24 April, 2024
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Arriva il Milan e per la Sardegna Arena è una giornata speciale. In questo momento e ormai da alcuni anni non è il Milan dei record del recente passato, il Milan dei Baresi e Maldini, dei Van Basten, Gullit e Rijkaard, dei Savićević, Shevchenko e Kakà, ma è pur sempre una squadra dal grande fascino che da due settimane ha ritrovato uno dei suoi grandissimi, Zlatan Ibrahimović, tornato a Milano, a 38 anni, per cercare di rilanciare un ambiente fortemente depresso.

Rolando Maran sa bene quante insidie nasconda la partita di questo pomeriggio (fischio d’inizio alle 15.00, dirige Rosario Abisso di Palermo, assistenti di linea Sergio Ranghetti di Chiari e Domenico Rocca di Catanzaro, quarto ufficiale Federico Dionisi di L’Aquila, addetti al VAR Luigi Nasca di Bari e Stefano Del Giovane di Albano Laziale) e non si fida, perché il suo Cagliari ha tanto  bisogno di punti e di fiducia, dopo tre sconfitte consecutive (Lazio in casa, Udinese e Juventus in trasferta).

Tra i convocati non ci sono Fabrizio Cacciatore, Luca Ceppitelli, Federico Mattiello, Leonardo Pavoletti e Daniele Ragatzu, ma ci sono il capitano della Primavera Riccardo Ladinetti ed Alessio Cragno, al rientro, dopo una lunghissima assenza per infortunio.

«Quella di Cragno è una convocazione che serve più che altro per tornare a fargli respirare l’aria dello spogliatoio – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblù -, finora ha svolto soltanto spezzoni di allenamento, non è ancora pronto per giocare, monitoreremo i suoi progressi giorno per giorno. Abbiamo tanta rabbia, avremmo voluto aprire il 2020 in maniera diversa. È andata male un po’ perché ci abbiamo messo del nostro, un po’ perché la Juventus era in giornata. Tutto questo ci è servito per passare una settimana intensamente concentrati sulla partita contro il Milan: abbiamo lavorato bene, ora la palla passa al campo.»

«Diventa difficile inquadrare la squadra rossonera, cambia tanto da una settimana all’altra – ha aggiunto Rolando Maran -. Certamente è una compagine con tanti giocatori di qualità, guidata da un bravo allenatore e dalla settimana scorsa può contare anche su un campione assoluto come Ibrahimovic, la cui presenza fornisce benefici a tutto il sistema. Chiaramente lo svedese sarà il punto di riferimento del Milan, dovremo essere vicini nelle coperture, nel momento in cui i compagni lo cercheranno. Nelle ultime settimane abbiamo incassato troppi gol, in alcune occasioni è stato un caso ma indubbiamente dobbiamo migliorare in fase difensiva, ritrovare quella compattezza di inizio stagione che è nelle nostre corde. Ci abbiamo lavorato e continueremo a farlo nei prossimi giorni. Per quanto riguarda l’attacco, siamo andati a segno per sedici partite consecutive, il che vuol dire che la squadra costruisce e sa mettere in difficoltà le avversarie. Lunedì scorso ci siamo fermati, dobbiamo ritrovare la via del gol.»

«Vogliamo cancellare gli ultimi risultati negativi. Farlo contro una grande squadra come il Milan sarebbe un valore aggiunto. A gennaio giocheremo fuori casa quattro partite su cinque, un caso più unico che raro. Dobbiamo fare di necessita virtù e cercare di approfittare dell’impegno di domani, sfruttando l’apporto del nostro pubblico, per consolidare una posizione di classifica già ottima – ha concluso Rolando Maran -. Non dimentichiamo che comunque finirà la partita con il Milan, chiuderemo il girone di andata al sesto posto: un ottimo risultato che va consolidato.»

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Il Cagliari alla prova della maturità nell’anticipo dell’ora di pranzo sul campo dell’Atalanta, per l’11ª giornata di andata del campionato di serie A. I rossoblu arrivano all’appuntamento in grande fiducia, dopo la vittoria di metà settimana sul Bologna, senza paura, nonostante l’avversario sia probabilmente il più ostico da affrontare in questo momento, reduce dal 2 a 2 di Napoli e, soprattutto, dai 7 goal rifilati all’Udinese nella precedente partita casalinga. Il Cagliari è pronto alla sfida senza paura, perché ha dimostrato fin qui, dopo il doppio ko casalingo consecutivo iniziale con Brescia e Inter, di poter competere contro qualsiasi avversario e anche perché ha dalla sua una tradizione favorevole a Bergamo e più in generale con l’Atalanta (quattro vittorie del Cagliari nelle ultime sei sfide tra le due squadre)

L’Atalanta è un’autentica macchina da goal che non ha fin qui pagato l’assenza dell’infortunato Duván Zapata, vanta il miglior attacco con 30 goal realizzati in 10 partite, alla straordinaria media di 3 a partita, ma subisce anche tanto, 16 goal, 6 più del Cagliari che, per contro, ha all’attivo 16 goal. In casa l’Atalatnta ha un bilancio di due vittorie, un pareggio ed una sconfitta, con 14 goal realizzati e 7 subiti.

