15 October, 2024
HomePosts Tagged "Nicola Agus" (Page 7)

[bing_translator]

Un fiume continuo di persone tra i 150 stand e le 7 aree food tirate su dall’associazione Primavera Sulcitana nell’area di 7mila metri quadri nel porto del capoluogo sardo. Gli oltre 2mila croceristi sbarcati dalla Eurodam della Holland American Line sono stati accolti dai tanti gruppi presenti. Dalle Fruste del Campidano ai canti e cori dell’associazione Is Massaius e Sant’Isidoro di Teulada, per arrivare agli uomini e donne vestiti con i costumi tipici sardi, tutto in un’esplosione di tradizione. Al loro ritorno a bordo della nave, hanno ricevuto un caloro “arrivederci” da parte delle maschere dei mamuthones: un fatto che ha portato i vacanzieri a non risparmiare applausi e fotografie-ricordo. L’assalto pacifico agli stand non conosce sosta: impossibile fare ancora stime esatte, ma la ricca varietà di “elementi sardi” presenti e la location (il porto di Cagliari) si stanno confermando un’accoppiata vincente. L’evento, nei primi due giorni, è quindi già entrato nel vivo. Fino al 2 novembre prossimo il calendario del “villaggio sardo” è molto ricco e variegato.

I mamuthones e issohadores di Mamoiada e i boes e merdules di Ottana sono già pronti ad accogliere chiunque scelga di trascorrere qualche ora ad InvitaS 2016. Non solo tradizioni barbaricine, in elenco anche la sfilata delle “Donne di Sardegna” a cura dell’associazione Libera, con la suggestiva rappresentazione delle donne protagoniste dell’Isola, da Maria Lai alle minatrici. Lunedì 31 ottobre laboratori e dimostrazioni sulla degustazione di vari cibi: olio d’oliva, miele e croccantino della sposa. Nel pomeriggio la rappresentazione della vita in miniera del Sulcis Iglesiente a cura della compagnia teatrale “La Clessidra” di Carbonia. Dalle 18.00 la festa di “Is Animeddas”: Libera e Le Fruste del Campidano accolgono i bambini e gli offrono dolci, noci e mandarini, come detta la tradizione sarda. L’1 novembre un’altra giornata di festa: la sfilata dei figuranti, degli sbandieratori di Iglesias per rappresentare il Medioevo nell’Isola, il corteo storico e rinascimentale con trombe e tamburi del gruppo Castello Siviller marchesato di Villasor animano la mattinata. A pranzo la musica dal vivo di Nicola Agus, alle 16.00 i bambini di “Giogusu antigusu”e dalle 17.00 “is mortu mortu”: ancora dolciumi e frutti per bambini e adulti, nel pieno rispetto della tradizione del Nord Sardegna.

14924057_10207812520298530_1030397132_o14881606_10209688515881247_356046119_o 14923130_10207812524258629_1991126983_o 14907882_10207812523138601_1764371124_o 14907829_10207812522538586_5637550_o 14894551_10207812525738666_1500473211_o 14894522_10207812522618588_921280469_o 14876195_10207812528018723_1867721318_o 14876034_10207812521658564_1675832130_o 14875879_10207812520778542_67518960_o

[bing_translator]

InvitaS 2016 parte con il botto. L’edizione bis dell’evento che racchiude tutte le unicità della Sardegna, dal food all’artigianato, dalle tradizioni ai saperi, riempie il lungomare del porto di Cagliari. Migliaia di persone, tantissime famiglie e una buona fetta di turisti –sciamano tra gli stand e si fanno letteralmente rapire dall’atmosfera del “villaggio sardo” imbastito dall’organizzazione Primavera Sulcitana.Il taglio del nastro è un continuo omaggio all’Isola: le Fruste del Campidano, i tamburi e gli sbandieratori di Iglesias, uomini e donne in costumi tipici, rappresentazioni della vita in miniera e produttori locali danno vita a uno spettacolo mozzafiato. Con la ciliegina finale del dono di dolcetti, in pieno stile “su cumbidu” da parte di donne vestite in costume tipico e il lancio di tanti palloncini bianchi, che “litigano” amichevolmente con il blu del cielo, limpido, che fa da tetto al capoluogo sardo. Tante le autorità presenti, che con i loro interventi rimarcano l’importanza dell’evento che si snoda fino al prossimo due novembre.

«Il porto che si apre sempre più verso la città, le navi da crociera che nei prossimi giorni attraccano a Cagliari e trovano un’accoglienza davvero speciale, oltre alla possibilità per tutti di poter godere di un simile panorama», questo il succo del discorso di Roberto Farci, delegato dell’Autorità portuale. Cristiano Erriu, assessore regionale agli Enti locali, punta il mirino sulla necessità di una Sardegna da vivere tutto l’anno: «La nostra Isola possiede una grande ricchezza, data dal valore che i singoli territori sono capaci di offrire a un mercato attento e sofisticato. Prodotti tipi e di nicchia, produzioni di eccellenza che si rivelano interessantissime. InvitaS è un evento da consolidare, sviluppare e aiutare a crescere sempre di più». Un plauso totale arriva anche da Emanuele Cani, deputato Pd e membro della commissione delle Attività produttive alla Camera: «Turismo, tradizione, folklore. È un cocktail vincente, ciò che si deve fare è unire tradizione e valorizzazione dei nostri prodotti e metterli a disposizione. Così è possibile la promozione da parte dei produttori locali in un palcoscenico di prestigio quale quello di Cagliari».

