5 December, 2025
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Erriu, accordo per la valorizzazione della Ferrovia storica del Sulcis
E’ stato siglato ieri sera, all’assessorato degli Enti locali, l’Accordo per la ‘Conservazione e valorizzazione della Ferrovia storica del Sulcis – Percorrere il territorio’. Il provvedimento ha una durata di cinque anni e porta le firme dell’assessore Cristiano Erriu, del commissario straordinario della provincia del Sud Sardegna Mario Mossa, del vice sindaco di Narcao Andrea Tunis, dei primi cittadini di Nuxis, Santadi e Siliqua, Piero Andrea Deias, Elio Sundas e Francesca Atzori, e dell’assessore comunale delle Attività produttive di Villaperuccio, Mario Silvio Stera.

«Con uno stanziamento di 800mila euro – ha ricordato l’assessore Cristiano Erriu – la Regione dà seguito alla delibera di Giunta numero 26/24 del 2017, con la quale era stato approvato il programma di azioni per il rilancio dell’ex Ferrovia del Sulcis, che in parte ricade nel Parco naturale regionale di Gutturu Mannu. Dopo l’attività di ricognizione dei tracciati ferroviari storici, l’Arst sta definendo le linee dismesse e quelle ancora in esercizio. Il tracciato Siliqua-Calasetta rientra nel Piano regionale degli itinerari ciclabili ma tutto l’intervento, che vedrà quale capofila l’Amministrazione provinciale, ha l’obiettivo di rendere fruibile la Ferrovia storica sotto i profili turistico, culturale e sociale. Questo tracciato, che si articola per 42 km, consentirà di mettere in relazione i molteplici valori paesaggistici, ambientali, storico-culturali e produttivi del territorio.»

Tre quarti del finanziamento, pari a 600mila euro, sono destinati alla conservazione degli elementi strutturali (tracciato, viadotti, ponti) mentre i restanti 200mila euro serviranno alla creazione di un nuovo circuito di fruizione del paesaggio. La progettazione e l’attuazione dell’intervento sono affidate alla provincia del Sud Sardegna, che potrà avvalersi della collaborazione tecnica dell’Arst per tutte le problematiche in materia di trasporti.

I cinque Comuni si impegnano a effettuare, lungo la tratta ferroviaria, il censimento e la schedatura delle stazioni e dei caselli di proprietà regionale che ricadono nei rispettivi territori per la riqualificazione turistico-ricettiva. Il censimento consentirà alla Regione di avviare i bandi per la concessione dei beni che, in virtù del DL 83/2014 ‘Art Bonus’, potranno essere affidati in uso gratuito con procedura ad evidenza pubblica e privilegeranno le imprese e le cooperative costituite da under 40, per incentivare l’occupazione giovanile. I rappresentanti delle cinque Amministrazioni comunali ipotizzano la realizzazione di piste promiscue, cioè sia pedonali che ciclabili. Lungo tutto il percorso sorgeranno ciclo-officine, punti ristoro e noleggio bici, servizi igienici e docce.

«È auspicabile – ha concluso Cristiano Erriu – il coinvolgimento delle Associazioni cicloturistiche del Sulcis, le quali potrebbero collaborare anche per la promozione degli eventi che saranno organizzati lungo il tracciato.»

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Il sindaco di Nuxis, Piero Andrea Deias, ha rivolto un appello ai cittadini, per sostenere compatti la battaglia per il mantenimento della gestione autonoma del servizio idrico da parte del Comune.

«L’EGAS (Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna), lo scorso 20 settembre ha assunto una delibera per imporre ai Comuni appartenenti al GASI (Gestioni Autonome Servizio Idrico) la cessione della propria autonomia nel settore idrico – scrive il sindaco di Nuxis – snaturando le prerogative primarie della Sardegna in materia di demanio e risorse idriche. Con questo approccio, si disconoscono le capacità gestionali e gli elevati standard di qualità del servizio reso dalle gestioni comunali che l’Autorità per l’energia si appresta a commisurare a quelli decisamente fallimentari di Abbanoa, già ripetutamente sanzionata per i suoi comportamenti vessatori verso gli utenti, esempio concreto di spreco di risorse pubbliche, nonostante le tariffe idriche più alte d’Italia.»

