28 March, 2024
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«La Sardegna è un Sud nel Sud: nell’Isola la battaglia contro il divario deve essere più intensa e attenta che altrove.»

Così il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna si è rivolta alla delegazione di sindaci sardi ricevuta oggi e composta da Daniela Falconi (Fonni), Emiliano Deiana (Presidente Anci Sardegna), Paola Casula (Guasila), Antonio Mellino (Nule), Andrea Soddu (Nuoro), Laura Cappelli (Buggerru), Angelo Sini (Pattada) e Salvatore Masia (vice-presidente Anci Sardegna). Dall’incontro è emersa la necessità di istituire un tavolo tecnico tra tutti i soggetti amministrativi coinvolti nel Pnrr per mettere a sistema risorse e progetti. Il ministro Mara Carfagna si è anche impegnato ad ampliare il numero delle aree interne destinatarie dei fondi SNAI. Nel vecchio schema la Sardegna risulta fortemente penalizzata, con l’inserimento di due sole aree interne: il ministro ha garantito una maggiore attenzione nella definizione della prossima “mappa” a cui l’agenzia della Coesione sta già lavorando.

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Con la forza del loro secolo di vita le donne centenarie di Sennori fanno da testimonial nella campagna di informazione e sensibilizzazione “#RESISTIAMOINSIEMESENNORI” lanciata dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale Inschibboleth per tenere unita la comunità, infondere coraggio e senso di responsabilità, promuovendo i comportamenti corretti da seguire nella lotta contro il Coronavirus.

Mascherina sul volto, tatta Giovanna Ogana, 104 anni, tatta Antonina Piga, 102 anni, e tatta Giacomina Fois, 98 anni, fissano lo sguardo sull’obbiettivo del fotografo e nei manifesti che saranno affissi per le strade del paese, invitano i sennoresi a resistere e rispettare le regole di base per evitare la diffusione del virus: usare la mascherina, lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro, non toccarsi il viso con le mani. Tutto questo accompagnato da un messaggio semplice: «Chiamatela mascherina, noi la chiamiamo Rispetto e Amore». Rispetto e amore per tutti: per le persone più a rischio in caso di contagio, gli anziani prima di tutti, e in generale per la comunità e noi stessi.

«Vogliamo stare vicini ai nostri concittadini e far capire che indossare la mascherina e adottare tutte le altre misure di prudenza e sicurezza, è un gesto che dobbiamo fare prima di tutto per rispettare e preservare la salute degli anziani, e in generale delle persone più deboli della nostra comunità, persone che potrebbero non superare le conseguenze di un contagio da Covid-19», spiega l’assessore della Cultura, Elena Cornalis.

I poster con gli sguardi espressivi e toccanti delle centenarie di Sennori non saranno gli unici a essere affissi per le strade del paese. Negli scatti fotografici appariranno anche il sindaco, Nicola Sassu, il parroco, monsignor Salvatore Masia, i direttori dei servizi bancari e postali, e tanti semplici cittadini che per motivi di lavoro o altro sono i più esposti al rischio di contagio.

La campagna di informazione e sensibilizzazione non si limita ai messaggi convogliati con i poster, ma si completa con installazioni di “Street art sociale”, affidati all’intuizione e all’ingegno degli artisti sennoresi Ica Spanu ed Antonio Salis. In 140 luoghi sensibili del paese (uffici pubblici, esterno dei supermercati e altri negozi, luoghi di culto) saranno installati distanziatori al suolo, con l’indicazione della distanza di sicurezza da tenere per evitare situazioni di rischio, seguendo le istruzioni del ministero della Salute.

