29 April, 2024
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Settimana di riaperture per i settori dell’abbigliamento, calzature, gioiellerie, profumerie, studi di tatuaggi e servizi alla persona. Ma le linee seguite dai sindaci dei tre centri principali del Sulcis, sono molto diverse. Mentre Carbonia dà il via alle riaperture di tutti i settori, il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, va più cauto e decide di riaprire i negozi ma non i servizi alla persona, come parrucchieri ed estetisti. Ancora più dura la linea seguita dal sindaco di Iglesias, Mauro Usai, che decide di rimandare la data di apertura degli esercizi commerciali e dei servizi alla persona al 18 maggio, data in cui si attendono protocolli e linee guida più chiare.
«Abbiamo deciso di dar seguito all’ordinanza del presidente Christian Solinas, raccomandando agli esercenti di rispettare alla lettera tutte le prescrizioni da seguire – dichiara Paola Massidda, sindaco di Carbonia. Il nostro Comune ha avuto una situazione fortunatissima, dovuta al fatto che i nostri cittadini si sono comportati bene. Confidiamo che anche in questa “Fase 2” di riaperture continueranno a seguire le regole. Il nostro è un territorio in cui la disoccupazione è alta e rischiamo di non veder risollevare le serrande di quei commercianti che, in questi due mesi, hanno sofferto la crisi, dovuta alle prescrizioni del Covid. Prima che sia troppo tardi, è opportuno ripartire.»

Per concludere, il sindaco Paola Massidda fa un augurio ai commercianti della sua cittadina: «Siamo con loro con tutto il cuore, insieme a loro. Perché è con loro che può ripartire la città. Non devono sentirsi soli. Noi ci siamo».

Tanta speranza traspare dalle parole di Maddalena Cascìu, titolare, assieme al marito Franco, di una gioielleria di Carbonia: «Siamo felici di essere tornati nel nostro negozio, al nostro lavoro. Un lavoro a cui siamo affezionati perché lo svolgiamo dal 1981. Io spero che si riprenda la vita di prima. Sappiamo che c’è crisi ma almeno che si ricominci a vivere». Saltando le cerimonie religiose, si è persa una grossa fetta di mercato. «Non ci sono matrimoni, non ci sono battesimi, non ci sono più ricorrenzeprosegue Maddalena Casciu -. È saltato tutto.»

Tra i settori merceologici che risollevano le serrande, c’è quello di Alessia Mirai, titolare di un negozio di calzature a Sant’Antioco.
«La nuova apertura è stata emozionante, nonostante la grande paura confida Alessia Mirai -. Ritrovare in negozio i nostri clienti, che ci sostenevano tramite social, è stato davvero entusiasmante. Mi ha dato una carica che non pensavo di riuscire a trovare.» Però c’è anche la paura per quanto riguarda l’aspetto della salute. Prosegue Alessia Mirai: «C’è stato da capire come potersi comportare. Comunque, abbiamo sanificato tutto il locale e, inoltre, abbiamo acquistato anche delle salviette disinfettanti da fornire ad ogni cliente».
Com’è stato il rapporto con la clientela? «C’è stato un grandissimo rispetto da parte di tutte le mamme, che sono arrivate in negozio munite di tutte le precauzioni necessarie e hanno rispettato rigorosamente le distanze di sicurezza. I bambini son stati meravigliosi, perché son stati educati dai genitori a casa e quindi sapevano già come comportarsi. È stato bello vedere questo grande lavoro da parte delle famiglie.»

In conclusione, per quanto riguarda la tipologia di vendita, Alessia Mirai aggiunge: «Per chi ancora non se la sentisse di venire in negozio ci siamo organizzati per la consegna a domicilio».

Federica Selis

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«Anche a Cortoghiana aderiamo convintamente all’associazione “Carbonia Avanti” e condividiamo la preoccupazione per lo stato di abbandono della nostra frazione.»

Ad annunciarlo è Marco Loi, ex consigliere comunale per due consiliature.

«Ormai da anni segnaliamo una serie di criticità presenti a Cortoghiana, per cui chiediamo incessantemente un intervento da parte dell’Amministrazione comunale di Carbonia. Purtroppo, alle parole non sono seguiti gli interventi sperati, nonostante la nutrita presenza di consiglieri comunali di Cortoghiana nelle file della maggioranza – aggiunge Marco Loi -. Nonostante questo, le risorse messe a disposizione della frazione di Cortoghiana sono state praticamente inesistenti ed il risultato è sotto gli occhi di tutta la popolazione.»

