29 March, 2024
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Si è rivelata una serata all’insegna del divertimento quella che, sabato 18 luglio in piazza Pegli, a Carloforte, ha visto l’agenzia di Antonello e Roberto Tomasiello di Quartu Sant’Elena portare sul palco uno spettacolo con artisti che hanno allietato il pubblico, cantando pezzi famosi del panorama musicale nazionale ed internazionale, presentati dalla frizzante Valentina Valentino.
“La notte dei sosia” ha letteralmente fatto “cantare” i presenti che hanno così mostrato di apprezzare la manifestazione “Accendiamo Carloforte”, come aveva fatto con il “Free day”, progetti ideati da un gruppo di operatori locali, sotto la supervisione dell’associazione “La Verde Isola” presieduta da Giuseppe Buzzo, titolare del Ristorante “A Galaia”, patrocinati dall’Amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Salvatore Puggioni.
Un’iniziativa che ha cercato di rispondere, riuscendovi, alla grave emergenza causata dal Coronavirus, che ha minato non poco il tessuto economico già messo a dura prova da recenti e ripetute crisi. La voglia di ripartire si è fatta portavoce di forza e speranza, da cui gli operatori turistici ed i ricettivi, insieme ai commercianti ed alle associazioni di promozione del territorio, uniti in una rete sinergica, hanno dato vita ai progetti “Free day” e “Accendiamo Carloforte” con il Villaggio dei Sapori (degustazioni e spettacolo musicale).

Nel pieno rispetto delle norme e delle linee guida anti Covid-19, l’evento si è svolto con modalità attente e puntuali, coordinate dallo staff organizzativo che ha saputo creare un’occasione di svago, in uno scenario sociale intriso di preoccupazione, nel quale si deve ridisegnare attentamente il modo di gestire i momenti dedicati al divertimento.

D’altra parte, la bravura degli artisti dello spettacolo “Tale & Quale Show” è apparsa da subito evidente, trattenendo così il pubblico sino a notte fonda…Anna Oxa, Edoardo Bennato, Mina, Elisa, Laura Pausini, Lady Gaga, Adriano Celentano, Renato Zero, sono solo alcuni dei nomi che si sono magicamente potuti ascoltare attraverso i loro sosia…

Prima dello spettacolo, i presenti hanno potuto degustare il noto “Tonno rosso alla griglia”, il re dei piatti della magica isola di Carloforte, capace di emozionare con i suoi tratti caratteristici.

A tal proposito, per continuare a promuovere il territorio, durante la serata, sono stati estratti dei biglietti vincenti per partecipare al giro dell’isola “By night”, in un’estate diversa, che vuole regalare a tutti il desiderio di guardare con fiducia al futuro.

Un grande applauso a tutte le persone che con grandi sforzi si stanno adoperando per regalare momenti di svago, determinanti per infondere ottimismo nel domani.

Grazie

Nadia Pische

 

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Al via tutti i preparativi per la 4ª Vetrina del Premio Lucio Dalla, a Sanremo. Appuntamento sempre più ambito da tanti artisti ed ospiti che andrà in scena nella sala dei gran galà dello storico e prestigioso Palazzo Roverizio del centro di Sanremo a pochi passi dal celebre Teatro Ariston. La 4ª Vetrina di Premio Lucio Dalla a Sanremo 2020 si svolgerà venerdì 7 febbraio, alle ore 20,00, e sarà condotta dal patron Maurizio Meli. In rassegna alla kermesse musicale in omaggio a Lucio Dalla passeranno artisti da tutta Italia sia delle scorse edizioni sia gli iscritti e iscrivendi alla prossima 8ª che avrà luogo a Roma dal 1° al 3 ottobre prossimi. Alla Vetrina sanremese del Premio, oltre alla cugina di Lucio Dalla e madrina ufficiale Claudia Scaglioni, presenzieranno tra gli ospiti il grande Dario Baldan Bembo, la cantautrice romana Cliò Luciani, Manuel Auteri della SanLuca Sound di Bologna e altri produttori discografici nazionali oltre a professionisti del mondo dello spettacolo. Tra gli artisti in passerella anche i 3 premiati per Sanremo 2020 a Roma alla scorsa 7ª edizione Stefal Damiani di La Spezia (sosia di Renato Zero), Anna Nani di Rovigo e Valentino Prato di Napoli oltre al premiato della Critica Massimiliano Manuguerra di Torino e il gruppo degli Alibi, secondi classificati, di San Marino e Rimini. In rassegna, al momento, anche Pino Paolessi di Roma, gli Underframe di Milano, Giordana Dessì di Cagliari, Antonino Cerrone di Torino, Manuel Biasi di Padova, Emanuele De Francesco di Milano, il Duo Davide Mocci chitarra classica e Cristina Scalas al flauto traverso di Cagliari e Luca Maris di Napoli. In attesa di completare la compagine artistica di questa prossima 4ª Vetrina, la produzione informa che rimangono ancora pochi posti per poter partecipare. Per tutte le info e le iscrizioni è a disposizione unicamente l’indirizzo di posta elettronica info@premioluciodalla.eu . L’evento sarà video-prodotto dalla Show Event di Roma sotto il coordinamento di Alfonso Stagno e la regia di Michele Ranellucci.

