29 April, 2024
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Sono 20 convocati i calciatori convocati da David Suazo per la partita odierna, in programma alle 14.30, sul campo dell’Insieme Formia (dirige Marco Di Loreto di Terni), una diretta concorrente nella lotta per la salvezza. Tra i convocati c’è anche Lorenzo Isaia, il centrocampista 19enne romano tesserato a metà settimana, al rientro in maglia biancoblù, dopo le 32 partite giocate nello scorso campionato: Idrissi, Bigotti, Adamo, Ganzerli, Serra, Suhs, Pitto, Carboni, Mastino, Murgia, Aloia, Padurariu, Curreli, Porcheddu, Dore, Isaia, Porru, Camara, Gjuci, Russu. Non convocati: Piras, infortunato; Niccolò Agostinelli, riabilitazione; Federico Bellu, infortunato; Alexandre Kore riabilitazione; Lorenzo Basciu; Cohen Kirby, terzo portiere; Nicola Mancini.

Ricordiamo che nel girone d’andata, a Sant’Anna Arresi, Carbonia ed Insieme Formia pareggiarono 3 a 3. Il Carbonia chiuse il primo tempo avanti di 3 goal e si fece rimontare negli ultimi 28′. La squadra di David Suazo è reduce dalla sconfitta nel recupero di Artena, disputato mercoledì e terminato 3 a 1 per la squadra laziale.

Prosegue nel solco tracciato della linea giovane la costruzione del nuovo Carbonia. Dopo Nicola Mancini, la società biancoblù ha tesserato Pietro Scanu, classe 2002, centrocampista centrale. Sardo di Siniscola, ha concluso l’ultima stagione nel Lentigione, squadra del girone D del campionato di serie D. Cresciuto nel Budoni, dove è arrivato fino alla prima squadra, ha vestito poi anche la maglia del Lanusei, in serie D.

Pietro Scanu è il nono calciatore della rosa del nuovo Carbonia di David Suazo, dopo Marco Russu, Nicola Serra, Valerio Bigotti, Mirko Atzeni, Fabio Doratiotto, Alessio Murgia, Federico Bellu e Nicola Mancini.

Continua senza sosta il lavoro dei dirigenti del Carbonia Calcio e del tecnico David Suazo per la costruzione della nuova rosa che a breve inizierà la preparazione in vista del prossimo campionato di serie D. Dopo i tesseramenti dei primi sette calciatori, tre confermati (Marco Russu, Nicola Serra e Valerio Bigotti) e quattro volti nuovi (Mirko Atzeni, Fabio Doratiotto, Alessio Murgia e Federico Bellu), oggi è stato inserito nel gruppo della prima squadra, un altro fuoriquota, il giovanissimo Nicola Mancini, centrocampista classe 2004, cresciuto nelle giovanili biancoblù.

 

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Il mondo produttivo che ruota intorno al mirto e alle altre piante aromatiche. Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, ha ottenuto una visibilità internazionale, ha allargato l’orizzonte geografico e merceologico della sua offerta, ma non dimentica i produttori del mirto. Il Dna di Mirtò, quel mondo produttivo che ruota intorno a un liquore, che è diventato sinonimo di Sardegna, rappresenta la prima vocazione di una rassegna nata sulla spinta del successo nazionale del Vinitaly. Partendo da un piccolo paese della Gallura, Nicola Mancini, l’ideatore di Mirtò, insieme all’allora giovane assessore Giuseppe Pinna, hanno trasformato una saga dal forte richiamo popolare in una macchina di promozione di tutto il territorio e le eccellenze della Sardegna. Insieme a loro il presidente della Pro Loco dell’epoca, Giuseppe Fancellu, con lo staff e il direttivo dell’associazione Mirtò, che sono rimasti invariati nel tempo. Poi la decisione nel 2016 di trasferirsi ad Olbia, la città di Nicola Mancini, grazie ad un accordo sottoscritto e fortemente voluto dal Comune, con l’assessore al Turismo, Marco Balata e dalla Confcommercio Gallura, grazie al presidente Pasquale Ambrosio.