«Tanti sono gli interventi che sarebbero importanti per il decoro urbano della nostra frazione, non ultimi quelli utili per ripristinare al meglio lo stato del nostro cimiteroconclude Marco Loi -. Tutti impegni che, fino a questo momento, sono stati disattesi e per i quali i cittadini di Cortoghiana chiedono un intervento urgente e risolutivo da parte della Giunta guidata dalla sindaca Paola Massidda.»

 

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Anche Bacu Abis chiede la Casa dell’acqua. Il presidente del Comitato di quartiere, Gianfranco Fantinel, ha rivolto un appello al sindaco Paola Massidda, al vicesindaco Gian Luca Lai e all’amministratore unico della Somica Giuseppe Baghino, nella quale rimarca che non avendo l’Amministrazione comunale destinato una casa dell’acqua per Bacu Abis, ha creato un forte malumore nella comunità, che chiede di avere «un servizio importante che noi condividiamo e sosteniamo».

Le prime due case dell’acqua sono state inaugurate il 27 aprile scorso al mercato civico di Carbonia e in via Bresciano a Cortoghiana.

«A tal proposito aggiunge Gianfranco Fantinelchiediamo una risposta immediata e concreta. In caso contrario vi sottoponiamo la seguente proposta: un’azienda di Carbonia intende destinare gratuitamente una casa dell’acqua a Bacu Abis. Intanto, ringraziamo per la disponibilità.
È necessario un ragionamento per creare le condizioni logistiche, organizzative e gestionali per la realizzazione di un così importante servizio di cui voi sicuramente ne coglierete tutta la valenza.»
«Vi chiediamo gentilmenteconclude Gianfranco Fantinel – di valutare tempi e modi per creare tutte le condizioni per dare una risposta concreta alla comunità di Bacu Abis, aprendo subito un confronto. In attesa di un vostro riscontro.»

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, interviene sulla riapertura dei servizi alla persona e di varie attività, prevista domani mattina.

«In queste ultime ore si è ingenerata confusione ed incertezza sulla riapertura delle attività di servizi alla persona, dei negozi di abbigliamento, calzature, gioiellerie e profumerie nella città di Carboniaspiega in una nota Paola Massidda -. Rispondo quindi alle domande di delucidazioni che mi sono arrivate da molti e molte di voi: domani, lunedì 11 maggio, è confermata la possibilità di riapertura di queste attività. Sabato mattina ho firmato un’ordinanza, la n. 64, che sarà appunto in vigore da domani.»

«Le notizie circolate sui siti Internet in cui si ipotizzava un’eventuale impugnazione dell’ordinanza regionale da parte del Governo, al momento non trovano riscontro ufficiale, pertanto sia l’ordinanza emessa dal presidente della Regione Sardegna che quella da me emanata sono efficaciaggiunge Paola Massidda -. La decisione che ho preso è un “atto di responsabilità” e, soprattutto, di “grande fiducia” verso i miei concittadini, che hanno rispettato in modo encomiabile tutte le restrizioni della “Fase 1”

«Di questo vi ringrazio e “confido” in voi anche in questa “Fase 2”, nella certezza che sarete ancora una volta diligenti, scrupolosi e prudenti. La riapertura dei servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti e tatuatori), negozi di abbigliamento, calzature, gioiellerie e profumerie è doverosa nei confronti di decine di imprese cittadine che da circa due mesi hanno dovuto abbassare le saracinesche e patire in modo estenuante il peso della crisi economico-socialeconclude Paola Massidda -. A tutti gli operatori che da domani si rimettono in moto va il mio augurio di buon lavoro.»

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«Siamo ancora in attesa di ricevere dalla Regione Sardegna il tanto atteso indice RT che confidiamo possa attestare un basso rischio di contagio da Covid-19 nella città di Carbonia. Vi comunico, quindi, che finalmente da lunedì 11 maggio potranno riaprire le attività di servizi alla persona (tra cui barbieri, parrucchieri, centri estetici, tatuatori) e i negozi di abbigliamento, calzature, profumerie e gioiellerie della nostra città.»

