29 March, 2024
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Studiare le interdipendenze tra Cecità, Ipovisione e disturbi dello spettro autistico. E ancora mettere a disposizione i risultati scientifici di questa ricerca per predisporre programmi di valenza sociale e pedagogici utili alle esigenze dei soggetti colpiti, delle rispettive famiglie, di educatori e formatori, il tutto nel segno del recupero e dell’integrazione.
Sono questi gli obbiettivi fondamentali del progetto di ricerca denominato “Vis a Vis” che ha preso il via il 30 giugno 2020, nella sala congressi di Ierfop con la stipula degli accordi di programma al termine del primo meeting su Cecità ed Autismo.
L’evento è stato promosso da Roberto Pili, presidente di IERFOP Onlus (Istituto Europeo Ricerca Formazione ed Orientamento Professionale) e Pericle Farris, presidente APRI-Servizi Onlus di Torino (Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti) e la collaborazione scientifica di Donatella Petretto, docente di Psicologia Clinica all’Università di Cagliari.
«In Italia, circa 4.000 bambini in età scolaresottolinea il presidente Ierfop Roberto Pili – presentano disturbi nell’ambito dell’ipovisione o della cecità, di questi circa un terzo ha associato almeno un altro disturbo del neurosviluppo e tra questi il più frequente è l’autismo. Difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale, tendenza all’isolamento sociale, movimenti stereotipati e ripetuti spesso si associano alla cecità e in alcuni casi non sono riconosciuti semplicemente derubricati come conseguenze della cecità piuttosto che come indicatori di uno stile cognitivo autistico. La conseguenza di questo mancato riconoscimento comporta gravi anomalie e ritardi dello sviluppo delle potenzialità dei bambini colpiti.»
Il progetto “Vis a Vis” in assoluta coerenza con i trascorsi e le mission degli Enti coinvolti nell’iniziativa, arriva a colmare un vuoto sanitario e sociale perché si muove nell’ambito di tre direttrici:
– offrire un contributo sullo sviluppo degli aspetti diagnostici ed epidemiologici;
– sviluppare strumenti di intervento nel contesto scolastico e formativo e valutazione di efficacia per recuperare alla vita attiva e all’integrazione i tanti soggetti che altrimenti ne sarebbero esclusi;
– ampliare protocolli formativi per familiari ed operatori del settore.
«Da anni come APRI Servizi ci interessiamo di questi aspetti, sia nell’ambito dei servizi di educativa professionale scolastica sia nel contesto familiareprecisa Pericle Farris, presidente APRI-Servizi -. Nel progetto Vis a Vis porteremo in dote le nostre esperienze nel campo dei protocolli di intervento per le autonomie, la mobilità delle persone con disturbi visivi e per sviluppare nuove strategie e strumenti per le situazioni in cui i tratti autistici si sommano ai disturbi visivi. L’alleanza con IERFOP la consideriamo fondamentale per poter estendere a livello nazionale e internazionale ricerca e formazione nel campo delle disabilità.»
Una nuova sfida questa sottoscritta dagli attori in campo che porterà avanti l’attività di ricerca sul campo e la realizzazione di moduli formativi specifici da diffondere capillarmente nel contesto scolastico ed educativo.
«Conoscere il legame tra cecità ed autismo e sviluppare protocolli precoci di intervento per la promozione delle potenzialità delle persone interessate è di primaria importanzaafferma Bachisio Zolo, responsabile della formazione di IERFOP il gruppo di lavoro del progetto vedràla collaborazione di professionisti esperti nel campo dell’autismo, della cecità e dell’ipovisione, docenti ed altre associazioni di settore.»

Il progetto di ricerca “Vis a Vis” rappresenta a tutti gli effetti un ulteriore tassello a un sempre più necessario e fondamentale impegno alla collaborazione di gruppo tra mondo accademico ed addetti ai lavori.
«Il valore aggiunto di questo progetto puntualizza Donatella Petretto, docente di Psicologia Clinica all’Università di Cagliariè la vocazione transdisciplinare del gruppo di lavoro che ci consente sia di affrontare le componenti biopsicosociali dell’intreccio da disturbi visivi e tratti autistici, puntando all’empowerment delle persone, sia di proporre e validare protocolli diagnostici e di intervento.»
Un ulteriore punto a favore del progetto sottoscritto da IERFOP e APRI Servizi è la valorizzazione del ruolo della scuola nella promozione di tutte le potenzialità delle persone con disabilità e nel sostegno del loro progetto di vita.
«La formazione dei docenti di ogni ordine e grado conclude Pietro Paolo Murru, membro del CdA di IERFOPsarà uno degli obiettivi di questa attività di ricerca proprio perché puntiamo a colmare delle lacune in campo formativo e migliorare una diffusione capillare delle conoscenze di queste problematiche.»

 

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Roberto Pili è il nuovo presidente eletto dall’assemblea generale dei soci IERFOP.

L’Istituto Europeo per la Ricerca Formazione Orientamento Professionale Onlus (I.E.R.F.O.P.) riprende così a pieno regime una più che trentennale attività nella formazione professionale.

