25 April, 2024
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Mario Faticoni ha tagliato il traguardo degli ottant’anni. E a uno dei padri, e maestri, del teatro moderno e contemporaneo in Sardegna, attore, regista, autore, giornalista e scrittore, Il Crogiuolo, sua creatura, oggi diretta da Rita Atzeri, dedica una rassegna, GLI OTTANT’ANNI DI MARIO FATICONI, appunto, allo spazio Fucina Teatro della Vetreria di Pirri. Tre gli appuntamenti in programma, fra il 13 e il 28 ottobre, una mostra e due spettacoli. «Lo spirito con cui rispondo alla festa per i miei ottant’anni – spiega Mario Faticoni – per un terzo è memoria seria, “Tragoidia”, lo spettacolo più sentito, e per due terzi gioco, disegno di bambino e canto, in ossequio alla natura di monello». 

E venerdì 13 ottobre, alle 19.00, si inaugura SE QUEL GUERRIER IO FOSSI – Segni Sogni di Mariolino, titolo – ispirato dal recitativo che precede la romanza “Celeste Aida”, intonata da Radamès nella celebre opera di Verdi (il canto lirico, altra passione di Mariolino) – della mostra a cura dall’Associazione Hibrys – Centro internazionale del fumetto, diretto da Bepi Vigna, e del relativo album di disegni giovanili di mario Faticoni, curato da Mimmo Caruso, con prefazioni di Bepi Vigna ed Alessandra Menesini.

Una cinquantina di tavole, un tocco lieve al festeggiamento per i miei ottant’anni, le definisce l’attore veronese, cagliaritano d’adozione. Che così descrive l’esposizione: «Sono i disegni di Mariolino, l’adolescente in bilico tra la città natale, Verona, e la città d’approdo sua e della famiglia, Cagliari. L’epoca abbraccia gli anni 50 del secolo scorso, ma si racconta anche della fonte ispirativa, i fumetti di Bonelli su Tex e di Salgari su Corsaro Nero e Sandokan, ma anche e forse soprattutto il clima familiare affettuoso e quello all’aria aperta di una fattoria di campagna, infine della malinconia dell’adolescente rimasto lontano per un anno dai genitori e del contatto con gli ultimi anni di guerra. Oggetti, cuginetti e fratellini, compagni di scuola, l’immaginario idilliaco naturale, infatuazioni amorose, il panorama campestre – la stalla, il  cavallo, il camino, la bicicletta, la jeep – il calore familiare agognato, fantasie femminili, Cagliari vista da Castello, ciclisti, calciatori, tennisti, marciatori, fatti di cronaca. Disegni dal vero, disegni ritratti dalle tavole di Walter Molino della Domenica del Corriere: la tragedia del Polesine, la morte del bandito Giuliano, la caduta da cavallo dell’attore Alan Ladd, gli incontri fra la regina Elisabetta d’Inghilterra e Charlie Chaplin e fra il presidente americano Eisenhower e Gina Lollobrigida, furti, incidenti, fughe, rapimenti femminili…».

«Segni in bianco e nero di matita e colori tenui di pastello, tracciati su fogli ingialliti – scrive Bepi Vigna nella sua presentazione -. Il tempo riemerge in frammenti da una vecchia cartella. La madre che stira sul tavolo da cucina, Mariolino che disegna, la radio che racconta. Ciclisti e calciatori… Coppi e Bartali, Tex Willer, ritratti insieme a cugini, amici, compagni di scuola. Rita Hayworth accanto a fanciulle desiderate e irraggiungibili… Gli anni Cinquanta furono quelli del miracolo della modernità, l’inizio di un’epoca in cui si poteva di nuovo sognare… C’è questo nei disegni di Mariolino: le tracce di una rivoluzione antropologica».

Così Alessandra Menesini nella sua prefazione: «…Una (parziale) autobiografia, questa sequenza di disegni che si ferma di botto al 1949. Ossia all’anno in cui il ragazzo con la matita si trovò a vivere in una città, Cagliari, che gli sembrò “scura e brusca” e dotata di troppi stagni… Mariolino… aggiunge alle tavole un testo sapido e leggero e di felice colorata sintesi. Accanto alle immagini, tenacemente conservate per decenni… parole ironiche e poetiche, lievemente nostalgiche… l’uso abile del chiaroscuro, la precisione dei particolari, la capacità di restituire le atmosfere familiari come gli echi delle imprese di Fausto Coppi o dei goal di Gunnar Nordahl…».