Lo scrive, in una nota, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

«E’ una bella notiziaaggiunge Paola Massidda -: si intravvede la luce in fondo al tunnel per le nostre famiglie e per gli esercizi cittadini che negli ultimi due mesi hanno dovuto sospendere le proprie attività, patendo drasticamente l’emergenza sanitaria ed economico-sociale, ma che da lunedì potranno gradualmente ripartire, rispettando gli standard di sanità e sicurezza e adottando tutte le prescrizioni del caso. Domani – non appena verificato il parametro RT – mi recherò di prima mattina in ufficio per emanare l’ordinanza di RIAPERTURA.»

«Il virus non è ancora sconfittoconclude Paola Massidda -, occorre mantenere un forte senso di responsabilità, ma è un primo passo verso il ritorno alla normalità, la normalità di cui tutti noi abbiamo bisogno. Forza città di Carbonia!»

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Il comune di Carbonia si avvarrà di un finanziamento straordinario di 150.000 euro, chiesto ed ottenuto dalla Regione Sardegna, per la realizzazione di una nuova rotatoria compatta, all’intersezione tra via della Costituente e via Balilla. L’intervento è destinato a decongestionare il traffico cittadino. Nella foto allegata, la simulazione del progetto definitivo.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Paola Massidda: «La realizzazione della rotatoria costituisce un importante tassello nel processo di riorganizzazione complessiva della viabilità e degli spazi urbani connessi al traffico pedonale e veicolare. Il nostro obiettivo è riqualificare, ripristinare le condizioni di sicurezza e il decoro urbano in una zona nevralgica della città, caratterizzata dalla presenza delle scuole superiori, di un hotel-ristorante, snodo cruciale per l’accesso alla zona degli impianti sportivi di via Balilla, alla zona commerciale ed al vicino Centro Intermodale».

«Questa opera si inserisce all’interno degli imminenti lavori di messa in sicurezza e riqualificazione di alcune strade cittadine, andando a completare la riqualificazione della via Costituentespiega l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai -. Si tratta di una progettazione a livello definitivo, dotata di tutti i pareri favorevoli degli Enti competenti e quindi di pronta cantierabilità.»

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I sindaci di 14 comuni del Sulcis, Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, hanno inviato una nota al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella quale scrivono che sono «legittimi portatori tutti di interesse, ma illegittimamente non sono stati individuati tra le amministrazioni interessate a partecipare alla Conferenza di servizi “PIANO SULCIS – S.S. 126 DIR Sud Occidentale Sarda – Realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’Isola di Sant’Antioco e della Circonvallazione di Sant’Antioco.”, nonostante siano i destinatari dei provvedimenti tutti inseriti nel Piano Sulcis».

