25 April, 2024
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Carla Cocco … Canzoni dal Mondo, è lo spettacolo musicale inserito nel progetto Africa Sarda che dal 2022 porta nelle piazze, che andrà in scena questa sera all’anfiteatro comunale di Vallermosa, con inizio alle ore 21.00, organizzato dall’associazione turistica Pro Loco di Vallermosa e dal comune di Vallermosa, con la collaborazione della 3P Tour di Tratalias (3ptour@tiscali.it  – Incontriculuturali.it/eventi).

La cantante di Carbonia si esibirà con Matteo Marongiu al basso, Ausilio Camboni alla tastiera e Renato Cicalò alle percussioni.

 

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Grandi emozioni, ieri sera, all’anfiteatro di piazza Marmilla, a Carbonia, al concerto di Carla Cocco, la cantante originaria di Carbonia che, nell’ambito degli spettacoli dell’Estate a Carbonia, ha regalato ai suoi concittadini, tra i quali la mamma, la sorella, altri familiari e tanti amici, il meglio del suo repertorio. E’ stato un “ritorno a casa” bellissimo, nella “sua” Carbonia, dove ha iniziato quasi per gioco più di vent’anni fa la sua carriera (ha ricordato le serate di piano bar al Bar Torino e al Bar Pero), con Renato Cicalò che ha voluto al suo fianco insieme a Cristian Medda, con il quale ha diviso tante tappe della sua carriera. Carla Cocco fin dai primi brani, molte cover di grandi autori ma anche sue canzoni, due delle quali presentate ieri in anteprima assoluta, ha coinvolto il pubblico (purtroppo, non numeroso come avrebbe meritato l’evento), rendendo l’atmosfera quasi familiare. Alcune delle canzoni le ha proposte su precisa richiesta di amici e fans, vecchi e nuovi, come vuole il titolo del suo spettacolo, “Scegli la musica che vuoi”, proposto sul palco dell’anfiteatro di Carbonia su iniziativa dell’Associazione Culturale Gruppo Origine, con il patrocinio e il contributo del comune di Carbonia. “Scegli la musica che vuoi” è un gioco, una condivisione ed una serata durante la quale Carla Cocco, 39 anni, ha ripercorso i principali brani che hanno caratterizzato i suoi 20 anni di carriera, contrassegnati da successi e riconoscimenti.

Il percorso musicale di Carla Cocco è partito nel 1995, nel panorama locale, con l’interpretazione di brani di Aretha Franklin, la cantautrice americana considerata un’icona della musica gospel e soul. All’età di 18 anni, si è trasferita a Roma, per inseguire il suo sogno: cantare, suonare e comporre. Nel 1997 ha superato il provino per la trasmissione musicale Sarabanda in onda su Italia 1, facendo parte del cast del programma fino al 2001. Nel 2003 ha vintola sezione cantautori del “Festival del Mare” con un brano intitolato “Mamma”. Nel 2006 il musicista Stelvio Cipriani l’ha scelta per interpretare alcune sue canzoni nell’ambito del concorso nazionale “Prove d’autore”. Nel 2010 si è aggiudicata, insieme ad Andrea Saponaro e Gabriele Valdes, il XV Premio Mediastars per aver realizzato il miglior jingle nella sezione “Televisione e cinema”.

Carla Cocco ha all’attivo tre album musicali: il primo è uscito nel 2004, avente come titolo proprio il nome dell’autrice, “Carla Cocco”; il secondo nel 2008: “Una carezza, nessun valore”; il terzo nel 2012, intitolato“Respiro”. Negli ultimi anni Carla Cocco ha ricevuto attestati di stima anche oltre i confini nazionali. Il 15 settembre 2013 è stata ospite del Festival Brasil, dove ha cantato, in duetto con il musicista brasiliano Toquinho, il brano “La voglia e la pazzia”.

Alleghiamo un ricco album fotografico del concerto di ieri sera, e il video della canzone “Vorrei che fosse amore”, uno dei grandi successi di Mina.

                                                                                                                                                 

 

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Dolci note e suadenti melodie hanno incorniciato la serata organizzata il 3 febbraio al Vinile di Carbonia per omaggiare l’amico Armando Urru. Emozione alle stelle da parte della famiglia e degli amici che hanno cantato per lui… le sue canzoni.. .quelle che lui suonava e cantava da solo e in loro compagnia.

Una band speciale quella di Carlo Vacca al basso, Remigio Pili alla tastiera, Elvio Casu alla chitarra, Tiziano Dessì alla chitarra, Michele Gerra alla batteria, Renato Cicalò alle percussioni e Elio Loi alla voce, che hanno unito le loro “forze musicali” per ricordare Armando, il loro compagno di musica con cui hanno diviso e condiviso momenti indimenticabili che albergheranno per sempre nel cuore di tutti.

Un grande distacco fisico quello che viene vissuto da chi lo conosceva bene e ne apprezzava le sue doti amorevoli e di grande rispetto per il prossimo. E siccome le parole non bastavano si è pensato di agire attraverso la magia della musica, perchè il modo più bello di ricordarlo è cantare.

Ecco che cantare diventa la miglior risposta al dolore di averlo perso, così dichiarano gli amici in una commovente lettera dove con poche parole ringraziano di averlo conosciuto e di averlo avuto come amico.

Tanti accordi per fermare  nel tempo il meraviglioso ricordo che ha lasciato, come quelli presenti nella canzone “Hey Jude” dei Beatles, suonati al ritmo del battito delle mani quasi fossero i battiti del nostro cuore per lui, nella speranza e nella convinzione che possa sentirci… e poi tutti in piedi per lui e per il suo ricordo indelebile nel tempo.

E si perché Armando aveva sempre una parola buona per tutti… ed è stato naturale ricordarlo tra spartiti vecchi sempre nuovi…

Parole e musica unite a immagini sparse sulla parete sfondo della band hanno dato corpo ad una serata a cui ad un certo punto si è unito anche il giovanissimo Nicola Corrias che ha voluto partecipare, suonando la batteria, al “tuffo nel passato musicale” di Armando che mosse i suoi primi passi musicali, come ci racconta la voce del gruppo Elio Loi, negli anni ’64/’70 con il gruppo “Gli amici”, con i “Berretti Rossi” in seguito e con “M 113” subito dopo… Aveva solo 16 quando decise di “abbracciare chitarra e musica” per manifestare a tutti la sua passione… cantava “Pugni chiusi” e andava in giro per la nostra amata isola…

Oggi a distanza di tanti anni ci piace ricordarlo così come in questa bellissima foto in calce all’articolo… assorto e memore di due grandi amori: la famiglia e la musica, come scritto all’inizio del pezzo.

Lacrime, sorrisi, qualche risata e un “ciao Armando”… ma anche “un ciao papà” che si leva in cielo, tra le stelle che ora cantano e suonano per lui perse nella magnificienza che solo l’amore sa donare.

Nadia Pische

VInile x ArmandoArmando Urru

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