4 October, 2024
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Un Dyshawn Pierre strepitoso in formato NBA è l’immagine più sfavillante della grande Dinamo impostasi a Pesaro con uno scarto di 25 punti, 107 a 82, per la nona vittoria consecutiva. Ancora priva di Dwayne Evans, tenuto a riposo in attesa della miglior condizione fisica, la Dinamo ha dominato la Carpegna Pesaro dall’inizio alla fine: +6 nel primo quarto, 25 a 19; +3 nel secondo, 28 a 25; +17 nel terzo, 36 a 19, -1 nell’ultimo, a partita abbondantemente archiviata, 18 a 19. E’ una Dinamo che gioca a memoria, a tratti da spettacolo, non lascia spazio agli avversari. Dopo la partenza di Jamel McLean, ha inserito nel roster Paulius Sorokas anche in campionato, da alcune settimane sta giocando senza Dwayne Evans ed attende il sostituto di Jamel McLean dal mercato, ma la squadra gira alla perfezione come un orologio svizzero…

La prestazione di Dyshawn Pierre è da record: 29 punti in 29′ giocati, 10 su 12 da 2 punti, 2 su 5 da 3, 3 su 3 ai tiri liberi, 13 rimbalzi (dopo i 19 della partita di Champions League), 4 assist, 44 di valutazione. Più che mai, fenomeno!

Con lui, un gradino sopra tutti i compagni, Michele Vitali, con 16 punti segnati in 27′, 2 su 2 da 2 punti, 2 su 4 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 6 assist, 30 di valutazione! In doppia cifra anche Miro Bilan, con 14 punti; Paulius Sorokas e Stefano Gentile, 12 a testa e Marco Spissu con 11.

La Dinamo ha dominato al tiro (26/35 74,3% da 2, 13/29 44,8% da 3, 16/18 88,9% tiri liberi; contro 25/47 53,2% da 2, 7/31 22,6% da 3, 11/16 68.8% tiri liberi), ai rimbalzi, 45 a 33.; negli assist: 24 a 15. Dominio assoluto.

Carpegna Prosciutto Basket Pesaro – Dinamo Banco di Sardegna 82 a 107

Arbitri: Roberto Begnis, Denny Borgioni e Mauro Belfiore.

Parziali: 19 a 25, 25 a 28, 19 a 36, 19 a 18.

Progressivi: 19 a 25, 44 a 53, 63 a 89, 82 a 107.

Carpegna Prosciutto Basket Pesaro: Barford 2, Drell 2, Mussini 6, Williams 15, Pusica 18, Miaschi 13, Eboua 15, Alessandrini n.e., Basso ne, Thomas, Totè 4, Zanotti 7. All. Giancarlo Sacco.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Bilan 14, Bucarelli, Devecchi n.e., Sorokas 12, Evans n.e., Magro 6, Pierre 29, Gentile 12, Vitali 16, Jerrells 7. All. Gianmarco Pozzecco.

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Domenica 15 settembre, alle 20,30, a contendersi la nona edizione del “City of Cagliari” saranno il Khimki Mosca e l’Olimpia Milano. Niente finale per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, sconfitta in semifinale al Pala Pirastu davanti al pubblico delle grandi occasioni, dai milanesi con il punteggio di 73-60. Punteggio indubbiamente bugiardo, perché la Dinamo contro la squadra di Ettore Messina è rimasta in partita per tutti i 40’ arrendendosi nelle battute finali, trafitta dai canestri di Rodriguez e dagli errori sotto le plance.