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E’ iniziato ieri, 17 dicembre, il ricco cartellone di appuntamenti per il “Natale a Sennori”, serie di eventi organizzati dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni locali. Il primo appuntamentosi è tenuto ieri sera, al Centro culturale Antonio Pazzola, con l’ottava edizione del Concerto di Natale, eseguito dal “Coro delle voci bianche” e dalla Banda musicale “Città di Sennori”. Si proseguirà domani, 19 dicembre, alle ore 17.00, con l’Arte dell’intreccio, dimostrazione della lavorazione dei cestini sardi, curata da Giuseppina Macciocu, cui seguirà un laboratorio creativo per bambini. Sempre il 19 dicembre il programma propone, alle ore 20.00, al Centro culturale Antonio Pazzola, il “Musical Era Natale” con protagonisti i bambini dell’Asd Kickboxing. Venerdì 20 dicembre, sempre al Centro culturale, la Compagnia Estemporada offre una matinée per le scuole materne mettendo in scena “La bella e la bestia”. Sabato 21 dicembre evento clou con “Natale in Carrela”, la notte bianca sennorese organizzata dalla Pro Loco nelle vie Roma, Vittorio Emanuele ed Italia, che porterà in strada arte, musica, enogastronomia e mercatini, dalle 19.00 alle 2.00.

Il 23 dicembre al Centro di aggregazione ci sarà “La festa di Natale”, con giochi ed albero di Natale per i bimbi, dalle 15,30 alle 18,30. Il 24 dicembre spazio alla religiosità con la Santa messa nella chiesa di San Basilio Magno, celebrata da monsignor Salvatore Masia.

Gli appuntamenti riprenderanno il 2 gennaio 2020, alle 18.00, con la Santa Messa in onore di San Basilio, cui seguirà la fiaccolata per le vie del paese e, alle 20.00, lo spettacolo pirotecnico che illuminerà il cielo di Sennori dalla ex cava di tufo. Il 4 gennaio all’Auditorium Antonio Pazzola, la Pro Loco organizza “La grande festa del presepe”, con la premiazione del miglior presepe di quartiere realizzato dai residenti.

Il cartellone si chiuderà il 6 gennaio nell’oratorio parrocchiale, con la Festa della Befana, organizzata dal Masci, che dalle 16.00 offrirà giochi e la tradizionale calza con i dolci a tutti i bambini.

“Nei prossimi giorni presenteremo una risoluzione dettagliata con i dati aggiornati sulla situazione crediti-debiti fra Aias ed Ats degli ultimi 5 anni, per fornire al Consiglio tutti gli elementi utili per una decisione”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione speciale sull’Aias Gianfranco Ganau (Pd), nel corso di una seduta della commissione alla quale hanno preso parte anche l’assessore della Sanità Mario Nieddu, il direttore generale dell’assessorato Marcello Tidore ed una delegazione dell’Anci, per la parte che riguarda i rapporti fra Aias e Comuni. Il direttore generale dell’assessorato, in particolare, ha fornito alla commissione una relazione di 6 pagine corredata da tabelle riassuntive più i verbali e gli allegati di ogni singola seduta del tavolo tecnico Regione-Aias-Ats-Anci insediato l’11 aprile scorso dopo un accordo sottoscritto con la Prefettura di Cagliari. Un lavoro molto approfondito, ha affermato Marcello Tidore, che ci consente di avere dati completi, certi ed attendibili sui flussi finanziari che hanno riguardato i rapporti contrattuali con Aias negli ultimi 5 anni e, inoltre, di definire un metodo per ricostruire la seconda parte del contenzioso relativo al periodo 1998-2013 per il quale c’è grande carenza di documenti, verificando nello stesso tempo ogni ipotesi possibile di transazione. Dalla relazione emerge principalmente che negli ultimo 5 anni la Regione ha pagato ad Aias nei termini di legge (60 giorni) prestazioni per oltre 102 milioni, a fronte di 1.6 milioni circa da liquidare e 1 milione circa che potrebbe essere oggetto di ulteriori transazioni.ono numeri molto chiari, ha commentato l’assessore della Sanità Mario Nieddu, che parlano di crediti vantati molto bassi e debiti molto alti, ma ora è il momento della responsabilità. Nieddu ha poi rivolto un appello alla commissione speciale, alla commissione Sanità e in definitiva al Consiglio regionale, per arrivare ad una scelta definitiva e condivisa che per la sua complessità e per le conseguenze che ne possono derivare ai pazienti ed ai lavoratori, non può essere lasciata solo alla valutazione dell’assessore, fermo restando che sarà necessario del tempo per elaborare una strategia per il futuro. Nel dibattito hanno preso la parola numerosi consiglieri regionali: Giorgio Oppi dell’Udc, Francesco Agus dei Progressisti, Eugenio Lai di Leu, Nico Mundula di Fdi, Michele Cossa dei Riformatori, Michele Ennas della Lega e Fabio Usai del Psd’Az. Tutti hanno espresso vivo apprezzamento per la qualità del lavoro prodotto dal tavolo tecnico e dall’assessorato, proclamandosi poi a favore di una risoluzione della commissione che, per la prima volta, potrà essere predisposta sulla base di dati certi sulla complessa vicenda. Nella seconda parte della seduta, la delegazione dell’Anci formata dal presidente Emiliano Deiana, dal vice presidente Salvatore Masia e dal direttore Daniela Sitzia ha fornito il rendiconto sui rapporti fra Comuni ed Aias per le prestazioni relative al trasporto disabili, alla riabilitazione ed ai servizi nel campo psico-sociale: Le cifre finali, ha spiegato Daniela Sitzia che ha sintetizzato il lavoro condotto da Anci attraverso contatti con i singoli Comuni, parlano di un credito presunto nei confronti di Aias di circa 5.8 milioni, cifra radicalmente contestata dalle Amministrazioni locali sia per gli incrementi dei costi che per la qualificazione delle prestazioni. Il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, rispondendo ad una domanda del presidente Ganau sulla possibilità che il settore della riabilitazione sia riportato sotto la gestione diretta della Regione, ha auspicato uno scatto in avanti rispetto alla situazione attuale che vede i Comuni come passacarte, precisando di non avere posizioni ideologiche e proponendo la creazione di un “fondo unico per le politiche sociali”.