Gianfranco Trullu, Ivo Melis, Antonello Pirosu, Marco Antonio Piras, Andrea Pisanu, Massimiliano Ventura, Andrea Deias, Danilo Serra, Elio Sundas, Elvira Usai, Paola Massidda, Maria Teresa Diana, Giorgio Alimonda e Mariano Cogotti «ritengono a pieno titolo che gli stessi debbano essere obbligatoriamente individuati tra i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale (approvazione del progetto di ponte e circonvallazione) è destinato a produrre effetti (ricaduta economica nel proprio territorio), così come previsto secondo l’art. 14, co.5, l. n. 241/1990 (articolo così sostituito dall’art. 1, comma 1, d.lgs. n. 127 del 2016) “l’indizione della conferenza è comunicata ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti e a quelli che per legge debbono intervenirvi nonché ai soggetti individuati o individuabili nei cui confronti possa prodursi un pregiudizio per effetto dell’assunzione del provvedimento (art. 7, l. 241 del 1990). I soggetti richiamati possono intervenire nel procedimento ai sensi dell’art. 9 della medesima legge”; è interesse, pertanto, di queste amministrazioni esprimere il parere in merito alla realizzazione di una infrastruttura che trova tutte le risorse economiche nel Piano, come quella proposta nel progetto in esame; risorse che rientrano tra quelle che questi enti avevano deciso di utilizzare e che erano destinate alla realizzazione delle strutture “parte”; in data 6.03.2018 – aggiungono i 14 sindaci, il comune di Sant’Antioco ha adottato la delibera n. 8, contenente una proposta di modifica del Piano Infrastrutturale di Sant’Antioco, previsto nel Piano Sulcis, relativo all’intervento proposto da ANAS S.p.A., alla Regione Autonoma della Sardegna (R.A.S.). Tale proposta pare finalizzata alla realizzazione di un intervento di “circonvallazione leggera e alterativa, più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico”. La modifica progettuale proposta, secondo il comune di Sant’Antioco, conserverebbe la funzione originaria delle infrastrutture di accesso al centro abitato e al Lungomare, consentendo di snellire il traffico in direzione Calasetta-Carloforte e preservando il potenziale economico di tali aree. Nello specifico, la proposta prevede una circonvallazione, in quota parte costruita da rete viaria esistente, quale la bretella che da Bega Trota conduce alla via Trilussa, con adeguamento della stessa che comporta il completamento del tratto mancante di collegamento, con il tratto terminale di via Calasetta. Tale soluzione, sempre secondo della delibera, consentirebbe di rispettare il fine di ridurre il consumo di suolo e riqualificare l’attuale infrastruttura a ponte, con intervento che possano potenziarne la funzionalità, estesa all’uso ciclo-pedonale, con punto di belvedere, e valorizzare il progetto architettonico della grande struttura; il 21 aprile 2020 via PEC è pervenuta copia per conoscenza dell’istanza presentata dal Comitato Porto Solky di Sant’Antioco alla quale sono allegate le osservazioni contro l’approvazione del progetto in oggetto; le osservazioni del Comitato Porto Solky sono a firma condivisa dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra Sardegna, Grig-Gruppo di Intervento Giuridico e WWF Sardegna; in data 24 aprile 2020 il Comitato Porto Solky ha trasmesso via PEC per conoscenza il Parere Tecnico NEGATIVO del comune di Sant’Antioco in merito alla soluzione progettuale proposta da ANAS relativamente ai due interventi infrastrutturali di nuovo ponte e circonvallazione; il parere Tecnico del comune di Sant’Antioco esprime parere negativo su entrambi gli interventi funzionali di nuovo ponte e circonvallazione ed è complementare al parere negativo delle osservazioni del Comitato Porto Solky; nel suddetto parere del comune di Sant’Antioco viene altresì proposto il tracciato alternativo di circonvallazione per Calasetta così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco, e che tale percorso soddisfa le esigenze delle comunità di Calasetta e Carloforte di poter usufruire di un transito snello e veloce che bypassi il centro urbano di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky condividono altresì la proposta del comune di Sant’Antioco per una circonvallazione alternativa così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky auspicano la rimodulazione dei fondi a favore della messa in sicurezza/riqualificazione del porto di Sant’Antioco quale volano di sviluppo per tutto il territorio. In tal senso vi è un travisamento di fatti, di atti e dei provvedimenti fino ad oggi adottati.»
«I comuni di Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, in qualità di soggetti portatori di interesse, devono e vogliono, secondo le disposizioni in materia, esprimere il proprio parere in merito sia al progetto e relativo parere negativo, sia al riutilizzo delle risorse che di diritto devono riconfluire nella disponibilità del Piano Sulcis a favore di tutto il territorio ed in specie assi ed assetti viari dell’intero territorio concludono i 14 sindacie fanno espressa riserva di formulare il loro parere sul progetto definito “Ponte”; intendono e chiedono di esprimere, in ipotesi di bocciatura della soluzione progettuale “Ponte Sant’Antioco”, il loro legittimo parere in ordine alla rimodulazione dei finanziamenti così come previsti dal protocollo Piano Sulcis su tali risorse da utilizzarsi nell’interesse dello sviluppo territoriale ed economico dell’intero Sulcis – settore viabilità.»

 

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha diffuso questa sera l’ultimo aggiornamento sulle domande per la partecipazione all’avviso pubblico per l’erogazione delle “Misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia SARS-COV-2”.

«Fino ad ora sono state protocollate 1.349 richieste, una buona metà sono state istruite dagli uffici , ma nessuna ancora liquidata. I ritardi della liquidazione sono dovuti all’attesa di un intervento chiarificatore della Regione Sardegna sulla L.R. n. 12 del 8 aprile 2020. Chiarimenti che ad oggi non sono arrivati nonostante richiesti dalla nostra amministrazione insieme all’ANCI, che rappresenta i 377 comuni della Sardegnadice Paola Massidda -. Tuttavia, vista l’emergenza economico sociale a cui sono sottoposti diversi nostri concittadini, lunedì 4 maggio verrà pubblicata sul sito del Comune una graduatoria parziale per 450 istanze e si procederà contestualmente con le liquidazioni a favore di coloro che risulteranno beneficiari secondo i casi non controversi previsti dalla legge regionale.»