E’ stata indubbiamente una gara intensa ed equilibrata con Sassari che ha subito messo in difficoltà la compagine milanese, sfruttando al meglio la precisione al tiro di Dyshawn Pierre e Stefano Gentile e andando alla prima sirena in testa sul 18-14. Milano non si è certo scomposta e, pur faticando e soffrendo la difesa sassarese, è riuscita nel finale di secondo periodo a recuperare e andare alla seconda sirena sul 33-31. Al rientro in campo, le due squadre si sono alternate al comando. La Dinamo ha provato ad andare via (39-35 al 22’). L’Olimpia però non si è arresa e si è affidata al suo fuoriclasse Sergio Rodriguez per operare il controbreak (49-45 al 28’). La Dinamo è sembrata subire, tanto che l’Olimpia ha chiuso al 30’ sul 55-48. Negli ultimi 10’ McLean ha caricato il gruppo che ha reagito e si è avvicinta nuovamente (57-56 per Milano a 6’23). La Dinamo in diverse occasioni ha avuto la possibilità di impattare e di andare addirittura in testa, ma gli errori da sotto le plance condannato la squadra di Gianmarco Pozzecco. Domenica, alle 18.00, finale terzo/quarto posto tra la Dinamo Sassari e l’Hapoel Gerusalemme mentre alle 20,30 la finale tra Olimpia Milano e Khimki Mosca.
Dinamo Banco di Sardegna – Olimpia Milano 60-73
Parziali: 18-14; 13-19; 17-22; 12-18
Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 5, McLean 6, Bilan 12, Evans 4, Pierre 13, Jerrels 3, Bucarelli, Devecchi, Chessa, Magro, Gentile 12, Maganza, Vitali 3, Sorokas 2. Allenatore: Gianmarco Pozzecco.
Olimpia Milano; Gravaghi, Mack 12, Micov 2, Moraschini 9, White 3, Rodriguez 25, Shashkov, Tarzewki 4, Cinciarini 13, Rey 5, Burns. Allenatore: Ettore Messina.
Arbitri: Alessandro Martolini, Roberto Begnis e Valerio Grigioni.
Tiri liberi: Dinamo Sassari 13 su 23; Olimpia 6 su 7;
Tiri da due: Dinamo Sassari 16 su 34; Olimpia Milano 11 su 27;
Tiri da tre: Dinamo Sassari: 5 su 20; Olimpia Milano 15 su 30.
Nella prima semifinale, battendo con il punteggio di 94-60 l’Hapoel Gerusalemme, la formazione russa del Khimki Mosca ha staccato il biglietto per giocarsi domani sera, alle 20,30 al Pala Pirastu di Cagliari, la finale del City of Cagliari 2019.
I russi sono partiti subito a spron battuto trovando con facilità la via del canestro, ma soprattutto facendo valere la forza fisica sotto le plance ed uno stato di forma davvero invidiabile. Primo allungo proprio in chiusura di tempo con il tabellone elettronico del palasport cagliaritano che si è fermato sul 32-14. Nel secondo quarto gli israeliani hanno provato a rientrare in partita, ma i canestri di Feldeine e Brown non hanno lasciato il segno. Il Khimki è andato al riposo lungo nettamente avanti, 56 a 32, ed ha poi amministrato (73-49 al 30’), con l’Hapoel che ha fatto di tutto per rendere meno amara la sconfitta.
Khimki Mosca – Hapoel Gerusalemme 94-60
Parziali: 32-14; 24-18; 17-17; 21-11
Khimki: Shaved 14, Booker 8, Timma 13, Gill 9, Bertans 6, Zaytsev 5, Jerebko 7, Monia 8, Yakushin 2, Evans 14, Volkhin 8, Barashkov. Allenatore: Kurtinaitis.
Hapoel: Blatt, Feldeine 16, Braimoh 2, Lockett 4, Mindaugas 7, Cousins 5, Rosenbaum, Timor 5, Levi 4, Zalmanson 6, Ringvald, Brown 11. Allenatore: Kattash.
Arbitri: Andrea Buongiorno, Carmelo Lo Guzzo e Massimiliano Filippini.
Tiri liberi: Khimki 15 su 22; Hapoel 19 su 28;
Tiri da due: Khimki 20 su 34; Hapoel: 13 su 38;
Tiri da tre: Khimki 13 su 30; Hapoel 5 su 20.
Le gare di domani:
Ore 18 finale terzo/quarto posto Dinamo Sassari – Hapoel Gerusalemme
Ore 20,30 finale Olimpia Milano – Khimki Mosca.
     

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La Dinamo lancia la sfida alla capolista Olimpia, alle 20.45, al Mediolanum Forum di Milano. La sfida Milano-Sassari è stata una delle maggiori rivalità di questi ultimi anni, con la squadra sassarese spesso capace di espugnare il campo della squadra milanese, anche questa si presentava con i favori di tutti i pronostici, come accadde anche nella stagione dello storico triplete biancoblu.

