuni incontri verranno dedicati al tema dei beni confiscati, della povertà in Sardegna e degli attentati agli amministratori locali. Sabato 16 inoltre centinaia di giovani saranno protagonisti della manifestazione di avvio del progetto Scuola & Volontariato.

«Nel Report LiberaIdee l’identikit del campione sardo ha delle atipicità rispetto a quello nazionale – spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru -. Si scopre che da noi un giovane su quattro non è interessato alla politica o ne è disgustato. Due giovani su quattro invece non vivono esperienze associative di alcun tipo, mentre due su tre ‘fanno antimafia’ continuativamente o sporadicamente. La metà degli intervistati ritiene infine che la presenza della mafia nel suo territorio sia marginale e il 75 per cento ritiene che la mafia sia ormai un fenomeno globale». Secondo Giampiero Farru «si tratta di una fotografia che interroga, interpella e reclama la conoscenza del territorio e la sua realtà sociale, educativa, economica e politica. Per questo il viaggio di LiberaIdee vuole aiutare ad entrare in questi meccanismi per scatenare proposte, iniziative, mobilitazione e partecipazione».  

Il programma, organizzato da Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, si aprirà lunedì 10 dicembre a Cagliari con l’inaugurazione presso l’Istituto Buccari-Marconi (in viale Colombo 60) della mostra “Falcone e Borsellino, 26 anni dopo”. La mostra sarà visitabile fino a mercoledì 12 dalle 9.00 alle 13.00, mentre da giovedì 13 a sabato 15 sarà allestita presso la sede del Marconi in via Pisano. Le scolaresche possono prenotarsi al Numero Verde di Sardegna Solidale 800-150440.

Nel pomeriggio l’appuntamento invece è per le 15.30 dove, nell’Aula Maria Lai della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche in via Nicolodi 102, verrà presentato il Rapporto LiberaIdee sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione. Al dibattito parteciperanno il prorettore dell’Università di Cagliari Pietro Ciarlo, il presidente della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche Stefano Usai, la prefetta di Cagliari Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo, il sindaco Massimo Zedda, il magistrato della Procura di Cagliari Guido Pani, insieme a Tatiana Giannone di Libera e Giampiero Farru di Libera Sardegna.

 “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società” è invece il titolo della ricerca, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata martedì 11 dicembre a partire dalle 16 presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice a Cagliari. Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

Tre gli appuntamenti in programma mercoledì 12, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece. a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia. 

La carovana di LiberaIdee giovedì 13 fa tappa a Suelli e a Sassari. Nel paese della Trexenta l’appuntamento è alle 11.30, nella Biblioteca comunale di via Gramsci per il dibattito dal tema “Correte, ragazzi, e sentitevi vivi: l’impegno per la giustizia sociale” e a cui partecipano i ragazzi della scuola Secondaria di primo grado di Suelli e una rappresentanza della scuola secondaria di primo grado di Mandas. Interverranno il sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il parroco del paese Michele Piras, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Mezzacapo di Senorbì Rosario Manganello, e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

“Presidiare la democrazia nelle comunità: gli attentati agli amministratori pubblici sono attentati alla democrazia” è invece il tema del dibattito in programma a partire dalle 16.00, nella sala dell’Hotel Vittorio Emanuele di Sassari (Corso Vittorio Emanuele II 100/102), a cui parteciperanno il sindaco Nicola Sanna, l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, il prefetto Giuseppe Marani, lo studioso Daniele Pulino (del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari), insieme al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, al dirigente scolastico dell’Istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca, e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

 

Quale futuro per i beni confiscati alle mafie e alla criminalità? La questione oggi è al centro del dibattito politico e verrà affrontata a Ozieri venerdì 14 dicembre nel corso del dibattito “Beni confiscati: uso sociale o vendita?”. Si inizia alle 16.30nella sede della Caritas diocesana. All’incontro, a cui è stato invitato anche il senatore Christian Solinas (vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia), parteciperanno il sindaco di Ozieri Marco Murgia, il vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, Tonino Becciu del presidio Libera di Ozieri “Don Pino Puglisi”, e Giovanna Pani del Sa. Sol. Point n. 18 di Ozieri.

 

Sarà invece una grande festa quella in programma sabato 15 a Gergei. Presso il bene confiscato di Su Piroi si ritroveranno infatti centinaia di studenti provenienti da tutta l’Isola per la manifestazione “Cambia rotta. Una scuola che accoglie, che dialoga e che integra”, momento di avvio del progetto Scuola & Volontariato. Appuntamento a partire dalle 10 con le testimonianze delle studentesse e degli studenti coinvolti, in una iniziativa che vedrà anche gli interventi di Pino Tilocca di Libera Memoria, del vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai, del presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, e del referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

 

La settimana sarda di LiberaIdee si chiuderà domenica 16 dicembre con il Libera Day, con i banchetti di promozione e di tesseramento a Libera allestiti nei principali centri dell’isola, e con l’iniziativa “Nel cammino minerario di Santa Barbara a piedi, a cavallo, in bicicletta…”, in programma dalle 10 a Iglesias.