6 May, 2024
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A Sant’Antioco, venuto dal mare, patrono della Sardegna, era dedicata la festa di Primavera che si è svolta a Sant’Antioco la scorsa settimana.

Grande successo di pubblico, ancora una volta, la 657ª, per la sagra più antica della Sardegna, in un fine settimana ricco di folklore, tradizioni, gusti, profumi e sapori.

Dopo la sfilata della domenica mattina, sviluppatasi lungo via Nazionale e conclusasi in piazza con canti e balli e le pariglie del pomeriggio, presso il lungomare “Silvio Olla”, il lunedì sera si è svolta la processione in onore di un Santo che tanto ha dato e tanto continua a dare ad una comunità che ha ancora e sempre bisogno della sua protezione.

Una sessantina di dame e cavalieri su cavalli dal manto lucente e is traccas squisitamente addobbate, hanno aperto il lungo corteo, che si è snodato per le vie principali del paese, gruppi folkloristici del circondario e non solo hanno accompagnato il Santo, cantando e pregando, in segno di ringraziamento per lui.

Tantissimi i turisti che hanno potuto apprezzare un pezzo di storia che ormai alberga nel cuore di noi tutti.

Nadia Pische

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Questo pomeriggio, la Piazza Anfiteatro, a Carbonia, ha ospitato una manifestazione «contro le lobby che stanno chiudendo il Sulcis», organizzata dal gruppo Unidos che ha il suo leader nel parlamentare Mauro Pili. Nel corso della manifestazione è stata avviata la class action contro le bollette Enel.

Alle 17.30 Luciano La Mantia, leader locale del gruppo Unidos fondato da Mauro Pili, presenta al pubblico di Carbonia presente, il candidato a sindaco Andrea Corda.

Poche parole e lascia il microfono al giovane che con entusiasmo inizia a parlare raccogliendo da subito numerosi consensi.

Uno stralcio del suo discorso…

«Carbonia è una città che perde giovani, il 25% della popolazione è sopra i 60… Carbonia è una città che presenta criticità…

Noi vogliamo dare un segnale di speranza… io non voglio essere un sindaco che sta dentro l’ufficio, voglio stare in mezzo a voi, voglio stare tra la gente!

Forse non lo sapete ma da quest’anno il sindaco di Carbonia sarà anche il presidente della rete urbana e si ritroverà a coordinare 20 comuni… dovrà avere un’ottica sovracomunale…

Io per terminare il mio programma aspetto i vostri suggerimenti…

Io voglio essere un sindaco che salvaguarda questi posti di lavoro… Alcoa, ex Ila, Eurallumina, ma allo stesso tempo voglioproporre qualcosa in alternativa. La città muore, al centro ci sono almeno 27 serrande abbassate…e lo sono perchè tanti lavoratori hanno perso il posto…

Occorre diversificare il settore… Sapete che di tutti i turisti che vengono in Sardegna solo il 2% arriva nel Sulcis Iglesiente…

Dobbiamo imparare a salvaguardare il turismo… non solo quello balneare, ma anche quello architettonico e archeologico…senza parlare poi delle tante terre che qui intorno potrebbero essere coltivate e dar così il via alla filiera corta con un abbattimento dei prezzi dei prodotti che guadagnerebbero anche in qualità…»

Il candidato poi prosegue parlando del centro intermodale, “cattedrale del deserto”, inadeguato e poco attrezzato, senza servizi igienici o box informazioni turistiche e ancora di come si potrebbero proporre al centro parcheggi con disco orario per un ricambio più equo delle automobili.

Quindi conclude il suo discorso ribadendo che il suo programma deve essere concordato e compartecipato con i cittadini «Non vi prometto posti di lavoro ma… ci metterò il cuore!»

Numerosi applausi che lo accompagnano nel lasciar il posto al deputato Mauro Pili.

Anche l’ex sindaco di Iglesias, nato a Carbonia 49 anni fa, precisa che vuole assolutamente che si salvino i posti di lavoro nel polo industriale di Portoscuso… chiede un applauso per gli operai di Ottana, perché «la lotta non è solo per loro ma per tutti. La solidarietà sta nel non chiudere iniziando a costruire qualcosa di nuovo, continuiamo a vivere di indennizzi… ma noi vogliamo essere liberi, senza ricatti e senza condizionamenti. Vogliamo una città che da grigia diventi a colori!»