Per questa stagione l’Olimpia Milano ha costruito un roster davvero competitivo e profondo, puntando a fare bene sia in campionato sia in Europa e, al momento, è l’unica squadra imbattuta della serie A, con sei successi in altrettante partite disputate: dal 1973 il club milanese non è mai andato oltre questa striscia di vittorie ed oggi i ragazzi di coach Repesa proveranno a sfatare questo tabù.

Johnson Odom e compagni arrivano al Mediolanum Forum, per certi versi senza nulla da perdere, visto che i pronostici sono dalla parte della squadra di casa ma, allo stesso tempo, con una grande voglia di riscattare la netta sconfitta subita in Grecia, contro l’Aek Atene. Jack Devecchi e compagni affrontano l’ultima trasferta prima delle quattro partite in casa tra campionato e coppa con Besiktas, Avellino, Ludwigsburg e Cremona.

Dopo aver centrato il triplete nella passata stagione, eguagliando l’impresa sassarese di 12 mesi prima, con Coppa Italia, Scudetto e Supercoppa messi in bacheca, l’Olimpia Milano dalla passata stagione ha confermato tanti giocatori e coach Jasmin Repesa siede in panchina per il secondo anno consecutivo. Tra i confermati ci sono l’ex biancoblu Rakim Sanders, Mvp della finale scudetto 2016, Krunoslav Simon, reduce dalle Olimpiadi, Milan Macvan, Jamel Mc Lean, Mantas Kalnietis, Bruno Cerella, e gli italiani Alessandro Gentile e Andrea Cinciarini. A questo roster di grandissimo talento, il club milanese ha aggiunto giocatori del calibro di Richard Hickman, lo scorso anno protagonista della finale di Eurolega con il Fenerbahce, Zoran Dragic, approdato in Italia dopo l’esperienza al Khimki, e Miroslav Raduljica, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio con la Serbia. In maglia Olimpia sono arrivati anche i più promettenti talenti italiani: da Trento è arrivato Davide Pascolo, Awudu Abass ha lasciato Cantù per vestire la maglia biancorossa, e infine Simone Fontecchio, approdato a Milano dopo la retrocessione della Virtus Bologna.

Arbitreranno l’incontro Roberto Begnis, Alessandro Vicino e Fabrizio Paglialunga.

Jack Devecchi 50

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Scatta questa sera, alle 20.45, al Palabigi di Reggio Emilia, il catino dove un anno fa, in gara 7 dì finale, la squadra di Meo Sacchetti conquistò il primo storico scudetto del basket sardo, la nuova avventura della Dinamo Banco di Sardegna nei play off scudetto 2015/2016. La splendida vittoria ottenuta mercoledì scorso l’EA7 Emporio Armani Milano nell’ultima partita della “regular season”, ha consentito a David Logan e compagni di lasciare alla Dolomiti Trentino la scomoda ottava posizione che avrebbe portato alla sfida con la stessa Milano, e ripropone loro la sfida con la squadra di Massimiliano Menetti.

La sfida Dinamo – Grissin Bon (oggi arbitrano Luigi Lamonica, Roberto Begnis e Manuel Mazzoni) si gioca al meglio delle cinque partite, con eventuale quinta sfida in terra emiliani (proprio come lo scorso anno accadde in finale, al meglio delle sette partite).

«Inizia oggi un altro campionato – ha detto alla vigilia il tecnico biancoblu Federico Pasquini – soprattutto dal punto di vista delle emozioni i playoff sono diversi dalla stagione regolare.»

La Dinamo, dopo una “regular season” assai tormentata e difficile, che a un certo punto l’ha vista addirittura rischiare di restare fuori dai play off, si presenta a questi play off molto carica e decisa a difendere con le unghie e con i denti, oltre che con la tecnica del suo roster, lo scudetto conquistato 11 mesi fa. E se riuscisse a superare il primo turno con la Grissin Bon Reggio Emilia, potrebbe giocare fino in fondo le sue chances contro tutti gli avversari, Milano compresa, come ha dimostrato mercoledì sera al PalaSerradimigni di Sassari.

La festa scudetto della Dinamo a Reggio Emilia, al termine di gara 7 vinta con la Grissin Bon.

La festa scudetto della Dinamo a Reggio Emilia, al termine di gara 7 vinta con la Grissin Bon.