La mostra è visitabile fino al 27 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e su appuntamento (tel. 339 5850384). 

CON MILLE LIRE IN CERCA DI ZAZÀ, è il concerto-spettacolo in due tempi che Faticoni metterà in scena, il 20 ottobre alle 21.00, accompagnato al pianoforte da Salvatore Spano e Riccardo Zinzula. Un excursus degli spettacoli di canto, tanto cari all’attore e regista: Kurt Weill e Brecht, la canzone italiana tra il 1920 e il 1950 con “Lasciami cantare una canzone” e “Canzoni su due ruote”; oppure quella da camera con “Torna caro ideal” ed altri recital ancora, la canzone napoletana, fino ad arrivare agli omaggi a Gaber e a De Andrè. 

Il 28 ottobre, alle 21.00, Mario Faticoni ripropone uno dei suoi cavalli di battaglia: TRAGOIDIA, tratto da “Canto per un capro” del poeta bittese, trapiantato a Torino, Giovanni Dettori. Un concerto in versi per voce sola, con adattamento e regia di Bruno Venturi (produzione Il Crogiuolo, nuovo allestimento di Arcostudio).

«Aver accettato di riprendere la mia prima regia a distanza di quasi trent’anni, è stato un atto di gratitudine nei confronti di Mario (Faticoni), di Giovanni (Dettori) e di tutti questi anni trascorsi – scrive Venturi nelle sue note -. La mia prima regia avveniva tutta sulle suggestioni che mi venivano  dall’immensa opera di Andrej e Arseni Tarkovskij, figlio e padre. E su un lungo studio effettuato sulla foné di Carmelo Bene… Ho chiesto a Mario di sforzarsi per rimettere in gioco tutto il lavoro di tanti anni prima: quei versi erano in lui, in noi e potevano diventare anche tutta un’altra musica…»

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala conferenze della Torre Civica, un fine settimana di cultura e tradizioni, a Carbonia, che comprende la 3ª edizione di Primavera Sulcitana e la 14ª edizione di Monumenti Aperti. Hanno partecipato alla conferenza stampa, il sindaco Paola Massidda; gli assessori delle Attività produttive Mauro Manca e della Cultura Emanuela Rubiu; il presidente ed il responsabile della comunicazione dell’associazione Primavera Sulcitana, Alessia Littarru ed Ivan Scarpa; e, infine, il vicepresidente dell’associazione Imago Mundi, organizzatrice di Monumenti aperti, Massimiliano Messina. Presenti, inoltre, una ventina di alunni della scuola primaria che parteciperanno a Monumenti aperti come volontari, e rappresentanti di numerose associazioni di volontariato coinvolti ugualmente nell’organizzazione di Monumenti aperti.

“Dai Nuragici ai giorni nostri” è il tema della seconda tappa in programma a Carbonia della rassegna itinerante Primavera Sulcitana 2017. La manifestazione dedicata alla promozione e valorizzazione del Sulcis Iglesiente, è contraddistinta da un corposo calendario di appuntamenti incentrato sulle tradizioni, bellezze storiche e naturalistiche le eccellenze del mondo dell’enogastronomia e artigianato del territorio.

«Il tema comune a tutte le sei tappe (Iglesias 6 e 7 maggio, Carbonia 13 e 14, Teulada 20 e 21, Sant’Anna Arresi 17 e 18 giugno, Calasetta 24 e 25 e Carloforte 26, 27 e 28 giugno) – spiega Alessia Littarru, presidente dell’Associazione Primavera Sulcitana – è quello di mettere in evidenza la specificità e le eccellenze di ciascun centro, infatti come per Iglesias si sono evidenziate le origini medioevali della città, per Carbonia si vuole sottolineare il grande patrimonio archeologico del territorio.»

In questo secondo week end la cittadina mineraria si trasforma in una grande vetrina a cielo aperto per mettere in mostra le specialità della produzione enogastronomica di qualità, il lavoro di artigiani raffinati oppure il percorso botanico di piante officinali allestito nei negozi del centro, a cura dell’associazione “Il Centro Rinasce” (associazione dei commercianti del centro cittadino). Ma i piatti forti di queste 48 ore a Carbonia, sono la storia, la sua cultura sempre più apprezzata grazie ai vari siti come quello di Monte Sirai, il Museo di Villa Sulcis, l’area archeologica di Cannas di Sotto ed altri che saranno accessibili ai turisti e visitatori grazie anche alla concomitante manifestazione di Monumenti Aperti.