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L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, ha firmato ieri, a Bonorva, ospite del sindaco Massimo D’Agostino nel Complesso Parco Mariani, “Pro Te, dal Villanova al Meilogu: Cultura, Natura, Identità”, il decimo progetto di sviluppo all’interno della programmazione territoriale della Regione. Un progetto da 14 milioni di euro – due Unioni, 18 Comuni e 20mila abitanti – che punta su una strategia di sviluppo locale finalizzata a creare un’offerta territoriale unitaria, incentrata sulla valorizzazione dei beni ambientali e culturali e sulla creazione di servizi, anche in chiave antispopolamento. 

«Siamo in un territorio straordinario, che racchiude tutte le migliori caratteristiche della Sardegna. Ambiente incontaminato, clima ideale, solide tradizioni e identità, agroalimentare, alta qualità della vita. E su queste caratteristiche si articola un progetto che apprezzo particolarmente perché due Unioni hanno deciso di mettersi insieme, cosa che abbiamo sempre sollecitato, e pensare a un territorio più ampio, con i 18 sindaci che hanno superato completamente ogni campanilismo nel nome di un benessere più esteso e dagli effetti più diffusi – dice l’assessore Raffaele Paci -. Questo territorio ha capito perfettamente quello che è lo spirito della nostra programmazione territoriale, e cioè proporre progetti dal basso, da parte di chi conosce meglio di chiunque altro i punti di forza del proprio territorio, quelli su cui lavorare per farne strumento di crescita e sviluppo. Solo così i territori possono rinascere, non certo con sporadici interventi calati dall’alto: queste sono le nostre ricchezze e su queste dobbiamo puntare, valorizzandole in chiave di attrazione turistica legando la costa con l’interno per offrire quello che i visitatori di tutto il mondo cercano, quel turismo esperienziale che pochi posti al mondo possono offrire.»

Il vicepresidente della Regione, ricordando che per la prima volta dopo anni si sono realizzati i bandi territorializzati, ha poi auspicato che, all’interno della programmazione territoriale, si possa riuscire a lavorare per ampliare gli interventi includendo fra i settori di azione anche Scuola, Sanità e Mobilità sul modello della Snai, la strategia nazionale per le aree interne.

