16 December, 2025
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I coordinamenti di Cagliari di Campo Progressista, Centro Democratico, Italia in Comune, Possibile, Noi, la Sardegna con Massimo Zedda, Futuro Comune con Massimo Zedda, Demos – Democrazia Solidale, Associazione Nelson Mandela, Radicali Italiani e Verdi, hanno proposto e sostengono la candidatura di Francesca Ghirra alle primarie della coalizione democratica e progressista del 5 maggio, e successivamente la corsa all’elezione di sindaco di Cagliari, perché da cittadine e cittadiniprima e da esponenti politici poi ne abbiamo potuto apprezzare il lavoro al servizio della città.

«Francesca Ghirra rappresenta a pieno titolo i valori in cui tutti noi ci riconosciamo: impegno, lealtà, coraggio, capacità politica, conoscenza della macchina amministrativa, onestà, visione, capacità di ascolto e di sintesi, capacità decisionale, carattere e forza – scrivono in una nota -. Qualità pienamente dimostrate nel suo lavoro da consigliere e assessore della Giunta di Massimo Zedda, indispensabili perché il buon lavoro svolto dal centrosinistra alla guida della città possa proseguire. Amiamo Cagliari, la viviamo ogni giorno e ne conosciamo difficoltà e potenzialità: per questo vogliamo Francesca Ghirra Sindaco.»

 

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E’ stato costituito in Consiglio regionale il gruppo consiliare dei ”Progressisti”. Ne fanno parte Laura Caddeo, Maria Laura Orrù, Francesco Agus, Gianfranco Satta, Franco Stara, Antonio Piu, Diego Loi, e Massimo Zedda, che svolgerà in Consiglio un ruolo di coordinamento tra i gruppi di centrosinistra.

Il nuovo gruppo consiliare, uno tra quelli con il maggior numero di componenti in Consiglio, con Lega e PD, riunisce le esperienze degli eletti nelle liste di Campo Progressista Sardegna e delle liste civiche Noi la Sardegna, Futuro Comune e Sardegna in Comune che hanno partecipato alle regionali a sostegno della candidatura a presidente di Massimo Zedda.

E’ stato eletto all’unanimità capogruppo l’on. Francesco Agus, consigliere rieletto nel collegio di Cagliari, già presidente della I Commissione “Autonomia” nella XV legislatura.

«Il gruppo non nasce per ragioni “tecniche” – ha dichiarato l’on Francesco Agus al termine della riunione di Gruppo – visto che come è noto il regolamento consiliare favorisce la frammentazione, quanto per motivazioni politiche: da più parti, da anni, arrivano richieste affinché si lavori per grandi progetti unitari e propositivi e non alla formazione di piccole riserve in perenne conflitto interno.»

«Il gruppo dei “Progressisti” – aggiunge il neocapogruppo – nasce con questo spirito e con l’ambizioso obiettivo di contribuire al progetto di costruzione di una nuova coalizione di centrosinistra tanto in Sardegna e nelle sue realtà locali, quanto nel resto del Paese.»

Durante la prima riunione è stata completata anche la composizione dell’ufficio di presidenza del gruppo: il vicecapogruppo sarà l’on. Diego Loi mentre le funzioni di segretario saranno espletate dall’on. Maria Laura Orrù.

 

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«Dopo anni di battaglie la recente sentenza della Corte Costituzionale ha riconosciuto a 29 Comuni della Sardegna la piena legittimità della gestione autonoma del servizio idrico, una decisione importantissima che apre altri scenari anche a livello regionale.»

Lo ha dichiarato il consigliere di Sardegna 20/20 Domenico Gallus, anche nella sua veste di presidente del Consorzio Gasi di cui fanno parte i Comuni “autonomi”, aggiungendo che «il prossimo appuntamento sarà quello di lunedì prossimo ad Oristano con le elezioni per il rinnovo dell’Egas. All’interno dell’ente di governo delle risorse idriche, contiamo di far sentire la nostra voce, quella dei Comuni che in questi anni hanno assicurato ai cittadini un servizio di migliore qualità, risposte immediate ed un risparmio in bolletta, rispetto alle tariffe di Abbanoa, che va dal 50% (90 euro circa all’anno per una famiglia di 4 persone) a quasi il 70%».

