28 March, 2024
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Si è tenuto ieri mattina nella sede della Regione, un incontro tra Regione, Invitalia Spa ed il gruppo di 16 proponenti ed imprenditori selezionato dal bando internazionale di idee Call for Proposal per lo sviluppo del Sulcis, per avviare la fase di realizzazione del progetto. La Giunta regionale esaminerà oggi la proposta di delibera contenente gli atti di indirizzo per l’attuazione degli esiti del bando. La delibera ripartisce complessivi 55,7 milioni di euro sui singoli settori di intervento individuati dalle idee ed offrirà l’opportunità di realizzare i progetti attraverso procedure di evidenza pubblica. Per gli investimenti sopra i venti milioni di euro è già disponibile lo strumento del Contratto di sviluppo gestito da Invitalia, per le iniziative di media e piccola dimensione si procederà con i bandi.
La Regione ed Invitalia, l’agenzia nazionale governativa per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, attiveranno inoltre una unità di assistenza tecnica per il decollo delle idee nel Sulcis Iglesiente che avrà sede verosimilmente al Consorzio Ausi di Monteponi. Inizialmente la struttura offrirà assistenza ai proponenti vincitori del bando e a quelli menzionati. Successivamente saranno invitati singolarmente tutti i 158 partecipanti alla selezione per verificare la fattibilità di altre idee.
Il coordinatore dell’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha illustrato un’agenda di lavoro che ha l’obiettivo di imprimere un’accelerazione al processo iniziato con la raccolta di idee individuando risultati concreti da raggiungere in breve tempo e superando almeno in parte i ritardi accumulati. Nella discussione che ne è scaturita, sono intervenuti diversi proponenti e si è aperto un confronto sulla fase di accompagnamento alla progettazione che, come già successo per il bando internazionale, sarà un percorso gestito in collaborazione con Invitalia. Call for Proposal aveva portato alla raccolta delle 158 idee orientate, per esempio, alla valorizzazione turistica del territorio del Sulcis, alla riconversione energetica sostenibile ma pure alla ricerca e alta formazione o ai servizi culturali e sociali. Tra questi proponenti l’agenzia Invitalia aveva selezionato i 6 vincitori e i 10 meritevoli di menzione presenti stamattina alla riunione.

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Trent’anni fa nasceva Telegamma, la prima televisione privata del Sulcis Iglesiente. Erano le 21.00 del 26 marzo 1984, quando dagli studi di Piazza Rinascita aveva inizio “Obiettivo Sport“, il programma che apriva ufficialmente le trasmissioni. Scrivendo queste righe è grande in me l’emozione, perché, poco più che ventenne, ebbi l’onore di entrare per primo, attraverso gli schermi delle TV, per di più in rigorosa diretta, nelle case di tanti sulcitani.

In quel 1984 la Sardegna e il Sulcis Iglesiente erano profondamente diversi rispetto ad oggi. Presidente della Regione era il democristiano Angelo Rojch, vi rimase fino al 23 giugno e il 26 agosto venne sostituito dal sardista Mario Melis; sindaco di Carbonia, da meno di un anno, era il comunista Ugo Piano; sindaco di Iglesias era il socialista Paolo Fogu; il comunista Salvatore Cherchi meno di un anno prima era stato eletto per la prima volta parlamentare, alla Camera dei Deputati; il socialista Antonello Cabras era presidente del Comprensorio del Sulcis e qualche mese dopo sarebbe stato eletto sindaco di Sant’Antioco.

Trent’anni, tante esperienze, tante emozioni, assolutamente indimenticabili. Il mondo è cambiato ma per il Sulcis Iglesiente, purtroppo, per molti aspetti non certamente in positivo. Il modello di sviluppo basato sulla grande industria, allora ancora vivo, garantiva molte migliaia di buste paga e, grazie anche ad un rilevante indotto, una condizione socio-economica sicuramente migliore di quella odierna. Quel modello di sviluppo è ormai al tramonto ed al suo posto non è stata preparata un’adeguata alternativa.

