29 March, 2024
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Istituita dal decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229 di Revisione ed integrazione del Codice della nautica da diporto, l’11 aprile ricorre la “giornata del mare e della cultura marinara”, che vede anche la Guardia costiera impegnata nell’obiettivo di promuovere e sviluppare presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado la cultura del mare intesa come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico, sostenendo la promozione di iniziative volte a diffonderne la conoscenza, nella consapevolezza che la scuola rappresenti il miglior veicolo per educare i giovani anche in tale ambito.

Proteggere il mare e preservare il suo inestimabile patrimonio ambientale, sociale e culturale a beneficio delle nuove generazioni: fedele alla sua missione istituzionale, la Guardia costiera rinnova l’ormai consolidata collaborazione con il ministero dell’Istruzione con un nuovo protocollo d’intesa che il ministro Patrizio Bianchi e il Comandante generale, l’ammiraglio Giovanni Pettorino hanno siglato lo scorso 9 aprile a Roma.

Diverse le iniziative poste in essere a livello territoriale dalla Guardia costiera, oltre al lancio a livello nazionale del concorso scolastico dal titolo “La cittadinanza del mare – 2021”, incentrato sul tema della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici, giunto ormai alla terza edizione.

Un’importante novità che coinvolge tutti i cittadini: disponibile da oggi la nuova “funzione-avvistamenti” dell’App #PlasticFreeGC – nata nell’ambito dell’omonimo progetto di comunicazione ed educazione ambientale sul contrasto alla dispersione delle microplastiche in mare, lanciato dal Comando generale della Guardia costiera nel 2019 su diretto mandato dell’allora ministero dell’Ambiente. Con la nuova funzionalità “avvistamenti”, il cittadino avrà l’opportunità di segnalare in diretta, attraverso il proprio smarthphone, la presenza in mare di particolari specie marine.

Tutte le informazioni confluiranno presso la Centrale operativa nazionale del Comando generale, per essere sottoposte a una verifica di carattere scientifico curata dall’Istituto Tethys Onlus – che si adopera per la conservazione dell’ambiente marino e con il quale la Guardia costiera ha sottoscritto uno specifico protocollo operativo – e per poi essere condivise con le Istituzioni e con l’intera comunità scientifica.

Infine, In occasione della giornata del mare verrà presentato ufficialmente anche un rinnovato rapporto di collaborazione tra il Comando generale della Guardia costiera ed il ministero della Cultura, in forza del quale la Guardia costiera collaborerà con l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale, in mirate iniziative per la promozione dei valori legati alla conservazione della memoria sulle tradizioni marittime delle realtà costiere per le quali – oggi come in passato – le Capitanerie di porto rappresentano riferimento imprescindibile nella propria funzione di garante della sicurezza degli usi civili del mare. Ciò, con lo scopo di recuperare e consegnare alle future generazioni quel patrimonio immateriale – rappresentato da tradizioni verbali, racconti legati al mondo del mare, ricordi di pescatori e naviganti – che costituisce identità unitaria e patrimonio collettivo.

Il mare è una risorsa di inestimabile valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico. Un privilegio da difendere. Un’opportunità preziosa da consegnare alle nuove generazioni.

Nasce da queste importanti premesse il protocollo d’intesa firmato a Roma, oggi, venerdì 9 aprile, dal ministro dell’Istruzione, professor Patrizio Bianchi, e dal Comandante Generale della Guardia Costiera, Giovanni Pettorino.
L’obiettivo, come si legge nel Protocollo, è quello di «contribuire alla formazione delle giovani generazioni, alla tutela del territorio, alla convivenza civile, alla legalità».
La firma dell’Accordo, non a caso, coincide con le celebrazioni della “Giornata del mare e della cultura marinara”. Un’iniziativa che ogni anno coinvolge la Guardia Costiera e gli Istituti scolastici italiani, per valorizzare le tradizioni marittime del nostro Paese e rivalutare il patrimonio storico, sociale e culturale del suo mare. Una serie di iniziative, idee e progetti portati avanti su tutto il territorio e che si riassumono anche con l’individuazione delle classi vincitrici del Concorso Nazionale “La cittadinanza del mare” edizione 2020, che prevedeva l’elaborazione di percorsi e progettualità volti alla diffusione della cultura del mare. Il concorso si è concluso con la premiazione di 11 dei ben 500 progetti pervenuti. In occasione della firma del Protocollo, il ministro Patrizio Bianchi ha incontrato, in modalità telematica, le classi vincitrici, complimentandosi per i lavori realizzati. È stata quindi presentata la nuova edizione del concorso, dal tema «Cambiamenti climatici e sostenibilità, effetto di molteplici cause in gran parte attribuibili all’uomo e, a loro volta, causa di effetti sia sull’ambiente marino e costiero che sulle comunità che vivono in prossimità del mare».
Questa iniziativa, fortemente voluta dal ministero dell’Istruzione e ampiamente condivisa dal Corpo, sottolineano il professor Patrizio Bianchi e l’ammiraglio Giovanni Pettorino, sarà quanto mai utile e necessaria per comprendere il contesto nazionale ed europeo verso il quale le nuove generazioni potranno indirizzare le loro legittime ambizioni formative e professionali.
«Vi ringrazio per aver partecipato a questo progetto, nel quale ragioniamo sul mare, come luogo che non divide, ma unisceha detto il ministro Patrizio Bianchi alle studentesse e agli studenti in collegamento -. A voi è affidato il compito di testimoniare come l’ambiente marino sia una delle ricchezze più importanti che abbiamo. Non dovete solo proteggerlo, ma anche raccontarlo. È stato un anno complicato, sono grato a voi, ai vostri docenti e dirigenti, alle vostre famiglie. Ne usciremo anche dialogando e riflettendo sempre su ciò che ci unisce. E la tutela dell’ambiente è un valore fondamentale per tutti noi. Ringrazio la Guardia Costiera, custode di una risorsa tanto preziosa, per questa collaborazione importantissima per la scuola.»
«Un contesto che non può prescindere dalla tutela dell’ambiente marinoha sottolineato l’Ammiraglio – di cui il Corpo si fa ogni giorno garante verso i cittadini, attraverso l’impegno di undicimila uomini e donne e l’impiego di mezzi aeronavali e tecnologie all’avanguardia, distribuiti lungo tutti gli ottomila km di coste del Paese.»
«Avvicinare sempre di più il mare alle scuole e alle giovani generazioniè il pensiero di Giovanni Pettorinoper far comprendere l’importanza di questo immenso patrimonio ambientale che è l’habitat naturale più esteso del nostro pianeta, che produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo e al contempo assorbe il 30% dell’anidride carbonica prodotta.»
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati e per consentire la pianificazione strategica degli interventi programmati nel protocollo stesso, è stato costituito un Comitato tecnico-scientifico al quale saranno invitati a partecipare, in qualità di esperti, anche rappresentanti di altre istituzioni pubbliche che lavoreranno in sinergia.