«Nella riunione del GASI, tenutasi a Paulilatino il 29 settembre scorso, cui il nostro Comune era presente – aggiunge Piero Andrea Deias – è emersa la volontà di opporsi con ogni mezzo alla deliberazione dell’EGAS e difendere con forza l’autonomia di gestione nel settore idrico, la politica tariffaria e il bene primario e storico delle nostre sorgenti, tracciando una linea di demarcazione netta rispetto alla volontà di privatizzazione.»

«I comuni aderenti al GASI hanno deciso all’unanimità di percorrere la strada giudiziaria di un ricorso al TAR, unitamente ad una forte iniziativa politica che richiami il Consiglio regionale della Sardegna, nello spirito di tutela della propria Autonomia Speciale, ad esercitare un ruolo centrale e sostenere legislativamente iniziative e/0 proposte atte a garantire il diritto dei Comuni che, storicamente. gestiscono in autonomia il Servizio Idrico Integrato e porre fine a questo abuso, nonché alla gravissima discriminazione che esclude i Comuni del GASI dai finanziamenti regionali, perpetrando l’incertezza gestionale ed un anno politico ed economico di cui qualcuno sarà chiamato a rispondere. Il presidente del GASI, onorevole Domenico Gallus, sta organizzando un incontro con i capigruppo in Consiglio regionale, che si terrà a breve, per chiedere il sostegno ad una proposta legislativa che si intende presentare.

L’Amministrazione comunale di Nuxis – scrive ancora Piero Andrea Deias – ha la ferma intenzione di condurre questa battaglia, nei modi e forme anzidette ma è altrettanto convinta che solo col sostegno e l’appoggio totale della popolazione si possa vincerla, quindi avremo bisogno di voi tutti, se necessario, e crediamo lo sarà, anche nelle pubbliche assemblee e nelle dimostrazioni di piazza che affronteremo, come sempre è stato in passato, con determinazione ed orgoglio per rivendicare un nostro sacrosanto diritto.

In questo momento cruciale per la salvaguardia della nostra autonomia di gestione del servizio idrico, che richiede un importante impegno di risorse finanziarie a carico dell’Amministrazione – conclude il sindaco di Nuxis -, chiediamo ad ogni cittadino di voler sostenere totalmente la causa, anche attraverso l’impegno economico che comporta il pagamento delle bollette relative allo stesso, senza il quale, al di là dei tentativi esterni di sottrarci la gestione, non saremo in grado di mantenerla.»

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Il commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Tarcisio Agus, ha avviato una serie di contatti formali con i Comuni per rilanciare l’azione dell’Ente ed affrontare i problemi diffusi, proponendo risposte alle diverse istanze presentate dalle otto aree del Parco.

Di seguito, in sintesi, la relazione del commissario Agus sui contatti avuti.

Lula  Il primo incontro si è tenuto presso il comune di Lula con il sindaco Mario Calia. Questi ha manifestato l’esigenza di riattivare le visite presso il complesso minerario di “Sos Enattos”, da due anni chiuso al pubblico. Nel corso dell’incontro il sindaco ha altresì evidenziato i danni provocati dall’ultima inondazione la quale ha compromesso la viabilità e danneggiato il depuratore che serviva il centro servizi, il ristorante e l’ostello. Sono in corso le azioni necessarie per ripristinare i luoghi e riattivare le visite nel sottosuolo entro il 2018.