Tanti gli eventi in programma fino al 2 novembre prossimo: lo sport nuragico di Daniele Manca, i bronzetti nuragici di Andrea Loddo, i canti e i cori di Teulada, le maschere tipiche barbaricine, la sfilata delle “Donne di Sardegna” dell’associazione Libera, la musica dal vivo di Nicola Agus. Ancora, le lavorazioni dei cibi tipici sardi, “Is Animeddas e su mortu mortu” nelle giornate del 31 ottobre e 1 novembre. Il tutto col contorno gustoso delle 7 aree food, dove è possibile perdersi tra i sapori, ricercati ed esclusivi, della Sardegna.

invitas-29-ottobre-2016

[bing_translator]

Non è necessario mettersi in viaggio per scoprire la Sardegna, nel ponte di inizio novembre. Anche perché, a Cagliari, sono ben 5 le giornate dedicate alle ricette e all’artigianato della millenaria tradizione sarda. Dal 29 ottobre al 2 novembre c’è il bis di InvitaS, il porto di Cagliari si trasforma in un’imponente “galleria dell’Isola” all’aperto. Oltre 700 persone impegnate nell’organizzazione, 150 gli espositori da tutte le Province e ben 7 aree food con cucina a vista e 500 posti a sedere. Dal pane ai dolci, passando per piatti di mare, funghi, carne e formaggio arrosto del “re dei funghi” del Letizia di Nuxis, Manuele Fanutza. C’è spazio per le preferenze alimentari di tutti, inclusi i vegani. Sono già particolarità della cucina sarda, alle quali si aggiungono di diritto su mazzamurru con porchettone a cura di Damiano Basciu, il pilau di Calasetta dello chef Tony Porseo e il pesce fritto di Angelo Ibba e Gianfranco Piras, la purpuzza alla barbarcina, su pani lentu e il pecorino arrosto di Mario Dessolis, oltre all’olio, il miele e i croccantini della sposa, il cascà di Carloforte e le birre artigianali.

Anche l’occhio vuole la sua parte: l’associazione Primavera Sulcitana lo sa bene, ecco perché nella porta-cartolina di Cagliari stanno già scaldando i motori molti progagonisti della Sardegna, pronti a far trionfare il folklore. Nicola Agus e le sue launeddas, lo sport nuragico di Daniele Manca, i bronzetti di Andrea Loddo. Ancora: i mamuthones e issohadores di Mamoiada e i boes e merdules di Ottana, tutte unicità sarde pronte a stregare i tantissimi visitatori attesi. Le sfilate di abiti tipici, grazie all’impegno dell’associazione Sant’Efis e Le Fruste del Campidano, entrambe di Monserrato. Le minatrici, le janas e le tessitrici a cura dell’associazione Libera, le rappresentazioni sul Rinascimento con in prima linea il Marchesato di Villasor. Lungo tutte le 5 giornate garantita anche la musica dal vivo e le dimostrazioni, negli stand, della lavorazione di pane, pasta, fomaggio e ricotta, oltre all’impagliatura delle sedie e lo sconfinato artigianato sardo.

Ogni giorno è una festa continua, al porto di Cagliari.Lo start, in grande stile, è sabato 29 ottobre, alle 11.00, con la parata composta da una rappresentanza di ogni settore presente a InvitaS. Dopo il discorso delle autorità, spazio a “su cumbidu”, con l’offerta di dolcetti a tutti i presenti. Per gli eventi speciali, proprio in  occasione della festa-ricordo dei morti, “Is Animeddas e su mortu mortu”: il 31 ottobre e 1 novembre festa per bambini – aperta a tutti – con dolcetti, noci, melograni e mandarini offerti per onorare quella che è una tra le tante tradizioni della terra dei 4 mori. Il “villaggio sardo” chiude i battenti la sera del 2 novembre.

invitas-2016Invitas-2016-140x196-2

[bing_translator]

Dopo l’apprezzato spettacolo di ieri sera, sul palco di piazza De Gasperi, a Sant’Antioco, la ballerina spagnola Yolanda Osuna, accompagnata dal cantante Bernardo Miranda e da Rafael Montilla alla chitarra concederà il bis questa sera al Lazzaretto di Cagliari, al centro culturale in via dei Navigatori, a Sant’Elia. Le due serate di musica e ballo del flamenco sono state organizzate dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz.

La tappa nel capoluogo fa parte di Encuentros, gli appuntamenti tra Sardegna e Spagna proposti da Forma e Poesia nel Jazz e vedrà la partecipazione straordinaria, in alcuni brani, del suonatore di launeddas Nicola Agus.