Il grande attore e regista George Clooney considera il mirto il suo elisir di giovinezza. Durante le riprese ad Olbia della serie “Catch-22”, andata in onda su Sky Atlantic, sia lui che lo staff della Paramount sono stati omaggiati del mirto dei produttori nel catering del set che era stato allestito dallo stesso Nicola Mancini, Salvatore Pinducciu e Giovanni Pirina e da tutto lo staff di Mirtò. George Clooney è un amico di Mirtò ed è diventato anche un ottimo testimonial delle bellezze della Sardegna. A partire proprio dalla sua passione per il mirto. In un’intervista al settimanale Oggi, lo stesso George Clooney aveva raccontato il suo amore per la Sardegna, dove ha girato parte della sua serie Catch-22. «Adoro il pane Carasau! Ne mangerei a quintali. E poi il mirto: lo conosco da 20 anni, ma bevendolo tutti giorni per mesi… Guardami: non mi ha fatto ringiovanire?», ha scherzato con il giornalista. Il mirto e Mirtò hanno quindi conquistato nel tempo palcoscenici nazionali e internazionali. In questa quinta edizione di Mirtò il modello del Vinitaly in salsa gallurese è stato affinato, con gli stand e gli espositori che si sono ritrovati al centro di Olbia, lungo il Corso Umberto. Unendo le forze, usufruendo dell’esperienza di Mirtò, questa quinta edizione appena conclusa si è rivelata un formidabile mezzo di promozione per le aziende partecipanti.

Tra queste c’era Mintou, di Armando Columbano. «Siamo di Arzachena e produciamo mirto tradizionale e barricato – spiega Armando Columbano -. Soprattutto quest’ultimo è piaciuto molto ai visitatori. Considero Mirtò una vetrina fondamentale per le aziende, una manifestazione bellissima e una tappa imprescindibile che permette di farci conoscere ed esporre le eccellenze della Sardegna. E’ stato molto interessante anche scambiare le reciproche esperienze con gli altri produttori». Tra i produttori anche l’azienda Galù Liquori, di Anna Piccinnu. «Abbiamo partecipato a Mirtò fin dall’inizio, partendo dallo stesso paese gallurese, possiamo dire di essere nati insieme – sottolinea la Piccinnu -. Produciamo il mirto tradizionale e la crema di mirto. Siamo gli unici a produrla poi direttamente dalle foglie del mirto. La nostra clientela è di un livello alto, crediamo di poter garantire un prodotto di fasci alta per clienti che abbiano capacità di spendere».

Direttamente da Ilbono, in Ogliastra, arriva l’azienda agricola Tarè, di Nando Piroddi. Produttori di liquori da tutte le materie prime: mirto, ovviamente, ma anche corbezzoli e fichi d’India. «Abbiamo una produzione variegata e vendiamo anche fuori dalla Sardegna: ci avvaliamo di punti vendita a Milano, Torino e Roma – conferma Nando Piroddi -. Il mercato va bene, quest’anno abbiamo aumentato le vendite del 30%».

Tra i partecipanti anche Fragus e Saboris de Sardigna, azienda di Sadali specializzata nella coltivazione di piante aromatiche da cui ricava, oltre i liquori tra cui il mirto, olii essenziali, idrolati, oleoliti, unguenti e saponi. «Per noi è sempre un piacere partecipare a Mirtò, vorremmo tornare anche l’anno prossimo», dice Frediano Mura. Tra i tanti turisti c’è stata per loro anche una visita inaspettata: un ricercatore del Cnr che visiterà l’azienda per studiare i metodi di produzione e i macchinari brevettati per la produzione degli olii essenziali. Una grande convinta partecipazione di aziende produttrici di mirto che hanno creduto nel progetto e hanno aderito convintamente alla quinta edizione di Mirtò: il mirto Mannena di Antonello Orecchioni, importante imprenditore di Arzachena; come il mirto Marchese di Gallura, di Valentina Marchese, che dopo aver ottenuto la laurea specialistica in Scienze Agroambientali, scelse di tornare a Sant’Antonio di Gallura per curare la sua azienda. C’è poi Sapori Santoni, di Pasqua Santoni, un laboratorio artigianale dove i prodotti vengono lavorati a mano, senza conservanti e coloranti, con verdura e frutta a chilometro zero della fertile Valle del Coghinas. O La Neula, azienda gallurese che è nata nel settembre del 2008 e si dedica alla produzione di olio, olive e vino. A questi prodotti ha affiancato anche il miele e il liquore di mirto, uno dei simboli più tipici dell’enogastronomia sarda, realizzato secondo la ricetta tradizionale. Infine, la Liquoreria Collu di Villasor, che interpreta con passione e sapienza l’antica tradizione che sa trasformare la ricca varietà di piante tipiche sarde in mirto rosso, distillato di vinacce più conosciuto come filu ‘e ferru, poi il liquore di agrumi, di carruba, di foglie di Maria Luisa e di buccia di limone (il celebre limoncello).

 

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Il Carbonia ha vinto la 28ª Coppa Capodanno, torneo riservato alla categoria giovanissimi. Nella finalissima, disputata sullo splendido campo erboso dello stadio Comunale di Masainas, diretta dal giovane arbitro Mattia Crobeddu, la squadra allenata da Floriano Congiu ha superato la Monteponi di Marco Martinelli con il punteggio di 4 a 0 (primo tempo 0 a 0), con reti di Lorenzo Basciu (rigore), Fabio Mazzotta (2) e Davide Gherardini. La Monteponi ha giocato gran parte del secondo tempo in 10 uomini per l’espulsione di Nicola Mura.