Insediato il nuovo consiglio di amministrazione, il presidente Roberto Pili ed i componenti del Consiglio di Amministrazione, Pietro Paolo Murru, Aldo Secci, Claudio Murtas, Mario Marinelli hanno provveduto alle nomine del vicepresidente vicario Teodoro Rodin, del vicepresidente Cataldo Idda e alla conferma di Bachisio Zolo quale Direttore dell’attività didattica e formativa, incarico ricoperto fin dalla fondazione dell’ente.

Si chiude quindi la fase conseguente alla scomparsa, avvenuta a giugno 2018, del padre fondatore dell’ente, il compianto onorevole Raffaele Farigu che dal 1988 anno di fondazione, ha sempre ricoperto la massima carica.

«Oltre alla mia più sincera gratitudine verso i soci per questa nomina – dichiara Roberto Pili – un sentito ringraziamento lo rivolgo al vicepresidente vicario Pietro Paolo Murru che dalla scomparsa di Raffaele Farigu ha retto l’ente, mantenendolo nel solco tracciato dal suo fondatore. Raccolgo questo testimone con il preciso impegno di mantenere forte la continuità rispetto alle linee e programmi storici quali lo sviluppo della formazione della didattica e la ricerca al servizio del perseguimento della più completa autonomia possibile, qualsiasi siano le abilità delle persone. Intendo semmai rafforzarne la vocazione nazionale e internazionale. Ampio spazio sarà dato a programmi di prevenzione delle disabilità sensoriali in ogni fascia d’età e alla ricerca nel settore degli ausili tecnologici, laddove ne prevediamo l’aumentato bisogno con la crescita delle fasce più anziane della popolazione. In Italia il 50% degli ultra 75enni soffre di compromissione della vista e dell’udito e diventa strategico limitarne le ricadute sulle condizioni di salute, cognitive e  psicoaffettive. Accentueremo l’impegno sociale  dell’ente nei settori dove maggiori appaiono gli squilibri nel campo dell’inclusione sociolavorativa dei giovani con disabilità con particolare attenzione ai ciechi ed ipovedenti.»

Ripercorrendo una tradizione di tre decadi l’IERFOLP conferma una particolare attenzione agli Istituti Scolastici che annoverano alunni con disabilità, dove saranno proposti interventi per migliorare i percorsi educativi e formativi e per facilitare il processo di integrazione scolastica.

E’ proprio in virtù della qualità e dei risultati nella formazione professionale di ciechi, ipovedenti, sordi e invalidi civili che l’ente fondato nell’isola nel 1988 ha nel giro di pochi anni superato i confini regionali e istituito sedi in Abruzzo, Piemonte, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia ed è inserito nell’elenco delle agenzie formative abilitate a proporre e realizzare progetti di formazione professionale della Regione Autonoma della Sardegna, della Regione Siciliana e della Regione Emilia Romagna inoltre è accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

«Durante il mio mandato – conclude il Presidente Pili – farò il possibile per costruire sinergie e collaborazioni con quanti enti, istituzioni, università, scuole, sindacati si propongano una sempre più efficace integrazione e inclusione sociale a favore dei settori più fragili della società. La grande eredità lasciata dal suo fondatore Raffaele Farigu è testimoniata dalle cifre raggiunte dal 1988 al 2018: 133.656 ore formative, 499 corsi professionali fatti, 4.529 allievi tra corsi per disabili e per operatori sociali, 1.794 allievi che al termine delle lezioni hanno trovato occupazione. IERFOP opererà nella piena convinzione che l’istruzione, la formazione professionale e l’integrazione sociale siano il volano che consente ai disabili il conseguimento e della piena cittadinanza sociale.»

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“Il cieco di Ortakos”, il nuovo libro di Salvatore Niffoi, edito dalla Giunti Editore, verrà presentato sabato prossimo, 27 aprile 2019, a Cagliari, alla presenza dell’autore.

L’incontro, che avrà inizio alle 10.00, si terrà nell’Aula Magna “Giovanna Salaris” di Ierfop onlus – organizzatrice dell’evento -, in via Platone 1.

Con Niffoi saranno presenti Bachisio Zolo, presidente nazionale dell’Unione Ciechi d’Europa, Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana all’Università di Cagliari, Pietro Paolo Murru, vicepresidente vicario di Ierfop ed il giornalista Aldo Brigaglia. Momenti musicali sono affidati al Coro di Villanova con Rossella Faa.

Modera l’incontro Stefania Piredda, giornalista de L’Unione Sarda.

«Abbiamo promosso la presentazione del nuovo libro di Salvatore Niffoi – spiega il vice presidente di Ierfop, Pietro Paolo Murru – perché l’autore ha scelto un tema che ci ha intrigato, essendo il nostro un centro che nasce per ciechi e ipovedenti. La storia di un non vedente in una società agropastorale come la nostra, rappresenta un’ importante occasione di confronto, un tema da approfondire alla stregua di qualsiasi processo di crescita e invecchiamento. Questa è la prima di una serie di iniziative che Ierfop metterà in campo – conclude Pietro Paolo Murru – per aprire i suoi spazi alla cittadinanza e soprattutto, in un’ottica di formazione allargata, ospitare le scuole a presentazioni ed eventi di carattere letterario e culturale.»