Affronta poi il problema bollette Enel che hanno sforato e per cui la classe politica non ha fatto niente e passa quindi a rimarcare l’importanza di andare a votare per “le trivelle”.

Facciamo vedere una Sardegna che non china il capo, cerchiamo di reagire… noi andremo in giro a testa alta, con la schiena dritta, a viso aperto per dare un segnale chiaro e per ridare ai cittadini di Carbonia il ruolo da protagonisti… ormai perso da tempo.

La serata si conclude con i saluti e i ringraziamenti di Luciano La Mantia mentre il pubblico si avvicina al banchetto predisposto per raccogliere le adesioni per la “class action”.

Di seguito alcuni scatti della serata…

Nadia Pische

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Un vasto incendio si è sviluppato nella tarda mattinata a Is Gallus, piccola frazione alle porte di Carbonia, davanti al punto vendita CFadda. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco di Carbonia che hanno il distaccamento a poche centinaia di metri di distanza, che stanno lavorando per spegnere le fiamme e contenere quindi i danni. Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento.

Nelle fotografie allegate, scattate poco fa da Nadia Pische, è chiara la portata dell’incendio e la sua pericolosità per la vicinanza del centro abitato.

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Emozione a mille! Queste le prime parole che hanno aperto la presentazione del libro “Giochiamo tutti da tutte le parti…” seguite da un grande applauso per i bambini e le bambine che hanno illustrato la storia, scritta da Petula Farina, racconto che nasce da un’idea di Antonello Maccioni. Il libro nasce da un’esigenza… dalla voglia di poter fare tutti le stesse cose, di poter essere liberi di andare dove si vuole. La copertina, ideata e disegnata dalle docenti delle classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Satta, presenta un mondo che le scale abbandonano a bordo di una mongolfiera. L’intento è che i bambini di oggi, cittadini del domani, crescano con una “mentalità costruttiva” diversa, una mentalità attenta… dove ogni luogo sia accessibile a tutti e dove si possa giocare tutti da tutte le parti.

Simbolo del messaggio una pallina fucsia e nera… a materializzare l’idea che… dove si ferma una pallina, si ferma anche una carrozzina.

Alla presentazione oltre ad Antonello Maccioni e Petula Farina, erano presenti l’assessore alla cultura Loriana Pitzalis e l’editore Giampaolo Cirronis.

I veri protagonisti però sono stati i bambini premiati con copia del libro in regalo, consegnata da Marianna e Virginia, a loro volta premiate per aver illustrato la fase conclusiva della storia.

Di seguito alcuni scatti della serata della presentazione, ma nei prossimi giorni avrete il piacere di leggere cosa hanno provato i bambini nel leggere il libro che non avevano ancora visto prima di questa serata.

Nadia Pische

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Copertina del libro di Marianna ok stampa

Verrà presentato domani 9 aprile, alle ore 18.00, presso la sala Astarte della Grande miniera di Serbariu, il libro per grandi e piccini dal titolo “Giochiamo tutti da tutte le parti”, Giampaolo Cirronis Editore.

Da un’esigenza di Marianna, da un’idea di Antonello Maccioni, dalla penna di Petula Farina, dalla matita e dai colori di 39 bambine e 41 bambini delle classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Satta di Carbonia… disegnato in copertina dalle maestre e gioiosamente concretizzato da Nadia Pische… per un totale di 93 cuori coinvolti!

Un libro che lascia volare in alto un messaggio forte… quello di poter offrire a tutti le stesse opportunità di movimento…

Uno stimolo affinchè i bambini di oggi, cittadini del domani, possano crescere con l’idea che le barriere architettoniche devono essere eliminate, ma ancor più che le barriere mentali vengano definitivamente abbattute.

E quando, dietro un progetto, lavora un gruppo, il risultato è sempre fantastico… perché dove c’è gruppo c’è unione, c’è creatività, c’è diversità e la diversità è un valore aggiunto…

Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare gli ottanta bambini coinvolti che, con il loro gesto, hanno reso possibile che un messaggio potesse arrivare al cuore di tutti…

Nadia Pische

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Cerimonia commemorativa il pomeriggio di venerdì 18 marzo, all’ospedale Sirai di Carbonia… a 70 anni di vita dalla sua costruzione, è stata dedicata una sala al dottor Gaetano Fiorentino, un professionista che tanto si spese per la vita di questo polo ospedaliero.

