28 March, 2024
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Nonostante il considerevole ritardo, abbiamo provato ad andare a trovare Babbo Natale nel suo villaggio a Cannas di Sotto, alla periferia di Carbonia. Purtroppo, dopo le quattro giornate (8, 15, 21 e 22 dicembre) in cui il villaggio è stato letteralmente preso d’assalto da migliaia di visitatori arrivati da tutti i Comuni del Sulcis Iglesiente e non solo, era già partito ma abbiamo avuto la fortuna di trovare 3 simpaticissimi elfi dell’associazione culturale Sturmtruppen, che ha organizzato il tutto in collaborazione con la Pro Loco e con il patrocinio del comune di Carbonia, che hanno soddisfatto le nostre curiosità…

Vediamo un ricco album fotografico ed il video che ho realizzato e…appuntamento all’edizione 2020, sempre che…le stelle siano favorevoli…

Ciao Babbo Natale…

Nadia Pische

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Un’antivigilia pazzesca quella che in tanti hanno deciso di regalarsi il 23 dicembre al padiglione della fiera di Cagliari, dove Francesco Renga ha fatto sognare i tantissimi fans accorsi per cantare con lui da tutta l’Isola.
Gia dall’estate scorsa, quando ha iniziato a spargersi ufficiosamente la voce delle sue due possibili tappe in Sardegna, il 22 dicembre a Sassari ed il 23 a Cagliari, i “renghini” sono entrati in fibrillazione e non hanno avuto pace, sino a quando non hanno avuto il biglietto in mano.
Come Alessandro che ha fatto recapitare da Babbo Natale, il biglietto per assistere al concerto del 23, alla sua bella Licia che non ha smesso di ringraziarlo alla fine di ogni canzone per averle fatto un così bel regalo.
Francesco Renga ha dato il meglio di sé e, come sempre, ha emozionato cantando l’amore come solo lui sa fare, raccontando aneddoti con una simpatia travolgente. Gli applausi ed i tipici cori “sei bellissimo” si sono ripetuti per l’intero concerto…la sua musica è arrivata dritta al cuore…
Ma sicuramente meglio di me saprà raccontarvi con quali pezzi ha maggiormente emozionato il pubblico la mia compagna di viaggio Valentina che si è presentata al concerto con tanto di scaletta e, se non ci credete continuate a leggere…ora a scrivere inizia lei!!!

Nadia Pische

2 h di spettacolo senza pause hanno coinvolto ed emozionato il pubblico cagliaritano, e un Francesco Renga visibilmente felice ed emozionato ha deciso di concludere il suo fortunato “L’altra metà tour”, partito l’11 ottobre dal Teatro degli Arcimboldi di Milano, proprio in Sardegna con il concerto di Cagliari, dopo ben 50 date in giro per tutta l’Italia. Una ricca scaletta che ha visto reinterpretare successi del passato (come “Tracce di te”, “Un’ora in più” ed il brano che lo ha consacrato durante la sua prima partecipazione da solista al Festival di Sanremo nel 2001, “Raccontami…”) e le più recenti “Era una vita che ti stavo aspettando”, “Scriverò il tuo nome”, “La tua bellezza” e l’ultimo pezzo portato a Sanremo nel febbraio di quest’anno, “Aspetto che torni”. I pezzi più significativi sono introdotti dallo stesso Renga, che guida il pubblico attraverso un racconto che vede l’amore e l’uomo al centro, in una scenografia essenziale ma ben fatta con diversi specchi sul palco, uno dei quali viene preso in mano da Renga mentre introduce “A un isolato da te” che usa per illuminare il pubblico per spingerlo ad una riflessione sul rapporto con se stessi e con gli altri. La vicinanza con il pubblico culmina durante il pezzo “L’amore altrove”, che il bresciano d’adozione decide di interpretare proprio camminando tra le file del pubblico, che si accalca intorno a lui, nel tentativo di vederlo ancora più da vicino e toccarlo. Il concerto prosegue con tutto il pubblico in piedi accalcato a ridosso del palco, una volta abbandonate le ordinate file predisposte, per l’occasione, nel padiglione della Fiera.
Renga saluta il pubblico della Sardegna, sua terra d’origine, dicendo “Questa è la terra più bella del mondo”, rinnovando il suo senso di appartenenza ed il suo amore per l’isola che con le due date di Sassari e Cagliari è stata scelta per concludere il tour nazionale con cui il cantautore chiude un anno ricco di impegni e soddisfazioni, iniziato con la partecipazione a Sanremo e la pubblicazione dell’ottavo disco in studio “L’altra metà” e terminato con il tour nei teatri italiani.
Lo spettacolo vedrà nuovamente la luce nel corso del 2020, durante 5 date europee che vedranno Francesco Renga esibirsi a Zurigo (10 maggio), Bruxelles (13 maggio), Parigi (15 maggio), Londra (16 maggio) e Madrid (18 maggio).