Questi gli eventi inseriti nella due giorni di Monumenti aperti.

Torre Civica Sala 1° piano
Mostra cartografia storica del territorio di Carbonia precedente alla fondazione della città e Mostra progetti e modellini costruzioni tipiche di Carbonia, a cura dell’Istituto ITS “G.M. Angioy” .

Campanile Chiesa San Ponziano
Mostra presepe ospitata all’interno del campanile della Chiesa di San Ponziano.
Nel Campanile della Chiesa San Ponziano, al piano terra, verrà riaperto il “sacello” con all’interno un altare dedicato ai caduti sul lavoro, utilizzato fino ad una quarantina d’anni fa per il sacramento del battesimo. Sarà possibile vedere anche un antico tabernacolo ristrutturato con diverse reliquie.
Museo del Carbone: Sala Argani 2

Grande Miniera di Serbariu
Strumenti e ricordi: la casa e l’albergo operaio.
VI edizione della mostra Strumenti e Ricordi, dedicata alla ricostruzione dei luoghi riservati al riposo e alla famiglia.
Ospedale Civile

Mostra fotografica permanente al piano terra dell’Ospedale Sirai.
All’interno del Servizio Psichiatrico visita alla mostra di fotografie e disegni dei pazienti.
Sabato alle 17.00
Rappresentazione teatrale del gruppo Teatro Albeschida.
“Anime inquiete… boh” a cura di Claudio Moica.
Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra permanente di Anna Saba “Camera Obscura”
Falso similitudini pensate, cercate e create.
Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra permanente “Un bosco di alberi bianchi” di Nicola Filia.
Casa del Mutilato

All’interno della Casa del Mutilato è stata allestita una mostra fotografica storica che racconta la realizzazione del Monumento dei Caduti situato in Piazza Rinascita e dalla posa della prima pietra della Casa sino ai giorni nostri.
Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento

La Fabbrica del Cinema – Palazzina Ex Direzione Amministrativa della Miniera
Progetto EX-3DI’. Presentazione del progetto di ricostruzione digitale degli spazi dell’ex direzione mineraria, finalizzato al recupero ed alla conservazione della memoria storica attraverso le moderne tecnologie di modellazione digitale e Realtà Virtuale.

Mostra Macchine del Cinema (provenienti in parte dal fondo Oreste e Leandro Coni e in parte da donazioni di privati cittadini) costituita da una selezione delle più importanti tipologie di apparati di foto cine-ottica, tra cui 3 lanterne magiche di inizio ‘900, una serie di proiettori cinematografici formato 8mm, Super 8mm e 16mm, alcune moviole e cineprese dagli anni ‘50 agli anni ‘70.

Mostra fotografica “Apparizioni” del fotografo Mimmo Caruso: un’antologia dell’artista in una ventina di scatti che, tra scorci urbani e paesaggi naturalistici, delineano una Sardegna inedita e metafisica.
Sezione di Storia locale SBIS – Grande Miniera di Serbariu

Mostra “Dal documento al libro”.
Il materiale documentario strumento per l’elaborazione di libri e tesi di laurea.
Bacu Abis – sede Circoscrizione

Mostra documentaria e cartografica “La centrale termica di Bacu Abis”.
Un progetto ambizioso a cura della Sezione di Storia locale SBIS
Museo del Carbone

Sala Docce (Grande Miniera di Serbariu)
Mostra fotografica “Nero carbone” di Alessandro Spiga
Medau Sa Grutta (Cannas di Sotto)

Nelle sale espositive del Medau Sa Grutta verrà allestita l’esposizione “Due pesi e due misure: alla scoperta degli antichi strumenti di misura della nostra tradizione, de su strexu ‘e fenu ed altro ancora”.
A cura dell’Istituto Comprensivo “S. Satta”

  • I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 16,00 alle ore 20,00 e la domenica dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00.
  • Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode.
  • Le visite alle chiese verranno sospese durante le funzioni religiose.
  • È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti.
  • In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
  • Sarà disponibile, per raggiungere alcuni siti, il pulmino dell’Associazione “GIRASOLE”.
    Partenza da Piazza Roma presso il gazebo della stessa associazione, che fornirà tutte le informazioni utili