Sul piano strettamente personale, Telegamma ha segnato la mia formazione professionale per molti anni. Sono stati anni di grande responsabilità ed impegno totale, nei quali la carica di entusiasmo ha supplito spesso alle carenze strutturali e alle limitate disponibilità economiche. Ho dato e ricevuto tanto, soprattutto in termini di autonomia gestionale della redazione giornalistica che per molti anni ho avuto l’onore e l’onere di dirigere. Posso dire di non aver mai avuto pressioni di alcun genere dalla proprietà (Domenico Sirigu, mio primo interlocutore, Luciano La Mantia e l’imprenditore Paolo Cossu) e di aver portato avanti una linea editoriale completamente autonoma. Negli anni ci sono state anche incomprensioni che mi hanno portato a lasciare l’incarico, ma anche queste non hanno modificato minimamente il mio giudizio complessivo su una lunga, straordinaria esperienza professionale, che alla fine ho deciso di interrompere esclusivamente per mia scelta, per affrontare nuove avventure, con nuovi stimoli.

Oggi ringrazio tutti, dalla proprietà a tutti i collaboratori, con alcuni dei quali posso dire di aver trascorso una parte importante della mia vita professionale.

Sono passati trent’anni e sembra ieri. I ricordi restano, senza rimpianti. La vita continua.

 

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La sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ha ospitato questo pomeriggio un convegno organizzato dalla Banca di Credito Sardo sul tema: «Sulcis, le competenze per l’eccellenza – le opportunità da sviluppare».

Per circa due ore e mezza sono state sviscerate quelle che sono le principali problematiche di un territorio in grande difficoltà e i progetti per la creazione di un nuovo sviluppo. Numerosi e qualificati gli interventi, tra i quali quelli di Pierluigi Monceri, direttore generale della Banca di Credito Sardo; Giancarlo Deidda, presidente della Camera di Commercio di Cagliari; Antonello Pilloni, presidente della Cantina Santadi; Salvatore Cherchi, rappresentante governativo del coordinamento del Piano Sulcis; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; e, infine, di Filippo Spanu, consigliere del neo presidente della Regione Autonoma della Sardegna, nonché probabile assessore della costituenda Giunta, insieme al sindaco di Santadi, Cristiano Erriu, presente in una sala conferenze piena come raramente è capitato di vedere negli ultimi mesi.

I lavori sono stati coordinati da Giuseppe Deiana, giornalista del quotidiano L’Unione Sarda.

Nel corso del dibattito, sono emerse la necessità di diversificare lo sviluppo con particolare attenzione al turismo, di tempi celeri nel rilascio delle autorizzazioni per effettuare gli investimenti, di un più agevole accesso al credito. A questo proposito, il direttore generale della Banca di Credito Sardo, Pierluigi Monceri, ha annunciato la disponibilità dell’istituto di credito di mettere a disposizione delle imprese del territorio, 30 milioni di euro, sottolineata con piacere dal sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

 

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Questo pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, la sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ospiterà un convegno organizzato dalla Banca di Credito Sardo sul tema: «Sulcis, le competenze per l’eccellenza – le opportunità da sviluppare».

I lavori verranno aperti da Giorgio Mazzella, presidente della Banca di Credito Sardo. Sono previsti gli interventi di Pierluigi Monceri, direttore generale della Banca di Credito Sardo; Giorgio Piccaluga, rappresentante dell’Ausi, Università del Sulcis Iglesiente; Giovanni de Giudici, rappresentante dell’Università di Cagliari; Giancarlo Deidda, presidente della Camera di Commercio di Cagliari; Antonello Pilloni, presidente della Cantina Santadi; Salvatore Cherchi, rappresentante governativo del coordinamento del Piano Sulcis; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; un rappresentante della Regione Autonoma della Sardegna.

I lavori verranno coordinati da Giuseppe Deiana, giornalista del quotidiano L’Unione Sarda.

 

Con la pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali (2 gennaio 2014), e’ iniziato il conto alla rovescia per la presentazione delle liete e dei candidati alla carica di governatore della Regione Sardegna. I tempi ridottissimi a disposizione (la decisione della Giunta di fissare la data delle elezioni al 16 febbraio, ha spiazzato molti, in particolare i partiti minori e i movimenti che, non avendo nelle loro liste consiglieri uscenti, saranno costretti ad un autentico tour de force per la raccolta delle firme.
i problemi non mancano anche al Partito Democratico, alle prese con il terremoto interno determinato dalla rinuncia alla candidatura da parte dell’europarlamentare di Sorgono Francesca Barracciu. Entro sabato 4 gennaio la Direzione regionale del partito dovrebbe scegliere il. uovo candidato della coalizione di centrosinistra e tra i tanti papabili emersi negli ultimi giorni, c’è l’ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi.