La sentenza della Corte Costituzionale, ha poi osservato il direttore del Gasi Giovanni Ruggeri che ha seguito la lunga vicenda giudiziaria, «è particolarmente significativa in alcuni passaggi: dalle gestioni autonome comunali con certi requisiti alla competenza sul demanio idrico che la Sardegna non mai esercitato in modo completo a differenza di altre Regioni». In prospettiva inoltre, ha continuato, «andiamo incontro a cambiamenti strutturali, perché la Regione dovrà scendere dal 49 al 20% nel capitale di Abbanoa e nel 2025 scadrà il contratto fra l’Egas e la stessa Abbanoa».

Per il consigliere Diego Loi, sindaco di Santu Lussurgiu eletto nelle liste di “Noi con Massimo Zedda”, il pieno riconoscimento giuridico delle gestioni autonome, «deve spingere il Gasi a strutturarsi in modo più solido, assicurando servizi in rete a tutti i Comuni che ne fanno parte; abbiamo cominciato con un appalto unitario sulla depurazione con il Comune di Paulilatino e contiamo di proseguire su questa strada».

All’incontro hanno preso parte anche i sindaci di Modolo Omar Hassan, di Lotzorai Antonello Rubiu e di Nuxis Piero Andrea Deias. Tutti hanno sottolineato positivamente la grande unità di intenti all’interno del Gasi, a prescindere dalle appartenenze politiche e dai ruoli di maggioranza ed opposizione, ed il valore identitario dell’acqua come bene comune profondamente radicato nelle rispettive comunità.

Domenico Gallus.

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Subito dopo l’elezione del presidente del Consiglio regionale, l’avvocato algherese Michele Pais, i consiglieri del centrosinistra si sono riuniti in una conferenza stampa. Al tavolo il presidente del Consiglio regionale uscente, on. Gianfranco Ganau insieme all’ex sindaco di Cagliari on. Massimo Zedda e al consigliere regionale Francesco Agus.

Gianfranco Ganau ha dichiarato: «Siamo davanti a un governo a trazione leghista ma siamo pronti a collaborare nell’interesse comune e a segnalare tutto quello che non andrà bene. Mi sembrano però evidenti i ritardi con cui nasce l’esecutivo e con cui in generale stanno procedendo i lavori della maggioranza Solinas».

Per l’ex candidato presidente Massimo Zedda «Christian Solinas sta dando a intendere di essere sotto scacco e questa non è una bella pagina. In campagna elettorale ci eravamo tutti impegnati a garantire parità negli esecutivi e mi aspetto ora che Christian Solinas mantenga la parola e nomini sei assessori donne, a dispetto di quanto si legge sui giornali circa la composizione finale del suo esecutivo. Il presidente della Giunta ha ancora tempo per non rinnegare la sua firma. In ogni caso pare evidente che, se questi sono i ritmi, su molte materie saremo noi dell’opposizione a fare la proposta politica».

Per Francesco Agus, al secondo mandato con Campo progressista, «il centrodestra leghista procede con il metodo di Achille Lauro, prima  un pezzo di giunta e dopo l’elezione del presidente del Consiglio un altro pezzo di giunta. Peraltro, rendendo riconoscibili i voti, come è stato chiaramente nell’elezione dell’avvocato Michele Pais».

Una piccola nota polemica da parte dell’ex presidente Gianfranco Ganau: «Ho consegnato al mio successore la spilla della Sardegna, l’ha presa ma non l’ha sostituita con il simbolo della Lega che porta sulla giacca. Spero che tutto questo sia avvenuto soltanto per fretta».

Il centrosinistra nelle prossime ore comunicherà l’articolazione in gruppi consiliari e la sua rappresentanza nell’Ufficio di presidenza.

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Al termine della seduta d’insediamento del Consiglio regionale, i consiglieri della coalizione di centrosinistra hanno tenuto una conferenza stampa, nel corso della quale hanno attaccato pesantemente la maggioranza di centrodestra.