 

Ore 20.45, PalaSerradimigni di Sassari, Dinamo Banco di Sardegna – Grissin Bon atto 6°: se vince Reggio Emilia è scudetto, se vince Sassari si va alla bella di gara 7. La serie della sfida scudetto tra la squadra di Meo Sacchetti e quella di Massimiliano Menetti è giunta ad un punto di svolta che potrebbe chiudere la stagione o allungarla ancora fino a sabato sera, al Palabigi di Reggio Emilia.

Tra le due squadre è emerso fin qui un grande equilibrio. La Grissin Bon ha dominato le prime due partite casalinghe ma la Dinamo Banco di Sardegna ha reagito da grande squadra ed ha impattato con due vittorie al PalaSerradimigni, sofferte ma meritate. Due giorni fa, a Reggio Emilia, Logan e compagni hanno gettato al vento una grandissima occasione, perché pur nella peggiore serata nel tiro da tre di tutta la stagione (2 su 25, con il primo canestro centrato a 3′ dalla fine), hanno sfiorato la vittoria come sul campo emiliano non avevamo mai fatto sia nella “regular season” sia nelle prime due sfide di finale.

Per vincere e riportare la serie in parità, alla Dinamo serve la partita perfetta. Le condizioni ambientali dovrebbero essere ideali, perché il PalaSerradimigni sarà pieno come un uovo e la stragrande maggioranza del tifo sarà di marca sassarese. Meo Sacchetti ha a disposizione l’intera rosa, nella quale spicca un monumentale Shane Lawal, Mvp sia di gara 4 sia di gara 5, forse all’ultima partita a Sassari, se come annuncia radio mercato, il prossimo anno vestirà la maglia del Barcellona.

Nelle fila della Grissin Bon ci sarà Drake Diener, per tre anni idolo del PalaSerradimigni, recuperato dopo un infortunio ma ancora in condizioni fisiche imperfette, come è emerso nei due spezzini di partita giocati sia in gara 4 sia in gara 5. Non ci sarà invece il lungo Darius Lavrinovic, uscito dal campo per un infortunio nelle battute iniziali di gara 5. La sua assenza potrebbe pesare, anche se la Grissin Bon in queste partite di finale ha dimostrato di avere grande carattere, riuscendo ad ovviare a diverse assenze, ad iniziare da quella di Diener.

Il fischio d’inizio è fissato alle 20.45, dirigeranno Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.