Insomma, un vero e proprio evento musicale di promozione artistica nella culla della musica italiana a stretto contatto con l’ambiente nazionale degli addetti ai lavori e della stampa, radio, web e tv. Quindi, appuntamento venerdì 7 febbraio 2020, alle ore 20.00, a Palazzo Roverizio, per questo importante evento sotto la stella del grande Maestro e Poeta scomparso Lucio Dalla.

 

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Gran finale della XII edizione di culturefestival, il festival internazionale di jazz organizzato dall’associazione Sardinia Pro Arte fondata e diretta dal musicista Simone Pittau, con la Presidenza onoraria del Premio Oscar Ennio Morricone.

Il grande chitarrista e compositore statunitense Pat Metheny domani non sarà solo sul palco: insieme a lui, infatti, i 60 artisti dell’Orchestra da Camera della Sardegna, sotto la direzione di Simone Pittau.

Questa la scaletta prevista per il gran finale di festival: Our final hourRain riverAlways and foreverPrecious jewelMap of the world/the moon is a harsh mi stressLast train homeFarmer’s trustThe callingTell her you saw meInterval waltzLove may take a whileSong for BilbaoLiving is easy with eyes closed/make peaceFirst song.

Insegnante fin da giovanissimo all’Università di Miami e alla Boston’s Berklee College of Music, Patrick Bruce Metheny, per tutti Pat Metheny, dall’esordio nella musica col suo primo album nel ’75 ad oggi ha collezionato un crescendo di consensi da parte della critica e del pubblico che lo hanno portato a essere definito una delle icone indiscusse del jazz e del free jazz mondiale. La sua produzione non si limita ai lavori da solista: vanta numerosi duetti e altre partecipazioni, oltre alla paternità del Pat Metheny Group di cui è fondatore e leader. Complessivamente ha collezionato 3 dischi d’oro e 20 Grammy Award.

Insieme a lui, domani sera sul palco di Mogoro si esibiranno gli elementi dell’ensemble fondato da Simone Pittau, ovvero l’Orchestra da Camera della Sardegna (OCS), un progetto nato nel 2004 col duplice intento di valorizzare gli studenti dei Conservatori e delle Scuole Europee di Musica e di riunire i musicisti sardi che esercitano con grande successo l’arte della musica in Italia e all’Estero. Il suo repertorio musicale spazia dal ‘600 all’800, oltre che esplorare altri generi quali il jazz, la musica popolare e da film, e ha la caratteristica di esibirsi nei luoghi più rappresentativi della cultura sarda, come chiese, ville, case patronali, siti archeologici e musei: non è un caso se l’OCS ha sede al Castello medievale Eleonora d’Arborea a Sanluri. L’intensa attività concertistica vanta la collaborazione di numerose personalità illustri del panorama internazionale come il Premio Oscar Luis Bacalov, Romeo Scaccia, Daniele Di Bonaventura, Andrea Morricone, Anna Tifu, Paolo Fresu, Andrew McNeill, Gilda Buttà, Marcello Peghin, Lutsia Ibragimova, Alexander Zemtsov, Eldar Nebolsin, Anton Barakhovsky, l’Amphion String Quartet, il Concilium Musicum de Galicia, l’Academy of St. Matthew’s, l’Orchestra Accademia della Sardegna e i musicisti della London Symphony Orchestra Andrew Marriner, Roman Simovic, Rinat Ibragimov, Thomas Martin, Colin Paris, Tim Hugh, Rebecca Gulliver, Jonathan Lipton, Neil Percy e Rachel Leach.