Rolando Maran dovrà fare a meno di Luca Pellegrini, squalificato, ma ha diverse alternative valide che lo hanno lasciato tranquillo alla vigilia. L’organico consente al tecnico rossoblu diverse alternative in tutti i ruoli.

Fischio d’inizio alle 12.30, dirige Rosario Abisso di Palermo, assistenti di linea Valerio Colarossi di Roma2 e Damiano Di Iorio di Vico, quarto ufficiale Antonio Rapuano di Rimini, addetti al VAR Daniele Orsato di Schio e Aleandro Di Paolo di Avezzano.

La sfida tra Atalanta e Cagliari ha avuto un prologo ieri nel campionato Primavera, sul campo di Asseminello. La squadra orobica, capolista a punteggio pieno, s’è imposta sul Cagliari di Max Canzi, secondo in classifica (era reduce da cinque vittorie consecutive dopo l’1 a 1 casalingo iniziale con il Genoa), per 2 a 1, con goal realizzati tutti nella ripresa. Atalanta inizialmente in vantaggio con Ebrima Colley al 65′, orgogliosa reazione dei giovani rossoblu e pareggio all’86’ con un gran goal di Riccardo Ladinetti e, infine, con il Cagliari generosamente all’attacco alla ricerca del goal della vittoria, goal decisivo in contropiede di Roberto Piccoli all’89’.

Joao Pedro.

 

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Il Cagliari in campo, alle 20.30, allo stadio Bentegodi di Verona, contro il Chievo, nell’anticipo della decima giornata di ritorno del campionato di serie A. Dirige Rosario Abisso di Palermo, assistenti di linea Alberto Tegoni di Milano e Matteo Bottegoni di Terni, quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce, addetti al VAR Marco Piccinini di Forlì e Valentino Fiorito di Salerno.

L’occasione è importantissima per compiere un ulteriore passo in avanti, quasi decisivo, verso il traguardo finale della salvezza. Una vittoria avrebbe un peso fondamentale ma il Chievo, nonostante la classifica disperata, non va assolutamente sottovalutato, perché è squadra orgogliosa che non regala mai niente a nessuno, come ha confermato uscendo imbattuto dal campo dell’Atalanta.

Rolando Maran, grande ex, deve fare a meno dello squalificato Leonardo Pavoletti, reduce dall’esordio con goal in maglia azzurra.

Oggi, intanto, la società ha annunciato l’ingresso di due nuovi professionisti all’interno della struttura societaria: Fedele Usai entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Club; Mario Marchetti è il nuovo presidente dell’Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

Fedele Usai, 48 anni, nato a Quartu Sant’Elena, ha maturato un’importante carriera nelle principali agenzie di pubblicità italiane fino a diventare nel 2009 amministratore delegato di TBWA, passando prima per FIAT, dove ha assunto la direzione sulla comunicazione a livello mondiale. Nel settembre 2011 è entrato a far parte di Condé Nast – la casa editrice che pubblica alcune delle più note riviste al mondo come Vogue, Vanity Fair e Wired. Attualmente ricopre la carica di amministratore delegato del gruppo.

Mario Marchetti, nato a Bonorva, classe 1939, una volta divenuto Magistrato, nel 1986 arriva nella Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari dove ha seguito numerose e importanti inchieste, sino a rivestire il ruolo di procuratore aggiunto. Dopo oltre 30 anni di carriera ha messo la sua esperienza e professionalità al servizio della ASL 6 di Sanluri come presidente del Nucleo di Valutazione; nel 2014 è stato nominato consigliere di amministrazione della Fondazione del Teatro lirico di Cagliari.

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Archiviata la Coppa Italia, il Cagliari si rituffa nel campionato che questa sera, inizio ore 18.00 (dirige Fabrizio Pasqua di Tivoli, assistenti di linea Luca Mondin di Treviso e Gianmattia Tasso di La Spezia, quarto ufficiale Valerio Marini di Roma 1, addetti al VAR Rosario Abisso di Palermo e Matteo Passeri di Gubbio), gli propone il confronto casalingo con l’Empoli, importantissimo in chiave salvezza, per la prima giornata del girone di ritorno. All’andata si imposero meritatamente i toscani con un netto 2 a 0. L’Empoli oggi, rispetto a cinque mesi fa, è un’altra squadra, guidata da un nuovo tecnico, Beppe Iachini, forse meno bella sul piano estetico ma sicuramente più pratica rispetto alla gestione di Aurelio Andreazzoli.
Il Cagliari vuole assolutamente i tre punti, che gli consentirebbero di compiere un ulteriore passo avanti verso la tranquillità e, quasi certamente, di incrementare l’attuale margine di 7 punti sulla terz’ultima posizione. Rolando Maran recupera il bomber Leonardo Pavoletti e Fabio Pisacane che proprio in settimana ha firmato il rinnovo del contratto, ma deve fare a meno di Luca Ceppitelli, squalificato. Quasi certamente esordirà dall’inizio il nuovo acquisto Valter Birsa, che ha giocato uno spezzone di partita in Coppa Italia, contro l’Atalanta.