«Dopo una campagna elettorale piena di annunci e propaganda, il centrodestra presenta una Giunta dimezzata che non rispetta nemmeno la rappresentanza di genere: esattamente il contrario di ciò che serve alla Sardegna – ha detto Massimo Zedda – avevamo detto fin dall’inizio che questa maggioranza egemonizzata dalla Lega è eterodiretta, espressione di interessi che sono al di fuori della Sardegna e questo rappresenta un pericolo.»

«Il centrodestra ha cominciato malissimo – ha osservato l’ex presidente del Consiglio Gianfranco Ganau – costringendo la Sardegna ad aspettare ancora, e chissà fino a quando, un governo in grado di governare ed un Consiglio in grado di lavorare. Va sottolineata in negativo anche l’incapacità di esprimere un presidente, una falsa partenza che non ha precedenti nella storia autonomistica.»

Per Daniele Cocco «dalla propaganda del tutto e subito si è arrivati ad una battuta d’arresto preoccupante per la Sardegna e per i principali problemi che è chiamata ad affrontare subito, a cominciare dalla vertenza sugli accantonamenti ed i 285 milioni che ci deve lo Stato».

Francesco Agus ha messo in evidenza il contrasto enorme fra le «dichiarazioni di una maggioranza dove tutto doveva sempre filare liscio ed una figuraccia che, probabilmente, non ha precedenti in tutte le Regioni d’Italia». Eugenio Lai, sulla composizione incompleta della Giunta, ha affermato che «o il governatore Solinas è un superuomo che regge cinque assessorati sulle spalle o siamo di fronte, e questa è la verità, ad una furiosa lotta di potere, sulla spalle di una Sardegna che continua a soffrire moltissimo, come dimostrano gli scioperi dei lavoratori Aras ed Aias».

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Massimo Zedda, neo consigliere regionale, s’è congedato stamane da sindaco di Cagliari in una conferenza stampa tenuta a Palazzo Bacaredda.

«Abbiamo consentito ai cagliaritani di andare orgogliosi non solo della loro città dal punto di vista ambientale ma anche delle sfide che hanno portato il capoluogo alla ribalta. Prima sentivo spesso dire: Cagliari è bella, ma…, e a questo veniva aggiunte diverse criticità, mentre ora c’è più consapevolezza delle potenzialità della nostra città – ha detto Massimo Zedda, alla guida del comune di Cagliari negli ultimi otto anni -. Lasciamo un bilancio con il più basso tasso di indebitamento pro-capite tra i comuni italiani. E sono certo che se le altre realtà si fossero comportate come noi, saremmo un punto di forza in Europa perché il debito pubblico che cresce ogni mese si sei miliardi di euro, avrebbe avuto un forte ridimensionamento.»

Inevitabile uno sguardo al recente passato con quanto la sua Giunta è riuscita a costruire in poco meno di un decennio.

«Cosa avremmo voluto fare? Altre mille cose ma ne abbiamo anche fatte tante, pur sapendo che tutto non si poteva risolvere. La città cresce e cambia, quindi non si può mai dire di aver fatto tutto perché ci sono sempre novità quotidiane. Però se guardo indietro non posso non notare che, nel 2011, l’unica zona pedonale di Cagliari era Piazza San Domenico ed era invasa dalle auto. Ora credo che le cose siano cambiate: dal Corso Vittorio Emanuele al Poetto, passando per tutte le attività legate alla corsa per Capitale Europea della Cultura, per il Turismo sostenibile, la mobilità. Abbiamo investito risorse importanti che permetteranno al comune di avere 224 assunzioni e solo chi ha i bilanci in regola può permettersi tutte queste assunzioni.»
Massimo Zedda ha fatto un breve e veloce riepilogo di tutto quanto la sua Amministrazione lascia ai successori.

«Mi auguro che, con l’aiuto di altre istituzioni, possano essere riqualificate zone che, al momento, non lo sono. Ma per farlo serve la collaborazione dei proprietari di queste zone evidenziando il fatto che il tempo non può diventare un elemento che si trasforma in degrado. Oltre trecento milioni sono stati impegnati per progetti che sono in fase di realizzazione, abbiamo investito trenta milioni per risolvere i problemi di dissesto idrogeologico e Pirri, la metro leggera, il Piano Urbano della Mobilità, la creazione di cinquemila nuovi punti di illuminazione pubblica che ci consentono di coprire con i LED il 74% della rete.»