Merito delle intuizioni e della dedizione del violinista e direttore d’orchestra Simone Pittau che, formatosi al Conservatorio di Cagliari, ha poi collaborato con le più grandi istituzioni internazionali, a partire dal debutto con la London Symphony Orchestra nel 2001, su invito del grande Maestro sir Colin Davis, alla assidua collaborazione come violinista con il Premio Oscar Ennio Morricone.

Sin dagli studi in Conservatorio, ha svolto un’intensa attività concertistica come violinista in formazioni da camera, sinfoniche, operistiche, esplorando oltre alla classica diversi generi musicali, in tutta l’Europa, in Corea, Cina, Giappone, Cile, Brasile e Messico collaborando con musicisti quali Roger Waters, Dulce Pontes, Gianni Ferrio, Luis Bacalov, Riz Ortolani, Franco Piersanti, Nicola Piovani, Markus Stockhausen, Daniele Di Bonaventura, Enrico Rava, Danilo Rea, Maurizio Giammarco, Franco D’Andrea e con i musicisti del panorama pop Claudio Baglioni, Gino Paoli, Noah, Renato Zero, Celentano, Ron, Fiorella Mannoia, Cesare Cremonini, Alexia, Gianni Morandi, Lucio Dalla, Andrea Bocelli, Mario Biondi e Pino Daniele.

Si chiude così la XII edizione di culturefestival, la rassegna di jazz internazionale partita il 31 agosto da Sanluri e passata anche per Sardara attraverso un cartellone che ha contemplato alcune delle più influenti star del jazz, del soul e del funky di tutto il mondo.

La rassegna viene realizzata con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, il comune di Sanluri, il comune di Mogoro, la Fondazione di Sardegna, dagli sponsor “Sardegna Termale Hotel”, “Gruppo Acentro”, “Bresca Dorada”, “Comochi” ed altri.

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Sarà Tosca la nuova madrina del Premio Bianca d’Aponte, il concorso per cantautrici di Aversa che nel 2019 arriverà all’importante traguardo della 15a edizione.

L’artista romana presiederà la giuria del Premio nelle finali del 25 e 26 ottobre 2019, quando interpreterà anche un brano di Bianca d’Aponte, l’artista di Aversa scomparsa prematuramente nel 2003.

Con l’annuncio della nuova madrina, prende il via il nuovo bando del Premio. La partecipazione è come sempre gratuita, la scadenza per le iscrizioni è fissata al 27 aprile 2019. Il bando completo e la scheda di partecipazione sono disponibili su: www.premiobiancadaponte.it o www.sonounisola.it .

Tosca (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati) è cantante, attrice, ricercatrice musicale e sperimentatrice. Nel 1996 ha vinto il Festival di Sanremo assieme a Ron con il brano “Vorrei incontrarti tra cent’anni”, mentre l’anno dopo si è aggiudicata la Targa Tenco come migliore interprete con il suo album “Incontri e passaggi“. Molti negli anni i progetti discografici e live che l’hanno contraddistinta, così come le collaborazioni con artisti come Lucio Dalla, Ennio Morricone, Ivano Fossati, Chico Buarque, Renato Zero, Riccardo Cocciante. Il suo più recente disco è “Appunti musicali dal mondo” del 2017. Attualmente Tosca è impegnata anche nel coordinamento della sezione canzone dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, percorso formativo rivolto a giovani cantanti e cantautori.

A precederla, nel ruolo di madrina del d’Aponte, sono state altre protagoniste del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere. Artiste di genere ed estrazione molto diverse, così come era la musica di Bianca d’Aponte.

Le finaliste del Premio a lei dedicato (che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti) saranno selezionate da un Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti vari altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

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Ritorna Archeomusicando, la rassegna che mette assieme archeologia, musica, teatro e performance teatrali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio ed il paesaggio. A Mamoiada quello di sabato 26 e domenica 27 maggio sarà un fine settimana all’insegna di escursioni, arte, cultura e concerti: tutti gratuiti e di altissimo livello.