Rolando Maran

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Dopo le due sconfitte consecutive subite alla Sardegna Arena nei match con Sassuolo e Chievo, il calendario non avrebbe potuto proporre al Cagliari avversario peggiore del Napoli di Maurizio Sarri, autentica macchina da goal, capolista a punteggio pieno sulla stessa linea della scudettata Juventus (stadio San Paolo di Napoli, fischio d’inizio ore 12.30, arbitro Rosario Abisso di Palermo).

Sulla carta è una “sfida impossibile”. Il Napoli è stata finora un’autentica macchina da goal, trascinata dal suo trio d’attacco terribile Insigne-Callejon-Mertens. Massimo Rastelli recupera Diego Farias e Leonardo Pavoletti ma deve fare a meno di Fabio Pisacane, squalificato dopo l’espulsione rimediata sette giorni fa nel finale della partita con il Chievo, e di Luca Ceppitelli, infortunato.

«Andiamo a Napoli per fare la nostra gara – ha detto alla vigilia Massimo Rastelli -. Ci siamo allenati bene, lavorando nei minimi dettagli, cosa che non abbiamo potuto fare nel turno infrasettimanale. Abbiamo  recuperato fisicamente tutti quelli che avevano giocato tre partite in una settimana e gli acciaccati come Farias e Pavoletti, che hanno lavorato col resto della squadra negli ultimi due giorni e che quindi sono regolarmente convocati (leggi la lista completa).»

«Dovremo metterci massima concentrazione ed applicazione. I giocatori del Napoli sono talmente bravi a trovare soluzioni che non ti puoi permettere di arrivare in ritardo di una frazione di secondo. Non dovremo dare profondità, cercando di restringere gli spazi che loro riescono a trovare con una velocità di pensiero impressionante. Dobbiamo ripartire, rialzare la testa con coraggio, idee chiare e quella compattezza di gruppo che ci permetterà di superare questo momento e riprendere a fare le cose fatte sino alla partita di Ferrara. Giocare alle 12.30 è un orario insolito – ha concluso Massimo Rastelli -, ma daremo comunque il massimo.»

Diego Farias.

 

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Per il Cagliari non è decisamente un avvio di stagione fortunato sul fronte degli infortuni. Dopo aver perso per strada prima Diego Farias, poi Artur Ionita e Marco Storari, tutti e tre vittime di infortuni di una certa gravità che li costringeranno a periodi di assenza più meno lunghi, ieri Massimo Rastelli ha perso anche il brasiliano Joao Pedro, infortunatosi nell’ultimo allenamento di rifinitura ad Asseminello.

Joao Pedro è caduto male sul terreno dopo un contrasto aereo, la gamba sinistra ha subito una torsione, con interessamento di caviglia e perone. Trasportato al Pronto soccorso dell’Ospedale “Marino” di Cagliari dallo staff medico-sanitario – come si legge in una nota del sito ufficiale del Club rossoblu -, «gli esami strumentali a cui si è sottoposto il calciatore hanno evidenziato la frattura del terzo distale del perone. Il dott. Giampaolo Montesi ha provveduto immediatamente all’immobilizzazione dell’arto, Joao è stato visitato dal consulente del Club, il professor Massimiliano Salvi: si prospetta un trattamento conservativo, da definire i tempi di recupero».

Per la sostituzione di Joao Pedro è probabile l’impiego di Nicolò Barella, ma non è escluso che possa avere spazio anche Davide Di Gennaro.

Questo pomeriggio, prima del fischio d’inizio della partita (dirige Piero Giacomelli di Trieste, assistenti di linea Gianluca Vuoto di Livorno e Marco Zappatore di Taranto, quarto ufficiale Alessandro Giallatini di Roma, arbitri di porta Rosario Abisso di Palermo e Daniele Minelli di Varese) verrà consegnato al capitano del Crotone un oggetto artistico opera di Kernos Ceramiche di Cagliari. Nata proprio nel capoluogo nel 2003, è un’azienda familiare artigianale che produce ceramiche interamente realizzate a mano con l’intento di fondere la tradizione con l’innovazione ed il gusto moderno.

Joao Pedro