Valentina Unali

                                                      

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Prosegue con successo, a Sant’Antioco, la mostra “I Presepi nell’Isola”, organizzata dall’associazione “Sant’Antioco abbraccia il mare”.

Visitabile tutti i giorni mattina e sera, in via Vittorio Emanuele 27, offre l’occasione di poter vedere realizzata “La natività” in molte forge rinnovando l’idea dell’arte come fonte inesauribile di creatività.

A dimostrazione del tutto vi invitiamo a vedere ed ammirare i 60 presepi esposti e realizzati da artisti del posto e non solo.

Nel giardino della famiglia Locci, sempre lungo il Corso Vittorio Emanuele, si può ammirare il presepe del noto scultore Gianni Salidu, scomparso da dieci anni ma sempre presente nei cuori delle persone che lo hanno conosciuto e amato.

Ma la novità quest’anno, giunti ormai alla terza edizione, è la comparsa all’interno della sala espositiva della “casa di Babbo Natale”, novità proposta dal gruppo di Carbonia “La scatola dei colori” e accolta da giornale “La Provincia del Sulcis iglesiente“, quindi portata all’associazione “Sant’Antioco abbraccia il mare“, che invita grandi e piccini a scrivere una letterina a Babbo Natale per chiedergli di fare qualche magia per cercare di sistemare questo nostro mondo tutto rotto.

L’entusiasmo per l’iniziativa ha coinvolto come in un gioco di Natale dai bambini ai negozianti, ma non hanno detto no neanche nonne, dottori, politici e baristi che cogliendo l’occasione al volo hanno espresso i più bei desideri al mondo…perché dove sta scritto che gli adulti non possono scrivere a Babbo Natale?

Fatelo in tanti e poi correte il 6 gennaio a sentire un magico suonatore di launeddas e poi ad assistere all’estrazione di numerosi libri della casa editrice di Giampaolo Cirronis e non solo…

Stiamo facendo in modo che ad ogni letterina venga abbinato un premio…

La befana aiutata da due mini valletti vi farà divertire e ai più bravi potrà persino regalare caramelle.

Non mancate quindi vi aspettiamo sino al 6 gennaio per visitare i presepi ed imbucare le lettere e poi il 6 gennaio, alle 17.30, per musica e premi a gogò.

Nadia Pische

        

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Ieri il Capo dell’Ufficio Circondariale Marittimo e Comandante del Porto di Sant’Antioco, tenente di vascello Francesco S.M. D’Istria, ha emesso un’ordinanza, la n° 66/2019, con la quale ha disposto l’interdizione dell’area interessata all’incagliamento della nave mercantile “Cdry Blue”, avvenuta sabato sera.

Oggi sono arrivate le navi inviate dal ministero dell’Ambiente per prestare soccorso alla Cdry Blue e per il disinquinamento nel tratto di mare in cui la nave incagliata ha sversato il gasolio contenuto nei serbatoi danneggiati nell’impatto con la scogliera di Capo Sperone.

«Nel tardo pomeriggio nel porto di Sant’Antioco è approdata la nave soccorso Jim Helios inviata dalla società Smit Salvage, leader mondiale nel recupero di relitti e prevenzione danni ambientali (è la stessa che ha rimosso la Costa Concordia), e nel porto di Portoscuso la nave antinquinamento Falisca inviata dal ministero dell’Ambiente, questo grazie all’interessamento anche del ministro Costa – ha scritto su facebook Rolando Marroccu, portavoce del Comitato Porto Solky -. Siamo fiduciosi nel rispetto della tempistica che prevede l’inizio dei lavori forse già da domani 26 dicembre.»

Allegate le fotografie scattate ieri da Nadia Pische a Capo Sperone.

               

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Ieri mattina, nel piazzale antistante l’ex tribunale di Carbonia, si è tenuta l’inaugurazione del manifesto ceramico dedicato ai vent’anni di attività di SardegnaSolidale. Realizzato dall’illustratrice e fumettista, Stefania Costa, docente della scuola di fumetto di Bepi Vigna a Cagliari, racchiude una frase che in sintesi vuole lanciare un messaggio forte e “urgente”“Non è più tempo di navigatori solitari”, uno slogan del grande Don Luigi Ciotti, fondatore di tante associazioni di volontariato e di Libera, un’associazione contro le mafie, di cui fanno parte circa trecento gruppi ed associazioni e di cui don Ciotti è presidente nazionale. Luigi Ciotti è anche un giornalista che collabora a diverse testate tra cui La Stampa, L’Avvenire, Il Manifesto, Il Sole 24 Ore e Famiglia Cristiana e a lui si devono numerosi articoli su temi sociali, mafia e corruzione di cui la politica italiana, secondo il suo parere, dovrebbe occuparsi come problemi prioritari.

