19 April, 2024
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Meo Sacchetti.

Archiviata la splendida esperienza della Champions League ad un passo dalle Final Four, la Dinamo si rituffa nel campionato contro l’Enel Brindisi allenata dal grande ex Meo Sacchetti, il coach dello storico triplete. A Sassari Meo Sacchetti ha lasciato grandi ricordi e il figlio Brian, oggi protagonista forse ancora più di ieri nella Dinamo che ha raggiunto la finale della Coppa Italia, per la prima volta nella sua storia i quarti di finale di una competizione europea ed è in piena corsa per l’accesso ai play-off scudetto.

La partita odierna, in programma alle 18.15, valida per la decima giornata del girone di ritorno della “regular season”, è fondamentale per la stagione della Dinamo, come sottolineato da coach Federico Pasquini nella conferenza stampa della vigilia: dopo l’eliminazione dalla Champions League, tutte le energie adesso si focalizzano sul campionato, sei partite da affrontare come delle finali per puntare al miglior piazzamento possibile in vista degli ormai imminenti playoff.

La stagione 2016/2017 è iniziata con una grande rivoluzione in casa Enel Brindisi: salutato coach Piero Bucchi dopo i tanti anni sulla panchina pugliese, è arrivato coach Meo Sacchetti che ha voluto al suo fianco Massimo Maffezzoli e il giovane Marco Esposito, già assistant di Bucchi. Sono solo due i giocatori confermati dalla passata stagione: il play Durand Scott e Marco Cardillo. L’inizio di stagione dell’Enel è stato caratterizzato dagli infortuni, le sventure della compagine biancoblu hanno portato in Puglia l’ex Roma e Venezia Phil Goss arrivato per sostituire il playmaker Nick Moore, rientrato poi dal lungo stop. Nello spot di ala grande c’è Amath M’Baye, giocatore pericoloso sia in area che nel perimetro; nel pitturato la società ha chiamato Danny Agbelese, che però recentemente ha lasciato Brindisi, e Robert Carter, che sta disputando un campionato di grande sostanza con 12,5 punti per gara, 6,3 rimbalzi e 1,4 assist. Dalla panchina pronti a dare il loro contributo ci sono Kris Joseph, ala duttile, la guardia ala slovena Blaz Mesicek, Marco Spanghero e il giovane Daniel Donzelli, cremonese classe 1996 approdato a Brindisi dopo l’esperienza con l’Assigeco Casalpusterlengo. Una settimana fa la società di Nando Marino ha riportato in Italia il centro ex Olimpia Milano Samardo Samuels, ritornato nella massima serie dopo le parentesi con il Barcellona e quella in Cina.

«Abbiamo uno spiraglio per riprendere la Dinamo in classifica, ci servono questi 2 punti – ha detto Meo Sacchetti alla vigilia -. Dobbiamo pensare una partita alla volta, match dopo match concentrarci sui nostri prossimi avversari e riversare in trasferta la stessa intensità e lo stesso agonismo che mostriamo in casa.»

«Domani giochiamo contro una squadra che ha grandissimo talento, con giocatori in questo momento al top della condizione, perché il rendimento di elementi come Durand Scott, Carter, Joseph, per non parlare di M’Baye – che forse è il giocatore rivelazione della stagione – unito al fatto che hanno coperto l’unica falla che avevano, che era il gioco interno, con Samardo Samulels, fa sì che Brindisi sia ora una squadra di altissimo potenziale, che sarà sicuramente la mina vagante dei playoff – ha detto in conferenza stampa Federico Pasquini -. Noi dobbiamo fare una grande partita ed essere pronti a recuperare tutto quello che abbiamo dal punto di vista fisico e mentale, riuscire a fare, per l’ultima volta in questo periodo, il grande sforzo ogni 72 ore e portare a casa questi due punti molto importanti in chiave piazzamento playoff: dalla prossima settimana sarà una storia diversa perché riusciremo ad allenarci come si deve.»

«Nell’incontro disputato nel girone d’andata le squadre erano molto diverse – ha aggiunto il coach della Dinamo -, allora noi arrivavamo da un brutto periodo e penso che ora stiamo decisamente meglio. Credo che domani  per noi a presenza di Bell e Lawal, ormai inseriti, e per loro la presenza di Samardo Samuels e di Phil Goss farà sì che sarà una partita diversa. Nella gara di andata sicuramente loro erano più pronti, domani speriamo che sia una storia diversa.»