Francesca Barracciu ha fatto il passo indietro che le veniva chiesto da settimane da alcuni partiti della coalizione di centrosinistra (Centro Democratico, Rossomori e Sinistra Ecologia Libertà) e da diverse anime del suo stesso partito (PD), al termine di una tormentata riunione della direzione del Partito Democratico svoltasi ad Oristano. Alle 23.30 il segretario regionale Silvio Lai, lo stesso che aveva rivolto l’invito ufficiale a fare un passo indietro all’europarlamentare di Sorgono, ha fatto l’annuncio che riapre i giochi per la scelta del candidato. Francesca Barracciu era stata investita della candidatura dalle elezioni primarie del PD, vinte al primo turno. Successivamente è rimasta coinvolta dall’apertura di un secondo filone di indagine sulla gestione dei fondi dei gruppi consiliari regionali e sono iniziate le contestazioni interne ed esterne al PD, culminate con il ritiro della tarda serata di ieri.
Dopo l’annuncio, Francesca Barracciu ha espresso parole pesantissime sulla parte del Partito Democratico che – a suo dire – rappresenta un gruppo di potere che si è ricompattato intorno a Renato Soru, Antonello Cabras e Paolo Fadda ed ha spaccato il partito. Allo stesso tempo ha chiesto alla segreteria nazionale, rappresentata da un inviato di Matteo Renzi, di avere voce in capitolo nella scelta del candidati e, eventualmente, di poter avere il diritto di veto.
La Direzione regionale tornerà a riunirsi il 4 gennaio ma non è certo che a quella data il PD avrà sciolto le riserve sul candidato che il 16 febbraio sfiderà il centrodestra e gli altri candidati alla presidenza della Regione. Da ieri sera e’ scattato il toto-candidato. La lista dei papabili e’ lunga ma già nelle prossime ore potrebbe iniziare a sfoltirsi. Tra i nomi più’ gettonati ci sono quelli degli ex assessori regionali Francesco Pigliaru e Franco Mannoni, il presidente della federazione nazionale della stampa Franco Siddi, il presidente della provincia di Sassari Alessandra Giudici e, infine, l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias Salvatore Cherchi.

Sono state due ore di confronto su tutte le problematiche legate al Bando sulle “Zone Franche Urbane” per la concessione di agevolazioni in favore di micro e piccole imprese localizzate nel territorio dei 23 Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias (decreto interministeriale del 2 settembre 2013), quella di questo pomeriggio alla Grande Miniera di Serbariu, con i tecnici del ministero dello Sviluppo economico. L’incontro-seminario, organizzato dal MISE – Direzione generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali, in collaborazione con ANCI nazionale – Area mezzogiorno e relazioni internazionali, per illustrare i contenuti tecnico – normativi dei decreti ministeriali e del bando, ha visto la partecipazione di una foltissima platea fatta di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, commercialisti, consulenti del lavoro, amministratori locali.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il Direttore generale del ministero dello Sviluppo economico, Carlo Sappino; l’ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi, rappresentante del Governo nel Comitato interistituzionale per il Piano Sulcis; il dottor Nicola Buonfiglio, tecnico del ministero dello Sviluppo economico; e, infine ,il dott. Francesco Monaco, responsabile dell’Area Mezzogiorno e cooperazione internazionale dell’ANCI nazionale.