Ritornando a Primavera Sulcitana, uno spettacolo di sicura suggestione sarà quello della “fusione di lame nuragiche” messo in scena della coop. “Gli ultimi nuragici” con Andrea Loddo di Lanusei (costumista e attore del recente film Nuraghes). Il noto artista ci farà fare un salto nel passato facendoci rivivere la civiltà nuragica con la creazione dei bronzetti e lame in diretta realizzate con la fusione a fuoco. Relatore dell’esibizione Pierluigi Montalbano (Scrittore, studioso di archeologia, presidente dell’Associazione culturale Honebù di Cagliari e direttore del “Quotidiano on-line di storia e archeologia”).

Alla due giorni non potevano mancare anche le “Food” con un grande ristorante all’aperto con 200 posti a sedere e che porterà in tavola le specialità dello Chef Tony Porseo e il pesce fritto di Henry’s Friend.

«Carbonia in queste due giornate con Primavera Sulcitana e Monumenti Aperti, apre le porte ai suoi gioielli – osserva Mauro Manca, assessore comunale delle Attività produttive – il turismo è sempre più il nostro punto di forza e, grazie all’impegno di tutti, siamo pronti a far conoscere le nostre bellezze.»

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale “Primavera Sulcitana” con il patrocinio dei comuni di Iglesias, Carbonia, Teulada, Sant’Anna Arresi, Calasetta, Carloforte e la collaborazione degli sponsor Tirrenia, Moby, Zedda & Piras ed Ichnusa.

           

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Quattro giorni di appuntamenti, dall’11 al 14 maggio, alla Fabbrica del Cinema di Carbonia, sita nella Grande Miniera di Serbariu, centro culturale e spazio di fruizione e conservazione della Memoria storico audiovisiva del territorio.

Giovedì 11 maggio alle ore 21.00 evento speciale, all’interno delle attività collaterali del Carbonia Film Festival, con la proiezione di “Les Sauteurs”, film documentario tra i più visti, discussi e apprezzati durante l’ultima stagione dei Festival Internazionali e che racconta la lotta per la sopravvivenza e la libertà di un gruppo di migranti al confine tra il Marocco e l’enclave spagnola di Melilla.

Venerdì 12 maggio alle ore 19.00 inaugurazione della Mostra Fotografica “Apparizioni” di Mimmo Caruso. Un’antologia dell’artista in una ventina di scatti che, tra scorci urbani e paesaggi naturalistici, delineano una Sardegna inedita e metafisica.

La Mostra resterà aperta sabato 13 e domenica 14 maggio dalle ore 10:00 alle ore 13.00 e dalle ore 16:00 alle ore 20.00 e successivamente fino a giovedì 1 giugno dal lunedì al giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Sabato 13 e domenica 14 maggio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 la Fabbrica del Cinema farà parte dei monumenti visitabili all’interno della XXI edizione della Manifestazione Monumenti Aperti a Carbonia.

All’interno del sito saranno visitabili i locali che ospitarono la Direzione Amministrativa della Miniera di Serbariu, con la stanza del Direttore, il caveau e i nuovi apparati di consultazione multimediale che rendono fruibili ai visitatori l’archivio della memoria storico-audiovisiva del territorio custodita e prodotta dal Centro Servizi Culturali dell’Umanitaria durante gli ultimi quarant’anni.

Insieme alla visita della struttura tre eventi speciali.

La Mostra delle Macchine del Cinema del fondo Oreste e Leandro Coni costituita da una selezione delle più importanti tipologie di apparati di foto cine-ottica, dall’inizio del ‘900 agli anni ’70.

L’installazione EX-3DI’, a cura di Marco Lisci, che consterà di una postazione di personal computer collegata a un visore 3D in grado di far compiere ai visitatori un vero e proprio tour virtuale della palazzina, alla scoperta degli ambienti riprodotti come quando la stessa si trovava in piena attività.

“Apparizioni”, la mostra fotografica del fotografo Mimmo Caruso, un’antologia dell’artista in una ventina di scatti che, tra scorci urbani e paesaggi naturalistici, delineano una Sardegna inedita e metafisica. L’esposizione sarà visitabile nel piano inferiore dello stabile della palazzi