Pau e Masullas – Il successivo incontro ha avuto luogo in Marmilla, presso il Museo dell’Ossidiana Pau e a Masullas. Il sindaco Mansueto Siuni ha rammentato lo straordinario patrimonio museale del Comune cui si aggiungono percorsi escursionistici tematici dedicati all’ossidiana ossidiana. La loro fruizione e valorizzazione è già operante sebbene si sia rilevata la necessità di un maggior raccordo con i siti turistico-culturali già strutturati presenti in Sardegna.

Gadoni – Altra importante visita si è svolta nell’area del Sarcidano a Gadoni, ove si trova l’importante complesso minerario di “Funtana Raminosa”, anch’esso meritevole di cura e attenzione. Si auspica di poter riattivare le visite entro il 2018 grazie anche all’azione di tutela e di salvaguardia posta in campo con convinzione dalle istituzioni e dalla comunità locale.

Iglesias e Buggerru – I problemi sono differenti a seconda dei diversi luoghi e siti. Per quanto riguarda l’accessibilità al sito di “Porto Flavia” ad Iglesias, fra i più visitati, urge un intervento per assicurarne la piena fruibilità. Peraltro sarebbe possibile la sua integrazione con il “Pozzo Sella” a Monteponi, oggetto di certosino recupero da parte dell’omonima associazione.

Altrettanti problemi si riscontrano il ordine alla piena fruizione della spettacolare “Galleria Henry” a Buggerru, gestita in concorso con l’Igea S.p.A., che già vanta un importante numero di visitatori.

Montevecchio, Fluminimaggiore e Gonnesa – Non sono da meno i problemi riscontrati presso lo storico sito minerario di Montevecchio il quale, si ricorda, insiste nei territori di Guspini ed Arbus. Nonostante alcune parti siano visitabili, a cominciare dalla magnifica Direzione della Miniera, ancora non è possibile la visita della Galleria Anglosarda, elemento di forte richiamo al pari di tutti i tratti di sottosuolo che ancora rimangono preclusi al pubblico.

Particolarmente significativo è stato l’incontro tenuto presso la Miniera di “Su Zurfuru”, a Fluminimaggione, dove una parte del vecchio impianto di produzione idroelettrica è stato meritoriamente recuperato da un gruppo di ex lavoratori riuniti in associazione culturale ed aperto al pubblico con regolarità.

A Gonnesa con la guida del sindaco Hansal Cristian Cabiddu si è visitato il complesso minerario di Monti Onixedda ed il Nuraghe Seruci che attende la ripresa dei lavori di valorizzazione. Si è potuto constatare che anche quest’ultimo sito è già strutturato per la sua prossima apertura al pubblico.

Nuxis – Ultima in ordine di tempo è stata la visita a Nuxis dove il locale Gruppo Speleoclub ha curato un interessante allestimento geo-speleologico in località “Sa Marchesa”, già sede di una miniera, con interessanti affioramenti geologici e minerari. In compagnia del sindaco Piero Andrea Deias si è percorso il sentiero allestito con interessanti didascalie in Italiano ed in Sardo. Interessante anche la Grotta de su Montisceddu, utilizzata come polveriera durante l’attività estrattiva della vicina miniera, che conserva le tracce di un insediamento della Cultura di Monte Claro databile agli albori del primo bronzo. Si tratta di un altro sito che merita d’essere posto in rete con quelli più importanti del Parco Geominerario.

Ulteriori attività – La prossima visita sarà dedicata alla Miniera dell’Argentiera a Sassari. La piena conoscenza del vasto patrimonio fruibile del Parco dovrà determinare una pianificazione organica di valorizzazione e promozione alla quale si aggiungerà gradualmente il resto del patrimonio che per varie ragioni non è ancora godibile.

Al commissario straordinario è dato curare l’ordinaria gestione dell’Ente. Tale approfondita conoscenza sarà prezioso materiale per il prossimo Consiglio Direttivo che potrà pianificare e programmare a lungo respiro, azione finora impedita dai continui commissariamenti.