L’evento, organizzato dall’Auser di Carbonia, nella persona di Andrea Piras, referente di Sa.Sol.Point n°9, ha visto la partecipazione della sindaca Paola Massidda, del vicesindaco Gian Luca Lai, della presidente del consiglio comunale Daniela Marras, del consigliere e capogruppo di maggioranza Giorgio Santoru, del presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, della comandante della compagnia dei Carabinieri Carbonia, capitano Lucia Dilio, del parroco don Andrea Zucca, di numerose associazioni di volontariato della città, di una classe dell’Istituto Cesare Beccaria, di una classe dell’Ipia, alcuni volontari dell’Auser di Carbonia e liberi cittadini.

Dopo gli interventi dei vari rappresentanti e l’inaugurazione del manifesto da parte del parroco, la mattinata si è conclusa con grande soddisfazione degli organizzatori e di tutti i partecipanti.

Nadia Pische

 

                                

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Nuova manifestazione di protesta dei lavoratori Sider Alloys (ex Alcoa) questa mattina a Villa Devoto, a Cagliari, per sollecitare la Giunta regionale a intercedere sul Governo Conte, per arrivare finalmente ad una soluzione sulle problematiche che ostacolano il progetto di rilancio produttivo della fabbrica e, nell’immediato, la proroga degli ammortizzatori sociali per il 2020.

Nadia Pische ha seguito la manifestazione dei lavoratori e realizzato le fotografie allegate e la breve intervista a Renato Tocco, segretario della UILM-UIL del Sulcis Iglesiente.

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«Siamo pronti per ricominciare a combattere, non abbiamo mai smesso, ma solo pazientato nella speranza che tutto si stesse risolvendo, ora scendiamo di nuovo in campo, rivogliamo il nostro posto di lavoro, la nostra dignità!»

Un unico grido di protesta quello che si è levato ancora una volta dai lavoratori della ex Alcoa, oggi Sider Aloys, alla riunione di venerdì 12 ottobre, convocata da CGIL, CISL, UIL e CUB.

«Siamo stanchi di aspettare! Dove sono le forze politiche? Quanto ancora dovrà durare questa protesta, prima che si possa comprendere che il posto di lavoro è un nostro diritto. In quella fabbrica ci abbiamo lasciato il cuore. Cos’altro devono sentire a Roma perché possano intervenire e dare un seguito concreto alle tante promesse finora vane?»

Gli operai sono più decisi che mai a continuare la loro battaglia… «Non rimarremo in disparte a guardare svanire il sogno di un riavvio di uno stabilimento che ridarebbe pace e serenità a tutte quelle famiglie che da anni faticano ad arrivare a fine mese».

«E quando mio papà tornerà di nuovo a lavorare saremo tutti più felici e poi faremo anche una vacanza, così papà si potrà rilassare e non dovrà più andare a fare le riunioni e le manifestazioni.»

Voglio concludere questo pezzo con le dichiarazioni di un bambino nella speranza che possano viaggiare sino a chi può sbloccare questa situazione, comune a tante altre, bisognosa di attenzioni politiche ed «assolutamente urgente da risolvere», in quanto propria di un territorio che soffre di una mancanza di lavoro sempre più grave e preoccupante che costringe andar via ogni anno molti giovani, le nostre forze lavoro, il nostro futuro.

Nadia Pische

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Questa mattina, dalle 8.00, presso lo stabilimento ex Alcoa, oggi Sider Aloys, si è svolta una riunione informativa, presso la sala mensa, sulla situazione in cui verte “il tanto atteso riavvio” dell’impianto al momento attivo con 130 dipendenti. In mattinata si è svolto il sit-in in prefettura, a Cagliari, nel corso del quale sono stati posti “i puntini sulle i” in riferimento all’urgenza della situazione dell’intero polo industriale di Portovesme. Alle 16.30, la giornata di mobilitazione dei lavoratori Sider Alloys si concluderà con un’assemblea dei lavoratori presso il salone dell’oratorio San Giovanni Bosco della chiesa di San Ponziano. La speranza è sempre la stessa…che i lavoratori possono riavere il loro posto di lavoro e, di conseguenza, la dignità di cui sono stati privati.