Saranno, infatti, Gilda Buttà e Luca Pincini le punte di diamante di questo festival, a cui è stato affidato il concerto di chiusura di domenica 27 maggio, alle 21.00. Accanto alla famosa Stele di Boeli (conosciuta come Perda Pintà), la pianista divenuta famosa anche per aver suonato per Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”, per De Palma ne “Gli Intoccabili”, per Fellini ne “La voce della luna” e per Monicelli in “Speriamo che sia femmina”, e il violoncellista classico, che collabora anche con artisti del calibro di Jovanotti, Celentano, Renato Zero e Mina, suoneranno assieme le più famose arie delle colonne sonore di Ennio Morricone. Ed è proprio la lunga collaborazione con il Premio Oscar a unire i due in un sodalizio consolidato che macina successi concerto dopo concerto.

Ma andiamo con ordine. La rassegna si apre sabato 26 maggio alle 9 con un’escursione guidata dall’archeologo Nicola Dessì e prosegue alle 15 con visite libere al Mater, il museo dell’archeologia e del territorio.

Sempre sabato, dalle 17,30, ci sarà la novità di quest’anno: durante la mostra archeologica “MamojArch”, dedicata al territorio e al vino, che si terrà nelle cantine dell’associazione Mamojà, ideata dall’archeologo Franco Campus verrà aperto il percorso enogastronomico. L’archeologa Viviana Pinna guiderà gli ospiti in una visita emozionale arricchita dalle letture archeopoetiche di Nicola Dessì. Acquistando uno speciale calice gli ospiti durante il percorso potranno degustare l’inconfondibile vino di Mamoiada ed i prodotti locali offerti dalle cantine.

Sarà tutto artistico l’evento di chiusura di sabato, alle 21.00. Nella domu de janas di Sa ‘e Matzotzo sarà allestita la performance d’arte in omaggio a Maria Lai intitolata “La leggenda del dio distratto”. A muoversi nel sito archeologico saranno le artiste Maria Jole Serreli e Stefania Spanu con la voce recitante dell’attrice Rita Atzeri. La regia è della direttrice artistica del festival, Giuditta Sireus, e di Chiara Manca, con la partecipazione di Francesco Casu. Durante la serata verrà eccezionalmente esposto il telaio di Maria Lai “Al gigante lassù”, realizzato per Costantino Nivola.

Anche la seconda giornata, quella di domenica 27 maggio, si apre con una visita guidata curata da Nicola Dessì alle tombe dei giganti di Madau e all’area archeologica di Gremanu, arricchita da una rappresentazione in abiti nuragici, ricostruiti seguendo un percorso filologico, dall’associazione Memoriae Milites.

Alle 12 replica della mostra itinerante Mamojarch, del percorso enogastronomico e alle 15.00 visite libere al MATer, il museo dell’archeologia e del territorio. 

Un altro importante evento di Archeomusicando è sicuramente quello di domenica, alle 18,30, nella “Cantina Sedilesu”. A Mamoiada, infatti, arriverà l’archeologo Emmanuel Anati, luminare degli studi sull’arte e le religioni delle culture preistoriche. Assieme a Franco Campus e al botanico dell’Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta prenderà parte alla tavola rotonda “Archeologia, il suono dei segni, il territorio e la sacralità del vino”.

Chiusura, alle 21.00, con il concerto di Gilda Buttà e Luca Pincini, alla Perda Pintà.

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Ritorna Archeomusicando, la rassegna che mette assieme archeologia, musica, teatro e performance teatrali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio e il paesaggio. A Mamoiada quello di sabato 26 e domenica 27 maggio sarà un fine settimana all’insegna di escursioni, arte, cultura e concerti: tutti gratuiti e di altissimo livello.

Saranno, infatti, Gilda Buttà e Luca Pincini, le punte di diamante di questo festival, a cui è stato affidato il concerto di chiusura di domenica 27 maggio, alle 21.00. Accanto alla famosa Stele di Boeli (conosciuta come Perda Pintà), la pianista divenuta famosa anche per aver suonato per Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”, per De Palma ne “Gli Intoccabili”, per Fellini ne “La voce della luna” e per Mario Monicelli in “Speriamo che sia femmina”, e il violoncellista classico, che  collabora anche con artisti del calibro di Jovanotti, Adriano Celentano, Renato Zero e Mina, suoneranno assieme le più famose arie delle colonne sonore di Ennio Morricone. Ed è proprio la lunga collaborazione con il Premio Oscar ad unire i due in un sodalizio consolidato che macina successi concerto dopo concerto.