Il Sirai nasce in una città di nuova costruzione: Carbonia, abitata da tanti, tantissimi uomini, provenienti da tutta Italia, lavoratori che dovevano stare bene in salute per poter produrre e garantire allo Stato i giusti introiti derivati dal loro duro lavoro. E tanti operai fanno sì che a Carbonia, nel giro di poco tempo, arrivino tante famiglie, basti pensare che, in quegli anni i registri arrivano a vedere numeri che raccontano di una città di circa 60.000 abitanti.

Raggiungere Cagliari era davvero difficile, i treni erano lenti e le strade sterrate. Quando c’era un problema di salute, questo diventava più grave per via della distanza da un luogo di cura.

Così comincia il pomeriggio al Sirai, presenti il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, e il direttore della Struttura Complessa del P.O. Sirai Sergio Pili, con le parole dette dal dottor Mario Marroccu che, con enfasi, precisione ed eleganza traccia, con la sua esposizione, le linee della nascita di quello che diventerà un grande ospedale, dove veniva curato il minatore e tutta la sua famiglia.

Intorno al dottor Gaetano Fiorentino, prosegue Mario Marroccu, ruotava una squadra che dedicava tanta passione al proprio lavoro: Meloni, Floris, Pittoni, Pasqui, Porcella e Tagliaferri.

A seguire, prende la parola il dottor Enrico Pasqui, che, racconta del dottor Fiorentino come di un medico dal curriculum eccezionale, con un enorme bagaglio di conoscenze, un chirurgo generale che sapeva trattare “dall’unghia al cervello”.

E ricorda il caso in cui il dottor Fiorentino ricostruì la testa di un uomo dal cranio spappolato, in seguito ad un brutto incidente: «Profonda stima per questo eccezionale medico che mi ha fatto assistere, tra il 1949 e il 1950, a cose incredibili. Ma non era solo un grande medico, il dottor Fiorentino era anche un uomo che sapeva ascoltare, sapeva dare consigli e suggerimenti, incoraggiava a mettere in atto le idee, era la giusta figura del dirigente… il suo compito era, così come dovrebbe essere ancor oggi, caldeggiare le idee.»

Nel 1956 nasce la pediatria, ben 30 letti all’ultimo piano dell’ospedale, ma tra intubazioni e tracheotomie, i letti non bastano e si inizia a costruire la pediatria, che negli anni a venire noi tutti abbiamo conosciuto a fianco del grande ospedale, proprio dove oggi viene intitolata la sala al dottor Fiorentino. Si avranno da quel momento 60 posti letto nella sola pediatria.

Tra il 1960 ed il 1963, nascono la ginecologia e l’ostetricia e le nascite arrivano a toccare punte di 2.000 bambini in un anno, contro i circa 300 dei giorni nostri. Le famiglie in quel periodo contavano dagli 8 ai 12 figli.

E’ poi intervenuto Antonello Pilloni che ha parlato dell’uomo Gaetano Fiorentino.

Quindi prendono la parola anche gli altri ospiti e poi si passa alla svelatura della targa e alla consegna, da parte del sindaco Giuseppe Casti, degli attestati di merito a chi, lavorando all’ospedale, si è distinto per merito e devozione.

Emozione e commozione hanno regnato sovrani nella sala, nel ricordare persone ormai scomparse e momenti di vita lontani, storie di una città che oggi patisce il fenomeno dell’abbandono da parte dei giovani impossibilitati a trovar lavoro. Una città che ricorda con nostalgia tempi faticosi e difficili ma anche di speranza per un domani più florido.

E per concludere nel migliore dei modi la serata, non si poteva certo fare a meno della presenza della chitarra di Roberto Olla che, con le sue dolci e suadenti note, ha dato la giusta dimensione al tutto, regalando armonia e forza ad un pubblico attento che ha mostrato di gradire l’esibizione, gratificando il musicista con ripetuti applausi.

Di seguito gli scatti della cerimonia.