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In una fase cruciale del negoziato sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell’Unione Europea, un evento – primo in Italia di un ciclo di incontri organizzato dall’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea – per valorizzare il punto di vista di una Regione come l’Emilia-Romagna e per promuovere un confronto tra rappresentanti delle categorie economiche e sociali, istituzioni locali, mondo della ricerca e parlamentari europei su politiche strategiche per lo sviluppo e la coesione dell’Europa e dell’Emilia-Romagna.

L’incontro si terrà venerdì 29 novembre a Bologna (Sala XX maggio 2012-Terza Torre, viale della Fiera 12) dalle ore 15.00 alle ore 18,30.

Dopo i saluti della presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, e dell’assessore al Bilancio del Comune di Bologna, Davide Conte, parleranno il capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano, Massimo Gaudina, il responsabile dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, Carlo Corazza, il direttore Generale aggiunto della DG Bilancio della Commissione Europea, Silvano Presa e l’assessore regionale del coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi.

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, invierà un video messaggio.

A seguire interverranno Francesco Ubertini, rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Andrea Gnassi, presidente ANCI Emilia-Romagna, Gian Domenico Tomei, presidente UPI Emilia-Romagna, Pietro Ferrari, presidente Confindustria Emilia-Romagna, Luigi Giove, in rappresentanza di CGIL-Cisl-UIL, Cristiano Fini, coordinatore Tavolo Imprenditoria, Paolo De Castro, parlamentare europeo, Commissione BUDG e AGRI, Elisabetta Gualmini, parlamentare europeo, Commissione BUDG e EMPL, Sabrina Pignedoli, parlamentare europeo, Commissione CONT e JURI.

Alle 18.00 le conclusioni di Vincenzo Amendola, ministro per gli Affari Europei e Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.

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Come cambierà il bilancio pluriennale dell’Unione europea dopo il 2020, come verranno ripartite le risorse, quali le maggiori opportunità e criticità?

Questi gli argomenti al centro del forum di discussione regionale che si terrà lunedì 18 settembre 2017, dalle 09.00 alle 13.30 a Bologna.

L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e lo Europe Direct Emilia Romagna, si aprirà con i saluti di Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale e di Gian Paolo Meneghini, direttore dell’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo.

Successivamente, il convegno si articolerà su tre tavoli tematici a cui parteciperanno esperti su futuro delle politiche di coesione, ricerca ed innovazione e futuro dell’agricoltura nell’UE.

I tavoli di discussione saranno gestiti in modalità bar camp, una metodologia studiata per facilitare l’interazione fra tecnici e partecipanti ai gruppi di lavoro attraverso una moderazione che favorisca la partecipazione.

Ogni tavolo di discussione preparerà delle domande da rivolgere successivamente agli eurodeputati riuniti nella plenaria aperta al pubblico, moderata dal direttore della Rai Emilia Romagna Fabrizio Binacchi.

Hanno confermato la loro partecipazione gli onorevoli Paolo De Castro (gruppo S&D), Marco Affronte (Verdi) e Remo Sernagiotto (gruppo ECR), nonché l’assessore regionale delle Politiche Europee e allo Sviluppo Patrizio Bianchi e il ministro plenipotenziario Nicola Verola per il Consiglio dei ministri. L’onorevole Brando Benifei (gruppo S&D) invierà un videomessaggio.