La rassegna si apre sabato 26 maggio, alle 9.00, con un’escursione guidata dall’archeologo Nicola Dessì e prosegue alle 15.00, con visite libere al Mater, il museo dell’archeologia e del territorio.

Sempre sabato dalle 17,30 ci sarà la novità di quest’anno: durante la mostra archeologica “MamojArch”, dedicata al territorio e al vino, che si terrà nelle cantine dell’associazione Mamojà, ideata dall’archeologo Franco Campus verrà aperto il percorso enogastronomico. L’archeologa Viviana Pinna guiderà gli ospiti in una visita emozionale arricchita dalle letture archeopoetiche di Nicola Dessì. Acquistando uno speciale calice, gli ospiti durante il percorso potranno degustare l’inconfondibile vino di Mamoiada ed i prodotti locali offerti dalle cantine.

Sarà tutto artistico l’evento di chiusura di sabato, alle 21.00. Nella domus de janas di Sa ‘e Matzotzo sarà allestita la performance d’arte in omaggio a Maria Lai intitolata “La leggenda del dio distratto”. A muoversi nel sito archeologico saranno le artiste Maria Jole Serreli e Stefania Spanu, con la voce recitante dell’attrice Rita Atzeri. La regia è della direttrice artistica del festival, Giuditta Sireus, e di Chiara Manca, con la partecipazione di Francesco Casu. Durante la serata verrà eccezionalmente esposto il telaio di Maria Lai “Al gigante lassù”, realizzato per Costantino Nivola.

Anche la seconda giornata, quella di domenica 27 maggio, si apre con una visita guidata curata da Nicola Dessì alle tombe dei giganti di Madau e all’area archeologica di Gremanu, arricchita da una rappresentazione in abiti nuragici, ricostruiti seguendo un percorso filologico, dall’associazione Memoriae Milites.

Alle 12.00, replica della mostra itinerante Mamojarch, del percorso ejogastronomico e, alle 15.00, visite libere al MATer, il museo dell’archeologia e del territorio. 

Un altro importante evento di Archeomusicando è sicuramente quello di domenica alle 18,30, nella “Cantina Sedilesu”. A Mamoiada, infatti, arriverà l’archeologo Emmanuel Anati, luminare degli studi sull’arte e le religioni delle culture preistoriche. Assieme a Franco Campus ed al botanico dell’Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta, prenderà parte alla tavola rotonda “Archeologia, il suono dei segni, il territorio e la sacralità del vino”.

Chiusura alle 21.00, con il concerto di Gilda Buttà e Luca Pincini alla Perda Pintà.

 

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Renato Zero all’Anfiteatro di piazza Marmilla, a Carbonia? Quanti si sono avvicinati distrattamente senza conoscere il programma dell’estate a Carbonia e magari non hanno una conoscenza approfondita del grande cantautore romano, probabilmente per qualche minuto hanno coltivato il dubbio ma poi hanno scoperto che il protagonista del concerto era l’artista sassarese Kiko Solinas, da anni “sosia” in tutto e per tutto del grande Renato.

Kiko Solinas questa sera è ritornato nel Sulcis, a Carbonia, con la sua “Opera Zero – Il Sogno” (già proposta negli anni scorsi prima a Iglesias, poi a Portoscuso), spettacolo ispirato al grande Live di Renato Zero, realizzato allo Stadio Olimpico di Roma nel 2004, di fronte a 100mila spettatori, organizzato con una compagnia di 25 artisti divisi tra orchestra, superband e corpo di ballo, dall’associazione Culturale Sardegna Cabaret e Capricorn Concerti, con il patrocinio ed il contributo del comune di Carbonia.