«Errori? Ne avrò fatto tantissimi e altri li avrò commessi senza nemmeno essermene accorto, ma non ho rimpianti. Abbiamo cercato di fare ed eventualmente di correggerli gli errori, a volte in modo cocciuto andando a scontrarci anche con altre istituzioni. Ma il tutto è sempre stato fatto per il bene della città. C’è stata una squadra che mi ha affiancato e per tanti di loro il rapporto non era solo politico ma di amicizia, nato parecchi anni fa. Ho avuto la possibilità di essere sindaco della mia città – ha concluso Massimo Zedda -, la cosa più bella per chi fa politica.»

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L’ufficio elettorale della Corte d’appello ha consegnato in Consiglio regionale questa mattina, poco prima delle 14.00, il plico contenente i nomi degli eletti della XVI legislatura. Ecco l’elenco degli eletti (oltre al presidente della Regione Christian Solinas e a Massimo Zedda), in ordine di preferenze:

Piero Comandini  PD 5.225 preferenze; Giuseppe Meloni PD 5.100, Angelo  Cocciu Forza Italia 4.629, Cesare Moriconi  PD 4.369, Giovanni Chessa Partito Sardo D’azione 4.065, Gianfranco Ganau PD 3.951, Michele Pais Lega Salvini Sardegna 3.686, Antonello Peru Forza Italia 3.638, Nanni Lancioni Partito Sardo d’Azione 3.543, Valter Piscedda PD 3.469, Alessandra Zedda Forza Italia 3.321, Fabio Usai Partito Sardo d’Azione 3.287, Giovanni Satta, Partito Sardo d’Azione 2.930, Andrea Biancareddu Pro Sardinia – Unione di Centro 2.811, Stefano Tunis Sardegna20venti – Tunis 2.790, Piero Maieli Partito Sardo d’Azione 2.775, Desiré Alma Manca Movimento 5 stelle 2.752, Stefano Schirru Partito Sardo d’Azione 2.693, Antonio Piu  Futuro comune con Massimo Zedda 2.621, Giuseppe Talanas Forza Italia 2.522, Salvatore Corrias PD 2.493, Eugenio Lai Liberi e Uguali Sardigna Zedda Presidente 2.460, Pietro Moro Sardegna 20venti – Tunis 2.448, Gianluigi Piano PD 2.424, Paolo Truzzu Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale 2,375, Francesco Agus Campo progressista Sardegna 2,375, Giorgio Oppi Pro Sardinia-Unione di Centro 2.373, Roberto Deriu PD 2,339, Emanuele Cera Forza Italia 2,319, Michele Cossa Riformatori sardi 2,305, Franco Mula Partito Sardo d’Azione 2.269, Pierluigi Saiu Lega Salvini – Sardegna 2.209, Alfonso Marras Riformatori sardi 2.137, Andrea Piras Lega Salvini Sardegna 2.051, Nico Mundula Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale 2.042, Domenico Gallus Sardegna 20venti Tunis 1.973, Daniele Secondo Cocco Liberi e Uguali Sardigna – Zedda Presidente 1.891, Michele Ciusa Movimento 5 stelle 1.709, Giovanni Antonio Satta Riformatori sardi 1.618, Aldo Salaris Riformatori sardi 1.552, Maria Laura Orrù Sardegna in Comune con Massimo Zedda 1.528, Dario Giagoni Lega Salvini Sardegna 1.450, Elena Fancello Movimento 5 stelle 1.443, Ignazio Manca Lega Salvini Sardegna 1.363, Gian Franco Satta Campo Progressista Sardegna 1.349, Gian Filippo Sechi Pro Sardinia – Unione di Centro 1.340, Roberto Franco Michele Li Gioi Movimento 5 stelle 1.277, Francesco Mura Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale 1.272, Annalisa Mele Lega Salvini Sardegna 1118, Carla Cuccu Movimento 5 stelle 1.097, Franco Stara Futuro comune con Massimo Zedda 1.041, Valerio De Giorgi Fortza Paris 972, Michele Ennas Lega Salvini Sardegna 877, Alessandro Solinas Movimento 5 stelle 865, Sara Canu Lega Salvini Sardegna 830, Diego Loi Noi la Sardegna con Massimo Zedda 789, Roberto Caredda Sardegna Civica 694, Laura Caddeo Noi la Sardegna con Massimo Zedda 620.