Il Direttore generale del ministero dello Sviluppo economico ha chiarito subito spirito e finalità del provvedimento, finanziato con le risorse recuperate dalle multe inflitte alle industrie di Portovesme per l’infrazione alle leggi comunitarie sulla libera concorrenza. 124 milioni di euro complessivi, oltre 100 dei quali già introitati all’Agenzia delle Entrate, che non potranno risolvere tutte le sofferenze delle imprese del territorio ma rappresentano, comunque, un primo significativo intervento con il quale dare risposte alle micro e piccole imprese in difficoltà. Considerato che le imprese potenzialmente interessate al bando sono circa 7.500 e che i 124 milioni andranno distribuiti in un triennio, è stato quantificato che ciascuna impresa che farà richiesta e rientrerà nell’elenco dei beneficiari, potrà ricevere circa 20.000 euro di compensazioni fiscali nel triennio. Qualora il numero delle imprese richiedenti dovesse risultare inferiore, aumenterebbe la quota destinata a ciascuna impresa, ma quasi certamente nessuna potrà raggiungere il tetto massimo imposto dal legislatore di 200.000 euro nel triennio. Una parte dell’ammontare complessivo, pari al 20%, è stata riservata alle nuove imprese, anche quelle in corso di registrazione nel tempo che intercorrerà tra l’apertura e la chiusura del bando.

Il dottor Sappino ed il dottor Buonfiglio hanno risposto con puntualità e precisione alle numerose domande poste dai presenti, dalle quali è emerso, tra l’altro, che potranno partecipare al bando anche le ditte individuali senza dipendenti e che la procedura sarà molto semplice: sarà sufficiente registrarsi nel sito del Mise con il proprio numero di codice fiscale per ricevere le credenziali per accedere poi alla procedura per la presentazione della domanda che andrà inoltrata esclusivamente tramite posta certificata e firma digitale.

Anche Tore Cherchi si è soffermato sul valore dell’intervento che rappresenta oltre il 20% dell’intero importo di investimenti del Piano Sulcis. E’ una risposta al grido di dolore della micro e piccola impresa del territorio – ha aggiunto Tore Cherchi – e compito della politica sarà ora quello di individuare le risorse per fare di questo strumento realmente un sostegno per il rilancio del settore nell’intero arco dei 14 anni previsti dalla Zona Franca Urbana, con una percentuale di sostegno pari al 100% nei primi cinque anni e poi via via degradante nel corso degli anni. Sarà necessario che ogni volta che verranno stanziate risorse per il territorio, soprattutto di provenienza comunitaria, una percentuale, come è stato fatto con il Piano Sulcis, venga riservata alla fiscalità per la micro e piccola impresa.

Le domande potranno essere presentate dal 7 gennaio al 7 aprile 2014, non sarà necessario fare una corsa per arrivare per primi, ma il tempo a disposizione dovrà essere sfruttato al meglio, soprattutto da quelle imprese che hanno ancora da risolvere qualche problema, vedi la registrazione di un indirizzo di posta certificata (PEC) e della firma digitale, senza le quali le domande non potranno essere accettate dal ministero che non prevede più l’inoltro della documentazione cartacea.

I tempi di esame delle domande, grazie al sistema digitale, saranno brevissimi, entro il 30 aprile si conoscerà l’elenco delle imprese ammesse ai benefici e gli importi che le stesse potranno compensare fin dalla prossima dichiarazione dei redditi, in materia di irpef, irap, imu e contributi vari, iva esclusa.

 

Carlo Sappino.

Carlo Sappino, Direttore generale del Mise.

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In vista della pubblicazione del Bando sulle “Zone Franche Urbane” per la concessione di agevolazioni in favore di micro e piccole imprese localizzate nel territorio dei 23 Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias (decreto interministeriale del 2 settembre 2013), il MISE – Direzione generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali, in collaborazione con ANCI nazionale – Area mezzogiorno e relazioni internazionali,  ha organizzato un seminario per illustrare i contenuti tecnico – normativi dei decreti ministeriali e del bando.

All’incontro che si terrà a Carbonia, mercoledì 18 dicembre 2013, alle ore 14,00 (presso la Sala Convegni Grande Miniera di Serbariu) interverrà il Direttore generale Carlo Sappino, con il dott. Salvatore Cherchi, Rappresentante del Governo nel Comitato interistituzionale per il Piano Sulcis e il dott. Francesco Monaco, responsabile dell’Area Mezzogiorno e cooperazione internazionale dell’ANCI nazionale.