Kiko Solinas è una vecchia conoscenza di grandi conduttori televisivi, tra cui il compianto Mike Bongiorno, che lo incoronò vincitore di una puntata della trasmissione “Momenti di gloria”, dedicata agli imitatori di cantanti famosi, andata in onda negli anni Novanta, il sabato sera, su Canale 5. Uno dietro l’altro, questa sera, ha proposto quasi tutti i più grandi successi di Renato Zero, strappando ripetutamente gli applausi del numeroso pubblico accorso all’anfiteatro di piazza Marmilla.

L’orchestra che ha accompagnato la serata è stata diretta dal Maestro Gianluca Erriu, direttore artistico dell’Ente Concerti di Iglesias.

 

 

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Dopo i successi ottenuti negli anni scorsi a Iglesias e Portoscuso, l’artista sassarese Kiko Solinas ritorna nel Sulcis, a Carbonia, sabato 5 agosto, dalle 22.00, con “Opera Zero – Il Sogno”. Lo spettacolo è organizzato dall’associazione Culturale Sardegna Cabaret e Capricorn Concerti, con il patrocinio e il contributo del comune di Carbonia. Il concerto è ispirato al grande Live di Renato Zero, realizzato allo Stadio Olimpico di Roma nel 2004, di fronte a 100mila spettatori.

L’evento in calendario è una fedele trasposizione musicale e teatrale riprodotta sul palco da una compagnia di 25 artisti divisi tra orchestra, superband e corpo di ballo.

L’interprete principale che impersona l’artista è Kiko Solinas, vecchia conoscenza di grandi conduttori televisivi, tra cui il compianto Mike Bongiorno, che lo incoronò vincitore di una puntata della trasmissione “Momenti di gloria”, dedicata agli imitatori di cantanti famosi, e andata in onda negli anni Novanta, il sabato sera, su Canale 5.

L’orchestra che accompagnerà la serata sarà diretta dal Maestro Gianluca Erriu, direttore artistico dell’Ente Concerti di Iglesias.

«Si tratta di un evento fortemente voluto dalla nostra Amministrazione Comunale – spiega il sindaco di Carbonia, Paola Massidda –. Renato Zero è un mito della musica italiana e annovera tantissimi fan anche nel Sulcis, che sicuramente accorreranno a Carbonia per godere tutte le emozioni di un concerto a lui dedicato. Ho avuto modo di apprezzare le precedenti esibizioni di Kiko Solinas e sono rimasta impressionata dalla sua incredibile somiglianza fisica, vocale ed interpretativa con Renato Zero. Sono certa che questo evento saprà trascinare tutti gli spettatori dell’Anfiteatro, proponendo musica da sogno in un concerto di grande effetto scenico, con una coreografica spettacolare, studiata in ogni minimo dettaglio.»

Il concerto ripercorrerà la storia del cantautore romano con due ore di brani indimenticabili come “Il carrozzone”, “Il cielo” e “Amico”.

L’organizzazione è diretta da uno staff di elevato livello con Claudio Nobili direttore di palco e Massimo Deidda alla direzione artistica. Allestimenti di scenografie, impianti audio, video e luci sono a cura di Artesonos Jo Erre.

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Giovedì sera, alle 22.00, in Piazza Sella, a Iglesias, ritorna “Il Sogno di Zero”, opera Zero. Dopo il successo ottenuto lo scorso inverno al Teatro Electra, l’artista sassarese Kiko Solinas ripropone, nell’ambito degli eventi dell’Estate Iglesiente, la produzione di Capricorn Concerti che sta riscuotendo grande successo in tutta l’Isola e non solo. Nel Sulcis è ormai di casa, si è esibito il 21 giugno sul palco della Miniera di Rosas, nella prima data della tournée nazionale, e vi è tornato tre giorni fa, a Portoscuso, dove per oltre due ore ha trascinato il numeroso pubblico presente sul lungomare Cristoforo Colombo (a quel concerto si riferiscono le fotografie allegate).

Il successo della produzione di Capricorn Concerti Sogno scaturisce dalla straordinaria somiglianza fisica e vocale di Kiko Solinas con il grande Renato Zero che ogni volta crea grande emozione tra gli spettatori, molti dei quali, se non preventivamente informati, stentano a rendersi conto di trovarsi di fronte ad un sosia e non al 64enne artista romano.

Nel suo spettacolo, Kiko Solinas è accompagnato da un gruppo numeroso che conta ormai una trentina di elementi, con una brillante orchestra d’archi, una decina di ballerini e quattro vocalist.