Il Sulcis Iglesiente, dunque, ha eletto due soli consiglieri regionali, a fronte dei 4 previsti per la circoscrizione di Carbonia Iglesias. Gli eletti sono Fabio Usai della lista del Partito Sardo d’Azione e Michele Ennas della lista Lega Salvini Sardegna. Sono stati eletti altri due candidati di Iglesias, Giorgio Oppi della lista Pro Sardinia – Unione di Centro e Carla Cuccu del Movimento 5 Stelle, entrambi candidati nella circoscrizione di Cagliari.

Il testa a testa tra Gianluigi Rubiu, il più votato della lista Fratelli d’Italia, ed il collega di partito della circoscrizione di Oristano Francesco Mura, si è risolto con l’elezione di quest’ultimo.

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A distanza di oltre due settimane, sono state finalmente completate le operazioni di scrutinio nelle sezioni elettorali ed ora è in corso la verifica negli uffici dei tribunali. Così, finalmente, a giorni dovrebbe avvenire la proclamazione dei 59 consiglieri eletti che comporranno il XVI Consiglio regionale con il presidente neo eletto Christian Solinas. Resta ancora incertezza sull’assegnazione di uno dei tre seggi spettanti alla lista Fratelli d’Italia, per il quale sono in corsa Gianluigi Rubiu, candidato nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, e Francesco Mura, candidato nella circoscrizione di Oristano.

Questi i risultati riferiti ai candidati alla Presidenza della Regione:
Christian Solinas (Centrodestra) 47,81%, 363.946 voti
Massimo Zedda (Centrosinistra) 32,91%, 250.560 voti
Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle) 11,18%, 85.046 voti
Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) 3,34%, 25.478
Mauro Pili (Sardi Liberi) 2,30%, 17.568 voti
Andrea Murgia (Autodeterminatzione) 1,82%, 13.907 voti
Vindice Lecis (Sinistra Sarda) 0,60%, 4.275 voti

Schede bianche 6.880

Schede nulle 810

Schede contenenti errori 15.131

Per quanto riguarda le liste, questi i risultati su 1.805 sezioni:
Centrodestra: 51,76%
Centrosinistra: 30,17%
Movimento 5 stelle: 9,72%
Partito dei Sardi: 3,69%
Sardi Liberi: 2,14%
Autodeterminatzione: 1,91%
Sinistra Sarda: 0,60%
Voti percentuali dei partiti
Pd: 13,48%
Lega: 11,34%
Psd’Az: 9,89%
FI: 8,07%
Riformatori: 5,02%
FdI: 4,73%
Sardegna Venti20: 4,13%
LeU: 3,81%
Pro Sardinia-UdC: 3,68%
Campo Progressista: 3,17%
Noi, la Sardegna: 2,81%
Futuro Comune: 2,63%
Sardegna in Comune: 2,47%
Cristiano popolari e socialisti: 1,35%
Sardegna civica: 1,64%
Fortza Paris: 1,63%
Uds: 1,10%
Energie per l’Italia – Sardegna: 0,49%
Progetto comunista per la Sardegna: 0.43%

I dati pubblicati, in fase di aggiornamento, si riferiscono alle comunicazioni pervenute dai Comuni e non sono ufficiali.
L’ufficializzazione dei risultati rientra nella competenza degli Uffici centrali circoscrizionali dei tribunali e dell’Ufficio centrale regionale che attualmente stanno svolgendo le verifiche e gli accertamenti di loro competenza previsti dalle leggi regionali in materia elettorale.

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Ora è ufficiale: il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, eletto consigliere regionale da candidato alla presidenza della coalizione “Progressisti di Sardegna” alle elezioni dello scorso 24 febbraio, ha protocollato le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino e farà il capo dell’opposizione di centrosinistra nell’Aula di via Roma.

«La scelta di dimettersi prima della proclamazione degli eletti in Consiglio regionale – si legge nella nota pubblicata sul sito internet del comune di Cagliari – è legata anche al fatto di permettere “alle cittadine e ai cittadini di scegliere, nel più breve tempo possibile e democraticamente, chi guiderà la nostra città”.»