Il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato. Nel secondo tempo la svolta è arrivata con il calcio di rigore, molto contestato da tecnico, dirigenti e giocatori della Monteponi, trasformato da Lorenzo Basciu. La Monteponi, dopo vibranti proteste, non è riuscita ad organizzare una reazione, poco dopo è rimasta in dieci uomini, ed ha finito per subire altre tre reti, per un 4 a 0 finale sicuramente troppo pesante per quanto era emerso nella prima parte della gara.

Per il Carbonia è la settima vittoria della Coppa Capodanno nelle ultime otto edizioni (solo l’anno scorso la Marco Cullurgioni Giba riuscì a spezzare il dominio biancoblu, superando in finale la Don Vito Sguotti Carbonia.

Al termine della partita sono state effettuate le premiazioni nella sala del Centro di aggregazione sociale, alla presenza del sindaco di Masainas, Ivo Melis, e del presidente della delegazione FIGC di Carbonia Iglesias. Oltre al Carbonia, squadra vincitrice, sono stati premiati i migliori giocatori della finale, Nicola Mancini per il Carbonia e Vito Asaro per la Monteponi.

La 28ª edizione della Coppa Capodanno è stata organizzata dalla delegazione FIGC di Carbonia Iglesias, con la collaborazione dei comuni di Masainas, Calasetta e Sant’Anna Arresi (le partite dei quarti di finale sono state disputate a Calasetta, quelle di semifinale a Sant’Anna Arresi).

Il Carbonia, con la conquista della Coppa Capodanno per la categoria giovanissimi, ha bissato ancora una volta la vittoria ottenuta il 26 dicembre scorso nella 56ª edizione della Coppa Santa Barbara per la categoria allievi.

      

                                        

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 Campo calcio Giba 2 copia

Per il 5° raduno delle rappresentative provinciali, quest’anno riservate alle categorie allievi e giovanissimi 1° anno, le rappresentative delle categorie allievi e giovanissimi si confronteranno in due partite amichevoli, l’11 e il 12 aprile, contro la Marco Cullurgioni. 

– mercoledì 11 aprile, alle ore 18.00, sul campo in erba artificiale di Giba si confronteranno i giovanissimi della rappresentativa provinciale di Davide Ollosu contro i giovanissimi della Marco Cullurgioni del mister Giovanni Falessi.

I convocati: Daniele Pistis (Atletico Narcao), Giulio Campidano, Marco Deiana e Renato Dennjs Usai (Antas Calcio Fluminimaggiore); Davide Franzina (Bindua); Nicola Mancini, Lorenzo Basciu e Jacopo Falletto (Carbonia); Antonello Aste, Cristofer Cimmino e Giuseppe Rivano (Carloforte); Jacopo Benedetto e Matteo Cocuzza (Don Vito Sguotti), Alex Angioni (Ex Biancoblù Carbonia), Mattias Waggershauser (Fermassenti); Nicola Serventi (Marco Cullurgioni Giba); Francesco Doneddu, Francesco Mameli e Manuel Quaglieri (Monteponi Iglesias); Mirko Medda e Filippo Balocco (Sport Time Gonnesa); Matteo Lai e Luigi Saba (Villamassargia).

La rappresentativa giovanissimi parteciperà al 1° Trofeo “Mario Madau”.

– giovedì 12 aprile, alle ore 18.00, sul campo in erba artificiale di Giba si confronteranno gli allievi della rappresentativa provinciale di Claudio Sanna contro gli allievi della Marco Cullurgioni del mister Gianmarco Manca.

I convocati: Alessio Cocco (Antiochense 2013); Mirko Aresti e Francesco Carboni (Atletico Narcao); Mirko Meloni (Bindua); Nicola Giganti e Andrea Valentino (Carbonia); Giovanni Boi (Carloforte); Fabio Crobeddu, Maurizio Pusceddu e Kevin Milanovic (Don Vito Sguotti); Federico Bullegas, Marco Littera e Carlo Pinna (Ex Biancoblù Carbonia); Manuel Argiolas (Fermassenti); Alessandro Flumini (Isola di Sant’Antioco); Davide Pucci (Marco Cullurgioni Giba); Alberto Angioni, Davide Cancedda e Federico Repole (Mineraria Carbonia); Simone Cogotti, Cristian Jones e Simone Piga (Portoscuso Calcio).

La rappresentativa allievi parteciperà al 2° Trofeo “Cenzo Soro”.