Nadia Pische

Ospedale Sirai

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Poche parole bastano per descrivere il gran risultato ottenuto il 13 febbraio dal Rotary Club di Carbonia con il primo corso di BLS organizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della ASL 7 e dei comuni di Carbonia e Tratalias. L’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri ha messo in campo una squadra che, in una mattinata, è stata in grado di far apprendere ai discenti la RCP (Respirazione cardio polmonare) e come utilizzare un DAE (Defibrillatore). Un’equipe, quella del dottor Paolo Bonomo, primario del reparto di Cardiologia del Santissima Trinità di Cagliari, che, con serietà, attenzione e professionalità sorprendenti, ha condotto la parte teorica in maniera brillante e per niente tediosa, utilizzando slide molto chiare ed interagendo con i corsisti sino a chiarire qualunque dubbio si affacciasse nella mente dei provetti aspiranti in at-tesa di un patentino.

Dopo la parte teorica, i partecipanti divisi in piccoli gruppi sono passati alla fase pratica dove, con l’utilizzo del manichino, hanno potuto esercitarsi dal vivo con le pratiche di rianimazione e le fasi da seguire, onde scongiurare le possibili conseguenze dovute all’onda delle emozioni. Le esercitazioni singole in un primo momento e di coppia subito dopo, hanno infuso sicurezza nei partecipanti che inizialmente apparivano titubanti e timorosi di sbagliare. Il raggiungimento delle abilità tecniche è stato il risultato di una lunga e seria esercitazione delle proprie capacità, a cui è poi seguito un esame sul campo e la compilazione di un quiz a risposta multipla. I soccorritori formati in questa occasione hanno poi avuto un attestato di frequenza e uno di superamento del test teorico-pratico con conseguente comunicazione al 118 nazionale. Il loro compito sarà, d’ora in poi, quello di rivedere spesso le proprie abilità tecniche ed osservare le tabelle esplicative presenti sul manuale ricevuto in dotazione alla fine del corso. Inoltre sarà sicuramente necessario fare un refresh ogni due anni, affinché si possano mantenere in maniera inalterata le capacità rianimatorie di ogni singolo discente. Essendo stata io stessa una corsista, posso assicurare che entrare in quella scuola priva di rudimenti di quel tipo ed uscirne diverse ore dopo con una sicurezza del tutto nuova ed inaspettata, ha fatto sì che ci guadagnasse l’autostima. Dato il successo e le richieste di partecipazione, a breve verranno effettuati altri corsi, per info contattare il Rotary Club di Carbonia o direttamente la sottoscritta. Formarsi è un’utilità sociale senza eguali. Il progetto nasce da un’idea del dottor Salvatore Ierna, presidente in carica del Rotary Club di Carbonia, con la finalità di dotare il territorio di defibrillatori posizionati in punti strategici della città, nei luoghi di maggiore affollamento, quindi di maggiore probabilità di utilizzo. Il tutto ha però una validità se in contemporanea viene svolta la formazione delle persone, senza le quali i defibrillatori non si potrebbero utilizzare. Di conseguenza, sono stati attivati prima i corsi di formazione. Le quote versate dai partecipanti, a cui viene richiesta la maggiore età, verranno utilizzate per l’acquisto dei defibrillatori.

A questo primo importante passo nei confronti di un grande progetto, affidiamo la speranza di non dover mai usare i defibrillatori e, nel contempo, la consapevolezza che, in caso di necessità, saranno lì a disposizione di tutti. In seguito anche la ASL 7, prendendo atto ed apprezzando la lodevole iniziativa del Rotary, ha avviato il programma di diffusione dei defibrillatori in tutti i Comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e nelle 4 Case della Salute e il comune di Carbonia ha disposto l’acquisto di diversi defibrillatori che verranno messi a disposizione degli impianti sportivi più frequentati, in particolar modo dai bambini.

Nadia Pische

nadiapische@tiscali.it

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Oggi a Porto Pino, in località Candiani, si è svolta la prima parte del corso teorico e pratico di GPS e cartografia ad opera del cartografo Sandro Mezzolani, giunto al suo decimo corso in Sardegna, che produce e vende carte turistiche della Sardegna e di altre regioni italiane.

Carismatico e simpatico nell’esposizione degli argomenti, Sandro è riuscito a tenere viva l’attenzione dei sedici partecipanti, tutti escursionisti appassionati della natura… una dottoressa, una commessa in pensione, un tecnico di laboratorio, un ex poliziotto, un tecnico di laboratorio, un ingegnere… tante figure professionali diverse, unite dalla stessa voglia di esplorare il territorio e le sue meraviglie.