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Tiene banco Piero Salvatori, sabato sera (16 maggio) a Berchidda (prov. Olbia-Tempio), nel terzo appuntamento di “Primavera al Laber”, la stagione culturale e di spettacoli organizzata dall’associazione Time in jazz. Il violoncellista romano sarà sul palco del Centro Laber, l’ex caseificio riconvertito all’arte e alla cultura, a partire dalle 20,30 per un seminario-concerto proposto in collaborazione con l’Archivio Mario Cervo di Olbia.

Classe 1969, approdato (e poi diplomato, nel 1992) al violoncello dopo anni di studio al pianoforte, Piero Salvatori può vantare un ragguardevole e variegato bagaglio di esperienze. Primo violoncello in varie orchestre, ha suonato in produzioni televisive, in registrazioni di album o in tournée con artisti come Renato Zero, Lucio Dalla, Riccardo Cocciante, Adriano Celentano, Paola Turci, Ron, Mango, Gigi D’Alessio, Sergio Cammariere, Loredana Berté, Marina Rei, Gianluca Grignani, Samuele Bersani, Franco Califano, Morgan, Giammaria Testa, Fabio Concato, Claudio Baglioni, Gino Paoli e Antonella Ruggiero.

Membro del Quartetto Alborada dal 2003, ha collaborato con Paolo Fresu all’incisione degli album “Scores” e “Think!” (con Uri Caine), alla colonna sonora del film “Te lo leggo negli occhi”, al progetto “Ethnografie” per l’Istituto etnografico della Sardegna, e dal vivo in importanti festival jazz. Dal 2004 suona anche col quartetto d’archi Arkè con cui ha inciso “Acquario” con Stefano Bollani e Gabriele Mirabassi, e “L’amico del vento” con Stefano Cantini e Rita Marcotulli. Musicista eclettico, Piero Salvatori conta anche collaborazioni con le arti visive, il teatro e la poesia, dove ha accompagnato con il suo violoncello attori come Arnoldo Foà, Remo Girone, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Ambra Angiolini nella lettura di pagine di grandi autori americani. Il suo primo album, “Images”, è del 2009; ospiti Paolo Fresu, Stefano Salvatori, Elisa Fortunati, Mauro Beggio e Pino Tafuto. “Images” è anche il titolo di un suo progetto di musica e danza che ha debuttato nell’aprile del 2011.

La serata di sabato (16 maggio) a Berchidda, con ingresso libero e gratuito, si apre alle 19.00 con la seconda tranche di GreenMovie, la rassegna di cortometraggi sui temi della sostenibilità ambientale, realizzata in collaborazione con lo Skepto International Film Festival di Cagliari. Sette i corti in visione a rotazione, con un’ampia varietà di tecniche, generi e paesi d’origine. Quattro sono in animazione: “L’île noire (2014) dello svizzero Nino Christen, “Good Habits in 60 seconds” (del 2011) del brasiliano Marlon Tenório, “Midnight Blue” (2013) del francese David Myriam, e “Quagga” (2012) delle russe Olga e Tatiana Poliektova. Dalla Tanzania arriva “Shadow tree” (2014) di Biju Viswanath, dagli Stati Uniti “Ordinary life” (2012) di Tomoya Nakamura e Shoko Watanabe, mentre è argentino “Inside” (2014) di Federico Jacobo.

A seguire alle 19,30, consueta degustazione di vini a cura del Museo del vino di Berchidda con la collaborazione del GAL Alta Gallura – Gallura.

Continua intanto la prevendita dei biglietti per il gran finale di “Primavera al Laber”, anche quest’anno all’insegna di “La prima rondine”, titolo che contraddistingue l’evento conclusivo di ogni edizione della rassegna e che vede tra i protagonisti Paolo Fresu, l’enfant du pays ideatore e direttore artistico di Time in Jazz. Stavolta, a incontrare per dialogare in musica il trombettista berchiddese sarà il pianista e cantante Raphael Gualazzi. I biglietti, a quindici euro, si possono acquistare on line sul circuito Vivaticket e nei punti vendita autorizzati.

Per informazioni, gli interessati possono contattare la segreteria di Time in Jazz al numero 079704731 e all’indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it .

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