Nella lettera di dimissioni, indirizzata al comune di Cagliari, al presidente del Consiglio comunale, al segretario generale ed alla Giunta, Massimo Zedda ringrazia «di cuore tutte le persone che hanno lavorato per la crescita della nostra città».
Considerato che ora il Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti locali prevede 20 giorni di tempo, durante o al termine dei quali il sindaco dimissionario potrà confermare o ritirare la decisione presa oggi, il 31 marzo ci saranno ancora i tempi tecnici (55 giorni per la convocazione dei comizi elettorali) necessari per poter fissare la data delle nuove elezioni per il 26 maggio, quando quasi certamente verranno fissate le elezioni Amministrative, considerato che per lo stesso giorno sono state già fissate le elezioni Europee.
Con le dimissioni odierne di Massimo Zedda, tramontano definitivamente le altre due ipotesi ventilate alla vigilia: la nomina di un commissario da parte della Giunta regionale o il passaggio della delega al vicesindaco Luisanna Marras, per circa un anno, fino alla tornata elettorale della Primavera 2020.
Massimo Zedda, 43 anni, venne eletto una prima volta consigliere regionale nel 2009, all’età di 33 anni, quando si candidò nella lista “La Sinistra”, risultando eletto con 947 preferenze. Dopo soli due anni rinunciò al seggio nell’Aula di via Roma per candidarsi a sindaco di Cagliari, accettando la sfida delle primarie, nelle quali, indicato da un piccolo partito, SEL, superò clamorosamente uno dei big del PD, il senatore Antonello Cabras. E venne poi eletto sindaco di Cagliari, risultando il più votato al primo turno con il 45,15% dei voti ed eletto al ballottaggio con il candidato della coalizione di centrodestra Massimo Fantola, con il 59,43% dei voti. Cinque anni dopo è stato rieletto al primo turno con il 50,86% dei voti.

Otto anni dopo, a meno di due anni e mezzo dalla conclusione della seconda consiliatura, dunque, ha deciso di fare il percorso inverso, prima per affrontare la corsa verso la carica di governatore della Sardegna ed ora, essendo giunto secondo alle spalle del neoeletto governatore Christian Solinas, per guidare l’opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale.

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Sono state completate le operazioni di scrutinio nelle sezioni ed ora i dati ufficiali relativi alle elezioni regionali sono alla verifica degli uffici centrali circoscrizionali presso i tribunali.

I risultati dei candidati alla Presidenza della Regione:
Christian Solinas (Centrodestra) 47,81%, 363.946 voti
Massimo Zedda (Centrosinistra) 32,91%,
250.560 voti
Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle)
11,18%, 85.046 voti

Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) 3,34%, 25.478

Mauro Pili (Sardi Liberi) 2,30%, 17.568 voti

Andrea Murgia (Autodeterminatzione) 1,82%, 13.907 voti
Vindice Lecis (Sinistra Sarda)
0,60%, 4.275 voti

– Schede bianche 6.880
– Schede nulle 810
– Schede contenenti errori 15.131

I risultati delle liste su 1.805 sezioni:
Centrodestra: 51,76%
Centrosinistra: 30,17%
Movimento 5 stelle: 9,72%
Partito dei Sardi: 3,69%
Sardi Liberi: 2,14%
Autodeterminatzione: 1,91%
Sinistra Sarda: 0,60%

Voti percentuali dei partiti
Pd: 13,48%
Lega: 11,34%
Psd’Az: 9,89%
FI: 8,07%
Riformatori: 5,02%
FdI: 4,73%
Sardegna20Venti: 4,13%
LeU: 3,81%
Pro Sardinia-UdC: 3,68%
Campo Progressista: 3,17%
Noi, la Sardegna: 2,81%
Futuro Comune: 2,63%
Sardegna in Comune: 2,47%
Cristiano popolari e socialisti: 1,35%
Sardegna civica: 1,64%
Fortza Paris: 1,63%
Uds: 1,10%
Energie per l’Italia – Sardegna: 0,49%

Progetto comunista per la Sardegna: 0.43%