La mattinata, passata tra carte e slide, tra collegamenti e simulazioni, è stata molto partecipata e riccamente nutrita di numeri e calcoli necessari per trovare posizioni e coordinate.

Da nozioni teoriche di cartografia e curiosità sul GPS, la lezione ha poi condotto tutti ad una breve escursione, dove si sono potuti mettere a frutto i primi insegnamenti ricevuti.

Nonostante la leggera pioggerella, è stato veramente divertente nonché meravigliosamente interessante, dal punto di vista paesaggistico, camminare, oltre che tra la natura, tra fortini e vecchie batterie, residui bellici memorie di tempi lontani.

Il corso, organizzato dalla cooperativa Destinazione Sulcis, in collaborazione con Sandro Mezzolani, nasce dal desiderio di favorire la formazione e l’affinamento di tecniche di orientamento, necessarie per un sempre migliore modo di muoversi ed avventurarsi con una maggiore consapevolezza e serenità per se stessi e per gli eventuali soccorritori.

Per seguire questo corso, i partecipanti sono arrivati da Fluminimaggiore, Carbonia, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Teulada, Mandas e Cagliari… e, incuranti di distanze o tempo poco amichevole, torneranno anche domani, giorno in cui si concluderà il tutto…

E l’appuntamento ve lo do anche io a domani… con nuovi aggiornamenti ed ulteriori foto, a testimonianza della magica flora mediterranea che ci circonda e del modo in cui è più facile e sicuro avvicinarsi.

Nadia Pische

nadiapische@tiscali.it

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Approfitterei di questa giornata “asciutta” per sottoporre all’attenzione di chi di dovere (l’Amministrazione comunale, n.d.r.), le condizioni orribili in cui versa un “angolo della periferia di Carbonia”, ahimè molto frequentato: il cimitero.

Trovo veramente scandaloso che, in una giornata di pioggia, il secondo ingresso del cimitero si trasformi in un autentico pantano, nelle condizioni documentate dalle fotografie allegate, scattate lo scorso 14 febbraio.

Nella speranza che il problema possa essere risolto al più presto… augurerei una serena giornata a tutti.

Nadia Pische

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Ritrovarsi intorno ad un tavolo ovale per discutere di un’iniziativa che ha a che fare con i libri e con una probabile fiera è stato veramente piacevole… è successo a Iglesias, nella sala riunioni del Centro direzionale di Via Isonzo.

L’assessore Simone Franceschi, infatti, ha pensato di convocare il comitato proponente l’evento, l’associazione Argo Nautilus di Portoscuso, associazioni, librai, editori ed insegnanti che intenderanno animare il tutto.

Discussione molto produttiva e, per certi versi, entusiasmante… basti pensare all’idea di poter trasformare il centro storico in un salone della lettura a cielo aperto dove arte e musica si sposano in un connubio di poesia.

La poesia delle varie arti che si incontrano per volare in alto e portare il fruitore di tale bellezza in giro per un mondo virtuale ma ben radicato, il mondo della cultura… quella che viaggia velocemente, quella che non si stanca mai di riproporsi, di reinventarsi, di dar vita a nuove avventure.

L’ispirazione dell’iniziativa è da ricercare nella festa di San Giorgio che prende vita a Barcellona, quando libri e fiori diventano i protagonisti dell’evento. Ad Iglesias i fiori rimarranno sui balconi, come vuole la venticinquesima edizione di “Balconi fioriti” e verranno sostituiti dalle leccornie del territorio…

Pane coccò e dolci tipici diventeranno, insieme ai libri, le star di quattro giorni di carosello di reading, esposizioni, incontri culturali e proiezioni di film.

Per l’occasione verranno ricordati inoltre due grandi ed intramontabili scrittori: Miguel de Cervantes e William Shakespeare, a distanza di 400 anni dalla loro nascita.

La prima fiera del libro con questi preamboli promette davvero bene… ora sta a voi cari lettori darne maggior diffusione possibile perchè senza pubblico i libri rimarrebbero chiusi e il cuore del centro storico non potrebbe pulsare.

Nadia Pische

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