Il nome dato al progetto, Pro Te, non è solo l’acronimo di Programmazione Territoriale, a indicare la scelta convinta di un metodo di lavoro fondato sulla condivisione e sulla partecipazione dal basso. Metodo assolutamente inedito e mai utilizzato prima d’ora dalla Regione, come sottolineato dal referente politico del progetto, Salvatore Masia. Tradotto dal sardo logudorese, infatti, Pro Te significa Per te e racchiude quindi un messaggio più profondo, quello dell’unità di un territorio a servizio delle persone che vi abitano. L’investimento complessivo ammonta a 14 milioni di euro, 10 di nuova finanza e 4 per dare continuità a interventi già valorizzati in altre politiche. Con circa 1,1 milioni si interverrà su 4 edifici di culto all’interno del programma Sardegna in 100 Chiese.

Il progetto si articola in 3 direttrici tematiche. Valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio culturale (9 milioni), il cuore del progetto che mira a costruire una vera e propria rete trasversale tra tutti gli attrattori di tipo naturalistico, culturale,archeologico e religioso del territorio del Meilogu e del Villanova. Servizi alla persona per il miglioramento della qualità della vita di residenti e turisti (4 milioni e mezzo): attenzione alle fasce più deboli (anziani, bambini e giovani), potenziamento delle strutture sportive e ricreative, miglioramento dei servizi, diversificati e più efficaci. Accrescimento del capitale umano, indispensabile a creare le condizioni per innovare e potenziare il sistema produttivo (a valere su progetto Enterprise Oriented): più qualificazione e un nuovo posizionamento competitivo dell’offerta turistica e socio-sanitaria. Quattrocentomila euro sono destinati alla governance territoriale per la gestione e l’attuazione del progetto, che va chiuso in 36 mesi.

Dal 2016 ad oggi sono 10 i progetti firmati, altrettanti in fase di co-progettazione, 4 in avvio e 2 nuove manifestazioni d’interesse presentate, per un totale di 26 progetti in campo. Oltre 500 milioni le risorse messe in campo dalla Regione (268 già stanziati e 246 ancora da destinare ai territori). Sono coinvolti il 100% del territorio ammissibile, 37 Unioni, 295 Comuni e 940mila cittadini. Il quadro delle politiche di sviluppo locale è completato dai 3 Iti (Cagliari, Sassari e Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne) alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai, dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro.  

cof

sdr

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corpo forestale
Ha avuto inizio a Sassari il ciclo di visite operative dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano nelle strutture centrali e periferiche del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale in vista della campagna antincendi, con i sindaci e con i responsabili delle basi di Sassari, Tempio e Limbara. E’ stata l’occasione per verificare il complesso schieramento e ringraziare gli uomini impegnati ogni giorno nella lotta contro i roghi. L’assessore Donatella Spano ha incontrato, nei tre diversi momenti, i primi cittadini di Sassari e Tempio Nicola Sanna ed Andrea Biancareddu e i sindaci di Cheremule e Ardara, Salvatore Masia e Francesco Dui, in rappresentanza dell’Anci. Erano presenti i commissari superiori Giovanni Tesei (direttore del Servizio territoriale dll’Ispettorato ripartimentale di Sassari) e Giancarlo Muntoni (direttore del Servizio territoriale dell’Ispettorato ripartimentale di Tempio).

L’assessore dell’Ambiente ha ribadito il valore della collaborazione tra tutte le componenti della macchina antincendio e il ruolo fondamentale dei Comuni nel quadro di un’attività che mira a difendere e preservare i territori. «Ai responsabili del Corpo Forestale – ha spiegato Donatella Spano – ho portato il messaggio di gratitudine e vicinanza della Giunta per quello che donne e uomini stanno facendo quotidianamente sul campo».

L’assessore dell’Ambiente ha visitato anche la base per elicotteri sul Monte Limbara, un altro tassello essenziale nel contesto dell’apparato antincendi regionale.