Dinamo Banco di Sardegna 2

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Dinamo Banco di Sardegna è arrivata a un passo dall’impresa al Palabigi di Reggio Emilia, in gara 5 della finale scudetto, dove ha perso al fotofinish per 71 a 67, tradita da una disastrosa percentuale nei tiri dai 6,75, quella che abitualmente è la sua arma in più, due soli canestri realizzati su ben 25 tentativi effettuati.
La Dinamo inizia bene, con due schiacciate di Shane Lawal e Rakim Sanders, 4 a 2, ma poi subisce un parziale di 7 a 0 con schiacciata di Achille Polonara, “bomba” da tre punti di Andrea Cinciarini e canestro da sotto di Vitalis Chikoko. Nonostante abbia iniziato ad accumulare dalla lunga distanza, la Dinamo si rifa’ sotto ed impatta a 15 con canestri di Shane Lawal, Jerome Dyson e Kenneth Kadji, ma la Grissin Bon va al primo riposo breve avanti di tre punti con una “bomba” di Amedeo Della Valle: 18 a 15.
La Grissin Bon ha perso Darius Lavrinovic per un infortunio, sostituito da Riccardo Cervi.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon prende il largo con Silins, Della Valle e Cinciarini, grazie anche alla disastrosa serie di errori della Dinamo dai 6,75: 27 a 15 al 13′. La squadra di Meo Sacchetti riesce però a sopperire con una ritrovata vena nei tiri da due punti (l’esatto contrario di quanto è accaduto in gara 4) e una confermata netta supremazia ai rimbalzi con un Lawal immarcabile e, dopo essersi tenuta per diversi minuti a -10, riesce ad andare all’intervallo lungo a -7: 38 a 31!
Significative le percentuali delle due squadre. Grissin Bon: 10 su 15 da due punti, 6 su 15 da tre e 0 su 1 ai tiri liberi (la Dinamo ha commesso pochi falli); Banco di Sardegna: 14 su 22 da due punti, 0 su 12 da tre e 5 su 8 ai tiri liberi.
Al rientro sul parquet dopo il riposo, questa volta è la Dinamo ad avere una marcia in più e, nonostante altri due errori nei tiri dai 6,75 di Logan e Dyson, con un parziale di 8 a 0 in 3’35” opera il sorpasso 39 a 38, e con una schiacciata di Sanders sale a +3: 43 a 40. Ora la partita è equilibrata ma la Dinamo sente di poterla vincere. Va ancora giù di 7, 52 a 45, ma ritorna ancora sotto con due canestri da due punti di Sosa e due tiri liberi di Dyson, e va all’ultimo intervallo breve sotto di un solo punto: 52 a 51.
La Grissin Bon si innervosisce, probabilmente non si aspettava una partita tanto tirata e sbaglia molto, la Dinamo ne approfitta e con due canestri da sotto di un devastante Shane Lawal, ritorna a +3: 55 a 52. Il testa a testa continua, Achille Polonara e Riccardo Cervi riportano avanti Reggio Emilia, 57 a 55, e dopo un errore da sotto di Sanders, Cervi in contropiede schiaccia per il + 6: 63 a 57 al 37′!
Tutto deciso? Assolutamente no, perché al 23esimo tentativo della serata della Dinamo, Edgar Sosa infila la prima tripla, 63 a 60, e dopo una replica da due di Silins, Rakim Sanders infila la seconda tripla consecutiva per il -2 al 38′: 65 a 63. Ora entrambe le squadre sbagliano molto e nell’ultimo minuto una schiacciata di Sanders riporta la Dinamo a un solo punto: 66 a 65. Edgar Sosa commette fallo su Andrea Cinciarini che realizza i due tiri liberi, imitato da Jerome Dyson: 68 a 67.
La partita è agli sgoccioli ed inizia la fase del fallo sistematico con conseguenti tiri liberi che alla fine, anche grazie ad una palla persa da Jerome Dyson, premia di misura la Grissin Bon: 71 a 67.
La Grissin Bon ha chiuso con 16 su 31 da due punti, 8 su 27 da tre punti e 15 su 21 ai tiri liberi; 37 rimbalzi, 10 offensivi e 27 difensivi); 7 stoppate; 16 palle perse, 6 recuperate, 13 assist. Il Banco di Sardegna con 26 su 45 da due punti 2 su 25 da tre punti, 9 su 12 ai tiri liberi; 43 rimbalzi, 16 offensivi e 27 difensivi; 1 stoppata; 15 palle perse, 8 recuperare, 11 assist.
L’MVP dell’incontro è stato Shane Lawal con una valutazione di 40.
Il migliore in campo è stato Shane Lawal che ha conquistato ben 21 rimbalzi, 14 dei quali offensivi, e messo a segno 17 punti, buon percentuali eccellenti: 6 su 7 da due punti e 5 su 8 ai tiri liberi. Buona prova anche per Rakim Sanders, autore di 19 punti (8 su 14 da due punti e 1 su 6 da tre punti, 6 rimbalzi), mentre Jerome Dyson non ha ripetuto l’eccezionale prestazione fornita 48 ore prima, con 12 punti (4 su 9 da due punti, 0 su 5 da tre punti e 4 su 4 ai tiri liberi). Sottotono David Logan, 2 soli punti, meglio Edgar Sosa (9) e Jeff Brooks (6).
Nella Grissin Bon il migliore è stato Achille Polonara, autore di 13 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 5 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi, 10 rimbalzi, 7 dei quali offensivi). In evidenza anche Ojars Silins, 14 punti (2 su 3 da due punti, 3 su 7 da tre e 1 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, tutti offensivi); Amedeo Della Valle, 10 punti (2 su 2 da due punti, 1 su 4 da tre e 3 su 5 ai tiri liberi); Rimantas Kaukenas, 10 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 4 da tre punti e 1 su 2 ai tiri liberi). In ombra il grande ex Drake Diener, ancora convalescente, in campo 12 minuti e autore di 3 punti con un tiro dai 6,75.
Nonostante la grande amarezza per l’occasione perduta, per la Dinamo non c’è tempo per recriminare, perché mercoledì sera c’è gara 6 al PalaSerradimigni, primo match ball per la Grissin Bon, da annullare per tornare al Palabigi e tentare l’impresa che oggi è stata sfiorata per 39′ e 52″.
Sì giocherà alle 20.45, arbitri Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.