«Confidiamo che a breve la Regione sciolga i nodi interpretativi e consenta al Comune di Carbonia, come alla maggior parte dei comuni sardi, di andare incontro alle aspettative legittime e urgenti dei propri concittadiniconclude Paola Massidda -. Cogliamo l’occasione per ringraziare di cuore i dipendenti comunali che stanno lavorando ininterrottamente e in condizioni non ottimali, con procedure delicate, dando così un contributo importante e prezioso a supporto della nostra città, provata severamente dalla crisi. Grazie e Buon lavoro!»

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Il Coronavirus non blocca le attività amministrative del comune di Carbonia. Dopo l’inaugurazione di un nuovo servizio a beneficio della cittadinanza, le Case dell’Acqua, avvenuta ieri, stanno per partire i lavori di riqualificazione energetico-ambientale dell’edificio comunale di via XVIII Dicembre.

Nella struttura dell’Ex Tribunale, alla presenza del sindaco Paola Massidda e dell’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai, è in corso di svolgimento un sopralluogo con il dirigente del Servizio tecnico comunale, il responsabile unico del procedimento, la direzione dei lavori e la ditta che eseguirà i lavori, i quali ammontano complessivamente a un importo di 2.308.000 euro (di cui 1.495.000 euro aggiudicati dal comune di Carbonia a seguito della vincita di un bando regionale).

Sono previsti interventi strutturali in grado di riqualificare energeticamente un edificio, quello di via XVIII Dicembre, in cui hanno sede diversi servizi per i nostri concittadini, come i Servizi sociali, l’Economato, lo sportello Eurodesk, l’ufficio Anagrafe, lo Stato civile, l’ufficio cimiteriale, Sport e Pubblica istruzione.

I lavori previsti si tradurranno in un concreto miglioramento delle prestazioni energetiche e del comfort ambientale dell’edificio attraverso la coibentazione di pareti e copertura, la sostituzione dei corpi illuminanti con dispositivi regolati e telecontrollati, la sostituzione dei serramenti integrati con sistemi schermanti per la radiazione solare, la realizzazione dell’impianto fotovoltaico per autoproduzione al 50% con accumulo elettrochimico integrato in una micro rete intelligente.

Gli interventi di riqualificazione energetica si inseriscono a pieno titolo nell’ambito delle linee programmatiche del mandato amministrativo e consentiranno di avere un edifico n-ZEB, con consumo energetico quasi zero.

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Al Mercato Civico di Carbonia è stata inaugurata stamane la prima Casa dell’Acqua, un distributore di acqua potabile a km zero all’insegna del “Plastic Free” e del risparmio per la cittadinanza. La seconda, è stata realizzata presso la circoscrizione di Cortoghiana, in via Bresciano. Nelle fotografie allegate, il sindaco Paola Massidda ed il vicesindaco ed assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai.

Alcune informazioni sulle case dell’acqua

  • Le Case dell’Acqua erogano acqua proveniente dalla rete Abbanoa.
  • L’acqua subisce un trattamento di microfiltrazione attraverso filtri a carboni attivi argentizzati, per eliminare sostanze come cloro e microalghe fino a 0,5 micron.
  • L’acqua viene sterilizzata attraverso l’utilizzo di lampade a raggi ultravioletti, per eliminare batteri, germi e virus.
  • Inoltre l’acqua viene sanitizzata ad ogni erogazione mediante ozono su ogni ugello.

È prevista la distribuzione di acqua frizzante e naturale, refrigerata, inizialmente in forma gratuita e successivamente al costo di 5 centesimi al litro, pagabili mediante una tessera (ricaricabile presso l’erogatore) o tramite monete.

Il rifornimento è consentito 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.

Nel rispetto delle misure di contenimento alla diffusione del Coronavirus, il prelievo è subordinato all’utilizzo di mascherina e guanti monouso ed al rispetto delle distanze interpersonali, pari ad almeno 1 metro.