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Roberto Neroni Campo Ceramica

Il Commissario straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Roberto Neroni, questo pomeriggio ha diffuso una nota per chiarire che, in merito all’affidamento, in concessione, della gestione del campo polifunzionale di Ceramica, ad Iglesias, sin dall’atto dell’assunzione delle sue funzioni, ha avviato interlocuzioni con l’Amministrazione comunale, proprio finalizzate ad affidare, all’Ente locale, la gestione del complesso sportivo, oggetto di recenti e consistenti interventi di ristrutturazione da parte della Provincia.

«Non è da trascurare, infatti, che la necessità di affidare, prioritariamente, in gestione a privati il complesso sportivo di ceramica – si legge nella nota – nasce da una precisa volontà espressa attraverso un regolamento, approvato dall’Amministrazione provinciale guidata dall’allora Presidente Salvatore Cherchi ed ancora vigente; il tutto, al fine di garantire l’utilizzo di una struttura che, per la sua natura e il suo potenziale, non può e non deve stare inutilizzata, essendo realizzata con l’impiego di fondi pubblici ed in grado di offrire ampi servizi di cui la stessa città di Iglesias può beneficiare. E’ ovvio, quindi, che qualunque atto commissariale, volto nella fattispecie alla revoca di tale regolamento, dovesse essere necessariamente supportato da una precisa richiesta da parte del Comune di Iglesias, risultata invece inesistente.»

«L’affidamento sarebbe stato naturalmente condizionato all’assunzione, da parte del Comune, degli oneri di gestione e della garanzia che l’impianto stesso sarebbe stato messo a disposizione dell’intera comunità sportiva del Sulcis Iglesiente – si legge ancora nella nota -. Tale impegno richiedeva, però, da parte dell’Amministrazione comunale di Iglesias, l’adozione di una delibera che andasse ben oltre le parole e le frasi informali. Poiché sono quindi decorsi mesi, durante i quali il Comune, al di là di intenti manifestati in forma atipica, non ha prodotto alcunché, e non sono stati onorati i tentativi di incontro proposti, nelle scorse settimane, dal Commissario al Sindaco, la Gestione commissariale ha dovuto ripubblicare l’invito, ai soggetti già ritenuti idonei, alla presentazione delle relative offerte per il servizio di gestione del campo polifunzionale.»

Sono stati aperti questa mattina, al Teatro Centrale di Carbonia, i lavori dell’VIII Congresso Internazionale di studi fenici e punici, organizzato dall’Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con il Comune di Carbonia, il Comune di Sant’Antioco e la Provincia di Carbonia Iglesias. Il Congresso, in programma a Carbonia e Sant’Antioco fino a sabato 26 ottobre, ospita oltre duecento studiosi provenienti da 24 diverse nazioni.

I lavori sono stati aperti con gli interventi di Attilio Mastino, Magnifico Rettore dell’Università di Sassari; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco; Salvatore Cherchi, ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias e presidente dell’Isprom (Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo); Piero Bartoloni, presidente ed organizzatore del Congresso, insieme al suo staff e agli uffici dei due Comuni e della Provincia; Margherita Satta, Direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, Paola Santoro, Direttore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del C.N.R. e Franco Campus, presidente dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi), mentre sono stati letti i saluti di Marco Edoardo Minoja, Soprintendente Archeologo per le Province di Cagliari e Oristano, e Roberto Neroni, Commissario della Provincia di Carbonia Iglesias.

Dopo i primi due interventi degli ospiti, sono stati interrotti per il pranzo e proseguiranno nella Grande Miniera di Serbariu (Carbonia), da questo pomeriggio sino al 23 ottobre. Da giovedì 24 ottobre, gli ospiti del Congresso internazionale si sposteranno nell’Aula consiliare di Sant’Antioco.

La prima organizzazione del Congresso Internazionale si tenne a Roma nel 1979; numerose altre edizioni si sono svolte ancora a Roma (1987), a Tunisi (1991), a Cadice (1995), a Marsala e Palermo (2000), a Lisbona (2004) e ad Hammamet (2009).

La Sardegna ospita per la prima volta il Congresso Internazionale. Al professor Piero Bartoloni va riconosciuto il merito di aver convinto la comunità scientifica internazionale ad organizzare l’importante evento nel nostro territorio, luogo prediletto dai Fenici.

Veduta aerea del Nuraghe Sirai di Carbonia

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