Classe 1981, Yolanda Osuna ha avuto maestri del calibro di Javier Latorre, Matilde Coral, Milagros Mengíbar, El Mimbre, Blanca del Rey, Rocío Molina, Pastora Galván, Manuela Carrasco, Antonio Canales, La Farruca, Faraona, La Lupi. Nel suo curriculum tante collaborazioni ed esibizioni con artisti come Miguel Poveda, Mayte Martín, Arcángel, Esperanza Fernández, Mariana Cornejo, Terremoto de Jerez, Miguel Ángel Cortés, El Pele, Manuel Silveria, Antonio Reyes, El Cabrero, Juan Villar, Juana la del Revuelo, Curro Malena, Chaquetón, Chocolate e con le compagnie di Inmaculada Aguilar, Javier Latorre, Paco Peña, la Compañía Flamenca de Córdoba, oltre che spettacoli propri.

La bacheca della bailoara di Cordoba, che ha calcato i palchi di teatri prestigiosi come il Teatro Real di Madrid, la Catedrale del Cante a La Union, il Teatro Lope de Vega di Siviglia, conta diversi riconoscimenti e allori come il primo premio “Antonio Hidalgo” al Concurso Nacional de Fandangos di Lucena (nel 2000), al “Jóvenes Flamencos” organizzato dalla Diputación Provincial di Cordoba (nel 2001) e alla Perla de Cádiz, e due secondi premi (nel 2007 e nel 2014) al Festival Internacional del Cante de las Minas di La Unión.

IMG_8654

    IMG_8641IMG_8614 IMG_8598 IMG_8617  IMG_8620 IMG_8621 IMG_8626 IMG_8627 IMG_8628 IMG_8629 IMG_8630 IMG_8631 IMG_8632 IMG_8633 IMG_8634 IMG_8635 IMG_8636 IMG_8637 IMG_8638 IMG_8639 IMG_8640 IMG_8642 IMG_8643 IMG_8644 IMG_8645 IMG_8646 IMG_8647 IMG_8648 IMG_8649 IMG_8650 IMG_8651 IMG_8652 IMG_8653  IMG_8655 IMG_8656 IMG_8658 IMG_8659 IMG_8660 IMG_8662 IMG_8663 IMG_8664 IMG_8665 IMG_8674 IMG_8675 IMG_8676 IMG_8677 IMG_8678 IMG_8679 IMG_8680 IMG_8681 IMG_8690IMG_8661IMG_8657

[bing_translator]

Fine settimana nel segno del flamenco di Yolanda Osuna in due serate proposte dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz la bailaora spagnola, accompagnata dal cantante Bernardo Miranda e da Rafael Montilla alla chitarra, è di scena domani (sabato 24 settembre) a Sant’Antioco – alle 21.00 in piazza De Gasperi con ingresso gratuito – e domenica (stessa ora) a Cagliari, al Lazzaretto, il centro culturale in via dei Navigatori, a Sant’Elia.

La tappa nel capoluogo fa parte di Encuentros, gli appuntamenti tra Sardegna e Spagna proposti da Forma e Poesia nel Jazz e vedrà la partecipazione straordinaria, in alcuni brani, del suonatore di launeddas Nicola Agus.

Un altro impegno attende a Cagliari Yolanda Osuna, che domattina (sabato 24 settembre), alle 11.00, terrà un incontro con il pubblico alla MEM (la Mediateca del Mediterraneo in via Mameli) per parlare della sua esperienza del flamenco oggi, dell’eredità lasciata dai grandi nomi e delle prospettive per i giovani.

Classe 1981, Yolanda Osuna ha avuto maestri del calibro di Javier Latorre, Matilde Coral, Milagros Mengíbar, El Mimbre, Blanca del Rey, Rocío Molina, Pastora Galván, Manuela Carrasco, Antonio Canales, La Farruca, Faraona, La Lupi. Nel suo curriculum tante collaborazioni ed esibizioni con artisti come Miguel Poveda, Mayte Martín, Arcángel, Esperanza Fernández, Mariana Cornejo, Terremoto de Jerez, Miguel Ángel Cortés, El Pele, Manuel Silveria, Antonio Reyes, El Cabrero, Juan Villar, Juana la del Revuelo, Curro Malena, Chaquetón, Chocolate e con le compagnie di Inmaculada Aguilar, Javier Latorre, Paco Peña, la Compañía Flamenca de Córdoba, oltre che spettacoli propri.

La bacheca della bailoara di Cordoba, che ha calcato i palchi di teatri prestigiosi come il Teatro Real di Madrid, la Catedrale del Cante a La Union, il Teatro Lope de Vega di Siviglia, conta diversi riconoscimenti e allori come il primo premio “Antonio Hidalgo” al Concurso Nacional de Fandangos di Lucena (nel 2000), al “Jóvenes Flamencos” organizzato dalla Diputación Provincial di Cordoba (nel 2001) e alla Perla de Cádiz, e due secondi premi (nel 2007 e nel 2014) al Festival Internacional del Cante de las Minas di La Unión.

Yolanda Osuna Yolanda Osuna_03 (m)_© Pako ManzanoYolanda Osuna_08_-Pako-Manzano