Nadia Pische

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Un appuntamento importante quello a cui lunedì 2 settembre hanno partecipato in tantissimi, in piazza Municipio, a Iglesias…l’invito era rivolto a tutte le persone disponibili ad affidare almeno una ciocca dei propri capelli al meraviglioso gruppo di parrucchieri di Iglesias, che si è reso disponibile ad una bellissima iniziativa “Un angelo per capello”.

Voluta fortemente dall’animatore Pietro Pusceddu ed organizzata dall’associazione Charlibrown, con partnership l’associazione socio-culturale Tutto cambia, con la collaborazione dell’associazione turistica Pro loco di Iglesias ed il patrocinio del comune di Iglesias, è stata una serata all’insegna del sorriso delle tante donatrici, come la piccola Elisa di tre anni che ha donato una ciocca dei suoi boccoli d’oro; di Sofia che a soli 6 anni ha deciso di prendere parte all’importante raccolta, lasciando che un parrucchiere le tagliasse una ciocca; di Arianna di 11 anni che ha invece rinunciato ai suoi lunghi capelli per offrirli e di tutte le altre donne e giovani ragazze che si sono rese disponibili a “quel taglio” che tanto può far felice chi, oltre a combattere contro una grave malattia, deve anche rapportarsi con la propria immagine che cambia, a causa di quelle cure invasive che tanto debilitano il fisico.

Rossi, biondi, castani e neri…stavano lì, ciocca dopo ciocca…su quel grande tavolo da lavoro… capaci di emozionare al solo pensiero che a breve saranno parrucche. Un vero e proprio inno alla solidarietà, all’attenzione per chi soffre, a chi specchiandosi, potrà di nuovo accennare un sorriso.

A partire da questo meraviglioso evento i pazienti oncologici potranno contare su “Un angelo per capello” e con la speranza che queste iniziative possano moltiplicarsi affidiamo a queste righe un messaggio importante: donare è bello e facendolo aiutiamo chi soffre ad affrontare meglio una situazione critica. Per farlo basta contattare una delle associazioni impegnate nel portare avanti il progetto e presto anche tu sarai “Un angelo per capello”!

Nadia Pische

 

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Un lungo e spettacolare cammino quello che, in Sardegna, con ben otto date solo ad agosto, intraprende con grande successo un gruppo tutto sardo che fa vibrare le corde del cuore, i Tazenda, con “Ammajos tour 2019”. Data di nascita 1988, membri storici Andrea Parodi, poi venuto a mancare nel 2006, Gigi Camedda e Gino Marielli, tutti e tre provenienti dal gruppo Coro degli Angeli. La loro è una musica tradizionale, propria della cultura isolana, cantata in italiano e nella variante logudorese, melodie che mescolano con eleganza e ricercatezza i suoni moderni delle tastiere e delle chitarre elettriche, con i suoni tipici della terra sarda propri delle launeddas e delle fisarmoniche diatoniche. Bastano poche note per infiammare le piazze, dove sono tantissimi i fan che accorrono per seguire i loro concerti ricchi di messaggi positivi di salvaguardia nei confronti del pianeta in cui viviamo…no alla guerra, no alla plastica, no all’abbandono dei rifiuti, no agli incendi, no al continuo trattar male una terra che tanto ci dà. La lista degli artisti che nel tempo collaborano con loro è ricchissima di nomi di spicco e le loro canzoni emozionano anche oltremare, sin negli Stati Uniti, Cuba, Australia, Canada…e non solo!

Sulla cresta dell’onda “i magnifici tre” galoppano il panorama musicale sino al 1997, anno in cui Andrea Parodi lascia il gruppo, sino al 2006 proseguono in due, quindi arriva Beppe Dettori che fa parte del gruppo sino al 2012 e, dopo un anno, ecco il nuovo cantante, Nicola Nite, che ancora oggi è la voce del gruppo.

Dopo oltre 30 anni di carriera, i Tazenda continuano ad esibirsi con la stessa passione, la stessa energia e lo stesso amore per la Sardegna ed i suoi abitanti con un’umiltà esemplare, con una naturalezza ed una semplicità tipiche di un’anima sarda come quella che conservano senza mai tradire, quella che alimentano ogni giorno facendo levare nell’aria quelle note e quelle voci capaci di rasserenare e dare speranza anche dove diventa ormai difficile coltivarla. A loro va un importante ringraziamento, perché portano per il mondo la nostra terra in musica e parole, compiendo una vera e propria magia…”Ammajos” come il titolo del loro tour!

Nadia Pische

N.B. Le fotografie allegate sono state scattate nella tappa di Dorgali, il 14 agosto.